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Un
consiglio: alla fine, quando comincia il testo della canzone, leggetelo
ascoltando la musica, stoppandola alla prima strofa quando
riprende il racconto e
facendola ripartire quando continua il testo continuando poi a sentirla
anche durante i brevi incisi fra 1 strofa e l'altra. La lettura diventa
più piacevole (credo, almeno per me sì =P). Buona
lettura, ci vediamo giù...
Lesse quel
biglietto più e più volte, immaginandosi il volto di
Hermione mentre lo scriveva. Quel volto pulito e angelico, splendente
di quei sorrisi che ora, non gli avrebbe rivolto mai più.
Sospirò, chiudendo gli occhi come a trattenere delle lacrime
invisibili. Ma fu un errore. Nell'esatto istante in cui li chiuse,
infatti, rivide nella sua mente quelli di lei, grandi, profondi ed
infinitamente dolci. Quegli occhi che per ben due volte aveva visto
incupirsi, sull'orlo delle lacrime. Ed ogni volta, la colpa era stata
sua. Ripensò alle sue parole, alle sue paure.. alle promesse. E
ciò lo fece sentire ancora più male. Con un gemito
smorzato li riaprì, cercando di mettere a fuoco la stanza che lo
circondava dietro agli strati e strati di confuso dolore che gli
annebbiavano la vista. Si rigirò fra le mani il piccolo
pacchettino colorato, sentendosi improvvisamente indeciso. Doveva
aprirlo? Aveva ancora senso?
Alla fine, prevalse
la curiosità e una buona dose di nostalgia, di voglia di avere
ancora qualcosa di lei, che glie la ricordasse, che gli dicesse che per
un solo periodo, seppur breve e fragile, quel piccolo angelo era stato
suo. Suo e di nessun altro. Con quest'ultimo desiderio implacabile si
trascinò su per le scale, fino in camera sua.
Quando aprì
la porta, non si diede neanche il pensiero di togliersi le scarpe e si
buttò subito sul letto, la testa appoggiata allo schienale, le
gambe abbandonate sul baldacchino.
Per Draco
da Hermione.
Lo
lesse un'altra volta, come se facendolo credesse di poter essere un
altro, di tornare magicamente a qualche ora prima, quando ancora la sua
vita era perfetta e il suo mondo interiore intatto. Il nastrino dorato
avvolto attorno al pacco era facile da slegare, eppure lui ci mise
più tempo del dovuto, assaporando ogni gesto, ogni movimento,
sapendo che erano gli stessi che aveva compiuto lei, non molto tempo
prima. Nastro dorato e carta rossa, questa combinazione gli avrebbe
fatto storcere il naso, se solo se la fosse ritrovata fra le mani
qualche tempo prima. Eppure ora non poteva non sentirsi in qualche modo
tranquillizzato da quei colori, coccolato. Amore, coraggio, altruismo e
lealtà. Quelle parole risuonarono nelle sue orecchie con una
musicalità nuova, più dolce. Ora come ora, si sentiva
infinitamente più attratto da quegli
ideali, se non da quelli della sua stessa casa. Con un unico gesto
staccò il rettangolino di nastro adesivo dall'incarto e
aprì gli angoli piegati sul bordo. Sfilò la carta come si
sfilerebbe il velo a una sposa, sfiorando appena ogni cosa, quasi
avesse avuto il timore di rompere un incantesimo. Inspiegabilmente,
nell'esatto istante in cui si ritrovò a togliere definitivamente
l'involucro dalla scatola, sentì crescere una strana
consapevolezza dentro di se; ancora una volta, lei faceva qualcosa e
lui la disfaceva. Ancora una volta, lei costruiva qualcosa, con tanto
amore, e lui la distruggeva. Ecco perché aveva messo tanta
attenzione nello scartare quel piccolo regalo insignificante. Ecco
perché aveva paura di aprirlo e vedere, vedere la
concretizzazione materiale di un qualcosa che era stato, e che ora non
era più. Il pacco era piccolo e rettangolare, con tante
scritte in neretto talmente piccole da essere illeggibili, ed altre un
po' più grandi. Le lesse tutte, senza realmente comprenderne
nessuna, fino a che non glie ne saltò agli occhi una più
grande e colorata delle altre. Tre lettere. Anzi, due lettere e un
numero.
