Come cane e gatto di xMoonyx (/viewuser.php?uid=48684)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una richiesta ***
Capitolo 2: *** L'albergo ***
Capitolo 3: *** Sempre inopportuno ***
Capitolo 4: *** Spettacolo imbarazzante ***
Capitolo 5: *** Ubriaco ***
Capitolo 6: *** Completamente idiota ***
Capitolo 7: *** La dama misteriosa ***
Capitolo 8: *** Gelosia ***
Capitolo 9: *** Odio e... ***
Capitolo 10: *** Honey ***
Capitolo 11: *** Nero ovunque ***
Capitolo 12: *** Fraintendimenti ***
Capitolo 13: *** Arrows of love ***
Capitolo 14: *** Sacrificio ***
Capitolo 15: *** Per la piuma ***
Capitolo 16: *** Snow ***
Capitolo 17: *** Una corsa contro il tempo ***
Capitolo 18: *** Solo un desiderio ***
Capitolo 19: *** 2. L'alba del tramonto ***
Capitolo 20: *** 2. Dove voleva andare ***
Capitolo 21: *** 2. Tomoyo-hime ***
Capitolo 22: *** 2. Distrazione ***
Capitolo 23: *** 2. Attrazione ***
Capitolo 24: *** 2. Principe Azzurro ***
Capitolo 25: *** 2. Confessioni ***
Capitolo 26: *** 2. Complicazioni ***
Capitolo 27: *** 2. Kiss ***
Capitolo 28: *** 2. Mi sposo... ***
Capitolo 29: *** 2. Al peggio non c'è mai fine... ***
Capitolo 30: *** 2. Corse spericolate e fiori profumati ***
Capitolo 31: *** 2. L'anello ***
Capitolo 32: *** 2. La vigilia del matrimonio ***
Capitolo 33: *** 2. The Last Kiss ***
Capitolo 34: *** 2. Brindisi ***
Capitolo 35: *** 2. Realtà o fantasia? ***
Capitolo 36: *** Epilogo ***
Capitolo 1 *** Una richiesta ***
FF tsubasa 1
Titolo: Come cane e gatto
Rating: Giallo (non è il mio solito "verde" ma neanche a livelli da "arancione")
Genere: Mmmh diciamo fantasy, shonen-ai e...beh anche angst in qualche parte
Personaggi:
Fay, Kurogane, principalmente, ma anche Shaoran, Sakura, Yuuko,
Watanuki e ogni tanto come comparsa qualche altro personaggio delle
opere Clamp (specialmente X e Tokyo Babylon)
Riassunto:
Kurogane, Fay, Shaoran, Sakura e Mokona, alla ricerca delle piume della
principessa, si trasferiscono in un nuovo mondo apparentemente
conosciuto, e popolato da persone che credono di conoscere, ma che
insistono a ripetere di non averli mai visti. Una leggenda aleggia nel
paese: Solo durante le ore solari in montagna appare un castello
di ghiaccio popolato da uno spirito di donna che cerca vendetta.
Eppure, più terribile di questo, è la confusione, causata
da segreti inconfessabili e parole taciute. Possono, un cane e un
gatto, abbandonare l'odio causato dal loro essere e provare ad andare
d'accordo?
Note: shonen-ai! *-*
Prima Parte
Capitolo 1
Una richiesta
La
luce scomparve mostrando ai cinque nuovi arrivati un mondo altrettanto
nuovo: sembrava piuttosto normale. Si ritrovavano praticamente in mezzo
alla strada, da un lato e dall'altro c'erano delle case in stile
moderno, alcune perfino provviste di giardino.
«Hyuuuuu! Un nuovo
mondo!» cinguettò Fay, iniziando a saltellare attorno
all'amico-nemico «Kuro-bau non sei felice?»
«NON SONO UN CANE!»
Shaoran alzò gli
occhi al cielo, divertito dal continuo battibeccare dei due
«Mokona, percepisci la presenza di qualche piuma di Sakura?»
L'esserino bianco assunse
un'espressione corrucciata «Mokona percepisce un'energia, ma non
è sicura che provenga dalla piuma...»
Sakura scambiò uno
sguardo preoccupato con Shaoran, che a dispetto delle sue iniziative
alzò le spalle «Non importa: controlleremo lo
stesso!»
«Ben detto,
Shaoran-kun!» Fay sorrise come al solito «Io direi che
prima di iniziare le ricerche bisogna che troviamo un posto dove stare!
Shaoran-kun, tu e Sakura-chan andrete alla ricerca di un posto dove
fermarci per la notte, io e Kuro-puu, invece» si voltò
verso Kurogane, furioso per il nomiglolo affibbiatoglisi e gli fece un
occhiolino -che fece infuriare ancora di più l'altro-
«cercheremo di comprare qualche vestito!»
Shaoran annuì deciso
«Va bene, ci ritroviamo qui tra circa due ore. Ah, e Mokona
verrà con noi...se per voi va bene...»
«Sarà
sicuramente più utile a voi.» concluse Kurogane afferrando
un braccio di Fay, che spalancò gli occhi sorpreso
«Andiamo, se non vogliamo che i negozi chiudano.» detto
questo lo spinse avanti a lo seguì pochi passi dietro.
«Allora...a
dopo...» concluse Shaoran salutandoli con la mano, incamminandosi
con Sakura dalla parte opposta agli altri due.
«Mokona è stanchissima! Torniamo presto a casa, Shaoran!»
Fu così che si separarono...
Fu così che iniziarono i guai...
«Ma è possibile che in questa stramaledettissima
città non esista neanche un negozio?!» sbottò ad un
tratto Kurogane, guardandosi intorno: era da più di mezz'ora che
camminavano per quella strada, senza aver visto l'ombra di vetrine.
«Yuuuh Kuro-wanko, come sei impaziente!»
ridacchiò Fay facendo una giravolta su sé stesso sotto lo
sguardo scocciato del moro: dove la trovasse tutta quella energia, era
un bel mistero.
«Forse è meglio che ci dividiamo, Kuro-sama»
osservò dopo un po' il biondo, improvvisamente serio, e si
beccò lo sguardo sarcastico dell'altro.
«Sicuro di riuscire a sopravvivere?»
«Sopravvivere... sì credo che sia l'unica cosa che ho
fatto in questi ultimi vent'anni...» si voltò abbandonando
l'aria funerea e sorrise «Ma ho smesso di avere paura del buio da
un po'...» abbassò lo sguardo «o almeno credo»
«Vengo con te...»
Fay alzò di nuovo gli occhi su di lui, e sorrise chiudendoli
«Oh Kuro-sama, non devi preoccuparti per me!» detto questo
si voltò e con uno svolazzo del mantello scomparve
nell'oscurità della sera, lasciando un Kurogane piuttosto
confuso.
Quelle parole l'avevano in un certo senso colpito, come l'espressione triste che aveva assunto il biondo.
Ancora confuso si girò e riprese a camminare dalla parte opposta a quella del mago.
Già...il mago. Era davvero strano.
C'era qualcosa in quell'essere, che non riusciva a spiegarsi: proponeva
sempre quel sorriso spensierato e allegro, quando i suoi occhi
mostravano tutt'altro.
Era un attore, l'aveva capito dal primo giorno che l'aveva incontrato:
conosceva fin troppo bene quegli occhi tristi che sormontavano un
sorriso falsamente sincero... e questo lo innervosiva.
Il mago aveva decisamente un problema. O più d'uno. E forse
l'unica cosa che voleva era essere capito, ma se non si apriva con
nessuno, come sperava di ottenere un tale risultato?!
Aveva un serio problema, se quella volta ad Outo aveva tentato di farsi
uccidere. Certo, non si sarebbe lasciato morire da solo, ma per mano di
qualcun altro era un'altra storia...
No, non avrebbe permesso ciò: prima doveva capire il problema,
analizzare se fosse davvero impossibile risolverlo, e a quel punto
cercare una soluzione.
Sbuffò seccato, dando un calcio a quella lattina che gli ostacolava il cammino.
Il rumore metallico non lo infastidì, tuttavia quando
quell'amabile lattina gli batté violentemente sulla fronte,
indietreggiò imprecando.
Quando riaprì gli occhi trasalì, immobilizzandosi sul posto.
Com'era possibile che si trovasse di fronte ad una casa?! No, era
semplicemente impossibile, stava percorrendo la strada maestra!
Tuttavia, aveva come la strana sensazione di essere già stato in quel luogo, anche se non ricordava quando.
Osservò la casa: aveva un tetto dai bordi rialzati, scuro, una
scalinata, poi la porta e molte finestre. Il pianerottolo era in
parquet. Il resto era un giardino con molti alberi.
Si girò e scorse la staccionata: poteva tornare indietro, ma dal
momento che non aveva la più pallida idea di dove si trovasse,
forse avrebbe potuto chiedere al proprietario della villa in cui era
entrato senza permesso.
Violazione di domicilio, ci mancava solo questa! Anche se la
staccionata era aperta, quindi forse non è tutta colpa mia...
Tranquillizzatosi con quell'ultima supposizione, salì sul pianerottolo e si avvicinò alla porta.
«C'è qualcuno?! C'è per caso qualcuno qui
dentro?» sbuffò annoiato e allungò una mano per
bussare, ma non appena avvenne il contatto, quella si aprì verso
l'interno.
Kurogane, confuso, rimase immobile sulla soglia, poi si schiarì la gola e fece un passo avanti.
«E-ecco...c'è per caso qualcun-?»
«BUONA SERA!»
«AAARRRGGGHHH» Kurogane saltò in aria guardando le due bambine che sembravano essere apparse dal nulla.
Perché aveva l'impressione di aver già visto anche loro?!
Ridevano saltellando ognuna prendendo le mani dell'altra: una aveva i
capelli rosa, l'altra azzurri. Kurogane si chiese che shampoo usassero.
«Watanuki! Abbiamo un cliente!» urlacchiò una.
«No, io stavo solo...»
«Watanuki!»
«Cliente!»
«Non sono un cliente! Io...»
«Cliente! Cliente!»
«Watanuki!»
Da una stanza, trafelato, coi capelli all'aria e vestito da cuoco,
apparve un ragazzo occhialuto «Ma si può sapere cosa avete
da urlare tanto?! Stavo preparando il ben-...» il ragazzo si
bloccò imbarazzato, accorgendosi del terzo paio d’occhi
che lo fissavano «oh bu-buonasera... lei deve essere un
cliente!»
«No, io... mi sono trovato qui per sbaglio, ma ora me ne vad-...»
«Nessuno entra qui per sbaglio».
Kurogane trasalì voltandosi verso la voce, appartenente ad una
giovane donna piuttosto avvenente, con lunghi capelli neri e occhi
rossi.
Ma quella era...
«La strega Yuuko!» esclamò, scandalizzato.
«Sì, sono io. Ma non credo di conoscerla. Forse mi
avrà visto da qualche altra parte...in qualche altro mondo. In
ogni caso, lei è il benvenuto nel mio negozio.»
Kurogane avrebbe gentilmente ribattuto, sicuro che quella donna lo
stesse prendendo esplicitamente in giro ma la parola negozio si
assicurò la sua improvvisa attenzione.
«Nessuno entra qui per sbaglio» ripeté quella,
incrociando le braccia al petto «Non esistono le coincidenze,
c'è solo l'inevitabilità. Anche il nostro incontro era
inevitabile: Se si trova qui deve avere una richiesta,
un...desiderio...»
Kurogane guardò la donna con cipiglio «Ecco...»
«Ma non qui. Abbiamo una comoda stanza, perché non
approfittarne? Si accomodi pure, da questa parte...» la donna si
scostò mostrando l'uscio che il giovane doveva attraversare
«Watanuki, tu nel frattempo portaci un the!»
Il ragazzo sbuffò, cominciando a muoversi in maniera strana
«Lo faccio solo perché c'è un ospite!»
«E perché sei in debito!»
Watanuki cominciò a tirarsi i capelli muovendo i piedi in maniera strana.
Poi fu trascinato, in lacrime, dalle due bambine che ridacchiavano ripetendo il suo nome e l'aggettivo "arrabbiato".
Quando si fu chiusa la porta, calò il silenzio.
Kurogane continuò a fissarla, là dove era sparito il ragazzo. Non capiva che c'entrasse il debito.
«Chiunque viene qui ha un desiderio, e in questo negozio io
realizzo questi desideri. Ma richiedo una ricompensa, come è
giusto che sia...»
Kurogane lanciò uno sguardo allarmato alla strega: gli stava leggendo nel pensiero?!
«Non leggo nel pensiero, semplicemente gli umani
sono...prevedibili. Guardandoli negli occhi si possono scoprire tante
cose...»
Negli occhi...
Corrugò la fronte, ricordando quello che era successo col mago poco prima.
«Tu hai un desiderio»
«Sì...» rispose prontamente Kurogane, rialzando lo
sguardo «Le avevo già espresso questo desiderio...»
«Le ripeto che probabilmente era la me stessa di qualche altro
mondo. In ogni caso, dal momento che anche io in questo momento posso
regalarti un desiderio, non le conviene dirmi lo stesso...»
«Ma dubito che lo possa avverare. Quello di tornare nel mio mondo, intendo...»
Yuuko chiuse gli occhi con un sorriso «Oh allora è stato questo il suo primo desiderio?»
Kurogane si limitò ad annuire, con un enigmatico "Mmmh".
«Quindi non ha altri desideri...»
«No»
«Ma si trova qui...»
«A quanto pare»
«Chi non ha desideri non entra qui...»
Kurogane strinse le palpebre, e i muscoli delle braccia «Non
capisco nemmeno io perché mi trovo in questo cavolo di negozio!
Volevo solo ritrovare la strada... o un negozio di abbigliamento.
Sì, se questo può definirsi un desiderio...»
«Kurogane...» cantilenò Yuuko, facendo trasalire l'altro.
Un momento...
«Ma...ma io non le ho detto il mio nome!»
La donna parve rifletterci, poi sorrise «Ma deve averti
conosciuta la me stessa di un altro mondo. E' come se ti conoscessi
mediante lei...»
Kurogane fece una smorfia, infastidito forse più dalla
confidenza della donna con quel "tu", che per le sue parole insensate
«Il mio desiderio è trovare un negozio di abbigliamento.
Sul serio»
«Mmmh, sicuro?!»
«Sì...»
«A parte tornare a casa...»
«Ovviamente.»
«E dimmi: se, di tutte le cose di questo mondo, potessi renderne
vera solo una, sei sicuro che sceglieresti di tornare nel tuo
mondo?»
Kurogane continuò a guardarla, alzando un sopracciglio «E'
quello il mio desiderio. Come è desiderio del ragazzo salvare la
principessa, e del mago di non tornare a casa...»
Yuuko allungò la mano e sfiorò quella di Kurogane sul tavolo, che rabbrividì, ritraendola leggermente.
«Viaggi con qualcuno, a quanto ho capito. Quindi tu, se di tutti
i desideri del mondo potessi esaudirne soltanto uno, e gli altri
andassero in frantumi, davvero torneresti a casa?»
«Io...»
«Pensando che i desideri dei suoi compagni non si avverranno?»
«Mah...?»
«Lasceresti da soli il ragazzo, la principessa ed il mago?»
«Cosa...?»
«Lasceresti che i loro desideri andassero in fumo solo per tornare al tuo mondo?!»
«Eh...»
«Lo faresti?! Davvero lo fares-»
«NO!»
Yuuko sussultò indietreggiando di colpo. Il giovane aveva
stretto la mano a pugno, sbattendolo sul tavolo, e adesso era
all'impiedi, con il respiro affannoso.
«Mi...mi scusi» si schiarì la voce e si risedette.
Yuuko, al contrario, sorrise.
«Lo sapevo!»
COSA VORREBBE DIRE LO SAPEVO?!?!
«Ma se lo sapeva perché me l'ha chiesto?!»
«Yuuko-san, è pronto il the!»
A salvare la vita della donna, in extremis, era stato niente meno che il ragazzo dai movimenti strani.
Adesso appariva normale, quasi gentile. Era sicuro di averlo già
visto... ma sì! Non era quel ragazzo che appariva dietro Yuuko
quando si trovavano in quel mondo ricoperto da una rete?
Sorrise mentre porgeva la tazza a Yuuko, poi altrettanto quando si volse verso il giovane.
«E questo è per lei, Kurogane-san...»
«E tu come sai il mio nome!?»
Watanuki impallidì, come Yuuko, che si affrettò a
rimediare «Watanuki ci stavi spiando come al solito, non è
così?»
Il ragazzo batté le palpebre «Ma veramente...»
«Watanuki, ti dispiacerebbe lasciarmi sola con l'ospite?! Grazie...»
Il ragazzo scosse la testa scocciato, poi si diresse verso la porta, ma
prima di uscire si voltò un'ultima volta verso Kurogane, che
ricambiò lo sguardo con cipiglio.
Yuuko portò la tazzina alle labbra e sorseggiò il the
caldo, guardando Kurogane negli occhi, attraverso il fumo che saliva
dalle loro tazzine.
Dopo un minuto interminabile schioccò le labbra e si decise a
parlare «No, tu non accetteresti di realizzare il tuo desiderio a
discapito degli altri. Questo spiega che quello di tornare al tuo mondo
non è il tuo vero desiderio...»
«Eh?! Ma se le ho appena detto...»
«Il tuo vero desiderio sarà quello che tu vorresti si
avverasse, nonostante tutto. Puoi essere tu quello svantaggiato, ma
nonostante ciò non ti importerebbe...»
Kurogane la guardò negli occhi, infastidito «Non
esisterebbe nessun desiderio del genere! Voglio dire...chi vorrebbe che
si realizzasse il proprio desiderio, regalandosi la felicità a
discapito di quella degli altri?! Chi condannerebbe qualcuno
all'infelicità per il proprio tornaconto?!»
«Molte persone...»
«Eh?!»
La donna sospiro e lo guardò con una strana dolcezza «Oh, Kurogane... hai ancora tante cose da capire...»
«Se forse me le spiegasse...»
«Non è detto che si possano spiegare. Le dovrai capire da solo. Tu sei una persona buona...molto buona...»
Il giovane distolse lo sguardo, infastidito da quelle parole: fin ora
nessuno glielo avevano mai detto. Nessuno lo riteneva...buono. Nemmeno
lui si definiva così, e nemmeno nelle sue più rosee
previsioni pensava che qualcuno lo potesse anche solo pensare.
«E ci sono persone che hanno bisogno di te. Per questo tu non potresti andartene»
Strinse i pugni «Quindi non tornerò mai nel mio mondo?»
«Non ho detto questo. Semplicemente credo che molte persone non
sarebbero felici della tua partenza...delle persone che hanno davvero
bisogno di te. Potresti essere la loro unica salvezza...»
Alzò lo sguardo, confuso «So usare bene la spada... ho spiegato come usarla al ragazzo...»
«Non mi riferivo alla forza fisica...» la donna si
puntellò il petto «La forza che c'è qui dentro,
è quella che conta. Quel ragazzo ne è provvisto, e molto.
Il suo unico desiderio è di salvare la persona che ama...»
Ma... aspetta. Come fa a saperlo?
«Non ha importanza come lo so...»
«E non dica che non mi legge nella mente!»
«In realtà ci tieni a quelle persone, ma non lo vuoi ammettere...»
Il cuore del gigante mancò di un battito, mentre stringeva i muscoli delle braccia.
«Vorrei che non accadesse loro niente di male. Hanno sofferto troppo, non è giusto.»
«Anche tu hai sofferto molto...»
«Sì, ma... starei peggio se succedesse qualcosa di brutto...»
«Capisco. Tu vorresti che fossero felici...»
Kurogane strinse la tazzina con così tanta forza che quella si ruppe, ustionandolo.
Urlò ritirando la mano e soffiandoci invano di sopra.
«Il pagamento sarebbe troppo alto. Temo che non possa avverarlo...»
Kurogane si alzò di nuovo all'impiedi, rosso di rabbia
«Allora non mi faccia tutte quelle domande per sapere quello che
voglio, se non ha intenzione di ascoltarmi!»
«Oh, Kurogane. Ho detto che non posso avverare il tuo desiderio.
E' la verità, io non potrei mai, tutto dipende da te...»
«Eh?!»
«La risposta è dentro di te...io posso solo darti un aiutino. Ma per quello mi serve un pagamento...»
Il moro scosse la testa «Che vuole? Soldi?»
«Oh, i soldi non mi servono. In parte hai pagato: non potrai
toccare niente con quella mano, per almeno una giornata intera. Beh, mi
dovresti ricomprare una tazzina, ma per ora ti chiederò solo di
fare qualcosa per me. In questi giorni sento che sarò molto
occupata: dunque dovresti badare a qualcuno...»
Aveva sentito male...
«BADARE A QUALCUNO?!»
«Un qualcuno di molto carino e dolce!» rispose la donna con un sorrisetto malizioso.
Kurogane impallidì, chiedendosi a cosa la mente malata di quella donna avesse pensato.
«Con due grossi occhi azzurri...no non è Watanuki. Non ti avrei detto "dolce" altrimenti...»
Watanuki, da dietro la porta, cominciò a sbraitare muovendosi
nel suo solito modo strano «Io non sarei "dolce"???? Ma certo!
Chi potrebbe esserlo con una che da ordini dalla mattina alla sera?!
Eh? EH?!??!»
«Watanuki è arrabbiato!»
«Arrabbiato!»
«NON SONO ARRABBIATO!»
«Watanuki è molto arrabbiato!»
«Molto arrabbiato!»
«BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!»
«E' qui dietro la porta...»
Kurogane trasalì, stressato.
«Tadaaaaaaaaaaaan!»
Gli caddero le braccia per terra, per così dire: no, decisamente, non si sarebbe aspettato una cosa del genere.
«EH?!?!? MA STIAMO SCHERZANDO?!?!»
«No, assolutamente no...»
«Ma perché dovrei farlo, se tanto hai detto che non avvererai quello che ti ho chiesto?!»
«Perché ti ho detto che è un aiuto, per te. E, dai, non è...carino?!»
«NO!»
«Ohh, come sei crudele!»
«MA E' UN...GATTO!»
TO BE CONTINUED
Next-> "L'albergo"
«Yuuuh un miagolìo! Kuro-Bau penso che tu stia confondendo le parti...i cani abbaiano...»
«NON SONO UN CANE!»
«Eh ma nemmeno un micio! Questo vuol dire che Kuro-Bau ha comprato un animalettooooooooooo!»
«PIANTALA DI PRENDERMI IN GIRO!»
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Capitolo 2 *** L'albergo ***
FF tsubasa 2 _
Capitolo 2
L'albergo
Kurogane sbuffò,
stringendosi nel mantello, e sistemandosi meglio sulla spalla la sacca
contenente la creatura. Pesava. Ma non era quello il problema.
Miagolava.
Ecco, quello era il problema.
Era
stato costretto a vagare, di notte, sotto la pioggia, a cercare un
fantomatico negozio per il cibo del gattino. Era riuscito a trovarlo,
ma adesso era completamente inzuppato.
Esatto, quella non si era curata nemmeno di nutrirlo, prima di affidarglielo.
Proprio una strega, in tutti i sensi...
«Oh
non è un grande impegno. Occorrerà semplicemente dargli da mangiare tre
volte al giorno, ma per te, abituato a combattere, cosa può mai essere?
Fidati, farei a cambio con te...badare a Watanuki è molto più
difficile!»
Kurogane aveva fatto finta di non sentire le urla del ragazzo nominato, dietro la porta.
Si limitò a sospirare guardando il micio «Per quanto dovrò tenerlo?»
«Mmmh, questo dipende da te, Kurogane...»
«Fantastico.
Un impegno a tempo pieno, come se non avessi già altri problemi. Per
esempio non ho trovato un negozio di abbigliamento e ho urgente bisogno
di vestiti, se non voglio essere preso per pazzo vagando conciato
così...»
La donna era scoppiata a ridere «Ma che speravi di trovare, a mezzanotte?»
A quel punto aveva spalancato gli occhi «E' così tardi?»
Lei
aveva annuito ridendo gioviale, sotto il suo sguardo scocciato. Aveva
sfiorato la porta, ma quando l'aveva spalancata si era sorpreso di
vedervi, dall'altra parte, il giardino completamente bagnato.
«Piove! Piove! Piove!»
«Watanuki, piove!»
Le
due bambinette saltellavano sempre canticchiando, mentre Watanuki
tentava di trovarsi lì per caso, e non con la tentazione di origliare,
come era evidente che avesse fatto.
«Bene,
mi sono perso, non so dove devo andare, piove, ho un gatto nella borsa
e devo trovargli il cibo. Fantastico. Non potevo chiedere di meglio.»
«Sono le condizioni per il tuo desiderio...»
«Ah, e la mano ustionata e piena di tagli, non dimentichiamocela...»
«Teoricamente mi dovresti anche il tuo mantello, ma per oggi lasciamo stare...»
Kurogane si era bloccato, la rabbia in circolo, sicuro che la strega lo stesse prendendo in giro «E perché?»
«Perché piove...»
«Ah»
«E fa freddo...molto freddo...»
«Capisco. Emh. Grazie...»
«E
il gatto potrebbe soffrirne... no ringrazia lui, è per la sua salute
che non te lo chiedo. Ma la prossima volta non mi sfuggi...»
Kurogane si era sentito fremere dai nervi, non era sicuro di resistere ancora a lungo.
«Comunque,
per il fatto che ti sei perso non ci sono problemi, perché il mio
Mokona ha rintracciato un altro della sua specie a pochi isolati da
qui, all'Hotel "Sayonara"...»
«"Addio?" Non che sia molto invitante... e comunque dovevano aspettarmi in una strada!»
«L'hanno
fatto, ma è passato il tempo e hanno cominciato a preoccuparsi. Poi
Mokona li ha tranquillizzati, dicendo che eri vicino, senza specificare
dove ti trovassi, e loro si sono tranquillizzati. Uno di loro, però,
era piuttosto arrabbiato!»
Kurogane
si era fermato, davanti alla porta, stringendo i pugni, e accorgendosi
del dolore al polso destro, per le ferite e la scottatura «Chi?»
«Oh
non ha saputo dirmelo. Penso che lo capirai non appena sarai
tornato...beh, alla prossima allora. Mi piacerebbe avere notizie...»
Kurogane accennò un sorriso «Grazie...»
«...notizie del gatto.»
«EEEEEEEEEEH?!?!?» Era esploso. Inevitabile.
Sospirò pestando una pozzanghera. Si era macchiato i pantaloni e gli stivali: avrebbe tanto voluto fare a meno di quella scampagnata a mezzanotte, in un mondo sconosciuto.
Oltretutto,
odiava la pioggia. L'aveva sempre odiata, in effetti, perfino quando in
quel paese di feudatari aveva combattuto insieme al mago contro quella
strana strega con gli artigli che, ricordò con fastidio, gli aveva dato
un bacio sulla guancia.
Si fermò di fronte ad un'icona nella quale lesse "Sayonara", anche se il cartello era leggermente inclinato.
Spinse la porta, con furia, e suonò un campanello che lo fece irritare nuovamente.
«Buonasera!»
un uomo, che Kurogane aveva l'impressione di avere già visto, avanzò
verso di lui con un sorriso «Benvenuto all'hotel Sayonara. Il mio nome
è Seishiro e...scusi si sente bene?»
Kurogane non stava bene: decisamente no.
«Seishiro?! Quel
Seishiro?! Lei ha tentato di...» ...ucciderci tutti. Si
zittì sotto lo sguardo confuso dei camerieri.
«E'
successo qualcosa?» uno dei camerieri, di bell'aspetto, abbronzato e
dall'aria simpatica, si era inchinato di fronte all'ospite accigliato,
anche se a rispondere fu lo stesso Seishiro.
«Non preoccuparti Sorata. Finchè ci penserò io andrà tutto bene!.»
L'uomo
sorrise esclamando un «Meno male!» mentre un'altra cameriera, con la
frangia e i capelli lisci e neri, gli lanciava un'occhiata di
rimprovero.
«In
ogni caso, a lei, benvenuto nel nostro hotel. I suoi compagni hanno già
affittato una camera, credo che la stiano aspettando. Le auguro una
buona permanenza...»
Kurogane sbuffò: sì certo, buona permanenza...magari. Con quei tipi era davvero impossibile.
«Kamui, mostra la stanza al nostro cliente.»
Un
ragazzo piuttosto affascinante, giovane e coi capelli scuri e la pelle
particolarmente pallida gli si affiancò con un sorriso gentile «La sua
camera è al secondo piano, la numero 118. Vuole che le porto i bagagl-»
«NO!»
Il ragazzo batté le palpebre sorpreso.
«Cioè...»
Kurogane si impegnò a nascondere l'ansia «Va tutto bene, ce la faccio.»
Precedette il ragazzo- senza sapere dove si stesse dirigendo- pensando
solo a come fuggire a quello sguardo inquisitorio. Non voleva che
qualcuno scoprisse di già quel maledetto ammasso di peli che era nella
sua borsa, e che per fortuna aveva avuto la buona idea di zittirsi.
Sperò solo che, una volta entrato nella stanza, non cominciasse a
lamentarsi attirando l'attenzione.
Provò ad immaginare la scena...
«Yuuuh un miagolìo! Kuro-Bau penso che tu stia confondendo le parti...i cani abbaiano...»
«NON SONO UN CANE!»
«Eh ma nemmeno un micio! Questo vuol dire che Kuro-Bau ha comprato un animalettooooooooooo!»
«PIANTALA DI PRENDERMI IN GIRO!»
«Ma che dolce Kuro-bau! Prendersi cura di un cucciolo!»
E risate, tante, tante, tante risate. No, non sarebbe andata così.
Non sarebbe andata così...non poteva. Sarebbe stato umiliante.
Kurogane ingoiò il rospo, e strinse la bretella della borsa, ansioso.
Il
giovane inserviente Kamui gli indicò la porta, sorrise e si allontanò
gentile pregandolo di chiamare la reception in caso di bisogno.
Kurogane annuì sapendo che non l'avrebbe fatto. Mai.
Sarebbe stato umiliante. Come tutto, di quella pazza vicenda, del resto.
Abbassò la maniglia e con un ultimo sospiro si preparò al peggio: varcò la soglia ed ecco, come immaginava.
«Kurogane-san!» Shaoran era scattato in piedi, facendo girare anche Sakura e Fay.
«Kuuuro-rin!» cinguetto quest'ultimo correndogli incontro.
«Kuro-rin è tornato!» aggiunse Mokona, finendogli in faccia.
Già solo questo era umiliante...
«LEVATI DI DOSSO, STUPIDA POLPETTA BIANCA!»
Mokona tornò sulla spalla di Fay, corrucciata.
«Kuro-rin mi ha trattata male...»
«Oh povera piccola...»
«E' cattivo, vero?»
«Ah, non credo, Kuro-pon è un coccolone ma non lo vuole ammettere...»
«COCCOLONE A CHI?!?!?»
E quella risata... quell'insopportabile risata.
Gli rivolse uno sguardo omicida.
«Kurogane-san sta bene?» chiese con preoccupazione Sakura
«Oh ti preparo qualcosa di caldo...»
«No, grazie, non ho fame proprio per niente...»
«Mmmh va
bene...» la ragazza sbadigliò «Io vado a dormire,
sono molto stanca...buona notte Shaoran-kun...»
«Bu-buona notte Sakura!»
«Notte Saaakura-chan!» cantilenarono Fay e Mokona all'unisono.
«A domani, Fay-san e Kurogane-san...»
Una volta scomparsa dietro
una delle porte Shaoran continuò «Eravamo molto
preoccupati ma poi un secondo Mokona ci ha avvertito di averti visto
per strada...»
Kurogane spalancò gli occhi: allora era questa la scusa...
«Così ti abbiamo aspettato fino ad ora...»
«Non dovevate!»
«Ma stava piovendo,
c'era freddo ed eri solo...» continuò il ragazzo con una
smorfia «Fay-san pensava che avessi perso la strada...era anche
molto arrabbiato perché l'hai lasciato solo sotto la
pioggia...»
«...»
Fay sorrise innocente, gli ci voleva solo un'aureola per fare il falso angioletto.
«Tu...sei stato tu a chiedermi di dividerci, IDIOTA! E oltretutto io NON mi sono perso!»
«Beh, guardati, sei un povero cagnone bagnato...»
«NON SONO UN CANE!»
Fay gli si era avvicinato decisamente troppo.
«Guarda il cagnone bagnato, gocciola!» sorrise il biondino afferrandogli una ciocca di capelli.
«E' meglio se ti cambi i vestiti, Kuro-bau, se non vuoi prenderti un raffreddore...»
«E tu è meglio se chiudi la bocca, se non vuoi prenderti un pugno in faccia...»
Il ragazzo biondo finse di fare il broncio «Kuro-myu, ero solo preoccupato per la tua salute...»
Il moro alzò gli
occhi al cielo «Andrei a cambiarmi i vestiti, davvero, se ce li
avessimo...oggi avremmo dovuto trovarli, se tu non ti fossi allontanato
da me...»
Facendo di tutto per non
interpretare diversamente quella frase, Fay spalancò gli occhi
«Ops» disse poi per sdrammatizzare.
«Ops. Te lo do io
l'ops!» strinse la borsa con l'intenzione di usarla come arma ma
un suono stridulo e la sua coscienza lo bloccarono sul colpo.
Si era completamente dimenticato di quell'essere...
MALEDIZIONE!
L'uomo sbuffò e fece un passo verso la porta più vicina «Vado a farmi un bagno caldo...»
«Sicuro di stare bene, Kurogane-san?»
«Ma è ovvio,
Shaoran, non vedi?! Il nostro impavido Kuro-wanko sta sempre
bene!» Fay con un salto si affiancò al suddetto
interessato e gli afferrò il polso scherzando.
Il polso...quel polso...
Una fitta di dolore invase
Kurogane che scostò con violenza quella parte del braccio che
non sentiva praticamente più, e di conseguenza allontanò
la mano dell'altro.
Si morse il labbro per evitare di urlare: anche se, per fortuna, il dolore lancinante parve piano piano affievolirsi.
Shaoran e Fay rimasero confusi osservando il moro che adesso non sapeva proprio che fare.
«Kurogane-san...» fece scandalizzato Shaoran.
«Eh...»
iniziò il moro, sbiancando: e se avessero scoperto la ferita?
E...il gatto? Un altro movimento nella borsa.
Doveva sbrigarsi.
«Oh a quanto pare
Kuro-sama sta bene!» esclamò Fay aprendosi in un sorriso,
sotto lo sguardo sorpreso di Shaoran.
«E comunque anche se stesse male non lo ammetterebbe mai!»
«Parla per te!»
Kurogane lo guardò accigliato, poi si volse verso il ragazzino
«Io vado...ah emh...dov'è la stanza?»
Shaoran gli indicò una porta «Quella là, accanto a quella mia e di Sakura...»
Il moro, che già si
stava dirigendo verso quella direzione, si fermò voltandosi
scandalizzato «Ci sono solo due stanze?!»
No, non poteva andare peggio di così! Come si sarebbe potuto occupare del maledetto animale?!
«Emh...sì. Beh ma.... ma è stata...Sakura a chiedermi di...di...di stare con lei in stanza. Ma...»
«Quindi...»
spostò lo sguardo sul biondino che continuava a sorridere
evidentemente divertito dalla sua reazione esagerata «Io dovrei
stare in stanza con...con quel coso?!»
«Io non sono un coso!» ribatté Fay, ostentando un broncio infantile.
«Ah, non è
possibile» Kurogane scosse la testa e scoppiò amaramente a
ridere «Spiacente, è No»
Fay gli rivolse un sorriso
«Kuro-pon è un timidone! Si vergogna a dormire con mamma
Fay! Ma non capisce che è meglio così...»
«Ma meglio cosa?!»
«Così se Kuro-papà sentirà freddo questa notte, mamma lo riscalderà!»
«MA TU SEI PAZZO!»
Avrebbe voluto inseguirlo. Non poteva, era troppo stanco.
Avrebbe voluto prenderlo a colpi di borsa. Non poteva, quella conteneva l'animale.
Avrebbe voluto strozzarlo. Non poteva, il polso doleva ancora.
Avrebbe voluto ucciderlo. Non poteva...
...Perchè aveva una maledizione e non poteva uccidere la gente, ovvio, che avevate pensato?!
«Beh in fondo
è solo un albergo...» spiegò Shaoran, titubante
«Ha due camere da letto, una cucina -sì sotto c'è
il ristorante ma se qualcuno vuole cucinare da solo, qui è
possibile- ed una specie di salone che è la stanza accanto a
questa...»
Kurogane continuò a guardare il ragazzo mentre la solita risatina lo raggiunse.
«Comunque scherzavo, Kuro-tan, non ti disturberò, promesso.»
Lo sguardo di fuoco che gli
lanciò lo fece zittire all'istante «Ho detto di no.
Davvero non è possibile...»
«Ma...Kuro-pon»
«No è no, va bene?! Non si discute...»
Il ragazzo abbassò gli occhi.
«Kurogane-san...se vuole...i-io posso convincere Sakura a dormire nella stanza di Fay-san così tu...»
«No... io... prenderò il letto e lo metterò nel salone...»
«EH?!» fecero contemporaneamente gli altri due.
«Sì...anzi
c'è un divano, no? Perfetto, allora dormirò là.
Ora vado. A domani!» senza guardarli oltre, si diresse a grandi
falcate verso la porta, la spalancò e la richiuse con una
spallata, lasciando gli altri due perplessi.
«Ma cos'ha Kuragane-san?»
Fay gli rivolse uno sguardo
profondo, con quella sua rara aria seria, e gli accennò un
sorriso amaro «Beh forse è solo stanco, sai
com'è... deve essere stata dura stare al freddo fuori, con la
pioggia, senza...senza nessuno» sospirò.
«Beh lo sbadiglio di
Sakura mi ha contagiato...sono molto stanco, penso che andrò a
dormire...buona notte, Shaoran-kun...»
Si voltò verso la sua stanza, afferrò la maniglia...
«Fay-san!»
Si fermò e si voltò, confuso.
«Sicuro che per te vada bene dormire da solo?»
...
Fay spalancò gli
occhi sorpreso, ma poi la sua espressione si ammorbidì e rivolse
un sorriso dolce al ragazzo, socchiudendo gli occhi «Va tutto
bene, starò alla grande! Non devi preoccuparti per me,
Shaoran-kun!»
Il ragazzo, ancora non del tutto convinto annuì e lo salutò, congedandosi nella sua stanza.
Fay si rivoltò di nuovo verso la sua porta, abbassando la maniglia, il sorriso di nuovo scomparso.
Entrò e la richiuse alle spalle, sospirando.
La osservò: era
piuttosto ampia, con le pareti azzurre, e una grande finestra a destra,
che si affacciava sul panorama, fatto di tante case e ville, e sulla
strada.
C'erano due letti.
Strinse i pugni,
dirigendosi verso quello più vicino alla finestra, e si
lasciò cadere su di esso, guardando la luna e le stelle che
brillavano nel cielo.
