Aria. Aria fresca. Invadeva la trachea, sprofondava, poi arrivava ai polmoni, li squarciava, apriva il petto, fitte lancinanti, aliti di sangue trasparente uscivano dalle mie narici.
Aria d'inverno. Soltanto aria.
Come ci fossi finito lì ancora me lo stavo chiedendo.
Era un posto sperduto, in montagna. Lo potevo capire dall'aria gelida che si insinuava dentro di me. Voleva provare a corrompermi, cambiarmi, entrare in me e portarsi via quello che di mio restava ancora nel corpo vuoto e inerme. Nel mio restava poco di sano, quindi l'aria poteva portare via tutto quello che voleva.
- E' una oneshot piuttosto lunga, vi dico solo questo, non voglio anticipare altro.