MP3.
Fu come se gli
avessero suonato un campanello dentro la testa, o avessero acceso una
lampadina. Quell'unica combinazione di lettere e numeri, che per molti-
soprattutto nel mondo in cui si trovava- sarebbe risultata
assolutamente insignificante, per lui rappresentava tutto. Tutto.
Irrimediabilmente, senza che lui potesse fare niente per impedirlo, una
sfilza di vecchie immagini dolorose gli passò davanti agli
occhi, come la pellicola di un nastro, o lo spartito di un bellissimo
brano musicale le cui note scaturivano emozioni e sensazioni vivide e
sconvolgentemente reali. Rivide se stesso e il suo angelo in riva al
lago, sdraiati sull'erba, accarezzati dal sole, con quegli unici due
fili bianchi ad unirli, a tenerli legati, mentre già la loro
breve storia stava volgendo al termine. Rivide se stesso e rivide la
sua piccola dea, la ragazza che aveva saputo, in pochissimo tempo,
prenderlo, scuoterlo e incantarlo. Quella ragazza che aveva avuto il
potere di animarlo, di fargli vedere le cose sotto un altro punto di
vista, più vivo, più intenso, più... dolce. E, per
ultimo, vide quella stessa ragazza voltargli le spalle, e fuggire via
da lui senza lasciargli il tempo di fermarla. Questa fu l'ultima
immagine. L'ultima e la più dolorosa, un tragico epilogo per una
storia che forse, era stata sbagliata fin dall'inizio. E lui era la
macchia su quel bellissimo spartito che altrimenti, ne era sicuro,
sarebbe risuonato molto più semplice e armonico. Quella macchia
che aveva rovinato una storia perfetta, come la sua protagonista.
Quella macchia che aveva interrotto l'armonioso corso dei fatti con la
sua ignobile presenza, sbagliata, buttata lì a caso in un mondo
in cui non centrava niente, in cui non sarebbe mai potuto centrare. Lui
non era fatto per amare. Non era fatto per vivere una storia felice
come quella che lei avrebbe sognato. Era nella sua natura, era
sbagliato. E non poteva farci niente. O forse sì, ma era ormai
troppo tardi.
Con un sospiro,
cacciò quei ricordi via da se, costringendosi a restare lucido.
Davanti a se, la scatola giaceva ancora chiusa come l'aveva trovata
Hermione, al momento di incartarla. Coraggio Draco, si disse. Cerca, almeno per una volta, di andare fino in fondo. Con
una mano tremante sollevò la scatola dalla trapunta del letto e
la avvicinò a se. Poi, con un unico movimento più
schietto e deciso la aprì e la sfilò fluidamente dal vero
oggetto del suo desiderio. Ed eccolo lì, piccolo, rettangolare,
grigio e blu. Esattamente identico a quello che aveva lei.
C'erano solo tre
tasti e una rotellina nera al lato. Provò a premere entrambi i
pulsanti finché il mini schermo del lettore non si accese e sul
display apparve la scritta "Hi". Draco aspettò. Ricordava come
funzionava, non aveva bisogno di leggerlo sulle istruzioni. L'aveva
imparato da Hermione. Mentre aspettava che il lettore finisse di
accendersi si accorse di un bigliettino che giaceva ancora sul fondo
della scatola. Lo prese, curioso, e riconobbe subito la scrittura
aggraziata della ragazza.
Quando ti sarai stufato di ascoltarla,
potrai chiedermi di scaricartene altre.
