“-Hyung! Mi offendi! Anche io ho un cuore!-
-Si Kibummie… solo quando ti innamori! No… ahah! Avanti… chi è che sta tirando fuori il tuo lato tenero?-
-È il mio nuovo ragazzo! Solo che lui ancora non lo sa!- E scoppia a ridere."
Spin-off di "Honestly... I love him", ma si tratta di una storia indipendente dall'altra, quindi non è necessario aver letto l'altra fan fiction.

“Kibum-ah... sono seduto sul letto. Ho la schiena appoggiata alla testiera imbottita. Ho le gambe distese e leggermente aperte... Ho solo i boxer neri attillati addosso...” Jonghyun parlò con voce sensuale. “J-Jong? Cosa vuoi fare?” Kibum tutto d'un tratto era completamente sveglio. “Ora ho infilato una mano sotto all'intimo. Mi sto toccando pensando a te...”

jonghyun si accorge di non avere niente da mangiare nel frigo,allora ordina del ramen,e quando il fattorino di turno busserà alla sua porta avrà una bella sorpresa xD

“No, Jong, cazzo, smettila” gli aveva detto quando aveva deciso di lasciarlo andare, dandogli le spalle. Jong si prese la testa tra le mani disperato.
“Perché hai il suo odore addosso” ripeté con voce funerea, non riuscendo a non mangiarsi nervosamente le pellicine attorno alle sue dita. Un bruciore fortissimo gli fece abbassare gli occhi sul pollice, ormai martoriato, da cui usciva sangue.
“Eravamo vicini Jong, che cazzo ti salta per la testa!” esclamò il più piccolo, posizionandoglisi di fronte. A quel punto il più grande alzò gli occhi e vide Key sussultare, avrebbe tanto voluto sapere cosa stessero lasciando trasparire le sue iridi. No, forse ne avrebbe avuto paura lui stesso. Non resistette e lo spintonò via, facendolo indietreggiare.

Le sue dita si stringevano disperate intorno alle lenzuola in cerca di sollievo.
Era fantastico.
Assolutamente fantastico.
Avrebbe voluto che quel momento non finisse mai.
"Più forte" lo pregò disperato.
[NOTE: dirty talk + spanking]

Key- “Sai Jjong ultimamente mi fai uno strano effetto.”
Jonghyun- “C-che genere di effetto Bummie?”
Key- “Vorrei mangiarti di baci, morderti e farti mio."

Da quanto dura ormai?
Questa terribile routine che porta a silenzi, a risposte fredde e a pianti silenziosi.
Perché li vedo, dopo un litigio o una risposta troppo scontrosa, i suoi occhi appannarsi, per poi ritornare e trovarli mezz' ora dopo rossi e irritati.
E quando lo vedo in quelle condizioni, anche io resto nel silenzio e nella finta inconsapevolezza.
Non dico niente.
Forse per orgoglio, per paura…
Ma lascio che le cose vadano così… degradando.
Non volevo che accadesse… non l’ho mai voluto.
Mi sale la rabbia a pensarci…
Se solo tu non avessi mai fatto nulla…
Se solo mi amassi così tanto quanto ti amo io…

Mai soffermarsi sulla prima apparenza di una persona.
Sopratutto quando la persona in questione è considerata una delle migliori , delle più dolci e delle più quiete.
Potrebbe venire a galla un piccolo segreto che ribalta completamente la situzione.

Kibum guardava le mani del cantante, guardava come si muovevano sul microfono e non desiderava altro che sentirle sul proprio corpo. Si incantava ad ammirare le sue labbra, così piene, così rosse, e si chiedeva come sarebbe stato averle contro le proprie.
[NOTE: dirty talk]

[Buon Natale a tutti!! *-*]
Lo sai, il fatto di non poter avere bambini perché siamo due uomini non influirà mai sul nostro amore!
E se un giorno avremo l'impellente bisogno di figli, scapperemo dalla Corea e andremo in un posto dove è concesso adottare bambini da famiglie omosessuali! Oppure chiederemo a qualche ragazza che non può tenere un figlio, di lasciarlo a noi... o... non lo so, una soluzione ci sarà sempre!

“Non ho ancora capito perché sei vestito da Babbo Natale sexy” commentò, lo sguardo involontariamente scivolato tra i lembi della giacca dell’altro, il suo fisico scolpito un invito a cui non poteva resistere.

Le sue dita scivolavano leggere sui tasti bianchi e neri, sfiorandoli dolcemente, mentre una bellissima melodia si diffondeva nell'aria.
[2min]

Kibum è un ragazzo normale, va al liceo, è in classe con il suo migliore amico, studia. C'è solo un piccolo particolare: kibum vive da solo e per pagare bollette e affitto lavora... in uno strip club...
Tra pole dance e drink, kibum si innamorerà e non sarà il solo.

Il mio nome è Lee Jinki, ho diciannove anni ed in seguito ad alcuni fatti, ho deciso che questo mondo non è mio abbastanza per viverci bene.
Quello che mi è successo, non è altro che la semplice, acida e cruda vita, piena di dolore molto più che del piacere, tranne per alcuni, ma quelli si possono definire... Gli evasori della società.
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" « ... Se io scendessi da questo muretto e decidessi di vivere ancora nonostante la mia vita di merda, cosa farei?»
Ecco, è questa la domanda alla quale voglio rispondere.
Quindi chiudo gli occhi, inspiro per quattro secondi.... Ed espiro per sette. Per tre volte...
Una volta svuotata la mente, immagino la mia vita, se io decidessi di viverla ancora."
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/Trama/ Onew si trova sul bordo del palazzo dove ha appena concluso la seduta dalla psicologa, decide di buttarsi e porre fine alla propria vita, tormentata da un'anno da continue sventure e tragedie. Come ultima ancora di salvezza, in uno squarcio di umanità rimasta in lui, si aggrappa all'immaginazione, immaginando come sarebbe vivere in diversi modi e con scelte diverse.
[ Il protagonista della storia per una volta è Onew. Accenni alla OnJong e non solo. ]

[spoiler cap 1]
(...) Già, il capo. Chissà che aspetto avrà? Secondo me è un uomo sulla trentina, basso, magrolino e con occhi piccoli. Sorrido leggermente immaginandomelo. Che orrore!
- Uff.. . Le riunioni improvvise sono le peggiori. Hai aspettato molto? – sento questa voce soave e mi volto immediatamente. Altro che uomo sulla trentina con occhi piccoli.
Davanti avevo un ragazzo, probabilmente più giovane di me, con incredibili capelli soffici di un color biondo insolito e degli occhi felini scuri fantastici.