D. come Draco, M.
come Misogino Cap.
36°
Nott
alzò lo sguardo dalla sua rivista di Quidditch vedendo il
suo compagno di stanza aprire la porta ed entrare senza dire una parola.
-
Ehi, come è andata ? - chiese un po' titubante all'amico.
Draco
lo guardò, il suo sguardo era vuoto.
-
Sembra che Potter e Ginny Weasley abbiano confermato alla McGranitt e
Piton che io fossi con loro mentre la cercavamo... così
è stato classificato come incidente, visto che non sono
riusciti ad accusare nessuno...Ah...Mi hanno dato anche cinquanta punti
per essere accorso in suo aiuto ! - Malfoy sospirò, in quel
momento vincere la Coppa delle Case era la cosa di cui gli importava
meno.
- Quindi è andata bene, diciamo... visto che quei Grifondoro
avrebbero potuto incastrarmi se avessero voluto.
Theodore
si avvicinò, lanciando malamente la rivista sul letto. - Ma
perché non mi hai fatto dire ai professori di Zabini ?
Credevo volessi vendicarti su di lui, finirebbe ad Azkaban !
Draco
sbuffò, quasi esasperato. - E' inutile, te l'ho
già spiegato ed anche quello stolto di Potter la pensa come
me per una volta. La madre solo il giorno dopo è venuta a
prenderlo per andare in Slovenia e sicuramente adesso Zabini
sarà a Durmstrang... Sarebbe quindi troppo complicato
dimostrare la sua colpevolezza senza il diario e senza chiamare in
causa la foto fatta a me ed Hermione... - si bloccò per un
secondo, solo il pronunciare il suo nome
gli faceva male - ... e poi, per dirla sinceramente, non mi interessa
più la vendetta. - finì, con voce atona.
Nott
lo guardò prendere sciarpa e mantello - Ora dove vai ? - gli
chiese, sentendosi triste per lui.
-
A fare due passi per schiarirmi le idee. - fu l'unica risposta che
ebbe, prima di vederlo nuovamente sparire oltre la porta.
Erano
passati alcuni giorni da quella notte turbolenta.
Hermione,
in fin di vita, era stata trasportata d'urgenza da Piton al San Mungo e
per le ventiquattro ore successive nessuno aveva avuto notizie sulle
sue condizioni.
Harry
e Ron avevano fatto un putiferio per poterla seguire in ospedale, ma la
McGranitt era stata irremovibile.
In
seguito, un gufo grigio proveniente dall'ospedale aveva fatto la sua
comparsa con la posta del mattino. E la McGranitt, senza indugio, aveva
convocato nel suo ufficio Harry, Ron, Ginny, Nott e Malfoy per
informarli che Hermione fosse sopravvissuta ma che a causa di un'amnesia sarebbe
rimasta per alcuni giorni in osservazione, per finire poi la
convalescenza nell'infermeria di Hogwarts.
Inutile
dire che la gioia di Draco di saperla viva (e del suo ritorno), era
stata spazzata via in un nanosecondo, esattamente dopo aver sentito la
parola amnesia...
Così
Harry aveva visto Malfoy abbassare tristemente lo sguardo, prima di
chiedere alla McGranitt il permesso per andare, uscendo poi dal suo
ufficio prima ancora che lei avesse il tempo di accordarglielo.
Era
stata la prima volta che il Grifondoro si era sentito sinceramente
dispiaciuto per lui.
-
E' oggi, vero ? - trillò Ginny, voltandosi verso Ron ed
Harry che stavano giocando a scacchi magici poco lontano da lei.
-
Sì. - le rispose Harry, sorridente - Stasera Hermione
tornerà ad Hogwarts, anche se purtroppo domani sera non
potrà partecipare al ballo, Madama Chips la sequestrerà sicuramente.
Ron
accennò un sorrisetto e Ginny lo fulminò con lo
sguardo, capendo subito a cosa stesse pensando il fratello.
-
Non essere così felice, Ronald. Anche se Hermione ha
dimenticato Malfoy, questo non vuol dire che abbia nuovamente
sentimenti per te. - disse acidamente.
Lo
sguardo di Ron si rabbuiò ed Harry per un attimo temette il
peggio, una delle loro litigate "made in Weasley " era l'ultima cosa
che poteva servire ad Hermione... ed a lui.
Ma,
invece di arrabbiarsi, Ron sospirò.
-
Non ho alcuna intenzione di tornare sui miei vecchi passi... - disse a
sorpresa - Lei ha scelto un altro, questo nessun incantesimo
potrà cancellarlo. Le sarò di nuovo amico
perché le voglio bene, ma sto con Lavanda adesso e credo che
rimarrò con lei per un po'.
Harry
e Ginny si guardarono.
Forse,
si spiegò Harry, la possibilità che Hermione
morisse senza che si potessero chiarire l'aveva fatto riflettere.
Inoltre Ron aveva ascoltato con stupore della lotta tra Malfoy e
Zabini, dell'incantesimo fatto ad Hermione e di come il ragazzo si
fosse gettato nell'acqua per salvarla, rischiando lui stesso di morire.
E quando aveva incontrato il Serpeverde nei giorni seguenti non era
riuscito più a provare quel disprezzo che avvertiva ogni
volta che vedeva la sua faccia. Anche se non sarebbe mai stato suo
amico, non aveva potuto che ammirarlo per il suo coraggio. Ma
sicuramente Ron non l'avrebbe mai ammesso, neanche sotto tortura.