C'è anche la radio, dovrebbe già essere
sintonizzata su un canale musicale.
Le canzoni che ti piacciono le puoi registrare.
Ti spiegano tutto le istruzioni.
Spero che ti piaccia, ti amo.
Il
lettore terminò l'accensione e a Draco bastarono pochi click per
trovare ciò che cercava. Il titolo della canzone spiccava in
neretto sul fondo bianco del display, scorrendo parola per parola.
EPPURE MI HAI CAMBIATO LA VITA.
Cliccò il tasto con il cerchio, e la canzone partì.
Era il tramonto ormai, la giornata era giunta al termine.
Hermione seduta sul
suo letto, guardò malinconica il sole ritirarsi
salutando il mondo coi suoi sottili raggi rosei. Un altro giorno
era terminato, ma sta volta non lo aveva passato interamente ad
aspettare quel momento. Ricordò i giorni trascorsi a contare le
ore, i minuti che la separavano dal tramonto, il momento più
magico per lei, l'unico nel quale ritrovasse veramente la ragione di
alzarsi ogni mattina e uscire da quella stanza. Era sola- Ginny non era
ancora tornata, Ron se ne era andato- ma la solitudine che sentiva non
dipendeva dalla mancanza di vita attorno a se. Il freddo che provava, e
che la faceva tremare, era un freddo che proveniva da dentro,
scaturendo dal suo cuore spezzato ed espandendosi in ogni fibra del suo
essere. Era come essere morta. Il giorno di Natale. Sorrise, amara. Chi
lo avrebbe mai immaginato.. Chi avrebbe mai detto che sarebbe andata a
finire così. Lei, proprio lei. Scosse la testa, mentre un senso
di rabbia e amarezza si faceva strada nel suo cuore, inasprendolo. Che
grande bugia l'amore. Ora lo aveva capito. E aveva deciso. Ma
più. Mai più farsi prendere così tanto da un
qualcosa di così futile, misero e precario. Mai più
sorridere, sperare, piangere, per un qualcosa destinato a morire. Mai
più. Perché nulla è eterno. Nulla è stabile.
Le luci della notte mi fanno compagnia
sto in macchina da
solo perché tu sei andata via
e provo a immaginare il mio futuro senza te
come farò a ricominciare un'altra donna con un altro modo di fare
riabituarmi a mangiare a guardare un film a dormire insieme
a non aver
paura dei miei cattivi odori a sussurrare piano
E'
notte. Il sole se n'è andato per lasciar posto alla luna,
pallida e misteriosa. Tante stelle brillano nel cielo, rischiarandolo
appena lampeggiando, intonando una danza lenta e malinconica.
Draco
guardò fuori dalla finestra, le cuffie nelle orecchie, e non
poté fare a meno di pensare a lei. Dov'era ora, che faceva? Era
scesa a mangiare? O era rimasta come lui chiusa in camera, senza fame e
senza sete, se non per un amore perduto? Provò a ricordare quei
momenti passati insieme, quando ancora tutto andava bene, e si amavano
senza dubbi e senza preoccupazioni. Dov'era finito tutto questo? Chi se
lo era portato via? Come aveva potuto svanire in un istante, in un
attimo di incertezza, di stupida debolezza?
Provò
poi a immaginare il suo futuro senza lei, il ritornare alla vita di
sempre, le lezioni la mattina, coi suoi compagni, ma senza più
Pansy a gironzolargli intorno, ne Blaise a chiedergli se avesse dormito
bene. Senza la consolazione delle sei del pomeriggio, quando correva
fuori di la, senza dir niente a nessuno, correva da lei, per
abbracciarla e baciarla ancora e ancora e ancora.
Gli amori vanno via ma il nostro ma il nostro no
il tempo passa mentre
aspetti qualcosa in più
ma non rimette a posto niente se non lo fai tu
e
intanto ogni cosa se vuoi
da sempre mi parla di noi
stasera sei lontana
mentre io penso a te
Dove sarai? Cosa farai?