Tutto era uguale a prima,
quando, appena arrivato in hotel con la principessa e Shaoran, aveva
visto la stanza, con la sola differenza che c'era ancora luce, fuori, e
che adesso era solo...
Solo...di nuovo...come sempre.
Nessuno lo sopportava. Suo fratello era andato via, lasciando solo...così come ora stava facendo Kurogane.
E non poté non ripensare a quello che era successo... quel modo in cui lui aveva reagito... era diverso dal solito.
Aveva sbagliato, lo sapeva.
Era sbagliato, era irrimediabilmente sbagliato. Sbagliava sempre.
Sbagliava a trattare le persone. Sbagliava nel credere di risolvere
sempre tutto con un sorriso.
E finiva così...si
chiudeva a riccio, mostrando un lato di sè falso, una maschera,
che era insopportabile e per questo era isolato...
Lo detestava.
Kurogane lo detestava.
Ormai era certo, tutto dei
suoi atteggiamenti lo facevano capire...quando gli aveva spinto via la
mano, si era sentito come attraversare il petto da una lama ghiacciata.
Non stava scherzando, il cagnone, no...c'era un ché
di...disgusto...in quel gesto. Si osservò una mano. Dal gesto di
Kurogane, sembrava proprio che le sue mani fossero delle ortiche, per
farlo saltare su a quel modo.
E quando si era rifiutato di andare in stanza con lui...
All'inizio pensava che stesse solo opponendo resistenza, come al solito, ma quell'espressione...dicevano tutto il contrario.
In silenzio si sistemò il pigiama e si accomodò sotto le coperte.
Si voltò di nuovo verso il letto vuoto e sentì di nuovo quella sensazione di gelo.
Quella stanza era così spoglia, così solitaria, così silenziosa...così...così fredda.
Si strinse nelle coperte nel vano tentativo di riscaldarsi, quando sentì qualcuno chiamarlo e saltò a sedere.
«Faaaay!» era come una voce lamentosa, e veniva da...sotto?!...il suo cuscino.
«Mokona!» il
ragazzo sorrise in direzione dell'animaletto, che gli si
accoccolò tra le braccia «Che ci fai qui?»
«Faaaay»
continuò quella, col faccino corrucciato e l'espressione triste
«Non è vero che nessuno vuole dormire con te...c'è
Mokona!»
«Moko-chan...»
Fay aveva assunto la stessa espressione colpita e sorpresa di quando,
ad Outo, Mokona aveva ammesso di percepire la sua tristezza.
«Mokona vuole dormire con Fay!»
L'epressione gli si addolcì di nuovo mentre stringeva l'animaletto al petto.
«Oh Moko-chan!»
non poté tuttavia frenare quelle lacrime che prepotentemente gli
scendevano sulle guance e sul cuscino.
Non appena si richiuse la
porta alle spalle Kurogane lasciò un sospiro di sollievo e
mollò la presa sulla borsa che si aprì e da essa ne
emerse una testina color miele.
Kurogane, sfinito, si lasciò ricadere a terra, sulla porta.
«Tutta colpa tua...e
non hai nemmeno un nome, non che voglia dartene uno, intendiamoci
e...perché parlo con un gatto che tanto non mi capisce?!»
Il micino inciampò sulla corda della borsa e rotolò a terra, per poi rialzarsi più vivace di prima.
Ed iniziò, come era da aspettarselo, a miagolare.
«Basta.»
«Miao»
«Miao cosa?»
«Miao»
«Che vuoi?»
«Miao»
«Miao un corno!»
«Miao»
«Hai già mangiato!»
«Miao»
«Non puoi avere ancora fame!»
«Miao»
«Oh...ho capito,
accidenti!» estrasse una seconda scatola di carne per gatti, la
aprì e la lanciò direttamente a pochi centimetri dal
micio che saltò in aria dalla paura.
Quando l'oggetto smise di muoversi, il gattino si avvicinò e si buttò avidamente sul cibo.
«Tzè!»
Kurogane si decise finalmente a girare il divano così da
renderlo un letto, ed estrasse il pigiama.
«Miao»
«ANCORA CIBO?!»
«Miaaaaao»
«Ma hai appena mangiato!!»
Il micio, tuttavia, continuava a guardarlo, inclinando la testa.
Kurogane decise di ignorarlo e si slacciò il mantello.
Tuttavia, l'operazione lo metteva come a disagio.
Si sentiva osservato...
Si voltò incontrando di nuovo quegli occhioni azzurri.
«Che vuoi?»
«Miao!»
«Perché continuo a parlare con un gatto?!»
Alla fine, si
avvicinò con sguardo omicida al gatto, per voltarlo, ma quello
dal terrore, o forse pensando che si stesse giocando, scappò via
a nascondersi dietro il comodino.
Kurogane fece una smorfia di soddisfazione «Decisamente meglio...»
Si fece un bagno caldo, e finito che ebbe di indossare il pigiama, si coricò.
Il gattino saltò sul
letto e gli si avvicinò, ma una sua manata lo fece cadere di
nuovo a terra «Te lo scordi! Vuoi che trovino quei tuoi maledetti
peli color miele su queste lenzuola? Così mi multeranno per aver
portato un animale in un albergo! Non ci contare!»
Il micio si sdraiò sul pavimento di parquet freddo, rivolgendogli uno sguardo triste.
«E non guardarmi così! Quello è il tuo posto, questo il mio, punto. E non si discute!»
Una vocina nella sua testa gli ricordò che l'unico a discutere, effettivamente, era lui.
Si irritò ancora di più.
Quando si addormentò, il gatto ne approfittò per salire di nuovo sul divano.
TO BE CONTINUED...
Next-> "Sempre inopportuno"
«Shaoran-kun, puoi passarmi il coltello?»
«Uh? Co-coltello...Fay-san!»
«Ma non voglio ucciderti, cagnolino fifone! Devo tagliare la torta...»
s s s
Allora, rieccomi qui per un
nuovo aggiornamento! Se devo essere sincera all'inizio dovevo dividere
in due questo capitolo, perché era troppo lungo, ma dal momento
che nella prima metà non succedeva niente che modificasse la
trama, ho pensato di lasciarlo unico!
Aggiungiamo due cosette:
La prima, che questa ff
è sia dal punto di vista di Kuro-rin che da quello di Fay, anche
se non so perché mi viene più facile descrivere i
pensieri del ninja piuttosto che quelli del mago! (forse
perché di carattere ci assomiglio? xD -certo non che vado di
matto per qualsiasi cosa ma passiamo avanti..-)
La seconda cosa, infatti,
è che questa storia è di 18 capitoli, ma non è
propriamente finita, infatti questa sarà solo la prima parte. La
seconda è già a metà, state tranquilli, e forse
perfino più breve di questa! ;)
Bene, ora possiamo passare ai ringraziamenti...
@Shryray:
allora, ci hai azzeccato! XD è proprio come avere due Fay,
peccato che il nostro caro Kuro-bau non lo capisce subito...per quanto
riguarda il "cagnolino" per Fay, ti dirò...all'inizio, quando
questa ff era solo fumo nella mia testa, io avevo pensato che anche a
Fay toccasse un animaletto, ma poi non aveva granché senso la
cosa, dal momento che lui mi sembra un tipo che ama gli animali
(soprattutto un certo cagnone di nostra conoscenza...XD) quindi alla
fine ho optato per il no...
@Your guardian Angel:
anche io abbasso Tomoyo-hime!!! A parte in CCS in Tsubasa è
odiosa! Ancora penso a quando Kurogane le dice "Io riuscivo sempre a
trovarti...perché eri tu.. ma razza di IDIOTA, queste cose devi
dirle a Fayuccio!!! T___T
@Francesca Akira89:
Uuuh uuuh bene, innanzitutto volevo farti i complimenti per il nick,
perché io adoro il nome Akira ** (il personaggio di un mio libro
si chiama proprio così! XD) e poi...vedrai come li aiuta! Per
quanto riguarda Yuuko, lei stessa, parlando a Watanuki, farà
comprendere a tutti -infatti ogni volta che vedrai scenette di Yuuko e
Wata vorrà dire che stanno spiegando qualcosa! XD-
@Ne_chan:
Tu gli spoiler me li fai comunque, e all'ordine del giorno (per esempio
quel "Shirogane scompare" mi ha fatto saltare i nervi -.-) per il
resto, per la tua gioia ho aggiornato presto, tanto l'ho già
interamente scritta, quindi... =D
Arigatou Gozaimasu a Tutti!
Sayonaraaaaaaaaaaa! =D
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Capitolo 3 *** Sempre inopportuno ***
FF tsubasa 4
Capitolo 3
Sempre inopportuno
La
mattina dopo Fay si alzò molto presto, forse perché non
riusciva a dormire, o forse perché il sole filtrava attraverso
le persiane impedendogli di prendere sonno.
Quando si era svegliato si sentiva leggero, e non capiva il malumore
del giorno prima. Poi ricordò quello che era successo, e decise
che era meglio non pensarci.
Anzi, si sarebbe dovuto distrarre. Imboccò le coperte del suo
letto a Mokona, si vestì, si lavò e si pettinò i
capelli, per poi andare più allegro in cucina: sì avrebbe
cucinato una succulenta colazione, se lo sentiva.
Si divertiva a stare ai fornelli, in un certo qual modo lo rilassava,
gli permetteva di vagare con la mente, di estraniarsi dal mondo
esterno, di non pensare a niente.
Avrebbe cucinato un cibo particolare, per far tornare il buon umore a quel cagnaccio lagnoso.
E così canticchiando cominciò a prendere gli ingredienti
-non risparmiando le giravolte per raggiungere i cassettoni, si
intende- e a versarli in una ciotola.
Cioccolato, tanto cioccolato. Una bella torta al cioccolato ai due cani e alla gattina.
«Mmm...» fece dopo essersi leccato un dito sporco di quella delizia.
La infornò e sospirò allegro, prendendo a pulire la cucina.
Uno sbadiglio attirò la sua attenzione.
«Ben svegliato, Shaoran-kun!»
«Fay-san!» si sorprese lui, di trovarlo già sveglio e pimpante «Stai preparando la colazione?»
«Hyuuu! Indovinato!» con una giravolta raggiunse lo scaffale e prese lo zucchero a velo.
«Non so cos'è ma mi ispira...» esclamò d'un fiato Shaoran, mangiando con gli occhi quella delizia.
Il biondino scoppiò a ridere prendendo dell'aranciata, dei bicchieri e la ciotola della frutta.
«Hai fame?»
Il bruno si morse il labbro «Abbastanza, poi vedere quella torta nel forno...»
«Si prepara subito, mancano solo 10 minuti...»
Dopo qualche minuto sentirono una seconda voce, all'ingresso.
Entrambi si voltarono riconoscendo Sakura, con in braccio Mokona.
«Oooh, Sakura-chan! Buongiorno! E' quasi pronta la colazione!»
La ragazza sorrise e corse verso il tavolo, vicino a Shaoran, e
scoppiò a ridere quando il biondino le servì l'aranciata.
«Sei molto allegra oggi?»
«E' che sei sporco di farina!»
Il mago sussultò guardando il proprio riflesso nel forno.
Aveva i capelli all'aria, il viso, e le mani completamente sporche di
farina, oltre che il grembiule da cuoco pieno di cioccolato.
«Oh.» disse ridendo per sdrammatizzare.
A salvarlo ci pensò il forno, che avvertì della torta pronta.
«Shaoran-kun, puoi passarmi il coltello?»
«Uh? Co-coltello...Fay-san!»
«Ma non voglio ucciderti, cagnolino fifone! Devo tagliare la torta...»
«Ah...ecco» il ragazzo porse il coltello osservando l'amico
all'opera, e poi si voltò verso Sakura, osservandola ringraziare
Fay che le porgeva la fetta.
Imbarazzato, decise di mangiare la sua.
«Oh ti-ti è andato del cioccolato su-sulla
guancia...» Shaoran alzò lo sguardo trovandosi quello
della ragazza a pochi centimetri dal suo.
Arrossì automaticamente poi, quando la sua mano gli sfiorò la guancia.
«Scusa!» bofonchiò lei, ritirando subito la mano, e
permettendo all'iperventilato Shaoran di riprendere ossigeno.
«N-no figurati...»
«Hyuuuuuuu che romantici!!!!!» cinguettò Fay cominciando a saltellare con gli occhi a cuoricino.
Shaoran e Sakura si allontanarono con un balzo, uno più rosso dell'altro e tossirono per darsi un contegno.
«Dai, non fate così e...uh ma che ore sono? Il nostro
cagnone è proprio un dormiglione! Ho capito, vado a
svegliarlo... e vi lascio soli!»
«FAY-SAN!»
«Scherzavo!»
Il biondino fece l'occhiolino a uno Shaoran imbarazzatissimo e si diresse verso il salotto, con un vassoio in mano.
Bussò alla porta e, dopo essersi stampato in faccia un sorriso
lezioso, respirò profondamente preparandosi ad affrontare la
furia dell'"amico".
Il sopraccitato "amico" nel frattempo stava cercando nella borsa il
cibo per il micio, che come al solito, aveva ripreso a miagolare.
Toc Toc.
«Dove accidenti...»
Buttò alla rinfusa tutto ciò che conteneva, alla ricerca
della bramata scatoletta: no...non era possibile che erano finite nel
giro di una nottata!
Toc Toc.
«Kuro-tan!»
Ignorò di proposito quella voce che lo prendeva sempre,
costantemente, ed insopportabilmente in giro, e aprì le tasche
laterali di quella maledetta borsa.
«Deve esserci!»
«E dai Kuro-bau rispondimi! Altrimenti sembra che parlo da solo...»
«Forse sarebbe anche meglio!» gli rispose infastidito dall'angolino in cui si trovava.
Sollevò l'ultimo pacco di fazzoletti, senza trovare scatolette, e furioso buttò per aria la borsa.
«Ma non è possibile!»
«Kuro-pon! Uffa, sto entrando...»
«Non è permesso!»
«Io entro lo stesso...»
«Fa pure!» urlò alla fine, guardando male il gatto:
era stato lui la causa della scomparsa delle scatolett-...Un momento,
aveva detto a Fay di poter entrare?!
La porta si aprì leggermente, mostrando uno spiraglio, e una figura nera, che portava in mano un vassoio.
Ci manca solo questa!
«Buongiorno Cagnone!»
«FERMO!»
Fay lo guardò confuso mentre lui gli si buttava letteralmente
addosso, spingendolo quel tanto che bastava per chiudere la porta.
Kurogane sospirò di sollievo con le mani appoggiate alla porta e pensò a quanto quel gatto fosse un problema.
Tuttavia, non poteva fare così, appariva sospetto e poi... era stato fin troppo sgarbato.
Riaprì la porta trovando ancora Fay là dietro, con la stessa espressione sorpresa di prima.
«Non avresti dovuto prepararmi la colazione...»
«Beh ma l'ho preparata per tutti...»
«E nemmeno portarmela in camera...»
«Va bene scusa, non lo faccio più»
Kurogane sospirò prendendogli il vassoio dalle mani «Questo lo prendo io.»
Il biondino aprì la bocca per rispondere, ma Kurogane non seppe
mai quello che disse perché una pelliccia morbida sul piede lo
costrinse a chiudere subito la porta.
Rivolse al micio uno sguardo omicida e gli lanciò un pezzo della sua fetta di torta.
Poi si sedette sul letto infastidito.
Vediamo cosa ha preparato quell'idiota...mmm, succo d'arancia, fetta di torta, pane imburrato...
Guardò la fetta per un po', con l'intenzione di darla
interamentee al gatto, ma poi i brontolii della sua pancia lo
costrinsero a mangiarla.
Effettivamente, non era male...
Non era per niente male...ma il fatto che l'avesse fatta il pazzo gli
levava dei punti, sìsì. Quindi diventava a stento
mangiabile.
Convinto di ciò riprese a mangiare quella...cosa. Sapeva che non
avrebbe mai ammesso che fosse buona, ma d'altronde quello era il suo
carattere.
Il gattino, rivoltogli uno sguardo dolce ed innocente, spinse con la
zampa qualcosa finita sotto il letto e miagolò docilmente.
Kurogane si era quasi praticamente affogato con l'aranciata.
«Tu...tu avevi nascosto il cibo!»
«Miao»
«MALEDETTO!»
Gli lanciò contro il piatto di plastica, mentre quello
cominciava a correre a balzi, come se si stesse prendendo gioco di lui.
Proprio come quel pazzo...effettivamente correva anche come lui...che
odio. Era insopportabile e...perché ci stava pensando? Era solo
una coincidenza, che tutte le cose che più gli davano ai nervi
lo portavano a far il paragone col mago? A quanto pareva era
così...per ora.
TO BE CONTINUED
Next-> "Spettacolo imbarazzante"
«Yuuuuh Kuro-pon tutto rosso!»
«Tutto rosso!» aggiunse Mokona, saltando sulla spalla di
Kurogane che lo afferrò cominciando a scuoterlo «E
smettila anche tu!»
«Ma che Caaaariiiino Kuro-rin tutto rosso!» si lasciò sfuggire Fay sempre con quel tono scherzoso.
s s s
E rieccomi, dopo un po' di tempo, con un altro aggiornamento.
Due domandine a tutti:
Come procede la storia? Si fa interessante?
Seconda cosa, di vitale importanza!
I
personaggi sono OOC?! No perché se odio una cosa nelle mie ff è proprio
questo! Spero di aver fatto i personaggi il più simile possibile agli
originali! T__T
Passiamo ora ai ringraziamenti. Uuuh delle new entry! :D
@Shyray: Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, anche se Kuropon tratta male Fay...si sta rendendo conto, forse di..qualcosina? Mmm non voglio anticipare niente, quindi ti lascio con un "al prossimo capitolooo!" =D
@LordVoldy: Non solo ho tutta
la storia pronta ma sono già a metà della seconda parte!
^^ anche io adoro Fay e mi fa tanta pena...proprio come dovrebbe
fargliene a quel ninja da strapazzo >__>
@Your guardian Angel: Yuuuh!
Addirittura già segnata?! Sperando di pubblicare il nostro
libro, e i nostri amati Marco e Camus! ** Ma non ti pare un'idea?
Dovremmo fare qualcosa, non aspettare un miracolo dal cielo... .__.
D'altronde tu sei più brava di me! v.v (modestie a parte XD)
@Ne_chan: Per colpa
tuaaaaaaaaa! Ahahhaha XD No dai ora ho aggiornato, contenta? Spero che
almeno il capitolo sia venuto su bene, così dopo una lunga
attesa sarai, come tutti, ripagata! Ooooh >__> p.s: se mi chiedi
ancora una volta "Finito?" giuro che sbatto la testa contro il muro XD
@Roby Bonny: ma io te l'avevo detto!!! XD E comunque la parte del litigio era una delle mie preferite! v.v
@MokoChan95: Hyuuu eccoti
finalmente, Claudia! =D La ff può essere malinconica, divertente
e...imbarazzante, come nel prossimo chap, che spero di pubblicare presto! XD
E infine...Arigatou Gozaimasu a tutti e...Alla prossima! ;)
|
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Capitolo 4 *** Spettacolo imbarazzante ***
FF tsubasa 5
Capitolo 4
Spettacolo imbarazzante
Kurogane, Fay, Shaoran e Sakura avanzavano tra le pozzanghere, mentre un venticello fresco scompigliava loro i capelli.
«Io e Sakura-hime oggi andiamo al mercato per procurarci un
lavoro e cercare di scoprire dove possa trovarsi la piuma...»
iniziò Shaoran, lanciando una breve occhiata alla ragazza
«Voi invece?!»
«Noi...» stava iniziando Fay con un sorriso falso, ma
qualcuno gli impedì di parlare serrandogli la bocca con una mano.
«Tu stai zitto e non combinare altri casini!» lo
rimbeccò Kurogane, con un'occhiataccia «Specialmente se
stavi per dire che ci separiamo ancora, sapendo che in quel caso ti
perderesti di nuovo...comunque potete andare...»
Shaoran e Sakura annuirono, correndo via, mentre Kurogane scuoteva la
testa scocciato dal sorriso falso dell'altro, stringendogli leggermente
la mano sulla bocca, per non fargli esclamare nemmeno una sillaba.
Fay, a quel contatto, senza accorgersene, arrossì, abbassando lo sguardo sulla mano dell'altro.
Kurogane spalancò gli occhi e allontanò di colpo la mano.
«La prossima volta che lo fai ti mordo!» sorrise Fay, per nascondere l'imbarazzo.
«EEEEEEEEEEHHHH?!?!??» Kurogane saltò in aria, ormai
più rosso di un peperone, e gli puntò contro il dito
«TU! Razza di...»
«Yuuuh tranquillo Kuro-pon!» canticchiò rivolgendo a
Mokona un sorrisino ironico «Guarda che reazione!»
«Kuro-rin è arrossito!»
«Già, hai ragione, Mokona!»
Kurogane divenne, se possibile, ancora più rosso «Non è vero!»
Fay rise puntellandogli un dito sulla guancia.
«Yuuuuh Kuro-pon tutto rosso!»
«Tutto rosso!» aggiunse Mokona, saltando sulla spalla di
Kurogane che lo afferrò cominciando a scuoterlo «E
smettila anche tu!»
«Ma che Caaaariiiino Kuro-rin tutto rosso!» si lasciò sfuggire Fay sempre con quel tono scherzoso.
Kurogane si fermò, una mano a mezz'aria e si voltò verso il biondino, scandalizzato.
Quella sola parola, "Kawaii", detta in quel modo da...Lui. Lo avrebbe ucciso, subito.
«Ca-ri-....CHI SAREBBE CARINO?!»
«Perché ti scandalizzi? Come se non lo pensassi! Ma
sì, Kurogane è carino!» continuò Mokona,
seria, saltando di nuovo su Fay «Veeero?»
Fay sorrise in direzione dell'animaletto e gli accarezzò la pelliccia.
Kurogane, dal suo canto, si chiedeva come mai fosse così agitato in quel momento.
Rimase in attesa, mentre Mokona insisteva a chiedere "vero?".
Fay la prese in braccio e la coccolò, poi alzò lo sguardo sull'"amico".
«Basta, Mokona, lasciamo stare Kuro-sama, se no poi si arrabbia...»
Una sensazione strana, come di rabbia, invase Kurogane «Guarda
che sono già arrabbiato!» eppure il tono non giunse
furioso come previsto. Era come...deluso.
Sbuffò e si voltò, sistemandosi meglio il mantello addosso «Andiamo, muoviti!»
Fay alzò le spalle e lo seguì, rimanendo tuttavia indietro, a guardarsi intorno.
Si sentiva strano, in un certo qual modo. Quella mattina, dopo il
comportamento di Kurogane, che gli aveva chiuso due volte la porta in
faccia senza farlo parlare, si era sentito come se un macigno gli fosse
finito sul petto, impedendogli di respirare regolarmente.
E poi la reazione avuta quel giorno...
Aveva decisamente qualcosa contro di lui.
Forse, in fondo, era colpa sua, che lo prendeva sempre in giro, per farlo arrabbiare.
La verità, doveva ammetterlo, era proprio che adorava vederlo arrabbiato.
Ma qualcosa ultimamente gli stava sfuggendo di mano, lasciandolo senza fiato e confuso.
Continuava a scherzare con l'altro, ma quasi forzatamente. Non gli veniva più naturale come prima, ora aveva...paura.
Già, paura...paura delle reazioni di quel tipo freddo e sgarbato, paura che lui lo odiasse.
Paura di...perdere la sua amicizia.
Ecco, era quello il punto, no?
Amicizia...
Corrucciò le sopracciglia, mentre il cuore gli mancava di un
battito: ma se era solo amicizia perché, alla domanda innocente
di Mokona, non aveva voluto rispondere?
La verità era che la risposta era positiva, il problema, che non era per scherzo.
Kurogane non solo era "carino" quando era rosso, ma anche quando non lo era...
Si ritrovò ad arrossire senza accorgersene, scuotendo con forza la testa, come a cacciare pensieri fastidiosi.
No.
No.
No.
Smettila, Fay, è colpa del freddo...
Sicuro che fosse così sospirò ed alzò lo sguardo, guardando l'amico che avanzava deciso tra le pozze.
Era solo confuso, in quel momento, ma sicuro che tutto sarebbe tornato normale.
Bastava comportarsi come al solito.
Vide Kurogane fermarsi e girarsi verso la vetrina di un negozio, la fronte aggrottata.
Fay deglutì, stringendo i pugni: adesso era il momento buono per tornare ad essere il solito vecchio Fay D. Flourite.
«Kuuuro-rin! Che hai visto di tanto interessante?»
«Certo non la tua faccia...» rispose Kurogane, sarcastico
«C'è un negozio di vestiti, e dovremmo comprarcene
qualcuno...»
Fay si girò lì dove puntava il dito Kurogane e intravide
un negozio dalle vetrine opache, che presentavano solo vestiti larghi e
dai colori sbiaditi.
«Quelli sono di seconda mano, e mamma-Fay non è d'accordo. Yuuuh, guarda lì!»
Kurogane fece una smorfia nel sentir ancora una volta l'idiota
autoproclamarsi "mamma", ma la sua espressione peggiorò quando
quello gli afferrò il braccio per tirarlo verso un negozio
dall'insegna di un rosa sgargiante e dalle vetrine che mostravano
strani vestiti tutti colorati.
«Mamma Fay comprerà tanti bei vestiti a Kuro-papà!»
«E' KUROGANE!»
«Guarda quello, ti starebbe benissimo!» Cinguettò
indicando un vestitino di pizzo rosa-shoking, provvisto di un'ampia
gonna.
Kurogane arrossì, di rabbia, mentre gli tremavano le braccia.
«TU!»
E prese a rincorrerlo, furioso.
Per fortuna poteva farlo, dal momento che aveva lasciato il micio in albergo, nascosto sotto il letto.
Aveva chiesto alla reception dell'albergo di non permettere ai camerieri di entrare nella sua stanza.
Adesso poteva stare tranquillo, o perlomeno, senza l'ansia di nascondere i miagolii del gattino.
Entrò di corsa nel negozio, per inseguire quell'idiota, e il campanello suonò.
«Buongiorno!» cantilenò una delle commesse prima di
essere superata e leggermente spinta dalla furia dell'uomo.
Fay si nascose dietro una pila di vestiti, terrorizzato, e Kurogane allungò un braccio per afferrarlo.
Poi Fay fuggì via con uno dei suoi soliti fischi, mentre Kurogane ruggiva di rabbia.
«Vieni qui!»
E si rincorsero, come al solito.
Fay che saltellava fischiettando, simile al micio di cui Kurogane si
doveva occupare, e quest'ultimo con le braccia protese per prendere il
fuggitivo.
Ad un certo punto Fay scivolò e Kurogane lo prese al volo dal
braccio, rimettendolo in piedi, per poi afferrargli il colletto e
sollevarlo.
«Tu...Maledetto!»
Fay fissò sorpreso quegli occhi rossi che avevano un fare
omicida per un momento poi, dopo aver deglutito a vuoto, indicò
con la mano libera quella di Kurogane.
«Emh...potresti...lasciarmi?»
«No, adesso non pensare che ti lasci libero di nuovo!»
Fay rise imbarazzato e lasciò vagare lo sguardo per il negozio, notando tutti gli sguardi scandalizzati su di sè.
«Ma Kuro-wanko...» supplicò, tornando a guardarlo «Ci stanno guardando tutti...»
« E che lo facciano!» ribatté lui, furioso.
Mokona uscì la testa dalla tasca di Fay, ma non appena vide dove si trovava rientrò dentro.
«Daaai!» cantilenò il biondino con voce lamentosa, cominciando a
scuotere le gambe che pendevano per aria «E' imbarazzante!»
«Tu sei imbarazzante!» ribattè Kurogane, scuotendolo in aria.
Fay chiuse gli occhi e strinse la mani attorno a quella di Kurogane «Ma mi fai male!»
«Mamma!» urlò un bambino, indicando i due «Quell'uomo sta facendo del male all'altro!»
Kurogane sussultò lasciandolo andare di colpo, e si voltò
verso la gente cominciando a scuotere le mani «NON E' COME
SEMBRA!»
Fay ricadde a terra di colpo e, sollevatosi a sedere, cominciò a massaggiarsi il collo.
«Aiha...» mormorò, col broncio «Sei sempre così violento...»
«Tu sta zitto! Idiota! E poi è quello che volevi, che ti lasciassi andare, no?»
«Sì ma potevi essere anche più delicato...»
«Tzè, delicato...» borbottò Kurogane, scuotendo la mano.
«Che succede qui?» borbottò la commessa, con le mani sui fianchi.
«L'ha preso per il colletto...» aveva iniziato il bambino
zittendosi quando la mamma lo rimproverò di stare zitto.
«Non è successo niente!» spiegò Kurogane,
aprendo le braccia «E' una questione che non vi riguarda...»
«Non sono ammessi atti di violenza, qui...»
Fay, a quel punto, decise di intervenire.
Si schiarì la voce attirando tutti gli sguardi su di sé e
sorrise di nuovo «Io e questo tipo oscuro che si chiama Kuro-puu
stavamo solo giocando!»
Tutti si guardarono straniti, mentre la commessa alzava un sopracciglio, con aria ironica.
«Giocando?»
Kurogane fremette di rabbia, e aprì la bocca per ribattere, quando fu preceduto dalla voce del bambino sorpreso.
«Ohhh mamma, guarda! Due uomini che si amano!»
«EEEEEEEEEEEEEEEEEEEHHHHHHHHHH?!» Kurogane arrossì
puntando un dito minaccioso nella loro direzione «NON
FRAINTENDETE!»
Tutti scoppiarono a ridere compreso Fay, che alzandosi si
avvicinò a Kurogane, artigliandogli il braccio e alzandosi sulle
punte per raggiungere il suo viso.
«Hey...» gli sussurrò nell'orecchio, mentre quello trasaliva, percorso da un brivido.
Fay sentì irrigidirsi il braccio di quello, sotto la sua presa, e così strinse le dita, come in una carezza.
«Piccolo, aspettami fuori...»
Gli poggiò per un momento le labbra sull'orecchio, per poi accarezzargli il braccio, mentre l'altro spalancava gli occhi.
Poi si staccò e si allontanò, mentre alcuni degli
spettatori abbassavano lo sguardo imbarazzati per non aver preso sul
serio la frase del bambino.
Kurogane, invece, era rimasto lì, il battito del cuore
accellerato, il braccio tremante, gli occhi spalancati e la gola secca.
Per non parlare del colorito delle sue guance, simile al pomodoro molto maturo.
I brividi su tutta la schiena, deglutì a vuoto e si voltò
col respiro mozzo là dove era fuggito...era fuggito... quel...
quel..
Cosa...cosa era successo esattamente?!
Il rumore del campanello lo riportò al presente. Col cuore in
gola corse verso l'uscita, fino all'aria aperta, e ringraziò
quel fresco, e quella mancanza di gente per le strade.
Lì fuori si lasciò cadere sul terreno, le mani sui capelli.
Ma...cosa...diavolo...aveva fatto...quell'idiota?!
A pensarci gli tornavano i brividi e arrossiva sempre di più.
Quel tocco...quella voce..
Si strinse così forte i capelli che pensò potesse anche esserseli strappati.
«MA CHE VADO PENSANDO?!» esplose, isterico, deciso com'era ad andarsene.
Dalla porta uscirono delle persone che, sorprendendolo in quella posizione lo indicarono sussurrandosi qualcosa.
«CHE AVETE DA GUARDARE! LO SPETTACOLO E' FINITO!»
Si alzò furente e corse via, pestando con forza i piedi sul selciato.
Quel...quell'idiota! Ma che gli era saltato in mente?!
Chiuse la porta dell'albergo con uno scossone e si diresse nella sua stanza, buttandosi sfinito sul letto.
Il respiro gli mancava ancora. Si strinse le braccia e alzò gli
occhi al soffitto, ripensando a quello che era successo...
Si strinse quello stesso braccio che era stato afferrato da Fay e se lo portò all'orecchio.
Quel tocco...quella voce...quegli occhi azzurri...in quel momento, così imbarazzante...
Lo ritirò subito, scandalizzato del suo stesso comportamento.
Qualcosa di morbido gli sfiorò la guancia e quando si voltò incontrò due grandi occhi azzurri...
Saltò in aria, brandendo il telecomando come arma.
«PERVERTITO!» urlò, preso ancora dai ricordi.
Da dietro il cuscino apparve il possessore di quegli occhioni...
Il micino miagolò sorpreso dalla sua reazione e gli si strofinò tra le gambe, facendo le fusa.
Kurogane sospirò lasciandosi ricadere sul divano, con una mano sulla fronte e gli occhi chiusi.
«Accidenti, che mi prende? Devo calmarmi...»
Aver scambiato gli occhi del gatto per quelli di quello stupido, idiota di un mago pervertito non era normale, vero?
Preso com'era da quella sensazione di stanchezza ed esasperazione non
si rese nemmeno conto di stare accarezzando il gattino, grato che non
fosse quel mago da strapazzo.
Quel cretino non miagolava e non faceva le fusa, quindi non era tanto piacevole da accarezzare...
...
Un momento...
«ACCAREZZARE?!» Si alzò di colpo, facendo cadere il
micio, e cominciando a tirarsi i capelli «Ma chi lo vuole
accarezzare, quel mago idiota?!»
Gli veniva da sbattere la testa contro il muro, dalla disperazione.
Decise che la cosa migliore da fare era...beh, fare qualcosa.
Qualsiasi cosa...per cacciare quegli strani, pericolosi ed imbarazzanti pensieri...
Innanzitutto, per esempio, una doccia...
TO BE CONTINUED
Next-> "Ubriaco"
«Che ci fai qui?»
Fay aprì la bocca per rispondere ma la richiuse subito. Poi
alzò le spalle confuso «Me lo stavo giusto
chiedendo...devo aver sbagliato strada...»
« Ti sbagli!» fece una voce, dall'ingresso.
Il mago sgranò gli occhi riconoscendola «La Strega Dimensionale!»
s s s
Yuuuh ho pubblicato un'altro capitolo, sotto costrizio-...emh, volevo dire, convincimento, di Ne-chan...
In ogni caso, che ne pensate del capitolo?
Ora, dopo la scena imbarazzante, come reagirà Kuropon? Come si comporterà col....pervertito? XD
Passiamo ai ringraziamenti... Mi fa piacere leggere le recensioni, e
soprattutto leggere cosa ne pensate della storia. Quindi, continuate
così!!! =D
@Ne-chan: eccoti
il capitolo, così non mi assilli più in piena notte
chiedendomi duemila volte di aggiornare. Ora hai qualcosa da leggere...
Chissà come mai poi il tuo personaggio preferito è
proprio il gatto? XD
@Your guardian Angel: Anche
io ho voglia di mangiare la torta al cioccolato, specialmente se
preparata da Fay! ** Oh sì, io amo Yue e Shedar, spero in tante
tante tante scene imbarazzanti. Ma per ora dedichiamoci alla nostra
nuova ff! XD
@MokoChan95:
Spero che anche questo capitolo ti abbia fatto...ridere. Io stavo
rotolando dalle risate, specialmente nella scena del negozio quando i
due cretini si inseguono, o le sfuriate di Kurogane alla "Watanuki" XD
@Shyray:
I due piccioncini avranno qualche altro momento, ma sono comunque due
personaggi secondari. Ovviamente avranno più spazio degli altri,
perché questa è una fic su tsubasa, anche se nella
seconda serie, Shaoran, per motivi che non ti posso anticipare,
diventerà leggermente fastidioso! XD Comunque la trama non
è ancora veramente iniziata, si dovrebbe iniziare a capire
meglio dal prossimo capitolo...
@Roby Bonny: Ahaha
sì infatti immagino che ti avrà assillato per commentare,
ma è fatta così, e quindi x farla calmare ho aggiornato.
Poi mi devi dire che ne pensi della scena imbarazzante! XD
E infine, che dire, alla prossima e...oltre a Sayonara, volevo farvi un annuncio:
.
.
.
.
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Pastaaaaaaaaaa! =D
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Capitolo 5 *** Ubriaco ***
FF tsubasa 6
Capitolo 5
Ubriaco
Fay pagò con gli ultimi soldi che gli erano rimasti e si allontanò pieno di pacchi.
Uscì fuori con un sorriso, riempiendosi i polmoni di quell'aria
frizzantina e spalancò le braccia, scuotendo le buste.
«Kuro-chi sei pronto per andar-...Kuro-chi?»
Batté le palpebre confuso, guardandosi intorno «Ma dove si sarà cacciato?»
Quando i suoi occhi gli dimostrarono che non si trovava lì, alzò le spalle.
Evidentemente il suo amico non aveva seguito il suo consiglio di aspettarlo fuori.
Con un sorrisino pensò alla sua faccia quando gli aveva preso il braccio e gli aveva parlato in quel modo.
Tuttavia, dopo un po', si fermò in mezzo alla strada e si poggiò una mano sul petto.
Aveva fatto quella scenetta per convincere la gente che loro due
stessero, effettivamente, "giocando", per evitare che chiamassero la
sicurezza, o che le loro facce finissero da qualche parte, per
atteggiamenti di violenza in luogo pubblico.
Già, solo per quello l'aveva fatto, eppure...
Scosse la testa, per non pensare al calore che aveva sentito invadergli
il petto quando gli si era avvicinato, così...tanto.
No, lui era il solito vecchio Fay, no?
Quello che faceva di tutto mantenendo sempre la stessa espressione.
Quello che scherzava, rideva, e si divertiva a mettere in imbarazzo Kurogane.
Ma allora, perché si sentiva come se si fosse messo lui stesso in imbarazzo, in quel modo?
Perché?
Una goccia di pioggia gli finì sul viso, costringendolo a battere le palpebre e tornare al presente.
Scosse la testa e riprese a camminare, deciso a tornare in albergo, ancora perso in quei pensieri.
Doveva smetterla di essere confuso, di farsi domande inutili e di starci male per qualsiasi cosa.
Dov'era finito il Fay sorridente che non voleva pensare al passato?
Sapeva che lui e Kurogane non erano mai andati veramente d'accordo,
eppure con lui si sentiva libero di scherzare, come se avesse saputo
che non si sarebbe mai offeso veramente, o che avesse preso a male le
sue parole...
Ora, dopo gli ultimi avvenimenti, questa sicurezza lo aveva abbandonato.
Forse era stato troppo avventato.
Forse, semplicemente, non aveva pensato alle conseguenze.
Stava di fatto che qualcosa era cambiato. Sì, da quando erano giunti in quel mondo, qualcosa era cambiato.
Questo lo sapeva.
Ciò che non sapeva, invece, era chi fosse cambiato.
Ancora con questa domanda che gli girava per la mente alzò la
testa con un sospiro, per poi sussultare quando si trovò ad un
palmo da una porta.
Si girò, osservando il luogo in cui era andato a finire.
Già, perché non ricordava di esserci mai finito
realmente, o per lo meno, non si era diretto lì intenzionalmente.
