-Hime!Dove diavolo sei finita?- Shakky si aggira nervosa per il locale in cerca della ragazza.
Una curiosa ragazza attirerà l'attenzione di ben due capitani,altrettanto particolari...
Monkey D. Hime si troverà alle prese con un fratello ritrovato,un passato da riscoprire,una parte di coscienza estranea,un padre ben noto al Governo Mondiale e molte altre avventure.

Clelia,è la musicista della ciurma dei Pirati di Kidd da ben tre anni.Ha un passato oscuro,legato a doppio filo a quello del suo amico Heat.Questo passato, che anche il temibile Capitano conosce a malapena,puo' influenzare il già complicato presente?

Dal Capitolo 3:
"Non ci penso nemmeno!" Puntò i piedi come una bambina per un attimo ignara del fatto che quello non era il suo Capitano,ne era la sua nave.

Alla fine della guerra, Reia, sorella di Cappello di Paglia, si ritrova sulla nave del terribile Capitano Eustass Kidd...il quale inizialmente non sembrerà essere tanto gentile e disponibile, anzi...ma poco alla volta, incredibilmente, la aiuterà a superare il dolore per la perdita del fratello Ace.

"Una corposa nuvoletta di fumo, fuoriuscì dalle sue labbra screpolate.
La luce era fioca ma, ne era certa, quello che era entrato dalla piccola finestra sbarrata, era sicuramente un fiocco di neve.
La temperatura si era abbassata e non faticava a credere che la neve, fosse scesa durante la notte.
Con occhi impastati, osservò l'ambiente circostante trovandolo immutato.
Come di conseguenza, nessuno era presente all'interno di quella prigione buia e fredda.
Nessuno tranne lei."

[...] Quelle parole la lasciarono impalata sul posto. Mai Kidd le si era rivolto con quel tono. Era privo di ogni sorta di sarcasmo o di malizia sempre presente nella sua voce.
Non aveva ancora fatto in tempo a stupirsi che le labbra del ragazzo si appoggiarono sulle sue. Qualche secondo dopo la lingua del rosso aveva preso possesso della sua bocca. In quel bacio però non c'era violenza, anzi si poteva persino definire quasi...dolce!
La morbidezza e il calore delle labbra del ragazzo le avevano fatto pensare per un attimo alle labbra di un angelo, troppo perfette per appartenere a questo mondo.
Era una sensazione magnifica. Quella sensazione appagante e quel calore che le si propagava in tutto il corpo mentre Kidd la baciava, era qualcosa di indescrivibile. Poi la bocca del rosso era scesa sul collo, lasciando piccoli lividi e lievi morsi su di esso. Era passato dopo al suo orecchio, mordicchiando e stuzzicandone il lobo. La ragazza aveva cominciato ad ansimare, tentando però invano di nascondere quei gemiti di piacere.
Le aveva sussurrato: -Non sarebbe meglio continuare in camera?- lasciando trapelare da quella voce profonda una piccola nota di malizia. [...]