A
maggior ragione dopo il piccolo scherzetto che avevano architettato lui
e Ginny, facendo credere a Madama Chips che fosse svenuto mentre
provava una pozione soporifera fatta per un compito, decidendo di
provarne gli effetti lui stesso. Inutile dire che si era beccato non
solo la ramanzina della Medimago ma anche le prese in giro di Dean,
anche lui in infermeria in quel momento.
Solo
per l'amicizia con Harry e per il bene di Hermione aveva tenuto la
bocca chiusa. E per fortuna che al suo risveglio aveva trovato Ginny ad
istruirlo, se Madama Chips avesse sospettato l'avvelenamento avrebbe
chiamato tutto il corpo insegnanti per trovare il colpevole.
Comunque,
che lo volesse oppure no, quell'esperienza aveva cambiato Ron... e non
solo lui...
Draco
infatti aveva iniziato a comportarsi in modo strano. Non insultava
più nessun Grifondoro, né si allenava a
Quidditch. Parlava a malapena con Nott e non girava più per
i corridoi accompagnato da Tiger e Goyle.
Dopo
le lezioni, semplicemente, il Serpeverde spariva per ore e nessuno
avrebbe potuto dire con certezza dove fosse o cosa stesse facendo,
forse neanche Nott ne era al corrente.
Draco
si sedette sulle sponde del lago, proprio dove pochi giorni prima aveva
detto ad Hermione di amarla.
Si
strinse nella calda sciarpa verde - argento e tirò fuori
dalla tasca una foto.
Era
la maledetta foto che aveva dato inizio a tutto.
Vide
Hermione Granger (e se stesso) guardarsi intorno, prima di sparire nel
passaggio segreto. Lo sguardo preoccupato della Grifondoro lo fece
sorridere.
Quella
Mezzosangue fissata con le regole in poco tempo aveva sconvolto la sua
vita ed il suo cuore.
La
guardò per
l'ultima volta, sentendo le lacrime spingere per uscire
prepotentemente sulle sue guance.
No,
non poteva piangere. Lui era un Malfoy, non uno qualunque.
Fece
un passo avanti e strappò con un sospiro la fotografia, per
poi gettarla nella parte del lago che il sole dei giorni precedenti
aveva scongelato.
-
Addio Mezzosangue... - disse amaramente, prima di voltarsi ed
incamminarsi verso il castello.
Passò
le ore seguenti in biblioteca a studiare. Inutile dire che chiunque
entrasse e lo vedesse lì da solo, concentrato e silenzioso,
non poteva far altro che fissarlo come se fosse impazzito.
In
quegli anni nessuno aveva mai visto Draco Malfoy studiare in biblioteca
di sua spontanea volontà e, sicuramente, mai da solo.
Poco
prima della chiusura entrò Nott, che lo fissò
stupito per qualche secondo prima di avvicinarsi a lui.
-
Ehi Draco, ti ho cercato ovunque ! Non vieni in Sala Grande per la cena
? - gli chiese, vedendolo scrivere un tema per Vitious.
-
Non ho fame. - gli rispose lui, senza neanche alzare lo sguardo.
-
E' qui che sei stato tutte queste ore ? - gli chiese Theodore,
guardandosi intorno.
Ma
Draco non gli rispose, continuando a scrivere freneticamente.
Nott
sospirò - Stasera torna la Granger... - azzardò
quindi - Andrai a trovarla in infermeria ?
Lo
sguardo di ghiaccio di Draco si posò su di lui.
-
Lo prendo per un no... - si rispose da solo Theodore.
- Ma almeno torna ad allenarti a Quidditch, la nostra squadra ha
bisogno del suo Capitano ! - continuò, vedendolo posare la
piuma.
Draco
arrotolò il suo foglio di pergamena e ripose i libri nella
borsa.
-
Hai ragione. - gli rispose infine, pensieroso - Forse è
meglio se diventi tu il nuovo Capitano dei Serpeverde. Dovresti
però rifare i provini per un nuovo cercatore ed un nuovo
battitore, visto che anche Zabini è assente.
Theodore
lo fissò a bocca aperta, era senza parole.
-
Non intendevo questo...
-
Lo so. - gli rispose Malfoy, mettendo la borsa in spalla e lanciandogli
un'occhiata penetrante.
-
Ma è quello che voglio io !
Hermione
aprì lentamente gli occhi, incontrando quelli vivaci di
Madama Chips.
-
Bentornata ad Hogwarts, signorina Granger ! - le disse sorridente la
Medimago.
-
Buonasera Madama... - rispose lei, con voce assonnata - Già
sono arrivata al castello ?
-
Sì... e fra poco le porterò qualcosa da mangiare,
non si preoccupi.
Vide
la donna farle un largo sorriso, prima di sparire dietro la porta
dell'infermeria che quel giorno era stranamente vuota.
Si
guardò intorno, pensierosa. Un interrogativo l'aveva
assalita in quei giorni.
Che
cosa era successo la notte in cui aveva avuto l'incidente ? I
medici era così che la chiamavano, la
notte dell'incidente ....
e non aveva ancora avuto la possibilità di parlare con i
suoi amici per capire cosa fosse successo.
Si
era semplicemente risvegliata in ospedale, circondata da Medimago ed
infermiere che non avevano fatto altro che dirle di essere stata molto
fortunata ad essere sopravvissuta ad un bagno in un lago gelato.
