16
Aveva pianto tutto il pomeriggio, là stesa sulla riva del lago,
mischiando le sue lacrime alle sue placide acque, marchiando il terreno
con il suo debole corpo fremente. Aveva sentito il suo cuore contrarsi,
talmente tanto che avrebbe potuto credere non esistesse più,
lasciando posto al nulla, ad un vuoto opprimente, doloroso. Quella sera
era tornata in camera senza farsi vedere da nessuno. Non era scesa per
la cena, non avrebbe voluto incontrare nessuno, non avrebbe voluto
vedere lui. Quando aveva aperto la porta aveva trovato Ginny ad
aspettarla, ansiosa e preoccupata. Ron aveva dovuto aver accennato a
qualcosa, perché non ci fu bisogno di spiegare nulla. Non ci
furono domande per Hermione, la quale dopotutto non avrebbe avuto la
forza per rispondere. Si era rifiutata di scendere, giurando di non
avere fame, chiedendo solo di essere lasciata in pace. E l'amica, se
pure a malincuore, aveva obbedito.
Hermione rimase così di nuovo sola, sola con il suo dolore, con
quel vuoto opprimente, sola con quelle parole. Rabbrividì,
stringendosi nelle calde coperte di lana, sentendole rimbombare nella
sua testa, come se avesse potuto risentirle realmente, riecheggiare fra
le mura, rompendo il silenzio. Non avrebbe mai voluto che le cose
andassero a finire così... Andava tutto talmente bene. La sua
vita era perfetta, aveva degli amici che le volevano bene e aveva lui.
La cosa più bella che le sarebbe potuta capitare. Andava tutto
così maledettamente bene.
Mi hai illuso. Mi hai fatto innamorare.
Dio, se solo avessi capito. Io non volevo, davvero, non lo avrei mai voluto!
Lui è un mostro!
Ti vuole solo usare, non glie ne frega un corno di te, non glie ne
frega niente!
Quelle parole fecero più male di quanto si sarebbe aspettata.
Perché, perché? Perché sentirsi dire le cose
faceva più male che tenersele dentro? Perché aveva dovuto
ricordarglielo? Perché aveva dovuto riportare a galla ciò
che lei con tanta fatica era riuscita a mandare giù?
Vuole solo usarti, come puoi non capirlo, sei diventata
cieca?!
Hermione sentì il suo respiro mozzarsi. Non
era vero. Non era così. Draco era cambiato. Lei per lui era
importante. Lui l'amava. Non voleva usarla, non era come le altre. Lei
era diversa, lui ci teneva a lei. Non era vero.
Credevo di conoscerti... Sei solo una stupida!
Una lacrima scese a rigarle il viso pallido. Lei non era
cambiata. Lei era quella di sempre, non era diventata come le altre.
Lei era semplicemente Hermione. E Draco si era innamorato di lei per
come era, perché era riuscito ad andare oltre... E non la stava
imbrogliando. Non era come le altre, no, lei era davvero importante.
Il suo cuore perse un battito, e un' atroce sensazione di smarrimento
si impadronì di lei. Fu terribile. Era come quando da piccola
diceva una bugia ai genitori e sperava ardentemente di essere
convincente abbastanza da essere creduta. Era come quando combinava un
guaio e doveva giustificarsi. Perché tutto quello ora le
sembrava così ingiusto, così ignobile, così...
falso?
Sei un'ipocrita! Una bugiarda,
una... traditrice!
Su cosa aveva mai mentito? Quale bugia aveva mai detto? Per cosa
avrebbe mai dovuto scusarsi? Non aveva mai detto o dato a vedere di
provare qualcosa per lui. Non aveva mai detto di non avere bisogno di
amore, di emozioni. Diamine! Tutti la vedevano come "la studentessa
modello", quella che studia sempre, che passa le giornate intere in
mezzo ai libri, quella che prende bei voti. Ma sono anche una ragazza,
lo sapevi? Ho bisogno anch'io di vivere, ho bisogno anch'io di
attenzioni, di affetto, di emozioni... E cosa ci devo fare se queste
cose le ho trovate, e le ho trovate in quella persona? Non sono io ad
essere una bugiarda. Io non ho mai mentito a nessuno, nemmeno a me
stessa. E ciò di cui mi sono innamorata non è neanche
lontanamente paragonabile a ciò che conoscevo. Lui è
diverso, diamine, perché è tanto difficile capirlo? Lui
mi ama. Ed io ho finalmente trovato la felicità, con lui.
