Ten times Kurt and Blaine find each other and one they find somebody else.

di Locked
(/viewuser.php?uid=552557)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Every February you'll be my Valentine. ***
Capitolo 2: *** Now you're just somebody that I used to know. ***
Capitolo 3: *** At this moment you mean everything to me. ***
Capitolo 4: *** Between the lines of fear and blame. ***
Capitolo 5: *** And it's now or never. ***
Capitolo 6: *** Out of control. ***
Capitolo 7: *** Here comes the rain again, falling from the stars. ***
Capitolo 8: *** Cause I'm only a crack, in this castle of glass. ***
Capitolo 9: *** You are perfect to me. ***
Capitolo 10: *** All I can breathe is your life. ***
Capitolo 11: *** For every day and night; I'm gonna be there. ***



Capitolo 1
*** Every February you'll be my Valentine. ***


Note iniziali:
Diamo a tutto ciò una parvenza di normalità. Dunque, sono in una fase in cui non riesco a mandare avanti come vorrei una long che ho iniziato, quindi mi butto su qualsiasi altra cosa possa "aiutarmi" a trovare ispirazione. E' venuto fuori questo. Ho fatto partire la riproduzione casuale del mio ipod, ed ho scritto qualcosa su qualsiasi canzone capitasse, nel tempo della canzone stessa. Ovviamente rileggendo e correggendo poi tutto. Spero possa piacervi, in qualche modo. Il primo capitolo è - ovviamente - su San Valentino. E' partita Teenage Dream, e sono partita io. Enjoy!


 

Every February you'll be my Valentine.



“Blaine?” Kurt sussurra e disegna piccole circonferenze sulla spalla scoperta del suo ragazzo con la punta delle dita.

“Mh?” Blaine apre gli occhi lentamente, come se movimenti troppo bruschi potessero alterare la perfezione di quel momento.

“Te la ricordi, la prima canzone che ti ho sentito cantare?” è appena un mormorio, ma suona come se avesse parlato a voce alta, nel silenzio della loro camera da letto.

Blaine sorride.

“I finally find you, my missing puzzle piece. I’m complete.”

Ridacchiano entrambi, ricordando i Kurt e Blaine di più di cinque anni prima.

La mano di Kurt scivola sulla sua clavicola, andando a posarsi sul suo collo.

Blaine abbassa di nuovo le palpebre e distende le labbra in un sorriso rilassato.

“Sai, a volte penso che tu abbia ragione, su Katy Perry.”

Blaine inarca un sopracciglio con fare teatrale, ma sotto sotto sta ancora sorridendo.

“Oh, andiamo, sai quanto mi costa ammettere una cosa del genere, sii buono con me.”

La risata cristallina del riccio risuona di nuovo tra quelle quattro pareti.

“Va bene, va bene. Su cosa avevo ragione?” chiede quindi, spettinando i capelli castani dell’altro.

“Sul fatto che le sue canzoni siano perfette per esprimere come ti senti. Quello che provi.”

Kurt chiude gli occhi, affonda la testa nel cuscino. Continua a parlare.

“Sai, io voglio davvero essere il tuo Valentino. In ogni febbraio delle nostre vite.”

Blaine sorride per qualche secondo, alla vista del suo ragazzo. Adesso che ha Kurt, non sa come potrebbe sopravvivere senza.

Si abbassa di qualche centimetro e fa scontrare le loro labbra in un bacio un po’ confuso, un po’ dolce, un po’ bisognoso.

Quando si dividono, la bocca di Kurt si incurva in un sorriso.

“Kurt?”

“Mh?” Kurt apre un occhio alla volta.

“Buon San Valentino.” Biascica Blaine.

“Buon San Valentino anche a te.”




Locked's corner:

Che ve ne pare? Fatemi sapere, davvero. Ho proprio voglia di scambiare qualche chiacchiera con voi, specialmente per il fatto che tra dieci giorni riinizia Glee e, insomma, ho bisogno di esternare la mia felicità sclerare con qualcuno.
Un abbraccio. **

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Now you're just somebody that I used to know. ***


Note iniziali:
Dunque, vorrei poter dire qualcosa di sensato. Ma non sono in grado di farlo, al momento. 11 seguite? Guys, are you kidding me? Sto tipo saltellando e spargendo caramelle. Già. Ricomponiamoci, dunque, questa flash non mi convince molto. E' ... diversa da come l'avevo immaginata. 
*voci di sottofondo* "Ma sei idiota? Sei l'autrice. Che vuol dire che non è come te la sei immaginata?
Eh, i misteri della vita.
Smetto di straparlare e vi lascio questa pillola. Ci vediamo sotto! **




Canzone del capitolo - se vi va di ascoltarla come sottofondo -: Somebody that I used to know.



 
Now you're just somebody that I used to know.

 
“Dove diavolo ti eri cacciato, in tutti questi anni?”  Kurt sorseggia il suo caffè bollente, avvolgendo la tazza con le dita nel vano tentativo di riscaldarsi un po’, in quella fredda sera invernale.

“Ho studiato alla NYU, poi ho cominciato a girare, sai … case discografiche, produttori. Sto ancora cercando.” Blaine ha un biscotto tra le mani. Lo mordicchia lentamente. “E tu?” chiede dopo un attimo di esitazione.

“NYADA, ora cerco qualcosa tra gli off Broadway.” Kurt è cambiato. Blaine lo nota subito. Sono cambiamenti impercettibili, a un occhio distratto. Ma ci sono. Le sue spalle sono più larghe, il portamento più slanciato. Il viso ha definitivamente perso quell’alone infantile tipico degli adolescenti. E’ un uomo. I suoi movimenti sono sicuri, calibrati. Esperti.