Una
fitta alla testa le fece mettere entrambe le mani nei capelli.
Il
problema era che lei non si ricordava minimamente di essersi "lanciata"
nel Lago Nero, o che qualcuno l'avesse costretta con la forza.
Che diavolo era successo quel giorno ?
Un
lieve bussare alla porta la distolse momentaneamente dai suoi pensieri.
Madama
Chips era appena uscita, non sarebbe tornata prima di diversi minuti e
poi non avrebbe mai bussato per entrare, quindi chi poteva essere a
quell'ora ? Qualcuno dei suoi amici ?
-
Avanti...- si ritrovò meccanicamente a dire, sentendosi
inspiegabilmente sciocca.
Quando
la porta si aprì la testa di Nott fece capolino all'interno,
guardandosi intorno.
-
Ciao Granger ! - disse, vedendola - Ti trovo bene, o almeno, meglio
dell'ultima volta che ti ho vista.
Hermione
sgranò gli occhi. - Nott ? C'eri anche tu quella sera ? -
gli chiese subito, senza neanche ricambiare il saluto del Serpeverde.
-
Sì... - rispose lui, avvicinandosi al letto con una faccia
seria. - Ricordi qualcosa ? - le chiese poi speranzoso.
Hermione
scosse la testa per un secondo, prima di avere una seconda fitta che le
strappò un gemito.
Nott
le lanciò uno sguardo ansioso.
-
Forse...una cosa...- disse improvvisamente la Grifondoro, impallidendo.
- Malfoy che urla di spostarmi da... qualcosa, non ricordo cosa e
poi...una sensazione terribile... come se il mio corpo fosse trafitto
da centinaia di spilli... non ricordo altro, mi dispiace.
Theodore
sospirò, sedendosi accanto al letto della ragazza. - Quella
spiacevole sensazione di cui parli, deve essere il momento in cui sei
finita in acqua.
-
Già... - rispose lei stringendo le coperte, spaventata da
quel terribile ricordo.
Nott
la guardò pensieroso, indubbiamente stava accadendo qualcosa
di strano. La Granger si era ricordata di Malfoy per
un secondo, ma poi non aveva chiesto che fine avesse fatto,
o perché si fosse trovato con lei quella notte. In teoria,
solo il fatto che l'avesse avvisata e non
gettata nel lago, (come sarebbe accaduto in passato) avrebbe dovuto
sollevarle parecchi interrogativi.
Ma
soprattutto, non aveva fatto alcuna domanda sul perché lui
stesso fosse passato a trovarla.
Un
Serpeverde che va a trovare una Grifondoro era una cosa vista raramente
in passato e ancor meno nel presente.
A
meno che...
-
Posso farti un'altra domanda ? - le chiese, iniziando a sospettare
qualcosa.
Hermione
strinse maggiormente le coperte - Certo. - si limitò a
rispondere.
-----
Draco
aprì di colpo gli occhi.
Delle
grida provenienti dalla Sala Comune avevano interrotto il suo sonno
profondo. Sentendo la cravatta tiragli il collo, si rese conto che la
sera prima si fosse addormentato ancora vestito mentre ripassava
Erbologia.
Si
diede del patetico da solo prima di voltarsi nella direzione di
Theodore, anche lui da poco sveglio.
-
Ma cos'è questo baccano ? - commentò acidamente -
Ancora non è Natale !
Theodore
sbuffò - E' per quello stupido ballo che faranno stasera in
Sala Grande, hanno annullato persino le lezioni di oggi per le
decorazioni ! E sicuramente qui fuori ci saranno come minimo tutte le
ragazzine di Serpeverde che vorranno invitarti, soprattutto da quando
Blaise ha lasciato
la piazza.
-
Bah ! - commentò Draco, girandosi dall'altra parte - Peccato
che io non andrò al ballo... mi annoiano queste cose.
-
E che cosa farai ? - chiese l'amico, piuttosto curioso.
Draco
alzò un sopracciglio, Theodore doveva veramente essere
preoccupato per lui visto che ormai non faceva altro che fargli domande
personali.
-
Non lo so. - rispose sinceramente, fino a quando un acuto urletto non
gli fece accapponare la pelle - Forse andrò nella Stanza
delle Necessità per rilassarmi e stare un po' in pace... -
si corresse, facendo sorridere il compagno.
-
Hai già visto la Granger ? - azzardò nuovamente
Nott, sperando di non farlo infuriare.
Per
tutta risposta Malfoy si girò verso di lui con uno sguardo
incandescente.
-
No ! - sibilò - E non ho intenzione di cercarla... quindi
smetti di nominarmela !
Theodore
lo guardò pensieroso. Non gli aveva detto nulla riguardo la
sua chiacchieratina della
sera prima e, visto il suo umore nero, era stato meglio
così... l'avrebbe incontrata comunque, era solo questione di
tempo oramai.
Per
Draco arrivare in Sala Grande per fare colazione fu una vera impresa,
ma anche uscire vivo dai sotterranei non fu da meno. Ogni dieci secondi
qualche ragazzina si avvicinava e lo salutava o, peggio, insisteva
imperterrita per invitarlo quella sera.
-
Ma che è successo oggi alla fauna femminile di Hogwarts ?
Quella Tassorosso di prima sembrava una pazza, mi ha quasi strappato un
bottone ! - commentò arrabbiato, non appena
riuscì a sedersi.
