Di ancelle, bambini e famiglie problematiche di beat (/viewuser.php?uid=40068)
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Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e questa storia non
è stata scritta a scopo di lucro.
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Capitolo 6
Fu questo dunque quello che Ikki lesse nel suo sguardo. A parole Kosta
lo stava ringraziando, ma i suoi occhi lo stavano rimproverando per
avergli negato la possibilità di affrontare una situazione
che, a conti fatti, poteva benissimo essere alla sua metaforica altezza.
Il bimbo finì di ringraziarlo, per poi sgambettare via verso
la sua prossima missione.
E Ikki si era dileguato altrettanto in fretta, dirigendosi deciso e
spedito di nuovo alla Terza Casa.
“Assolutamente no!” decretò alla fine,
piantandosi a gambe larghe e braccia conserte di fronte a Saga. Anche
se era cresciuto di parecchi centimetri negli ultimi sette anni, non
era riuscito ad arrivare alla stessa altezza di Gemini. Però
quando voleva, riusciva ad apparire molto minaccioso, perfino per Saga.
E in quel momento era più che mai risoluto a non darla vinta
a quel maledetto combinaguai.
“Ikki…”
“No, Gemini. Non tentare di incastrarmi in questa storia. Non
ci voglio avere nulla a che fare!”
“Ma perché?”
Ikki avrebbe potuto raccontargli dello sguardo saettante che Kosta gli
aveva lanciato. Di come quel faccino tondo da bimbo non riuscisse a
nascondere completamente un'indole fiera e combattiva. E della
sgradevole premonizione che Ikki aveva provato nel guardarlo negli
occhi: avrebbe finito per prenderle anche da quel bambino. Come da ogni
componente di quella disgraziatissima famiglia.
Solo che Ikki aveva ancora il suo amor proprio, per cui non
accennò nulla di tutto questo a Saga.
Si limitò a rispondergli con un deciso
“È una tua responsabilità!”
Saga crollò la testa, massaggiandosi le tempie.
Aveva sperato in un esito diverso, ma alla fine non poteva rimproverare
nulla a Ikki.
Il quale era ora ben deciso a dileguarsi, quanto più
velocemente possibile. Se lo sentiva che se fosse rimasto ancora un
altro minuto la situazione avrebbe trovato un altro sgradevole modo di
peggiorare.
Si avviò verso l'ingresso, il padrone di casa pochi passi
dietro di lui per accompagnarlo.
“Un'ultima cosa” disse Ikki voltandosi, l'indice
puntato contro il naso di Saga “Devi dirlo al bambino. Non ci
vorrà molto prima che si accorga della somiglianza. Siete
uguali, dannazione.”
“Ma…”
“Fidati, se lo viene a scoprire perché ha avuto
l'intuizione davanti lo specchio saranno cazzi amari per te. Se glielo
dici prima che se ne accorga hai invece qualche vaga
probabilità che non ti odi per tutta la vita.”
Ikki annuì deciso e si diresse verso l'uscita.
Stava prendendo commiato da Saga quando i due sentirono un cosmo caldo
e luminosissimo avvicinarsi.
“Buongiorno Phoenix, che piacevole sorpresa vederti al
Santuario!” lo salutò candido come non mai Aiolos.
“Sì, sì, certo.
Buongiorno…” lo liquidò in fretta Ikki.
Ci mancava solo il piccione dorato.
“E buongiorno anche a te, Saga! Bella giornata non
è vero?”
Sia Ikki che Saga guardarono in alto. Ad onor del vero fino ad una
mezz'ora prima il cielo era coperto di nubi, ma adesso era terso e
limpido, azzurrissimo.
Ikki guardò Saga con un sopracciglio inarcato, ma questi gli
fece cenno di ignorarle la cosa. Aiolos, sempre sorridendo
indicò la persona dietro di lui, che né Saga
né Ikki avevano notato.
