[One Shot | Johnlock | Teenlock]
“ [...] Ma Sherlock ora aveva un amico. Un biondino alto (stranamente più di lui) dal sorriso amichevole. L’aveva conosciuto quasi un anno prima, e improvvisamente i lividi erano spariti. Era ovvio che la scelta di frequentare le superiori e non fare più lezioni private (non che gli servissero molto, il ragazzino era un genio), era dovuto a questo nuovo incontro. [...]”

“Stai morendo! Ti rendi conto della tua idiozia? John!” Lo guarda Sherlock. “Come faccio se tu muori?” Mormora.
“Non m-muoio.” sussurra.
Poi è il buio totale.
“John? John!”

“ (Ore 12:40)
Non credo di farcela per pranzo. Ho parecchio lavoro da svolgere e ho ancora dei pazienti. Rosie esce alle 13:30 da scuola, puoi prenderla tu? JW
(Ore 12:43)
Va bene. SH
(Ore 12:44)
Tutto okay, Sherlock? JW
(Ore 12:45)
Tutto okay. SH
(Ore 12:47)
Stamattina non mi hai svegliato, e non ci vediamo per pranzo. Mi manchi. SH
(Ore 12:48)
Stasera andiamo fuori. Magari da Angelo.
Una serata solo per noi. JW ”

“Sherlock non era mai stato un tipo da scuse, tantomeno da “scusa John, la prossima volta non metterò una testa mozzata nel frigo”. [...] Perciò, quando quel giorno John era tornato da lavoro e aveva trovato il suo compagno pallido da star male seduto sulla sua poltrona, e il 221b più silenzioso del normale, pensava che ci fosse qualcosa di strano. Quando poi Sherlock aveva detto “Mi dispiace, John” in un sussurro..beh, qualcosa di sicuro non andava. Perché il detective si stava scusando?”