Theodore
rise - Che non sapevi come sono fatte le donne ? Queste cose fanno
perdere loro il lume della ragione. - disse, prima di servirsi una
fetta di torta alle mele.
-
Non a tutte però... - pensò
dentro di sé Malfoy.
Draco
sfuggì con grande stile a tutti gli agguati che ricevette
quel giorno, compreso il timido tentativo della Parkinson di
riallacciare i rapporti con lui.
-
Voglio stare da solo e non andrò al ballo, quindi rassegnati
Pansy ! - le disse chiaramente dopo pranzo, prima di prendere il
mantello e scendere al Lago Nero, dove passò gran parte del
pomeriggio fino a che il freddo non sopraggiunse, costringendolo a
rientrare.
-
Ma Harry, sei sicuro di quello che fai ? - disse Ron, guadagnandosi
l'ennesima occhiata da Ginny.
-
Poteva essere finita ed invece ti metti a fare il Cupido della
situazione !
Harry
sospirò - Non fare il solito testone. - disse all'amico - Lo
sai che cosa ha fatto per lei... e poi penso che una
possibilità la debbano avere tutti, persino uno come lui.
-
Nott ci sta aspettando... che cosa hai deciso Ron, ci aiuterai ? -
chiese Ginny, guardando l'ora.
Ron
li fissò pensieroso per qualche secondo prima di annuire
sbuffando.
- Ma sia chiaro che lo faccio solo per lei ! - puntualizzò,
prima di seguire l'amico e la sorella per il ritratto della Signora
Grassa.
Prima
di passare per i sotterranei a prendere la sua borsa, Draco
andò alle cucine per prendere qualcosa per la cena. Visto
che non sarebbe andato al ballo ma nella Stanza delle
Necessità, si sarebbe dovuto portare qualcosa da mangiare se
voleva cenare. Poi, con una sacca piena di leccornie regalatagli dagli
elfi domestici, si diresse verso il suo dormitorio.
I
corridoi erano deserti, segno che tutti fossero presi dai preparativi
veri e propri per il ballo.
Draco
sentì dentro di sé una gran malinconia.
I
balli gli piacevano, era inutile che dicesse il contrario, peccato che
in quell'ultimo periodo avesse pensato ad un'unica ragazza con cui
andarci. Che però era anche l'unica che, al momento, non si
sarebbe fatta vedere con lui mai e poi mai.
Girò
l'ultimo angolo soprappensiero e quasi non gli cadde la sacca con il
cibo quando vide una chioma bruna e ribelle davanti all'entrata della
sua Sala Comune.
-
Che cosa ci fai qui ? - esclamò sorpreso, facendo voltare la
ragazza verso di lui.
Hermione
si torse nervosamente le mani - Ciao Draco... sono appena uscita
dall'infermeria. - gli rispose, studiando la sua reazione.
Malfoy
sgranò gli occhi, non credendo alle proprie orecchie.
-
Come mi hai chiamato ? - chiese stupidamente.
Hermione
sorrise - Draco... non è forse il tuo nome ?
Il
Serpeverde era senza parole, se lo stava chiamando per nome allora
voleva dire che...
-
Ho bisogno che tu venga con me ! - disse però la ragazza,
interrompendo i suoi pensieri.
-
Dove ?
-
Lo vedrai...
Draco
la guardò, ancora confuso - Va bene, lasciami solo prendere
alcune cose, torno subito. - le disse, prima di andare a prendere la
sua borsa in uno stato di puro intontimento.
Ormai
si era quasi rassegnato ad averla persa, perché
all'improvviso si era presentata nei sotterranei, chiedendo di andare
con lei da qualche parte e chiamandolo anche per nome ?
Era
possibile che avesse recuperato la memoria ?
Sapeva
che era difficilissimo recuperare i ricordi cancellati con la magia, se
non impossibile visto che era necessaria la persona che aveva fatto
l'incanto per poterlo poi annullare...inoltre aveva visto lui stesso
l'incantesimo di Zabini prenderla in pieno. L'unica spiegazione
plausibile era che Potter e la sua banda le avessero raccontato tutto e
lei (sconvolta) si fosse precipitata lì per chiarire con
lui. Per ringraziarlo di averle salvato la vita ma anche per
puntualizzare che tra loro non ci sarebbe più stato
nulla.... magari gli avrebbe detto anche che si era fidanzata con
Weasley durante la notte.
Parecchio
disgustato dall'ultimo pensiero fatto, ritornò da lei non
appena ebbe preso tutte le sue cose.
La
seguì docilmente ed in silenzio, studiando ogni suo
movimento e chiedendosi perché non fosse nervosa insieme a
lui. Insomma, Potter le aveva appena detto che lei, Hermione Granger
aveva una storia con Draco Malfoy, sua nemesi da sempre... e... lei che
faceva ? Gli sorrideva, chiamandolo per nome e portandolo in giro per
il castello.
Eh
sì... qualcosa non tornava...
-
Almeno potresti dirmi dove stiamo andando ? - chiese alla ragazza, dopo
l'ennesima rampa di scale.
-
Nella Stanza delle Necessità. - rispose Hermione, arrivando
finalmente al corridoio del settimo piano - Ho bisogno di parlarti...
Draco
si morse un labbro, sentendo le sue paure in procinto di avverarsi.