Tuttavia qualcosa, di quella casa e di quel giardino, glielo fecero apparire come...familiare.
Si affacciò dalla finestrella, trovandosi a fissare due bambine
dai capelli di strani colori, saltellare prendendosi le mani.
«Watanuki!» sentì urlare una, dall'altra parte della finestra «Un cliente!»
«Un cliente!» ripetè l'altra, indicando Fay.
Il biondino sussultò, ritraendosi sconvolto, deciso ad andarsene via.
Ma non appena mise il piede sul primo scalino, la porta di legno si
spalancò, mostrando un ragazzo che, era sicuro, avesse
già visto.
«Fay-san!» esclamò, scandalizzato.
Fay trasalì girandosi «Scusa?» come faceva a sapere il suo nome?
«Che ci fai qui?»
Fay aprì la bocca per rispondere ma la richiuse subito. Poi
alzò le spalle confuso «Me lo stavo giusto
chiedendo...devo aver sbagliato strada...»
« Ti sbagli!» fece una voce, dall'ingresso.
Il mago sgranò gli occhi riconoscendola «La Strega Dimensionale!»
«Io però non credo di conoscerti. So solo tre cose: primo,
evidentemente avrai conosciuto la me stessa di qualche altro mondo.
Secondo, non hai sbagliato strada, perché questo incontro era
inevitabile, come tutto, in questo mondo. E terzo, Watanuki, la tua
è una domanda molto stupida: il qui presente Fay D. Flourite ha,
a quanto pare, un desiderio...»
«Ma io...» iniziò quello, sempre più confuso: quand'è che aveva rivelato il suo nome completo?!
«Oh, non ti sorprendere, evidentemente la me stessa di un altro
mondo deve averti conosciuto. In ogni caso, accomodati, e parliamo del
tuo desiderio...»
Fay la seguì titubante, prima di sparire insieme a lei dentro quella stanza.
«Watanuki, sakè!»
Il ragazzo ringhiò, stringendo i pugni «Ancora?! Ma lo sa che le fa male!»
«Ti devo ricordare che sei in debito?»
Watanuki ammutolì, poi sbuffò e si allontanò borbottando quelli che sembravano insulti per la strega.
Quando la porta si fu richiusa la strega incrociò le dita e
rivolse un sorriso al suo ospite «Allora, qual è il tuo
desiderio?»
Fay si morse il labbro, abbassando lo sguardo «Emh...non tornare
al mio mondo, ecco...ma questo l'avevo già detto a lei, se si
ricorda...»
«Oh, ti ripeto che non ero io!» gli rispose Yuuko
inclinando la testa e squadrandolo con dolcezza «In ogni caso sei
proprio sicuro che sia questo il tuo desiderio?»
«Beh...» fece Fay, spostando lo sguardo «Sì»
«Ma se ti trovi in questo negozio devi esserti fatto una domanda
a cui avresti voluto rispondere...durante il tragitto...»
Fay sussultò spalancando gli occhi, mentre i suoi pensieri riaffiorarono, e specialmente quella domanda.
...chi fosse cambiato...
«Mah...non era proprio un...desiderio...» abbassò la
testa, per nascondere il rossore che gli si spandeva sulle guance.
«Mmm, sicuro? Allora deve essere stato qualcosa che ti sta molto a cuore...»
Fay strinse la propria maglia con un pugno, lì dove la stoffa gli copriva il petto.
«In realtà non...non credo. Io...non lo so»
«Ah, capisco, non lo sai...però dovresti dirmi tutto, altrimenti non posso aiutarti...»
Fay sospirò, alzando lo sguardo su di lei «E' questo il punto. Io credo che...nessuno...possa aiutarmi.»
«Oh, sì invece. Ti ho appena detto che posso aiutarti,
quindi è così. Non parlo solo per dar aria alla
bocca!»
«Ah, se è così...» ridacchiò ironico
«No, sul serio, non è niente. Semplicemente mi sono
accorto di come certe, emh, cose...sono cambiate, ultimamente.»
Yuuko annuì, come a spronarlo a continuare «E niente, mi
chiedevo se fosse colpa mia o...» sospirò, scuotendo la
testa «...o no».
Non poteva dire "o di Kurogane", sarebbe stato imbarazzante, e al contempo sapeva che quella Yuuko non lo conosceva.
«Oh, capisco, una questione interiore, quindi. Cio' che vuoi è, emh, come dire, fare chiarezza, mi sbaglio?»
Fay la guardò confuso e poi, stringendo le labbra, annuì.
«Quindi è questo ciò che vuoi...»
La porta si spalancò mostrando un Watanuki trafelato, che
servì gentilmente il sakè e poi si allontanò, a
grandi falcate.
«Bevi, tutto d'un sorso...» fece lei, con un sorrisino lezioso.
Fay la guardò per qualche attimo, per poi portare alle labbra il calice e vuotarlo completamente.
«Anche questo...»
Fay guardò stralunato il secondo calice che la strega gli
allungò dolcemente, e avvicinò le dita per afferrarlo.
Qualcosa, dentro la sua mente, gli ricordò che bere troppi alcolici era pericoloso, e così ritrasse la mano.
«No grazie, sto bene così...»
«Suvvia, è maleducazione rifiutare un'offerta così gentile!»
Fay intravide quegli occhi rossi, così simili ma al contempo
così diversi da quelli di Kurogane, e confortato da ciò,
allungò una mano, ingollando in pochi secondi anche il contenuto
di quel secondo bicchiere.
Infine poggiò il calice sul tavolo con un «Ahhh» e rimase a guardare la strega con gli occhi lucidi.
«Tu vuoi capire se sei cambiato...»
«Sì»
«Beh, anzi, mi aspettavo chissà cosa...»
«Le sembra poco?»
«No, solo mi aspettavo che parlassi di più...»
«Io vorrei solo sapere se mi odia!» esclamò
improvvisamente, puntando con violenza le nocche sulla superficie del
legno.
Yuuko lo guardò divertita, mentre lui si ritirava su se stesso, confuso.
«Mi...mi scusi...»
«Capisco. Avvererò il tuo desiderio. Però mi occorre un pagamento di egual valore...»
«E cioè?» chiese Fay sorprendendosi della sua voce che usciva fuori quasi prima che lui ordinasse di farlo.
«Quel tuo mantello potrebbe andar bene...»
Fay guardò il suo mantello e lo porse a Yuuko che lo afferrò con un sorriso.
Non appena il vestito bianco di Fay lasciò le sue lunghe dita pallide, una testina bianca sbucò da esso.
«Mokona!» esclamarono entrambi sorpresi.
La suddetta interessata sbadigliò sonoramente, per tornare poi in braccio a Fay con un balzo.
«E c'è anche Yuuko!»
La donna sorrise e gli accarezzò la testa, sotto lo sguardo allucinato di Fay.
«Credo che adesso tu possa andare, Fay D. Flourite!»
«Umh?» Fay si alzò barcollando e rivolse un cenno di saluto alla strega «Sayonara!»
Poi aprì la porta, trovandosi la faccia di Watanuki a due centimetri dalla sua.
«Fay-san, fai odore di alcool!»
«Eh?» chiese lui, confuso «Che dici? No, non è
vero...» fece una risatina e si diresse verso l'uscita
«Beh, ci si vede, Watanuki-kun!»
«Emh...Fay san?»
«Mmh?»
«La porta è...dall'altra parte...»
«Che?!» Fay voltò la testa e scoppiò a ridere, imbarazzato «Ops. Beh, Sayonara!»
Uscì dalla porta ed inciampò sugli scalini, finendo a terra.
Con uno sbuffo si rialzò e si spolverò i vestiti «Scusami, Moko-chan!»
«Mokona indicherà la strada a Fay, altrimenti Fay si perderà di nuovo!»
«Va bene, mi sento stanco...» rispose Fay, confuso, prima di seguire Mokona.
L'animaletto volava velocemente, evitando tutti i pali della luce, con Fay che arrancava dietro.
«Moko-chan, rallentaaa! Così non riesco a...» sospirò «Seguirti...»
TO BE CONTINUED
Next-> "Completamente idiota"
«COSA DIAVOLO SAREBBE QUESTO?!»
Fay afferrò i lembi del vestitino e lo accostò al corpo
muscoloso dell'altro, con una risatina «Il tuo pigiamino!»
«IL MIO COSA?!»
s s s
Eilàààà!
Dopo del tempo aggiorno ma scusate, tra tutti gli impegni -cioè
vedere Queer As Folk (USA), leggere il mio libro, andare a mare, ecc...-
Ah e sono contenta che il bimbo sia piaciuto a tutti **
*Bambino ringrazia scuotendo la manina*
Passiamo ai ringraziamenti:
@Ne_chan: Contenta adesso?! XD
In questo capitolo non succede un granché ma volevo far capire
come si ubriacava Fay e perché XD
@Roby Bonny: Il bambino
è adorato da tutti! ** Comunque Yuuko ha avuto il suo bel da
fare, e nel prossimo capitolo apparirà anche il tuo caro
Watanuki! :)
@Your guardian Angel: Sì
anzi, ora sono peggio, da quando sto vedendo Quuer As Folk!!! :Q__
Anche se devo ammettere, Yue e Shed-...emh, volevo dire Fay e Kurogane
la trovo una coppia "dolciosa" e senza parti trp...esagerate! XD
@Shyray: Io non solo vedo Hetalia, io amo Hetalia! **
Non ti dico come ho riso quando ho letto quello che hai scritto su
Shaoran! XD E' vero, non servirà a nulla se non a rompere, nella
seconda serie! V_V (no dai scherzo, povero Shao! **) Comunque
volevo scusarmi se non ho commentato la tua ff, ma non ci sono andata
su questo sito x una settimana, oggi leggo e recensisco, promesso! v.v
@valerio93: veramente dovrebbe
essere il contrario, lo "uke" è quello...come dire in termini
perversi? Quello "passivo" XDXD Nel capitolo precedente Fay era il
contrario! >__>
@Tomoyo93: uuuh Kurogane rosso
è adorabile! ** Comunque questo capitolo è corto
perché in partenza era troppo lungo e l'ho diviso in due parti.
Il prossimo arriverà presto, assicurato! V__V
@harinezumi: Yuuh davvero? *_*
Mi fa piacere che tu abbia deciso di leggerla, e prometto che d'ora in
poi aggiornerò regolarmente (la storia è già
completa! U__U) E ancora: Pastaaaaaaaaaaa
@MokoChan95: Finalmente recensisci!!! Ti sentirai in colpa del fatto che non ho aggiornato aspettando la tua recensione! u.ù Essì, viva il bambinooo, l'unico che ha capito subito! XD
Sayonara e...
Pastaaaaaaaaaa! =D
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Capitolo 6 *** Completamente idiota ***
FF tsubasa 7
Capitolo 6
Completamente idiota
Mentre era per strada aveva incontrato Shaoran e Sakura e così insieme a loro si era diretto verso l'albergo.
«Cosa ci fai qui, da solo, Fay-san?»
«Ah? Non lo so... devo aver sbagliato strada...»
«E Kurogane-san?»
«Non ne ho idea...»
«Ma come, eravate assieme!»
«Beh...» fece
una risatina «Si è imbarazzato e non l'ho più
visto...mi dispiace, ero strano...»
«Fay-san?» chiesero in coro Shaoran e Sakura, confusi.
«Oh ciao, voi che ci fate qui?»
Sakura aveva lanciato a Shaoran uno sguardo confuso, e dopo aver scrollato le spalle il secondo aveva preso a parlare.
«Io e Sakura-chan eravamo al mercato...»
«Già è vero, e com'era?»
«Cosa?»
«Il mercato...»
Shaoran si era limitato a battere le palpebre «Stai bene, Fay-san?»
«Yuuuh, benissimo, non preoccuparti! Sono solo un po' stanco...torniamo a casa!»
«A casa?»
«Sì!» Fay aveva sorriso, guardando Shaoran negli occhi «Dove vorresti andare altrimenti?»
«Vorresti dire in albergo...» fece Sakura, senza capire.
Fay scoppiò a ridere, con una mano sulla fronte «Oh è vero, scusa!»
Poi aveva ripreso a seguire Mokona, saltellando.
«Emh, Fay-san!»
Shaoran lo raggiunse e riprese a camminargli accanto «Io e
Sakura-hime siamo riusciti a scoprire dove si trova la prossima
piuma!»
«Ah, dici sul serio? E' davvero una bella notizia!» e aveva annuito forse con troppa convinzione.
«Già
infatti...in ogni caso non è positivo ciò che sto per
dirti! Sai, abbiamo scoperto che a qualche isolato da qui, in un tempio
sulla montagna, un tempio di ghiaccio, c'è uno spirito di una
donna che ultimamente ha un grande potere...»
«Ah, forte!» commentò Fay scoppiando a ridere.
Shaoran si zittì improvvisamente, sorpreso «Ma come, "forte"?!»
«Il castello di ghiaccio, wow...»
Sakura aveva guardato
Shaoran allarmato, e il ragazzo aveva ripreso a parlare, con meno
convinzione «Comunque, questo spirito ultimamente è
diventato così potente che riesce a controllare le stagioni, per
questo qui piove sempre...»
«Fantastico!» aveva detto, dandogli una pacca sulla spalla «Un inverno in estate!»
E quella solita risata,
smorzata solo dal fatto che il ragazzo era scivolato su una pozzanghera
ed era caduto a terra, con tutte le buste.
«Fay-san!» allarmati, i ragazzi lo aiutarono ad alzarsi.
«Yuuuh che
botta!» Fay scoppiò di nuovo a ridere e mosse le buste
«Speriamo che il tutù di Kuro-bau-papà non si sia
rovinato!»
Shaoran e Sakura si
guardarono, indecisi se ridere o arrossire per l'imbarazzo, mentre il
biondino continuava a ciondolare la testa.
«Fay-san ti senti bene?»
«Perché ti preoccupi? Ho la faccia di uno che sta male?»
Shaoran aprì la
bocca per rispondere con sincerità, ma Sakura parlò al
posto suo «No, è solo che essendo tuoi amici ci
preoccupiamo per te...»
«Ohhh che
dolci!» cantilenò, accarezzando i capelli della ragazza
«Comunque, andiamo, che si fa taaardi!»
E continuò a saltellare, lasciando indietro Shaoran e Sakura.
«Tardi?» chiese questa, confusa, in direzione di Shaoran «Tardi per cosa?»
Shaoran scosse la testa, affranto «Non trovi che sia strano?»
«Sì, sembra...ubriaco. Ma non puo' aver bevuto, perché era al negozio di vestiti...»
Shaoran strinse le palpebre
«Forse!» disse, guardando in direzione del biondino che
saltellava e ogni tanto scivolava reggendosi sul muro per non cadere.
«Gli è successo qualcosa che lo ha turbato...»
«Già...» concluse Sakura, preoccupata «Forse è come dici tu...»
s s s
Al negozio, nel
frattempo, Watanuki si era avvicinato alla strega, intenta a guardare
una cornice, sussurrando un «Voi sarete i prossimi...»
«Yuuko-san...» chiese, indeciso se entrare o no.
Yuuko si lasciò
sfuggire un'esclamazione di sorpresa e nascose subito la cornice dietro
la schiena «Watanuki! Qualcosa non va?»
«No, ma, mi chiedevo...perché non dire la verità a Kurogane-san e Fay-san?»
«Oh, lo capirai presto...»
«Ma capire cosa? Poi
che stupidaggine è quella di un'altra Strega Dimensionale che
conosce i suoi ospiti mediante la se stessa di un altro mondo?!»
«Non potevo dir loro come stavano le cose, fidati...tutto era inevitabile...»
«Ma
inevitabile...COSA?!» Watanuki avanzò ancora, mentre
la strega aveva poggiato la cornice sullo scaffale, girata per non
mostrarne il contenuto.
«Watanuki, portami dell'altro sakè!»
«Oh, accidenti!»
La donna uscì e Watanuki la stava per seguire a ruota quando, ormai sull'uscio, si fermò voltandosi indietro.
Quella cornice...
Si voltò di nuovo
notando che Yuuko non si era accorta della sua presenza, intenta
com'era nel bere il sakè dalla bottiglia, sdraiata
scompostamente sul divano.
Così il ragazzo tornò indietro e avvicinò le dita alla cornice, alzando uno sguardo per vedere lo scaffale.
Vide, dietro una lampada, altre due cornici, che raffiguravano...due persone ognuna?
Afferrò la prima, accese la luce della lampada per illuminare il ripiano e...
Nella cornice c'erano due immagini, ritagliate, e accostate, di due ragazzi.
Uno aveva il viso molto delicato, gli occhi grandi e dorati, i capelli neri che gli ricadevano in morbide ciocche sulla fronte.
L'altro aveva il viso più allungato, gli occhi scuri ed espressivi e i capelli corti e castani.
Sotto i due c'erano i loro
nomi "Kamui" per il primo e "Fuuma" per il secondo, uniti da
un...cuoricino, e un'altra scritta, con la calligrafia di Yuuko che
diceva "Risolto".
Watanuki ripose scandalizzato la cornice e afferrò la seconda.
Trasalì.
Quei due erano Fay e Kurogane!!!
I loro nomi però erano uniti da un cuoricino nel quale tuttavia c'era scritto "In corso".
Watanuki alzò un sopracciglio, con la voglia matta di estrapolare informazioni dalla strega.
Che si metteva ad organizzare matrimoni, adesso?
«Non è giusto
disporre così del destino degli altri!» ringhiò,
mentre afferrava la cornice voltata «Insomma, creare legami che
magari non esiston-AAAAAAAAHHHHHHHHHH»
E svenne, con ancora la cornice in mano, che cadde a qualche centimetro da lui.
Dentro di essa c'era una
sua foto accostata ad una di Doumeki, e nel cuore tra i loro due nomi
riluceva la scritta "Prossimamente".
s s s
Quella sera,
Kurogane, dopo essersi fatto un bagno caldo per lavar via i pensieri,
si era messo a mettere in ordine l'albergo, tanto per far qualcosa,
imprecando quando si era accorto che era già tutto sistemato,
proprio perché era un albergo.
Quindi andò in
cucina nel vano tentativo di preparare qualcosa ma si accorse che non
c'erano più ingredienti, e sbraitò di nuovo.
Poi decise di sistemare la
propria stanza, per evitare che qualcuno scoprisse anche solo una
traccia di quell'ammasso di pelo ambulante che continuava a seguirlo
miagolando.
Alla fine, più per
fare qualcosa che per gentilezza, decise di dar da mangiare al gatto,
con gesti lenti e meccanici, e osservarlo mentre mangiava.
In fin dei conti non era
male, se paragonato a quell'imbecille. Almeno il gattino non lo faceva
mettere in imbarazzo in quel modo, non gli sussurrava nelle orecchie,
non tentava di... baciarlo, e non gli si strusciava contro come...
Si ritrovò ad urlare, le mani sulla testa.
«BASTAAAAAAAAAAAAA!»
Perché diavolo continuava a pensare a quello?!
Si diresse verso la porta e la richiuse con violenza, per poi rimanere col respiro affannoso all'ingresso.
L'unica cosa da fare, a
quel punto, era uscire fuori a fare due passi. Forse solo l'aria fresca
e il vento lo avrebbero sollevato da quei pensieri...
No, anzi. Non doveva pensare.
Non doveva pensare affatto.
Anche se era
impossibile...solo così, o cercando di pensare ad altre cose,
poteva evitare a quelle immagini di tornare a galla.
E così, mentre era
ancora davanti alla porta della propria camera-salone, pensò
intensamente a Tomoyo, a quanto gli avrebbe fatto piacere rivederla,
tornando nel suo mondo, e magari convincerla ad annullargli quella
maledizione, che gli impediva di uccidere la gente.
Esatto, a quest'ora, avrebbe già strozzato quel microcefalo...
«ANCORA?!» urlò, esasperato, dirigendosi verso la porta con grandi falcate.
Ora era il momento buono per uscirsene fuori, per tranquillizzarsi.
Preso com'era da quella
decisione non si accorse nemmeno che la maniglia si stava già
abbassando dall'altra parte e così quando tirò la porta
dalla sua per aprirla, una figura, inciampando gli cadde come un sacco
di farina tra le braccia.
E quella figura era proprio...
«ANCORA TU!»
Senza aspettare che il
biondino alzasse lo sguardo lo spinse via con tutte e due le mani
insieme -e uno dei polsi gli dolse amaramente- e indietreggiò
col fiatone.
Fay ricadde all'indietro e fu sorretto da Shaoran e Sakura proprio in tempo per non cadere.
«Kurogane-san che
succede?» Shaoran si allontanò da Fay per entrare nella
stanza e avvicinarsi a Kurogane, che aveva la testa bassa, con una mano
sulla fronte.
Gli poggiò delicatamente una mano sul braccio ma quello si ritrasse come morso da un cane.
«Che dovrebbe succedere?» rispose burbero riprendendo il suo contegno, ed aiutando Sakura a portare alcune buste.
«Questi che sono?» chiese, alzando una busta all'altezza del naso del biondo.
«Hyuuu Kuro-pippi, quelli sono i tuoi vestiti!»
Kurogane aprì la busta ed estrasse il primo indumento, con curiosità.
Ma, come c'era da aspettarselo, di quel deficiente di un mago non ci si poteva fidare.
Divenne rosso dalla rabbia
e lasciò andare la busta -che Shaoran riuscì ad afferrare
al volo- e si avvicinò con fare omicida al biondino, brandendo
quello che sembrava un body rosa a pallini bianchi su cui spiccava il
disegno di un coniglietto rosa cosparso di cuoricini accompagnato da
una gonnellina cortissima e di raso, bianca.
«COSA DIAVOLO SAREBBE QUESTO?!»
Fay afferrò i lembi
del vestitino e lo accostò al corpo muscoloso dell'altro, con
una risatina «Il tuo pigiamino!»
«IL MIO COSA?!»
Fay cominciò a scappare, scuotendo per aria il vestitino seguito da un Kurogane urlante.
«Yuuuh Yuuuh guardate
tutti il vestitino di Kuro-papino! E ho fatto pure la rimaaa!»
inciampò per terra e volò in aria, ma Kurogane,
prontamente, gli afferrò un braccio per evitare che cascasse.
Tuttavia, quando si accorse
che quei gesti corrispondevano quasi a quelli del negozio di vestiti,
lasciò la presa, facendo barcollare l'altro, costretto ad
appoggiarsi allo scaffale della cucina.
«Idiota!» urlò il moro, prima di voltarsi verso Shaoran e Sakura, ancora nella stessa posizione di prima.
«Che avete da guardare?!»
Sakura e Shaoran si guardarono un attimo, poi il secondo si schiarì la voce e si avvicinò a Kurogane.
«In
realtà...» sussurrò, per non far sentire al
biondino che nel frattempo rideva da solo dondolando la testa
«Quei vestiti sono per Sakura-hime...»
Kurogane sbiancò, voltandosi con rabbia verso il biondino.
Poi tornò a guardare Shaoran «E perché diavolo ha fatto questa scenetta?!»
«Per farti
arrabbiare...» tentò Shaoran, ma notando il tremore del
braccio di Kurogane, si affrettò ad aggiungere «Oppure
perché oggi è strano, è come se fosse...»
«Ubriaco» terminò Sakura, al suo posto.
L'altro li guardò male e strinse le palpebre «Come ha fatto ad ubriacarsi? E dove?»
«Ce lo stavamo chiedendo anche noi...ma voi perché non eravate assieme?»
Kurogane trasalì, arrossendo leggermente, per poi guardare da un'altra parte.
«Mi ha chiesto di
aspettarlo fuori dal negozio...» spiegò, tralasciando
volutamente il resto «Ma poi è passato del tempo e vedendo
che ancora non usciva ho deciso di tornare...»
Sperò con tutto se stesso che quei due credessero alla sua bugia.
Dai loro sguardi pensò di sì.
«E voi due, invece, novità?»
Così Shaoran si mise a spiegare di quello che lei e Sakura avevano scoperto.
«E' una storia molto
strana e...pericolosa. Ma io adoro il pericolo, e non vedo l'ora di
impugnare di nuovo la mia katana, quindi....quando si parte?!»
Shaoran fece una smorfia
«Potremo andare domani mattina. Ormai non abbiamo più
soldi -Fay-san li ha spesi quasi tutti per comprarci i
vestiti-...»
«Quell'idiota...»
«E quindi non abbiamo
più soldi nemmeno per il cibo...stasera ceneremo in albergo e
domani mattina partiamo all'alba...va bene?»
«Per me sì!»
Sakura abbassò lo sguardo «Anche per me...vorrei solo che non vi metteste in pericolo...»
Shaoran la guardò
dolcemente «Sta tranquilla, non ti succederà niente, e
nemmeno a noi...» Lei gli sorrise di rimando e Kurogane fece una
smorfia sarcastica allontanandosi dai due "piccioncini".
«Ah,
Kurogane-san!» il diretto interessato si volse confuso verso il
ragazzo che continuò «Questa sera l'albergo ci offre la
cena perché sta organizzando una...festa...»
«Festa? E per cosa?»
«Per il nostro arrivo
in albergo!» cinguettò Fay scoppiando a ridere,
meritandosi un'occhiataccia di sufficienza da parte del moro.
«Certo, come no...»
«In realtà
credo che si festeggi una qualche festività locale...»
rifletté Shaoran, per poi alzare le spalle «Io e Sakura
andiamo a cambiarci, coi vestiti da sera che ci ha comprato
Fay-san.»
Kurogane lanciò uno sguardo omicida al biondino «Non penserai che mi metterò quel...quel...coso rosa!»
«Oh certo che no
Kuro-pin! Ti ho già detto che quello è un
pigiama...» Kurogane alzò gli occhi al cielo.
«Tranquillo, ho comprato qualcosina per te...» aprì una busta e Kurogane temette il peggio...che non avvenne.
Ne aveva estratto, infatti, una giacca nera, e dei pantaloni eleganti dello stesso colore.
«Con questa sembrerai un vero "papà". Compresa la cravatta, si intende!»
Kurogane osservò
critico i vestiti mentre Fay saltellava nella sua stanza «Mamma
Fay va a cambiarsi! Maritino-maniaco non mi spiaaaaaaaree!»
cantilenò, per poi richiudersi la porta impedendo alle urla
dell'altro di raggiungerlo.
«Quindi sarei io,
adesso, il maniaco?!» sbuffò chiudendo la porta della sua
stanza e buttando sul divano il vestito nero «E non
penserà che io mi metta un vestito che ha comprato lui! Ma se lo
può scordare! Non accadrà mai, mai e poi mai!»
Due ore dopo, seduto insieme agli altri tre attorno al tavolo dell'albergo, indossava quel vestito.
TO BE CONTINUED
Next-> "Una dama misteriosa"
«Questo gelato è amaro!»
«Proprio come te!» rispose Fay, serio «Se tu potessi
essere un gelato, Kuro-pon, saresti sicuramente il cioccolato
fondente...»
Kurogane aveva fatto una smorfia, guardandolo male «E tu?»
«Io? Stracciatella!»
s s s
E rieccomi qui con questo capitolo. Ci tenevo a precisare due cose:
La prima, che...beh se nel capitolo precedente Fay era ubriaco qui
cos'è? XD In realtà quello era solo l'inizio, insomma,
aveva bevuto da poco non poteva ubriacarsi subito!
E la seconda... che il prossimo capitolo e quello successivo saranno forse i più interessanti della ff! *_*
Ah e una terza cosa, già che ci sono, per tutti quelli che
pensano che questo capitolo e quello precedente sono corti. Beh forse
ci avete visto bene, in principio dovevano essere un capitolo unico, ma
poi diventava troppo lungo (erano dalle 12 alle 14 pagine!) e quindi ho
pensato, saggiamente, di dividerlo in due. Non me ne vogliate!
Ringrazio -vi sembrerò monotona ma è la verità-
tutti coloro che hanno aggiunto la storia alle
preferite-seguite-ricordate-dimenticate-forsePoiLeLeggo-echi
piùnehapiùnemetta- a chi legge e -specialmente- a chi
recensisce.
Arigatou Gozaimasu! v_v
@Ne_chan: Bastaaa, non posso
aggiornare ogni due giorni! =S Pensavi che Fay si ubriacasse di
più? Fay non era ancora ubriaco, qui lo è, e nel prossimo
capitolo anche! XD
Kamui?...Mmmh sì ha una scenetta, ma giusto una, ma più
tardi! ^^ Poi che dire? Watanuki l'hai visto qui! XD Sì ma io
aspetto ancora il 17 della terza serie, che si spicciassero a tradurli!
T__T
@MokoChan95: Sperando che anche
adesso ti funziona, se non recensisci non vado avanti, chechè ne
dica Noemi! v.v (ahahah scherzo XD) essì, mooolti guai, ma allo
stesso tempo...nu ok non dico niente! xP
@Tomoyo93: uuh che bello il
pigiamino vero?! XD e sì, ora vedrai come si ubriaca, e come
kurogane dovrà stargli dietro per non fargli fare pazzie! ^^
Ohhssì io Adoro Hetalia! Ho in mente di farci pure un video da
mettere su YouTubero :D
@Your guardian Angel: Chissà
perché! XD Ma la seconda parte non te l'ho inviata tutta e non
intendo inviartela, così rimani con l'ansia pure te! =P E poi
sì...Watanuki è un genio, lo stimo! XD
@valerio93: arigatou ancora una volta, kousama come dici sempre! XD comunque sì la strega ha fatto proprio bene! v.v
@Roby Bonny: Doumeki appare
sempre indirettamente, come in questo capitolo...oppure viene nominato!
Ma te l'ho detto, su loro due volevo proprio scrivere una ff a parte,
quando ho il tempo -cioè nn la scriverò mai! XD-
@Shyray: no hai ragione, uno non si ubriaca dopo un bicchierino -erano due XD- ma sì, dopo un bicchierino dalla strega Yuuko! Comunque sperando che almeno il tuo internet regga, ci sentiamo alla prossima recensione, della mia o della tua storia! ;)
@harinezumi: Eeeeh ma ne siamo
sicuri? Il suo caro Doumeki lo aspetta al varco! =P Anche io adoro
Yuuko, è il mio personaggio femminile preferito, poi è
sempre così sadica, anche se le sue intenzioni sono buone e...
*SPOILER* quando in xxxholic rou muore, mi stavo mettendo a piangere
pensando "nooo non può morire!!!" *FINE SPOILER* Ecco il "poi",
infatti, fortuna che non si è ubriacato prima, se no...anzi no!
Sarebbe stato meglio, a quest'ora...no ok mi sto zitta che è
meglio! >__<
Sayonara e...
Pastaaaaaaaaaa! =D
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Capitolo 7 *** La dama misteriosa ***
FF tsubasa 8
Capitolo 7
La dama misteriosa
Shaoran indossava un completo azzurro opaco, con sotto una
camicia bianca a merletti, Sakura un graziosissimo vestito bianco che
gli arrivava poco sopra le ginocchia, bordato di rosso, dei sandali di
brillantini, e perfino un cappellino di lana bianco di lato.
Kurogane aveva indossato quel completo che lo faceva sentire fin troppo serio, e Fay... beh lui era...diverso dal solito.
Indossava una camicia aderente bianca e dei pantaloni neri, oltre che una cravatta a farfalla rossa.
Ma non erano tanto i suoi vestiti ad impressionare gli amici, quanto il suo portamento.
Non conoscevano il passato di Fay, ma a vederlo in quel modo sembrava un principe.
Un principe azzurro...
pensò ingenuamente Kurogane, per poi fare una smorfia
scandalizzata per il suo pensiero, e rischiare di affogarsi col
prosecco.
«Non credi di essere già leggermente ubriaco?» gli
aveva chiesto con rabbia quando aveva notato il biondino vuotare il
primo bicchiere.
«Io? Ma che dici!»
«Dico quello che penso, tutto qui...»
«Beh, non c'è bisogno che ti preoccupi per me!»
Kurogane alzò i suoi occhi rossi dal bicchiere per guardare il biondino che gli sorrideva gentile.
«Oh che bella giornata ragazzi!» esclamò gioviale appoggiando le mani sul tavolo.
Shaoran rise ironico e si toccò l'orologio «Casomai, serata...»
«Ma come, non siamo di giorno?»
Kurogane sbuffò «E menomale che non sei ubriaco...»
«Io non sono ubriaco! Solo...solo un po' sbadato...»
«Molto sbadato...»
«Ah! Kuro-tango oggi è cattivo...»
«Oggi?» chiese Mokona, sbucando dal colletto della sua camicia «Solo oggi?»
«In realtà è tutti i giorni così...»
osservò Fay, meditabondo «Ma in questi ultimi due giorni
in modo particolare non credi?»
«Smettila di parlare come se non ci fossi!»
«Yuuuh mi dispiace, Kuro-sama!»
La loro simpaticissima conversazione
fu interrotta dalla voce gentile di una cameriera che si sporgeva verso
il loro tavolo. Era piuttosto giovane, più o meno quindici anni,
i capelli corti e neri e gli occhi grandi e vivaci.
«Konichiwa! Cosa ordinate?»
«Yuuuh non ne ho idea! Tutto!»
La cameriera rise e quell'ilarità contagiò anche Fay.
«Qui in albergo siamo felici di aver ospiti simpatici come il signore...» sorrise lei in direzione del biondino.
Quello socchiuse gli occhi con fare tenero e sorrise a sua volta,
parlando con quel tono che riservava a Shaoran e Sakura «E noi
clienti di aver una cameriera carina e gentile come te...»
La ragazza spalancò gli occhi ed arrossì sotto lo sguardo annoiato e...arrabbiato?...di Kurogane.
«Non metterti ad importunare le ragazze, idiota!»
Fay si girò verso di lui, confuso, ma la cameriera si mise tra
loro due e scoppiò a ridere per nascondere l'imbarazzo.
«Oh si figuri!» poi si volse verso il biondino e sorrise
«Il mio nome è Yuzuriha e oggi servirò il vostro
tavolo!»
«Yu-zu-ri-ha!» ripeté Fay come per saggiarne la
pronuncia «Mi piace! Io sono Fay ma se vuoi puoi chiamarmi
semplicemente Fay!»
La ragazza batté le palpebre evidentemente divertita dalle parole insensate del ragazzo.
Kurogane, dall'esasperazione per il livello di idiozia raggiunto
dall'altro, si afferrò la fronte con una mano e scosse la testa.
«Vi porto degli antipasti!» sorrise infine lei, allontanandosi.
«Va beneee! Arrivederci, Yu-zu-ri-ha, passa una bella mattinata!»
«E' sera, idiota!» ripeté Kurogane scocciato mentre quello rideva scusandosi.
In quel momento una donna che a loro sembrava di aver già visto
da qualche parte, coi capelli scuri e molto formosa se non anche
scollata, entrò nella sala riccamente illuminata per poi
dirigersi da sola in un tavolo isolato.
Dopo aver finito anche il dolce Shaoran sospirò di soddisfazione
«Ottimo» commentò «Ci voleva proprio...»
«Sì» aggiunse timidamente Sakura, annuendo «Era tutto buonissimo!»
«Da tanto tempo non mangiavo così bene!» concluse
Fay scoppiando in una risata così naturale e felice che
contagiò tutti, tranne Kurogane, intento a lanciare occhiate
infastidite in direzione della donna formosa.
Da quando avevano iniziato a mangiare non faceva altro che fissarli come fossero stati uno spettacolo da circo.
Kurogane odiava quando la gente lo fissava.
Specialmente, se stava mangiando.
«Kurogane-san, qualcosa non va?» chiese Shaoran attirato dal suo modo di fare.
Il moro si voltò velocemente verso di lui.
«No» disse semplicemente, continuando a giocare con il tartufo al cioccolato sul suo piatto, ancora intatto.
Shaoran si voltò verso Sakura e qualcosa attirò la sua attenzione.
«Sakura-hime, ti sei sporcata di gelato qui...» e gli indicò la guancia.
La ragazza mosse una mano ma non trovando la macchia si volse ancora verso l'altro «Dove? Puoi pulirmi tu?»
Shaoran arrossì mentre puliva la guancia della ragazza.
Kurogane distolse lo sguardo, imbarazzato. Quei due dovevano mettersi a fare i piccioncini proprio lì davanti?!
«Yuuuh che cosa romantica!» cinguettò Fay
congiungendo le mani, gli occhi che brillavano «Due persone che
si vogliono taaanto bene!»
Kurogane lo guardò con cipiglio e lui abbassò lo sguardo
«Sarebbe bello...» sussurrò, il tono leggermente
malinconico «avere accanto una persona così...»
Quegli occhi azzurri così...tristi.
Kurogane sentì il battito del suo cuore accellerare e si chiese come mai.
Si sentiva quasi triste anche lui stes-...
Ma cosa andava a pensare?!
Spostò lo sguardo con sprezzo e strinse i pugni.
«Ma temo che non la troverò...» concluse il biondino con un lungo sospiro stanco «purtroppo...»
«Perché dici così?» esplose Kurogane,
stringendo sempre di più gli occhi e rigirandosi con rabbia
verso l'altro «Non abbandonare mai la speranza, per qualsiasi
cosa!»
Fay lo guardò sorpreso e poi sorrise ancora confuso
«Grazie per tutto quello che mi dici, Kuro-pon! Ma adesso fammi
tu felice!»
Il cuore del moro mancò di un battito.
Cosa...cosa aveva in mente quel...QUEL PERVERTITO?!?!?
Sbiancò immediatamente, i battiti del cuore accelerati.
«Io...cosa?!»
«Mangia quel dolce!»
Il moro aveva sospirato di sollievo per poi infuriarsi di nuovo «Non lo voglio!»
«Suuuu, non fare i capricci!»
«Smettila!»
«Sembri un bambino cattivo, Kuro-papino...» strinse gli
occhi avvicinandoglisi pericolosamente «E i bambini cattivi vanno
puniti!»
Kurogane smise praticamente di respirare quando si trovò il viso
dell'altro a pochi centimetri dal suo, e senza riuscire a controllarlo
arrossì leggermente.
Il biondino continuava a guardarlo con quella stessa espressione di
sfida di quando quella volta al negozio di abbigliamento gli aveva
sussurrato quelle parole...
«Chiudi gli occhi...» ordinò, deciso.
No, questo era troppo...
«Che hai in mente di fare questa volta?!?!?»
Gli erano venute in mente così tante immagini imbarazzanti! Era
sicuro che gli sarebbe venuto un infarto se il cuore avesse continuato
a battere in quel modo esagerato.
«Queeeeeesto!» canticchiò Fay prima di spingergli a forza il cucchiaino in bocca.
Kurogane ingoiò quello che era il suo gelato per poi prendere ad
urlare contro il biondino che lo aveva guardato con fare ironico.
La sua espressione era così simile a quella avuta al paese di
Outo, quando lo aveva costretto, con quello stesso stratagemma, a
mangiare il tortino al cioccolato offertogli da Yuuko.
Tra i tanti "Idiota", "Deficiente", "Cretino", "Stupido", "Scemo", spiccò l'esclamazione:
«Questo gelato è amaro!»