“Sembra ieri, la consegna del diploma.” Kurt lo risveglia dallo stato assorto in cui è caduto. E’ vero. Sembra ieri, ma sono passati quattro anni.

Improvvisamente Blaine si rende conto di non riconoscere chi ha davanti.

Quello è Kurt Hummel, Newyorkese in cerca di successo in teatro, non Kurt Hummel, studente spaventato e sognatore di Lima.

Non è più il vecchio Kurt, il suo Kurt.

Ma, stranamente, questo non lo spaventa. Forse perché questo nuovo Kurt gli piace, forse perché l’idea di non vedere qualcuno a cui era così legato per tutto quel tempo e poi ritrovarselo nella caffetteria sotto casa per uno strano disegno del karma lo rende leggermente euforico.

O, forse, perché neanche lui è più il vecchio Blaine.




Note finali:
Sì, insomma, l'avevo detto che non mi convinceva ... Quindi, fatemi sapere. Dopotutto questo è un espreimento per migliorare, sentitevi liberi di dirmi tutto quello che volete. c:
Aggiornerò, salvo imprevisti, un giorno sì e uno no. Ci tenevo a ringraziare in particolare le due ragazze che hanno recensito la scorsa volta, Vicky0117 e babykit87l. Siete stupende! E, nada. Vado a vedermi Sherlock, un abbraccio! *w*
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** At this moment you mean everything to me. ***


Note che tra un po' sono più lunghe della fic, ma va be'.
Saaaalve! Posso dire che vi vorrei abbracciare fortissimo? Siete dei cupcake, e sì, stasera sono in vena di dolcezza. Quello che era partito come un esperimento è diventato importante, per me, grazie a voi. Questa canzone l'ho scoperta grazie a 'Noi siamo infinito', ed è stupenda. Davvero, la flash vale il doppio se nel frattempo ascoltate la canzone. Vi lascio al capitolo - più felice di quello precedente. Enjoy! 


Canzone della fic: Come on Eileen
.
 

At this moment you mean everything to me.




Blaine è terrorizzato.

Letteralmente terrorizzato.

E immobile. Beh, c’è poco da dire, non ha mosso un piede da quando è entrato nella grande palestra della scuola. E anche se intorno a lui i vestiti delle ragazze svolazzano in onde di tessuto e le scarpe laccate dei ragazzi pestano qua e là il pavimento a ritmo di musica, lui non riesce a spostarsi.

Non che non sappia il perché. Voglio dire, è ovvio che lo sa. Il fatto è che c’è Kurt Hummel a meno di tre metri da lui. Ed è meravigliosamente stupendo. Anche mentre ride così tanto che gli si formano due dolcissime fossette nelle guance e gli occhi gli si socchiudono. E’ stupendo e non sa per quale motivo non stia ballando insieme agli altri ragazzi.

La sua migliore amica è lì con lui, gli sembra che si chiami Rachel. Pare che gli stia raccontando qualcosa di esilarante, e Blaine non può fare a meno di fissare quelle piccole pieghe ai lati degli occhi di Kurt, e le sue ciglia incredibilmente lunghe che gli sfiorano le guance.


Rachel ha rifilato una gomitata a Kurt e sta ammiccando nella direzione di Blaine.


Kurt si volta e incastra i loro sguardi.

No.

No, no, no. Maledetta Rachel Berry. L’ha scoperto.

Blaine incespica sui suoi stessi passi e cerca di fuggire attraverso l’ingresso principale, prima di poter essere intercettato. Si ferma immediatamente, però.

Due dita gelide, ma allo stesso tempo così inspiegabilmente elettriche, gli stringono il polso. Si volta, lentamente, e si specchia nello sguardo più luminoso e brillante e azzurro che abbia mai incontrato.

Si chiede perché Kurt non l’abbia già insultato o non gli abbia lanciato qualcosa contro, ma è solo una domanda veloce, estremamente veloce.

“Ehi.” Una sillaba, ma la musica che esce dalle labbra di Kurt sovrasta e supera quella lanciata a tutto volume dalle casse.

“Ehi.” Si trova a rispondere. Stupido. Idiota. Scappa prima che ti venga in mente di combinare qualche altro disastro.

“Ti va di … uhm … ballare?” non ci può credere. Assolutamente, non può. Kurt Hummel, il ragazzo più popolare e bello della scuola, quello per cui ha una cotta dal primo anno, gli sta chiedendo di ballare?

“Sì.” Sussurra Blaine, e improvvisamente capisce che c’è qualcosa che preferisce ancora di più del gel, o dei papillon o dei suoi stupidi pantaloni arrotolati alle caviglie.

Il sorriso di Kurt.





L'angolino della pazza che scrive questa roba.

Mi chiedo perché le mie note finiscono per essere più lunghe della flashfic. Mah. Allora, posso stritolarvi tutti? Siete dolcissimi, davvero. Non me li aspettavo tutti questi seguiti per questa raccolta. Ringrazio ancora una volta, e non mi stancherò di farlo, babykit e Vicky che recensiscono - you're amazing girls! 
E poi ovviamente Ambros, che lo sa, e che è fantastica. Messaggio subliminale, andate a vedervi le sue storie, now.
Volevo spendere due paroline sul capitolo. Mi sono divertita moltissimo a scriverlo - godetevelo perché il prossimo sarà angst. Ma tipo, tanto angst. - e spero che anche a voi sia piaciuto leggerlo. Inutile ribadire la mia fissazione per i prom americani, vero? Fatemi sapere, davvero, anche con due parole. Perché mi servono consigli e pareri per migliorare, e voi siete gli unici a potermeli dare. Davvero, vi adorerei se receensiste. Un bacio! *w*

Ps. Sì, sì, me ne vado. Volevo solo lasciarvi i link di due mie one shot. Mi rendereste una persona felicissima se andaste a darci un'occhiata. **
Fairytales don't always have an happy ending, do they?
Definitely yes.