Ma
nell'attimo in cui misero piede nella stanza rimase così
stupito da dimenticarsene completamente per qualche secondo.
La
stanza era molto diversa da quella in cui si era incontrato con
Hermione nell'ultimo periodo.
Sembrava
più grande e spaziosa, ma non solo... era decorata in
maniera stupenda con sculture di ghiaccio e stalattiti che pendevano
dal soffitto.
Il
pavimento era lucido e le luci soffuse, con decine di candele
fluttuanti a fare da illuminazione.
-
E' bellissima... - pensò,
guardandosi intorno.
- Sembra
proprio di essere in una versione "privata" del ballo della scuola...
-
Ti piace ? - la voce di Hermione lo riscosse dai suoi pensieri.
Draco
la fissò per qualche secondo, prima di sedersi su uno dei
comodi sofà bianchi che erano apparsi vicino al camino.
Con
un colpo di bacchetta ravvivò le fiamme.
-
Hai messo tu tutte queste decorazioni ? - le chiese solamente.
Hermione
sorrise, sedendosi accanto a lui.
-
Veramente sono stati Harry, Ginny, Ron e Nott.
Il
Serpeverde la fissò stralunato - Stai scherzando, spero ! -
le disse, con un tono preoccupato.
Hermione
soffocò una risatina - Per niente... me l'ha confermato
Ginny.
Poi
tornò seria, forse anche troppo per i gusti di Malfoy.
-
Comunque ti ho portato qui soprattutto per dirti una cosa... - si
bloccò, guardandolo intensamente.
Draco
la vide esitare e, poco dopo, sentì il suo abbraccio
avvolgerlo completamente.
-
M...Ma... cosa... ? - balbettò, confuso da quel gesto - Hai
detto che volevi parlarmi, non saltarmi addosso. - esclamò
rigido, cercando di sdrammatizzare quel momento così
surreale.
Non poteva farsi illusioni, non poteva lasciarsi andare di nuovo per
poi inevitabilmente soffrirne. Era stanco di farlo.
Hermione,
tra le sue braccia, accennò un sorriso.
-
Lo so, ma sentivo di doverlo fare. Draco... tu mi hai salvato la vita !
Non potrò mai ringraziarti abbastanza ! - si
sentì dire Malfoy, bloccandogli il respiro.
L'allontanò
subito da sé, per poterla guardare negli occhi.
-
Ti ricordi di quella sera ? - chiese speranzoso, vedendo
però con orrore Hermione abbassare lo sguardo.
-
No, mi dispiace. - gli rispose lei, tristemente - Ho saputo da Harry
come sono andate le cose. Zabini stava per uccidermi ed in
più mi ha cancellato ogni ricordo di quello che mi ha fatto.
Draco
la fissò con occhi colmi di sofferenza.
-
Ogni mio ricordo, vorrai dire... - disse, alzandosi dal divano.
Hermione
lo osservò, mentre le dava le spalle per non doverla
affrontare.
-
Non esattamente... - rispose con un sussurro, facendolo voltare dalla
sua parte.
Il
cuore di Draco accellerò il battito.
-
C...Che vuoi dire ? - balbettò, per la seconda volta nel
giro di due minuti.
Continuava
a sorridergli, perché lo faceva ? Non osò
rispondere a questa domanda, aspettando che fosse lei a dissipare i
suoi dubbi.
Hermione
lo fissò, piena d'emozione - Zabini mi ha cancellato ogni
ricordo, è vero ! Ma qualcosa deve averlo distratto o
comunque ha perso la concentrazione, perché gli unici
ricordi che mi ha tolto sono quelli di quella sera.
Malfoy
era senza parole.
-
Questo vuol dire che ... - cercò di dire, mezzo scioccato da
quella inaspettata rivelazione.
-
Che non mi sono scordata di te ! - finì Hermione per lui,
avvicinandosi e carezzandogli la mano.
Draco
non ci pensò due volte, l'attirò a sé
e la strinse forte, come mai aveva abbracciato qualcuno in vita sua. Il
cuore sembrò scoppiargli nel petto.
-
Non posso crederci... - disse più volte, riempiendola di
gioia - Sei tornata, Mezzosangue!
Hermione
sospirò.
-
Mi dispiace per tutto quello che hai passato per colpa mia... appena ho
saputo da Nott quello che credevi su di me ho fatto un putiferio per
essere dimessa, ma sono riuscita a scappare dall'infermeria solo
oggi... Madama Chips penserà che sia impazzita per colpa
dell'incidente.
-
Ma tu sei sempre stata un po' pazza, non avrà sospettato
niente. - le rispose ironicamente Draco, con le mani ancora intrecciate
a quelle della Grifondoro.
-
Ma... aspetta... - disse poco dopo, rielaborando la sua risposta.
- Quando hai parlato con Nott ?
-
E' passato da me ieri sera dopo cena.
Malfoy
aggrottò le sopracciglia - Non me ne ha parlato.
-
E' ovvio. - gli rispose lei, a sorpresa - Gli ho chiesto io di non
dirti nulla, volevo avere la possibilità di dirti tutto di
persona... solo non credevo di dover aspettare tanto.
-
E Weasley ? Come l'hai convinto a... - Draco si guardò
intorno, facendo un gesto eloquente.
Hermione
sorrise.
