Dopo essere stato costetto a rubare uno dei suoi tesori, John Watson scatena l'ira del drago Sherlock Holmes la cui famiglia è la più temuta e rispettabile delle Antiche Razze. Quando si ritroveranno faccia a faccia tra i due nasceranno emozioni incontrastanti e verranno alla luce segreti che porteranno ad un legame pericoloso e irreparabile, come una forza ancestrale.

In quella stupida aula universitaria si era resa conto di essere irrimediabilmente attratta da lui, non aveva più dubbi. Ma quella situazione poteva essere solo tossica, perché quello che i suoi occhi stavano guardando affamati, era il viso del suo professore.

John ha un incidente nel laboratorio della struttura militare di Baskerville. Mentre aspettano che gli scienziati trovino una soluzione, lui e Sherlock devono riesaminare la natura della loro amicizia mentre si destreggiano nella vita quotidiana e nel Lavoro, il tutto cercando di rispondere alle domande veramente importanti: va bene accarezzare il tuo coinquilino se al momento è un cane? E come chiedi esattamente le coccole a un autoproclamato sociopatico?

Elena è al terzo anno di università quando nella sua vita irrompe Roberto, un giovane professore di filosofia. Attratta dalla bellezza selvaggia e dal carattere rude del suo insegnante, conscia di quanto sia proibito il suo tentativo, cerca di avvicinarsi all'affascinante uomo... E cade nella sua trappola.
Un'attrazione tormentata si infrange su entrambi con una forza sovrumana, mandando in frantumi il confine tra amore e passione, che si fondono in loro in una nuova entità.
[la storia è momentaneamente sospesa]

Sherlock scopre la propria sessualità, con conseguenze di vasta portata per John.
Dal testo: "John, ti sarei grato se smettessi di fissare il mio pene,” commentò Sherlock nel silenzio che si dilatava, senza distogliere il suo sguardo assente dalla finestra.
Il dottore, colto alla sprovvista, non poté fare altro che deglutire, rumorosamente e con difficoltà. "Credimi... non potresti essere più grato di me."

Sono passati anni, ormai, dalla morte di Mary e John ha finalmente deciso di rifarsi una vita. Non si rende conto, però, che così facendo le sue azioni vanno a ferire i sentimenti di Sherlock, il suo migliore amico, da sempre segretamente innamorato di lui e terrorrizzato dall'idea di venir abbandonato di nuovo.
Il doversi occupare, poi, della crescita della piccola Rosie complica ancor di più una situazione già difficile. I due non si parlano e, se lo fanno, litigano. Sono sempre più distanti, pur vivendo sotto allo stesso tetto.
A sconvolgere del tutto l'ormai fragile equilibrio del 221B di Baker Street anche l'arrivo di un nuovo caso che affonda le sue radici in un lontano e ormai dimenticato passato.
Riuscirà John Watson a risolverlo, prima che Sherlock gli scivoli via dalle dita?
[Johnlock] [Slash] [Angst]

Quando Sherlock torna dalla sua finta morte, John non riesce a perdonarlo per quell'inganno e rompe la loro amicizia. Dieci anni dopo, John torna a Londra alla ricerca di un ulteriore nuovo inizio. Sherlock, poco sorprendentemente, sta aspettando.

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Danielle trascorre il viaggio quotidiano in autobus fissando il paesaggio sempre uguale, con poca voglia di tornare a una casa dove si sente solo ospite. Peter resta sempre in piedi vicino all’uscita, isolato da tutti e protetto dal cappuccio sempre alzato.
Sulla linea 97, il destino dà appuntamento a due vite all’apparenza diverse, ma gravate entrambe da troppi addii e sogni infranti.
Riusciranno a vedersi, pur avendo ormai rinunciato a guardare davvero il mondo, e ad arrendersi al bisogno disperato del calore di un abbraccio, per lenire anni di solitudine?
Questa non è solo una storia d’amore, è un inno alla speranza che non deve mai scomparire, alle seconde opportunità che la vita ci offre, perché l’autobus, presto o tardi, percorre la strada di ognuno di noi.

