Ripensavo ad una frase che Ville mi diceva spesso, l’aveva cantata, l’aveva sussurrata, l’aveva scritta. Nella gioia e nel dolore la mia casa è tra le tue braccia. E stretta contro di lui, i suoi occhi gentili e dolorosamente perfetti dritti sul mio volto, protettivi e seri mi trapassavano l’anima ricordandomi ogni istante ancora che la mia casa non erano quattro pareti di cemento riempite di mobili e foto, il luogo dove il mio cuore aveva messo le radici erano le sue braccia secche e il suo petto magro contro cui raggomitolandomi potevo sentire il ritmo della mia vita.

Rieccomi con una storia che mi terrà occupata impedendomi di cercare notizie sull'ultimo libro di Harry Potter...se vi aspettate rivalità fra Draco ed Harry,sbagliate...lo stesso vale per Silente e Voldemort (soprattutto se qiest'ultimo ve lo immaginate cattivo fino all'osso!)...spero vi piaccia a tal punto da sentire il bisogno di lasciare molte recensioni =)...buona lettura

Prima storia della serie DAL DIARIO DI UN VAMPIRO... Un vampiro nella Londra del 92'. Il dolore dell'amore e della passione.

- Cosa sai dirmi su Ginevra Molly Weasley? – Inspirai una grossa boccata di fumo, mentre le rivolgevo un’ occhiata penetrante. ......... Ma non era il caso di raccontarlo. Non così. Non senza dare loro le dovute spiegazioni. Tutto inizia tanti, troppi mesi prima. In una sera malandata ad Hogwarts e in una stanza triste e buia esattamente come questa….

Erano due mondi, i nostri, apparentemente così lontani fra loro, senza alcuna connessione, senza alcuna evidente possibilità di incontro...e poi ecco che la mia vita è divenuta un bellissimo sogno diviso felicemente con te. Sei riuscito a rendermi la ragazza più fortunata al mondo e la sola cosa che veramente desidero è di non essere svegliata da questo sogno, unico capace di dare un senso alla mia vita. Sarò mai ascoltata?

Aveva imparato ad inghiottire le umiliazioni ormai, il dolore, la rabbia. Aspettava, teneva duro. Era nel suo stile. Era una mossa abbastanza intelligente, aspettare che ci fosse di nuovo speranza...non aveva calcolato, tuttavia, che la speranza dovesse venirle da qualcosa che sgorgava dalla sua stessa disperazione.

Eppure restava in vita, non si tagliava babbanamente le vene, non faceva nulla per porre fine a quella prigionia. Era vigliaccheria, un altra non gli avrebbe permesso tanto...eppure, una delle poche ragazze che aveva mai stimato gli aveva concesso anche di più...Quando ho postato il primo cap la fic non mi era ancora del tutto chiara ed ero dunque stata un po' vaga nell' introduzione, adesso so bene come andrà e posso dirvi che inizia come Draco/Ginny e finisce come Draco/Herm! Recensite numerosi!

Non sapeva ancora né dove né come, ma se ne sarebbe andato. Non sarebbe rimasto in quell’Erebo a logorarsi e a vedersi scorrere davanti la vita come una turpe marionetta quale era sempre stato fino ad allora. Non si sarebbe più fatto mettere il cappio al collo dal destino. Era giunto per Draco Malfoy il momento di ribellarsi.

K' è un bastardo fatto e finito. Zoe non gli è da meno. Cominciano un gioco pericoloso, fatto di sguardi e desideri pericolosi. Vash e Lucy sono i migliori amici, e senza volere si troveranno a giocare anche loro. Ma come finirà il gioco?

Si voltò di scatto e i suoi occhi scuri si scontrarono pericolosamente in quelli chiarissimi dell’altro. “Malfoy…” sussurrò lei Draco ghignò. “I miei complimenti, ti ricordi ancora di me Mezzosangue!” Lei strinse il pugno. “Lasciami, cosa vuoi furetto?” “Leonina Societas” Cosa succede quando il destino bussa alla propria porta? E se si riuscisse a sfondare il muro dei pregiudizi e dei risentimenti? Leggete e lo scoprirete!

A volte è difficile decidere cosa sia giusto e cosa sbagliato. Le scelte che faciamo oggi in un futuro potrebbero avere ripercussioni che mai si era immaginato.
Tra società segrete, antichi ordini da riscoprire, la vita degli studenti di Hogwarts comincerà ad essere più movimentata.
Orgoglio, amore, follia, sogni, pregiudizi, magia e molto altro ancora...
Paring: Draco/Hermione - Ginny/Non Si Sa Chi - Blaise/Luna - Harry/Daphne
Ogni volta che si ama è come se fosse la prima volta. La differenza nell'oggetto non alterà l'unicità della passione, anzi, la intensifica. (Oscar Wilde)

Ultimo Capitolo
Quando aprì gli occhi, incontrò un paio di iridi smeraldine infervorate dal desiderio. Le toglievano il fiato.
La facevano estraniare dalla realtà, facendole dimenticare ogni dove e quando. La ammaliavano con la loro intensità. Non esisteva il mondo, ma solo Loro.
Con Harry la passione la travolgeva
La passione di un uomo è come un incendio che scoppia nell'erba alta e arida: divampa ardente e furioso, ma viene domato ben presto. (Wilbur Smith)
Perchè le venive in mente proprio Draco Malfoy?

"Sfioro la sua pelle. Liscia, e calda.
[Forse questo e' il calore dell'inferno. Fermati, Hermione... finche' sei in tempo]
Faccio scorrere le dita sulla sua schiena, fra i suoi capelli. Ho intenzione di sentire tutto, di scoprire ogni lembo della sua pelle.
Lo desidero, anche se e' sbagliato."
Fatemi sapere cosa ne pensate. Buona lettura a tutti, bacioni, Hermione92.

La stanza era in penombra. La musica di sottofondo rendeva l’atmosfera languida e sensuale. Bill, sdraiato sul letto con la testa e il busto poggiato su due cuscini, osservava le ragazze muoversi. La bionda, con un corto caschetto e lunghissime gambe, stava in quel momento slacciando le piccole cinghie nere che legavano sul davanti il corpetto in pelle della ragazza mora. L’altra era seduta, mollemente adagiata sullo schienale della sedia, le gambe maliziosamente aperte. Davanti a lei, in piedi tra le sue gambe, la bionda sfilava un laccio dopo l’altro, lentamente.

Faceva
freddo, quella notte.Non se ne era neanche accorta, troppo
presa dal cercare un modo per fuggire. Correva a perdifiato,
lungo la fiancata della collina, le braccia strette intorno al ventre
gonfio, cercando di lenire il dolore lancinante ai fianchi. Non sapeva
dove si trovava, né dove stava andando. Vedeva gli alberi
scorrerle confusi davanti agli occhi con tutto il resto del paesaggio. Non
c’era un filo di vento, ma l’aria era gelida.E
silenziosa. Di un silenzio assordante.Sentiva solo
l’eco dei suoi passi, che si affrettavano strascicati sul
terriccio umido…Quando l’ennesima fitta
alla pancia la trafisse, fu costretta a fermarsi per riprendere fiato,
crollando accanto ad un grosso albero. Sudata, le guance arrossate, il
petto che si sollevava furiosamente per l’affanno, i capelli
lunghi e ramati sparsi disordinatamente sulle spalle nude, la strega
sentì le gambe bagnate e le mani appiccicose, e sollevandole
sotto la pallida luce della luna, vide che erano nere e sporche.Di
sangue. Il suo.