-
Oggi abbiamo avuto modo di parlare. Sembra che mi abbia perdonata, o
almeno, che l'abbia fatto in parte. Stavo per morire... e credo che
questo debba averlo fatto riflettere su quanto tenesse alla nostra
amicizia... - ignorò lo sguardo perplesso di Malfoy -
Così mi ha chiesto di tornare di nuovo amici... e quando ha
saputo che non ti avevo dimenticato non mi ha detto nulla. Quindi sono
giunta ad una conclusione, credo che Ron, intimamente, abbia ammirato
quello che hai fatto per me. Forse... ha persino smesso di odiarti.
Malfoy
spalancò gli occhi, orripilato - Non dirlo mai
più ! Per un attimo ho avuto un brivido ! - disse, facendola
ridere ed imitandola subito dopo.
-
Comunque, Draco... - disse la Grifondoro, quando si fu placata - Harry
mi ha detto che Zabini ha usato la Crucio contro
di me... - a queste parole la mascella di Malfoy si irrigidì
- Quindi, pensandoci bene, è un bene che io non ricordi
nulla di quella sera, no ?
Per
un istante un ricordo passò negli occhi grigi di Draco...
-
Non proprio... - le rispose, spiazzandola.
-
C'è in realtà una cosa che vorrei ripeterti,
visto che non la ricordi...
Hermione
lo fissò un po' interdetta.
Malfoy le stava rivolgendo uno sguardo indecifrabile quanto nervoso.
Che
voleva ricordarle ?
-
Come ti ho già detto,
è la prima volta che lo dico a qualcuno... anzi,
tecnicamente questa sarebbe la seconda... - le prese dolcemente la mano
- Ma volevo dirti che mi sono innamorato di te, Hermione... ed ora che
l'ho capito non ha senso tacere !
Per
qualche istante i due ragazzi si guardarono negli occhi, dentro la
testa di Hermione la vocina della coscienza urlava di gioia, per non
parlare del suo cuore.
Nessuno
le aveva mai detto quelle parole guardandola in quel
modo che
solo lui sapeva fare. Un modo che riusciva a farla sentire viva,
felice, desiderata... bella.
Draco
rimase ad osservarla in silenzio per qualche secondo, e solo allora
Hermione si accorse degli sguardi pieni di apprensione che le stava
lanciando.
Che
stupida che era, era ovvio che lui stesse aspettando una risposta!
-
Anche ... anche io...! - gli disse imbarazzatissima e con gli occhi
lucidi dall'emozione - Scusa, non mi aspettav... - ma non
finì la frase. Draco, in un secondo, aveva annullato la
distanza tra loro e l'aveva baciata, intrecciando le dita dietro alla
sua nuca.
Hermione
si lasciò cullare dal quel bacio dolcissimo, rammentandosi
di quanto le fosse mancato in quei giorni e della paura che, dopo il
suo incidente, Malfoy la volesse allontanare nuovamente da lui per
proteggerla. Infatti non appena aveva visto Nott in infermeria le si
era fermato il cuore dalla paura.
Paura
che lui le stesse per dire che tra loro era finita.
Come
aveva potuto solo pensare tutto questo?
-
Posso farti una domanda, Mezzosangue? - le chiese Malfoy, qualche
minuto dopo, mentre erano abbracciati davanti al fuoco.
-
Certo...
-
Come ti è venuto in mente di spedire il diario alla madre di
Blaise ? - disse, a metà tra l'ammirato ed il confuso - Come
speravi che avrebbe potuto risolvere la situazione ?
Hermione
ci pensò su - E' stato grazie ad un sogno ! - vedendo lo
sguardo confuso del ragazzo, si affrettò a precisare - Il
diario mi ha fatto venire in mente un fatto accaduto mesi fa...
all'inizio non ho capito che volesse significare e perché lo
avessi sognato, ma poi tutto mi è stato chiaro...
Draco
le lanciò uno sguardo incuriosito e la incitò con
un cenno della testa a continuare.
-
Nel sogno Zabini era preoccupato che sua madre lo punisse per le cose
che faceva qui a scuola. Così ho pensato che farle sapere
quanto fosse malato suo figlio potesse aiutare sia noi che Zabini
stesso. E non mi sbagliavo... visto che è venuta a prenderlo
non appena ha potuto.
-
Aiutare Blaise ? - esclamò il Serpeverde, schioccando la
lingua scandalizzato - Si meriterebbe di andare ad Azkaban invece che
girare felice per Durmstrang, pensando anche di aver ottenuto il suo
scopo. Dovevamo vendicarci, non aiutarlo !!!
Hermione
fece un sorriso rassegnato, si era quasi scordata della fissa di Malfoy
per la vendetta. Sperò solamente che avere Zabini dall'altra
parte dell'Europa sarebbe stato sufficiente.
-
Draco... - gli sussurrò, attirando la sua attenzione -
Adesso Zabini è lontano e non ci tormenterà
più... quindi, ti prego, non fare nulla di sciocco.
Malfoy
la trapassò con lo sguardo.
-
Adesso sarei anche sciocco? - le rispose, mettendo su un broncio che
intenerì la Grifondoro.
Hermione
sorrise - No, affatto... solo vorrei che pensassi a me e non a lui. -
con un colpo di bacchetta Hermione fece partire una melodia bellissima
dallo stereo babbano che si era portata da casa e che Ginny aveva
sapientemente posto in un angolo della stanza.
-
Adesso abbiamo un ballo a cui partecipare ! - puntualizzò,
prendendolo per mano sorridente.