Perché deve essere tutto così maledettamente complicato?!
Sei solo una puttana, una puttana come tutte loro, sei come tutte le altre, una puttana!
Trattenne il respiro, come se si fosse improvvisamente immersa
nell'acqua gelida. Una goccia, due, tre gocce sgorgarono dai suoi occhi
dorati, inondandole le gote, solcandole le labbra tremanti. Come aveva
potuto? Come aveva potuto dirle una cosa simile? Come aveva potuto
rivolgersi a lei a quel modo? Come aveva potuto pensarla veramente....
Strizzò gli occhi con forza, stringendo le coperte con le dita
livide. Lei non era come tutte le altre! Lei non avrebbe mai ceduto ad
un ragazzo solo per quello. Lei non avrebbe mai accettato di essere
usata come una bambola, non l'avrebbe mai fatto! E se si era messa con
Draco era stato perché aveva scorto nei suoi occhi quella luce,
intensa e meravigliosa, aveva capito che l'amava. Che l'amava... Come
in un film rivisto velocemente tornò a quei giorni, a quella
Hermione di solo una settimana prima, seria e distaccata, che
disprezzava quel ragazzo, quel mostro che usava le ragazze come fossero
oggetti, e guardava quest'ultime con un misto di disprezzo e
compassione, chiedendosi come, una ragazza, potesse mai accettarlo,
accettare di abbandonare il rispetto per se stessa, per il proprio
corpo, solo per lui. Ma, si
chiese in quel momento, lo sapevano? Sapevano di andare incontro a
tutto ciò, di venire solo usate? Lo sapevano, al momento di
accettare, che quello sarebbe stato tutto ciò che avrebbero mai
potuto ricevere da lui? Lo sapevano, che finito quello sarebbe finito
tutto? Una stretta al cuore la fece paralizzare, gli occhi vuoti e
vitrei fissi davanti a se. Lo sapevano?
Si alzò di scatto, come bruciata. Lasciò vagare i
suoi occhi inespressivi per la stanza, come alla ricerca di qualcosa
inesistente. Fece un passo avanti torcendosi le mani. Scosse la testa.
Non doveva pensarci. Non doveva credere a tutto quello che le diceva
Ron. Ron. Lui era il vero problema. Non accettava di essere messo
da parte, non lo aveva mai accettato. Non aveva fatto altro che pensare
sempre a se stesso, credendo che tutto il mondo girasse attorno a lui.
Credeva che la sua vita fosse la cosa più importante per tutti,
esisteva solo lui. Non aveva potuto accettare di essere rifiutato.
Nemmeno da lei. Quelle parole... Mai. Mai se lo sarebbe aspettato. Non
dal suo migliore amico. Con rabbia scalciò una pantofola
abbandonata vicino al suo letto. Era così che l'amava, quindi?
Insultandola e ferendola a quel modo? Disprezzandola per qualcosa che
lei non avrebbe potuto decidere, umiliandola?! Quelle parole bruciarono
dentro di lei come carboni ardenti. Se era questo quello che avrebbe
potuto darle allora era contenta di non aver mai avuto modo di
capire i suoi veri sentimenti. Non glie lo avrebbe mai perdonato. Mai.
Fu con enorme sforzo che quella mattina si costrinse a scendere per la
colazione. Ginny le era stata molto vicina, consolandola e dicendole di
non pensarci.
-Non lo pensava davvero, lo sai. Era solo furioso. Lo sai come diventa quando è arrabbiato...-
-Non giustificarlo!- aveva esclamato Hermione, la quale portava ancora i segni di quella litigata.
