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Autore: vale93    06/10/2008    11 recensioni
VECCHIA VERSIONE. (NUOVA QUI: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2478857 )
La storia si ambienta durante l'ultimo anno di apprendistato ad Hogwarts, il 7°, e non tiene conto degli ultimi avvenimenti riguardanti il viaggio del trio in cerca degli horcrux nè del fatto che Draco sia diventato un Mangiamorte. Questa non sarà la storia di Hogwarts, nè di come Harry Potter salvò il mondo magico. Non sarà la storia di Voldemort, nè di Lucius, nè di Albus Silente.
Questa sarà la storia di due ragazzi. Draco Malfoy ed Hermione Granger.
Tutto comincia con una scommessa.
"Gli amori vanno via, ma il nostro, ma il nostro no.
Il tempo passa mentre aspetti qualcosa in più
ma non rimette a posto niente, se non lo fai tu.
E intanto ogni cosa, se vuoi, da sempre mi parla di noi.
Stasera sei lontana, mentre io penso a te,
eppure sei vicina a me, non chiedermi perché. 
Sarà che mi hai cambiato la vita, sembra ieri
Eppure mi hai cambiato la vita"
-Draco, tu non vuoi solo usarmi vero?-
Nata dall'ascolto di "Eppure mi hai cambiato la vita".
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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16
Aveva pianto tutto il pomeriggio, là stesa sulla riva del lago, mischiando le sue lacrime alle sue placide acque, marchiando il terreno con il suo debole corpo fremente. Aveva sentito il suo cuore contrarsi, talmente tanto che avrebbe potuto credere non esistesse più, lasciando posto al nulla, ad un vuoto opprimente, doloroso. Quella sera era tornata in camera senza farsi vedere da nessuno. Non era scesa per la cena, non avrebbe voluto incontrare nessuno, non avrebbe voluto vedere lui. Quando aveva aperto la porta aveva trovato Ginny ad aspettarla, ansiosa e preoccupata. Ron aveva dovuto aver accennato a qualcosa, perché non ci fu bisogno di spiegare nulla. Non ci furono domande per Hermione, la quale dopotutto non avrebbe avuto la forza per rispondere. Si era rifiutata di scendere, giurando di non avere fame, chiedendo solo di essere lasciata in pace. E l'amica, se pure a malincuore, aveva obbedito.
Hermione rimase così di nuovo sola, sola con il suo dolore, con quel vuoto opprimente, sola con quelle parole. Rabbrividì, stringendosi nelle calde coperte di lana, sentendole rimbombare nella sua testa, come se avesse potuto risentirle realmente, riecheggiare fra le mura, rompendo il silenzio. Non avrebbe mai voluto che le cose andassero a finire così... Andava tutto talmente bene. La sua vita era perfetta, aveva degli amici che le volevano bene e aveva lui. La cosa più bella che le sarebbe potuta capitare. Andava tutto così maledettamente bene.
Mi hai illuso. Mi hai fatto innamorare.
Dio, se solo avessi capito. Io non volevo, davvero, non lo avrei mai voluto!
Lui è un mostro! Ti vuole solo usare, non glie ne frega un corno di te, non glie ne frega niente!
Quelle parole fecero più male di quanto si sarebbe aspettata. Perché, perché? Perché sentirsi dire le cose faceva più male che tenersele dentro? Perché aveva dovuto ricordarglielo? Perché aveva dovuto riportare a galla ciò che lei con tanta fatica era riuscita a mandare giù?
Vuole solo usarti, come puoi non capirlo, sei diventata cieca?!
Hermione sentì il suo respiro mozzarsi. Non era vero. Non era così. Draco era cambiato. Lei per lui era importante. Lui l'amava. Non voleva usarla, non era come le altre. Lei era diversa, lui ci teneva a lei. Non era vero.
Credevo di conoscerti... Sei solo una stupida!
Una lacrima scese a rigarle il viso pallido. Lei non era cambiata. Lei era quella di sempre, non era diventata come le altre. Lei era semplicemente Hermione. E Draco si era innamorato di lei per come era, perché era riuscito ad andare oltre... E non la stava imbrogliando. Non era come le altre, no, lei era davvero importante.
