[Partecipa al concorso Favole&Surrealismo di Melinda Pressywig]
Quando avevo sedici anni feci un sogno.
Ero in una stanza immersa in una lattiginosa penombra, come se tutto i apparisse velato da una coltre di fumo grigio. Nella stanza c’erano degli uccellini. Erano grigi e neri e becchettavano briciole incolore sparse su un pavimento di scure assi. Era come essere finiti in uno schizzo a matita e carboncino. Sul muro di fronte a me, spesse tende scure coprivano qualcosa, probabilmente una finestra.
Io osservavo quella stanza, così grigia e anonima da sembrare distante, fredda. Gli uccellini saltellavano sul pavimento, senza mai sbattere le ali, senza mai librarsi in volo, nemmeno per qualche istante. Era una scena così tranquilla da risultare inquietante.
D’un tratto, uno dei piccoli volatili aprì il becco ed emise un suono muto, che io non sentii ma che tutti gli altri uccellini sembrarono percepire. Lo stormo voltò all’unisono le testoline verso la parete sinistra della stanza e in quel momento io mi svegliai...
Autore:
passiflora |
Pubblicata: 04/08/14 | Aggiornata: 04/08/14 |
Rating: Verde
Genere: Introspettivo, Slice of life, Sovrannaturale | Capitoli: 1 - Raccolta di One shots | In corso
Tipo di coppia: Nessuna | Note: Nessuna | Avvertimenti: Nessuno
Categoria:
Storie originali >
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