Draco
si lasciò condurre docilmente al centro della stanza,
stupito di vederla prendere l'iniziativa con lui.
Si
sentì felice.
Per
la prima volta dopo tanto tempo, dopo anni, lo era di nuovo e tutto
grazie a quella Grifondoro dai capelli ribelli. Quella Mezzosangue che
mai e poi mai avrebbe conosciuto se non fosse stato per la litigata con
Zabini.
L'attirò
a sé e l'abbracciò teneramente, lasciandosi
cullare dalla musica soffusa che si diffondeva per la stanza.
Solo
dopo molti minuti, passati tra baci e sussurri, si separò da
lei per prendere qualcosa nella borsa.
-
Ho una cosa che ti appartiene... - disse, prendendo un oggetto piccolo
e... rosso.
-
Il mio portagalenoni!!! - esclamò Hermione - Come fai ad
averlo ? Pensavo di averlo perso quella notte... Harry ha trovato nella
Torre di Astronomia la mia bacchetta e la borsa, ma dentro non c'era.
-
Lo so. - le disse Draco, irrigidendosi - Zabini me l'ha mandato via
gufo per attirarmi al Lago Nero... - poi uno strano sorriso si diffuse
sul suo volto. Forse gli era venuta un'idea per vendicarsi di Zabini
senza fare troppi
danni.
-
Perché sorridi ? - gli chiese Hermione, perplessa - Comunque
grazie per avermelo riportato ! - fece per riprenderlo dalle mani del
Serpeverde, ma lui lo rimise prontamente in tasca.
-
Cosa... - iniziò a dire, prima che lui la bloccasse.
-
Se non ti dispiace vorrei tenerlo io. - disse Draco, lasciandola
stupefatta.
-
Ma hai detto che è bruttissimo e sembra Ron con una malattia
deformante !
Malfoy
sorrise ricordando la sua battuta - E' vero, ma cercherò di
tenerlo nascosto, quindi non sarà un problema il suo
aspetto. E poi è molto più ampio del mio e molto
più resistente - tirò fuori il suo portamonete
nero. - Visto che è di pelle di drago, non voglio che si
rovini. - buttò lì, vedendola sorridere.
-
Alla fine ce l'hai fatta ! - esclamò infatti, senza alcuna
logica per il Serpeverde.
-
Ce l'ho fatta a fare cosa ? -
chiese Draco, non capendo che cosa intendesse la ragazza.
-
A guardare oltre le apparenze. - rispose lei, incrociando le braccia
sempre sorridente.
Malfoy
la fissò accigliato.
Guardare
oltre le apparenze ?
In
effetti non ci aveva mai pensato, non aveva mai capito quanto fosse
stato cieco per
tanti anni.
Hermione,
come al solito, aveva avuto ragione su di lui.
Era
riuscito a guardare oltre il sangue, oltre al suo disgusto per le
donne, oltre la bellezza superficiale ed artefatta...
Aveva
appreso che le donne non fossero tutte uguali e lui questo prima non lo
sapeva, o almeno, non se l'era mai chiesto.
Ma
ora aveva capito e non si sarebbe mai lasciato scappare il suo nuovo
tesoro.
-
Be'... forse... - disse con un sorriso birichino, per non dargliela
vinta in toto.
-
Comunque facciamo una foto. - aggiunse, ricevendo uno sguardo confuso
come risposta.
Sotto
gli occhi della ragazza trasfigurò un vaso in una macchina
fotografica.
La
Grifondoro lo guardò male - Credo di essere stata
fotografata abbastanza per i miei gusti...e poi non mi hai ancora detto
che fine abbia fatto la foto fatta da Zabini.
-
E' in fondo al Lago Nero. - le rispose Draco, strappandole
un'espressione stupita.
-
E visto che è iniziato tutto con una foto, mi sembra giusto
farne una anche per ricordare la nostra
vittoria !
- finì lui, puntando la bacchetta sulla macchina fotografica.
Hermione
annuì sorridendo, la foto di Zabini era stata distrutta, il
diario era "andato"... come anche Zabini stesso... finalmente avrebbe
avuto un po' di pace. Anche se il ghigno made in Malfoy che aveva Draco
in quel momento non la convinceva del tutto...
Lui
la prese fra le braccia e la baciò dolcemente, mentre la
macchinetta fluttuante accanto a loro immortalava la romantica scena.
****
-
Zabini ? - un ragazzo bruno con lo stemma di Durmstrang,
entrò nella sua stanza con una lettera in mano -
C'è questa per te ! - gli disse, in un inglese stentato - E'
arrivata a colazione, ma tu non c'eri...
Blaise
alzò lo sguardo dalla Gazzetta del Profeta, era in cerca da
giorni di notizie che potevano riguardare Hogwarts e del suo piccolo
scherzetto giocato a Malfoy ed Hermione Granger. Sempre se era
sopravvissuta. Ma non aveva trovato neanche un accenno a quella notte,
né sulla presunta morte della ragazza.
Forse
Draco ed i Grifondoro avevano deciso di tacere, consapevoli della
schiacciante sconfitta che avevano ricevuto. Li aveva fregati e non era
neanche stato punito. In più adesso riceveva regolarmente
lettere e visite di sua madre, anche se non avevano osato parlare del
suo diario. Forse, con il tempo, sarebbero riusciti anche distruggere
quell'ultimo e pesante muro che li divideva.