Il suo cuore perse un battito, e un' atroce sensazione di smarrimento si impadronì di lei. Fu terribile. Era come quando da piccola diceva una bugia ai genitori e sperava ardentemente di essere convincente abbastanza da essere creduta. Era come quando combinava un guaio e doveva giustificarsi. Perché tutto quello ora le sembrava così ingiusto, così ignobile, così... falso?
Sei un'ipocrita! Una bugiarda, una... traditrice!
Su cosa aveva mai mentito? Quale bugia aveva mai detto? Per cosa avrebbe mai dovuto scusarsi? Non aveva mai detto o dato a vedere di provare qualcosa per lui. Non aveva mai detto di non avere bisogno di amore, di emozioni. Diamine! Tutti la vedevano come "la studentessa modello", quella che studia sempre, che passa le giornate intere in mezzo ai libri, quella che prende bei voti. Ma sono anche una ragazza, lo sapevi? Ho bisogno anch'io di vivere, ho bisogno anch'io di attenzioni, di affetto, di emozioni... E cosa ci devo fare se queste cose le ho trovate, e le ho trovate in quella persona? Non sono io ad essere una bugiarda. Io non ho mai mentito a nessuno, nemmeno a me stessa. E ciò di cui mi sono innamorata non è neanche lontanamente paragonabile a ciò che conoscevo. Lui è diverso, diamine, perché è tanto difficile capirlo? Lui mi ama. Ed io ho finalmente trovato la felicità, con lui. Perché deve essere tutto così maledettamente complicato?!
Sei solo una puttana, una puttana come tutte loro, sei come tutte le altre, una puttana!
Trattenne il respiro, come se si fosse improvvisamente immersa nell'acqua gelida. Una goccia, due, tre gocce sgorgarono dai suoi occhi dorati, inondandole le gote, solcandole le labbra tremanti. Come aveva potuto? Come aveva potuto dirle una cosa simile? Come aveva potuto rivolgersi a lei a quel modo? Come aveva potuto pensarla veramente.... Strizzò gli occhi con forza, stringendo le coperte con le dita livide. Lei non era come tutte le altre! Lei non avrebbe mai ceduto ad un ragazzo solo per quello. Lei non avrebbe mai accettato di essere usata come una bambola, non l'avrebbe mai fatto! E se si era messa con Draco era stato perché aveva scorto nei suoi occhi quella luce, intensa e meravigliosa, aveva capito che l'amava. Che l'amava... Come in un film rivisto velocemente tornò a quei giorni, a quella Hermione di solo una settimana prima, seria e distaccata, che disprezzava quel ragazzo, quel mostro che usava le ragazze come fossero oggetti, e guardava quest'ultime con un misto di disprezzo e compassione, chiedendosi come, una ragazza, potesse mai accettarlo, accettare di abbandonare il rispetto per se stessa, per il proprio corpo, solo per lui. Ma, si chiese in quel momento, lo sapevano? Sapevano di andare incontro a tutto ciò, di venire solo usate? Lo sapevano, al momento di accettare, che quello sarebbe stato tutto ciò che avrebbero mai potuto ricevere da lui? Lo sapevano, che finito quello sarebbe finito tutto? Una stretta al cuore la fece paralizzare, gli occhi vuoti e vitrei fissi davanti a se. Lo sapevano?
Si alzò di scatto, come bruciata. Lasciò vagare i suoi occhi inespressivi per la stanza, come alla ricerca di qualcosa inesistente. Fece un passo avanti torcendosi le mani. Scosse la testa. Non doveva pensarci. Non doveva credere a tutto quello che le diceva Ron. Ron. Lui era il vero problema. Non accettava di essere messo da parte, non lo aveva mai accettato. Non aveva fatto altro che pensare sempre a se stesso, credendo che tutto il mondo girasse attorno a lui. Credeva che la sua vita fosse la cosa più importante per tutti, esisteva solo lui. Non aveva potuto accettare di essere rifiutato. Nemmeno da lei. Quelle parole... Mai. Mai se lo sarebbe aspettato. Non dal suo migliore amico. Con rabbia scalciò una pantofola abbandonata vicino al suo letto. Era così che l'amava, quindi? Insultandola e ferendola a quel modo? Disprezzandola per qualcosa che lei non avrebbe potuto decidere, umiliandola?! Quelle parole bruciarono dentro di lei come carboni ardenti. Se era questo quello che avrebbe potuto darle allora era contenta di non aver mai  avuto modo di capire i suoi veri sentimenti. Non glie lo avrebbe mai perdonato. Mai.