Evaporo.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Between the lines of fear and blame. ***


Note iniziali:
Non ho molto da dire, spiegherò tutto meglio alla fine.
Avvertenze: se avete inclinazioni al suicidio, o in qualche modo l'idea di questo gesto vi dà fastidio, non proseguite.



Canzoni della flashfic:
Just give me a reason, P!nk.
How to save a life, The Fray.



 
Between the lines of fear and blame.
 


“Dammi una ragione, una singola ragione per non farlo. E non lo farò.” Blaine lo guarda coi suoi occhi, così profondi e dolci. Non sono più accesi da quella scintilla che brillava in essi un tempo. Ora sono più vecchi, più spenti, nonostante appartengano a un diciassettenne.

“Una sola.” Singhiozza, il respiro che si fa affannoso, le lacrime che offuscano gli occhi, i piedi che si muovono quasi alla cieca, spostandosi su quei pochi centimetri di cemento. Un passo, ecco su cosa si basano la vita o la morte di Blaine, un passo.

Non ci può credere. Non vuole farlo, soprattutto. Quello che ha davanti non è più il suo Blaine. Quello è un altro ragazzo, lo sa bene. E’ un ragazzo piegato; dalle difficoltà della vita, dai bulli che ha come compagni di classe, dai genitori che si rifiutano di considerarlo loro figlio. Quello è un Blaine che ha vissuto fin troppo dolore, per poter essere sopportato.

“Ti prego.” Non si è nemmeno accorto di aver parlato. Inghiotte a vuoto un  paio di volte e allunga la mano stringendo nient’altro che aria tra le dita. E’ troppo lontano, diavolo, quel maledetto davanzale è troppo lontano.

“Blaine, ti prego. Non farlo. Per me. Non farlo. Ti amo.” E poco gli importa che quella frase non abbia senso, perché può finalmente vederlo, quel lampo di esitazione negli occhi di Blaine.

Ed è tutto ciò di cui ha bisogno.

“Tu … Tu, cosa?” Blaine è piegato, ma non spezzato. Kurt lo vede, e a quel punto permette a una scintilla di speranza di scaldargli il cuore.

“Ti amo, Blaine. Ti amo.” E Blaine si lancia contro di lui.

E poco gli importa se sono a terra, con le gambe e le braccia intrecciate e i vestiti stravolti. Poco gli importa se ora stanno ridendo convulsamente, mentre pochi secondi prima le lacrime sembravano l’unica soluzione plausibile.

“Ti amo anch’io.” E ora lo sa.

Sa di essere la sua ragione.





Locked's corner. (?)


Buona sera! Non mi odiate, avevo bisogno di scrivere questa flashfic. Quando è partita Just give me a reason, ho cominciato a scrivere di getto, tanto che mi sono accorta di aver continuato anche mentre iniziava un' altra canzone - How to save a life, appunto.  Quindi sono andata avanti ed è uscito ... questo.
E' il mio primo tentativo di scrivere qualcosa di così pesante, infatti non sono nemmeno riuscita a farla finire male. Sono davvero tanto tanto insicura, quindi, se vi andasse di lasciarmi un parere, sarei qualcosa come la persona più felice del mondo.
Un grazie immenso ad Ambros, che mi lascia le recensioni più sclerotiche e più folli di sempre - appena finisco di pubblicare vengo a dare di matto con te per mp!
E a Vicky e a tutti quelli che seguono e preferiscono. Siete stupendi! Fatemi sapere, credo che questo sia il capitolo per cui sono più in ansia.
Un abbraccio!**

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** And it's now or never. ***


Note iniziali: 
Scusate per il ritardo, ma ieri non sono stata mai a casa, la sera ho dormito fuori e non sono riuscita a postare. Sono pessima, lo so. :c 
Con lo scorso capitolo si spiega il rating della raccolta, d'ora in poi sarà tutto meno cupo - ma non pensate di aver finito con l'angst. L'angst e io viviamo in simbiosi; eh. Che dire? Questo è leggermente più leggero. Spero vi piaccia!




Canzone della flasfic: It's my life, Bon Jovi.


 
And it's now or never.




“Blaine! Dove stai andando? Blaine!” Kurt spalanca la porta e si getta giù per le scale, incespicando ogni due secondi sui propri passi.

“Oh, non lo so. Dimmelo tu Kurt. Magari da qualcuno che riesca ad essere felice per me. Magari da un amico.” Blaine si blocca a metà corridoio e Kurt indietreggia, colpito dalla veemenza di quelle parole.

Il riccio si passa una mano sul volto con fare stanco.

“Ah, è così, quindi. Kurt di qua, Kurt di là, quando hai bisogno di me. E poi appena provo a criticare - non stavo nemmeno criticando, comunque, stavo semplicemente esprimendo il mio parere - te ne vai senza troppi complimenti?”

“Oh, sai, di solito è questo quello che ci si aspetta dagli amici, il sostegno, il supporto.”