«Proprio come te!» rispose Fay, serio «Se tu potessi
essere un gelato, Kuro-pon, saresti sicuramente il cioccolato
fondente...»
Kurogane aveva fatto una smorfia, guardandolo male «E tu?»
«Io? Stracciatella!»
«Stracciatella!» lo scimmiottò Kurogane «Tzè!»
«Io cosa sareeeei?» aveva chiesto Mokona saltellando sulla spalla di Kurogane.
«Moko-chan, tu...mmm...credo cioccolato bianco!»
Mokona aveva cominciato a saltellare sotto lo sguardo di sufficienza di Kurogane.
«Che bello sono cioccolato bianco!»
«Esiste un altro Mokona, no? Quello è il cioccolato nero!»
«E io?» si intromise Sakura, curiosa.
«Tu sicuramente caramello! Tanto dolce...»
Sakura aveva sorriso felice, come Fay.
«E Shaoran-kun, tu invece nocciola! Non troppo dolce ma tanto, tanto buono!»
Shaoran aveva sorriso contento e insieme a Sakura era scoppiato a ridere.
«E dimmi...» insistette Kurogane, deciso a vederci chiaro
in quella faccenda «Tu perché stracciatella?»
«Perché era il mio gusto preferito!»
«Era?» Kurogane
alzò un sopracciglio con aria sarcastica «Adesso non
più?! Ah, tu sei tutto matto...»
«Era perché
adesso mi piace di più un altro...emh...gusto!» sorrise
prendendo a fissarlo «Mi sono innamorato del cioccolato
fondente...»
Il cuore del moro mancò di qualche battito, mentre tutti i
muscoli del suo essere si irrigidivano, e una strana sensazione gli si
faceva strada nel petto.
Tutti si erano zittiti, nel loro tavolo, perfino Shaoran e Sakura guardavano Fay scandalizzati.
Ammutolito com'era, non si rese conto di non riuscire a staccare gli
occhi di dosso da quel mago, dopo le parole che aveva detto.
Se tu potessi essere un gelato, Kuro-pon, saresti sicuramente il cioccolato fondente...
Mi sono innamorato del cioccolato fondente...
Il biondino era arrossito, stupito, come se si fosse accorto della frase piena di sottintesi solo in quel momento.
Abbassò improvvisamente lo sguardo, indicando il gelato di
Kurogane «Beh, io intendevo che...dopo aver mangiato questo
tartufo al cioccolato fondente chiunque l'avrebbe detto!»
scoppiò a ridere seguito a ruota da Sakura e Shaoran che
così poterono scaricare la tensione.
Quella sensazione di stordimento abbandonò Kurogane velocemente così come l'aveva invaso.
Strinse i pugni, preso dalla rabbia.
«Ti piace proprio tanto prendermi in giro?!»
«Sì! E' divertente vederti arrabbiato!»
«Lo sai che ti odio?» fece con sufficienza, mentre l'altro ridacchiava.
«Anche tu sei bravo a prendere in giro!»
«Io non sto scherzando...»
«Io invece sto scherzando da quando abbiamo iniziato a mangiare!
Se non vuoi arrabbiarti in maniera esagerata non prendere troppo
seriamente le cose che ti dico...»
Kurogane aveva corrugato la fronte, con rabbia «Non sarebbe più semplice se evitassi di dire certe cose?»
«No»
Ok, aveva decisamente perso il controllo...aveva così tanta voglia di strozzarlo...
E poi quell'altra sensazione, da quando Fay aveva spiegato la sua
battuta sul cioccolato, gli era parsa all'inizio solo semplice
sollievo, allora perché gli doleva il petto?! Non sembrava tanto
simile alla...rabbia. Alla...delusione?
Scosse violentemente la testa per cacciare quei pensieri idioti che
venivano da un angolino nascosto della sua mente e che non avevano
niente a che vedere con lui. Il vero Kurogane.
«In ogni caso...» fece, per cambiare discorso «Non ho ancora capito perché la stracciatella...»
«Fay-san è dolce e buono, ma non completamente...ci sono
dei tratti di lui che ci tiene nascosti e che "stonano" col resto... in
questo caso come i pezzi di cioccolato...»
Fay aveva abbassato la testa, alle parole di Sakura «Forse
è come hai detto tu...» e sorseggiò il suo secondo
bicchiere di alcol.
Calò di nuovo il silenzio, rotto solamente dallo sbuffo
del biondino nel constatare che aveva ancora sete e appena svuotato il
bicchiere.
«Scusate un attimo!» si alzò con un sorriso per poi
dar loro le spalle e dirigersi verso il tavolo dell'albergo dove i
camerieri -come in un catering- versavano ai clienti gli alcolici o gli
analcolici richiesti.
Kurogane seguì con lo sguardo il biondino fin quando non si accorse di un secondo movimento dall'altra parte della sala.
La strana donna che li aveva fissati per tutto il tempo si era alzata
dalla tavola, nella quale sedeva da sola, per dirigersi anche lei verso
il tavolo dei drink.
Kurogane strinse le palpebre, in un qual modo infastidito...
Perché quella donna stava andando al tavolo proprio nello stesso istante in cui c'era il mago idiota?
«Kurogane-san!» lo richiamò Shaoran, e alla terza
volta il moro si voltò, con un'espressione evidentemente molto
arrabbiata, che fece spaventare per un momento Sakura.
Si diede un contegno e si stampò in faccia la sua solita espressione tranquilla.
«Che succede?»
«Dovevamo discutere dei dettagli della nostra missione di domani...»
«Ah...» fece Kurogane per nulla convinto, continuando con
la coda degli occhi a spiare il biondino, e accorgendosi che era stato
raggiunto dalla donna, anch'essa con un bicchiere in mano.
Senza accorgersene, strinse il pugno che teneva sulla gamba, quasi come se volesse picchiare qualcuno...
Si stupì di constatare che la persona che voleva veramente
picchiare era il biondino e non la donna. Lei gli stava semplicemente
antipatica, a prescindere.
TO BE CONTINUED
Next-> "Gelosia"
Fay si riscosse ma la presa di quello era salda e alla fine cedette, lasciando pendere le braccia, inermi.
«Dove mi stai portando?»
«A letto» gli rispose Kurogane, seccato.
«Eh?! Sei un maniaco!»
s s s
Bene e siamo arrivati al
settimo capitolo, che è il "prequel" -sempre che si possa
definire così XD- dell'ottavo, in cui la storia si farà
sempre più interessante.
Che dire poi?
Nello scorso capitolo ho "confuso" le anticipazioni, mettendovi quelle
del capitolo 8, e quindi i primi che hanno recensito si saranno trovati
quella.
Quando me ne sono accorta ho corretto subito, e quello che c'è ora è quello giusto.
Sumimasen! >_<
Non succederà più, promesso!
A parte dire che ringrazio chi legge, chi aggiunge alle preferite&co, un "arigatou" speciale va a chi ha commentato!
@Roby Bonny: Per la tua gioia
nel capitolo 10 appaiono di nuovo Yuko e Watanuki, che io
personalmente adoro (specialmente le litigate!! =D) Sì Noemi mi
assilla, ma che ci posso fare io se non trova ff da leggere?! Non posso
aggiornare mica tutti i giorni! >__> P.s: Tantissimi auguriiii!!!
=D Vai alla fine della pagina... ;)
@Layshaly: Ma per me è
un ONORE ricevere una tua recensioneee! Adoro la vostra ff, sul serio,
e mi fa piacere che pensiate che anche la mia sia stata scritta bene!
*_* Per quanto riguarda la questione momenti tristi-allegri...beeeh
dipende da molte situazioni. Continuerai a trovare momenti divertenti
come in questo capitolo, ad altri un po' meno allegri, come nel
prossimo. Grazie ancora per il tuo commento, spero solo che non ti
stuferai e continuerai a leggere! :)
@Your guardian Angel: oooh mia
adorata, ora scommetto che ti scuserai vero? XD (Ma si può
sapere che avevi bevuto ieri? ò.ò) uuuh Kurogane-papino
è troppo orgoglioso per fare il maniaco, ma Fay potrebbe...
*ç* no ok mi fermo qui! XD Sì la storia delle cornici
è nata pensando ad un modo di fare infuriare Wata e ne è
uscita quella! :D E poi in ogni caso spero di scrivere una DouWata in
futuro! v.v
@Shyray: Yuuuh quella è
una caratteristica di Fay, come si vede anche in questo capitolo! Adora
vederlo furioso, e comunque, Sakura e Shaoran diciamo che non riescono
a crederci, più del fatto che non se ne sono accorti, come si
nota in questo capitolo! (Eh ma quante cose succedono in questo
capitolo? ò.ò -starai sicuramente pensando-) Per quanto
riguarda la donna...no, se ne saprà di più nel prossimo
capitolo, e se ballano...beh non voglio anticiparti niente! XD
@MokoChan95: No ok ora è
il momento di aggiornare e quindi aggiorno! XD e poi sì vedrai
altre scenette tra yuuko e watanuki, e tra qualche capitolo
comparirà qualche altro personaggio di X...bene! Al prossimo
capitolo allora! =D
@Tomoyo93: Ehhhh già hai
detto bene! Il capitolo 8 sarà uno dei più interessanti
della ff, seguito dal nove, dal momento che sarebbero quasi una cosa
sola, perché si ambientano sempre durante la serata... E
sì ora vedrai anche come sono vestiti gli altri! *ç*
Dimmi che ne pensi! =D
@valerio93: hahah sì
è tipo una paraninfa, un'organizzatrice di matrimoni o una cosa
simile! XD In realtà come spiegherà a watanuki nel decimo
capitolo, lei lo fa per un motivo preciso -non ti anticipo altro
perché si chiama spoiler v.v- ma comunque, mi spiace deluderti,
non credo che glielo vedresti mai addosso! XD (Heeey ma per chi mi hai
preso? Una barbie? n.d.Kurogane infuriato)
@Ne_chan: e io al tuo commento
chilometrico rispondo che...primo: leggi il commento che ho scritto a
Robby per capire che NON posso aggiornare tutti i giorni!
Secondo: sì, voglio mettere pasta dappertutto! .-. XD
Terzo: aspettare TANTO? Ma grande puffo, sei giorni non sono tanto! O__O
E beh mi secco a farti l'elenco quindi ti dico solo che puoi vedere i vestiti degli altri in questo capitolo! Impaziente!!! XD
Beeeeeene gente, adesso vorrei che tutti batteste le mani perché oggi è... *rullo di tamburi* il compleanno di Roby Bonny!!!! Yuuuuuuuuuuuuuuh!
E dopo questo attacco di pazzia acuta passiamo alla nostra tipica e
sempre presente frase, che scommetto sappiate già qual è!
Ma ovviamente...
Pastaaaaaaaaaa! =D
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Capitolo 8 *** Gelosia ***
FF tsubasa 9
Capitolo 8
Gelosia
Fay
si avvicinò al cameriere, Fuuma, con un sorriso, ma non appena
aveva chiesto un bicchiere d'acqua -ne aveva abbastanza dell'alcol- una
strana donna molto formosa gli si era avvicinata fermando il cameriere
con un «Offro io. Due bicchieri di champagne»
Fay aveva battuto le palpebre, confuso, girandosi verso la donna che sorrideva radiosa.
«Sai ti ho visto prima, al tavolo, e mi sei sembrato un tipo simpatico...»
Fay sorrise a sua volta,
ancora confuso «Al tavolo? Ah sì sono qui con degli amici,
vede? Quello è Shaoran, un ragazzo molto intelligente e gentile,
poi c'è Sakura e quel tipo scuro è...»
«Sì, sì
molto interessante...» lo zittì la donna prima di
porgergli il bicchiere «Io mi chiamo Kanoe...»
«Kanoe? Piacere, io sono Yuui!»
«Yuui?»
«Sì ma puoi chiamarmi Fay!»
«Piuttosto, non ho fatto a meno di ascoltare il vostro discorso...»
«Discorso? Quello sui gelati?» arrossì.
«Gelati? No, io mi
riferivo a quello sulla vostra, emh...missione...»
sorseggiò lo champagne e guardò Fay con uno sguardo
affascinante.
Il biondino ridacchiò dall'imbarazzo «Ah, quel discorso...» e poggiò il bicchiere sulle labbra.
«Sì, ma non
parliamone qui, ci sono troppi occhi indiscreti...» e
lanciò uno sguardo seccato ai due occhi rossi che li spiavano
dal tavolo di Fay.
Quest'ultimo si
voltò incontrando per un momento lo sguardo di Kurogane, ma
quello si rivoltò subito in direzione di Shaoran e Sakura.
La donna indicò un divanetto, un poco distante, stile "800.
Si sedettero e lei accavallò le gambe per poi bere un altro sorso.
Fay inclinò leggermente il bicchierino per osservare il movimento del liquido al suo interno, con lo sguardo allucinato.
«Ho sentito che voi avete in mente di andare al castello di ghiaccio, domani mattina...»
Fay annuì «E
questo cosa c'entra con lei?» chiese, improvvisamente diffidente.
Aveva ancora un po' di lucidità, per lo meno.
«Io...forse posso
aiutarvi...» si avvicinò a Fay, afferrandogli una mano e
facendolo trasalire per il contatto.
«Sono molto
informata...» poi, dopo essersi avvicinata al suo viso ed averlo
fatto arrossire, era indietreggiata, per bere un altro sorso divertita
dall'espressione del moro sul tavolo.
«E' una missione
pericolosa...» spiegò guardandolo «Non certo un
gioco da ragazzi. Prima di decidere una cosa simile dovreste essere
sicuri al cento per cento di riuscire...»
«Cosa...cosa troveremo dentro?» chiese, bevendo un sorso per evitare il suo sguardo magnetico.
«Uno spirito di una donna, almeno questa è la leggenda, che tu disconoscerai, vero?»
Fay abbassò lo sguardo «Mi dispiace...»
«No, e di che? Te la
racconto...si dice che questa donna, quando era ancora in vita, era la
più bella e la più felice del suo paese, sempre gentile
con tutti, e anche molto buona. Apparteneva ad una delle due famiglie
più ricche della città, che si occupavano del governo, ed
era la figlia prediletta della sua famiglia. Tutti erano più che
certi che avrebbe portato il paese ad un lungo periodo di pace se fosse
salita al potere...» sospirò, continuando a guardare gli
occhi dell'altro, come ipnotizzati dal suo sguardo « Un giorno
purtroppo, la famiglia rivale mandò un sicario a catturarla, per
poi ucciderla brutalmente e nascondere il suo cadavere nella neve
fresca, così che nessuno potesse trovarla...»
Fay aveva sussultato,
terrorizzato, e quella gli aveva afferrato di nuovo la mano «Poi,
si racconta, quella famiglia salì al potere e i poveri genitori
della ragazza caddero in rovina morendo di peste...»
«E' terribile!» sussurrò Fay accorgendosi di avere gli occhi lucidi.
Pensò che fosse a causa dell'alcol. Ormai stentava persino a seguire il discorso della donna.
Nonostante ciò i suoi sensi gli rivelarono di essere osservato.
«Lo spirito di quella
ragazza, dopo aver ricevuto un forte potere sconosciuto, decise di
vendicarsi della crudeltà della famiglia rivale sia contro di
lei che contro la sua famiglia, almeno da morta. Così eresse un
castello lì dove si trovava, con lo stesso ghiaccio sotto il
quale era stata nascosta.
Da quel giorno in poi qui
non ha mai fatto caldo. Piove o nevica quasi tutti i giorni. E lo
spirito aspetta ancora di sacrificare una persona per soddisfare la sua
sete di vendetta...»
Fay continuò a
guardarla, stralunato «Ma...quindi? E lo spirito dove si trova?
E' morta...che crudeltà quella fami-...e quel castello di
ghia-...di ghiac-...non esce mai il sole? E c'è sempre
l'invern-...sento freddo... scusi ma lei chi... dove mi trovo...io...
ha mangiato il gela-...»
Fay continuò
così con frasi incomplete e senza senso fin quando la donna non
gli poggiò con malizia il dito sulle labbra.
Il biondino si zittì
guardandola, mentre lei avvicinava il suo viso a quello dell'altro,
sussurrandogli nell'orecchio «Ma andiamo in camera mia, poi ti
spiego...»
Si sentì un rumore di sedia spostata violentemente e di passi frettolosi e furiosi.
«A casa sua...? Ma siamo in un albergo...»
«Ho detto camera infatti, seguimi...» gli afferrò il polso, poi la mano e si alzò, trascinandolo.
Fay batté le palpebre confuso e stava per alzarsi, traballante quando l'altro suo polso fu chiuso in una morsa.
«Lo lasci andare!» urlò Kurogane, rosso di rabbia, tirandolo.
Il bicchiere che Fay aveva in mano gli scivolò vuotando il contenuto sulla sua camicia.
Fay traballò e la
vista gli si annebbiò «Kuro...» sussurrò,
mentre dei puntini rossi gli occupavano la vista «...sama»
«Che vuole
lei?» ringhiò la donna lasciando tuttavia il polso di Fay
che ricadde sul petto del moro «Oh sei tutto sporco...aspetta che
ti aiuto a pulirti...»
«Lasci fare a me! Oltretutto non vede che sta male!» strascicò Kurogane, reggendo il biondino quasi svenuto.
«E' solo un po' di
alcol e comunque l'avrei svegliato io...» e fece una risatina
maliziosa, divertita dallo sguardo di fuoco del moro.
«Ma che...come... non glielo permetterò!»
«Ma chi è lei?» fece lei, con scherno «Il padre per caso?»
«No!» borbottò Kurogane, prima di darle le spalle.
«Allora il fratello?»
«NO!»
«Allora che gliene frega?!»
«Io...» Kurogane strinse le labbra «Non sono affari suoi!»
«Sì invece... lui stava con me...»
Fay, che aveva sentito tutto, sollevò leggermente la testa e si allontanò da Kurogane.
«Lasciami
stare!» biascicò con la voce impastata e gli occhi
allucinati «Lei doveva solo raccontarmi delle cose!»
«Sì, immagino come...» rispose acido il moro, mentre la donna assumeva una posa offesa.
«Smettila!»
Kurogane lo guardò, nervoso «Sei impazzito? Anzi no, sei ubriaco...»
«Smettila di preoccuparti, Kurogane!» urlò Fay, spingendolo «Non sono un bambino! Non sono un idiota! Anzi lo sono, ma non per questo!»
Il moro sussultò, scandalizzato, quello l'aveva chiamato col nome completo?
«Lo sei!»
sbraitò Kurogane, avvicinandoglisi di nuovo e afferrandogli i
polsi «Sei un grandissimo idiota, e anche ubriaco! Non ho mai
conosciuto una persona tanto idiota come te!»
«Bene, allora!»
Fay si scosse violentemente e si avvicinò di nuovo alla donna
«Questo idiota leva il disturbo!»
Kurogane lo afferrò con la forza e se lo caricò in spalla.
«Lei..» iniziò la donna, furiosa, ma Kurogane si era allontanato veloce «Si stia zitta, grazie!»
«Ma che stai
facendo?!» strillò Fay, cominciando a dargli pugni sulla
schiena «Mettimi giù!»
«Non ti rendi conto di niente!»
«Mettimi giù!»
«No»
«Lasciami!»
«No»
Fay si riscosse ma la presa di quello era salda e alla fine cedette, lasciando pendere le braccia, inermi.
«Dove mi stai portando?»
«A letto» gli rispose Kurogane, seccato.
«Eh?! Sei un maniaco!»
Kurogane arrossì, scandalizzato «IDIOTA! A dormire!»
«Ti prego, mettimi giù...»
«Ti ho detto di no...»
Shaoran e Sakura, nel frattempo, avevano seguito tutta la scena, tra lo scandalizzato e il preoccupato.
«Dovremo seguirli!» ansimò Sakura, terrorizzata «Che dici, Shaoran-kun?»
«Non conviene che ci
immischiamo, e poi...» sorrise, mentre la dolce melodia dello
stereo lo cullava «Questa musica è così
bella...»
«E' vero!» confermò Sakura, con un sorriso dolce «E' una musica stupenda e...tutti la ballano...»
Già, pensò, ossservando le coppiette che ballavano il lento, abbracciate.
«Emh...Sakura-hime...» chiese, arrossendo leggermente «Ti andrebbe di...»
«Con molto piacere!» lo interruppe Sakura, più rossa di lui, porgendogli la mano.
Shaoran sorrise e, ancora imbarazzato, si diresse con Sakura in mezzo alla pista.
Si guardarono a lungo, le mani in quelle dell'altro, coccolati da quella melodia.
Poi Sakura circondò il collo di Shaoran con le braccia e appoggiò il viso sulla sua spalla.
«Balli bene, Shaoran-kun...»
«Anche tu, Sakura-hime...»
Shaoran le circondò la vita e così abbracciati continuarono a dondolarsi a ritmo di quel lento.
TO BE CONTINUED
Next-> "Odio e..."
«Piantala di dire idiozie...»
«Dico idiozie?!» esplose l'altro.
«Sì, è quello che fanno gli idioti come te!»
Fay trasalì, mentre, senza che riuscisse a controllarlo gli occhi gli si riempirono di lacrime.
«E' questo che pensi?!»
s s s
Yuuuh gente e rieccomi qui
con un nuovo aggiornamento, che spero sia di vostro gradimento. (Almeno
spero di farmi perdonare per il ritardo! Sumimasen! >-<)
Bene! Cosa ho da dire?
Ma perché devi avere per forza qualcosa da dire? n.d.Kurogane infastidito.
Tu taci o ti impedirò di vedere Fay per il resto della tua vita! Bwahahaha (risata malvagia alla Lord Voldemort)
Ah! Maledetta megera! Mi stai minacciando? Tzè! *Kurogane rinfodera la katana con fare infastidito* Maledizione a te e a quel mago biondo da strapazzo! *se ne va, stringendo i pugni*
Emh...coff coff! Scusate me ma questo qui si impossessa della tastiera
e scrive queste...idiozie. *Fay si sente chiamato in causa e si
offende*. E accidenti, BASTA!
Ooooh posso dire quello che avevo in mente di dire o no?! Eh? Qualcun altro mi vuole interrompere?!
*Feliciano alza terrorizzato una manina*
TU!!
*Feliciano arrossisce, cercando di nascondersi*
Tieni della pasta, statti zitto e fammi finire, allora...
*L'autrice sospira, consapevole che i lettori avranno già premuto la x rossa al lato della finestrella del computer*.
IMPORTANTE --> Ho quasi finito di scrivere anche la seconda parte della storia. Dico quasi
perché mi manca metà dell'epilogo ma essendo breve non
dovrete preoccuparvi, anzi penso che entro il prossimo capitolo
l'avrò conclusa. Non temete, ordunque gente, non
interromperò la ff per cause a noi non pervenute
(sìsì, vabbè, avete capito "Blocco dello
scrittore" x_x)
-E che dire, inoltre? Beh che questo capitolo è breve, come
anche il prossimo, ma diciamo che...è il contenuto quello che
conta, no? E non potevo metterli assieme perché succedono troppe
cose fondamentali. Spero che non me ne vogliate! ^^
Passiamo ora, come di consueto, ai ringraziamenti oltre che, come al
solito, a chi aggiunge la storia alle
preferite-seguite-rincorse-ricordate-dimenticate-heyguardaunafarfalla
(e dovrei usare il copia incolla invece di scriverlo un'altra volta):
@Shyray: Ehhh beh sì la cosa sorprendente (ma forse anche no)
è che l'idea dei gusti dei gelati mi è venuta
così, nel senso che non mi sono sforzata e/o scervellata per
accostarne uno ad ognuno dei personaggi. Per la gelosia...uuh ho sempre
pensato che il miglior modo per capire quanto si tiene ad una persona
è esserne gelosi no? E poi c'è da dire che Kurogane lo
immagino come un tipo possessivo, non so... *mumble mumble*.
@Ne_chan: ed ecco che ho...*rullo di tamburi* aggiornato! Ma sì,
grazie grazie. *suono delle cicale*. Ooook ho capito, hai in mente di
trucidarmi per l'immenso ritardo vero?! Ma almeno in questo capitolo
succede qualcosa di interessante, no? Comunque, almeno ti ho detto che
tu saresti limone! v__v
Ma soprattutto...ma quanto mi sento realizzata che non hai indovinato
chi era la dama misteriosa quando le hai sparate tutte tranne quella
giusta! :D Cioè...tu conosci alla perfezione qualsiasi manga,
quindi è un traguardooo eeeeh! *inizia a fare il trenino
cantando "pepepepepe"*
In ogni caso, al prossimo aggiornamento, e viva La pizza con le
patatine e gli wurstel e la pasta -sconosciuta e mai mangiata- con le
patate!! KolKolKol +___+
@Roby Bonny: Mi sa di sì, che gli ci vuole proprio la laurea .-.
Vabbè c'è anche da dire che Kuro-chii è molto
orgoglioso, testardo e chi più ne ha più ne metta, e
anche lo stesso Fay in parte è così. Ma d'altronde, se ti
chiedi perché tutto deve essere così maledettamente
complicato, la risposta è che...sì, i personaggi sono
stati inventati dalle CLAMP e questo spiega tutto =___=
@harinezumi: Mmm che dire? Kurogane regge l'alcol, anche se...beh lo
vedrai nel prossimo capitolo! ;) Per quanto riguarda Fay, come vedi in
questo capitolo, è completamente ubriaco, ma proprio tanto, eh!
v.v (Quando inizia a balbettare, a non finire le frasi ecc devo
ammettere che mi sono ispirata ad un capitolo dei Promessi Sposi -oddio
o.ò- quando Renzo si ubriaca e invece di dire "Padre Cristoforo"
inizia con frasi sconnesse tipo "Padre Crrrrrrr" che mi hanno fatto
scompisciare dalle risate, ma comunque...XD) Comunque arigatou per
averla aggiunta alle preferite! =3
@Tomoyo93: Beh sì è moolto peggio e mooolto più
pericoloso da ubriaco che da sobrio, ma...in parte penso che lo amerai
alla follia nel prossimo capitolo! ^^ E poi, qui adorerai Kurogane,
perché è un gelosone-timidone-possessivo!! *___*
Kawaaaaaai <3
@Your guardian Angel: I
miei complimenti perché in parte hai preceduto le parole di
Kuro-pon!! XD Quando dici...giochini che gli hai insegnato...cosa
intendi?! O__O no perché comincio a preoccuparmi!!! XD *immagini
sconce si fanno strada nella sua testa, riguardanti giochetti con la
panna o il gelato...* ok...STOP! Momento perverso Off! v___v
@MokoChan95: Yuuuuh finalmente tornata dal viaggio, eh? Come è
andata? Ti è mancata questa ff, eh? Eh? Eeeeeeh? (No .-. n.d.Te)
Ehh già la parte del gelato è stata una trovata geniale,
modestamente (Ma va, va, che è stata una mia idea, ladra!
n.d.Fay ancora ubriaco) Ma vai a dormire, che Kurogane ti aspetta! (Hai
detto Kurogane?! *gli occhi di Fay si illuminano* Corroooooooooooooo!)
@valerio93: Beeeneeee! Ora che hai finito Tsubasa questa ff la
leggerai, emh...con occhi diversi no?! :D (Non pensare male.
Cioè sì, lo so, LO SO che le CLAMP hanno una predilizione
per gli occhi, ma...ok non intendevo che hai altri occhi e...ok sto
delirando .-.) Appunto!!! Fay vuole taanto ma taanto gelato al
cioccolato, e quella donna ingorda lo vuole portare via! T___T e
infine...io penso anche di sera e per 24 ore su 24, tu sei ubriaco! XD
@Layshaly: Heeey un grazie di nuovo a voi...o te...beh insomma per
sicurezza ad entrambe! ^^ XD per quanto riguarda Kurogane...oooh io
adoro vederlo imbarazzato, ma più di me è Fay che ama
renderlo così e fa di tutto per farlo infuriare. Comunque ora
che ci penso hai ragione! Sakura significa ciliegio (o fiore di
ciliegio, non ricordo! XD) quindi potevo metterci quello come gusto
ma...beh hai presente quando si vede una scena sdolcinata e il commento
è "ah come è mielosa...o troppo zuccherosa, peggio del
caramello" Ecco credo che sia per questo motivo che l'ho messo! xP Al
prossimo capitolooo -spero ^^- =D
E adesso, indovinate cosa dirò? Eh? Eh? Non lo avete ancora
capito? Va beh per questa volta -e anche per le prossime- Sayonara e...
Pastaaaaaaaaaa! =D
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Capitolo 9 *** Odio e... ***
FF tsubasa 10
Capitolo 9
Odio e...
Arrivò alla camera dell'albergo, la aprì con
la chiave che teneva sempre in tasca, ancora con l'altro in spalla, ed
entrò sbuffando.
«Posso camminare da solo!» gli rispose piccato l'altro, in un vano tentativo di incrociare le braccia.
«Ne dubito»
«Dai, lasciami! Mi stai facendo male!»
«Smettila di
lamentarti...» aprì con una spallata la camera del
più piccolo e si avvicinò ad uno dei letti.
«Mettimi giù!»
Non finì di parlare che si trovò a testa in giù contro il cuscino.
Alzò il viso, dolorante e guardò male l'altro «Che fai?!»
«Ti ho
accontentato...» rispose quello, infastidito, prima di aprire uno
degli armadi e prendere quello che doveva essere un pigiama.
Si voltò per lanciare l'involto al biondino che lo afferrò al volo.
«Che...»
«Cambiati» Kurogane si appoggiò all'armadio, le braccia incrociate e l'espressione ferma.
Fay alzò gli occhi su di lui allucinato, ma poi abbassò lo sguardo, offeso.
«Perché dovrei?»
«Perché ti sei macchiato e l'odore di alcol ti impedirà di chiudere occhio...»
«Dubito in ogni caso di riuscirci...» borbottò prima di cincischiare con i bottoni della camicia.
Kurogane alla fine
sospirò avvicinandoglisi «Sei proprio un emerito
deficiente, non riesci nemmeno a toglierti una camicia...» e gli
sbottonò il primo bottone.
Il biondino trasalì e lo spinse con violenza prima di indietreggiare sul letto e stringersi le ginocchia.
«Lo faccio da solo...»
«Se ci riesci...»
Fay strinse i pugni e si sbottonò la camicia fino alla fine, con difficoltà.
«Ogni volta mi costringi ad intervenire...» borbottò il più grande, alzando gli occhi al cielo.
«Non te l'ho chiesto io!»
«Ti metti sempre in pericolo...»
«Beh tu non sei costretto ad intervenire!» spostò lo sguardo e strinse il copriletto.
«Piantala di dire idiozie...»
«Dico idiozie?!» esplose l'altro.
«Sì, è quello che fanno gli idioti come te!»
Fay trasalì, mentre, senza che riuscisse a controllarlo gli occhi gli si riempirono di lacrime.
«E' questo che pensi?!»
Lui gli rivolse uno sguardo
annoiato e gli afferrò di mano il pigiama per aiutarlo ad
indossarlo «Ora come ora sì...»
Non appena si ritrovarono di nuovo vicini Fay si scostò arrivando ai limiti del letto.
«Che vuoi ancora?!» sbraitò «Vattene! Vattene via!»
«Eh?» Kurogane
gli afferrò i polsi, per zittirlo «Sei ubriaco, e gli
ubriachi dicono sempre il contrario di quello che pensano!»
«Ma che dici?! E
perché diavolo fai tutto questo?!» Fay scosse la testa
mentre delle lacrime cominciavano a scivolargli sulla guancia
«Non trattarmi in questa maniera!»
Kurogane, colpito dalle sue
lacrime sciolse una mano dalla presa sul polso dell'altro e gliela
avvicinò al viso «Smettila! Smettila di piangere!»
«Kurogane!» strillò lui, assestandogli un pugno sul petto «Non mi toccare!»
Il moro sussultò.
Un vero colpo al cuore.
Ritrasse le mano e rimase
immobile, e per la prima volta, abbassò lo sguardo, mentre
quello continuava a dargli pugni sempre più deboli.
«Tu mi tratti sempre
da idiota!» piagnucolò il biondino, assestando altri
debolissimi pugni tra le lacrime «Mi tratti male, io cerco di
essere gentile e scherzo ma tu non stai mai al gioco e continui a
trattarmi da schifo! Quando provo ad essere più serio mi dici
idiota perché non trovi normale che non faccia lo stupido, e
quando scherzo mi dici comunque idiota perché rido. Se rido,
perché rido. E non ti sorprendere se ora sono così! Non
posso ridere sempre! Non capisci niente tu, vero?!»
Kurogane era ammutolito, e si accorse di non riuscire a distogliere lo sguardo da quello spettacolo pietoso.
«Non mi chiedere se
sono preoccupato! E' ovvio che lo sono, no?!» singhiozzò e
avvicinò i pugni per colpirlo ancora ma, senza forze, si
limitò a stringergli la camicia tra le dita, tra i singhiozzi
«Tutti si preoccupano! Io non ce la faccio più, non
così...»
Kurogane, preso da uno
strano dolore al petto, tentò di abbracciarlo ma quello
scattò «NON TOCCARMI!» e abbandonò la presa
sulla sua camicia afferrando invece il materasso.
Kurogane si alzò, mentre gli occhi gli bruciavano.
«Non toccarmi!
Lasciami perdere, va bene? Sì, fammi questo piacere...fa finta
che io non esista, chiaro? Non preoccuparti più per questo
idiota!»
«Tu...»
«Vedi? Non mi chiami
nemmeno per nome! Ti lamenti quando ti prendo in giro coi nomignoli ma
almeno io lo dico il tuo, non come fai tu con me! Non sono Tu!»
«Io...»
«Vattene...»
«Aspetta...»
«No, basta.
Vattene...» singhiozzò, mentre le lacrime bagnavano il
lenzuolo «Sparisci, Kurogane...lì c'è la porta. E
non tornare...»
Kurogane era rimasto lì, impalato, mentre il dolore al petto si espandeva, insieme alla rabbia.
«Va bene, sì,
me ne vado...» gli diede le spalle ma non si mosse «E
scusami se mi sono preoccupato tanto per te, non succederà
più...»
«Lo spero proprio!»
«Sei solo un idiota» disse con disprezzo «E odio quando fai così...»
Rimasero in silenzio, mentre i singhiozzi dell'altro si fermarono.
Poi il più grande
fece un passo, un altro, e proprio quando aveva raggiunto la testata
del letto due braccia gli avevano circondato il petto da dietro, e un
calore improvviso gli aveva raggiunto la schiena e le spalle, lì
dove il biondino aveva poggiato la testa.
«Hai ragione, sono un idiota...tu che mi odi e io...io» singhiozzò «io che...TI AMO!»
Kurogane sussultò temendo che potesse morire d'infarto.
Rimase immobile col cuore in gola. Il battito accellerato, un calore esagerato invadergli il corpo.
E improvvisamente tutte le sensazioni erano sparite, sostituite da un'altra così strana...
Si sentiva come se si stesse sciogliendo...
Gli ubriachi dicono sempre idiozie... gli disse una vocina nella sua mente.
Doveva essere così per forza, altrimenti gli ubriachi non farebbero tutte quelle cose stupide.
Chiuse gli occhi sospirando e pensando a quanto fosse effettivamente idiota, come il biondino.
Idiota per averci creduto, anche solo un momento, veramente.
«Non andartene...»
«De-devo andare invece...»
«No, ti prego, non lasciarmi!»
Le braccia lo strinsero ancora di più e Kurogane si scosse.
«Devo...prendere il ragazzo e la principessa, saranno ancora sotto...»
Sentì un altro
singhiozzo, mentre quelle braccia scivolavano via e il biondo si
stringeva nel pigiama ancora piegato sul letto, tra le lacrime.
L'altro si girò e,
dopo aver preso in braccio la figura pallida, che indossava ancora la
camicia, seppur sbottonata completamente, lo girò nella
direzione giusta del letto, per poi coprirlo con la coperta.
Quello tremò.
Kurogane sospirò e si tolse la giacca, poggiandogliela di sopra.
«Sei un idiota che sente sempre freddo...»
Fay, evidentemente quasi
addormentato per via dell'alcol, si accoccolò stringendo la giacca, le guance
dolcemente arrossate, le lacrime che gli rigavano il viso e i capelli
sparpagliati.
«Kuro...sama»
Kurogane sorrise senza accorgersene, e si ritrovò a fissare quasi con tenerezza quella figura addormentata.
Si riscosse quando si accorse di quei pensieri e si diede dello stupido.
Poi a passi felpati si diresse verso la porta, aprendola.
Rimase un attimo sull'uscio e si voltò di nuovo «Buona notte...Fay»
TO BE CONTINUED
Next-> "Honey"
«Kuro...sama...non...andartene...»
Sussultò voltandosi di nuovo verso di lui.
Fay aveva stretto ancora di più la sua giaccia e corrugato le sopracciglia.
«...ti prego...»
s s s
Alloooora,
oggi non potete lamentarvi, ok?? (Ma chi si è mai lamentato?
ò.ò n.d.tutti) Va beeene, è un modo di dire! XD
Comunque non solo non vi ho fatto aspettare tanto per l'aggiornamento
ma il capitolo è ricco di sdolcinatezze mielose, quindi spero
che vi accontentiate, sebbene non sia molto lungo (@Valerio93: non
pensare male!!! =S)
Bene!
Ah che dire? (Ma accidenti per una volta, UNA volta, non puoi startene zitta?! n.d.Kurogane irritato) No, ho voglia di parlare.
Primo! Al capito dieci non sapevo che titolo dargli e ho optato
per "Honey" che come saprete significa "Miele" in inglese, forse
perché è sdolcinato pure il prossimo?? XD
Seconda cosa...
****IMPORTANTE
(anche sta volta? -.- n.d.Kurogane, zittito subito dopo da
un'occhiataccia da parte dell'autrice)--> Ho un canale su
YouTube(ro): http://www.youtube.com/user/Remyfan95?feature=mhum
Se
vi va (e solo se non avete nient'altro da fare n.d.Kurogane che alza
gli occhi al cielo) sì come dicevo...se vi va mi farebbe molto
piacere che vedeste e se possibile commentaste, anche qui se volete, i
video! Doumo Arigatou in anticipo!!! :3
Ringrazio tutti quelli che leggono questa pazzia di ff e chi la
aggiunge alle preferite odiate o cosa vi pare, e specialmente chi
commenta! ^^
@Ne_chan: A quella non l'avevi
pensata perché è così odiosa che passa dalla
mente...ora vedi qui come fa Kurogane. Ora, fosse per me, l'avrei fatto
finire bene questo capitolo, ma Kurogane si è impossessato della
tastiera e ha scritto al posto mio. Gomenazai!!! T^T
@MokoChan95: Se devo essere
sincera a me la coppia ShaoranxSakura piace, non capisco come molti
odiano il povero Shao, per me è tanto dolce e tenero, sempre
timido ed impacciato!!! *//////* Comunque scene tra loro due ce ne
saranno ancora, specialmente nella seconda parte della storia! E
comunque sì, è (l'odiosa) Kanoe di X.