L'unica
nota negativa di quella storia era il fatto di essere a Durmstrang,
visto che in pochi parlavano inglese ed era guardato con molto sospetto
un po' da tutti. Ma sarebbe sopravvissuto alla fine, il ricordo della
sua dolce
vendetta gli
avrebbe permesso di farlo.
-
Grazie, Jordanoff. - rispose solamente, prendendo la lettera un po'
perplesso.
Come
era possibile che il gufo l'avesse lasciata ad un completo estraneo e
non al diretto destinatario ? Forse, si chiese pensieroso, il mittente
non solo non aspettava risposta, ma non voleva neanche essere discreto
sul contenuto.
Non
appena il compagno se ne fu andato Blaise aprì la lettera,
rimanendo di sasso subito dopo.
Nella
busta, senza mittente, c'era un bigliettino con scritto solamente :
Menomale che sei un completo
incompetente negli Incantesimi...
D.L.M
ed insieme a questo, una foto in cui Draco ed Hermione si
scambiavano felici un tenero bacio.
- MALEDIZIONE !!! - tuonò, tremando di rabbia.
Quella Mezzosangue non solo era viva, ma non aveva
dimenticato Malfoy !
Come era potuto accadere ? Eppure aveva recitato bene
l'incanto.
Disperandosi, bruciò con la bacchetta sia la foto
che il biglietto. Con la consapevolezza di aver fallito e non solo...
di essere bloccato dall'altra
parte dell'Europa a causa loro.
The End.
*****
Oh, cavolo... è
finita... ci ho messo anni, ma alla fine ce l'ho fatta !!!
- E che sarà mai ?! -
direte voi, ( con la faccia alla Malfoy u_u ). Ma per me terminare
questa storia vuol dire molto.
Mentre la scrivevo mi sono
accadute alcune cose che mi hanno fatta "crescere", mi sono in qualche
modo evoluta, lasciando indietro la ragazza che aveva iniziato con
superficialità questo racconto.
Avevo pensato di cancellarla,
visto che odio non finire le cose che inizio, ma non era giusto per chi
l'aveva letta e la stava ancora seguendo.
Così, quando sono
stata meglio, l'ho continuata (a più riprese, visto che me
ne sono capitate di tutti i colori) ed adesso sono orgogliosa di poter
spingere quel bottoncino che cambierà la mia storia da "In
corso" a "Completa".
Spero che il finale vi sia
piaciuto... e vi confesso che in realtà sono preoccupata per
quest'ultimo capitolo. ( vi è bastata l'insulina ?
xD)
Perché la "fine" di
una storia, se sviluppata male, ha
il potere di rovinare tutto il racconto. O almeno io credo che sia
così... quindi cavoli... spero di aver fatto un buon lavoro.
Scusate per il piccolo sfogo, ma
era il mio goffo tentativo di spiegare cosa provo quando vi ringrazio
per le belle parole che mi lasciate nelle recensioni, ed anche per le
critiche... perché mi hanno spinta a migliorarmi e capire
cosa non andasse nella stesura della storia. GRAZIE!
Infatti i primi capitoli, anzi
una buona parte, non mi convincono più. Mi sono accorta di
aver cambiato modo di scrivere... dite che valga la pena revisionarli ?
Anche se l'anno scorso qualcosa avevo iniziato a correggere.
Passo ai ringraziamenti,
sennò qui facciamo notte !
Eccovi qui : seven, Tonna, XnihalX, Fly_With_Me, Notteinfinita, ValePG, clara125, supermimi, Elisaherm, ImBellatrix, Distinguo,_Syn, falalula, Elizabeth9, gemellina, AliceLawliet, NyaSmazi,
8marta8, B
r e a t h e, Christina
Malfoy, HeliGreen, Eleven, xMoonyx, VaniaLoVe, Nix, madamina, Ania_93, crhystal, Emily
Doyle, SweetJuls, pei_chan, EleG93, Arwen_90, Hollina, Ra_in, Nika_chan01, giorgia_spuffy, _NovemberThree_, vale_luna4e, kiki91, MaryMatrix,
medea237,rose07, kassandra_Black, _NAO
94, kri87, zipitina, MoMomaramao, Tanny, milkyway84, Poison
Emy, kiki91, wolfsbanes, Kitty_Cullen, Lies_Of_My_Mind, sunrise92, lunachan62, ginevrapotter, Lety
Shine 92, dark_akira, StellaPiton, caostheory, daffodil, IvanaeSilvia, BLUFLAME, Granger_, Ells_Carols, Gnometts, momob, elisadi80,_StayStrong, melibz,
Acquamarine_,titty79, giuly_bu, _Ultraviolet, JulietNany37, Katniss97, whatashame, Kia_chan_93, Hangel, Harry
Potterish, kristabell.
Oh
mamma, adesso svengo... @_@
Ho
cercato di nominare tutti coloro che nel corso degli anni mi hanno
lasciato una recensione, se mi sono scordata qualcuno non fatevi
problemi e ditemelo, così lo inserisco.
Grazie
Ragazze/i !!!!
Mi
mancherete.
Inoltre
voglio ringraziare tutti coloro che hanno messo la storia tra le
preferite / seguite o da ricordare.
Sinceramente
non so se scriverò altro su Harry Potter, ma nella vita non
si sa mai, no ? ;)
Vi
abbraccio con affetto !
Alessandra.
|