“Vorresti dire che non sono un buon amico per te?”

“No—Dio! Kurt, perché devi sempre rendere le cose così difficili? Non potresti semplicemente essere felice per me?”

“Felice per—Oh, ma certo. Felice perché uno stupido presuntuoso che ha palesemente ammesso di cambiare ragazzo ogni sera ha appena flirtato con te al Lima Bean? Ma mi sembra ovvio, sono così felice che un idiota abbia appena messo gli occhi su di te!”

“Si chiama Sebastian, e sì. Dovresti esserlo, migliore amico. Perché rendi tutto così complicato?”

“Perché mi piaci, razza di idiota!”

Non fa neanche in tempo a pentirsi di ciò che ha appena detto – non lo farebbe comunque -, si lancia su Blaine e fa combaciare le loro labbra.

Quando si separano, Blaine sorride e Kurt si morde il labbro inferiore – riesce quasi a sentire il sapore di Blaine, e non ha idea di come sia possibile.

“Mi piaci anche tu.” Sussurra il moretto a pochi centimetri dalle sue labbra.

Non riesce nemmeno a finire la frase che sono di nuovo avvinghiati insieme e, insomma, non è che gli dispiaccia.

“Kurt?”

“Mh?”

“Sai che non sarei mai uscito con quella mangusta, vero?”

“No?”

“No.”

E Kurt può giurare di aver sentito il suo cuore perdere un battito.




L'angolino della svitata che scrive 'sta roba:

Saaaaalve! Che ne dite? Vi è piaciuto? Mi piacerebbe moltissimo sapere cosa ne pesate. *elemosina recensioni*
Ovviamente scherzo; ma sappiate che se vi va di scambiare due parole, io sono qui. Sclerata più del solito perché tra due giorni - DUE! - rinizia Glee, ma ci sono. ;D
Mi sto immergendo totalmente in altre due long, una delle quali sarà molto long, e non ho più idea di dove trovare tempo per scrivere, considerati i tre compiti in classe della prossima settimana, ma VA BE'. Anzi, se vi andasse di darmi qualche consiglio per mp vi adorerei - e vi adorerebbe Ambros, che tra un po' non ne può più di me e viene a tirarmi un mattone in testa. 
Ringrazio ovviamente Ambros, che è una santa, e Vicky, che recensisce sempre. Grazie anche a chi legge in silenzio e a chi segue, vi adoro!
A dopodomani, stavolta sarò puntuale.
Un abbraccio! **

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Out of control. ***


Note iniziali:
Niente di particolare per questo capitolo; solo, l'ho scritto a notte fonda. E boh. Spero vi piaccia! Enjoy.



Canzone della flash: Just lose it, Eminem. - ma ve la sconsiglio, a meno che non vi piaccia Eminem-

 
 
 
Out of control.
 
 
"Blaaaaaine. Blaine? Dove seeeei?" Kurt gesticola e inspira a fondo, assaporando l'aria fredda della notte autunnale. Non è molto sicuro di dove si trovi. Né del fatto che sia normale che quel lampione assomigli decisamente a un drago.

"Kurt. Sono qui, eccomi. Dove vai?" Oh, forse dovrebbe smettere di camminare - barcollare - in giro. Si aggrappa alla spalla di Blaine.

"Sulla Luuuuuna, Blaine? Mi porti sulla Luna?"

Blaine ridacchia. Possibile che il suo ragazzo sia adorabile anche durante una sbronza colossale?

"No, tesoro. Ti porto a casa, perché se tuo padre non ti trova a letto prima di mezzanotte tira fuori il fucile del prozio nazista." Blaine rabbrividisce anche solo a pensarci.

"Ma Blaaaaine, io voglio andare sulla Luna!"

Lo fa scivolare sul sedile del passeggero per poi sistemarsi al posto del guidatore. Kurt si abbarbica al suo braccio destro e fissa la strada buia fuori dal finestrino. Blaine sospira. Sì, il suo ragazzo è adorabile, soprattutto se ha le guance arrossate, i vestiti stropicciati e l'espressione corrucciata concentrata su qualcosa di indefinibile.

"Ho cambiato idea." Dice a un tratto il castano.

"Sì?" Si trova a rispondere Blaine, con un sorriso sulle labbra.

"Sì. Sulla Luna. Non voglio più andarci." Continua Kurt, completamente assorto nei suoi pensieri.

"Ah, no?" Chiede Blaine, mentre si ferma a un semaforo e si volta verso Kurt.

"No, perché ho già le stelle." Gli risponde guardandolo negli occhi.

"Hai già le stelle?" Blaine è confuso.

"Sì, quando sorridi, i tuoi occhi brillano come le stelle. E le stelle sono migliori della Luna."

Blaine è contento che l'auto non sia in movimento, altrimenti a quest'ora sarebbero stati entrambi spiaccicati contro un albero. Spalanca occhi e bocca, e Kurt, sorridendo, gli si avvicina e gli schiocca un veloce bacio sulle labbra. Poi torna al suo posto con un sospiro soddisfatto.

"Blaine?" Chiede dopo qualche minuto di silenzio.

"Mh?" 

"I tuoi occhi brillano più delle stelle."