@Roby Bonny: Alloooora, penso
che ti deprimerai durante la seconda parte della storia...ma non dico
altro! v.v Per quanto riguarda Watanuki e Doumeki posso mettere solo
accenni, questa è una fic su Tsubasa non su Xxxholic, anche se
loro due li adoro. Forse quando avrò tempo, come avevo in mente,
ne dedicherò una su loro due di ff. ^__^ E sì, Kamui e
Fuuma hanno una bella scenetta nel capitolo 12! =D
@valerio93: Ti farai perdonare
solo se questo capitolo lo commenterai subito anche! XD Comunque ora
hai visto cosa combinano, o meglio, cosa non
combinano quei due...Al prossimo capitolo, e non pensare male!
(Già quando hai scritto che gli occhi "non li dai" a nessuno ho
iniziato a ridere. La perversione regna, eh già XD).
@Your guardian Angel: Ahahahah
*Fay prende la panna dalle mani di Kurogane* Emh non è come
sembra!!! Non volevo farci niente con quella panna! n.d.Kuro
imbarazzatissimo. *Fay lo guarda e sorride* Forse tu no, ma
io...*CENSURED* XDXDXD Primo, già sai cosa succede, baka,
secondo, anche io ti stimo, fratella! ;)
@harinezumi: eccoti
accontentata, ho aggiornato -spero- presto! Comunque, sì quella
Kanoe la odio, ma in fondo è stato meglio così, almeno
quel baka iper-orgoglioso di Kuro-koi si è reso conto di rodere
di gelosia. Ben gli sta, che si lascia scappare troppe occasioni con
quel maghetto!! =P Ahaha al prossimo capitolo, mi raccomando!! =D
@Shyray: Mmmh no, Kanoe non
compare più, ti dico solo questo. Per quanto riguarda lo spirito
comparirà negli ultimi capitoli della prima parte, e per il
resto non ti dico altro per evitarti spoiler! XD Spero che comunque
continuerai a leggere! x)
@Tomoyo93: Hai visto e sperato
bene, anche se non è finito benissimo, ma sai com'è...
(No .-. n.d.te) Va bene, comunque, lei era una pervertita che voleva
fare ben altro che parlare col nostro innocente (eeeh ma mica tanto!!
-.-"" n.d.Kurogane sarcastico) maghetto biondo! E Kurogane è
sempre sgarbato (Hey! Ma sgarbato a chi? Ma va là,
va...n.d.Kurogane col suo classico "Tzk")
Sayonaraaaaaaaaaaa!
E che dire, come ultimo ma non ultimo annuncio? (Gli ultimi saranno i primi! Yuuuuuuh!!! n.d.Fay che saltella)
-.- n.d.Autrice e Kurogane.
Allora dicevo, come ultimo messaggio, direttamente dal MySpace di Felciano:
Pastaaaaaaaaaa! =D
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Capitolo 10 *** Honey ***
FF tsubasa 11
Capitolo 10
Honey
«Yuuko-san!» Watanuki giunse di corsa e si fermò un attimo all'ingresso col fiatone ed una cornice in mano.
«Voglio spiegazioni! Perché cavolo c'è un'immagine di me e quell'idiota mangiatore di bento in questa cornice?!»
Yuuko si era limitata ad alzare lo sguardo su di lui, sorseggiando del sakè.
«Ovvio no? E' inevitabile che ci sia!»
Watanuki ringhiò avanzando con rabbia, e spiattellando l'immagine davanti agli occhi della donna.
«Anche questo è...è inevitabile?!» ed indicò il cuoricino.
Yuko sorrise «Oh, Watanuki, non affrettiamo i tempi. Molto presto tutto ti sarà più chiaro...»
«Se ti spiegassi...sei sempre così vaga...»
«Altrimenti non ti
sforzeresti per comprendere, no? Ti avverto solo di una cosa: io sono
una persona vaga ma mai, mai bugiarda...»
«E questo...» iniziò Watanuki muovendo un dito con fare sarcastico «che significherebbe?»
«Che non lascio mai
qualcosa di iniziato...concludo sempre ciò che ho in mente di
fare...sta a te comprendere questa frase...»
Watanuki batté le palpebre e guardò la cornice.
Arrossì di rabbia, cominciando a fremere.
«Non potrai costringermi a....stare...con quello!»
«Certo che posso!»
«COSA?!» Watanuki cominciò a sbraitare e piangere ad intervalli regolari.
«Waaaatanuki!» cantilenò Maru, seguita da Moru «E Doumeki!»
«Ma cosa andate a pensare?! Io me ne vado!»
«Torneresti comunque...»
«Ti sbagli!»
«Ah, io mi fido di te, come tu ti fidi di me...»
Watanuki impallidì.
«Sì, l'hai detto tu stesso che ti fidavi. Quindi, fallo anche ora...»
Watanuki chiuse gli occhi passandosi una mano sulla fronte.
«Non su questo argomento...»
«E dai Watanuki non te la prendere! Stiamo scherzando! Ah, e portami altro sakè!»
Sorrise ironica prima di scuotere la bottiglia vuota.
Watanuki ringhiò strappando dalle mani della strega la bottiglia.
«Ogni volta lasci le
frasi a metà con quel tono grave... per esempio,» si
voltò, come ricordandosi una cosa solo in quel momento
«Perché accidenti hai fatto ubriacare Fay-san?! Lui era
venuto solo per dell'aiuto e tu pur di sbarazzartene...»
«Hey, hey, calmati. In realtà ho avverato il suo desiderio, di questo mi deve ringraziare...»
«Eh?» Watanuki
la guardò un attimo, smarrito, per poi iniziare a brandire la
bottiglia e minacciarla con essa «Non puoi dare una risposta
chiara per una volta?»
Yuko sospirò sedendosi più comodamente e tamburellando le dita sul bicchiere vuoto.
«Il suo desiderio era
quello di far chiarezza nella sua mente, e io l'ho accontentato. Si sa
che gli ubriachi dicono quello che pensano...»
«COSA?! Ma è
una crudeltà! Non ricorderà niente di quello che dice
mentre è ubriaco! Ma poi...che modi barbari sono questi?! Uno
viene per un aiuto e torna con un bicchiere di sakè sullo
stomaco...»
«Fay non aveva
specificato come volesse far chiarezza. E non importa che sia stato lui
stesso a sentirsi...» fece una risatina, mentre Watanuki dalla
sorpresa stava per farsi scivolare dalle mani la bottiglia vuota
«No! Non mi dire che...» al pensiero che qualcun altro
potesse sentire tutto ciò che passava nella mente del biondo, e
che quel qualcuno fosse proprio l'unico che non avrebbe dovuto sentire,
cioè Kurogane, Watanuki trasalì.
«Cosa, Watanuki?
Sappi che tutto è inevitabile, e con questo congedati
perché io ho sete e voglio altro sakè...»
Watanuki sbraitò
furioso e si diresse in cucina continuando a borbottare insulti contro
la strega e varie altre imprecazioni.
«Modificare la vita delle persone così, è una crudeltà...»
«Non è modificare!» gli urlò dall'altra parte Yuko -Watanuki si stupì nel constatare che riuscisse a sentirlo-
«Si chiama aiutare! Secondo te io mi sveglio la mattina pensando di voler creare coppie a caso?»
Sì. Pensò Watanuki, risoluto.
«C'è sempre
stato qualcosa tra quei due ma entrambi sono troppo orgogliosi e
testardi anche solo per capirlo...» concluse la strega.
Watanuki abbassò lo
sguardo e afferrò la nuova bottiglia di sakè -per fortuna
quella mattina ne aveva salite due di bottiglie, dalla cantina, e
così non era costretto a scendere.
«Beh, forse tra loro
due sì...» rispose come per giustificarsi, tornando nella
stanza «Ma la cosa certamente non riguarda me e Doumeki. Fidati
se ti dico che non c'è né orgoglio, né
testardaggine né nient'altro a separarci, ma proprio il fatto
che non c'è niente. Lo fai solo per farmi arrabbiare, vero?
Ammettilo...»
La strega rise «Tutto
è iniziato per scherzo, Watanuki...» sospirò,
bevendo parecchi sorsi di quella bottiglia «Ma non è detto
che debba finire così...»
s s s
Quando Kurogane scese per recuperare i due marmocchi li vide avvinghiati in mezzo alla sala da ballo.
Li richiamò ma
quando quelli si voltarono barcollando e chiamandolo "spirito del
ghiaccio" Kurogane alzò lo sguardo al cielo pensando che avrebbe
dovuto prendere con la forza pure loro due.
Mokona, poi, era quella ridotta peggio.
Saltava dalle spalle di Shaoran a quelle di Sakura credendo di scansare asteroidi di ghiaccio del tempio dello spirito.
Kurogane, presi per le
braccia, li trascinò fino in camera, dove quelli si lasciarono
precipitare ognuno nel suo letto, già quasi addormentati, e
ancora vestiti.
Chiuse la porta con un sospiro e si voltò per raggiungere la sua camera.
Per giungervi dovette passare davanti alla camera del biondino, dove si fermò un attimo notando la porta semiaperta.
Si affacciò nella
stanza buia scoprendo un Fay ormai profondamente addormentato stringere
tra le braccia la sua giacca nera, il viso quasi immerso in essa, i
capelli sparpagliati.
La coperta, non lo copriva nemmeno, e Kurogane pensò che stesse morendo di freddo.
Entrò
silenziosamente per non svegliarlo e gli imboccò le
coperte, temporeggiando con le mani in quella posizione, per poi
spostare di poco una delle due, a sfiorare la fronte del biondo.
Per fortuna non aveva la febbre.
Quello rabbrividì stringendo sempre di più la sua giacca.
Kurogane ammutolì guardandolo e ritraendo la mano.
Rimase lì, a fissarlo, come se l'avesse visto per la prima volta.
Poi cadde in ginocchio, con le braccia incrociate sul letto e il mento sulle braccia.
Se qualcuno l'avesse visto
in quel momento, avrebbe notato sul suo viso la stessa espressione che
aveva Shaoran quando guardava Sakura addormentata.
Perché stringe la mia giacca? Pensò con esasperazione, inclinando leggermente la testa.
Un qualcosa gli bruciava nel petto.
Alla fine si ritrovò quasi a sorridere nel fissare quei lineamenti così dolci finalmente distesi.
E' così debole... pensò, stringendo convulsamente i pugni. Ti prego non mostrarti così debole, davanti a me...
Gli veniva di...difenderlo, aiutarlo.
«Fin quando ci sarò io non ti succederà niente...» sussurrò con un tono che lo sorprese.
Da quando aveva quella voce così...dolce?
Si riscosse sollevando la testa.
Ma che stava facendo?!
Perché si trovava in quella stanza?
«Tzè!» mosse una mano come per scacciare una mosca e stava per alzarsi che una voce tremante lo raggiunse.
«Kuro...sama...non...andartene...»
Sussultò voltandosi di nuovo verso di lui.
Fay aveva stretto ancora di più la sua giaccia e corrugato le sopracciglia.
«...ti prego...»
Di nuovo preso da quella sensazione lasciò ricadere il volto tra le braccia.
«Smettila di supplicarmi...» pregò, accorgendosi che quello a supplicare adesso era lui.
Chiuse gli occhi, avvolto da sensazioni di calore...ma che significavano? Perché non riusciva ad alzarsi e andarsene?
«Smettila di supplicarmi...idiota... o mi costringi a fare tutto quello che vuoi...»
Di nuovo quel tono di voce così...dolce. E come esausto.
Senza accorgersene si addormentò, cullato da quei pensieri e dai ricordi di quella voce...
TO BE CONTINUED
Next-> "Nero ovunque"
«Che ci fai qui?»
Fay assunse un'espressione falsamente sorpresa «Forse è la mia camera?»
Kurogane trasalì come colpito in pieno petto da un pugnale.
«Cioè...aspetta...io...io che diavolo ci faccio qui?!»
s s s
Beeene
gente rieccomi con questo nuovo -brevissimo- capitolo. In realtà
non sto più rispettando il periodo deciso, ma pubblico quando mi
passa per la mente e solo se ne ho voglia (gyaaaah n.d.tutti con
istinti omicidi) Dovevo aggiornare ieri a dirla tutta, ma siccome oggi
è il compleanno di mio padre ho optato per aspettare un giorno!
Non me ne vorrete vero? ^-^
Che poi, vi chiederete, che c'entra che è il compleanno di mio padre?
La risposta è che niente, non c'entra proprio una cipolla, ma
d'altronde tutto è inevitabile in questo mondo... u___ù
Però non trovate che il Kuropapino sia stato tanto...dolce?? *//////////*
C'è da dire che per scrivere questa parte mi sono ascoltata
"L'amore è nell'aria stasera" del Re Leone. E ci sta
tantissimoooooo <3
E....eccovi che tornano Yuuko-san, e il nostro amato Wata-chan, per spiegare la storiella! ^^
Ora sicuramente vi aspettate che dica qualcos'altro, come al solito, e
invece per questa volta vi lascio stare (o forse non ho niente da dire?
O__O) comunque, ripeto, per la gioia vostra e di Kurorin non
dirò nulla! ;)
In ogni caso, ringrazio come al solito -e sembrerò noiosa- tutti
quelli che hanno aggiunto questa storiella alle
preferite-seguite-queste-quelle-codeste e chi, specialmente, commenta.
Arigatou x)
@Ne_chan: Sinceramente
preferisco il secondo commento!! XD Comunque strano che questa
settimana mi hai risparmiato i 500 aggiorna, tanto che mi sono
mancati!! T__T (sta scherzando!!! n.d.Kurogane scandalizzato. Non la
ascoltare, sta scherzandoooo =@) Sìsì zitto te, e vattene
da Fay che ti sta aspettando in camera. Comuuunque questo
capitolo è brevissimo, non mi odiare, e oltretutto succede poco
e niente. Al prossimo ^^
@valerio93: Ok ora sei
definitivamente perdonato. E oltretutto, dal momento che anche tu sei
passato da un...account passivo ad uno attivo (NON pensare male, anche
se io, mentre sto scrivendo, sto pensando no male ma malissimo v.v) e
sei diventato un account_autore, puoi capire cosa significa aggiornare
o pubblicare, certo non è un'impresa eroica ma nemmeno un gioco
di ragazzi, specialmente quando vai a scovare quei minuscoli ed
insignificanti erroracci di battitura e per orgoglio vuoi per forza
correggerli, ricaricando mille volte la pagina quando te ne sfugge un
secondo -.-
@Roby Bonny: non puoi dirmi che
sono cattiva!!! ç___ç Vedi?? Ho aggiornato, e nemmeno
tanto tardi! Vorrei poter finire la prima parte della storia prima
della fine di Settembre, ma sinceramente non so se ce la farò.
In tutto sono 18 capitoli, e quindi a parte questo ne mancano altri 8.
Vedrò di rimediare!! XD
@Layshaly: Per la
rapidità ci sarebbe da ringraziare anche Noemi e Roberta
perché mi chiedono in continuazione di farlo, ma vedrò di
finire la prima parte della storia entro la fine di settembre! ^^ E'
arrivato presto, no? =D E questo forse è ancora più
"mieloso" del precedente, come puoi vedere dal titolo. E sì, in
fondo l'ho fatto finire beneeee *///////*
@MokoChan95: Beh fossi in lui
nemmeno io darei tanto credito alle parole di un ubriaco -fradicio nel
caso di Fay ò.ò- quindi non lo odiare tanto. Oltretutto
il nostro Kuro è orgoglioso e credo che gli ci volla un poco per
rendersi conto di quello che realmente prova nei confronti dell'altro.
In ogni caso questo capitolo è ancora più dolcioso!! <3
@Shyray: Grazie, grazie,
graaaazie. Anzi, Arigatou! :) E sì, vero, Kurogane sembra
l'amante geloso e possessivo e Fay quello problematico e a volte
troppo...espansivo. Però sono perfetti come coppia, proprio per
questo motivo! *____* Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!
Un bacio, al prossimo! ^^
@Your guardian Angel: Nooo come
fai ad odiarli?? Sono due tra i capitoli più teneri e romantici
che abbia mai scritto! Quello finiva male ma...non era proprio finito.
Questo chiamalo pure un "omaggio ai fan" ma è comunque una "fine
alternativa" al capitolo precedente, seppur sia il continuo! E...ma che
combinano quei due da soli chiusi in stanza, eh??? ;) XD
@harinezumi: Sei una veggente,
ammettilo!! O___O XD Comunque questo capitolo è finito bene,
visto? Certo non posso dire lo stesso del prossimo, quando Fay si
risveglierà...ricorderà? Non ricorderà? Questo
è il dilemma! v__V ... ok, ok, la smetto di fare la
melodrammatica! XD Comunque c'è anche da dire che (ma
perché inizi i discorsi sempre così?? O_ò
n.d.Kurogane infastidito) sta zitto...dicevo, c'è da dire che mi
fanno davvero piacere i tuoi complimenti, e che ti piaccia il mio modo
di scrivere! ^^ A volte quando rileggo trovo certe frasi troppo...come
dire?...immediate? Oooh sono felicissima che non sia così! =3
@Tomoyo93: Grazieee, comunque
certo, io non ho faticato ad immaginarmelo arrabbiato
perché....chi ha letto il manga -ma anche chi ha visto solo
l'anime, perché anche lì è piuttosto evidente-
avrà notato che Fay non è come vuole sembrare,
cioè sempre allegro e solare. In realtà ha...come
direbbero? Dell'oscurità?? In ogni caso, quando uno è
ubriaco, si lascia un po' andare, e a questo punto Fay ha detto tutto
quello che si è tenuto per sé per tutto quel tempo, e che
non ha mai avuto il coraggio di dire. Spero che ti piaccia anche questo
capitolo comunque! =D
@SakuraX16: Pastaaaaaaaaa! Una
nuova lettrice!! *me molto contenta che saltella* Davvero l'hai letta
tutta in una volta?? */////* Io pure quando la rileggo preferisco farlo
dall'inizio, così c'è...più gusto, come dire. E
questo capitolo ti piace? Continuerai a seguirmi? x) Al prossimo
capitolo, tanti saluti anche dal nostro amato Feliciano! =D
E come al solito, adesso: Sayonara e...
Sì, al mio tre, tutti insieme. Allora...
1!
2!
E...
3!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Pastaaaaaaaaaa! =D
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Capitolo 11 *** Nero ovunque ***
FF tsubasa 12
Capitolo 11
Nero ovunque
Fay aprì lentamente gli occhi, mettendo a fuoco ciò che lo circondava e scoprendo un solo colore: il nero.
Batté le palpebre per capire cosa fosse e scorse una giacca nera.
Una giacca? Si chiese, senza capire.
Dove si trovava?
Si alzò a sedere sollevando lo sguardo ma il respiro gli venne meno e traballando, si strinse al materasso.
Si afferrò la testa con le mani e la scosse leggermente.
Allora, vediamo, siamo andati al negozio di vestiti, sì, e poi...
Strinse le palpebre per ricordare.
Sì, ricordava di non aver visto Kurogane fuori dal negozio e di essersi allontanato e poi...
Trasalì ricordando
l'incontro con Yuko, eppure poi non ricordava quasi più niente,
né come si fosse trovato lì.
«Mi aveva offerto del
sakè...» rimuginò, riaprendo gli occhi
«Maledizione a me che non reggo l'alcol...»
Cosa fosse successo dopo che aveva espresso il suo desiderio a Yuko, non lo ricordava.
Lasciò ricadere le
braccia sul materasso e si guardò intorno, trasalendo quando
scorse una figura familiare con il viso circondato dalle braccia,
poggiate sul suo materasso.
Si ritrasse istintivamente per poi strofinarsi gli occhi.
Ok, sto sognando. O sono ancora ubriaco...
Che ci fa Kurogane nella mia stanza?
«Kuro-pon lo sai che è sbagliato spiare la gente mentre dorme, vero?»
Non ricevendo risposta si avvicinò.
«Kuro-pon, è maleducazione anche non rispondere...»
Niente.
Col pugno gli picchiettò la testa «Hey, parlo con te!»
Gli scosse le spalle fin quando a quello non ricadde il volto di fianco.
Fay si ritrovò a sorridere.
«Ti sei addormentato,
Kuro-pon?» ghignò incredulo prima di scendere dall'altro
lato del letto e di poggiare la sua coperta sull'altro.
«Sarai congelato...ma da quanto sei qui?» nel girare lo sguardo scorse una giacca.
Possibile che...?
Si volse a guardarlo scoprendone la camicia ed i pantaloni neri.
Ma...ma sì quello è il completo elegante che gli avevo comprato!
Corrugò la fronte perplesso. Perché allora lo aveva lui, stringendolo in maniera quasi possessiva?
Cos'era successo veramente la sera prima?!
Guardò Kurogane confuso, e la posizione in cui si trovava.
«Possibile che
è colpa mia che lui si sia addormentato qui? Forse rivoleva la
sua giacca e io...» no non riusciva proprio a venirgli in mente
un seguito sensato, quindi meditò che fosse meglio lasciar
perdere.
Con ancora la mano sulla
fronte per il giramento di testa si diresse in bagno deciso a farsi una
doccia calda, per riordinare quei pochi ricordi del giorno prima.
Si lavò i denti e la faccia, sorprendendosi di avere gli occhi leggermente arrossati e poi entrò sotto la doccia.
Dopo una... notte?... senza sogni Kurogane aprì gli occhi, ancora leggermente stanco.
Alzò la testa e sbadigliò sonoramente, stiracchiandosi.
«Ben svegliato, Kuro-myu!»
«AAAAARRRGGGHHH!» ricadde indietro, scandalizzato.
Chiuse gli occhi scuotendo violentemente la testa per poi riaprirli ancora più sorpreso.
«Che...ma cosa...?»
«Hyuu sei
sorpreso?» Fay fece capolino dal bagno, indossando solo i jeans
ed asciugandosi lentamente i capelli con un asciugamano.
«Che ci fai qui?»
Fay assunse un'espressione falsamente sorpresa «Forse è la mia camera?»
Kurogane trasalì come colpito in pieno petto da un pugnale.
«Cioè...aspetta...io...io che diavolo ci faccio qui?!»
Fay alzò le spalle scoppiando a ridere «Che vuoi che ne sappia io! Sono sorpreso quanto te...»
Kurogane si poggiò una mano sulla fronte «Accidenti...»
«Nemmeno tu ricordi
niente?» domandò con un tono falsamente innocente Fay,
guardandosi allo specchio e continuando a passarsi con una mano
l'asciugamano tra i capelli bagnati.
Kurogane rimase a fissarlo come incantato.
I capelli bagnati gli circondavano il viso, riversandovi delle sottili goccioline, che scendevano sul collo, sulle spalle...
Il moro arrossì accorgendosi dei suoi pensieri e nascose l'imbarazzo guardando altrove.
«Di che parli?»
Fay fece una risatina
ironica «Niente...a quanto pare nemmeno tu ricordi. Per esempio,
perché sei qui? Io mi sono fermato al negozio di vestiti e mi
gira ancora la testa. Non reggo l'alcol, me lo sarei dovuto
ricordare...»
Il più grande si alzò, i muscoli tesi «Vuol dire che tu...tu non ricordi niente?!»
Fay lo sguadrò, confuso «Beh no, ma...è successo qualcosa di grave?!»
Kurogane strinse le labbra, quasi convulsamente «Eh? Ah, No, no...»
Perfetto, ci mancava solo questa!
Si voltò come per andarsene ma Fay, evidentemente sorpreso dal suo comportamento, lo richiamò.
«Ho detto qualcosa allora?»
Dopo qualche attimo il più grande mosse una mano come per sminuire la faccenda «Niente...»
Fay aveva abbassato lo sguardo, mordendosi il labbro.
Perché Kuro-sama usa quel tono triste?
Deve
essere colpa mia...sì, deve essere successo qualcosa, per questo
sembra triste, e per questo si è addormentato nella mia camera,
e per questo...per questo io ho la sua giacca.
«Kuro-sama?»
«Che c'è?» chiese stancamente l'altro, guardandolo con rabbia.
Il biondino si sentì quasi impaurito in quel momento.
Ma la decisione di chiarire
era più forte, così sospirò «Sei sicuro che
non sia successo niente?»
«Sì, lascia stare...»
«Capisco. Beh, in ogni caso, ti prego, dimentica tutto quello che ho detto...»
Kurogane sussultò guardandolo «Ah...»
«Tanto gli ubriachi dicono idiozie, no? Lo dici sempre tu...»
Kurogane abbassò lo
sguardo e quel gesto sorprese non poco l'altro, ricordando che il moro
consigliava sempre a Shaoran di non abbassare lo sguardo mai, per
nessuna ragione.
«Già, a quanto pare...dicono idiozie...»
«In ogni caso dal
momento che non ricordo cosa ho detto sicuramente è qualcosa di
poca importanza, quindi non preoccuparti, eh?»
«Qualcosa di poca importanza...» ripeté Kurogane quasi malinconico «Come vuoi...»
«Dimentica tutto, ok?
Fai finta che non sia successo niente! Quella persona non ero io,
quindi non devi prenderla sul serio...»
«Ho capito!» scattò il più grande, furioso, i pugni stretti.
Fay ammutolì scandalizzato e il moro d'altro canto trasalì.
«Oh...scusami...» volse con rabbia lo sguardo verso la porta e si diresse lì.
«Scusarti?»
ripeté Fay sempre più scandalizzato «Kuro-pon che
si scusa? Hyuuu questa è da segnare!»
«Idiota» si limitò a commentare Kurogane prima di afferrare la maniglia.
«Oh comunque usciamo
assieme, tanto devo preparare la colazione, neh?» saltellò
gioioso verso le tende e le scostò con un colpo secco,
sorridendo alla luce del giorno.
Quando si voltò vide Kurogane guardare sorpreso il cielo e scoppiò a ridere divertito dalla sua espressione.
«Hey, papino, che ti prende? La mia bellezza ti ha lasciato senza fiato?» fece, con sarcasmo.
«No» rispose
serio Kurogane, sorprendendo il biondino che non si aspettava una
risposta alla sua domanda retorica «Mi chiedevo che ore
fossero...»
Fay guardò l'orologio che teneva al polso «Emh, le undici e...»
«COSA?!?!?!?!?»
«Hyuu com'è tardi! Beh, non importa, la colazione te la preparo lo stesso, eh!»
«Ma non me ne frega
niente della tua colazione! Abbiamo una missione! Tu preparati, io vado
a svegliare i marmocchi...»
Il più piccolo annuì confuso «Missione?»
Ma non ricevette risposta. Il moro era già sparito dietro la porta.
Si sedette sul letto, rimuginando sulla camicia da mettersi.
Quella non sembrava
esattamente una bella giornata: era piuttosto nuvoloso e poi,
ricordando i giorni precedenti durante i quali non faceva che piovere,
pensò ad una maglietta a maniche lunghe ed un maglioncino color
crema.
Poi scorse la giacca nera, e la prese tra le mani.
Quella era sicuramente di Kurogane, avrebbe dovuto restituirgliela.
Uscì dalla stanza con un sorriso e sentì le urla del moro nella stanza dei ragazzi.
Deciso a non spiarli si diresse direttamente in cucina, aprendo le mensole e scoprendo la mancanza degli ingredienti.
«Perché Shaoran-kun non ha comprato da mangiare?»
Rimase lì a
controllare dentro ogni cassetto, alla ricerca di qualcosa da mettere
sotto i denti, fin quando non sentì il sospiro esausto di
Kurogane.
«Hyuu, Kuro-sama, perché non c'è niente da mangiare?!»
«Perché tu, razza di idiota, hai speso tutti i soldi per comprare i vestiti...»
Fay batté le palpebre perplesso «Sul serio? Ops...»
«Tu e il tuo ops del cavolo!» borbottò, sedendosi pesantemente attorno al tavolo.
«Mi fa male la
schiena, per come ho dormito stanotte...» mormorò, alzando
lo sguardo e incontrando due occhi azzurri che lo fissavano preoccupati.
«Mi dispiace, Kuro-sama...»
Quegli occhi azzurri...
Gli ricordavano...
«Accidenti!»
imprecò, alzandosi di colpo, prima di correre dritto verso la
sua camera, spalancando e sbattendo la porta con una furia da bisonte.
Fay strinse i pugni lasciandosi ricadere su una sedia e strinse tra le mani la giacca dell'altro.
Eccolo che ricomincia... pensò, con tristezza.
Aveva pensato, per un
momento, che Kurogane avesse abbandonato il rancore e che fosse tornato
ad essere il solito ma a quanto pareva tutto era come prima. Non era
cambiato niente, assolutamente niente.
Maledisse mentalmente la
strega che l'aveva solo ingannato promettendo di aiutarlo, quando
invece non aveva risolto nulla, anzi, se possibile, l'aveva pure
peggiorato.
Perché Kurogane lo odiava tanto?
Gli venne in mente quella frase:
Ma non me ne frega niente della tua colazione!
Fay era veramente preoccupato per lui, gli dispiaceva che avesse dormito scomodo, probabilmente per colpa sua...
«Buongiorno, Fay-san. Oggi stai bene?»
Si riscosse scoprendo sull'uscio due assonnati Shaoran e Sakura.
«Ben svegliati!» si aprì in un sorriso, raggiungendoli.
Ecco che inizia la solita recita.
«Oggi sto benissimo,
sapete? Di ieri non posso dire lo stesso perché non ricordo
niente, ma non dovete preoccuparvi, non è successo niente di
grave...»
«Ah...se lo dici tu...» mormorò Shaoran, prima di voltarsi verso Sakura che si morse il labbro.
«Fay-san...»
«Sì, Sakura-chan?»
«Non ubriacarti più, va bene?»
Fay la guardò e si
raddolcì, accarezzandole i capelli «Grazie per il fatto
che ti preoccupi tanto... e anche tu Shaoran-kun.»
«Anche tu ti preoccuperesti per noi. E' questo che fanno gli amici...»
Fay ammutolì, sentendosi improvvisamente felice, e sentì pizzicare gli occhi.
«Oh...»
abbracciò i due ragazzi scoppiando a ridere -probabilmente per
non piangere-. Nessuno, prima di allora, lo aveva chiamato mai "amico".
Era una parola apparentemente comune, semplice, ma solo se detta con
convinzione poteva toccare il cuore.
E questo era quello che era successo esattamente.
«Mi dispiace di non avervi preparato la colazione, ma non c'era cibo...»
Shaoran spalancò gli occhi «Ma...ti avevo detto ieri che...»
«Sì, non
preoccuparti, ce la offrirà l'albergo per oggi. Poi dopo che
avremo finito tutto non ci sarà più da
preoccuparsi...» terminò al suo posto Sakura.
«Ah...»
commentò titubante Fay prima di alzare le spalle
«Sì, già...eh...ma perché siete vestiti
così?»
«Come?»
«Sì, beh,
indossate i soliti vestiti di quando attraversiamo le dimensioni. Ma
come, dopo che ho speso tutti quei soldi per ampliare il nostro
guardaroba...»
«Fay-san» rispose risoluto il castano «Non ricordi proprio niente della nostra conversazione di ieri?»
Il biondino sorrise per nascondere l'imbarazzo «Emh...dovrei ricordare qualcosa?»
Shaoran si poggiò la mano sulla fronte, con espressione affranta.
«Bene, mi tocca rispiegare tutta la faccenda. Allora, in pratica...»
TO BE CONTINUED
Next-> "Fraintendimenti"
Kurogane indietreggiò imbarazzato «Ah! Se è così, beh...mi dispiace...»
«Kuro-rin?» Fay inclinò la testa «Sai che oggi
sei proprio strano? E' la seconda volta che ti scusi...»
«Eh?! Ma quale!» scoppiò in una risata, una grassa
risata «In realtà mi dispiace di non averti urlato
"idiota" dal primo momento...»
s s s
Ed eccomi di nuovo qui, a farvi compagnia!! (Coro di: nooo)
Due piccole cosette da precisare (Oh ma insomma! Ma ti si è
incantato il disco?? Dici sempre le stesse cose! n.d. Kurogane che
sbuffa rumorosamente) beh anche tu dici sempre le stesse cose: mi
rimproveri ogni volta di dire la stessa cosa ma così facendo
anche tu...ooh insomma che confusione! Comunque fammi finire...
Dicevo... due cosette da precisare: teoricamente avrei dovuto aggiornare domani, ma per tre motivi non l'ho fatto.
-Primo, domani è (rullo di tamburi) venerdì 17, e sarò anche superstiziosa ma per me porta sfiga! XD
-Secondo, sempre domani mi inizia la scuola! .-. (leggere il punto
primo per maggiori informazioni e se volete affondare il coltello nella
piaga)
-Terzo, ancora una volta domani devo aggiornare l'altra mia fanfiction
in corso, quella di Harry Potter dal titolo "Back To The future" per
chi volesse leggerla, mi farebbe molto piacere che commentaste. Devo
aggiornarla necessariamente domani perchè devo rispettare la
scadenza mensile che, per puro caso, è proprio giorno 17! .-.
E con questo ho detto tutto!
Vi aspetto al prossimo capitolo!
Ringrazio tutti coloro che hanno letto questa ff, e che l'hanno
aggiunta alle preferite&compagniabella, e specialmente chi commenta:
@Shyray: Mi spiace per i tuoi
piani ma Fay è tornato sobrio proprio in questo capitolo, anche
se Kurogane, anche se non lo da a vedere, è rimasto in parte
colpito da quelle parole. Se non fosse così orgoglioso, da
credere che quello avesse detto idiozie, gli sarebbe già saltato
addosso ma... lasciamo stare va! XD
@Ne_chan: nooo non intendevo
che non mi piacciono i commenti lunghi! Al contrario più cose
dici meglio è! ;) Intendevo che non potevo rispondere a tutte
quelle domande perché se no ti farei un quintale di spoiler.
Gomenazai!
@valerio93: Il caro gattino
appare nel prossimo capitolo, perché come vedi non sono stata io
a dimenticarmelo, ma quello stupido di Kurogane (Heeey come osi
definirmi stupido?! Vuoi sfidarmi a duello?! n.d.Kurogane che sfodera
la katana) no grazie, preferisco star qui a rispondere alle recensioni.
Ah e a cuccia! *Ringhio di Kurogane in lontananza*
@SakuraX16: Yuuko non solo è fantastica, ma è proprio un vero genio!
Per quanto riguarda Fay, ho sempre pensato che fosse così, ma
è sempre stato convinto che mentendo sul suo stato d'animo
potesse far del bene agli altri, facendo soffrire sè stesso. Il
miglior modo per allontanare la tristezza è sfogarsi e avere
conforto dagli amici! =) Peccato che l'abbia capito un po' tardi...
@Roby Bonny: ahahah immagino
tua madre che tenta di spegnere il computer e tu che urli di fermarla
con ancora i capelli bagnati! XD Comunque sì, Watanuki è
un vero baka!! Nella seconda serie di questa ff avrà una
scenetta, ma non succede un granché, peccato...Beh in ogni caso
al prossimo capitolo! =D
@Your guardian Angel: Beh se
è per questo allora dovresti odiare i miei libri, dal primo
all'ultimo, dato che ne faccio passare di tutti i colori a chiunque.
O__O *pensa al povero Marty*
Sììììììììì
emh dicevamo??? Comunque penso che anche Fay porti i pantaloni, voglio
dire...non ce lo vedo con una gonna. O forse sì? Ehhh XD
@harinezumi: Sì, come ho
detto a non ricordo chi nello scorso capitolo, quando ho scritto la
scena di Kurogane che rimane a guardare il nostro caro Fay, stavo
ascoltando la musica del re leone "L'amore è nell'aria stasera"
e...sì, questo spiega tutto!! XD Grazie ancora per i
complimenti! x)
E quindi, come concludere? (Ma devi concludere per forza?!?
n.d.Kurogane che inizia a fumare dalle orecchie) E ma che cosa vuoi
tu?! Oggi sei particolarmente acido, non è che la tua
mogliettina ti ha fatto qualcosa? (Ma quale mogliettina?! O__O) Ma
sì, Fay, la tua mogliet- (FUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU)
Emh gente scusate ma devo sfuggire alla furia di Kurogane che tenta di decapitarmi con la katana!
Sayonara!! (Ma forse anche veramente un addio, data la furia di Kurogane n.d.la mente dell'autrice)
Vi lascio con questo appello:
Pastaaaaaaaaaa! =D
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Capitolo 12 *** Fraintendimenti ***
FF tsubasa 13
Capitolo 12
Fraintendimenti
Una volta che la porta si fu richiusa Kurogane premette l'interruttore della luce, illuminando la stanza.
«Oh, sei ancora vivo, vero?»
La sua borsa tremò e da una delle tasche laterali sbucò una testolina color miele.
Non appena l'animale si fu abituato alla luce ed ebbe riconosciuto il
padrone, miagolò con autorità, come se volesse conto e
ragione.
Kurogane sospirò di sollievo e raggiunse il micino, prendendolo per la collottola.
«Scusami, starai sicuramente morendo di fame...vero?»
Il gattino miagolò di nuovo tentando di schiaffeggiarlo con una zampa.
«Hey, operi violenza adesso? E io non ti do da mangiare, eh, la mettiamo così?»
Il micino continuò a guardarlo, ma poi si immobilizzò, con lo sguardo perso nel vuoto.
Kurogane terrorizzato cominciò a scuoterlo, poi lo afferrò con l'altra mano e lo poggiò a terra.
Oddio l'ho ucciso... pensò terrorizzato.
Non appena il gattino toccò il suolo gli saltò in spalla, graffiandolo con gli artigli.
«Tzè, idiota! Fai finta di star male solo per avere delle attenzioni, eh?»
Il micino lo guardò negli occhi.
Kurogane si ritrovò immerso in quell'oceano liquido e senza
accorgersene mollò la presa sulla sua pelliccia. Il gattino
finalmente libero, gli si strofinò addosso facendo le fusa.
Kurogane rimase immobile a guardare il vuoto.
Una frase gli turbinava tra i pensieri, una che aveva appena detto, con
innocenza, e che gli aveva letteralmente aperto gli occhi.
Fai finta di star male solo per avere delle attenzioni...
Quel mago idiota era l'opposto, sorrideva sempre quando invece si
vedeva lontano un miglio che mentiva. Se era così, forse lo
faceva proprio perché non voleva tutte quelle attenzioni.
«In ogni caso dal momento che
non ricordo cosa ho detto sicuramente è qualcosa di poca
importanza, quindi non preoccuparti, eh?»
Quella era una delle frasi che lo avevano colpito di più....Non
era preoccupato per sé stesso, quel mago da strapazzo,
semplicemente non voleva che gli altri stessero male per lui...idiota. Non aveva capito niente, allora.
«E scusami se mi sono preoccupato tanto per te, non succederà più...»
«Lo spero proprio!»
Era quello che voleva, che gli altri non si preoccupassero...
«Smettila di preoccuparti, Kurogane! Non sono un bambino! Non sono un idiota! Anzi lo sono, ma non per questo!»
Allora si sentiva così quando era con lui? Un bambino? Un...idiota?