-Non avrebbe dovuto dirlo! Se davvero ci teneva a me, non mi avrebbe
mai detto delle cose del genere. Se l'ha fatto vuol dire che lo pensa
davvero...-
-Lui crede solo che Malfoy ti abbia ingannata. Pensa che ti voglia usare...-
-Ma non è vero!- urlò Hermione, affranta.
Perché nessuno capiva? Perché dovevano continuare a tormentarla così?
Ginny l'aveva guardata comprensiva, scusandosi e invitandola a
scendere. Era dal giorno prima che non mangiava qualcosa, ma era come
se il suo stomaco fosse chiuso. Solo ad entrare in Sala provò un
senso di nausea tremendo.
Devo proprio? Si chiese, avviandosi con l'amica verso il tavolo di
Grifondoro. E poi lo vide. Vicino a Harry, parlavano. Quando anche lui
alzò lo sguardo la sua espressione mutò, oscurandosi.
Hermione si bloccò. I loro occhi si incontrarono. Non c'era
pentimento nei suoi. Odio. Solo odio.
-Gin...- sussurrò
La rossa si voltò a guardarla.
-Io.. io credo che andrò a sedermi più in la- disse, poi
si voltò e si allontanò. Andandosi a sedere fra un gruppo
di Grifondoro con cui non aveva mai parlato.
Draco, dall'altro lato della sala, aveva assistito a tutta la scena. Da
quando l'aveva vista entrare, non gli aveva rivolto neanche uno
sguardo, e si era avvicinata al suo tavolo con un'espressione funerea
dipinta in volto. Poi l'aveva vista bloccarsi e allontanarsi, andandosi
a sedere il più lontano possibile dai suoi amici. Sorpreso e
interdetto si chiese cosa mai fosse potuto succedere. Hermione gli era
sembrata affranta, il viso solcato da profonde occhiaie, il sorriso che
di solito la illuminava era sparito, lasciando posto ad un'espressione
seria e malinconica. Preoccupato si disse che avrebbe dovuto parlarle
al più presto.
Quando la colazione terminò, tutti gli studenti si alzarono ed
uscirono, diretti alle proprie aule di lezione. Hermione si
affrettò a uscire appena ne ebbe l'opportunità, sfuggendo
dalla vista dei suoi amici e dello stesso Draco. Camminò
velocemente verso l'aula di Storia della Magia e si sedette ad uno dei
primi banchi. Pian piano l'aula si riempì, ma non si
voltò nemmeno una volta per controllare che i suoi amici fossero
entrati. Passò tutta l'ora ad ascoltare il professor Rüf,
prendendo appunti e cercando di non distrarsi.
Qualche fila dietro di lei, Harry la guardava preoccupato, mentre un
roscio accanto a se, sbuffava continuamente e aveva l'umore più
nero del carbone.
Alla fine della prima ora, quando era uscita per dirigersi all'aula di
Pozioni aveva visto Draco avvicinarsi. Improvvisamente si era fatta
prendere dal panico, e si era girata a guardarsi intorno, aspettandosi
di vedere i suoi amici spuntare tra la folla.
-Hermione- la chiamò lui.
Lei si voltò a guardarlo.
-Draco...-
Lui aggrottò la fronte.
-Cos'hai? Sei strana..-
-No- rispose esitante -Perché?-
Draco la guardò corrucciato, non capendo perché la
ragazza sembrasse improvvisamente così in ansia. Ma in quel
momento Hermione vide Ron avvicinarsi con Harry e venne presa da un
senso di nausea.
-Scusami- gli disse -devo andare. Ci vediamo dopo-
Ed era scappata via. Draco era rimasto a guardarla andarsene,
chiedendosi per quale motivo gli fosse sembrata così scostante.
Confuso e preoccupato si unì alla folla e decise che appena
avrebbe potuto si sarebbe fatto dire tutto.
Passò una mattinata d'inferno, cercando continuamente di evitare
i suoi amici, e rifugiandosi nelle aule prima che essi potessero
fermarla per i corridoi. All'ora di pranzo, poi, fece esattamente come
per la colazione. Non si sedette con loro, ma andò a sistemarsi
il più lontano possibile.
