Storia col bollo rosso. La storia contiene scene spinte con riferimenti sessuali e violenze.
TRATTO DAL CAPITOLO 11 DELLA STORIA.
odiavo il fatto che avrei perso la verginità con la persona che più odiavo al mondo … ma purtroppo, ero in trappola, non c’era via d’uscita, avrei dovuto scontare quella pena in silenzio, tanto dopo un po’ sarebbe finito tutto. [...]
< Io.. non ce la faccio.. > dissi sperando che si arrendesse all’ultimo minuto. Ma lui restò impassibile, non faceva altro che sorridermi in modo dolce e rassicurante.
[..]
< Promettimi.. che non lo dirai a nessuno. > dissi seria con voce rauca.
< Sarà il nostro piccolo segreto..>

- Mi lasci andare, la prego!-
Lo supplicai tra i singhiozzi.
Ma lui non ne aveva alcuna intenzione.
Sembrava quasi divertito dalla mia paura, e le mie suppliche sembravano solo stimolarlo a continuare a molestarmi.
Strinsi gli occhi per cercare di fermare le lacrime che minacciavano di scivolare via dai miei occhi quando l'uomo azzardo' a correre una mano lungo il mio ventre scoperto. 

Questa storia parla di Hope e Justin. Due ragazzi che frequentano lo stesso Liceo. Sono completamente diversi lui è il più figo della scuola, ha tutte le ragazze dietro e come al suo solito, non se ne fa scappare nemmeno una. Lei invece è quella isolata sempre da tutti, che passa inosservata. Ma grazie al destino o semplicemente ad una prof rompi palle iniziano a conoscersi e ad avere tante cose in comune.
*Ti odio Justin.
**Anche io Hope
*Siamo solo amici
**La scoperò soltanto
*Non riesco a stare senza di te
*Ti amo

"Mi accertai che gli altri fossero nelle grinfie di Cowell in modo da non uscirne e mi diressi verso la camera mia e di Louis .
-Posso?- dissi aprendo la porta. La ragazza si voltò di scatto e mi lanciò uno sguardo assassino.
-Sono venuto per.. "farmi tirare su il morale " - dissi
-Vuoi scopare? Bene. Ma devi tenere la bocca chiusa con Lou. io lo amo-
Mi sedetti sul letto affianco a lei. -Spogliati.- le sussurrai all'orecchio. Lei mi fissò - Che cazzo stai dicendo?-
-Credo che tu abbia capito bene- le risposi .
Iniziò ad arrossire. - Voglio che ti spogli ,ora- si alzò in piedi ed immerse i suoi occhi scuri nei miei. .
-Fallo- le ordinai.
Con le guance letteralmente a fuoco, iniziò a togliersi il top rosso abbondandemente scollato.Sentivo la mia erezione farsi dura all'interno nei miei boxer . Tirò giù anche gli shorts blu allontanandoli con un piede . Cazzo, stavo scoppiando.
Sganciò lentamente il suo reggiseno e lo sfilò gettandolo a terra. Liberai il liquido all'interno dei miei boxer. Porca puttana, mi sentivo un quattordicenne alla prima scopata.
Iniziai ad immaginarmela stesa su di me , che strusciava le sue tette sulla mia faccia..."

Ed erano sempre loro due, Sum e Harry, Harry e Sum, gli stessi quattro occhi, gli stessi sorrisi mozzafiato, le stesse labbra, le stesse mani e gli stessi cuori; eppure tutto il resto era differente. Semplicemente era trascorso del tempo, tre anni per la precisone, e lo scorrere del tempo non si era solamente limitato ad alterare i ciclici movimenti delle lancette dell'orologio, non aveva soltanto modificato in modo permanente le cifre di giorno, mese e anno...questa volta l'aveva combinata più grossa. Anche se bisogna ammettere, che prima ancora del tempo, la colpa era da attribuire a qualcos'altro, qualcosa alla quale Sum non era riuscita a sottrarsi, di più grande di lei. E ora? Era giunto il momento che il destino, o l'amore, non si sa chi dei due, ci mettesse lo zampino: il seguito di 'Summer Paradise'.
Ps. Se non avete letto il vero inizio di tutto, potete cominciare anche da qui.