Spazio autrice:

Lo so, non ho idea di come una cosa del genere possa essere uscita fuori da una canzone di Eminem. Una canzone del genere, poi! Che ci volete fare, io il fluff lo metto un po' dappertutto; è finito anche qui.
Un grazie enorme a tutti quelli che leggono, un abbraccio a chi recensisce, e un mare di caramelle a Ambros - che non vuole tirarmi i mattoni, santa donna!
Al solito, sono qui, se vi va qualche sclerata. Perché mancano sei ore. Sei. Ore.
Glee is back, bitches!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Here comes the rain again, falling from the stars. ***


Note Iniziali:
Una valanga di angst. Un mare di angst. Tonnellate di angst. Lettore avvertito ...
Spero vi piaccia!




Canzone del capitolo: Wake me up when september ends, Green Day.


 
Here comes the rain again, falling from the stars.


Kurt si accascia sul pavimento e appoggia la schiena alla porta, raccoglie le ginocchia al petto e vi nasconde la testa.

Fa di tutto per non scoppiare a piangere di nuovo, perché basta, hai versato troppe lacrime, devi raccogliere tutto quello che hai perso e andare avanti.

Andare avanti.

Ma non ci riesce, è ovvio che non ci riesca.

"Kurt." Blaine sussurra dolcemente, sedendosi vicino a lui e allontanandogli le mani dal viso.

"B-Blaine." Singhiozza Kurt. Poi si spinge in avanti a si accartoccia contro il petto di Blaine, che lo culla fino a che non finiscono i singhiozzi.

Fino a che non finiscono le urla.

Fino a che non finiscono le lacrime.

Quando Kurt ricomincia a respirare regolarmente, quando il battito del suo cuore torna al suo posto, Blaine decide che non possono restare lì per tutta la sera.

Avvolge le braccia sulle spalle e sotto le ginocchia di Kurt, lasciando che lui gli si sistemi addosso. Poi si alza e lo trasporta in camera da letto.

Non si spogliano, non si cambiano. Per quello c'è tempo, dopo. Ora è tutto troppo tangibile, tutto troppo reale per essere ignorato anche solo un istante.

Burt è morto.

Kurt sente la cicatrice di ricordi che gli solca il petto riaprirsi in una voragine che lo travolge di nuovo in una confusione di lacrime e singhiozzi vuoti.

Blaine lo stringe tra le sue braccia, e gli è grato per questo, perché altrimenti si sarebbe sicuramente sbriciolato in tanti piccoli pezzettini.

Dentro di sé, sotto al dolore e al vuoto che sente in quel momento, Kurt riesce a percepire una fonte di calore familiare e confortante. E a quel punto, capisce che si sta innamorando di Blaine di nuovo.

Giusto un po' di più.



Note della masochista che scrive questa roba:

Già vi vedo che prendete le asce e venite a rincorrermi. Perdonatemi, ma avevo bisogno di scrivere un po' di angst. Non sarei stata io, se non l'avessi fatto. Spero soltanto che vi sia piaciuto, e se vi va di lasciarmi un commento o di fare due chiacchiere sulla nuova puntata di Glee, here I am!
Devo dire che a me la puntata è piaciuta, parecchio. Anche le canzoni, specialmente Breakaway. *w*
Un grazie immenso a chi legge in silensio, a chi segue, a Vicky che recensisce sempre e a Ambros, a cui devo regalare una fabbrica di dolci - che poi oggi è Giovedì Grasso! Potrei regalarti qualche dolce di Carnevale, ci stai?
Vi adoro, seriamente! A presto! **

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Cause I'm only a crack, in this castle of glass. ***


Note sensa senzo iniziali:
Mi sto perdendo Harry Potter, per pubblicare. Pensate a quanto siete importanti per me, aw. Ciancio alle bande; enjoy!



Canzone della flash: Castle of glass, Linkin Park.


 
Cause I'm only a crack, in this castle of glass.



"Lasciami andare! Lasciami subito!"

"Kurt. Ehi! Non urlare."

"E allora lasciami."

Blaine allenta la presa sul suo polso e lo guarda con quegli occhi che gli scavano dentro, in cerca di una spiegazione, di un motivo qualsiasi.

Kurt si sistema meglio la tracolla sbrindellata e tira su il cappuccio della felpa sformata.

Si infila la sigaretta in bocca, cercando di nascondersi da quello sguardo che è sicuro di non essere in grado di sostenere.

"Si può sapere cosa c'era di così importante che dovevi chiedermi per trascinarmi via dai miei amici, Anderson?" Lo squadra, cercando di mostrarsi indifferente, ma in realtà sta morendo dentro.

"Volevo parlarti." Blaine abbassa lo sguardo, improvvisamente è intimidito. Ora che l'adrenalina non circola più nelle sue vene, non sa se ne vale la pena di esporsi così tanto. Dopotutto lui è sempre il nerd della scuola, e Kurt è sempre ... Kurt. Poi però rincontra quegli occhi di ghiaccio.

E sì, ne vale la pena.

Kurt allarga le braccia, facendo cenno di star ascoltando.

"Volevo parlarti ... Di te."

Blaine costringe le parole a rotolare fuori dalla sua bocca.

"Di me?" Kurt inarca un sopracciglio.

"Perché lo fai? Kurt perché ti butti via così? Perché fingi che non ti importi niente di nessuno?"

"Tu non hai il diritto di far--"

"Io lo vedo, lo sai? Tu hai gli occhi tristi. Io-- Io vorrei solo fare qualcosa per--"

"Perché sono un fottuto errore! Ecco perché! E tu non ci puoi fare nulla. Nessuno può. Sono una dannata crepa che nessuno vede e nessuno vuole vedere. E non provare nemmeno a dirmi che tu sei diverso, perché li conosco quelli come te. Sono i peggiori, i peggiori." Kurt sta urlando - o forse sta solo buttando fuori tutto quel dolore che in quegli anni si è sforzato di nascondere.