Eppure sei vicina a me
non chiedermi perché
Ti sento così vicina, sotto il mio stesso tetto, a qualche piano di distanza, eppure così irraggiungibile...
Sarà che mi hai cambiato la vita
sembra ieri
Quando
mi dicevi che la luna è bella, che l'amore esiste e che le cose
sono meravigliose se solo apri gli occhi a guardarle..
Eppure mi hai cambiato la vita...
Perché prima
di te non credevo di poter amare, perché prima di te non credevo
di poter sognare, perché prima di te non credevo di poter
soffrire, perché prima di te non ho mai detto ti amo a nessuno, davvero..
Gli amori vanno via ma i sogni ma i sogni no
alcuni non si avvereranno mai
però
immaginare è l’unica certezza che ho
Immaginare che non
sia successo niente, che tu sia ancora qui per me, perché non
esiste nessuna scommessa, esiste solo l'amore e basta.
E questa solitudine che sento sarà
il prezzo per un po’ di libertà
stasera sei lontana
mentre io penso a te
eppure sei vicina a me
non chiedermi perché
sarà che mi hai cambiato la vita
sembra ieri ...
Mi sembra ancora di sentirti ridere...
Eppure mi hai cambiato la vita.
Salve a tutte!!
Avete visto? Sta volta non ho aggiornato tanto tardi, no?
Che ne dite di questo capitolo? Finalmente ho inserito il testo di qst benedetta canzone xD.
Se
volete scaricarvela è "Eppure mi hai cambiato la vita" di
Fabrizio Moro. E' molto bella, ma se devo dirvi la verità io ho
cominciato ad apprezzarla dopo qualche ascolto, quando il mio orecchio
si è abituato alla musicalità lenta e malinconica.
Succede così, a volte.
Ringrazio immensamente tutte quelle che hanno aggiunto la mia storia fra preferiti e in particolare:
anna96:
hihi eh lo so, li sto facendo penare parecchio.. adesso chi lo sa se
riusciranno a fare pace o no.. c'è solo un modo x scoprirlo..
continua a seguirmi! xD hihi. ke ne dici d qst capitolo? 1 po'
tristanzuolo lo so, xò... ci voleva! fammi sapere 1 bacione
avril96: ahah, tranqui, credo che ron abbia imparato la lezione.. credo.. si vedrà ahah. fammi sapere anke x qst cap!! 1 bacio
lilycullen:
ahah davvero dovevano tirarti via dal pc a forza? nn ci credo..
xD! Eh sì, adesso tocca a Draco soffrire cm 1 cane, x 1 volta!!
*me sadica almeno quanto te se non di più xD. cm1 continua
sempre a sperare in un lieto fine, non si sa mai... hehe grazie dei
complimenti, spero che pure questo capitolo ti sia piaciuto, anke se un
po' monotono.. fammi sapere! 1 bacione ciauu
Smemo92:
eh già, avevi proprio indovinato riguardo al regalo di
Hermione-> un po' scontato, lo devo ammettere xD. nn ti preoccupare,
o nel prox capitolo o in quello dopo (ma credo nel prossimo) draco
parlerà con zac! non ti anticipo nulla, ma sappi che i miei
personaggi saranno serpeverdi fino al midollo! fammi sapere cosa ne
pensi di questo capitolo, mi raccomando! 1 bacio a presto
titty79:
ciao!! davvero ti ho fatto piangere?? no, nn ci credo,, impossibile,,,
anke tu, continua a sperare in un lieto fine, la speranza è
l'ultima a morire! vedrò quello che posso afre =P fammi sapere
se ti è piaciuto qst cap! 1 bacio ciauuu
per aver recensito, continuando a sostenermi come sempre. Graziee ragazze!!!
1
bacio a tutte quante, fatemi sapere i vostri pareri!!
Vale*
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