-Bella coppia vero?
-Ma di chi parli?
-Di loro, non vedi come stanno bene insieme?
-Ma se loro non si parlano nemmeno.
-Appunto, sono fatti così.
-In che senso?
-Scappano.
-Scappano?
-Si, scappano da tutto, scappano da tutto quello che gli può far male.
-Non riesco a capire..
-Guardali, ogni tanto si incrociano sguardi, sorrisi molte volte senza neanche farlo apposta, quando uno si avvicina, l’altro si allontana.
-Ma perché non si parlano?
-Perché non possono.. Litigano, loro si odiano..
-…
-Strano vero? Scappano da loro stessi. Scappano pure sapendo che insieme si completano. Loro scappano perché non possono far altro che sbagliare. Finché non si perdono, ma poi capiscono quanto uno completi l’altro e ritornano punto e a capo.
Loro sono così, si amano..

Questa è la storia di una ragazza di 19 anni che lavora a Londra.
Lei sa dell'esistenza degli One direction, ma non sembra molto interessata,
Fin quando uno di loro riesce a fargli cambiare idea.
Nonostante la sua cocciutaggine.

MOMENTANEAMENTE SOSPESA!!!
Tratto dal Capitolo 36
[...]rimasi quasi incantata alla sua vista, gli accarezzai la guancia constatando la sua morbidezza, mi venne voglia di baciarlo, mi avvicinai cautamente a lui un respiro separava le nostre bocche, stavo per baciare il mio migliore amico ma, subito il pensiero di Harry mi pervase costringendomi ad arretrare - adesso non mi scappi!- disse Louis con voce roca mi prese per i fianchi e mi avvicinò a lui [...]
Tratto dal capitolo 38
[...] Uscì dal bagno asciugandomi una lacrima che aveva rigato la mia pallida guancia, quando arrivai vidi il dottore parlare coi ragazzi così mi aggregai – che è successo? Sta bene? - chiesi a raffica interrompendo qualsiasi cosa lui stesse dicendo.
- si sta bene si è appena svegliato, se volete andarlo a trovare potete, ma solo uno alla volta – mi precipitai dentro la stanza senza nemmeno dare il tempo al dottore di terminare, mi avvicinai a lui sorridente, gli strinsi la mano fredda, lui si girò verso di me mostrandomi uno dei suoi sorrisi perfetti – chi sei tu? - chiese scostando la mano dalla mia [...]

MOMENTANEAMENTE SOSPESA!
Serena è una semplice ragazza Londinese che una sera come tante si ritrova nel museo di Madame Tussauds di Londra ad ammirare le statue di cera dei One Direction. Senza farlo apposta inciampa andando a finire contro un muro a lei sconosciuto di cui una parte di esso si apre 'magicamente' facendo comparire una levetta che lei preme senza pensare alle conseguenze...appena si gira nota che le cinque statue di cera hanno preso vita!
Dai capitoli:
-fammi capire, tu sei inciampata andando contro un muro e poi..le nostre copie di statue hanno preso vita? Mi chiede incredulo Liam, dio quanto e bello!
-esatto! Dico euforica con occhi sognanti e un'enorme sorriso stampato in faccia
-ok questo è strano! Conferma il biondo sedendosi sul divananetto accanto al mio
**
-non avrei mai creduto che la persona più importante della mia vita mi avrebbe detto una cosa del genere! Sbottai arrabbiata verso di lui con gli occhi gonfi e pieni di lacrime
-mi dispiace e solo che io.. Si avvicna pericolosamente a me poggiando le sue caldi e morbide labbra sulle mie per poi staccarsi e guardarmi intensamente negli occhi con quelle iridi verdi
-io provo qualcosa per te!

Ciao sono Sara, ho 17 anni compiuti il 4 novembre. Vivo a Doncaster insieme a mio fratello Zayn Malik e al mio migliore amico Louis Tomlinson, vivo qui da circa 1 anno perché i miei genitori erano stanchi di me e preferivano le mie 2 sorelle: Doniya e Waliyha. Sto sotto al mio migliore amico, Louis, lui ovviamente non sa nulla. Quando un giorno cambiò tutto perché lui mi baciò il giorno del suo compleanno.
#Flashback
Ero affacciata al balcone per prendere una boccata d'aria perché in quella villa non si respirava per la folla e la puzza di fumo. Quando senti qualcuno che mi abbracciava. Sobbalzai. Mi voltai e mi ritrovai faccia a faccia con Louis
-Ehi!-dissi-Mi hai fatto spaventare
-Hahahahah, scusami allora-disse ridendo
-No non preoccuparti
-Perché sei qui fuori??-disse curioso
-Perché mi mancava l'aria li dentro-dissi per poi sorridere
-Capisco, e da un'ora che ti cerco !
-Ha, allora cosa devi dirmi?-dissi curiosa e tenera allo stesso tempo
Lui non parlò. Silenzio tombale.
-Louis?-dissi muovendo la mano, ma senza neanche accorgermene mi ritrovai
in un bacio appassionato con il mio migliore amico, quando sentimmo gridare:
-Louis??-disse lei...