Fu con enorme sforzo che quella mattina si costrinse a scendere per la colazione. Ginny le era stata molto vicina, consolandola e dicendole di non pensarci.
-Non lo pensava davvero, lo sai. Era solo furioso. Lo sai come diventa quando è arrabbiato...-
-Non giustificarlo!- aveva esclamato Hermione, la quale portava ancora i segni di quella litigata.
-Non avrebbe dovuto dirlo! Se davvero ci teneva a me, non mi avrebbe mai detto delle cose del genere. Se l'ha fatto vuol dire che lo pensa davvero...-
-Lui crede solo che Malfoy ti abbia ingannata. Pensa che ti voglia usare...-
-Ma non è vero!- urlò Hermione, affranta.
Perché nessuno capiva? Perché dovevano continuare a tormentarla così?
Ginny l'aveva guardata comprensiva, scusandosi e invitandola a scendere. Era dal giorno prima che non mangiava qualcosa, ma era come se il suo stomaco fosse chiuso. Solo ad entrare in Sala provò un senso di nausea tremendo.
Devo proprio? Si chiese, avviandosi con l'amica verso il tavolo di Grifondoro. E poi lo vide. Vicino a Harry, parlavano. Quando anche lui alzò lo sguardo la sua espressione mutò, oscurandosi. Hermione si bloccò. I loro occhi si incontrarono. Non c'era pentimento nei suoi. Odio. Solo odio.
-Gin...- sussurrò
La rossa si voltò a guardarla.
-Io.. io credo che andrò a sedermi più in la- disse, poi si voltò e si allontanò. Andandosi a sedere fra un gruppo di Grifondoro con cui non aveva mai parlato.

Draco, dall'altro lato della sala, aveva assistito a tutta la scena. Da quando l'aveva vista entrare, non gli aveva rivolto neanche uno sguardo, e si era avvicinata al suo tavolo con un'espressione funerea dipinta in volto. Poi l'aveva vista bloccarsi e allontanarsi, andandosi a sedere il più lontano possibile dai suoi amici. Sorpreso e interdetto si chiese cosa mai fosse potuto succedere. Hermione gli era sembrata affranta, il viso solcato da profonde occhiaie, il sorriso che di solito la illuminava era sparito, lasciando posto ad un'espressione seria e malinconica. Preoccupato si disse che avrebbe dovuto parlarle al più presto.

Quando la colazione terminò, tutti gli studenti si alzarono ed uscirono, diretti alle proprie aule di lezione. Hermione si affrettò a uscire appena ne ebbe l'opportunità, sfuggendo dalla vista dei suoi amici e dello stesso Draco. Camminò velocemente verso l'aula di Storia della Magia e si sedette ad uno dei primi banchi. Pian piano l'aula si riempì, ma non si voltò nemmeno una volta per controllare che i suoi amici fossero entrati. Passò tutta l'ora ad ascoltare il professor Rüf, prendendo appunti e cercando di non distrarsi.
Qualche fila dietro di lei, Harry la guardava preoccupato, mentre un roscio accanto a se, sbuffava continuamente e aveva l'umore più nero del carbone.

Alla fine della prima ora, quando era uscita per dirigersi all'aula di Pozioni aveva visto Draco avvicinarsi. Improvvisamente si era fatta prendere dal panico, e si era girata a guardarsi intorno, aspettandosi di vedere i suoi amici spuntare tra la folla.
-Hermione- la chiamò lui.
Lei si voltò a guardarlo.
-Draco...- 
Lui aggrottò la fronte.
-Cos'hai? Sei strana..-
-No- rispose esitante -Perché?-
Draco la guardò corrucciato, non capendo perché la ragazza sembrasse improvvisamente così in ansia. Ma in quel momento Hermione vide Ron avvicinarsi con Harry e venne presa da un senso di nausea.
