Stiles grida.
Un grido che squarcia l'aria.
Derek corre, corre talmente veloce che rischia quasi di cadere per le scale.
Ma quando arriva in sala è tardi, è tardi e si dice che è colpa sua, perchè si era ripromesso di riuscire a salvare Stiles da se stesso, ma non ci era riuscito.
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Sterek!Agnest (probabilmente la cosa più agnest che abbia mai scritto, però è sterek e quindi vale la pena di leggerla ah!)

"Posso farti una domanda?" chiese Louis levandosi gli occhiali da sole e mostrando quei suoi dannatissimi occhi.
"Dimmi" sospirai evitando di fissarlo.
"Se non ci fossero regole, obblighi, schemi da seguire e padri rompi cazzi.. lasceresti che io ti baciassi? Qui, davanti a tutti?" chiese poi puntellandosi con i gomiti sul tavolino sudicio di quel bar.
A quel punto non potei evitare di fissarlo e quegli occhi, ancora una volta rischiarono di farmi cedere.
Non mi resi neanche conto della nostra pericolosa vicinanza.
"Probabile..." sussurrai.
E lui era così vicino, così dannatamente vicino che avrei potuto specchiarmi nei suoi, e forse l'avrei anche baciato se da quella porta non fosse entrato, neanche a farlo apposta, mio padre.

"Perchè non mi è stato mai detto niente riguardo tutto questo?" chiese Stiles con la testa bassa.
"Tuo padre voleva proteggerti" rispose Derek.
"Proteggermi? E come? Raccontandomi una montagna di bugie per tutta la vita?" gridò il ragazzino alzandosi in piedi.
"L'ha fatto per il tuo bene Stiles" disse Scott cercando di calmarlo.
"Sta zitto tu! Ho creduto che io e te fossimo amici per tutto questo tempo e adesso non so piu chi tu sia davvero! Anzi, a dirla tutta non so piu chi io sia davvero..." disse ancora su tutte le furie Stiles.
Derek si alzò e lo fissò dritto negli occhi.
"Tu sei un Machitè Stiles, ecco quello che sei" disse poi.
Sterek!Fantasy