-Scusate ragazzi, vado da lei- aveva detto Ginny alzandosi. Harry
l'aveva guardata triste e preoccupato, mentre Ron accanto a se, aveva
emesso un grugnito e aveva continuato a mangiare come se la situazione
non lo toccasse.
Ginny la raggiunse, e fermandosi dietro di lei
-Potrei avere un po' di posto?- chiese.
Hermione si era spostata e l'aveva lasciata sedersi accanto a lei,
continuando a guardare il suo piatto pieno, cercando di convincersi a
mangiare.
Ginny sospirò.
-Avanti Herm, devi mangiare, non puoi continuare così-
-Lo so- rispose, la voce atona -Ma non ce la faccio. Credo che vomiterei-
-Non dirlo. Non devi ridurti così per mio fratello, è solo uno stupido, vedrai che gli passerà-
-Già- disse lei voltandosi a guardarla con occhi di fuoco -E' a me che non passerà-
E detto questo si alzò, senza degnarsi neanche di salutarla, e
si avviò all'uscita con determinazione, decisa a non perdonarlo
mai.
Quando Draco la vide alzarsi, scostò subito il tovagliolo dalle sue gambe e si alzò.
-Dove vai?- gli chiesero Tiger e Goyle con la bocca piena.
-Devo fare una cosa- rispose sbrigativo, e si fiondò dietro di lei deciso a non lasciarsela sfuggire anche questa volta.
La vide camminare qualche metro più avanti. La raggiunse.
Hermione, sentendo dei passi venirle dietro, di innervosì e
affrettò i suoi, mettendosi quasi a correre. Stava per voltare
l'angolo quando si sentì afferrare per il polso. Infastidita si
voltò a guardarlo con occhi di fuoco.
-Insomma, voglio solo... Oh-
Draco la guardò con la fronte leggermente aggrottata. Hermione abbassò lo sguardo.
-Scusa... non pensavo fossi tu-
-E chi pensavi che fosse?-
Hermione alzò lo sguardo su di lui, che la guardava serio. Poi spostò gli occhi di lato.
-Perché mi eviti?- le chiese
-Io non ti evito- replicò lei, continuando a guardare altrove.
-Sì invece- ribatté lui -E' da quando sei entrata che non
mi rivolgi neanche uno sguardo ed è tutto il giorno che scappi.
Che cosa ti succede?-
La ragazza sospirò, sentendo il suo cuore indeciso. Fremeva
dalla voglia di raccontargli tutto ma da un'altra sentiva di non
volerlo fare. Le parole dell'amico le bruciavano ancora. E anche se lei
sapeva che non erano vere, non poteva fare a meno di pensarci.
-Niente, guarda, lasciami perdere- disse con voce stanca, liberandosi dalla sua presa.
-Lasciarti perdere?- ripeté lui, incredulo e ferito.
-Cosa stai dicendo?-
Hermione sospirò ancora. Aveva il viso stanco, l'espressione, i
modi di fare, sembrava improvvisamente invecchiata di molti anni.
-Scusami Draco, adesso vorrei essere lasciata sola, ci vediamo dopo ok?-
Lui la guardò senza capire.
-No, aspetta- disse, mentre uno strano presentimento lo pervase -Voglio che mi dici cosa ti succede, voglio saperlo!-
Hermione sospirò scocciata, ma Draco non la mollò. Lei si
voltò a guardarlo seria, e ciò che lesse nei suoi occhi
la fece vacillare. Poi cedette.
-Va bene- sospirò -Vieni-
E voltandosi lo condusse via da lì, fuori dalla scuola.
Ripercorsero quello stesso tratto che avevano seguito molte volte, in
quegli ultimi giorni, ma mai lo avevano fatto insieme. L'aria era
pungente, stavamo oramai a Dicembre, l'inverno regnava sulla foresta,
la quale perdeva molto del suo verde, ricoprendo il terreno di tante
foglie secche, gialle, oro, vermiglie. Hermione le sentì
scricchiolare sotto i propri piedi, e sotto quelli del compagno.
-Non è te che evito- disse, il fiato dalla sua bocca che si trasformava in gelido vapore.
Lui si voltò a guardarla.