-Scusami- gli disse -devo andare. Ci vediamo dopo-
Ed era scappata via. Draco era rimasto a guardarla andarsene, chiedendosi per quale motivo gli fosse sembrata così scostante. Confuso e preoccupato si unì alla folla e decise che appena avrebbe potuto si sarebbe fatto dire tutto.


Passò una mattinata d'inferno, cercando continuamente di evitare i suoi amici, e rifugiandosi nelle aule prima che essi potessero fermarla per i corridoi. All'ora di pranzo, poi, fece esattamente come per la colazione. Non si sedette con loro, ma andò a sistemarsi il più lontano possibile.
-Scusate ragazzi, vado da lei- aveva detto Ginny alzandosi. Harry l'aveva guardata triste e preoccupato, mentre Ron accanto a se, aveva emesso un grugnito e aveva continuato a mangiare come se la situazione non lo toccasse.
Ginny la raggiunse, e fermandosi dietro di lei
-Potrei avere un po' di posto?- chiese.
Hermione si era spostata e l'aveva lasciata sedersi accanto a lei, continuando a guardare il suo piatto pieno, cercando di convincersi a mangiare.
Ginny sospirò.
-Avanti Herm, devi mangiare, non puoi continuare così-
-Lo so- rispose, la voce atona -Ma non ce la faccio. Credo che vomiterei-
-Non dirlo. Non devi ridurti così per mio fratello, è solo uno stupido, vedrai che gli passerà-
-Già- disse lei voltandosi a guardarla con occhi di fuoco -E' a me che non passerà-
E detto questo si alzò, senza degnarsi neanche di salutarla, e si avviò all'uscita con determinazione, decisa a non perdonarlo mai.

Quando Draco la vide alzarsi, scostò subito il tovagliolo dalle sue gambe e si alzò.
-Dove vai?- gli chiesero Tiger e Goyle con la bocca piena.
-Devo fare una cosa- rispose sbrigativo, e si fiondò dietro di lei deciso a non lasciarsela sfuggire anche questa volta.
La vide camminare qualche metro più avanti. La raggiunse. Hermione, sentendo dei passi venirle dietro, di innervosì e affrettò i suoi, mettendosi quasi a correre. Stava per voltare l'angolo quando si sentì afferrare per il polso. Infastidita si voltò a guardarlo con occhi di fuoco.
-Insomma, voglio solo... Oh-
Draco la guardò con la fronte leggermente aggrottata. Hermione abbassò lo sguardo.
-Scusa... non pensavo fossi tu-
-E chi pensavi che fosse?-
Hermione alzò lo sguardo su di lui, che la guardava serio. Poi spostò gli occhi di lato.
-Perché mi eviti?- le chiese
-Io non ti evito- replicò lei, continuando a guardare altrove.
-Sì invece- ribatté lui -E' da quando sei entrata che non mi rivolgi neanche uno sguardo ed è tutto il giorno che scappi. Che cosa ti succede?-
La ragazza sospirò, sentendo il suo cuore indeciso. Fremeva dalla voglia di raccontargli tutto ma da un'altra sentiva di non volerlo fare. Le parole dell'amico le bruciavano ancora. E anche se lei sapeva che non erano vere, non poteva fare a meno di pensarci.
-Niente, guarda, lasciami perdere- disse con voce stanca, liberandosi dalla sua presa.
-Lasciarti perdere?- ripeté lui, incredulo e ferito.
-Cosa stai dicendo?-
Hermione sospirò ancora. Aveva il viso stanco, l'espressione, i modi di fare, sembrava improvvisamente invecchiata di molti anni.
-Scusami Draco, adesso vorrei essere lasciata sola, ci vediamo dopo ok?-
Lui la guardò senza capire.
-No, aspetta- disse, mentre uno strano presentimento lo pervase -Voglio che mi dici cosa ti succede, voglio saperlo!-
Hermione sospirò scocciata, ma Draco non la mollò. Lei si voltò a guardarlo seria, e ciò che lesse nei suoi occhi la fece vacillare. Poi cedette.
-Va bene- sospirò -Vieni-
E voltandosi lo condusse via da lì, fuori dalla scuola.

