"Mi sono rotta il cazzo di questi motociclisti, sempre a rompere le palle con quei motori, e poi i loro koffing non fanno altro che inquinare l'aria, oramai non si può più neanche respirare!" disse Una, la mamma. "Cara, ti ho detto molte volte, devi solo aspettare, appena finiremo di mettere i soldi da parte riusciremo ad andare via da qui, ci dirigeremo verso Secondisola, ho già visto che c'è una casa in vendita vicino la cascata." concluse Onto, il capofamiglia, il padre che tutti vorrebbero avere: lavorava dalla mattina al pomeriggio, in un'officina vicino casa, portava a casa quel magro stipendio e riusciva a far felici tutti quanti, portava il figlio Julien sempre al parco, e passavano tanto tempo insieme. Quel giorno a casa arrivò una lettera. Non c'era scritto nè da dove arrivava, nè chi l'avesse inviata. Niente. Una l'aprì e notò che c'era un foglio bianco con scritto semplicemente "627". Una buttò quella lettera e continuarono a vivere come sempre, la solita monotona vita.