Ognuno di noi ha il proprio punto 'debole' e il suo sembra che sia quella 'piccola matricola'

Non riesco a credere in quello che mi è successo in meno di un mese. Sono senza un padre, mi sono innamorata di un ragazzo che non ricambia i miei sentimenti e che tra l’altro è lo stesso ragazzo di cui è innamorata la mia migliore amica. Mia madre ha un compagno mafioso e violento che farebbe di tutto pur di arrivare ai suoi scopi. Sono vittima di bullismo... La mia vita fa schifo!

Si è abituati a distinguere il bene dal male, a scegliere di patteggiare per il primo anzichè per il secondo. Dobbiamo difenderci dal nemico e proteggere chi ci ama e chi amiamo a nostra volta.
Ma se proprio chi ci ama... fosse il nemico, adesso?.
"Can you forget about your past with a gram of Cocaine?"
-Sequel di Cigarette-

Rachel, ventanni, ragazza normale.
Justin, ventanni, superstar di fama mondiale.
Due ragazzi lontani ma vicini, vivono in due mondi diversi, ma qualcosa o meglio qualcuno li unisce.
Marissa, piccola peste, che purtroppo ha nel DNA, parti del DNA della famiglia Bieber.
Cosa accadrà a questi protagonisti?
Cosa accadrà a Rachel?
Ma soprattutto Marissa potrà avere finalmente un padre?

*dal capitolo 2*
RA- Justin , la stai provocando? - DIsse ridendo
Ju- Forse... - Disse continuando a guardarmi
E- E ci sta riuscendo?
Io - Forse - Dissi staccandomi
Sorrise malizioso
*dal capitolo 16*
J - Oh Megan che succede? - mi attacca a lui
Io - lasciami!
J - hey,hey cos hai? -
Io - lasciami justin. - dico cercando di tratterene le lacrime che cadevano.
J - ti prego non piangere,cos'é successo? -
Mi libero bruscamente dalle sue braccia.
Mi guarda confuso,come dargli torno.
Io - ritornatene da quella puttana! - urlo.
Sembra che non capisce e mi guarda con aria strana.
J - ma di chi parli? -
io-" Quella con cui stavi filtrando qualche minuto fa. "
J-" Ah...io.....cioè....si...cioè..no...lei....io......non "

"I'm not just a fan..."
Maggio.
Londra.
Quella sera...Una notte.
Caso o destino? 
Cammina a testa bassa timidamente per le strade umide di Londra, con le cuffie nelle orecchie.
In questa musica, quella forza che lei non ha mai avuto.
Lei, una belieber da 5 anni.
"Melody... Melody Blue..." un nome sussurato nel silenzio di impronunciabili parole.
Ma cosa si cela dietro quel flebile suono di voce? 
È come un intrigante mistero che aspetta di essere svelato...
 Una voce appena percettibile che però urla con forza aiuto...
Quale suono può sfiorare la sua anima?Semplice, solo uno.Quella voce vitale.
La sua: lui, Justin Bieber, 19 anni.
Conosciuto da tutti per il suo talento nella musica.
Ora in giro per il mondo, il Believe Tour.
Prossima tappa: Inghilterra.
E se in quella notte qualcosa, qualunque cosa, fosse andata diversamente, ora non sarei qui a raccontavene... 
Buona lettura a tutte.

"Sono furiosa!" esclamo, in preda a un attacco d'ira.
"Andiamo sorellina..." tenta Jhon, cercando di tranquillizzarmi, senza risultati.
"Andiamo un corno, Jhon! Pensavo di dover vivere quest'anno di università insieme ai miei fratelli, non con uno sconosciuto, che...beh...non conosco!" urlo, arrivando al limite dell'acuto.
"Questa deve essere vostra sorella, non è vero?" sento dire, improvvisamente, da una voce mai sentita, una voce SCONOSCIUTA.
"Si da il caso che sia proprio io!" esclamo girandomi, come a rispondere.
Per un attimo rimango immobile a guardare, o meglio fissare, quella figura perfetta: un corpo alto e slanciato, un volto angelico, con lineamenti dolci, un tenero nasino all' insù, una delicata bocca a cuore e due occhi color miele così profondi, che... Ma a che cosa sto pensando? E' solo uno sconosciuto Alice, solo uno sconosciuto!
"Certo, l' avevo compreso, piccola." ridacchia lui " Hai lo stesso temperamento dei tuoi fratelli!" ride ancora, guardandomi negli occhi.
Arrossisco violentemente e spero solo di riuscire ad emettere suoni, senza vergogna.
"E tu saresti?" domando perplessa, quanto imbarazzata.
"Justin. Ma tu puoi chiamarmi come vuoi, bellissima." annuncia, prima di lanciarmi un occhiolino.
"BIEBER, PORCA PUTTANA! E' MIA SORELLA, NON PROVARCI!" urla Jhon, colpendolo.

“Scusa” sussurrò quasi impercettibile. Riuscii a tornare alla realtà.
“Smettila Bieber! Non fare scenate tanto ho smesso di crederti anni fa” dico dura allontanandomi da lui.
“Ti prego perdonami” alzò leggermente il volume della voce
“MAI, ti ripeto che ho smesso di credere a tutte quelle stronzate come il never say never o il believe, sono solo delle parole senza significato ormai” alzo il volume della voce.
“Non sono più così, sono cambiato. Io vi amo” alza la testa guardandomi negli occhi
“Lo dicevi anche quel giorno al concerto” lo spingo leggermente ma lui mi blocca per i polsi e… mi abbraccia.

Sofia: " Non si possono amare due persone contemporaneamente, va a finire che se ne ama una più dell'altra".
Justin: " Chi è l'altro...?"
S: " Tu...".
J: " Come fai ad amarmi cosi tanto se non mi avevi mai visto e parlato prima d'ora?"
S: " Tu con la tua musica ci sei sempre stato sia nei momenti più bui che quelli più belli della mia vita, mentre invece il resto del mondo mi abbandonava"

"Cosa c'è? " Gli chiedo con un mezzo sorriso. Giuro che quel ragazzo mi fa tornare il buon umore, e non so spiegare il perché.
"Niente, volevo solo parlare un po'" fa un sorriso timido e alza le spalle.
"E di cosa?" "A Ell sei piaciuta molto" Faccio mente locale e cerco di ricordare chi sia Ell, poi mi viene in mente la motocicletta. La ruggente e fiammante Ell.
"Oh, anche a me piace molto" ridacchio.
"Beh, si chiedeva se volevi venire con noi oggi a prendere un gelato e magari andare in spiaggia." Sta... Approcciando con me.
C'è mi sta rimorchiando.
Lui.
Non ci credo.
Io.
Rimango per un po' a bocca aperta, poi faccio un movimento con la testa per rispondergli.
"Perché no?" Domanda, deluso. "Ieri ci siamo divertiti a fare il giro in motocicletta." Batte un piede a terra, e giuro che è la cosa più tenera del mondo.

«Innamorarmi? Io? Non succederà neanche in un’altra vita.»
«Ah sì? – disse Cole, ridacchiando malefico – E cosa mi dici di Cate Sturridge?»
«È solo un’altra delle ragazze che voglio farmi.»
«Questo lo dici tu. Ho visto come la guardi…»
«Io non la guardo in nessun modo.» mi difesi.
Cole scosse la testa, poi divenne pensieroso e infine sorrise malefico. «Ti va una scommessa?»
Rizzai le orecchie. «Spara.»
«Ti innamorerai di Cate prima di portartela a letto.»
«Ci sto – dissi, stringendo la mano a Cole – Tanto, è risaputo che vincerò io.»