Ripercorsero quello stesso tratto che avevano seguito molte volte, in quegli ultimi giorni, ma mai lo avevano fatto insieme. L'aria era pungente, stavamo oramai a Dicembre, l'inverno regnava sulla foresta, la quale perdeva molto del suo verde, ricoprendo il terreno di tante foglie secche, gialle, oro, vermiglie. Hermione le sentì scricchiolare sotto i propri piedi, e sotto quelli del compagno.
-Non è te che evito- disse, il fiato dalla sua bocca che si trasformava in gelido vapore.
Lui si voltò a guardarla.
-E' Ron-
Draco rimase sorpreso.
-Cosa ti ha fatto?- chiese, mentre la rabbia verso quell'individuo accresceva.
-Abbiamo litigato, ieri. E' stato...-
Non terminò la frase. Il vento frusciò dalla foresta sibilando e trasportò qualche foglia secca fino a loro, sollevandola e facendola volteggiare in aria.
-Perché avete litigato?-
Hermione sospirò.
Per te. Avrebbe voluto dirgli. Ma non le sembrava il modo migliore.
-Lui... Mi ha detto che gli piacevo. Che era innamorato di me..-
Draco si trattenne dal commentare.
-E io gli ho detto che... gli volevo bene, ma.. solo come amico-
Draco annuì, sentendosi subito più tranquillo.
Ma per Hermione fu quella la parte peggiore.
-Gli ho detto che ero già impegnata e poi...- esitò, il respiro corto per lo sforzo di ricordare quei terribili momenti.
-.. Gli ho detto di te- concluse, girandosi a guardarlo.
Draco si immobilizò.
-Gli hai detto di noi?- ripeté, non credendo alle proprie orecchie.
Hermione annuì.
-Sì, gli ho detto che... insomma, stiamo insieme-
Draco rimase in silenzio per qualche secondo.
-E lui?- chiese infine.
Hermione abbassò lo sguardo, sentendo i propri occhi pizzicare pericolosamente.
Draco se ne accorse e rimase scioccato. Stava forse per mettersi a piangere? Un po' a disagio le portò una mano sulla schiena, cercando il modo per tranquillizzarla. Cavolo, non aveva mai consolato nessuno. Che diamine doveva fare? A quel punto Hermione si voltò verso di lui e guardandolo con gli occhi lucidi gli buttò le braccia al collo, rifugiandosi fra le sue braccia, affondando il viso nel suo maglione. Draco rimase un attimo interdetto, poi, molto delicatamente, le portò le mani sulla schiena e l'abbracciò.
-Oh, Draco...- sussurrò lei con la voce rotta.
-E' stato terribile, mi ha detto delle cose... Ha detto che ero una stupida, che... che ero una traditrice, e che...-
Si bloccò. Non voleva continuare. Non voleva dirgli il resto.
Draco se ne accorse e intuì che c'era dell'altro.
-Cos'altro ti ha detto?- chiese.
Hermione sospirò.
-Mi ha dato della...- non riuscì a dirlo.
-Mi ha detto che tu mi vuoi solo usare-
Il cuore di Draco si fermò. Hermione poté sentire chiaramente il suo corpo irrigidirsi e rimase col fiato sospeso. Lentamente si scostò da lui e lo guardò negli occhi. 
-Cosa c'è?- chiese, la voce esitante.
Draco deglutì. Poi tornò a guardarla.
-Cosa?-
-Ti sei irrigidito- disse lei, studiando la sua espressione
-Quando ho detto che Ron pensa che tu voglia solo usarmi-
Draco si sentì morire. Gli tornò in mente la scommessa. Avrebbe dovuto dirglielo... Ma non in un momento come questo. Avrebbe solo peggiorato le cose, Hermione non era nella situazione adatta per capire.
-Ti sbagli- disse, guardandola negli occhi.
-Draco...- sussurrò lei, seria, lo sguardo diffidente.
-Tu non vuoi solo usarmi vero?-
Draco la guardò, e non poté non provare una profonda tenerezza per quella ragazza così insicura e sensibile, così diversa dall'Hermione Granger forte orgogliosa con cui aveva tante volte litigato. E sentì di volerle ancora più bene. Come aveva potuto iniziare tutto a quel modo? Come aveva potuto far cominciare quella storia... per quel motivo? Era stato davvero uno stupido.