North Yorkshire, settembre 1904.
Dopo la morte della madre, Emma viene spedita ad abitare insieme alla sua istitutrice presso la residenza in campagna acquistata recentemente dal padre, a trascorrere in serenità il lungo periodo del lutto. Qui si ritrova a fare i conti con una realtà ben diversa da quella a cui è abituata: niente servitù, niente distrazioni, nessuno con cui parlare al di fuori della donna che l’ha accompagnata.
Eppure il fascino di Pemberley Manor colpisce positivamente la sua nuova abitante: la magione, infatti, rimasta disabitata a causa di un terribile evento risalente a quindici anni prima, nasconde tra le sue mura molto più di quanto Emma abbia immaginato, e giorno dopo giorno si ritrova a scoprire sconcertanti segreti che sarebbe stato meglio non riportare alla luce.
Quello che non immagina, tuttavia, è che qualcosa di molto pericoloso la spia dall’oscurità…
[Una mia personale rivisitazione del tema Bella/Bestia, con vari accenni e spolverate dei miei adorati romanzi horror ottocenteschi.]

Adrian è un ragazzo normale come ce ne sono tanti, a parte il fatto che è gay. Ha ventidue anni, frequenta l'università di scienze naturali, ma non ha la minima idea di cosa fare del suo futuro. Non riesce ad avere una relazione fissa a causa della sua ingenuità e sensibilità, che lo hanno portato a soffrire molte volte, e quando l'ennesimo uomo, che credeva essere il compagno definitivo, gli spezza il cuore prende la solenne decisione di non donarlo più a nessuno. Troppe volte è rimasto deluso, troppe volte è stato ferito, e spinto da una rabbia sorda si impone di diventare freddo e indifferente per proteggersi dai "danni dell'amore". Ma i suoi propositi verranno messi in discussione da un incontro inaspettato che gli cambierà la vita, più precisamente da un giovane avvenente con la pelle che profuma di salsedine, i capelli con strani riflessi bluastri e una voce capace di fargli perdere la ragione. Per non parlare della coda di pesce. Così Adrian scoprirà che forse ciò che cerca non si trova sulla terra ferma, bensì nei più remoti abissi dell'oceano.

Non vi posso assicurare che sarà anche per voi la storia perfetta, ma vi posso garantire che quando finirete di leggerla qualcosa dentro di voi cambierà, e, cosa più importante, mia nonna continuerà a vivere un poco dentro di voi. Lasciatemi raccontare. Lasciatela vivere.

"Some people see scars, and it is wounding they remember. To me they are proof of the fact that there is healing."
La vita in cui erano abituati a vivere era andata.Quanto delle persone che avevano sempre pensato di essere era stato spazzato via insieme a questa? La storia di due anime danneggiate che scoprono che per poter andare avanti avranno bisogno di guardare indietro e di affrontare quelle cose che una volta ti tenevano stretto. Ambientata durante il periodo della terza stagione.

Yekaterina Danilenko è una ragazza di origine russe, ma che prima dell'Apocalisse abitava a Fargo, un piccolo paesino in Georgia. Orfana di madre, morta dandola alla luce, è cresciuta con il padre che nonostante la mancanza della moglie, è riuscito ad educarla.
All'età di cinque anni fa la conoscenza dei fratelli Dixon e da lì nasce una profonda amicizia che l'accompagnerà per tutta l'adolescenza, ed è proprio in quel periodo che si innamora di Daryl, il minore dei due fratelli.
Quando i morti iniziano a risorgere, Kate sa che potrebbe morire da un momento all'altro, ma non vuole andarsene senza prima essere riuscita a dichiarare il suo amore.
Tra fughe da orde di vaganti e lotte per sopravvivere, Kate dovrà riuscire a trovare il coraggio di confessare al suo amico di vecchia data i suoi sentimenti e un'altro piccolo segreto che potrebbe distruggere la loro amicizia.

Il Professore sembra quasi un essere mitologico, una chimera che si aggira tra i banchi di scuola condividendo una saggezza/probabilmente millenaria/con poveri adolescenti che pensavano il più delle volte a tocchinarsi che a cosa intendeva Hegel per risoluzione del finito nell’infinito. Il Professore è di certo un essere in via di estinzione, di una specie di versa da quelle del “un professore” e di certo di una chiara superiorità.

"Tornò a guardare quegli occhi, specchi di luna, e avrebbe giurato che fossero ben più lucidi del normale, ma era impossibile, doveva sbagliarsi, Sherlock Holmes non piangeva mai.
Vi si perse ancora per qualche attimo, quasi per assaporarne la vita, quella vita che era stata anche un po' sua, e che per due anni aveva creduto persa."
[Seconda one shot di una serie ispirata alle canzoni delle t.A.T.u., mio personale remake della scena del ristorante.]