Per quale motivo se la stia prendendo con Blaine, però, non lo capisce. Forse ha solo bisogno di una valvola di sfogo; o forse non ce la fa semplicemente più.

E adesso si aspetta tutto; lacrime, pugni. D'altra parte lo sa, che è bravo a ferire con le parole.

Quello che non si aspetta sono due braccia forti che lo stringono e un torace caldo appiccicato al suo.

Quello che non si aspetta è quella voce quasi soffocata contro la sua felpa che "Lascia che io ci provi; ad aggiustarti. Lascia che io ci provi."

Quello che non si aspetta, è che le sue braccia, le sue stesse braccia, si stringano attorno alla schiena di Blaine. 

Quello che non si aspetta, è il calore bagnato delle lacrime che gli scorrono sulle guance.



Spazio autrice.
Aw, ma c'è Draco in tv. *---* Bello di Locked. *strizza le guance a Draco*
Ricomponiamoci.
Questa, beh, questa è una delle canzoni che preferisco del gruppo che amo di più, quindi diciamo che a questa flash ci tengo parecchio. Posso abbracciarvi tutti? Seriamente, le visite sono tante, i seguiti sono tanti e voi mi state dando un'opportunità che io non credo minimamente di meritare; quindi grazie.
Devo regalare qualche dolce a Vicky e a babykit, che sono stupende. E un abbraccio stritolante sommato a un pacco gigante di marshmallows a Ambros. *annuisce soddisfatta*
Non so voi, ma i miei feelings in questo periodo sono veramente impazziti; tra Lea che pubblica If you say so, tra le nuove puntate, tra Breakaway che ormai ho messo a ripetizione continua nel mio iPod, rischio di scoppiare a piangere un secondo sì e l'altro pure.
Mi dileguo, vado a finire di vedere Il Principe Mezzosangue.
Un bacio! **

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** You are perfect to me. ***


Note iniziali:
Ma quanto siete fantastici? Troppo, ve lo dico io.
D'ora in poi, solo fluff; basta angst, promesso. Vogliatemi bene!
Enjoy. **




Canzone della flash: Perfect, Glee Cast Darren e Chris che skajcnskn. Ci siamo capiti; insomma.


 

You are perfect to me.




"Vai via! Te non sei come noi, noi non ti vogliamo!"

"Sì, Dave ha ragione. Noi non vogliamo giocare con te a prendere il tè!"

"Non ci piacciono i giochi da femmine!"

"Vai via!"

Kurt fa appena in tempo a trattenere un singhiozzo, prima di scappare via nel bagno dei maschietti.

Va davanti al lavandino, ma non riesce ancora a vedersi allo specchio; è troppo basso.

Si strofina la mano sulla guancia rotonda, per cancellare le tracce di quelle lacrime che non è riuscito a ricacciare indietro.

Sente la porta aprirsi, e si volta di scatto, abbassando gli occhi sul suo grembiulino a quadretti bianchi e blu. Chiunque sia lì, non vuole essere visto in lacrime.

"Kurt?" sussurra una voce proprio dietro di lui.

Rimane immobile, coi pugnetti serrati e le braccia rigide lungo i fianchi.

"Kurt? Sono ... ehm ... sono Blaine."

Kurt gira su sé stesso lentamente, cercando di nascondere come meglio può il nasino adorabilmente arrossato.

"Io ... Io non ti conosco." gli risponde.

"Oh ... Beh, sai ..." balbetta incerto Blaine.

"Non fa niente, sembri simpatico." lo interrompe Kurt, inclinando il capo. Scruta i suoi riccioli neri e ribelli, il suo nasino all'insù e i suoi occhi dolci. Non ha idea di che colore siano, ma gli piace.

Blaine arrossisce fino alla radice dei capelli e distoglie lo sguardo dagli occhi limpidi di Kurt.

"Beh, allora ... Se non mi conosci, credo che ci dobbiamo presentare." dice, per cambiare discorso.

"Oh, giusto." risponde perplesso Kurt "Come si fa?"

Blaine incontra di nuovo il suo sguardo azzurro e allunga una mano "Devi stringerla" gli risponde "e dirmi il tuo nome." sorride soddisfatto.

Kurt sembra deluso. "Non mi piace." dice infatti "È triste ... Posso abbracciarti, invece?"

Blaine diventa ancora più rosso, ma annuisce "Immagino che vada bene lo stesso."

E Kurt lo stringe tra le sue braccia esili, facendolo sussultare e poi rilassare, in quell'abbraccio. Anche Blaine ricambia la stretta, sentendo un calore piacevole invadergli il petto. Nasconde il viso nel collo pallido di Kurt, sentendosi a casa.

Quando si separano, gli chiede "Posso farti una domanda?"

L'altro annuisce.

"Perché piangevi, prima?"

Kurt spalanca gli occhi, al tempo stesso in imbarazzo e spaventato, ma poi si scioglie, sotto lo sguardo concentrato e preoccupato di Blaine.

"Dave e i suoi amici non vogliono giocare con me. Dicono che prendere il tè è da femmine."

Tira leggermente su col naso, e distoglie gli occhi da quelli ambrati di Blaine.

"A me piacerebbe prendere il tè con te."

Kurt spalanca gli occhi - e anche la bocca. "Davvero?" gli chiede.

"Davvero, davvero" risponde Blaine."Tu sei perfetto." continua, arrossendo - se possibile - ancor di più.