-No- rispose -Io voglio solo stare con te-
Hermione lo guardò a lungo, come a valutare la sua risposta. Lui allora le sorrise dolcemente e si abbassò su di lei, catturandole le labbra in un bacio. Hermione chiuse gli occhi, lasciandosi coccolare da lui, bisognosa di affetto. Ma qualcosa nel suo cuore la turbava. E non sapeva se dover credere o no a quello che le aveva appena detto.

Quel pomeriggio tornò in camera prima del solito. Dopo quel bacio si era staccata da lui, con una strana sensazione addosso.
-Scusami, devo andare- aveva detto, ed era corsa via.
Draco era rimasto a guardarla andare via con un'espressione imperscrutabile dipinta in volto. Poi si era voltato e aveva chiuso gli occhi, sospirando. Si passò una mano sul viso e fra i capelli. Non aveva idea di come doversi comportare. Hermione gli era sembrata scostante quel giorno, quasi non avesse avuto più voglia di stare con lui. Era distante e tutto per colpa di quell'idiota. Ma non poteva darle torto. La colpa non era di nessuno altro al di fuori di se stesso. Era stato davvero un cretino, solo ora se ne rendeva conto. Ed Hermione sembrava improvvisamente non fidarsi più di lui.  Tutto per colpa di quell'idiota di un Weasley che chissà cosa le aveva messo in testa. Respirò profondamente, per calmarsi.
Draco... tu non vuoi solo usarmi vero?


Hermione camminava svelta, senza guardarsi intorno. Gli occhi distratti seguivano la strada da percorrere, mentre i suoi pensieri si azzuffavano frenetici nella sua testa, lasciandola terribilmente confusa. Quelle parole...
Ti vuole solo usare, non glie ne frega un corno di te, come puoi non capirlo?
Dio, perché continuava a sentirle? Affrettò il passo, raggiungendo il portone della scuola. Entrò. Passò davanti a un gruppo di Corvonero. Nel mezzo, vide due alte ragazze bionde, che camminavano insieme. Le riconobbe, e in un attimo le rivide abbracciate a Draco, quel giorno di una settimana prima. Sentì il cuore contorcersi. Abbassando lo sguardo li superò e corse su per le scale diretta ai dormitori. Lei era diversa. Era una settimana che si vedevano, e si erano messi insieme due giorni prima. Se avesse davvero voluto usarla l'avrebbe già fatto, si disse. E cercò di tranquillizzarsi così.
Entrò in camera, dove trovò Ginny che studiava.
La rossa la vide e le sorrise, incerta.
-Ciao...- esitò -Sei ancora arrabbiata?-
Hermione la guardò, poi sospirò e si avvicinò a lei chinandosi sul letto sul quale stava sdraiata.
-No, Ginny. Non lo sono mai stata, scusami. E' che sono nervosa- le disse, abbracciandola. La rossa ricambiò e la fece sedere accanto a se, mettendo da parte il libro che stava leggendo.
-Non ti devi scusare, ti capisco benissimo- le disse
-Mio fratello sta volta ha davvero esagerato, non avrebbe dovuto dirti quelle cose. Ma tu lo conosci... è estremamente geloso, e testardo... e quando si arrabbia dice cose che non pensa. Sono sicura che non lo crede davvero, io lo conosco. E posso dirti che adesso si starà rodendo dal rimorso, ma non ha il coraggio di venire qui a chiederti scusa-
Hermione sorrise, grata all'amica per riuscire sempre così bene a tirarla su di morale.
-Grazie, Ginny, ma... vedi, non sono del tutto sicura che quello che abbia detto... sia del tutto falso-
Ginny la guardò senza capire.
-In che senso?-
Hermione sospirò.
-Quello che ha detto... su Draco. Forse... forse ha ragione. Insomma, è sempre stato così, lui... l'ho sempre pensato anch'io. Perché con me dovrebbe essere diverso?-
Ginny rimase in silenzio, non sapendo cosa dire.