"Scese con le mani sull’addome, sul basso ventre, poi giù verso le cosce, la mano fino a sfiorarmi l’intimità. Soffocai un gemito di terrore. Le sue mani in quel momento erano su di me. Chiusi gli occhi, cercai di abbandonarmi alle sue dita esperte. Entrò ancora di più, inarcai leggermente la schiena, attaccandomi con le mani alle coperte. Gemetti più volte. Mi appoggiò una mano sulla guancia, era così dolce. Mi disse che andava tutto bene. Asciugò la lacrima con un dito."
Angy Hamber, sedici anni. Justin Bieber, diciassette.

THAT SHOULD BE ME.
Ciao sono Chantal. Ho 16 anni e sono vittima di bullismo. Quando ero piccola ero cicciottella,anzi..i dietologi e tutti gli altri mi definivano “obesa”. Ho avuto un'infanzia un po di merda e non nego che adesso non lo sia. Peso 38kili,per colpa di questa società,è ovvio. Non mangio più come prima,anzi,si può dire che non mangio. Vivo a Stratford,bello vero? Una cittadina del Canada,piccola,con 32mila abitanti. Non ho idoli ma ne vorrei avere uno,vedo persone che credono in qualcosa,nel loro idolo,invece io,credo solo nella morte. Vorrei morire,questa vita ormai,bho,è sprecata. Si,è sprecata. Non ho un ragazzo,chi mi vorrebbe? Nessuno.
Sono alta,bionda,va bhe,sono quella nella foto(quello affianco è il mio fisico,non sembra che sono anoressica a credetemi,è cosi).
{Flashback (parlo al presente)
Stratford,avevo 12 anni.
Vissi l'anno più bello della mia infanzia: ancora non sapevo cosa volesse dire essere obese,o forse,non volevo saperlo per non farmi del male.
Era il mio compleanno ma nessuno se ne ricordò,e a me non importò niente. Capivo,forse,che c'erano cose più pressanti e gravi,

Mi chiamo Ronnie. Sono un adolescente come tante, ho i miei sogni e le mie aspirazioni, e come un adolescente 'normale' ho i primi problemi in amore, dubbi su me stessa. Fino a quando la mia vita non ha trovato una via di risvolta, trovando chi riporterà la luce nella mia vita, cancellando ogni cosa negativa.

-non posso più continuare, è difficile, sai cosa si prova a stare così lontani? amore ti amo ancora è ovvio, ma per ora..non è il momento.- disse tutto d'un fiato, non sembrava sincero.
-ma perchè?-
-hannah, n..non c'è un perchè, ciao.-
ha riattaccato, buttai il telefono a terra, che si spezzò in due.
non potevo farci nulla, ormai lui era cambiato, non era più il louis di una volta. ora era un popstar.
ci conoscevamo da così tanto tempo e quella volta io avevo rovinato tutto, come sempre.
oh, ecco le lacrime.

Preso spunto da: ‘Dark’ e ‘Danger’, questa però non è un’imitazione.
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< Che cazzo ci fai tu qui? > chiese il biondino, armeggiando con il bicchiere contenente sicuramente ponch, dato che è l’unica bibita offerta.
< Non ti devo spiegazioni. > replicò il ragazzo dai capelli riccioluti facendo un ghigno.
< Perché non scappi via come hai fatto tempo prima? > domandò di nuovo il ragazzo con la cresta all’insù. Strinse i pugni, contraendo la mascella, nei suoi occhi si può leggere chiaramente la rabbia.
E colui che fino a poco fa non aveva spicciato parola fece un passo avanti e tirò il braccio all’indietro.
Loro sono i contrasti tra l'oscuro.