Nick, dopo la fine della storia d'amore più bella della sua vita, sembra non sapere come andare avanti e si lancia nel suo lavoro più di quanto non abbia mai fatto.
Clio è una bambina dalla spiccata intelligenza, una parlantina acuta e gli occhi da sognatrice.
Quando si incontrano per caso, nell'ultimo posto in cui entrambi vorrebbero essere, scopriranno che, in un modo o nell'altro, non possono più stare l'uno senza l'altra.

Avevo la sua età quando conobbi Delta, anzi no che dico, ero più grande...
Però lei era così bella, non riuscivo a resisterle nonostante fosse solo una bambina.

Mi alzo e corro al piano di sopra, accompagnata dalla mia compare.
-Dividiamoci- dice Demi -Io vado in soccorso a Joe e tu vai in soccorso a Nick-.
-Ok. Demi sappi che ti ho voluto sempre bene!-.
Dico in preda all'ansia.
-Anche io, Miley. Anche io!-.
Ci dividiamo e andiamo decise contro il nostro destino crudele.

"Mamma, ho visto papà piangere"
Non so esattamente cosa successe, ma queste parole mi colpirono più forte di quando in terza liceo Beth Cooper mi colpì allo stomaco con una mazza da baseball.
Sentii le lacrime pizzicarmi il naso.
Quanto dolore, quanta sofferenza.
Non se lo meritava.
Come ho detto prima; non lo avevo mai visto piangere. Mai.

Delta arrossì, sotto la luce che iniziava a celarsi nelle tenebre. Nick rimase estasiato. Sarebbe la sua famiglia sarebbe stata felice di conoscerla, sarebbe stata davvero una bella sorpresa.

Un solo errore,mille conseguenze.
Dieci anni lontano dalla propria famiglia.
Dieci anni di amore unilaterale.
Dieci anni di continue prese in giro.
Tutto solo per uno stupido capriccio di un ragazzo di ventitre anni.
" Commettere errori è semplice, difficile è ammetterlo".

Il palco era ancora illuminato dai faretti colorati posti sopra la mia testa, le uniche luci presenti nello stadio al momento, oltre ai cartelli illuminati che segnavano l'uscita. Non avevo idea del perchè mi trovassi ancora lì, al buio, da sola, sapevo solo che dovevo rimanerci. Avevo ancora l'immagine di quel ragazzo moro che, con la chitarra in mano, faceva muovere il pubblico da una parte e dall'altra, come se fosse suo padrone. Vidi, nella mia testa, il suo sorriso compiaciuto a fine concerto, mentre, insieme ai suoi fratelli, spariva sotto il palco. Proprio in quel momento, una figura, uscì dalla porta situata in fondo al palco, dietro la batteria. La luce soffusa illuminava solo i suoi contorni, ma mi bastava per capire chi fosse. «Nicholas» sussurrai. Il suo sguardo scattò verso di me, mentre il suo corpo si paralizzava sul posto. Mi vide subito, seduta sulla passerella, a cavalcioni. Pensai di essere un'ombra indistinta nel buio, fino a che, a denti stretti, aprendo la bocca in un enorme sorriso, lui non pronunciò il mio nome. «Julie» il mio nome si perse nell'enormità di quello stadio.

Sapere che tu, oltre al famosissimo cantante che fa battere il cuore a milioni di ragazzine, sei anche un ragazzo che tre volte al giorno si chiude in bagno per prendere l’insulina, mi fa capire che anche io posso andare avanti, diventare qualcuno crearmi un mio posto nel mondo. Grazie, per darmi la forza per andare avanti. Breve shot nata per caso, spero in tanti commenti...

{ Storia Incompiuta. Motivi Personali. }
Anja incontra Nick in ospedale e rimane stregata dalla forza, la determinazione che gli legge negli occhi. Nasce un'amicizia e poco a poco lei entra a far parte del "mondo Jonas". Del mondo di UN Jonas in particolare, lasciando un'impronta indelebile.