La vita di Alex non differisce in nulla da quella di qualsiasi altra adolescente medio borghese. Vive in una bella casa con terrazzo e giardino, va a scuola in scooter, parla di ragazzi e vestiti con le sue migliori amiche, aspetta con ansia la festa annuale al Mouse per sfoggiare tacchi e minigonna, trangugiare litri di musica e alcool sperando di riportarsi a casa un appuntamento col bello del liceo. Fin qui tutto regolare. Il flusso rassicurante della quotidianità si incrina però quando alla madre di Alessandra viene diagnosticato un tumore incurabile. L’atmosfera si incupisce e veniamo trasportati, insieme a lei, alla nonna e alle poche persone care di famiglia, nell’insondabile terreno dell’attesa, che per quanto amara e logorante possa diventare, è pur sempre l’ultimo baluardo prima del peggio, prima della fine. Quando le ultime difese della madre cedono, spalancando le porte a una morte silenziosa e composta, Alex capisce di essere improvvisamente sola, qualcosa di profondo, abissale è irrimediabilmente cambiato e lei,tornando a scuola succede l'inaspettao. Zayn Malik soprannominato Zero.

HO L’ANSIA. Non ce la posso fare. La scuola, le persone, i miei genitori. TUTTO mi sta crollando addosso. Non ho tempo. Devo fare troppe cose e non ho tempo. Devo studiare, ma non ho tempo quindi andrà male tutto, e se tutto andrà male sarò una delusione. L’ansia è una delle sensazioni peggiori. Ti senti come sotto una pressa. Sei in una stanza e ti sembra che le pareti si restringano su di te. Ti manca il respiro ed inizi a tremare. Ma soprattutto: ‘ansia non ti lascia mai. È sempre con te, anche se tutto è apparentemente tranquillo. Perché sono così? Perché non posso essere tranquilla e spensierata come gli altri? Cosa c’è di sbagliato in me? Non capisco. Qualcuno fermi il tempo, devo prendermi una pausa da tutto.