Hermione alzò gli occhi per guardarla.
-Lo hai detto anche tu, di stare attenta. E... diamine, l'ho sempre detto anch'io! Fino a una settimana fa il mio vanto era quello di non cadergli ai piedi, di non subire per niente il suo fascino, ed ora... guardami qua!- esclamò con voce rotta, prossima al pianto.
-Perché dovrebbe essere diverso?- riprese
-Perché proprio con me? Cos'ho io in più??-
Ginny la guardò seria.
-Smettila- le disse
-Non lo devi neanche pensare-
Hermione alzò gli occhi lucidi su di lei.
-Tu sei felice con lui? Ti senti completa, stai bene quando state insieme?-
Hermione annuì, esitante.
-E allora perché ti fai tutti questi problemi? Non devi farti le paranoie solo perché mio fratello ti ha detto quelle cose. Non devi credere ad una sola parola di quello che ti ha detto, è stato tutto frutto della rabbia del momento. Ti prego, Herm, non rovinarti la vita per quello, non sprecare la tua felicità per lui. Te lo dice sua sorella!-
Hermione sorrise, imbarazzata.
-Grazie Ginny, ma non so...-
-Sshh- fece la rossa, voltando la testa in modo da metter fine alla questione.
-Non voglio sentire niente. Niente ma, niente se. Dimentica la litigata con Ron. E' solo colpa sua se adesso stai così, se lui non ti avesse mai detto quelle cose, tu a quest'ora non ti faresti tutti questi problemi. Ed è proprio perché fino ad una settimana fa lo disprezzavi e non avevi la minima idea di poterti innamorare di lui, che non ci possono essere dubbi: è cambiato. Non è più il Malfoy stronzo e arrogante di prima, altrimenti tu non ti saresti mai innamorata di lui, non trovi?-
Hermione annuì.
-Tranquilla, ti sei innamorata di questo ragazzo. Non di quello vecchio. Quindi dimentica ciò che era e che è stato. Ora esiste solo il presente. Solo te, e lui-
Hermione restò a guardarla in silenzio, come a soppesare le parole dell'amica. Poi sorrise e la guardò con profonda gratitudine.
-Hai ragione, Gin. Sono stata una stupida. Cosa farei senza di te?- disse gettandole le braccia al collo e stringendola forte a se. La rossa sorrise, ricambiando l'abbraccio.
-Ah, non resisteresti un giorno- rispose ridendo.
Ed Hermione si unì alle sue risate, stringendola di più. Aveva ragione. Se si era innamorata di Draco era perché lui si era mostrato diverso. Era cambiato, non sapeva come, quando, perché. Sapeva solo che lo aveva fatto, e che aveva conosciuto un Draco nuovo, diverso. Ed era di lui che si era innamorata. Era con lui che stava. E lui l'amava. Davvero.









Salve a tutti!! Allora, ke ne dite d questo nuovo capitolo? Vi è piaciuto? Spero di sì... ma se così non fosse non vi astenete dal lasciare un commentino, purchè costruttivo, in modo ke io possa migliorare! Ci ho messo un po' a scriverlo, anke xkè non è stato facile esprimere tutte le emozioni contrastanti che ha provato Hermione dopo la litigata con Ron... all'inizio il senso di colpa, poi la rabbia, poi i dubbi quando comincia a riflettere sulle parole del ragazzo e si chiede se non sia vero, se Draco non la voglia solo usare... Ma poi x fortuna è arrivata Ginny ad aiutarla a fare un po' ordine nelle idee. Ma non vi preoccupate, ke i guai non finiskono qui! eheh vi piacerebbe... xD xD
Ora passiamo ai...