-E' Ron-
Draco rimase sorpreso.
-Cosa ti ha fatto?- chiese, mentre la rabbia verso quell'individuo accresceva.
-Abbiamo litigato, ieri. E' stato...-
Non terminò la frase. Il vento frusciò dalla foresta
sibilando e trasportò qualche foglia secca fino a loro,
sollevandola e facendola volteggiare in aria.
-Perché avete litigato?-
Hermione sospirò.
Per te. Avrebbe voluto dirgli. Ma non le sembrava il modo migliore.
-Lui... Mi ha detto che gli piacevo. Che era innamorato di me..-
Draco si trattenne dal commentare.
-E io gli ho detto che... gli volevo bene, ma.. solo come amico-
Draco annuì, sentendosi subito più tranquillo.
Ma per Hermione fu quella la parte peggiore.
-Gli ho detto che ero già impegnata e poi...- esitò, il
respiro corto per lo sforzo di ricordare quei terribili momenti.
-.. Gli ho detto di te- concluse, girandosi a guardarlo.
Draco si immobilizò.
-Gli hai detto di noi?- ripeté, non credendo alle proprie orecchie.
Hermione annuì.
-Sì, gli ho detto che... insomma, stiamo insieme-
Draco rimase in silenzio per qualche secondo.
-E lui?- chiese infine.
Hermione abbassò lo sguardo, sentendo i propri occhi pizzicare pericolosamente.
Draco se ne accorse e rimase scioccato. Stava forse per mettersi a
piangere? Un po' a disagio le portò una mano sulla schiena,
cercando il modo per tranquillizzarla. Cavolo, non aveva mai consolato
nessuno. Che diamine doveva fare? A quel punto Hermione si voltò
verso di lui e guardandolo con gli occhi lucidi gli buttò le
braccia al collo, rifugiandosi fra le sue braccia, affondando il viso
nel suo maglione. Draco rimase un attimo interdetto, poi, molto
delicatamente, le portò le mani sulla schiena e
l'abbracciò.
-Oh, Draco...- sussurrò lei con la voce rotta.
-E' stato terribile, mi ha detto delle cose... Ha detto che ero una stupida, che... che ero una traditrice, e che...-
Si bloccò. Non voleva continuare. Non voleva dirgli il resto.
Draco se ne accorse e intuì che c'era dell'altro.
-Cos'altro ti ha detto?- chiese.
Hermione sospirò.
-Mi ha dato della...- non riuscì a dirlo.
-Mi ha detto che tu mi vuoi solo usare-
Il cuore di Draco si fermò. Hermione poté sentire
chiaramente il suo corpo irrigidirsi e rimase col fiato sospeso.
Lentamente si scostò da lui e lo guardò negli occhi.
-Cosa c'è?- chiese, la voce esitante.
Draco deglutì. Poi tornò a guardarla.
-Cosa?-
-Ti sei irrigidito- disse lei, studiando la sua espressione
-Quando ho detto che Ron pensa che tu voglia solo usarmi-
Draco si sentì morire. Gli tornò in mente la scommessa. Avrebbe dovuto dirglielo... Ma non in
un momento come questo. Avrebbe solo peggiorato le cose, Hermione non
era nella situazione adatta per capire.
-Ti sbagli- disse, guardandola negli occhi.
-Draco...- sussurrò lei, seria, lo sguardo diffidente.
-Tu non vuoi solo usarmi vero?-
Draco la guardò, e
non poté non provare una profonda
tenerezza per quella ragazza così insicura e sensibile,
così diversa dall'Hermione Granger forte orgogliosa con cui
aveva tante volte litigato. E sentì di volerle ancora più
bene. Come
aveva potuto iniziare tutto a quel modo? Come aveva potuto far
cominciare quella storia... per quel motivo? Era stato davvero uno
stupido.
-No- rispose -Io voglio solo stare con te-
Hermione lo guardò a lungo, come a valutare la sua risposta. Lui
allora le sorrise dolcemente e si abbassò su di lei,
catturandole le labbra in un bacio. Hermione chiuse gli occhi,
lasciandosi coccolare da lui, bisognosa di affetto. Ma qualcosa
nel suo cuore la turbava. E non sapeva se dover credere o no a quello
che le aveva appena detto.