"Vieni!" esclama.

Intreccia le dita con le sue e lo guarda, le guance adorabilmente macchiate di rosso.

E Kurt gli sorride.




Spazio della malata che vi riempie di flash di Locked:

Hola! Fluff. Tanto buon sano fluff. Quante cose avrei da dire su questa flash ... Perfect cantata da Chris e Darren è qualcosa come la mia canzone preferita; quella che ascolterei se avessi l'opportunità di sentire per l'ultima volta una canzone prima di morire. Mi dà una sensazione di ... casa. E' impossibile spiegarla a parole.
E insomma ... volevo scrivere una baby!klaine, quindi, ecco qua.
Che farete di bello per Carnevale? Io mi vestirò da Cappellaio Matto e da spazzacamini. Perché non mi basta un costume solo; giammai. No, per il secondo sono stata costretta; il primo è tipo un costume che sogno di mettermi da sempre. *w*
Io mi chiedo per quale motivo finisco sempre per parlare di cavolate, nelle note. Bah.
Volevo ringraziare Vicky babikit; siete dei piccoli cupcakes! Ambros; compagna di pazzie e di consigli, che farei senza di te? E Mellark, che si è appena unita al club coi suoi adorabili scleri. :3 Devo a tutte una montagna di caramelle.
Mi dileguo; ricordatevi di mangiare fino a non vedervi più i piedi, domani. uwu

Un abbraccio! **

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** All I can breathe is your life. ***


Note iniziali:
Buoooona sera! Chi di voi ha visto la 5x10? *saltella di qua e di là senza un minimo di dignità* Scusatemi se non ho postato ieri, ma la mia connessione internet aveva deciso di andare a fare una vacanza e ho dovuto posticipare. So, there we are!
Enjoy!



Canzone del capitolo: Iris, Goo goo dolls.


 

All I can breathe is your life.


 

"Blaine, hai preso le medicine?"

"Sì, Kurt. Le ho messe in valigia."

"E la lacca biologica?"

"Presa!"
"Le mi creme per il viso! Te le sei ricordate? Lo sai che non posso vivere senza!" Kurt cammina freneticamente per la loro camera da letto, che si è momentaneamente trasformata in un campo di battaglia. Si ritrova con una cintura e un paio di calzetti stretti tra le dita, mentre le mani di Blaine si  pressano gentilmente contro le sue spalle.

"Amore; abbiamo preso tutto, tranquillizzati." lo rassicura il marito, inclinando leggermente il capo e sorridendogli.

Kurt emette qualcosa a metà tra uno sbuffo e un sospiro; si sistema una ciocca di capelli sfuggita alla presa della sua amata lacca.

"Hai ragione; è che quando partiamo divento sempre così ... così--"

"Adorabilmente iperattivo e maniaco del controllo? Sì, giusto un po'." continua per lui Blaine.

Kurt scoppia in una risata liberatoria, e sente la tensione accumulata sulle sue spalle sciogliersi pian piano sotto la presa solida e familiare di Blaine.

"Già," acconsente "be' se abbiamo preso tutto, possiamo andare." dice guardandosi velocemente attorno.

"Andiamo" ripete Blaine, e intreccia le loro dita insieme "Una settimana solo io, tu e il mare; non posso crederci." continua.

"Niente caos di New York" 
sospira Kurt con aria sognante.


"Niente telefonate alle cinque del mattino perché oddio Kurt, ci mancano i modelli della collezione primavera - estate!"

"Niente incursioni di Rachel nei momenti ... meno opportuni"

"Sembra un sogno" dice Blaine, incrociando i suoi occhi ambrati a quelli oceanici di Kurt.

"Ti amo" sospira Kurt, e un sorriso sincero gli arriccia le labbra.

"Anch'io" sussurra, prima di spegnere le luci e serrare la porta di quell'appartamento forse un po' piccolo, ma così perfettamente loro.



Locked's Corner (?)

Rieccomi! Nossignore, non vi libererete mai di me.
Uhm, secondo me il fluff della precedente flash vi ha stesi, forse dovevo avvertire di tenere a portata di mano l'insulina. 
Duh. Sono ancora in fase di sclero-post-puntata, nonostante questa sia stata una giornata terribile. A proposito, che ne dite? Io credo di non aver mai riso così tanto.
*spoilersss*
Vogliamo parlare di Blaine che corre come uno psicopatico per il corridoio?! Sono MORTA. 
*fine spoilersss*
Anyway, voglio ringraziare tutti quelli che leggono, nessuno escluso. Mi date un grande supporto anche solo leggendo; seriously.
E poi Ambros; santa Ambros - che mi cita anche nella sua pagina FB (perché sì, sono una psicopatica e la stalkero anche su FB uwu), e giuro mi è scesa una lacrimuccia -. Ti devo una montagna di zucchero filato.
E niente; ci avviciniamo alla fine. Con questa flash terminano le "ten times Kurt and Blaine find each other", e la prossima sarà la "one they find somebody else". Qualche idea su chi potrà essere questo somebody? Regalo dieci caramelle a chi ci azzecca! 
Vi saluto, un bacio! **

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** For every day and night; I'm gonna be there. ***


Note iniziali:
Eeeed eccoci! L’ultima flash. Niente d’importante da dire, ci vediamo in fondo.
Enjoy!

 
 
Canzone della flash: Go gentle, Robbie Williams.

 

 
For every day and night; I'm gonna be there.
 
 
 
“Ne … ne sei sicuro, Kurt? Lo sai che non voglio obbligarti a fare nulla, solo che …” Blaine pasticcia per qualche secondo con le labbra, agitandosi nell’abbraccio del marito.