Strinse i pugni.
«Ogni volta mi costringi ad intervenire...»
«Non te l'ho chiesto io!»
«Ti metti sempre in pericolo...»
«Beh tu non sei costretto ad intervenire!»
Certo che non glielo aveva chiesto lui! Quell'idiota non gli aveva
chiesto di aiutarlo, preoccuparsi per lui o intervenire nemmeno quando
stava rischiando di morire!
«Non toccarmi! Lasciami
perdere, va bene? Sì, fammi questo piacere...fa finta che io non
esista, chiaro? Non preoccuparti più per questo idiota!»
Non preoccuparti più per questo idiota...
Non preoccuparti più...
Ora tutto aveva un senso, tutti i pezzi del puzzle si erano uniti insieme...
Fay si riteneva una persona sbagliata, e per questo non voleva che per
una persona simile gli altri si preoccupassero. Allo stesso tempo
però non voleva che gli altri lo identificassero così,
perché in questo modo si sarebbero preoccupati maggiormente per
lui.
Solo per questo, lo avrebbe chiamato idiota a vita.
Ma odiava vederlo triste, e ripensando a quella scena pietosa a cui
aveva assistito, al pianto di quello, gli si stringeva il petto.
Fay non era veramente un idiota, una persona inutile, e questo doveva capirlo...
Il micio lo riportò alla realtà, miagolando.
Kurogane si riscosse come accorgendosi solo in quel momento della sua
presenza e si ricordò di dargli da mangiare una porzione
abbondante -del resto, era mancato per tutta la notte-, e si diresse a
farsi un bagno.
In ogni caso, pensò in conclusione, avrebbe evitato di
preoccuparsi per quel biondino, o se proprio non riusciva a frenarsi,
per lo meno di non mostrare quella preoccupazione davanti a lui. E
sì, avrebbe anche evitato, a malincuore, di chiamarlo idiota.
D'altronde ormai lo diceva più per abitudine che per vera
convinzione.
Quando tornò in soggiorno scorse i tre ragazzi ma il suo sguardo
fu attirato dal biondino, che indossava un chiaro maglione color crema.
Batté le palpebre come se avesse fatto caso a quel particolare
solo in quel momento ed avanzò deciso, puntandogli un dito
contro «Che ci fai vestito così?»
«Che ci faccio...» ripeté l'altro, senza capire.
«Vatti a cambiare!»
«Ma...»
«Non capisco perché non hai indossato il tuo solito vestito! Stiamo partendo per una missione...»
Fay aveva stretto i pugni «Questo lo so!»
«In realtà...» si intromise timidamente Shaoran,
tutto rosso «Fay-san non ricordava nulla di ieri e quindi io e
Sakura gli abbiamo dovuto raccontare della missione e...»
Kurogane indietreggiò imbarazzato «Ah! Se è così, beh...mi dispiace...»
«Kuro-rin?» Fay inclinò la testa «Sai che oggi
sei proprio strano? E' la seconda volta che ti scusi...»
«Eh?! Ma quale!» scoppiò in una risata, una grassa
risata «In realtà mi dispiace di non averti urlato
"idiota" dal primo momento...»
Shaoran e Sakura alzarono gli occhi al cielo prima di allontanarsi, con Mokona al seguito.
«Hey, hey, hey!» li richiamò il moro dopo aver
lasciato che il biondo andasse a cambiarsi «Marmocchi
irresponsabili, dove avete in mente di andare?!»
«Vi aspettiamo sotto, e...non preoccuparti. Non faremo colazione in vostra assenza...»
Il moro sbuffò «Tzé! Come se me ne importasse...»
«Tu aspetti Fay-san?»
Kurogane sospirò con stanchezza «Sì, anche se spero che si sbrighi...»
«Ah, va bene, allora...a dopo...»
Tuttavia al moro venne in mente ciò che aveva notato nella sua stanza.
A Fay non piaceva che qualcuno si preoccupasse per lui...
«Anzi, ripensandoci!» fece, forse con troppo entusiasmo
«Che me ne frega di aspettarlo? Tanto sa che siamo sotto,
andiamo!»
Shaoran corrugò le sopracciglia perplesso ma poi annuì deciso come al suo solito.
Kurogane li superò camminando loro davanti.
Sentiva i loro sguardi su di sé e doveva ammettere di sentirsi leggermente in imbarazzo.
Era consapevole di aver esagerato prima, forse era parso troppo falso,
e al momento...beh, al momento, sembrava assurdo ma si sentiva tanto
come quel mago, che mentiva dalla mattina alla sera.
Entrarono nella stanza della colazione, non trovando nessuno
-probabilmente la gente normale, in albergo, non scendeva a far
colazione alle 11 e mezza!- eccetto due camerieri che, dietro una
tenda, avvinghiati, si stavano...beh...
«COSA POSSO FARE PER VOI?!» quasi urlò un terzo
cameriere, che riconobbero come Sorata, ponendosi appositamente davanti
alla tenda e dando una gomitata all'involto.
I due camerieri, imbarazzatissimi, uscirono dal loro nascondiglio con lo sguardo basso.
«Emh, scusateci...»
Kurogane, Shaoran e Sakura erano ammutoliti dallo shock.
«Credo che questo mi abbia bloccato la crescita...»
mormorò Sakura prima di svenire tra le braccia di uno Shaoran
altrettanto scandalizzato.
A mitigare la situazione erano giunte Yuzuriha e Arashi, e così
Sorata poté voltarsi con sguardo omicida verso gli altri due.
«Mono! Shiro! Voi non sapete cos'è il regolamento vero?!?!? Se vi vedesse Seishi-kun...»
«Io...io...ecco...» Kamui strinse gli occhi, imbarazzato, e cominciò a tremare.
«E' colpa mia...» mormorò Fuuma guardando da un'altra parte dall'imbarazzo.
«Non è vero!» si intromise Kamui, in direzione dell'altro «Io ti sono saltato addosso!»
Il silenzio calò in sala e tutti si volsero verso di loro.
Kamui arrossì vistosamente «Cioè, quello che volevo dire...»
«Metti a freno quegli ormoni, Shiro, se non vuoi essere
licenziato! E non parlo a nome mio, ma a quello di Seishiro che oggi,
dal momento che è partito per una commissione, mi ha assegnato
questo compito...»
«Se licenzierai Kamui dovrai licenziare anche me!» rispose
piccato Fuuma «Oltretutto non è che tutto questo potere ti
sta leggermente dando alla testa?»
Sorata sussultò, scandalizzato, per poi arrossire.
Si avvicinò ai due e poggiò le mani sulle loro spalle.
«Vi spiego meglio di là...»
«Ma perché...?»
«Kamui...» aveva cantilenato Sorata, con espressione omicida.
«Ohayo!» aveva infatti esclamato un gioioso Subaru «Che succede qui?»
«Oh niente, una svista!» aveva risposto Yuzuriha, che teneva una Sakura svenuta in braccio.
«Che ha? Povera ragazza...»
Sorata ne approfittò del momento per allontanarsi in compagnia dei due amanti.
Una volta che la stanza del presidente si fu chiusa sospirò con
una mano sulla fronte «Vi è saltato di volta il cervello,
per caso? Siete fortunati che li conosciamo, se fossero stati altri
clienti non ci avrebbero pensato due volte a denunciarvi e...sì,
il potere mi sta dando alla testa. Anche a me piacerebbe che succedesse
una cosa del genere...tra me e Arashi...»
Fuuma era ammutolito e Kamui aveva assunto un colorito simile a quello
delle prugne mature. Dalle loro labbra uscì solo un secco e
scandalizzato: «SORATA!»
«Eh? No, no! Non fraintendete! Non che voglia essere scoperto da
qualcuno ma...beh ancora non si lascia baciare in pubblico...»
sospirò, sognante.
Kamui aveva cominciato a massaggiarsi una mano con l'altra, preso
dall'imbarazzo, e Fuuma a guardarsi intorno sospirando, le mani in
tasca.
«Ok scusate, vi sto mettendo a disagio.»
«Sei un fulmine...» borbottò Kamui, sarcastico.
«In ogni caso non c'è da preoccuparsi, non accadrà
più una cosa del genere...» concluse il più alto,
risoluto, meritandosi uno sguardo sorpreso dagli altri due.
«Uh non c'è bisogno che ti scusi, Mono! Piuttosto, torniamo dentro che si potrebbero insospettire...»
Sorata uscì sistemandosi il cravattino e Fuuma lo seguì a ruota, tranquillo.
Tuttavia, non appena aveva afferrato la maniglia una voce lo aveva richiamato indietro.
«No, aspetta!»
Si era voltato, trovandosi davanti i grandi e brillanti occhi viola di Kamui, e i
pugni del ragazzo stretti così tanto che le nocche erano
pressoché bianche.
«E' vero quello che hai detto?»
«Di che parli?»
«Ti fa tanto schifo ba-...ba-...beh stare con me?»
Fuuma aveva spalancato gli occhi, sorpreso.
«Kamui...non capisco...»
«Tu prima hai detto che quello che è successo non
succederà più...beh intendi dire che non hai più intenzione
di...di...»
Abbassò lo sguardo, serrando gli occhi e stringendo ancora di più le nocche, fin quasi a farsi male.
Fuuma si ritrovò quasi a sorridere per la dolcezza di quel viso.
«Dal salvatore del mondo mi sarei aspettato un briciolo di intelligenza in più...»
«Che dici?!»
«Ti schiarisco le idee...» avanzò deciso e lo afferrò da un fianco, sospingendolo verso di lui.
«Fu-Fuuma?» il più piccolo aprì gli occhi
senza capire e il moro gli afferrò il mento sollevandoglielo.
«Fuuma, ma cosa...?»
Fu zittito dalle labbra del più grande, premute contro le sue.
Arrossì allentando la stretta dei suoi pugni per circondare con le braccia la schiena dell'altro e stringergli la maglia.
Quando si staccarono, Fuuma sorrise ironico «Non dubitare più di me, Kamui Shiro, sono stato chiaro?!»
«Altrimenti...»
«Altrimenti mi costringi a risponderti così...»
Kamui sorrise, malizioso «Improvvisamente credo di dubitare ancora di te...»
«Aih, giochi sporco...»
Fuuma avvicinò di nuovo le labbra a quelle dell'altro quando si sentì bussare alla porta.
«Allora? Si può sapere che ci fate ancora lì dentro?!»
Entrambi saltarono letteralmente presi alla sprovvista e si
allontanarono come se tra di loro fosse esplosa una bomba e cercassero
di evitare l'esplosione.
Fuuma si spolverò i vestiti mentre Kamui si ordinava i capelli.
All'ingresso riapparve Sorata, e i due sorrisero gentili inchinandosi «Niente stavamo discutendo...»
Sorata, evidentemente deluso di non aver assistito a scene hot,
incrociò le braccia sul petto «Posso immaginare
come...»
«SORATA!»
«Ok, mi dispiace, vi sto mettendo di nuovo a disagio. Beh, ma
è anche colpa vostra che non uscite. Vabbé che vedo doppi
sensi ovunque ma voi mi permettete di pensarli, siete sempre
così equivoci, e...e fraintendere viene naturale,
sapete...»
Kamui e Fuuma sospirarono all'unisono.
«Vedi di non permettere a me e Kamui di fraintendere su te e Arashi, allora, mister-doppi-sensi...»
Sorata impallidì «Questo non dovevi dirlo...»
A risolvere la questione ci pensò niente meno che Subaru
«Eilà Gente, smettetela di discutere, la nostra ospite sta
aprendo gli occhi!»
E si ritrovarono tutti attorno al corpo disteso di Sakura fin quando
Shaoran, preoccupato e anche leggermente infastidito di tutte quelle
attenzioni per la principessa, non pregò tutti di allontanarsi.
E in quel momento arrivò Fay, come al solito allegro e pimpante
già di prima...beh forse non proprio prima...mattina.
TO BE CONTINUED
Next-> "Arrows of love"
Con un urlo si buttò su di lui, ed entrambi rotolarono a
terra, sulla neve, mentre la freccia senza trovar bersaglio, si infisse
sulla neve, a qualche centrimetro da loro.
Fay tossì aprendo gli occhi confuso, e accorgendosi solo in quel momento di avere l'altro addosso.
Kurogane alzò il viso fino a poterlo guardare in faccia e il
mago rimase come imbambolato a guardarlo, con le labbra socchiuse e le
braccia ripiegate indietro.
s s s
Rieccomi
questa volta senza avervi fatto aspettare troppo. Chiamatelo anche
regalo, però è per farmi perdonare di probabili futuri
ritardi. Non sono sicura di riuscire ad aggiornare due volte a
settimana, adesso che è iniziata la scuola, quindi vi anticipo
questo:
Aggiornerò sicuramente o il Sabato pomeriggio o la Domenica,
durante i giorni di settimana lo trovo difficile, almeno che non accade
che mi danno pochi compiti -come questa settimana-. Sappiate in ogni
caso che mi piace molto questa ff, è come un simbolo di questa
estate, l'ho finita se non sbaglio i primi di settembre, quindi
sì, un lavoro estivo ecco XD.
Poi non vedo l'ora di farvi leggere i capitoli della seconda parte. In ogni caso per ora leggete questi ;)
Ringrazio come ogni santa volta tutti quelli che aggiungono questa
follia alle preferite-mipiacciono-machestaifacendo? e specialmente chi
commenta.
Ergo:
@SakuraX16: Diciamo che
vedrai se si risolve coi prossimi capitoli. In ogni caso io la scuola
l'avrei fatta iniziare direttamente la settimana dopo, cioè
oggi, anche perché da noi in Sicilia si muore leggermente dal
caldo! -.- (36 gradi!!! =@)
Comunque spero che questo capitolo, con una particina-ina-ina tra Fuuma e Kamui ti sia piaciuta! Al prossimo! =D
@Your guardian Angel: ahahah
non credo che mi vorrà decapitare, o per lo meno non per ora,
per questi capitoli. Ti dico, nel 18 mi vorrà anche squartare,
sicuro, e nei capitoli della seconda parte anche peggio! XD
@valerio93: eccoti il gattino,
finalmente! Non ero io che me ne ero dimenticata, ma quel baka di
Kuropon (Hey, attenta a come parli! n.d.Kurogane rosso di rabbia).
Sìsì, taci tu...comunque Fay non credo che lo
ricorderà, ma non temere, se l'ha detto a voce alta vuol dire
che ha ammesso di esserne innamorato, ed è questo che conta XD
Il problema è convincere quell'orgoglioso e ancora una volta
BAKA di Kuropon (e basta! Smettila di insultarmi o ti decapito seduta
stante!) Sì certo, così non mi permetterai di pubblicare
la fine di questa ff e la gente ti ucciderà di riflesso! (Non mi
preoccupo, li ucciderò tutti, io sono il più forte!)
Sì ma così non potrai assistere ai tuoi sviluppi col
biondino! Tiè! (O__O Hai ragione... *Kurogane si ritira in un
angolino iniziando a fare cerchietti sul pavimento*)
@Ne_chan: mi mancavano i tuoi
lunghi commenti!! *//////* Mi raccomando, cerca di raggiungere il
record. Anzi no, all'ultimo capitolo, vorrò un commento ancora
più kilometrico, ti avverto! v.v Invece no! Non ti farò
nessuno spoiler, così sarai costretta a leggere!! =D Ahaha
Kurogane non può saltargli addosso, è ancora mezzo
intontito da appena sveglio, e comunque prima vuole essere sicuro di
quello che prova Fay v.v Sai quanto è orgoglioso quel baka! ( E
smettila!!! .n.d.Kurogane-tamaking-mode-off [per maggiori informazioni
consultare il foglietto illustrat----la recensione a valerio])
@Roby Bonny: Io AMO i commenti
lunghi!!! *///* Quindi sì, preferisco quando mi riempi di
"Vodka", "Pizza", "Pasta", "Yuuuh" e "Puuuh" ^^. E x quanto riguarda
Fay no, non si ubriaca più -eeeh le esperienze devono pur
servire a qualcosa, no??? XD- però farà di peggio
e...yuuuh non dico niente! =P Al prossimo capitolo! KolKolKolKolKol =Q__
@harinezumi: Sì questo
è il mio...difetto XD. Farle passare di tutti i colori -in
negativo- ai personaggi, anche se non volevo allungare la storia
volutamente. Si è scritta da sola. Prima doveva essere formata
da massimo 15 capitoli, poi addirittura ho iniziato una seconda parte,
che doveva essere molto breve, e invece si è rivelata più
lunga della prima stessa! Spero che nonostante tutto continuerai a
leggere, anche se, ti avverto, nella seconda parte, e anche in questa,
ci sono molte scene angst. Però devo ammettere che non sono
completamente angst, perché mi convinco a mettere sempre parti
divertenti o che non c'entrano niente. Comunque spero che adesso che ho
aggiornato non sarai più depressa! XD p.s: ancora grazie x i
complimenti!!! =)
@Tomoyo93: No credo che per la
dichiarazione vera a propria dovrai aspettare ancora un bel po'....in
pratica ancora devono ammetterlo a sé stessi, o meglio, Fay
c'è riuscito quando era ubriaco ma è così insicuro
che non l'ha ancora capito, mi sa... (non guardarmi male, è
vero, non lo sooo! Non sono io che scrivo, sono loro!!! T__T
Shò, Fay, Kuro, lasciatemi il computer!!!) VODKAAAAAAAAA
@Shyray: nooo figurati, anche
io spesso commento la tua ff a singhiozzo, perché non vado tutti
i giorni su questo sito. In ogni caso non andranno a fare la spesa,
perché devono partire per la missione. Che te ne pare piuttosto
della scena tra Kamui e Fuuma e le battute di Sorata?? [AMO questo
personaggio!!! *//////*]
@MokoChan95: nooo figurati, quel maledetto virus del tuo computer! V.v
l'importante è che abbia commentato adesso! =D Sono contenta che
la storia stia continuando a piacerti, e vedi, ho aggiornato anche
abbastanza presto! ^^
E adesso, come al solito, il mio appello:
1. Sayonara
2. La pizza prendetela sempre con le patatine e gli wurstel.
3. Nelle patatine fritte mettete sempre in ketchup.
4. Adorate la pizza di-ger-ita.
5. Tutti questi -tranne il primo- sono messaggi subliminali, solo chi ha visto Hetalia può comprendere.
6. Mangiate molta...
Pastaaaaaaaaaa! =D
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Capitolo 13 *** Arrows of love ***
FF tsubasa 14
Capitolo 13
Arrows of love
Kurogane, con la coda dell'occhio, vide per la millesima
volta il biondino rabbrividire, le mani strette al petto e lo sguardo
basso.
Dopo una veloce colazione
erano usciti in fretta, promettendo di tornare la sera per recuperare i
bagagli, con la scusa di andare a fare una passeggiata per la
città, e si erano incamminati fuori da essa.
Qualcuno aveva loro
proposto un taxi, ma in tal modo, per spiegare al conducente la strada,
avrebbero rivelato la loro reale meta, e ciò non solo non era
accettabile, ma anzi inammissibile.
L'alternativa erano i
cavalli, ma come l'avrebbe presa la gente a vedere quattro persone a
cavallo in una città moderna?! Sarebbe stato sospetto.
Dunque, l'ultima ed unica alternativa era andare a piedi.
E così passarono un paio d'ore.
Si erano già
lasciati la città alle spalle, e mano a mano che avanzavano
verso la figura nera del castello all'orizzonte, faceva sempre
più freddo.
Oltretutto erano stanchi,
per la grande camminata, dal momento che non si erano fermati se non
una volta sola per pranzare ai piedi di un albero, con del cibo in
scatola comprato in albergo.
Per lo meno, il cielo era
nuvoloso, il terreno ricoperto da almeno due centimetri di neve -che si
andavano ad ispessire più in là- anche se non sembrava
tempo da nevicare.
Sakura aveva iniziato a
rabbrividire già all'inizio del tragitto, e Shaoran l'aveva
avvolta nel suo mantello, stringendola a sé, mentre Kurogane
continuava a camminare spedito davanti, seguito da Fay che saltellava
fischiettando -meritandosi le occhiatacce e le urla del primo-.
Solo quando smise di fare
quel casino per stringersi tra le braccia con le labbra violacee e gli
occhi arrossati, Kurogane iniziò ad insospettirsi.
Per quell'occasione avevano indossato i loro soliti vestiti, adatti sia col caldo che col freddo. Anche se...
«Si può sapere dov'è il tuo mantello?!» esplose il moro, infastidito dai continui brividi dell'altro.
Il biondino trasalì
alzando lo sguardo e lasciò ricadere le braccia -prima strette
contro il petto- lungo i fianchi.
«Emh...»
«Ti ho fatto una domanda: dove accidenti è la tua tunica bianca?!»
L'altro sospirò abbassando di nuovo gli occhi e smussando della neve con il piede.
«Non me lo ricordo...»
«EH?!?!??» Kurogane si era fermato, scandalizzato, per poi voltarsi furioso verso di lui.
«Stai scherzando!»
«No! Credo...credo di averla scordata in albergo...» concluse, alzando le spalle.
«Ma tu sei completamente idiota!»
«Lo so, me lo dici sempre...»
«E non a torto! Ma come fai a scordartela con una giornata come questa?!»
«E' una bella domanda...»
«E non farmi i sottotitoli, accidenti!»
Fece un movimento veloce
della mano e Fay indietreggiò aspettandosi un pugno per poi
sorprendersi quando si ritrovò un qualcosa di caldo sulle spalle
e sulla testa.
Quando riaprì gli
occhi -li aveva chiusi aspettando il colpo- si stupì nel
constatare che quello non era un semplice mantello, ma il mantello di Kurogane.
Alzò lo sguardo confuso «Ma cos-...?»
«Fa freddo e stai congelando» spiegò stizzito l'altro come per giustificarsi.
«No, non ho freddo...» rispose piccato, afferrando il mantello per restituirlo al legittimo proprietario.
«Non hai
freddo?» Kurogane lo guardò con fare sarcastico e gli
indicò la guancia «Guarda la tua pelle. Beh non puoi
vederla ma io sì, ed è bianca come un cencio. E fredda,
anche, anzi ghiacciata. Hai le labbra scure e... stai tremando. No,
giusto, queste sono le normalissime reazioni di una persona che sta
bene, eh?»
Il biondino spalancò
gli occhi sorpreso «Non...non sento freddo, sul serio. E poi il
mantello è tuo, senza quello a sentire freddo sarai tu...»
«Tienilo! Sarà sicuramente più utile a te!»
«Ma...»
«Niente ma. Non discutere, ho deciso così. Tienilo e smettila di guardarmi con quell'espressione...»
Fay sorrise mentre uno strano calore gli invadeva il petto.
No, non era causato dal mantello ma...dalle sue parole.
Sarà sicuramente più utile a te...
« Kuro-sama...grazie...»
«Tzè!»
borbottò l'altro imbarazzato da quella gentilezza, voltandosi a
guardare altrove «L'ho fatto solo perché col freddo sei
lento e rallenti il passo a tutti!»
Poi si allontanò a passi pesanti, senza curarsi delle caviglie che affondavano per gran parte nella neve.
Fay rimase indietro, mentre un sorriso gli si apriva sulle labbra «Sei gentile, Kuro-pon...»
«SMETTILA DI CHIAMARMI IN QUEL MODO!»
Era tutto come prima.
Le loro solite vecchie litigate.
Il sorriso gli tremò un attimo, mentre il suo cuore mancava di diversi battiti.
Aveva da tanto aspettato il
momento in cui tutto fosse tornato come prima, e adesso che era giunto,
non riusciva a felicitarsene.
Era una sensazione strana,
come se si fosse aspettato che qualcosa effettivamente cambiasse, anche
se in meglio, piuttosto che tornare esattamente come prima.
Strinse le labbra quando Shaoran gli domandò confuso perché si fosse fermato.
Riprese la marcia con lo
sguardo basso, stringendosi sempre di più il mantello
dell'altro, assaporandone il profumo e il calore.
Senza che riuscisse ad evitarlo le guance gli si tinsero di rosso.
«Guardate, è lì!» l'urlo di Shaoran li riscosse.
Seguendo il suo dito indice
scorsero, dietro l'albero di ciliegio congelato, un castello, che
brillava alla luce del sole, come costruito con miliardi di cristalli
trasparenti.
Aveva l'aspetto di un
castello gotico, con le torrette lisce, strette e appuntite, e
all'ingresso ne aveva diverse disposte come le canne di un organo.
Trattenendo il respiro Fay strinse ancora di più il mantello del moro «E-entriamo?»
«Tu che vuoi fare?» fu la risposta sarcastica.
«Era una domanda retorica, Kuro-pon...»
«E la mia una risposta-retorica.»
«Ma non esistono le risposte retori-...»
«Shhh, ascoltate!» Shaoran si portò il dito sulle labbra ed indicò una piccola porta.
«Se entriamo da
là forse potremo sorprendere lo spirito...non so voi ma l'idea
di imbatterci in lei entrando dal portone principale, non mi ispira
tanta fiducia...»
I cinque -compresa una dormiente Mokona nascosta nella tasca di Kurogane- si nascosero dietro il ciliegio.
«Per raggiungerla
dobbiamo correre e fare silenzio, credete di riuscire a farcela?»
e lanciò uno sguardo significativo a Fay e Kurogane.
Il primo abbassò lo sguardo imbarazzato e il secondo fece una smorfia «Adesso sei tu che dai gli ordini?»
«Dobbiamo assolutamente recuperare la piuma della principessa...»
«Shaoran-kun...» sussurrò quella, sfiorandogli il braccio.
«La recupererò» affermò deciso, guardandola «A qualunque costo!»
La ragazza trasalì,
ma proprio quando pensò di rispondere il ragazzo fece qualche
passo «Andiamo, prima che il sole cali oltre l'orizzonte...»
Guardando il cielo sembrava che rimanessero loro una, al massimo due ore.
Erano partiti dall'albergo
più o meno alle undici e mezza e per giungere lì a piedi
avevano impiegato circa tre ore.
Era inverno, probabilmente, e sarebbe tramontato prima.
Corsero veloci verso l'apertura laterale, facendo attenzione a non fare troppo rumore.
All'ultimo tragitto Fay
inciampò su una radice nascosta a tradimento tra la neve, ma
fortunatamente un veloce Kurogane riuscì a mantenerlo in piedi,
per poi trascinarselo dietro da un braccio.
Arrivati al luogo, si nascosero dietro un masso e stettero a guardare.
«Sembra non esserci
nessuno» osservò Shaoran, guardandosi le spalle con
circospezione «Possiamo andare...»
Non appena misero un piede
fuori una freccia partì da chissà dove conficcandosi
vicino al tallone di Shaoran che iniziò a correre.
«Ma cosa...?»
Un altro sibilo, ed un'altra freccia si conficcò vicino alla mano di Kurogane, precisamente tra le sue dita.
Il moro trasalì ritraendola «Andiamo, presto!»
Shaoran fece scudo col suo corpo a Sakura, per poi entrare dentro la galleria.
Kurogane stava per alzarsi quando scorse con la coda dell'occhio un movimento rapidissimo, a poca distanza da... quell'idiota.
Il cuore gli mancò di un battito mentre correva verso di lui.
«ATTENTOOOOO!»
Il tempo sembrava essere rallentato, mentre il biondino si girava confuso, si accorgeva della freccia e spalancava gli occhi.
Con un urlo si buttò
su di lui, ed entrambi rotolarono a terra, sulla neve, mentre la
freccia senza trovar bersaglio, si infisse sulla neve, a qualche
centrimetro da loro.
Fay tossì aprendo gli occhi confuso, e accorgendosi solo in quel momento di avere l'altro addosso.
Kurogane alzò il
viso fino a poterlo guardare in faccia e il mago rimase come
imbambolato a guardarlo, con le labbra socchiuse e le braccia ripiegate
indietro.
Il fruscio di un'altra freccia fece tornare al presente Kurogane che si riscosse e si allontanò dal biondo, alzandosi.
«Muoviti!»
Il cuore di Fay
tornò a battere alla velocità normale mentre il biondino
sospirava e si rimetteva in piedi, spolverandosi di dosso la neve.
«Grazie...ancora...»
«Sbrigati!»
Lo spinse per la spalla per poi seguirlo dentro la galleria, dove scoprirono Shaoran e Sakura ad aspettarli.
«Da dove vengono quelle frecce?» chiese la ragazza, insieme ansiosa e scandalizzata.
Kurogane sbiancò «Stavo per farti la stessa domanda...»
«Sicuramente ci
saranno delle guardie...oppure sono delle frecce stregate...»
rispose il mago, con una smorfia «Della stessa magia che permette
allo spirito della donna di continuare a mostrarsi ai mortali ancora
adesso...» alzò lo sguardo su Sakura «La tua
piuma»
«Bene, è
meglio così, che non ci sono le guardie» rispose il moro,
facendo strada «Piuttosto, non cantiamo vittoria troppo presto,
potremo sempre incontrarle, più avanti...»
Peccato che non si sbagliasse.
Dopo che ebbero
attraversato ampi cunicoli e sale deserte e completamente congelate,
sentirono un urlo soffocato, e poi una figura nera apparire in mezzo
alla sala.
«AIHA!»
Con un gesto fluido estrasse una katana scintillante, interamente fatta di ghiaccio, e si buttò tra i quattro.
Fu Kurogane quello ad intervenire, estraendo la sua spada.
Le lame si incontrarono, e la luce illuminò il viso della figura.
Sembrava essere un'armatura animata, forse dalla magia, con la sola differenza che non era di metallo ma di ghiaccio.
«Bene, vediamo se riesci a battermi, ghiacciolo!»
Tuttavia non appena Shaoran fece un passo per intervenire, dai piani superiori apparvero altre figure nere.
«Siamo circondati!» avvertì Fay, guardandosi intorno.
Kurogane con uno scatto spezzò l'armatura ghiacciata in due, e ne afferrò l'arma, lanciandola al biondino.
«Tu vai col ragazzo e la principessa!»
«Ma così...»
«Combatterò questi gelati, sarà un gioco da ragazzi...»
«Sei sicuro?»
chiese Shaoran titubante, ma dopo il segnale affermativo dell'altro
afferrò il braccio di Sakura e uscì dal cerchio di
armature, lì dove Kurogane ne aveva atterrati alcuni, per poi
raggiungere la porta.
«Beh che ci fai ancora qui?» urlò il moro in direzione del biondino, dopo aver infilzato un altro nemico.
«Non posso farlo!» urlò, raggiungendolo ed aiutandolo a difendersi dai colpi dei pezzi di ghiaccio.
«Cosa non puoi?» ruggì Kurogane stendendone un altro.
«Non puoi chiedermi
di andare oltre con te che rischi la vita qui...» fece un
movimento e con la lama di ghiaccio ne trapassò due.
«Sì che posso!
Il ragazzo e la principessa hanno più bisogno di te di quanto ne
possa avere io!» rispose con rabbia, spingendolo contro il muro e
puntandogli contro la gola la sua arma.
«Tu non...»
«Non c'è bisogno che resti. Io non ho bisogno di te, adesso...loro sì.»
Fay sussultò e si allontanò, stringendo i pugni.
«Muoviti!»
Kurogane lo spinse via, per poi voltarsi e riprendere a colpire quei
cosi che parevano moltiplicarsi a vista d'occhio.
Fay si guardò un'ultima volta dietro le spalle per poi sparire oltre la porta, il cuore in gola.
Lui non ha bisogno di me...
Lui non...
Si fermò lì, in mezzo alla stanza, gli occhi lucidi.
Non ha bisogno di me...
«Fay-san!»
Solo quando qualcuno gli scosse la spalla si decise a tornare al presente.
«Siamo vicini, Sakura-hime e Mokona percepiscono l'aura della piuma...»
Voltandosi, Fay scorse una Mokona corrucciata «E' qui, dietro questa porta, ma non c'è serratura...»
I tre si avvicinarono alla porta, poggiando le mani su di essa.
«Deve essere
incantata, o qualcosa del genere...» spiegò Fay, come se
quella fosse l'unica alternativa possibile. Chiuse gli occhi e prese a
fischiettare, sotto lo sguardo sorpreso dei due ragazzi.
Dalle sue dita pallide e
affusolate partì una luce che si spanse per tutta la porta
congelata, facendone risaltare la levigatezza.
Sulla superficie liscia di essa apparvero delle parole.
«Non riesco a leggerle...» si lamentò Sakura, lanciando uno sguardo terrorizzato a Fay.
«Nemmeno io...»
«Io sì!»
entrambi si voltarono verso Shaoran che era avanzato stringendo i
pugni, le nocche ormai quasi bianche.
«Questa è una
scrittura particolare, me la insegnò mio padre quando
andammo in Egitto a visitare le Piramidi. In ogni caso la frase recita
"Solo se sei un'anima pura puoi passare oltre questa porta, senza
aprirla..."»
Si voltò verso gli altri due, stringendo le labbra «Qualche idea?»
«Che significa "senza
aprirla"? Insomma, come si fa ad entrare nell'altra stanza senza aprire
la porta?!» chiese Sakura, senza capire.
Fay fu scosso da una risata
amara, senza allegria «Credo che intendesse "attraversare" la
porta. Cioè passare "attraverso" la porta, come i
fantasmi...»
Sakura e Shaoran spalancarono gli occhi, scandalizzati.
«Come si fa a passare attraverso?!»
«A saperlo...»
«Ah, che sciocchi...»
Con un sussulto si
voltarono, scorgendo nella penombra dell'immensa sala a cupola una
figura inginocchiata, evidentemente lo spirito della donna.
Indossava una lunga veste
blu notte, orlata di pizzo, scollata davanti, e con una gonna a
strascico, a strati, come i petali di una rosa.
La figura alzò la testa alla luce, mostrando il suo volto.
Dire che era bella era quasi offensivo.
I capelli scuri come il
cielo notturno, ondulati, ricadevano dolcemente sulle spalle e sulla
schiena, il viso era pulito, pallido e dai tratti delicati, leggermente
appuntiti, le labbra così perfette che sembravano disegnate. Gli
occhi grandi ma vitrei come se non avessero espressione.
Il capo era cinto da un diadema d'argento sul quale spiccava un lapislazzuli.
«E' lei!» urlò Sakura, afferrando con orrore il braccio di Shaoran.
La donna scoppiò in una risata alzandosi e scuotendo i morbidi capelli.
«Oh, dei viandanti. O
piuttosto dovrei dire turisti?» smise di ridere squadrandoli con
quegli occhi velati e annebbiati, in ricordo di uno sguardo crudele
«Che ci fanno dei giovani ragazzi come voi da queste parti?»
«Siamo venuti a
riprenderci una cosa che ci appartiene!» rispose Shaoran con la
sua solita decisione, accostando la mano sul pomo della spada.
La donna strinse le palpebre «Una cosa?»
«Una piuma, per la precisione...» aggiunse Fay.
La donna parve sorprendersi
per un momento, ma poi strinse l'orlo del proprio vestito con una mano
«Chi siete?!» sbraitò, furiosa.
«Siamo dei
viaggiatori. Abbiamo viaggiato tanto, e attraverso molti paesi, solo
per recuperare ciò che ci appartiene. E che si trova qui dentro,
esattamente dietro quella porta...»
La donna parve rifletterci, poi li guardò uno per uno «E chi dice che vi appartiene? E' mia...»
«E' sua»
ribatté il ragazzo indicando Sakura, che annuì decisa
«Ed anche molto importante per lei. Contiene i suoi ricordi.
Senza di essa, perde anche parte della sua anima. La prego di
restituircela!»
«Ah!» gli occhi
dello spirito brillarono di una luce feroce «Se proprio rivuoi
quella piuma, beh, prenditela!» scoppiò in una risata, una
risata malvagia «E' dietro quella porta, vai...»
Shaoran spalancò gli occhi incredulo, per poi voltarsi verso la porta, seguito da Sakura.
«Shaoran-kun,
potrebbe essere una trappola!» ansimò, stringendogli il
polso «Forse non dovremo andare...»
Fay li guardò con stanchezza e sorrise «Anche se fosse non abbiamo scelta, andiamo...»
Non appena fecero un passo
sentirono risuonare in quelle quattro mura la risata della donna
«Eh no, imbroglioni, che avete in mente di fare?! Solo una
persona può attraversare quella porta, una persona dal
cuore puro... vi avverto che se non lo siete, rimarrete chiusi
dall'altra parte e non potrete più tornare...»
Sakura aveva deglutito a vuoto, terrorizzata.
«Sta a voi decidere chi mandare...ma fate presto, avete solo cinque minuti, il sole sta per toccare l'orizzonte...»
Shaoran trasalì scansando la mano dalla presa della ragazza «Andrò io!»
«NO!»
«Principessa?»
«Non andare,
Shaoran-kun! Credo sia una trappola! Devo andare io, la piuma è
mia e devo prenderla io, accettando tutti i rischi!»
«Ma...»
«Un giorno ti ho
detto che avrei fatto tutto quanto era nelle mie possibilità.
Beh, questo è nelle mie possibilità...»
Gli occhi di Shaoran si
incupirono, ma ciò non servì a trattenere Sakura dal
continuare «Fidati di me, Shaoran-kun...»
«Non posso
permetterlo!» ribatté Fay, improvvisamente furioso
«Non puoi rischiare di morire, Sakura-chan! Prima di dare queste
risposte avventate pensa che noi viaggiamo attraverso le dimensione per
te, per trovare le tue piume, e se tu dovessi morire renderesti tutti i
nostri sforzi inutili!»
Sakura ammutolì, guardando il biondino che sospirò.
«Andrò io.»
«Fay-san!»
«Non ho niente da perdere, voi sì...»
«Ma...»
«Così è deciso, andrò io...»
«Peccato che il tempo sia scaduto...»
Una risata malvagia rimbombò nel palazzo, mentre i ragazzi si voltavano col cuore in gola verso di lei.
L'ultimo raggio di sole abbandonò il pavimento, permettendo alle tenebre e al buio di impossessarsi del castello.
«Siete stati lenti, e
io vi saluto. Vi do il tempo di decidere, ma per adesso,
addio...» Allungò le mani con un sorriso sadico, mentre
una delle finestre si spalancava come per magia, scuotendole i capelli.
Recitò qualche formula in una strana lingua ed improvvisamente attorno ai ragazzi si alzò una nebbia fitta.
«No, lei non
può!» stava urlando Fay, prima che quella nebbia
insopportabile gli coprisse la vista e lo stringesse in una morsa fino
a fargli perdere i sensi.
Kurogane, nel frattempo, aveva buttato a terra l'ultimo dei ghiaccioli.
«Bene,
addio...» con un ghigno alzò la katana per dargli il colpo
di grazia, quando una strana nebbia lo avvolse completamente.
Urlò, inutilmente,
allungando una mano all'esterno, come per trovare un appiglio per
issarsi fuori da quel fumo, ma invano.
I quattro, avvolti da quelle tenebre, scomparvero nel nulla con un pop.
TO BE CONTINUED
Next-> "Sacrificio"
«Oh buonasera, ancora sveglio?»
