La vita a volte può essere dura, incontriamo ostacoli dal quale è molto difficile uscirne. Affrontiamo delusioni, paura, incertezze, addirittura dalle persone di cui non te lo saresti mai aspettato. Ma dopo tutto, chiunque ha una possibilità, quell'unica che ti passa solo una volta della vita, che devi afferrare e sfruttarla, per realizzare quello che desideri...

Dal prologo:
"Chi sei?" Ringhiò il tipo nel suo orecchio. Fagli credere di avere il controllo.
" Mi chiamo Crystal." Rispose con voce piatta, senza far trasparire alcuna emozione. Doveva ammettere di avere un po’ di paura, e brividi freddi le scendevano lungo la schiena quando il metallo della lama premeva contro la pelle rovente della sua gola.
" Non voglio sapere il nome, puttanella! Come diavolo hai fatto a fare questo!?" Ed indicò con un cenno della testa i ragazzi stesi per terra.
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Dal secondo capitolo:
Lui era Harold Edward Styles; l’Angelo della Morte, il Tenente di Ghiaccio, il Killer… I suoi soprannomi erano innumerevoli, così come la somma di denaro che c’era sulla sua testa.
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" Attenta, Crystal. Sto arrivando."
" Attento, Harry. Ti aspetterò."
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STORIA A RATING ROSSO, CONTENENTE SCENE DI SESSO E VIOLENZA ESPLICITE. NON LEGGETE SE NON VI PIACE IL GENERE.

Tratto da vari capitoli:
"Mi risvegliai da un lungo sonno. Avevo un gran mal di testa.
Aprii gli occhi e mi trovai a fissare un soffitto di color verde chiaro.
Alt. Il soffitto di camera mia è azzurrino. "
"-io non sono la ‘tua ragazza’ non sono di nessuno- affermai con fermezza divincolandomi nella sua stretta.
-invece tu sei mia- disse stringendomi più forte.
Le mani che si erano spostate dai fianchi agli avambracci, mi stavano stringendo forte, facendomi provare dolore.
-così mi-mi fai male- sibilai sul punto di non riuscire a trattenere le lacrime.
-devi fartene una ragione, o me .. o me!- proferì con tono alquanto autoritario e severo."
"-che cosa vuoi da me-
-voglio che tu appartenga a me-
-non puoi costringermi-
-non lo sto facendo-
-ah no? Allora lasciami andare-
-non ci penso nemmeno piccola-"

Ronnie Williams e Harry Styles. La prima è un' abilissima ladra costretta dal patrigno a rubare, il secondo è un cantante di fama mondiale. Cosa succede una volta che Ronnie ruba in casa di Harry? E se tra i due nascesse qualcosa dopo che lui l'aiuta a scappare dal patrigno?
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Annuisco involontariamente, quasi per non sentire più le sue mani sul mio corpo fragile, quando sento la cinghia della sua cintura muoversi, segno che si sta calando i pantaloni.
«Ti prego Robert, non farlo» Sussurro io, singhiozzando come ormai d’abitudine
Non mi ascolta, anzi, sorride beffardo e si china su di me, per poi allargare le mie gambe con forza mentre io mi dimeno.
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«Ti va se ci divertiamo un po’?» Domando senza vergogna, infilando una mano sotto la sua maglietta scura
Mi guarda confusa, fino a quando raggiungo il gancio del reggiseno e cerco di toglierlo.
«Sono una ladra non una puttana» Risponde lei acidamente, inchiodando le iridi cioccolato nelle mie chiare
Questa sua affermazione mi fa divertire.
«Potresti fare un’eccezione per me, i soldi ce li ho» Prendo a ridere «Anche se, dopo tutto quello che mi hai rubato, dovrei ricevere il servizio gratis»
«Vaffanculo Harry»

-Al mio tre dobbiamo correre verso la macchina- dissi. Loro seguirono il mio sguardo e sbarrarono gli occhi spaventate.
-1,2..3- Ci girammo e iniziammo a correre verso la macchina di Ev. Girai la testa e vidi Harry e altri due amici correrci dietro.
-Cazzo correte. Ev prendi le ..” Non riuscii a finire la frase perché mi sentii prendere per un braccio. Non mi fermai e continuai a correre anche se con fatica,tolsi bruscamente il braccio dalla presa di Harry e corsi più velocemente arrivando alla macchina e entrarci vedendo che le ragazze mi guardavano impazienti. Andai al posto del guidatore e misi in moto la macchina. Sgommai senza dar tempo ai tre di aprire gli sportelli.
-Ci stanno seguendo- Mi avvertì Perrie. Guardai dallo specchietto retrovisore e vidi una Ferrari rossa dietro di noi. Le strade erano deserte e quindi accelerai. Mi ritrovai su un’autostrada vuota e spinsi sull’acceleratore arrivando ai 120Km/h
-Dove stai andando?- Mi chiese agitata Ev
-Non lo so,leggi i cartelli- Dissi nel suo stesso modo.
-Non ci sono cartelli,cazzo- Imprecò Perrie.
-Ho una pistola- Sentii dire da Ev e vidi che aveva in mano una pistola nera.

Karen odiava Zayn Malik, con tutta sé stessa. Era la persona più egoista, vanitosa e antipatica che avesse mai conosciuto.
Tanto stronzo quanto misterioso.
Ed era il fratello della sua migliore amica.
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Cinque ragazzi, il divertimento, il sesso e una scommessa.