Vorrei dirti quello che penso di te, ma non posso farlo. Vorrei poter esprimere liberamente i miei sentimenti, ma la nostra attuale situazione mi impedisce di confessarti tutto. Vorrei gridare al mondo quanto ti trovo stupenda, ma se lo facessi rovinerei tutto quanto.
La nostra relazione si basa su un accordo che non posso infrangere, perché se ti confessassi ciò che provo davvero, perderei tutto quello che sono riuscito ad ottenere. Perché tu hai bisogno di me, ed io ti amo più di chiunque altro al mondo.

Eccomi qua con una nuova storia, dopo la fine di "Amore e amicizia" mi sono dedicata a questo strambo racconto.
"Ciao a tutti, io sono Nika Kodoko, la protagonista di questa storia, non una di quelle sempre sorridenti, non sono il bene, sono più oscura del male.
Ho trascorso la mia vita una tristezza assoluta, non mi fido di nessuno, io sono colei che odia tutto e tutti!
Stufa degli amici falsi che mi circondano solo per il mio bell'aspetto, ho deciso di intraprendere un nuovo viaggio nella mia vita, per finire a Parigi.
Qui mi travestirò da brutta ragazza, per far allontanare tutti da me, per poter vivere nella solitudine che ho scelto. Ma, come si sa, in questa città qualcosa succederà, qualcuno nella mia vita si insinuerà e da lì comincerà tutto."

I vizi e le virtù dell'Inghilterra dell'Ottocento come non ve li hanno mai raccontati. Nessun filtro, nessuna poesia, i fatti nudi e crudi. Tra scandali e balli di corte, il mondo inglese filtrato dagli occhi di Violet Cavendish, tra gli amori e le convenzioni e l'improvviso fuoco di un duca dagli occhi di ghiaccio.
- Sei bellissima... - sussurrò lui, troppo vicino al suo viso. Violet sentiva gli occhi del ton su di lei, nonostante la sala fosse affollata.
- Non credo che dovreste stare così vicino. - gli disse, a testa alta. I suoi occhi di ghiaccio la perforavano oltre ogni limite: non avrebbe dovuto avere reazioni del genere, William aveva parlato con suo padre, avrebbero dovuto sposarsi. Ma perchè Nicholas si ostinava a procurarle sensazioni del genere?
- La mia presenza ti infastidisce Violet? Lo so che non è così. - insistette lui, soffiandole vicino ad un orecchio e provocandole un brivido lungo la schiena.
- Vi prego di smetterla. - cercò ancora di sottrarsi lei, ma lui le prese una mano.
- Tu mi vuoi. - soffiò. E quelle parole risuonarono come dalle porte dell'inferno.