Ringraziamenti:
Arwen_90: davvero l'hai trovato così coinvolgente? bene, sono felice, vuol dire ke sono riuscita nel mio intento, credevo di non riuscirci... volevo proprio dare l'idea dello sconvolgimento di Ron e della tensione... sono felice ke il cap ti sia piaciuto, e x qnt riguarda la reazione di Harry si scoprirà nel prox capitolo, qst l'ho voluto principalmente dedicare ai pensieri e alle paure di Hermione. Spero ti sia piaciuto lo stesso, 1 bacione tadb ciauu ^^
avril96: ciao! sn felice ke il cap ti sia piaciuto, e sn dakkordissimo cn te sul fatto ke Ron è meglio se si suicidasse, ma io me la immaginavo proprio così la sua reazione, nn so xkè, nn ho molta stima d lui, penso si sia capito =P... E d qst cap ke mi dici? spero me lo dirai... 1 bacio tadb
Debora93: ciao grazie!! e d qst cap ke mi dici? 1 bacio
details_93: ciao!! felicissima ke lo scorso cap ti sia piaciuto, e d qst ke mi dici? mi dispiace di averti delusa, ma al lago nn ha incontrato nessuno... ho solo voluto fare ke lei si allontanasse e poi andasse a finire lì, x... beh... forza dell'abitudine. Spero ke il cap t sia piaciuto lo stesso e ke mi lascerai 1 latra recensione! 1 bacione ciauu
lilycullen: ihih eh già, glie l'ha proprio detto... dopotutto già ke c'era... meglio sputare tutto e subito no? Tanto x non tenere skeletri nell'armadio... xD Per qnt riguarda la reazione d Ron, sì, è stata davvero esagerata, ma ke ci devo fare, me la sono immaginata proprio così! (si vede qnt mi piaccia qst personaggio eh? xD xD) E d qst cap ke mi dici? Spero mi farai sapere... 1 bacione tadb ciauu
Love_doll: grazie x i complimenti! e d qst cap ke mi dici? sper t sia paiciuto... 1 bacione ciau ^^
Lyla_sly: ciao! grazie x i complimenti, infatti ho cercato di rendere quel roscio insopportabile il più possibile simile alla realtà, anke se forse l'ho fatto 1 po' troppo idiota... ma noo, nn è mai troppo idiota quello là! xD xD Cmq... ke ne pensi d qst cap? So ke a te piacciono gli sconvolgimenti e nn vedi l'ora ke akkada qlks di irreparabile, e ti assicuro ke il momento si avvicina... penso altri 2 capitoli e succederà quello ke tt temono... ok, mi fermo. Tanto ormai l'avevano capito tt! xD Spero ke anke qst cap ti sia piaciuto, dove ho voluto principalmente descrivere le emozioni e i pensieri contrastanti di Hermione. Ah, 1 cosa! sai come si fa per scrivere la presentazione colorata e con le immagini? Ci ho provato, scrivendola sul programma e poi copiandola ma nn mi è riucito... sapresti aiutarmi? te ne sarei molto grata! 1 bacione enorme e alla proxima! ciauu tadb
Smemo92: ciao! sono felice ke il cap precedente ti sia piaciuto, e poi, quante domande!! bene bene, cominciamo dall'inizio... la reazione di Malfoy? in qst cap forse nn si è capito bene, ma riprenderò meglio il discorso nel prox capitolo, cm farò per Harry... adesso ke ci penso credo ke tt le risposte alle domande ke mi hai fatto le troverai tt nel prox cap! xD spero cmq ke anke qst cap t sia piaciuto... fammi sapere!! 1 bacione enorme tadb
Tanny: hihi sn felice ke t sia piaciuto così tanto... spero sia lo stesso x qst cap, anke se Malfoy non compare tanto come in quelli precedenti... Qst infatti l'ho voluto dedicare principalmente alla nostra povera Herm, ke ha la tesa 1 bel po' confusetta. Spero d ricevere tue notizie, 1 bacione tadb
whateverhappened: precisamente, stessa scelta avrei fatto io. Per qnt riguarda lo scontro draco/herm... eih, si sono messi insieme appena da 2 giorni e già li vuoi far mollare?! xD xD ma sì ma sì t capisko benissimo... aspetta solo 1 altro pokettino, ke mica si possono lasciare così presto! ma stai tranquilla ke nn manca molto... la storia sta x finire! 1 bacione enorme, spero mi farai sapere cosa ne pensi d qst cap! ciauuu tadb

1 saluto a tutti, vi ringrazio x continuare sempre a seguirmi così affiatatamente e a lasciare queste bellissime recensioni!! vi adoro!!! ciauuuuuuuuu ^^ 
   
 
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