Un cavaliere ammattito nel proprio dolore, cerca un modo di fuggire a ciò che gli prospetta la realtà. Questo componimento contiene frasi abbastanza forti e consiglierei a coloro che sono abbastanza suggestionabili di non leggere.

I pensieri di una primavera che non sarebbe più tornata, in un mondo che è morto e senza speranza.

Noi tutti usiamo delle mascere come personalità, ed era anche ciò che Sigismund Schlomo Freud espose in un suo trattato... mi chiedo, però, quale veda la gente!

Non c'è più amore nei miei occhi, è finita anche la calma dei miei passi, come si è spenta la voglia di te...

Perdona il mio nome... perchè esso rimane e rimarrà per sempre Corvo.

Ero solo un sogno nelle ombre, dormiente nella morte, nato per cancellare il silenzio...

"E ti maledissi con lacrime calde come il sangue: non c'è angelo più bello di me..."

Una semplicissima poesia sulla lotta interiore delle persone, con alcuni accenni dalla Divina Commedia Dantesca.

Tutto ciò che si può aspettare dal nostro presente, troppo triste, dal nostro passato, infinitamente incerto, e dal futuro, così maledettamente finto.

Questa è la piccola parentesi su come è nato il Lupo Nero.
"Poteva setire i loro commenti, nonostante il tono basso con cui li
pronunciavano... facevano riferimenti alla sua pelle bianca, dalle incunsuete
sfumature violette, ai lunghissimi capelli, che le sfioravano i lombi, di una
tonalità color sangue e soprattutto al continuo abbigliamento nero"

"...Persi e lungamente agoniati sono i remori ricordi sbiaditi di nero seppia,..."

ma qui riposa lo spirito di un lupo dall'aspetto umano...

la verità di noi stessi, riflessi di vite non nostre.