“E’ solo che ti sei sentito come se avessi bisogno di … qualcosa in più. Credimi, so cosa intendi. E non mi stai obbligando; Blaine, io voglio un figlio.” Kurt gli risponde, e quelle parole hanno l’effetto inspiegabile di calmarlo all’istante.

“Avremo un bambino?” sussurra con aria sognante.

“Avremo un bambino.” Kurt lo bacia e gli sorride.

*

“E’ lei.” Mormora Kurt; ha paura di parlare ad alta voce, teme di svegliare quel dolce groviglio di capelli sottili e dita minuscole che stringe tra le braccia.

“E’ bellissima.” Gli risponde Blaine, e incrocia i suoi occhi caramellati con quelli azzurri dell’uomo che ha davanti. “La chiameremo Elizabeth.” continua, e le palpebre di Kurt fanno fatica a trattenere le lacrime di felicità.

“Anche se non è nostra, perché tecnicamente non è né mia figlia né tua; è … nostra.” E’ consapevole di aver  appena pronunciato una frase priva di senso, ma sa che Blaine ha capito ciò che intendeva.

E insomma, in quel momento le parole non sono necessarie.

*

“Papà! Papi non mi fa mangiare le caramelle, dice che mi fanno male. Ma a me piacciono le caramelle!” un piccolo tornado dotato di capelli ricci e occhi azzurri come l’oceano fa irruzione nel salone di casa Hummel – Anderson, abbarbicandosi alla gamba di Blaine.

“Ellie, sai che lo dico per il tuo bene. Non fare capricci.” Kurt sbuca dall’ingresso pochi secondi dopo, il grembiule ancora allacciato e i capelli arruffati.

“Su, tesoro. Papi ha ragione, hai mangiato abbastanza caramelle per oggi.” Dice Blaine ridacchiando.

Grazie, Blaine. Questa piccola peste ha la capacità di convincerti a fare qualsiasi cosa; se non sto attento comincerà a rubare i dolci dalla dispensa.” Sbuffa Kurt divertito.

Blaine schiocca un bacio veloce sulle labbra del marito. “Chissà da chi avrà preso?” chiede ironicamente.

Kurt lo guarda a metà tra l’indignato e il divertito, sbuffando nuovamente, ed Ellie si accoccola meglio nel loro abbraccio.

*

“Torno presto; promesso!” Ellie afferra le chiavi e il cellulare, avvicinandosi alla porta.

“Elizabeth, sono le undici di sera. Cosa intendi per presto?” le domanda Kurt apprensivo.

“Mmh. Presto …” Risponde, e l’uomo sembra agitarsi ancora di più.

“Va bene, Ellie. Divertiti, e …” Blaine interviene, cercando di calmare Kurt.

“E stai attenta. E non bere. E non dare confidenza agli sconosciuti. Lo so, papà, ho diciott’anni.” Sbuffa divertita Ellie, prima di stampare un bacio sulle guance dei suoi papà.

“Vi voglio bene.” Dice, prima di aprire la porta e uscire.

“Ciao amore.” Rispondono Kurt e Blaine, stringendosi vicino alla porta per guardarla allontanarsi.

Quando la chiudono dietro di loro, Blaine si volta verso suo marito. “Chi sta sveglio ad aspettarla?”

“Mmh, entrambi?” risponde Kurt fissandolo coi suoi occhi azzuri.

“Prendo Moulin Rouge.”
 
 


Note Autrice:
Salve cupcakes! Dunque, abbiamo scoperto chi era questo “somebody else” … Quest’idea mi girava in testa fin dall’inizio, e sono felice di essere riuscita ad infilarcela. Spero vi sia piaciuta!
Oh, fa strano cliccare su “completa”; mi ci ero affezionata a questa raccolta. Diciamo che è servita a sbloccarmi, decisamente. Sì, sto scrivendo tantissimo in questo periodo, e il merito è anche di questo esperimento.
Voglio ringraziare tutte quelle stupende personcine che hanno letto in silenzio, quelle che hanno messo la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate. Ma in particolare babikit, Vicky e Mellark che hanno anche lasciato qualche recensione. You’re amazing, girls!
Ultima, ma decisamente non meno importante, Ambros; quella santa ragazza che mi ha sempre sopportato, supportato e aiutato. Facciamole una statua di marshmallows, su! *w*
Spero che vi abbia fatto piacere leggere questi brandelli così diversi delle altrettanto differenti vite di Kurt e Blaine; mi mancherà pubblicare, seriously.
MA, ovviamente non ho finito di rompere; per chi avesse cinque minuti e un po’ di voglia di leggere, ho pubblicato una one shot CrissColfer. E’ esattamente il mio stile, quello con cui l’ho scritta, e mi farebbe piacere leggere le vostre opinioni!

With every breath it’s harder to survive.

Vi lascio un piccolo spoiler, per chi è interessato:


Il tempo guarisce tutte le ferite. Te lo ripeti come un mantra, finché non cominci a crederci un po’ anche tu.
Il tempo risana le cicatrici del passato, quelle lontane ma ancora perfettamente tangibili, quelle che lasciatemi serrare le palpebre e stringere i pugni, perché non voglio sentire più niente.
Il tempo allevia i dolori più pungenti, quelli che ti feriscono tra le costole e nello stomaco, che salvami tu, perché da solo affondo.
Stronzate.
 
Un abbraccio enorme, a presto! **

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2459866