“Stavo facendo un giro per Rodorio e mi sono imbattuto in
questo giovane fanciullo.”
Kosta sbucò da dietro le gambe di Aiolos, guardando prima
Saga poi Ikki, e poi di nuovo Aiolos. Sembrava perplesso dalla strana
piega che gli eventi avevano preso negli ultimi giorni. Ed era in
qualche modo a disagio. Ma mai quanto Saga, che saettò lo
sguardo velocemente dal bambino all'amico, sudando freddo.
Aiolos non sembrò rendersi conto di questo interessante
scambio di sguardi, e proseguì “Ho scoperto che ha
un forte cosmo sopito che alberga dentro di lui. Stavamo giusto andando
dal Pontefice. Gli voglio chiedere se posso prenderlo come
allievo!” e sorrise, quel sorriso così puro da
zittire chiunque.
Ma questo non impedì certo né a Saga
né a Ikki di lanciare uno sguardo – preoccupato?
– all'indirizzo del bambino.
Dal canto suo, Kosta arrossì di botto notando gli sguardi
– allarmati? – che Phoenix e Gemini gli avevano
lanciato. Avrebbe voluto ribattere che era stato il sommo Aiolos a fare
tutto di testa sua. Lui non c'entrava nulla. Non aveva quasi avuto il
modo di dire una sola parola, da quando quella specie di angelo d'oro
l'aveva avvicinato. Avrebbe anche avuto delle rimostranze da fare,
visto come lo stavano trattando, ma di fronte al quel sorriso
disarmante che era di nuovo andato a vestire il viso di Aiolos, Kosta
non poté che abbassare la testa e nascondersi di nuovo,
sempre più impacciato, dietro le gambe di Sagitter.
Saga era a bocca aperta, non sapeva proprio che cosa dire.
Ikki invece stava cercando stoicamente di mantenere il suo
atteggiamento di puro menefreghismo. E dovette ringraziare il fatto che
Kanon non fosse nei paraggi: lui sarebbe di sicuro scoppiato a ridere e
Ikki era quasi certo che a sua volta non sarebbe riuscito a trattenersi
se questo fosse accaduto.
E in tutto questo Aiolos non sembrava aver captato nulla delle varie
considerazioni silenziose che gli altri si stavano scambiando
vicendevolmente.
“Vieni Kosta, andiamo!” si limitò a
dire, e prese per mano il bambino che, sempre più
sconcertato, non poté fare altro che stringere nella manina
paffuta le affusolate dita del Saint, seguendolo su per le scale.
E mentre si allontanavano, Ikki sentì che diceva al bimbo,
sempre con il suo solito luminosissimo sorriso “Sai, mi
ricordi un mio caro amico quando aveva la tua età. Sono
sicuro che andremo d'accordo!”
Ikki aspettò che i due scomparissero dalla loro vista, poi
guardò per l'ennesima volta Saga, sempre più
perplesso.
Gemini pareva sotto chock.
“Pensi che l'abbia capito?” domandò Ikki.
“Aiolos? Non lo so… non credo. Per certe cose
è troppo…”
“Già.”
“Forse è meglio così.”
“Forse.”
Ikki prese commiato dandogli una pacca sulla schiena per poi
indirizzarsi, finalmente libero, verso le scale. Si
allontanò a passo molto svelto.
Saga invece rimase lì dov'era, fermo a guardare fisso gli
scalini bianchi che si innalzavano oltre la sua casa.
Fu in quella stessa posizione che Kanon lo ritrovò,
più tardi.
“Allora Saga? Che cosa è successo? Ikki ha
accettato?” chiese ridacchiando, già immaginando
quale era stato l'esito di quell' incontro che non prometteva nulla di
buono già in partenza.
Saga si riscosse dal torpore in cui era caduto.
Guardò a lungo il fratello, non riuscendo a capacitarsi di
come facesse a trovare sempre qualche cosa su cui ridere.
“Lo sai che è tutta colpa tua, vero?”
