Lei non lo sa, ma Apollo la osserva ogni notte.
[Dedicata a LalyBlackangel]
[145 Parole]

[Dedicata a DragonReika]
– Primo – lo interruppe Sirius, noncurante – questa si chiama “inquinazione acustica”.
Nel medesimo istante Apollo urlò un ‘fessa del cavolo’ che non migliorò certo l’umore del principe, anzi, contribuì sostanzialmente a peggiorarlo.
– Ripeto: ci si abitua.
Niente, Sirius non voleva sentire. – Secondo: Apollo insulta sempre mia sorella. Sempre, con una maleducazione e una volgarità senza pari.
– Apollo, sei un animale! La prossima volta ti mollerò un calcio nel…
– Ehm… - Pierre si grattò il capo, incerto. – Non è che Silvia sia proprio gentile – mormorò – Non è certo la più adatta a insegnare l'educazione...
– Terzo – continuò Sirius, imperterrito – Apollo mi copre la visuale.

«le arti marziali; si basano sul principio che nessuno deve restare ferito » molte persone dimenticano questa cosa e le usano per il semplice scopo, di fare del male e seminare il terrore nelle strade, nelle comunita « chi viola questo principio usando la propria forza per fare del male agli altri deve essere punito » nessuno prima d'ora si è mai azzardato a mettersi contro il koen - kan ma un gruppo di amici, sta per iniziare a mettere la parola fine al chaos ed al terrore procurato da questo clan di arti marziali « non si infrangono le regole sacre delle arti marziali! »

Altra mia vecchia fic del 2006 su Apollonius che descrive il suo stato d'animo durante la lotta contro gli angeli

Celiane descrive il suo stato d'animo durante la battaglia contro gli angeli,dopo aver conosciuto Apollonius. Vecchia fic che ho rispolverato quando avevo un altro nick. Risale al 2006 e anche s enon è della qualità delle attuali, vorrei rimettere alcuni miei lavori conservati su questo nick nuovo.

Cambiare scuola, cambiare città, cambiare vita, questi sono i presupposti dei genitori, ma sarà poi realmente cosi? oppure sarà nuovamente tutto uguale a prima? per saperlo non ci resta che leggere.

Fan Fic scritta un pò di tempo fa, un piccolo esperimento...racconta una visione del rapporto fra Apollo e Silvia...fatemi sapere cosa ne pensate...un bacione^^

Di ritorno dal passato ( o da what are you ) ecco a voi la Deava 18 anni dopo la Sacra Genesi.
Tra nuovi acquisti, vecchie conoscenze, crisi coniugali, angeli fuori di testa, loschi figuri, orologi biologici, millepiedi domestici e mosche fastidiose la storia più brutta ( e assurda) che il fandom di Aquarion abbia mai conosciuto continua!XD
In Restauro

Raccolta di fanfic che tratta come personaggi gli angeli in versione umana.
Proprio per questo è un po' OOC,ma strutturato in modo da essere un seguito alla distruzione di Atlantia.
In una settimana,la bici era pronta. Giusta,pulita,come nuova. Futaba la curava e aveva smesso di correre per sentieri pericolosi,come segno di graditudine verso il suo amico Shila.
E in quei giorni,Otoha sorrise. Chissà perchè.
[dal 3 capitolo]

Avere a che fare con Sirius De Alisia non è facile.
Ne sa qualcosa Silvia, sua sorella, che dopo l’ennesima fregatura dell’uomo, sottoforma di una strana quanto inquietante cerimonia, si ritrova con responsabilità non sue e con un grosso, ingombrante Problema.

Fanfiction partecipante al 2010: a year together, indetta dal Fanfiction Contest ~ { Collection of Starlight }
- Apollo, fermati - esclamò ad un tratto, sbarrando i grandi occhi celesti.
Lui si bloccò, allontanandosi di poco e guardandola con aria interrogativa.
- Che succede?
- Mi sembra di aver sentito un rumore...

Cercare di capire Silvia era come volare verso il sole: equivaleva a bruciarsi le ali.
Ma Apollo non si arrendeva così facilmente.
Lui avrebbe di certo continuato a volare anche con le ali strappate.

[Apollo/Silvia]
In quel momento, io... non facevo altro che piagnucolare. Guardavo con le lacrime agli occhi i cocci di quel vaso che tanto piaceva a
mio fratello, preda di una disperazione difficile da frenare, e mi ripetevo che la colpa non era mia, che era stato un incidente,
che io non c'entravo - mi terrorizzava l'idea di passare per un'incapace ai suoi occhi.

"Ma le principesse erano famose per cedere ai loro capricci, non per evitarli"