Quel pomeriggio
tornò in camera prima del solito. Dopo quel bacio si era
staccata da lui, con una strana sensazione
addosso.
-Scusami, devo andare- aveva detto, ed era corsa via.
Draco era rimasto a guardarla andare via con un'espressione
imperscrutabile dipinta in volto. Poi si era voltato e aveva chiuso gli occhi, sospirando. Si
passò una mano sul viso e fra i capelli. Non aveva idea di come
doversi comportare. Hermione gli era sembrata
scostante quel giorno, quasi non avesse avuto più voglia di
stare con lui.
Era distante e tutto per colpa di quell'idiota. Ma non poteva darle
torto. La colpa non era di nessuno altro al di fuori di se stesso. Era
stato davvero un cretino, solo ora se ne rendeva conto. Ed Hermione
sembrava improvvisamente non fidarsi più di lui. Tutto per
colpa di quell'idiota di un Weasley che chissà cosa le aveva
messo in testa. Respirò
profondamente, per calmarsi.
Draco... tu non vuoi solo usarmi vero?
Hermione camminava svelta, senza guardarsi intorno. Gli occhi
distratti seguivano la strada da percorrere, mentre i suoi pensieri si
azzuffavano frenetici nella sua testa, lasciandola terribilmente
confusa. Quelle parole...
Ti vuole solo usare, non glie ne frega un corno di te, come puoi non capirlo?
Dio, perché continuava a sentirle? Affrettò il
passo, raggiungendo il portone della scuola. Entrò. Passò
davanti a un gruppo di Corvonero. Nel mezzo, vide due alte ragazze
bionde, che camminavano insieme. Le riconobbe, e in un attimo le rivide
abbracciate a Draco, quel giorno di una settimana prima. Sentì
il cuore
contorcersi. Abbassando lo sguardo li superò e corse su per le
scale diretta ai dormitori. Lei era diversa. Era una settimana che si
vedevano, e si erano messi insieme due giorni prima. Se avesse davvero
voluto usarla l'avrebbe già fatto, si disse. E cercò di
tranquillizzarsi così.
Entrò in camera, dove trovò Ginny che studiava.
La rossa la vide e le sorrise, incerta.
-Ciao...- esitò -Sei ancora arrabbiata?-
Hermione la guardò, poi sospirò e si avvicinò a lei chinandosi sul letto sul quale stava sdraiata.
-No, Ginny. Non lo sono mai stata, scusami. E' che sono nervosa- le
disse, abbracciandola. La rossa ricambiò e la fece sedere
accanto a se, mettendo da parte il libro che stava leggendo.
-Non ti devi scusare, ti capisco benissimo- le disse
-Mio fratello sta volta ha davvero esagerato, non avrebbe dovuto dirti
quelle cose. Ma tu lo conosci... è estremamente geloso, e
testardo... e quando si arrabbia dice cose che non pensa. Sono sicura
che non lo crede davvero, io lo conosco. E posso dirti che adesso si
starà rodendo dal rimorso, ma non ha il coraggio di venire
qui a chiederti scusa-
Hermione sorrise, grata all'amica per riuscire sempre così bene a tirarla su di morale.
-Grazie, Ginny, ma... vedi, non sono del tutto sicura che quello che abbia detto... sia del tutto falso-
Ginny la guardò senza capire.
-In che senso?-
Hermione sospirò.
-Quello che ha detto... su Draco. Forse... forse ha ragione. Insomma,
è sempre stato così, lui... l'ho sempre pensato anch'io.
Perché con me dovrebbe essere diverso?-
Ginny rimase in silenzio, non sapendo cosa dire.
Hermione alzò gli occhi per guardarla.
-Lo hai detto anche tu, di stare attenta. E... diamine, l'ho sempre
detto anch'io! Fino a una settimana fa il mio vanto era quello di non
cadergli ai piedi, di non subire per niente il suo fascino, ed ora...
guardami qua!- esclamò con voce rotta, prossima al pianto.