“Prego?”
Saga rientrò mestamente in casa.
“Sempre, sempre colpa tua…”
Kanon lo fissò sbattendo le palpebre.
“Che ho fatto di male questa volta?”
“Esisti, Kanon. La tua esistenza causa un continuo confluire
di eventi catastrofici.”
“Beh… non è morto nessuno questa
volta!”
“Per ora…!” replicò con voce
funerea Saga.
Kanon scoppiò a ridere.
Non sapeva che cosa fosse successo quella mattina, ma a giudicare dalla
faccia di suo fratello era sicuro che ne avrebbe riso per molto, molto
tempo.
Ah, non vedeva l'ora di incontrare di nuovo il suo carissimo nipotino!
Fine
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Angolo dell'Autrice:
Ed eccoci alla conclusione di questo mio piccolo delirio.
Il nostro luminosissimo Aiolos arriva a salvare la situazione! E no,
qualunque cosa possiate dire, Ikki non avrebbe accettato l'incarico per
nulla al mondo! XD
Qui concludo la storia. Ad andare avanti la cosa si sarebbe
inevitabilmente trasformata in qualche cosa di serio, e visto che non
era questo l'intento della fic, non proseguirò oltre. In
ogni caso, non ci metto la mano sul fuoco, ma potrebbe uscirne ancora
un capitoletto, per un'ultima scena comica. Ma per ora non è
nemmeno in cantiere, quindi non mi azzardo a fare promesse. Nel caso
aggiornerò qui di seguito.
Per ora, posso solo ringraziare di cuore tutte quelle persone che hanno
letto, commentato, preferito e seguito questa storia. Grazie mille a
tutti! ^0^
-Diana: Ikki
e Kosta potrebbe andare d'accordo, ma non nel futuro prossimo! E di
certo dopo questo Phoenix si terrà ben lontano da Atene per
un pò! XD
-makochan:
*Saga continua a
borbottare e la guarda male* Per quanto riguarda la resa
pubblica della paternità… sì, prima o
poi Saga lo farà. Forse. Un giorno. Per ora si
farà un altro bel bagno! XD
-sunight:
Saga, Kanon e Ikki sono un bel trio in effetti, ma da quando si sono
tutti e tre ravveduti vanno d'amore e d'accordo! XD
-Arcadia:
L'altro allievo di Saga si riferisce ad una fic di ayay, che
però non è stata ancora postata. Vedrete anche
quella, prima o poi! XD E anche io adoro i due gemellini! Specie, come
hai detto tu, per le differenze caratteriali. Quando ci si mettono sono
un duo fantastico!
-calliope:
*la aiuta a riacchiappare gli ormoni* Non ci si può far
niente, Saga è secsi anche quando è seduto a
tavola! XD Per quanto riguarda Ikki, l'allievo è Ilias, la
creatura di ayay/Dima. E per quanto possa essere d'accordo con te sul
fatto che a Ikki piacciano gli sguardi decisi, con la famiglia Gemini
ha davvero dei problemi. È stato bulleggiato senza
pietà da entrambi i fratelli! *C* Poi… io, io
stesse, e io medesima siamo tutte e tre disponibili, quindi
sentiti libera di chiedere tutto quello che ti pare! *C*
Aspetto con ansia la tua opera! ♥ *la spuccia*
-aries_no_nike:
Kanon ad allenare Kosta?! Prova a proporlo a Saga, e poi dimmi che
faccia ha fatto! XD Tra lui e il cognato, non si fida. Oh, non si fida
proprio per nulla! XD
-Ayako: anche se non
hai commentato… grazie per il supporto e gli imbizzarrimenti
su msn. E ricorda… PENNUTI! *C°
Alla
prossima!
Grazie per avermi seguita!
Fatemi sapere i vostri commenti, pareri o critiche.
Grazie a chi vorrà recensire e a quanti leggeranno e basta!
Beat
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