Camminavo sotto la luce fioca dei lampioni,lo facevo tutte le notti ormai.
Rimanevo intrappolata nella mia nuvola di confusione:davanti agli occhi vedevo la fumosa idea di un futuro felice,ma quello che dovevo attraversare per arrivarvici non faceva altro che indebolirmi sempre di più.
Ogni passo mi avvicinava sempre di più ad una situazione sempre più precaria.
Vedevo all'orizzonte la velata possibilità di cambiamento,ma annegavo così profondamente nel mio stesso dolore,che non riuscivo a vedere nulla di positivo.
Non ero depressa,non ero smarrita ed addolorata;ero solo insensibile,fredda.
Vivevo a mio agio con me stessa,non dico che avrei potuto fidarmi,ma almeno sarei stata certa di una cosa:non mi sarei mai abbandonata;quando avrei raggiunto il mio ultimo respiro,allora sì,che avrei perso conoscenza e forse sarei stata meglio,fino ad allora,però,io avrei continuato ad andare a braccetto con me stessa,almeno io sarei rimasta.