-Perché dovrebbe essere diverso?- riprese
-Perché proprio con me? Cos'ho io in più??-
Ginny la guardò seria.
-Smettila- le disse
-Non lo devi neanche pensare-
Hermione alzò gli occhi lucidi su di lei.
-Tu sei felice con lui? Ti senti completa, stai bene quando state insieme?-
Hermione annuì, esitante.
-E allora perché ti fai tutti questi problemi? Non devi farti le
paranoie solo perché mio fratello ti ha detto quelle cose. Non
devi credere ad una sola parola di quello che ti ha detto, è
stato tutto frutto della rabbia del momento. Ti prego, Herm, non
rovinarti la vita per quello, non sprecare la tua felicità per
lui. Te lo dice sua sorella!-
Hermione sorrise, imbarazzata.
-Grazie Ginny, ma non so...-
-Sshh- fece la rossa, voltando la testa in modo da metter fine alla questione.
-Non voglio sentire niente. Niente ma, niente se. Dimentica la litigata
con Ron. E' solo colpa sua se adesso stai così, se lui non ti
avesse mai detto quelle cose, tu a quest'ora non ti faresti tutti
questi problemi. Ed è proprio perché fino ad una
settimana fa lo disprezzavi e non avevi la minima idea di poterti
innamorare di lui, che non ci possono essere dubbi: è cambiato.
Non è più il Malfoy stronzo e arrogante di prima,
altrimenti tu non ti saresti mai innamorata di lui, non trovi?-
Hermione annuì.
-Tranquilla, ti sei innamorata di questo ragazzo. Non di quello
vecchio. Quindi dimentica ciò che era e che è stato. Ora
esiste solo il presente. Solo te, e lui-
Hermione restò a guardarla in silenzio, come a soppesare le
parole dell'amica. Poi sorrise e la guardò con profonda
gratitudine.
-Hai ragione, Gin. Sono stata una stupida. Cosa farei senza di te?-
disse gettandole le braccia al collo e stringendola forte a se. La
rossa sorrise, ricambiando l'abbraccio.
-Ah, non resisteresti un giorno- rispose ridendo.
Ed Hermione si unì alle sue risate, stringendola di più.
Aveva ragione. Se si era innamorata di Draco era perché lui si
era mostrato diverso. Era cambiato, non sapeva come, quando,
perché. Sapeva solo che lo aveva fatto, e che aveva conosciuto
un Draco nuovo, diverso. Ed era di lui che si era innamorata. Era con
lui che stava. E lui l'amava. Davvero.
Salve a tutti!! Allora, ke ne
dite d questo nuovo capitolo? Vi è piaciuto? Spero di
sì... ma se così non fosse non vi astenete dal lasciare
un commentino, purchè costruttivo, in modo ke io possa
migliorare! Ci ho messo un po' a scriverlo, anke xkè non
è stato facile esprimere tutte le emozioni contrastanti che ha
provato Hermione dopo la litigata con Ron... all'inizio il senso di
colpa, poi la rabbia, poi i dubbi quando comincia a riflettere sulle
parole del ragazzo e si chiede se non sia vero, se Draco non la voglia
solo usare... Ma poi x fortuna è arrivata Ginny ad aiutarla a
fare un po' ordine nelle idee. Ma non vi preoccupate, ke i guai non
finiskono qui! eheh vi piacerebbe... xD xD
Ora passiamo ai...
Ringraziamenti:
Arwen_90:
davvero l'hai trovato così coinvolgente? bene, sono felice, vuol
dire ke sono riuscita nel mio intento, credevo di non riuscirci...
