Il suo nome, quello reale con cui è iscritta all'anagrafe per colpa di due ignobili creature che dicesi essere i suoi procreatori è Silvia. Nessuno lo usa. Il pronunciare queste 5 lettere invocando la sua persona comporta un destro abbatanza forte da deviare il setto nasale e assicura una tranquilla notte al pronto soccorso.

E' toscana, ma camuffa il suo accento in tutti i modi possibili e presto sarà iscritta ad un corso di dizione, oltre che a quello di canto. Frequaenta il liceo scientifico più di moda della sua città (cosa di cui NON va orgogliosa e che DISPREZZA notevolmente ma haimè...non ha alternative) lo precisa unicamente per dare a coloro che sanno cosa si prova ad essere un'amante dei pitoni in mezzo a persone che vorrebbero sopprimenre tutti gli animeli che non sono farfalle, delfini e gattini teneri e coccolosi.

Vive in una casa di periferia, ma evita tutti quelli del suo quartiere come se avessero la lebbra per una quistione di sanità mentale (non osa nemmeno pensare cosa potrebbe accadere se anche i miei ultimi neuroni si disintegrassero)

Veste sempre con colori scuri, possibilmente nero, grigio scuro e viola. Legge libri sui vampiri, sulle streghe, sui maghi e sulla magia e sotto sotto è convinta di crederci. E' passata in due anni da essere una cattolica praticante a definirsi un'agnostica convinta o al massimo una simpatizzante per le religioni simili all'esoterismo che discendono dagli antichi culti pagani della natura. Suo padre crede che sia satanista, lei glielo lascia credere per quieto vivere.

Scrive da quando ne ha la capacità pratica, soprattutto quando si sente giù. Ha iniziato con qulalche poesia in rima le classiche sole quore e amore, ha continuato scrivando per libera associazione specializzandosi in sentimenti soprattutto rabbia dolore e malinconia.

NON SOPPORTA chi fa le vasche in centro, continuamente, il sabato sera, NON SOPPORTA le discoteche ed il lunedì mattina.
e soprattutto ODIA (e non stò affatto esagerando) le persone false che non le dicono le cose in faccia.

AMA Gaspard Ulliel, legge da quando aveva 4 anni e SI IDENTIFICA nell Sirenetta (Non il cartone, l'originale)un tempo AMAVA andare a scuola e seguire le lezioni UN TEMPO, quando l'istruzione in questo paese aveva ancora un senso

E con questo concluda la sua breve, sintetica, schematica e probabilmente incompleta presentazioni. Saluti.