Trasalì, voltandosi ed incontrando gli occhi ridenti di quello, e fece una smorfia.
Bene! E adesso?
«Non esce coi suoi amici?»
s s s
Eccovi
il capitolo 13! Diciamo che è in questo capitolo inizia la trama
vera e propria, infatti finalmente adesso sapete chi è lo
Spirito del Ghiaccio. Su questo volevo annunciare di non essermi
ispirata a nessun personaggio di preciso, è frutto della mia
fantasia. Per quanto riguarda l'aspetto, forse posso solo dirvi che gli
occhi vitrei sono come quelli di Hinoto, ad esclusione del colore,
perché quelli dello spirito sono tra il blu opaco al trasparente.
Comunque!! Avete visto che ho aggiornato come preannunciato, di
Sabato?? E sì, quest'anno si prospetta difficile, adesso con la
chimica, la biologia, l'arte, la filosofia e molte altre...accidenti,
che significa che il presente non è ciò che esiste ma
ciò che non esiste?!?! O___O
Però c'è da dire che ho scoperto un qualcosa di eccezionale...
Dante, in realtà...
E' YUUKO!!! *O*
Mi spiego meglio...il Sir Dante crede che al mondo non esistano il caso
e le coincidenze, ma tutto è frutto di un disegno maggiore di
dio (per Yuuko, alias destino).
Insomma!!! Yuuko si è ispirata a lui oppure, dal momento che
è morta...è lui stesso? Certo, cambiando aspetto si
intende...
Poooi, direi di fare un annuncio:
IMPORTANTE - - > Vi siete mai chiesti che aspetto potrebbe avere il micio che Yuuko ha affibbiato a Kurogane?
Bene, eccovi delle foto prese da internet! ;)
1. http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/File:Orange_Kitten.jpg
2. http://gattiandgatti.splinder.com/post/14971157 (il secondo)
3. http://www.agraria.org/gatti/europeo.htm (sempre il secondo)
Beneee, che mi dite? Vi piace? E' abbastanza tenero? =D
Comuuuunque!
E vabbè comunque passiamo alle cose serie, vale a dire ai commenti!
A parte, come al solito, ringraziare chi ha inserito questa FOLLIA alle
preferiteoquellochevolete, un arigatou per chi commenta e dunque:
@SakuraX16: Ma perché,
tu ora dove abiti? Comunque anche a me dispiace aggiornare così
tardi ma con questi compiti del cavolo non ho tempo nemmeno per
scrivere i ringraziamenti. Comunque credo che anzi aggiornerò
due volte a settimana, anche se non prometto niente. Potrebbero anche
passare sette giorni, e a quel punto aggiornerò sabato prossimo.
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! ^_^
@Roby Bonny: THIS...IS...VODKAAAAAAAAAAAAAA!
Aahahah sì amo i commenti insensati! *///////* eheh no, non
è molto "piccante" questo capitolo ma anzi...fa sentire freddo
=S *rabbrividisce*. Anche se la scenetta c'è, anzi ce ne sono un
paio, ma comunque ce ne saranno di più..."esplicite" in
futuro!!! XDXD *prevede che penserai male*.
@MokoChan95: ahahahah sì
quella scena di Sakura svenuta mi ha fatto morire, una specie di
ritorno di quell'humor inglese che la mia amica decanta tanto... mah
XDXD Era carina? Comunque sì stavo sbavando davanti al computer
quando ho scritto la parte tra quei due...troppo yaoi!!!
°ç° Pastaaaaaaaaaaaaaaaa!
@valerio93: Ma nooo quella
battuta sulla crescita è squallidissima!!! -.- XD insomma,
povero Shaoran... e comunque, Kurogane è, ecco... (cosa, Cosa,
COSA? Come osi parlare di me senza
di me? E comunque io adoro decapitare la gente, e non intendo combinare
un bel niente con quel, come lo chiami tu, biondino!
Tzè!n.d.Kurogane infastidito ) Sì, sì, come
no...eddaje, datti una mossa!!! Ooooh!
@Ne_chan: alloooora, vedi che
ho aggiornato, finalmente?? Tu, dispensatrice di falsa testimonianza!!
XD Comunque il gattino sarà molto fondamentale nei prossimi
capitoli, e lo amerai ancora di più. Poi vedi le foto del micio,
mi raccomando! ;) Per quanto riguarda il "salvatore del mondo" detto da
Fuuma, si riferisce al fatto che Kamui è un "drago del cielo" XD
@harinezumi:
sììì io ho nove gatti e sono proprio così.
Comunque in realtà -forse non si era capito- il gatto sembrava
in "coma" perché Kurogane l'ha preso dalla collottola e quando
succede i mici si bloccano! XD Comunque ti piacciono le immagini del
micio, come lo immagino?? *////*
@Your guardian Angel: Naaah le
decapitazione le lascio a Kurogane!! XD Comunque figurati, non ti
farò niente...tranne appunto farti decapitare da Kurogane! v.v E
sì, sono d'accordo con te quel... QUEL KUROGANE E' UN
GRANDISSIMO CRETINO!! (COSA?!?! COME OSI?!?!? MA IO TI DECAPITO!!
FUUUUUUUUUUUUUUU *Kurogane estrae la katana, inseguendo l'autrice che
fugge via preoccupata*)
@Shyray: ahahah ed eccoti la
scena del "entrambi a terra sulla neve uno sopra l'altro!" XDXD poi
sì, io adoro Sorata, e comunque anche nel manga e negli anime,
in tutte le dimensioni, non faceva che nominare la sua "honey"
cioè la cara Arashi. In ogni caso per quanto riguarda Kamui e
Fuuma beh è vero, ma c'è anche da dire che su di loro ho
scritto una scenetta, naturalmente se dovessi scrivere un'intera ff
Kamui lo farei diverso. Diciamo che in questo frangente il vampiretto
ha lasciato da parte l'orgoglio...insomma sta già con Fuuma da
un po'! =D
@Layshaly: Beh non so, ho
aggiornato oggi, se si può definire "presto" o "tardi". Dipende
da te, spero che non ti ritroverai a leggere troppo. Aggiorno x delle
mie amiche che si portano la testa, e perché con la scuola e
tutti i compiti che danno e che daranno, probabilmente non avrò
più molto tempo a disposizione e quindi ne approfitto adesso,
neh?? =D Comunque grazie per i complimenti, e spero che continuerai a
leggere!! ^^
Bene, popolo Clampiano, sapete che sto scrivendo una ff con la trama
del film Shrek, però coi personaggi di Tsubasa?? Sono più
o meno a metà, ma non intende essere una long. Anzi, credo
proprio che sarà una one-shot. In ogni caso, alla prossima e,
come al solito, Sayonara!!
P.s: sapete perché Dante chiamò quel posto in cima al monte Paradiso?? Perché c'era molta....
Pastaaaaaaaaaa! =D
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Capitolo 14 *** Sacrificio ***
FF tsubasa 15
Capitolo 14
Sacrificio
Il contatto con una dura superficie riscosse Fay che alzò lo sguardo, stordito.
«Ma dove...»
«Che è
successo?!» chiese una seconda voce. Il mago, alzandosi sui
gomiti, scorse Sakura e Shaoran, uno più confuso dell'altro, per
terra.
«Dove diavolo è il ghiacciolo?!» aggiunse una terza voce, appartenente a Kurogane.
I quattro si guardarono, lanciandosi occhiate confuse «State tutti bene?» chiese Shaoran, preoccupato.
«Ovviamente...l'avevo detto io che era un gioco da ragazzi abbattere quei cosi. Voi, piuttosto, nessun osso rotto?»
«No...» rispose Fay, a nome di tutti «Ma abbiamo fatto tardi...»
«Già, dove siamo?» dopo essersi guardato intorno, Shaoran si rispose da solo «Assurdo, siamo tornati in albergo, nella stanza mia e della principessa!»
«Vorrai dire, la strega ci ha portati
in albergo.» Fay si mise in piedi con un sospiro «E' calato
il sole e lo spirito ci ha riportati qui, chiedendoci di
scegliere qualcuno...»
«Scegliere qualcuno?!» ripeté Kurogane, senza capire.
A causa di quella domanda furono costretti a spiegare tutto l'accaduto, di nuovo.
Al termine della narrazione Kurogane aveva fatto una smorfia, commentando col suo solito "tzè".
«E' sicuramente una
trappola di quella vecchia strega indemoniata. Sapete che facciamo?!
Domani torniamo lì -partiamo prima dell'alba, così non
perdiamo tempo come oggi- e la affrontiamo, faccia a faccia. A quel
punto vediamo se ha ancora voglia di ridere...»
Fay si era opposto,
scuotendo ripetutamente la testa «Devo ricordarti che grazie al
potere della piuma è immortale?!»
«Beh, un po' di paura...»
«Con credo che uno spirito millenario si faccia spaventare da un comune mortale...»
Kurogane prese l'affermazione come un'offesa e strinse le braccia al petto, seccato «Hai altre idee, genio?»
«In realtà sì, e Shaoran-kun e Sakura-chan lo sanno già. Attraverserò io la porta...»
«Non se ne
parla!» ribatté Kurogane, imperterrito «Nessuno
entrerà in quella porta infernale!»
«E' meglio se vado io...»
«No, Shaoran, vado io...»
«Idiota, ti ho detto che nessuno ci andrà...»
«Devo andarci io, la piuma è mia...»
«Sakura!»
«Ci andrà Mokona!»
Tutti si voltarono furiosi verso l'animaletto che saltellava sui guanciali «Dai, sembra divertente!»
«Beh non lo
è!» la rimproverò Kurogane, lanciandole contro un
cuscino «Non lo è per niente! Stanne fuori!»
«In ogni caso,
ripeto, devo andarci io. Mi sentirei malissimo al pensiero che qualcuno
di voi possa star male per causa mia! E' un qualcosa che non posso
accettare! La porta acconsente solo alle anime pure di oltrepassarla,
vero? Beh non voglio sembrare superba ma la mia anima, dal momento che
è legata alla piuma -sua parte integrante- deve apparire "pura"
al potere della piuma quasi quanto la piuma stessa -dato che la porta
è comandata da questo potere-. Capite? Non correrò nessun
pericolo...» li aveva guardati con attenzione e decisione
«Dovete solo fidarvi di me...vi prego...»
«Va bene...»
concluse Kurogane con un sospiro «Se è quello che vuoi e
se sei sicura che non ti accadrà niente...»
«Non mi accadrà niente, Kurogane-san...»
«A condizione che se
ti dovessimo trovare in difficoltà interveniamo, anche con la
forza...» chiarì Shaoran, meritandosi l'occhiata
accondiscendente di Sakura.
«Però voi
promettetemi che non farete sciocchezze...» pregò la
ragazza, con gli occhi lucidi, mentre Shaoran e Kurogane annuivano con
espressione mogia.
«Promesso...»
L'unico a non volerne sapere era Fay, ma alla fine anche lui cedette, agli occhi luccicanti della ragazza.
«E va bene, lo prometto...non farò sciocchezze. Siete contenti?»
«Perfetto,
allora...» terminò Kurogane con un lungo sospiro
«Iniziate a prepararvi i bagagli e coricatevi presto, così
che domani ci potremo alzare prima dell'alba e quando torneremo
-perché torneremo- avremo le valigie già pronte...»
«Va bene, a domani!» rispose Shaoran, guardando Sakura che aggiunse: «Buona notte ad entrambi»
«Anche a voi...» Fay annuì come se si stesse inchinando e uscì fuori dalla porta, seguito da Kurogane.
«Non sembravi
convinto, quando abbiamo deciso cosa fare domani...» fece con
finta indifferenza il moro, una volta che la porta si fu richiusa e che
loro due si fossero leggermente allontanati.
«Ho promesso» rispose Fay come se stesse mettendo i puntini sulle i.
Kurogane sbuffò quando quello si chiuse in stanza senza una parola, tranne il "A domani" a stento mormorato.
«Tzé! Idiota!» borbottò, arrabbiato per quel tono freddo dell'altro.
Entrò in stanza festeggiato dai miagolii del micio, contento di rivederlo dopo molte ore.
«Ultimamente ti sto
trascurando, eh?» sbuffò, accarezzandolo e dandogli da
mangiare «Ho troppi pensieri...»
Il gattino lo guardò un attimo, si leccò i baffi e miagolò.
Quelle grandi e luccicanti iridi azzurre così simili a quelle di...
«Smettila di
guardarmi con quegli occhi...» mormorò con rabbia,
iniziando a sistemare i propri vestiti alla rinfusa nella valigia.
Si soffermò sulla giacca nera che quella mattina il biondino gli aveva restituito.
Corrugò la fronte al pensiero della notte precedente, quando quella stessa giacca era stata stretta da Fay...
Da quando si riferiva a lui chiamandolo per nome?!
E da quando guardare negli occhi il gattino gli faceva aumentare il battito del cuore?!
E perché adesso gli
stavano tornando in mente le immagini del viso scandalizzato del mago,
sulla neve, con gli occhi spalancati e le labbra dischiuse?!
«Idiota!»
buttò lì, senza sapere a chi era rivolto quell'insulto,
se a sé stesso per i suoi pensieri o all'altro per abitudine.
In ogni caso, con quella parola riusciva a scaricare la tensione.
Tutta la tensione che aveva accumulato in quei giorni...
Fay chiuse la porta alle proprie spalle con un sospiro e si lasciò cadere a sedere sul letto.
In ogni caso, non sarebbe rimasto lì a lungo.
«Moko-chan?»
Mokona sbucò dalla sua tasca scuotendo le orecchie «Ti senti bene Fay?»
«Sì, sto bene...ascolta, potresti farmi un favore?»
«Mokona è d'accordo, se questo può far sentire meglio Fay!»
«Bene. Questa notte potresti dormire nella stanza di Shaoran-kun e Sakura-chan?»
L'animaletto gli saltò sulle braccia, avvicinando il visino al naso dell'altro.
«Sei sicuro?! Ma io volevo dormire con te, così non sei solo!»
«Oh non preoccuparti.
Sakura-chan domani attraverserà la porta, e sarà
sicuramente preoccupata per questo, quindi dovresti tenerle
compagnia...mi capisci, vero?»
L'esserino bianco sbuffò, annoiato «E va bene...ci vediamo domani!»
Saltò a terra e, apertasi la porta, uscì fuori.
Fay la richiuse e rimase appoggiato su di essa.
«A domani...» rispose con poca convinzione.
Strinse i pugni, mentre il cuore accelerava i battiti. Chiuse gli occhi per evitare a certi pensieri di invaderlo.
Sospirò di nuovo
recuperando le sue cose e chiudendole in valigia, facendo guizzare lo
sguardo per la stanza e in particolar modo sul letto intatto.
Quello sarebbe dovuto essere di Kurogane se solo...se solo lo avesse accettato.
Non aver accettato quel posto nella sua stanza significava che quello che non aveva accettato era direttamente lui.
Si morse il labbro pensando a quella mattina, quando l'aveva visto così vicino...sarebbe bastato poco...pochissimo...
Se fossero stati più vicini...
Arrossì rendendosi conto di quello a cui stava pensando, e scosse la testa come per riportarsi al presente.
Però non poteva andarsene così, senza dire niente, li avrebbe fatti preoccupare e basta...
Prese un foglio di carta e una penna e mise giù qualche parola:
Sto tornando al castello di ghiaccio, non preoccupatevi di niente.
Fay
Devo sbrigarmi...
pensò, recuperando e indossando un maglione. Estrasse dalla
tasca quella disgustosa carne in scatola e la divorò in pochi
secondi -doveva muoversi, se voleva arrivare in tempo!-, guardò
il cielo e scorse la luce della luna.
Secondo la leggenda il castello appariva solo alla luce del sole e a quella della luna, dunque aveva ancora qualche ora...
Ingoiò quel cibo liofilizzato per poi alzarsi in fretta e furia e lasciare la scatoletta sul tavolo.
Recuperò una torcia
ed uscì fuori, silenziosamente per non svegliare nessuno, poi si
voltò verso la stanza di Kurogane e accucciandosi, cacciò
sotto la porta la lettera.
«Così dovrebbe andare bene...» sussurrò rialzandosi e dirigendosi verso l'uscita.
Appoggiò la mano
sulla maniglia e la girò, voltandosi una volta sola indietro.
Quando i suoi occhi incontrarono solo una stanza immersa nel buio
sospirò di sollievo, e aprì la porta, uscendo fuori.
Il problema adesso era uscire dall'albergo.
Scese le scale lentamente, ma era ancora tutto illuminato.
Subaru, dietro una mensa, stava scrivendo qualche appunto in un paio di carte.
Il biondino trattenne il respiro, nascondendosi dietro una colonna, e poi partì di corsa, per evitare di essere visto.
Superò due colonne e si fermò, in una zona buia, sorridendo per la riuscita del piano.
«Oh buonasera, ancora sveglio?»
Trasalì, voltandosi ed incontrando gli occhi ridenti di quello, e fece una smorfia.
Bene! E adesso?
«Non esce coi suoi amici?»
«Emh...no beh vado solo a comprarmi un mantello, dal momento che il mio l'ho perso...»
«Oh» Subaru abbassò lo sguardo, confuso «E ci va a quest'ora?!»
«Beh, sì...ma non si preoccupi»
«Ma fa freddo qui,
specialmente di sera. E' sicuro di voler uscire così, senza
niente addosso se non quel maglioncino leggero?»
Fay sorrise, nel suo solito
modo falso che tuttavia riusciva a convincere sempre tutti. Tutti
tranne una persona, a dire il vero... «Non si deve preoccupare.
Andrà tutto bene...»
In realtà, lo stava dicendo più a sé stesso che a Subaru
«Oh se lo dice lei. Allora buona serata!»
Il mago si inchinò e sorrise di nuovo, prima di attraversare la sala illuminata ed aprire la porta.
Non appena la
spalancò, una raffica di vento lo investì violentemente,
costringendolo quasi ad indietreggiare, mentre piccoli fiocchi di neve
si scioglievano sul tappeto.
Uscì rabbrividendo e
stringendosi la sciarpa, per poi correre veloce per l'esterno,
attraversando la stradina acciottolata, ai lati della quale il giardino
non era che cumuli di neve.
Corse col fiatone, e i sospiri che si condensavano in nebbia, sollevandosi come vapore dalla sua bocca.
Doveva prendere un mezzo di trasporto, o sarebbe morto assiderato prima di arrivare a destinazione.
Corse fino alla fermata del taxi e cominciò a sventolare la mano, per fermare le auto che gli sfrecciavano accanto.
Finalmente, dopo decine di tentativi, riuscì nel suo scopo e uno sportello si aprì, per lasciarlo entrare.
Si lasciò avvolgere
dal calore dell'auto e con un ultimo sospiro -che si spanse come fumo-
si voltò con un sorriso verso il conducente.
«All'uscita della città, grazie...»
«All'uscita?!» ripeté quello, incredulo.
Fay annuì sempre sorridente e si voltò con un sospiro verso il finestrino.
L'aspetto della città era di un qualcosa di scuro e freddo, molto freddo.
Rabbrividì al solo pensiero, stringendosi sempre di più tra le braccia.
A pensarci, non aveva neanche salutato per bene i suoi amici.
Beh tanto, li avrebbe rivisti...
Con quella nuova
convinzione appoggiò la fronte sul vetro ghiacciato del
finestrino e lasciò vagare il suo sguardo fuori da esso, dove le
case si susseguivano velocemente, apparendo quasi invisibili all'occhio
umano.
Dopo circa un'ora la
macchina si fermò alla stazione della città e Fay scese,
per poi fingere di controllare gli orari dei treni.
«Non ne troverai uno
che parte a quest'ora...» gli rispose con tono canzonatorio
l'autista, lanciandogli uno sguardo inquisitore.
Fay si voltò verso
di lui e alzò le spalle con un sorriso «Vorrà dire
che lo aspetterò qui!»
L'autista sollevò un sopracciglio, confuso, per poi scuotere la testa frustrato e mettere in modo.
Il biondino finse il sorriso fin quando l'auto non scomparve dietro l'angolo.
Si voltò di nuovo con un sospiro amaro e avanzò sotto i pali accesi della stazione.
Uscì da essa, saltò la recinzione e riprese a correre, diretto verso la campagna.
Attraversò la
collina, sempre più fredda, e perfino la montagna, dove credette
di diventare veramente un ghiacciolo.
E correva, correva, correva, come se potesse fare solo quello.
Lo sguardo basso, gli occhi
socchiusi -per evitare i proiettili di ghiaccio trasportati dalla
bufera- mentre gli veniva la pelle d'oca, e i vestiti sembravano
incollarsi alla sua pelle, come se si fossero bagnati.
E la bufera di neve continuava a soffiare, scuotendolo.
Non ce l'avrebbe fatta così...
Ad ogni suo passo gli
stivali affondavano nella neve fin quasi a metà coscia, e
sollevavano ogni volta una nuvoletta di vapore che andava a mischiarsi
a quella prodotta dal suo respiro.
I capelli fustigati e pieni di neve.
Finalmente scorse il castello all'orizzonte e sorrise.
«Sakura-chan, stai per riavere la tua piuma!»
Quella visione gli aveva aggiornato leggermente l'energia, sebbene la luna donasse al castello gelato un'aria quasi spettrale.
Adesso, per lo meno,
avrebbe avuto la forza di arrivare fino a lì senza lasciarsi
cadere a terra, per la stanchezza, e lasciarsi ricoprire completamente
dalla neve...
Era allettante come idea, almeno il ghiaccio gli avrebbe fatto da coperta...
Sentiva freddo...
Molto freddo...
TO BE CONTINUED
Next-> "N la piuma"
Fay socchiuse leggermente gli occhi, l'ossigeno sempre più scarso, il respiro sempre più debole.
«Quanto vale morire...lui ti detesta. Mettiti il cuore in pace...non ti amerà mai...mai...hai sprecato la tua vita...non serve più vivere...»
Il serpente strinse ancora di più la stretta, mozzandogli il respiro.
s s s
Yuuuuh e siamo arrivati al quattordicesimo capitolo!
Ora, Kurogane non mi uccidere ma...che dire??? (FUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU n.d.Acciaio Nero)
Beeeh a parte che questo è più che altro un capitolo di
passaggio per i prossimi due, che saranno ricchi di colpi di scena,
anche perché, sì miei cari, siamo agli sgoccioli. La
prima parte finisce al diciottesimo capitolo, ergo siamo mooolto vicini.
Come seconda cosa che dire?? Che ho pubblicato una nuova fic, questa
volta su Hetalia, dal titolo "Loud Quiet", per chi volesse leggerla e,
possibilmente, commentarla, trovere il link dopo i ringraziamennti, che
mi accingo a fare adesso.
Tu che ora leggi, se hai aggiunto questa storia alle
preferiteamateodiate, seguite o ricordate-dimenticate, avrai la mia
gratitudine a vita, se non l'hai fatto...FALLO! (Tono minaccioso alla
Kurogane).
No, sto scherzando, naturalmente...sono accettate anche le critiche
negative!!! ^__^ (ma che diavolo dici? Dì le cose come
stanno, oh! n.d.Kurogane che alza gli occhi al cielo) Taci, tu! E
aiutami a ringraziare le persone che hanno commentato...
(Lo faccio da solo, grazie!)
Prego. Ordunque dov'è l'elenco? Mmh...oh eccolo. Vabbè vi
lascio nelle mani del ninja, noi ci risentiamo alla fine della pagina!
;)
@Your guardian Angel: io li ho
calcolati bene i tempi, se quel cretino è...appunto, un cretino,
che c'entro io??? E comunque l'anatra all'arancia non l'ho mai
mangiata, ma tra un po' cucinerò un...idiota a caso,
all'arancia... (moolto a caso, eh, Kuro-bau? ^-^ n.d.a) Ma sta zitta
tu, ora sono io che commento!
@Shyray: Dubito che quella
pappamolla farà morire qualcuno... (ma quale pappamolla, oh???
Ho solo un cuore puro, ciò che tu non hai! v.v
n.d.evabbèl'avetecapito) E non ho certo intenzione di avere un
cuore puro io, se non mi serve per combattere (Forse nono sono stata
chiara, io mi riferivo al fatto che te un cuore proprio te lo sogni! O
al massimo ce l'hai di pietra) Ah-ah che spiritosa, ma passiamo avanti.
Comunque sta tranquilla, recensitrice, che ad uccidere la gente ci
pensa il sottoscritto. Ah, io sto bene con me stesso, non ho bisogno di
nessuno, tzè! (Mokona: Kuro-baaaau Fay mi ha lasciato a te!!!)
FUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU
@MokoChan95: il tuo nome mi da i brividi...(Kuro-koi quello si chiama nick, non nome)
Ma chi se ne frega! Bene, quella strega invece non ma fa paura per
niente, perché io d'altronde, non ho paura di niente, eh!
(Ahahahahahahah) che ci ridi tu? E' la verità! (La modestia non
fa male, ogni tanto) Ma sta zitta, oh! E fammi continuare il mio
lavoro...(Lavoro?? ahahahahha) Come non detto...
@valerio93: ....che poi a
pensarci non è nemmeno un lavoro perché non mi pagano.
Sai cosa, ora ti chiedo lo stipendio (Ma sta zitto, e comunque smettila
con questo sproloquio, perché i lettori si confondono. E
prenderanno me per pazza, questo è il peggio!) No il peggio
sarebbe trovarsi una spada alla gola. Piuttosto lasciami lavorare...mio
caro -ma forse non tanto- valerio, probabilmente non ci siamo capiti:
Io NON sono dolce, chiaro? E smettila di dire queste cose disgustose! E
poi, guarda che non erano letteralmente dei ghiaccioli, ma delle
armature, belle e buone! Anzi belle non proprio...e nemmeno buone...ma
comunque il concetto è quello! E tra parentesi combinerò
qualcosa con quell'idiota: lo uccido. Ecco >__> (Forza non
diciamo cose che i lettori potrebbero scambiare per spoiler, su) Ma
vuoi starti zitta?!
@Roby Bonny: per principio non
dovrei nemmeno leggere il tuo commento! Ma quale scene hot e hot? Se
vuoi una scena hot aspetta quella in cui ucciderò te e quel
cretino che ami tanto! (Kuro-rin smettila! Spaventare i lettori non era
nel copione) Al diavolo il copione, qui si fa a modo mio! (Hoy, frena,
ti devo ricordare che il computer è il mio? Oggi ti ho solo
concesso di rispondere alle recensioni, non sia mai...) Ma sul serio,
io mi dissocio. La prossima volta le fai tu! (Volentieri! Ma per oggi
devi terminare tu o la gente si offende...) Accidenti! E va bene...ma
solo per oggi.
@Tomoyo93: Non capisco come voi
recensitori troviate interessante i capitoli in cui la gente ci rischia
la pelle! Voglio dire...stavo per morire e voi sbavavate davanti al
computer! Ma non c'è più mondo! (E smettila, Kuro-pon, i
tuoi problemi esistenziali tieniteli per te! Piuttosto rispondi al
commento o ti licenzio!) Magari... (Cosa hai detto!?!?!??!) Niente,
niente. Quel felino sarà pure carino ma intanto è un gran
rompiballe! (KUROGANE!) No, intendevo che è tanto tenero e
coccoloso *fa il segno di vomitare*
@SakuraX16: Ti chiedi se
può dire una cattiveria simile??! La risposta
è...Sì! Io l'ho fatto, e non me ne pento!!! (Eeeeh certo,
peccato che solo il tuo letto è testimone dei pianti disperati
che fai ogni sera!) MA CHE STAI DICENDO?!?!?! *tira fuori la katana* E
smettila di scrivere quello che faccio tra gli asterischi! E'
frustrante! *si sente frustrato* SMETTILA!
@Ne_chan: io, in qualità
di ninja più forte del giappone, mi rifiuto di leggere quel
miglio di recensione! (Kuro-wan, l'EDUCAZIONE! Noemi non ascoltarlo, a
me piacciono i tuoi commenti kilometrici e naturalmente l'ho letto
tutto! ^-^ E' questo tonto qui che è analfabeta e non sa
leggere...) MA CHE ACCIDENTI DICI??? IO so leggere Benissimo! E anche
scrivere, che è quello che sto facendo... (Certo,
impossessandoti della mia povera tastiera... >__>) E basta!
*picchia un pugno sulla tastiera* Ma non è vero, non l'ho
fatto!!! *Kurogane lancia uno sguardo omicida all'autrice* Beh,
sì, questo è vero... *Kurogane vorrebbe decapitare la
scrittrice* sì, anche questo è vero, in effetti...
*Vorrebbe proprio ucciderla seduta stante, specialmente se continua a
scrivere quello che fa tra gli asterischi* sì, anche *Kurogane
ama i batuffoli rosa* Sì, anche que--COSA?!?!? MA QUALI
BATUFFOLI ROSA???? FUUUUUUUUUUUUUU
@harinezumi: ecco un'altra
sostenitrice del felino. Come ho detto prima a non ricordo chi,
è fastidio- (E smettila, per una buona volta, Kuro-sama! Devi
rispondere alle recensioni, non inventarti i commenti!) E che cavolo,
ma devi pure controllarmi? Lascia fare a modo mio (No.) Va a quel paese
allora! Tornando a te, recensitrice, mmmh... Il tuo gatto a quanto pare
è un gran bevitore...e... come non ti aspettavi i combattimenti?
Se sono presente io i combattimenti sono d'obbligo, e su questo non si discute! Tra parentesi avrei preferito qualche altra scena di sangue, ma una certa persona
(Che non è Voldemort, per intenderci) non ha voluto... (E
sì, modestamente quella persona sono io. E poi taci, tu e le
cose cruente!) Va beh con questo io ho finito, adesso sgancia la grana!
(Ma te la sogni, oh!)
*Kurogane si allontana* MA SMETTILA DI SCRIVERE QUELLO CHE FACCIO TRA GLI ASTERISCHI!!!
(Ma insomma, devo far capire alla gente che dal prossimo commento
sarò di nuovo io a parlare o no??? Bene, adesso potrei anche
chiudere la parentesti...ecco...) qui, bene. Sono sempre io, per
intenderci, eh! E d'ora in poi le cose che scriverò tra gli
asterischi riguarderanno me e non quel musone di Kuropon (Chi è
il musone?!?! Accidenti, parlare attraverso le parentesi è
umiliante....) Sì, ho fatto così tutto il tempo oggi,
quindi non lamentarti.
Ordunque, gente, già è un miracolo che siate arrivati a
leggere fino a qui! Se...siete arrivati a leggere fino a qui.
In caso se è così alla fine del vostro commento scrivete
la parola "Gatto". Così capirò chi, effettivamente, legge
queste grandissime follie nate dalla mia testa bacata (e dalla mia
intelligenza e la mia forza fuori dal comune) ma sta zitto, adesso sono
io che parlo! Comunque, come dicevo, popolo, ho un'altro annuncio da
fare ma siccome dubito che leggerete, lo metto in sopraimpressione! XD
IMPORTANTE
--> Come vi ho anticipato precedentemente ho pubblicato una nuova
fic, questa volta su Hetalia -esultino tutti i fan- mi farebbe davvero
tanto piacere che commentaste, anche perché non sono sicura di
continuarla! ;)
In ogni caso vi avevo promesso che avrei scritto il link, ergo:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=575414&i=1
Molto bene, passateci se volete! =D
E con questo avrei finito, vi lascio al mio solito Sayonara e...oltre
al messaggio che ormai conoscete, date un'occhiata alla fine della
pagina, c'è una sorpresina!!! =D
Pastaaaaaaaaaa! =D
Non è figo? O-O
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V
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Capitolo 15 *** Per la piuma ***
FF tsubasa 16
Una
cosetta prima di iniziare: per chi, alla fine del capitolo vedesse una
grande Z gialla su uno sfondo blu....beh niente XD No sul serio, ho
usato una scrittura strana che se non sbaglio si
chiama....mmm...controllo asp...ecco, wingdings o qualcosa di simile.
Stessa cosa per il titolo di questo capitolo. Per chi vedesse una N,
prima di "la piuma" sappiate che è un teschietto. Usate quel
tipo di scrittura e lo capirete! XD Bene vi lascio al capitolo con una
sola premessa:
[Vi prego, fatelo per me, non deprimetevi troppo! ç__ç]
Buona lettura (spero):
Capitolo 15
N la piuma
Il micio, sbadigliando, aprì gli occhietti azzurri e
si guardò intorno, facendo qualche passo per sgranchirsi le
zampe.
Quando passò davanti alla porta scorse un qualcosa... un qualcosa che prima non c'era.
Si avvicinò e annusò quella cosa, confuso.
Senza riconoscerla iniziò a miagolare, per richiamare l'attenzione del suo padrone, così da svelare il mistero.
Quando tuttavia si rese
conto che era uno sforzo inutile e che quel pigrone non aveva in mente
di aprire gli occhi, si buttò letteralmente sul letto,
strofinandoglisi contro la guancia tra miagolii letteralmente
fastidiosi.
Kurogane tirò su col
naso -reazione alquanto normale dopo che gli era passata di sotto la
coda pelosa del micio- poi voltò la testa di lato e
grugnì.
Il micio uscì gli artigli, deciso.
Kurogane si svegliò urlando dal dolore, le mani sulla guancia là dove il gattino lo aveva graffiato.
«Ma che accident-...che ore sono?»
«Miao»
«Come ti permetti a svegliarmi nel sonno?»
«Miao»
«No, miao no! Ti ho
già dato da man-...» si interruppe quando il gattino si
liberò dalla sua presa per dirigersi verso la porta,
ricominciando a miagolare.
Kurogane si mise a sedere sul letto, strofinandosi gli occhi e sbadigliando sonoramente.
Non appena in seguito ebbe poggiato i piedi sul pavimento, rabbrividì, per la freddezza quasi esagerata.
«Cosa
c'è?» con un altro sbadiglio si accucciò accanto al
micio e scorse quel qualcosa che aveva attirato le attenzioni del
felino.
Apparentemente, un semplice pezzo di carta.
Lo afferrò e lo aprì, scoprendone una calligrafia precisa e sottile.
Al buio, tuttavia, non
capiva un accidente, quindi si avvicinò alla scrivania, accese
una luce e avvicinò la carta quel tanto da renderla leggibile
-era la scrittura di Fay ma stranamente riusciva a comprenderla.
Probabilmente, per influsso di Mokona-.
Non appena scorse il messaggio sussultò, lasciandola andare.
Quando quella smise di ondeggiare per aria come una piuma, Kurogane si concesse di respirare.
«MA E' IDIOTA?!»
Fu l'ultimo commento che
fece, prima di spalancare con furia la porta e correre fuori dalla
stanza, senza neppure curarsi di chiudersela alle spalle.
Il cuore gli batteva a mille, dal terrore.
«Ma che ha in mente di fare?!»
Era furioso. L'avrebbe ucciso, come minimo, per quello che aveva fatto.
Il micio, approfittando del
fatto che il padrone era scappato via senza chiudere né la porta
della sua camera né quella dell'albergo, preso com'era dalla
fretta di partire, si diresse verso la stanza di Shaoran e Sakura,
saltando per abbassare la maniglia.
Poi entrò e riprese
a miagolare, svegliando una specie di suo simile, però tutto
bianco e con due lunghe orecchie da coniglio.
«Shaoran! Sakura! Presto, svegliatevi!»
I due borbottarono qualcosa nel sonno, sollevandosi leggermente ed iniziando ad aprire gli occhi.
Quando Mokona accese la
luce furono comunque costretti a strizzarli per non accecarsi, con la
conseguenza che si svegliarono del tutto.
«Che succede?» chiese Shaoran guardando incuriosito Mokona.
«Già, perché ci hai svegliato in piena no-AH!»
«Principessa?» Shaoran la raggiunse, poggiandole una mano sul polso.
Lei sospirò di sollievo e poi sorrise con dolcezza indicando qualcosa vicino alla porta.
«Guarda cosa abbiamo qui...»
«Ma di che...un
gatto?!» si alzò di scatto, incredulo, per poi strofinarsi
gli occhi, credendo di aver sognato.
«E' un gatto e sembra volerci dire qualcosa!» affermò Mokona sicura ed eccitata.
«Ma...che ci fa un gatto in un albergo che vieta l'ingresso agli animali?»
«Ma soprattutto, che ci fa nella nostra stanza?!» concluse Shaoran, esasperato.
Mokona saltò giù dal letto per avvicinarsi al gattino che scappò via, forse dalla paura.
«Gattinooo, vieni qui!» gli urlò dietro il manju, prima di sparire dietro la porta.
«Mokona!» Shaoran si alzò, seguito da Sakura, e si affacciò dalla porta della loro stanza.
«Moko-chan, dove sei?» aggiunse Sakura guardando oltre la spalla del primo.
Stavano per avanzare di un passo quando i loro timpani furono straziati da un urlo terrorizzato.
«Mokona!» i due ragazzi, terrorizzati, seguirono la voce ed entrarono nella camera di Kurogane, ovvero il salotto.
«Fay è andato via e Kuro-rin è sparitooooooo!»
«EH?!»
Shaoran raggiunse Mokona, che gli saltò tra le braccia, terrorizzata.
Sakura scorse ciò
che aveva fatto preoccupare Mokona, cioè la lettera, e la lesse,
mentre la sua espressione mutava da incredula, a sorpresa, a
preoccupata.
«Shaoran-kun! E' terribile! Fay-san è tornato al castello di ghiaccio!»
«Ma...cosa?!»
Shaoran lasciò cadere Mokona, per voltarsi verso la principessa,
il respiro affannoso e i pugni così stretti che le nocche erano
diventate quasi bianche.
«Eppure...aveva
promesso» sussurrò con rabbia alzando lo sguardo su di lei
«Ti aveva promesso che non avrebbe fatto sciocchezze!»
«E' vero, ha
sbagliato ma...non ha senso stare qui a discuterne, in questo momento
lui è lì fuori, al freddo al gelo, ad affrontare da solo
la strega! E Kurogane sarà già uscito a cercarlo!»
I due ragazzi si lanciarono
un'occhiata significativa, per poi vestirsi velocemente, indossando
sopra i loro vestiti soliti qualcosa di più pesante, e corsero
via dalla stanza.
«Mokona, tu resta qui col gattino!»
«Ma...»
«Fallo, per favore!»
Il banju si morse il labbro
per poi abbassare lo sguardo, afflitta «Va bene...e poi del resto
è colpa mia, che ho accontentato Fay andando a dormire con voi
due invece che con lui...mi dispiace.»
«Non è colpa tua. La colpa è...beh non è di nessuno, intesi? Ci vediamo dopo!»
«Già...perché
torneremo!» aggiunse Sakura, accennando un sorriso dolce al quale
Mokona rispose sospirando.
«Speriamo...»
Fay, nel frattempo, era
entrato nel castello, nascondendosi con più attenzioni dietro il
ciliegio e il grosso masso, così da evitare le frecce incantate
e quando, imboccata la galleria, dieci minuti dopo si ritrovò
nella stessa stanza in cui il giorno prima Kurogane aveva affrontato le
armature ghiacciate, non ne scorse nessuna.