volevo proprio dare l'idea dello sconvolgimento di Ron e della
tensione... sono felice ke il cap ti sia piaciuto, e x qnt riguarda la
reazione di Harry si scoprirà nel prox capitolo, qst l'ho voluto
principalmente dedicare ai pensieri e alle paure di Hermione. Spero ti
sia piaciuto lo stesso, 1 bacione tadb ciauu ^^
avril96:
ciao! sn felice ke il cap ti sia piaciuto, e sn dakkordissimo cn te sul
fatto ke Ron è meglio se si suicidasse, ma io me la immaginavo
proprio così la sua reazione, nn so xkè, nn ho molta
stima d lui, penso si sia capito =P... E d qst cap ke mi dici? spero me
lo dirai... 1 bacio tadb
Debora93: ciao grazie!! e d qst cap ke mi dici? 1 bacio
details_93:
ciao!! felicissima ke lo scorso cap ti sia piaciuto, e d qst ke mi
dici? mi dispiace di averti delusa, ma al lago nn ha incontrato
nessuno... ho solo voluto fare ke lei si allontanasse e poi andasse a
finire lì, x... beh... forza dell'abitudine. Spero ke il cap t
sia piaciuto lo stesso e ke mi lascerai 1 latra recensione! 1 bacione
ciauu
lilycullen:
ihih eh già, glie l'ha proprio detto... dopotutto già ke
c'era... meglio sputare tutto e subito no? Tanto x non tenere skeletri
nell'armadio... xD Per qnt riguarda la reazione d Ron, sì,
è stata davvero esagerata, ma ke ci devo fare, me la sono
immaginata proprio così! (si vede qnt mi piaccia qst personaggio
eh? xD xD) E d qst cap ke mi dici? Spero mi farai sapere... 1 bacione
tadb ciauu
Love_doll: grazie x i complimenti! e d qst cap ke mi dici? sper t sia paiciuto... 1 bacione ciau ^^
Lyla_sly:
ciao! grazie x i complimenti, infatti ho cercato di rendere quel roscio
insopportabile il più possibile simile alla realtà, anke
se forse l'ho fatto 1 po' troppo idiota... ma noo, nn è mai
troppo idiota quello là! xD xD Cmq... ke ne pensi d qst cap? So
ke a te piacciono gli sconvolgimenti e nn vedi l'ora ke akkada qlks di
irreparabile, e ti assicuro ke il momento si avvicina... penso altri 2
capitoli e succederà quello ke tt temono... ok, mi fermo. Tanto
ormai l'avevano capito tt! xD Spero ke anke qst cap ti sia piaciuto,
dove ho voluto principalmente descrivere le emozioni e i pensieri
contrastanti di Hermione. Ah, 1 cosa! sai come si fa per scrivere la
presentazione colorata e con le immagini? Ci ho provato, scrivendola
sul programma e poi copiandola ma nn mi è riucito... sapresti
aiutarmi? te ne sarei molto grata! 1 bacione enorme e alla proxima!
ciauu tadb
Smemo92:
ciao! sono felice ke il cap precedente ti sia piaciuto, e poi, quante
domande!! bene bene, cominciamo dall'inizio... la reazione di Malfoy?
in qst cap forse nn si è capito bene, ma riprenderò
meglio il discorso nel prox capitolo, cm farò per Harry...
adesso ke ci penso credo ke tt le risposte alle domande ke mi hai fatto
le troverai tt nel prox cap! xD spero cmq ke anke qst cap t sia
piaciuto... fammi sapere!! 1 bacione enorme tadb
Tanny:
hihi sn felice ke t sia piaciuto così tanto... spero sia lo
stesso x qst cap, anke se Malfoy non compare tanto come in quelli
precedenti... Qst infatti l'ho voluto dedicare principalmente alla
nostra povera Herm, ke ha la tesa 1 bel po' confusetta. Spero d
ricevere tue notizie, 1 bacione tadb
whateverhappened:
precisamente, stessa scelta avrei fatto io. Per qnt riguarda lo scontro
draco/herm... eih, si sono messi insieme appena da 2 giorni e
già li vuoi far mollare?! xD xD ma sì ma sì t
capisko benissimo... aspetta solo 1 altro pokettino, ke mica si possono
lasciare così presto! ma stai tranquilla ke nn manca molto... la
storia sta x finire! 1 bacione enorme, spero mi farai sapere cosa ne
pensi d qst cap! ciauuu tadb
1 saluto a tutti, vi ringrazio x continuare sempre a seguirmi
così affiatatamente e a lasciare queste bellissime recensioni!!
vi adoro!!! ciauuuuuuuuu ^^
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