Titubante allungò una mano per aprire la porta e la spinse quel poco che bastava per permettergli di entrare.
«Oh buongiorno. O dovrei dire buonanotte?»
Fay trasalì
riconoscendo la voce, e si girò verso il centro della sala,
lì dove la figura, seduta su uno scranno di ghiaccio che quella
mattina credette di non aver visto, si guardava le unghie con quegli
occhi spenti al di sotto delle folte ciglia.
Il mago deglutì stringendo i pugni «B-buona sera anche a lei!»
Con un sogghigno la donna
alzò lo sguardo su di lui e il sorriso le si allargò
«Bene, avete già scelto?»
«Sì...» strinse i pugni ancora di più «Andrò io.»
«Oh,
capisco...» schioccò le labbra e lo guardò
divertita «E' una tua scelta...beh buona fortuna...»
Fay deglutì a vuoto quando scorse un luccichio maligno nelle pupille dell'altra.
Distogliendo lo sguardo attraversò l'ampia sala spoglia, dalle pareti di ghiaccio e quindi trasparenti.
Scorse la porta stregata di quella mattina, che sembrava murata, e accostò le dita pallide.
«Allora...io vado...»
«Uh, sì, sì vai...»
«Però...»
fece, rivoltandosi verso la porta, come se volesse chiarire le cose
subito «Se riesco a oltrepassarla, prenderò la
piuma...»
«Sì, mi pare scontato...»
«Non è una trappola, vero?»
«Umh?» la donna
alzò lo sguardo e scoppiò in una grassa risata «E
perché dovrebbe esserlo?! E' così divertente vedervi in
difficoltà, voi piccoli e deboli umani, che non ho bisogno di
imbrogliare...»
Il biondino si accorse del tremore dei muscoli delle sue braccia.
Per porre fine a quella
rabbia allungò le dita verso la superficie lucida e fredda della
porta, serrando gli occhi e deglutendo.
«Speriamo bene...»
Non appena la sfiorarono, qualcosa, come una folata di vento, scosse Fay fin alle membra.
Aprì gli occhi
confuso e trasalì nello scorgere una distesa fredda di neve
immersa nell'oscurità della notte, vicino ad una foresta.
Si voltò indietro e si stupì ancora di più nel constatare la scomparsa della porta.
Non sapeva effettivamente
spiegarsi quello che era successo. Forse, semplicemente era un'anima
pura e la porta l'aveva accettato. Doveva essere così per forza!
Eppure...no, non voleva
dare retta a quella vocina nella sua testa che gli ripeteva fosse
più logico che la missione non era ancora finita ma anzi appena
iniziata.
Tornò alla realtà, per impedire a quella vocina di convincerlo.
Lì, tra i ceppi, luccicava una luce...
La piuma! Pensò, mentre il cuore gli mancava di un battito.
Fece qualche passo quando una voce burbera lo raggiunse.
«Hey che ci fai qui?»
Si voltò, riconoscendo Kurogane.
Il suo cuore mancò di un battito.
«Kuro-sama!»
Non poteva crederci. Non poteva credere di trovare in quel posto proprio lui, lui!
Senza che lo volesse le sue guance si imporporarono, i suoi occhi si socchiusero ed un sorriso caldo gli si spanse sulle labbra.
«No, Kuro-sama niente! Che ci fai qui?!»
«Stavo per prendere la piuma! Ma tu...»
«Ti ho seguito...»
Il biondino sussultò, incredulo e...felice. Incredibilmente felice «Sul serio? Ma perché?»
«Non fare domande, sbrigati a venire...»
«Ma la piuma!»
«Non ha importanza!» la figura di Kurogane gli sorrise ma Fay non ricambiò il sorriso, confuso.
«Come non ha importanza, è la nostra missione!»
«Andremo insieme, poi...»
«In-insieme?»
«Sì, d'ora in poi non ti lascerò più solo...»
Il suo cuore gli mancò di diversi battiti mentre un calore nuovo gli invadeva il petto.
«Kuro-pon...»
«Staremo sempre insieme, Fay...»
Sussultò, indietreggiando e battendo un paio di volte le palpebre.
Si guardò intorno, accorgendosi del fatto che per seguire Kurogane si era allontanato dalla piuma.
Si rivoltò verso l'altro, gli occhi spalancati, un improvviso dolore al petto.
«Tu...tu non sei Kurogane!»
Il moro lo guardò stupito «Eh?! Che stai dicendo?!»
«Il vero Kurogane non mi chiama mai col mio nome!»
La figura sussultò e strinse le palpebre, avanzando di un passo.
«Devi aver preso un colpo di freddo...»
«No, tu non sei il vero Kurogane...» ripeté Fay indietreggiando di conseguenza.
La figura nera avanzò ancora, mentre sugli occhi passava un velocissimo guizzo rosso.
Il biondino trasalì ed inciampò in qualcosa, cadendo di schiena.
Sul viso di Kurogane si aprì un sorriso tagliente e crudele.
Allungò una mano per afferrarlo... «Sei caduto...»
«LASCIAMI!»
scosse una mano per scansarla dalla presa di quello, ma invece si
spingerla via, gli passò attraverso.
Il cuore del mago
mancò diversi battiti mentre la mano di Kurogane tremolava come
fosse stato un ologramma, e tornava normale.
Immerse la mano nella
fredda neve, ne prese una manciata e la scagliò con rabbia e con
un urlo contro la figura del falso Kurogane che indietreggiò
accecato, le mani sugli occhi.
Col respiro corto il mago si rimise in piedi e corse velocemente verso la piuma.
«E' vero!»
urlò la figura, mentre prendeva le sembianze di un serpente
«Ma guarda che farebbe il vero Kurogane!»
Indicò con un cenno del capo una direzione e Fay si girò. Non l'avesse mai fatto.
Lì, tra gli alberi, c'era Kurogane che stringeva la mano di Tomoyo.
Fay fermò la sua
corsa e rimase lì, a fissare quelle figure, mentre la bufera
continuava a scuoterlo con violenza, fin dentro le ossa, e il respiro
gli usciva come nuvolette di vapore.
Tomoyo si era lasciata
andare sulla spalla di Kurogane, con un sorriso dolce «E
così ci sposeremo tra un mese...»
Fay sussultò, stringendosi un pugno al petto.
Perché doleva così?!
«E' una bugia...» mormorò, stringendo le palpebre, il respiro sempre più affannoso.
«Già,
tra un mese...» aveva risposto Kurogane, stringendola a sé
e accarezzandone dolcemente i capelli «Sei bellissima...»
Le gambe di Fay tremarono, mentre combatteva con tutta la sua forza per rimanere in piedi.
Indietreggiò senza accorgersene quando Kurogane aveva sorriso gentilmente in direzione della donna.
Kurogane non aveva mai sorriso così...non a lui...
«Non è
vero...» sussurrava Fay scuotendo la testa, gli occhi fissi su
quella scena, il freddo sulla sua pelle sempre più pungente.
Continuò ad indietreggiare, traballante.
«E' solo la mia immaginazione...»
«E' quello che è...» rispose il serpente, sussurrandogli nell'orecchio.
Fay rabbrividì, dal terrore.
«Tomoyo...»
Kurogane si era voltato verso la ragazza, accarezzandole una guancia
«Volevo dirti che...io...ti amo!»
Il tempo parve fermarsi, fatta eccezione per l'eco di quell'ultima esclamazione...
Ti amo...ti amo...ti amo...Tomoyo.
«NON E' VERO!»
Fay si voltò di colpo, gli occhi improvvisamente pieni di
lacrime. Riprese la corsa dal lato opposto in cui aveva visto i due...
Non appena alzò lo sguardo sussultò di nuovo, ricadendo all'indietro nella neve.
Davanti a lui Kurogane stava baciando Tomoyo, stringendola per i fianchi, una mano immersa nei suoi capelli.
Le lacrime presero a rigargli le guance, mentre lui chiudeva con violenza gli occhi e scuoteva velocemente la testa.
«E' una bugia!»
Rabbrividì.
«E' la verità che non hai voluto vedere...» rispose il serpente, cominciando a strisciargli sulle spalle.
Fay si scosse per un momento, intravedendo in lontananza il luccichio della piuma.
«Io...devo
andare...» disse, con gli occhi lucidi, rialzandosi e traballando
per rimettersi perfettamente in equilibrio.
Il serpente ricadde a terra e mostrò i denti in una specie di ringhio che sembrava il rantolo di un moribondo.
«Continui a non voler accettare la realtà...»
Fay fece un passo,
stringendosi tra le braccia, mentre il freddo era così tangibile
e pesante che quasi gli impediva di camminare ancora.
Le gambe gli tremavano, le
braccia gli tremavano, le spalle gli tremavano, mentre il suo corpo era
percorso da spasmi per il freddo, e i suoi capelli bagnati incollati
alla fronte, non miglioravano la situazione.
«Io...devo...prendere...la...piuma...»
Sentì una risata di scherno, quella di Kurogane.
«Non dormirei mai
nella tua stessa stanza perché tu...tu hai l'anima impura,
sporca...quando sto con te mi sento così...»
Fay trasalì di
nuovo, deglutendo a vuoto «Smettila! Non sei tu...»
«Sei Sbagliato. Mi sento così perché tu sei
sbagliato. Quel tuo sorriso falso...sei un bugiardo. Ti detesto...Odio
tutto di te.»
«Non...non è
vero...» ansimò rischiando di cadere di nuovo in
ginocchio. Puntò lo sguardo sulla piuma, tentando di non
ascoltare più nulla, ma la voce di Kurogane continuava a
sussurrargli nell'orecchio, sotto forma del serpente.
Sentiva freddo...tanto freddo...troppo freddo.
« Anche solo sentire la tua voce mi fa venir voglia di urlare dalla disperazione. Ne ho abbastanza di te...»
«BASTA!»
«Ho sorriso di gioia
nel leggere la tua lettera. Sapendo che sei un'anima impura e che
quindi non saresti mai riuscito a superare la missione e tornare
indietro, mi sono sentito rinascere...»
Le gambe di Fay smisero di muoversi mentre le lacrime continuavano a solcargli le guance.
«Non è vero, questo non sei tu...»
«Non lo credevo
vero: Finalmente mi sarei liberato di te. Andando via hai pensato di
fare un favore a tutti...beh avevi ragione...»
«Smettila, questo non...»
«Ti odio...»
«Non sei...non sei...»
«Odio quando fai così»
Quelle sole parole
bastarono per far crollare la sua forza, per fargli cedere le gambe,
per farlo cadere in ginocchio, scosso dai singhiozzi.
«Kuro-rin...»
«Odio quando mi chiami così...»
«Tu..»
«Io amo solo Tomoyo...»
«No, ti prego...»
«Tu per me non vali niente...»
«Non...» singhiozzò, ricadendo nella neve.
Il freddo adesso era insopportabile.
Quelle parole gli invadevano il cuore come delle lame ghiacciate ed ora il freddo non era solo esterno, ma anche interno...
«Non dirmi queste cose...»
Il serpente lo avvolse sibilandogli nell'orecchio.
«Perché dovrei tacerti la verità?!»
«Ti prego...»
«Se muori mi fai un piacere...»
Il biondino ansimò, mentre il respiro gli veniva a mancare e perdeva completamente l'uso delle gambe.
Riusciva a stento a sollevare le dita delle mani...
«Non è vero, tu...tu non volevi che...»
«In realtà era
una scusa. Ho sempre sperato che morissi. Volevo vedere se eri davvero
così ingenuo da fare tutto quello che ti dicevo...»
Gli occhi di Fay si
spalancarono ma da essi non uscirono più lacrime, perché
perfino quelle poche che c'erano si erano congelate.
Per poter respirare
cercò di prendere boccate d'ossigeno ma ormai anche quelle
nuvolette di vapore si andavano condensando, e le labbra presero a
tremargli, ormai praticamente viola.
«Muori...» fece
il serpente, stringendolo sempre di più nella sua morsa
«Non mancherai a nessuno...nessuno ti
rimpiangerà...morendo tutti ti saranno riconoscenti. Che senso
ha vivere, così?!»
Fay socchiuse leggermente gli occhi, l'ossigeno sempre più scarso, il respiro sempre più debole.
«Quanto vale
morire...lui ti detesta. Mettiti il cuore in pace...non ti amerà
mai...mai...hai sprecato la tua vita...non serve più
vivere...»
Il serpente strinse ancora di più la stretta, mozzandogli il respiro.
Fay smise di sforzare la
mano a muoversi e abbandonò sempre di più il viso nella
neve, mentre non sentiva quasi più freddo e chiuse gli occhi,
come in una esasperata fuga da tutto. Come se avesse rinunciato. Come
se stesse annunciando di aver perso.
Non si rese nemmeno conto che il serpente era scomparso, essendo solo frutto della sua immaginazione.
«Mi dispiace, Kuro-sama...» sussurrò semplicemente, la voce più debole di un sussurro.
Un'ultima lacrima gli solcò la guancia, prima di congelarsi anch'essa.
TO BE CONTINUED
Next-> "Snow"
«SVEGLIATI!»
Kurogane gli sollevò il viso, scuotendolo, mentre il respiro gli
veniva meno, ma il più piccolo rimaneva ghiacciato e silenzioso.
«Svegliati, dannazione! Svegliati, sve-...» la voce gli si
incrinò mentre si lasciava andare sul petto immobile di quello,
le lacrime che gli scendevano sulle guance.
«Mi dispiace...mi dispiace di aver fatto tardi...io...»
strinse quel corpo esanime come se non volesse lasciarlo più.
s s s
Ecco gente, scusate il ritardo, sempre se ci sia, ma ora che c'è la scuola sono impegnata, come potrete immaginare.
Cosa vi dirò in questo capitolo???
Beh, il PUMP è DIFFICILE!!! >__<
Ok dopo questo commento mooolto intelligente passiamo alle cose
serie...vi chiederete perché oggi Kuro non interviene
rimproverandomi come al solito? Beh dopo questo capitolo è
leggermente depresso... (Ma non è vero!!! n.d.Kuro che alza lo
sguardo su di lei) Vabbè, come non detto...
Scusate sul serio ma sono le 20:22 in questo secondo...ecco ora e 23.
Comunque tra un po' andrò a mangiare quindi provo a sbrigarmi.
Dico solo questo: la fine della prima parte è VICINA. Il
prossimo capitolo sarà credo il più bello ed anche il
più triste di tutta la storia. In ogni caso alla prossima! ;)
Ringrazio chi ha inserito questa ff tra le love-like-ecc e specialmente
chi lascia una recensione! Ne abbiamo una nuova!!! °w°
@valerio93: ahah sì
scusami, ero in vena, e poi è quello che parla sempre. Vedi?
Nemmeno ora sta scrivendo niente. Fay ce l'aveva il mantello, ma se
ricordi l'ha dato alla strega. E sì, ma Fay è Fay,
è pur sempre un po' svampito no? XD
@SakuraX16: ooook immagino che
dopo questo capitolo deprimente mi abbandonerai e non seguirai
più questa ff... *fa cerchietti in un angolino* ooooh colpa
della mia testa che produce sempre e dico, sempre storie angst!!!
>__<
@Your guardian Angel: Prima mi
accusi di crudeltà e poi mi scrivi tvb?? XD (Forse ti vuole
bastonare... n.d.K.) O__O hai ragione! Beh spero che questo capitolo ti
piaccia, anche se è più deprimente dello scorso e il
prossimo sarà ancora più deprimente di questo! *O*
@Ne_chan: ti stai sbizzarrendo
con i colori, vero?? =D Ma se Fay non fosse complessato, non sarebbe
Fay. A questo serve Kurogane, no? A portarlo alla giusta via! ;) Spero
che non mi ucciderai per questo capitolo! *prega*
@MokoChan95: quel bene...no,
forse non ci sta in questa situazione XD Ok sto avendo paura, mi
ucciderai?? O__O *Claudia le rivolge uno sguardo alla Ivan pazzo*
*L'autrice deglutisce*.
@mago666: nuova lettrice!!! =D
Beeeh sai come è fatto il ninja, anche se non lo da a vedere si
è affezionato molto a quel felino (a tutti e due, anche quello
non letterale XDXD) solo che essendo orgoglioso e burbero sembra freddo
e scostante v.v Spero che ti piaccia il capitolo! O almeno...spero di
non averti fatto deprimere decidendo di non leggere più T__T
@harinezumi: Eeeeh non voglio
dire niente sui prossimi capitoli, anche perché so che mi
ucciderete se lo venite a sapere! >__< Comunque Fay è un
grandissimo cretino, d'accordo, non tieni a te stesso, ma far
preoccupare così il nostro Kuro è da egoisti!!!
ç___ç
@Tomoyo93: Allora immagino che
neanche lo leggerai questo, dato che diciamo Kuro è *fuori uso
per lutto* al momento... XD sì sono due IDIOTI!!! Ma adoro le
storie complessate, probabilmente le CLAMP mi hanno contagiato... XDXD
@Layshaly: ok spero che questa
volta sia arrivata a leggere diciamo in tempo! Sì, lo so, colpa
mia che aggiorno troppo velocemente, eh??? XD Infatti hai indovinato,
è da Fay rischiare tutto per gli altri. Come nel manga quando
pur di far passare Kurogane al mondo successivo decide di rimanere
lì ç__ç Ma come hai detto tu fortuna che esiste
Kuropon che, taglia braccio di qua, rischia la vita di là,
riesce sempre a salvarlo! Ma ce la farà anche questa volta...?
ò.ò
@Shyray: la risposta è
mooolto semplice: perché è uno stupido capriccioso che
non capisce di avere uno spasimante che lo adora!!! >__< beh che
nemmeno lo spasimante l'ha capito ma vabbéh.... Alla prossima! =D
@Roby Bonny: Ritardatariaaaa,
ti dovrei prendere a rubinettate per questo sacrilegio!!! °A°
ok ok la smetto... XD Domandina: che intendi con "fai succedere
qualcosa"? XD
Al prossimo capitolo!
E anche a voi, devo correre, è pronta la cena!!! *O*
Sayonaraaaaaaaaaaaaaaa
Banzaaaaaaaaaaaaai e....
Pastaaaaaaaaaa! =D
Z
|
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Capitolo 16 *** Snow ***
FF tsubasa 17
Una
piccola premessa: all'inizio di questo prologo c'è il testo di
una canzone che, oltre al fatto che la adoro, ha un testo che sembra
descrivere questo capitolo.
Vi invito ad ascoltarla come sottofondo al capitolo, qui il link:
http://www.youtube.com/watch?v=LHXyPTmliNs
Alla fine della pagina troverete la traduzione.
E per finire, buona lettura! ;)
Capitolo 16
Snow
Only tell me that you still want me here
When you wander off out there
To those hills of dust and hard winds that blow
In that dry white ocean alone
Lost out in the desert
You are lost out in the desert
But to stand with you in a ring of fire
I'll forget the days gone by
I'll protect your body and guard your soul
From mirages in your sight
Lost out in the desert
If your hopes scatter like the dust across your track
I'll be the moon that shines on your path
The sun may blind our eyes, I'll pray the skies above
For snow to fall on the Sahara
If that's the only place where you can leave your doubts
I'll hold you up and be your way out
And if we burn away,
I'll pray the skies above for snow to fall on the Sahara
Just a wish and I will cover your shoulders
With veils of silk and gold
When the shadows come and darken your heart
Leaving you with regrets so cold
Lost out in the desert
If your hopes scatter like the dust across your track
I'll be the moon that shines on your path
The sun may blind our eyes, I'll pray the skies above
For snow to fall on the Sahara
If that's the only place where you can leave your doubts
I'll hold you up and be your way out
And if we burn away,
I'll pray the skies above for snow to fall on the Sahara*
Kurogane si pose letteralmente in mezzo alla
strada, rischiando così di farsi investire, e costrinse
l'autista a frenare di botto.
Gli diede una manata sul cofano e si fiondò letteralmente sullo sportello spalancandolo e richiudendoselo con foga.
«Ma lei è pazzo?!»
«Al momento sì! Metta in moto, presto!»
«Eh?»
«LO FACCIA, DANNAZIONE!»
Shoccato dalla reazione l'autista mise in moto imprecando, e la macchina schizzò sull'asfalto come un missile.
«Bene, mi porti al castello!»
«Cosa?! Ma che sta dicendo...?!»
«Mi porti al castello di ghiaccio, subito!»
«Castello di ghiaccio?! Quello della leggenda?»
«Sì...entro oggi!»
«Lei vuole andare lì dentro? E' pericoloso!»
«Lo so, per questo ci sto andando...vuole premere quell'acceleratore?»
«Ma nessun taxi porta lì!»
«Allora lei sarà il primo! Si sbrighi!»
L'autista alla fine cedette, continuando ad imprecare sottovoce.
«Non può andare più veloce?!»
«Questo è il massimo per questa strada!»
«Non me ne frega un accidente! Vada al massimo per questa macchina!»
«E le multe?»
«Al diavolo!»
L'autista ammutolì scandalizzato, per poi premere
sull'acceleratore «Maledizione a me che continuo a vagare di
notte...»
Dopo più o meno quaranta minuti giunsero presso una locanda di montagna.
«Ascolti...» disse, virando a destra e lasciando andare
l'acceleratore «Io più in là non posso
arrivare...Temo che il resto della strada lo dovrà fare a
piedi...»
Kurogane lo guardò male e sospirò di rabbia «Lo immaginavo. Arrivederci!»
«Aspetti!» allungò una mano e riuscì in tempo
ad afferrargli il polso «Intende sul serio andare al castello di
ghiaccio?»
«No, per scherzo...» rispose sarcastico Kurogane scuotendo
il polso dalla presa dell'altro e richiudendo lo sportello.
L'uomo si affacciò dal finestrino «Le ho già detto
che lei è pazzo?!» urlò, per sovrastare la bufera
di neve che scuoteva violentemente tutti gli alberi, che
scricchiolavano come avvertendo di poter crollare da un momento
all'altro.
«Sì, un paio di volte...» rispose asciutto Kurogane
prima di voltarsi e sparire nell'oscurità, con un ultimo guizzo
del mantello.
L'autista rimase a osservare perplesso la neve smossa ma il vento e la
neve pungenti lo costrinsero a chiudere il finestrino e strofinarsi le
braccia soffiando sulle mani per poi rimettere in moto la macchina,
fare marcia indietro e ripartire alla volta della città.
«Che la sua pazzia abbia buon fine...» pregò, alzando gli occhi alle stelle.
Kurogane era certo di non aver mai corso così velocemente in vita sua, oltretutto in quelle condizioni.
Il freddo si faceva sentire e correre su vari centimetri di ghiaccio
non era decisamente quello che si definirebbe un gioco da ragazzi.
Attraversò di corsa la montagna fin quando non scorse il
castello all'orizzonte, brillare alla luce della luna come i castelli
infestati dai fantasmi delle leggende.
Effettivamente, quel castello era infestato da fantasmi, o per lo meno, da uno spirito.
Lo raggiunse velocemente, col cuore che tamburellava nel petto quasi a
volerglielo sfondare, il respiro affannoso che si sollevava in cielo in
volute di vapore, il rumore dei suoi passi in corsa.
Si nascose dietro il ciliegio per scorgere la galleria e poi non si
curò nemmeno delle frecce che gli volavano accanto, infilzandosi
nella neve.
Un dolore lancinante all'avambraccio gli fece comprendere di essere stato colpito.
Non se ne curò, ed estrasse la freccia con veemenza, lanciandola poi lontano.
Aveva altro per la testa in quel momento...doveva raggiungerlo e, possibilmente, fermarlo.
La sua era stata una corsa contro il tempo, ne era consapevole, ma
doveva per forza intervenire. Aveva come una brutta sensazione...
Si ritrovò nella stessa stanza in cui quella mattina aveva
combattuto i demoni-armature ghiacciati, ma di essi adesso, nemmeno
l'ombra.
Così attraversò la sala silenziosa, come rumori solo l'eco dei suoi passi e del suo respiro.
Stava per raggiungere la porta quando percepì un fruscio dietro di sé.
Si voltò in tempo per scorgere una lama di ghiaccio infliggersi contro il muro alle sue spalle.
Con un movimento veloce estrasse la sua katana e troncò l'elmo
dell'armatura animata, facendola cadere interamente a terra, e ne
derubò la spada di ghiaccio.
Quel gesto probabilmente non fu molto apprezzato dalle altre armature che si chiusero a cerchio attorno a lui.
«No, basta! Adesso NO!»
Squarciò con furia il petto dell'armatura che si trovava
davanti, trapassandola, per poi buttarsi letteralmente sulla porta.
La spalancò con una spallata e ricadde dentro una stanza leggermente illuminata.
Del mago, nessuna traccia.
Alzò leggermente la testa ma qualcosa di freddo e appuntito lo spinse a terra, premendogli il collo.
Al centro, tuttavia, riconobbe una figura scura.
Lo spirito...
Ne aveva sentito parlare dal ragazzo ma non poteva credere alle sue parole: dire che era bella appariva scontato.
Era stupenda...perfetta.
No, non perfetta.
La vide alzarsi, scandalizzata e fare un cenno ai soldati, di allontanare le armi.
Kurogane si alzò e si spolverò i vestiti, lanciando occhiatacce alle armature che si allontanarono.
«Non ti aspettavo...» sentenziò la donna, sorpresa,
guardandolo con due spalancati... occhi vitrei e senza espressione.
Ecco perché non era perfetta.
I suoi occhi non potevano equiparare quell'azzurro intenso di... di..
«Dov'è?!» urlò, stringendo l'elsa della spada e avanzando deciso.
«Dov'è chi?» chiese innocentemente la donna, inclinando la testa.
«Lo sai benissimo!» Kurogane con uno scatto gli puntò contro la gola la fredda lama della sua spada.
La donna trasalì per poi increspare le labbra in un sorriso crudele.
Negli occhi brillò una luce quasi indemoniata.
«Ha attraversato la porta...»
Questa volta a trasalire fu Kurogane «Quando...?» la voce
gli venne a mancare mentre il viso della donna si distendeva in una
smorfia malvagia «Da un po'...»
Nella sala rimbombò il rumore del metallo che tintinnava sul pavimento.
La donna, finalmente libera dalla pressione indietreggiò e ghignò.
«A quanto pare non era un'anima pura...»
«STA ZITTA!» Kurogane le si buttò contro,
afferrandole le spalle e scuotendola con ferocia «Lo faccia
uscire!»
«Non posso...» sorrise lei con felicità «E'
così. Chi entra e non supera la prova non può più
uscire...»
Vide gli occhi del moro spalancarsi dal terrore.
«Ma si può sempre rientrare...» non era una domanda.
«Eh? Cosa?»
Sussultò notando il guizzo del mantello di quello.
Kurogane aveva ormai raggiunto la porta fatata, e avvicinato le mani nella superficie.
«Non riuscirai mai a salvarlo!»
«TACI!»
«E' un'anima impura, merita di morire sepolto dal ghiaccio!»
«STATTI ZITTA!» si voltò veloce, lanciando la spada di ghiaccio che aveva rubato all'armatura.
La donna ansimò mentre la lama la attraversava da parte a parte,
e sputando sangue ricadde in ginocchio, sorretta subito dai suoi
sudditi di ghiaccio.
Li spinse via con veemenza ed alzò lo sguardo su di lui, gli occhi sempre più spenti.
«Perché...?!» chiese semplicemente «Tutto questo per...per un anima impura! Perché?!»
Kurogane si girò, gli occhi di fuoco «Perché non
voglio che muoia!» detto questo si rivoltò verso la porta
e, chiusi gli occhi con forza, spinse una mano sulla superficie.
Si sentì avvolgere da un vento che lo frustrava da tutte le
parti e quando riaprì gli occhi si accorse di non trovarsi nello
stesso posto di prima.
Con la coda dell'occhio, infatti, comprese che anche la porta di ghiaccio era sparita...
La strega rimase ad osservare il punto in cui era sparito pochi secondi
prima il moro, mentre le forze le venivano meno e un freddo innaturale
le si spandeva dal petto invadendole l'intero corpo.
«Sento...freddo...» osservò, scandalizzata.
Da anni governava il ghiaccio e la neve senza rendersi conto realmente di cosa provocasse agli altri quel clima...
Ora capiva.
Comprendeva cosa volesse significare sentire freddo...morire, senza nessuno. Da sola...per sempre.
«Scusatemi...» mormorò, prima di chiudere gli occhi e abbandonarsi ad un sonno....eterno.
Kurogane si guardò intorno e riconobbe una vasta distesa bianca
nella quale, tuttavia, spiccava un puntino più scuro.
Trasalì, mentre il cuore mancava di diversi battiti.
«RESISTI!»
Si buttò in corsa verso quella figura, distesa a terra immobile, pallida, coperta di neve e scossa dal vento gelido.
Il terrore lo invase, il freddo si fece sentire, e gli occhi presero a bruciargli.
«Sto arrivando! Resisti!»
Si buttò letteralmente a terra per raggiungerlo e sussultò.
Era rimasto immobile...completamente immobile...gli occhi chiusi, la mano abbandonata sulla neve, le gambe come paralizzate.
«SVEGLIATI!»
Kurogane gli sollevò il viso, scuotendolo, mentre il respiro gli
veniva meno, ma il più piccolo rimaneva ghiacciato e silenzioso.
«Svegliati, dannazione! Svegliati, sve-...» la voce gli si
incrinò mentre si lasciava andare sul petto immobile di quello,
le lacrime che gli scendevano sulle guance.
«Mi dispiace...mi dispiace di aver fatto tardi...io...»
strinse quel corpo esanime come se non volesse lasciarlo più.
Sentì improvvisamente un fremito, e qualcosa sfiorargli i capelli.
«Kuro...sama...»
Sussultò alzando il viso dal petto del biondino.
Fay aveva aperto leggermente gli occhi e lo guardava con espressione incredula.
«Sei...sei veramente tu?»
Kurogane si passò una mano sugli occhi, come per nascondere la sua espressione.
«Chi ti aspettavi? Oh santa pazienza, mi hai fatto prendere un colpo!»
Fay aveva aperto le labbra tremanti e aveva battuto le palpebre confuso «Non sei...una visione della mia testa?»
«Eh? Visione? Ma che stai dicendo?! Certo che sono reale, idiota!»
Sembrò quasi che solo quella parola fosse riuscita nel suo
scopo, perché Fay aveva sorriso stringendo la presa sui suoi
capelli.
«Kuro-pon...?»
«Sì, sono qui...»
«Stavi...piangendo?»
Il moro ammutolì spostando lo sguardo «No!»
Il solito orgoglioso e testardo! Pensò divertito Fay.
Accennò un sorriso ma decise di abbandonare l'idea, stremato e
senza forze «Alla fine sei venuto...» si limitò a
dire, incredulo e...sì, felice. Felice sopra ogni limite.
«Credevi che ti avrei lasciato morire?! Sei un idiota!»
«Lo so...» sorrise, mentre una lacrima di gioia gli scendeva sulla guancia «Però...»
«Cosa?»
«Sento freddo...»
«Lo so. Ma ora ci sono io, non devi più preoccuparti di niente...»
Sussultò quando la mano di Fay gli scivolò sulla guancia, lì dove il gattino l'aveva graffiato.
Si voltò verso di lui, confuso ma non ebbe il tempo di pensare.
Il biondino aveva infatti poggiato le proprie labbra fredde sulle sue...
Arrossì in un mix di emozioni contrastanti, senza sapere come reagire.
Un calore gli aveva invaso il petto, più forte di qualsiasi
altra cosa, mentre il cuore tamburellava come se stesse per scoppiare
da un momento all'altro.
Era un semplice bacio a stampo, ma comunque...
Tutto era incredibilmente assurdo e...bello.
Non appena aveva deciso di ricambiare, il contatto terminò
improvvisamente, mentre il corpo di Fay si accasciava privo di sensi
sul suo petto.
Kurogane rimase immobile come imbambolato, a guardare il vuoto, le guance più rosse dei suoi occhi, il cuore impazzito.
Incapace di fare altro, si limitò a circondare il corpo del biondino con le braccia, nel vano tentativo di scaldarlo.
*Dimmi solo che mi vuoi ancora qui
quando ti allontani là fuori
Su quelle colline di polvere e quei duri venti che soffiano
Solo in quell'oceano asciutto e bianco
Perso nel deserto,
Tu sei perso nel deserto
Ma stando con te in un anello di fuoco
Dimenticherò i giorni trascorsi
Proteggerò il tuo corpo e difenderò la tua anima
Dalle illusioni che vedi
Perso nel deserto
Se le tue speranze si disperdessero
come la polvere sul tuo sentiero
Sarò la luna che brilla sul tuo cammino
Il sole potrebbe accecare i nostri occhi,
pregherò i cieli lassù
Per far cadere la neve sul Sahara
Se quello fosse l'unico luogo
dove poter lasciare tutti i tuoi dubbi
Ti sosterrò e sarò la tua via di uscita
E se bruceremo, pregherò i cieli lassù
per far cadere la neve sul Sahara
Solo un desiderio e ti coprirò le spalle
con veli di seta e oro
Quando calano le ombre e scuriscono il tuo cuore
lasciandoti con rimpianti così freddi
Perso nel deserto
Se le tue speranze si disperdessero
come la polvere sulla tua traiettoria
Sarò la luna che brilla sul tuo sentiero
Il sole potrebbe accecare i nostri occhi,
pregherò i cieli lassù
Per far cadere la neve sul Sahara
Se quello fosse l'unico luogo
dove poter lasciare tutti i tuoi dubbi
Ti sosterrò e sarò la tua via di uscita
E se bruceremo, pregherò i cieli lassù
per far cadere la neve sul Sahara
***
TO BE CONTINUED
Next-> "Una corsa contro il tempo"
«La principessa sta bene?»
«Sì, è solo svenuta, ma si riprenderà come sempre...piuttosto, Fay-san?»
«Se la caverà...» rispose con tono piatto Kurogane, lo sguardo improvvisamente sfuggente.
Deve cavarsela...Pensò, più per convincersi che per altro.
s s s
Ma Fay, ti sembra il momento di svenire?!?!??
Emh...scusate, furia passeggera. Comunque...
Un applauso, finalmente eccovi il capitolo più aspettato della
ff!!! =D Che ne pensate della canzone? E' quello che pensa Kuropon, in
fin dei conti! ^___^ Okkk quindi beh, quello che vi aspettavate
è emh, successo, ma non vi rifugiate negli allori gente,
perché la storia non è finita, per sfortuna vostra!
Ma almeno Fay è riuscito a fare il primo passo! ;)
Ringrazio tutti coloro che hanno aggiunto questa storia da qualche
parte, e specialmente chi commenta. Spero che questo capitolo sia
meritevole! (Avete notato che oggi non ho detto "Che dire?" =D
*Kurogane esulta*)
@MokoChan95: Questo è
più allegro, diciamo, e poi...beh si baciano!!! °°
Quindi insomma, vedi tu...non ti prometto niente per il prossimo,
però
@valerio93: Sìsì
adoro le recensioni in generale e quelle colorate sono stupende!!! #__#
no mi pare che alla fine ho mangiato PIZZAAAAAAAAAA però
vabbè grazie lo stesso. Comunque avevo in mente una scena in cui
il micio spingesse Shaoran e Sakura a baciarsi ma poi la storia
è uscita fuori diversa.
@Ne_chan: noooooo e io che mi
aspettavo un commento chilometrico!!! ç__ç *asciuga le
lacrime* spero che ti rifarai oggi perché voglio, esigo,
un luuuungo commento ultra dettagliato, o ti faccio aspettare
più tempo per aggiornare! =D (E la ritieni una minaccia?
Sicuramente la ragazza starà festeggiando...n.d.Kurogane
sarcastico) sta zitto tu! Che ci fai qui, a cuccia cagnone
cattivo!
@harinezumi: visto che alla
fine sono arrivata a commentare la tua storia??? =D Voglio citare
due tue frasi...emh..."vedere Kurogane con Tomoyo è una cosa che
non dovrebbe accadere nemmeno in una fantasia"...*lo sguardo diviene
sfuggente, dall'imbarazzo* certamente, ovvio, sì, ma...passiamo
alla prossima "so che tu non permetterai che finisca male" *si sottera*
Al prossimo capitolo, eheh! *si massaggia la nuca, ancora più
imbarazzata*
@kiki4ever: un'altra nuova
lettrice!!! °° *me ancora più felice* Davvero l'hai
letta in un ora??? *ç* ma ti stimo troppo!!!E graziee, spero che
continuerai a leggere! Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo! ;)
@Roby Bonny: beeeh a parte il capitolo precedente, tu vorrai uccidermi ancora di più (se si può "uccidere di più" O__O) dal 18 in poi...per ora: VODKAAAAAAAAAA =D
@Shyray: ahahh sto leggendo da
poco "Il nome della rosa" e immaginarmi Kurogane monaco oddio
ahahahahhaha XD E magari Fay l'aiuto bibliotecario?!?!? ahahahha Cmq
grazie per avermi segnalato l'errore, vedrò di correggerlo, e se
ne trovi altri fammi sapere! ;)
@SakuraX16: Ecco che ho
aggiornato, e che aggiornamento! v.v Che ne pensi di quei due??
Finalmente ho concesso loro una scenetta romantica...peccato che il
peggio deve ancora arrivare... *coff coff*
@Your guardian Angel: peccato
che tu già conosci tutta la storia, perché mi sarebbe
piaciuto sorprenderti!!! ç__ç *casca in depressione* *ma
anche no, oh! O__O* Vabbè al prossimo capitolo! XD
@Tomoyo93: Ooooh davvero
ti ho emozionato col capitolo?? °-° e di questo allora che mi
dici??? ^^ Finalmente quello che tutti aspettano dal primo capitolo!!!
p.s: nei prossimi due capitoli portati dietro un fazzoletto!
ç__ç
@mago666: Non voglio annullare
l'entusiasmo ma dal prossimo... oooh *scoppia a piangere* basta l'ho
scritto troppe volte e non voglio fare spoiler! Sperando di non farvi
piangere troppo, alla prossima! ^^
Aaaaallora, ho molta fretta e mi sbrigo: se pensate che la storia sia finita così, e tutto si sia risolto...
VI SBAGLIATE DI GROSSO!
Non voglio fare spoiler, ma diciamo che questo
angst non è niente in confronto a quello che viene dopo... (non
esageriamo! >__> n.d.Kurogane che alza gli occhi al cielo)
E vi chiederete, perché l'ho scritto alla fine e non all'inizio
della pagina?? Semplice, secondo delle mie statistiche non tutti
leggono fino alla fine, così molti di voi non sapranno mai
questo breve spoiler e non si deprimeranno in anticipo!!! =D
Sayonara e...
Pastaaaaaaaaaa! =D
Z
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Capitolo 17 *** Una corsa contro il tempo ***
FF tsubasa 18
Capitolo 17
Una corsa contro il tempo
«Kurogane-san!»
Kurogane alzò subito
lo sguardo, incontrando gli occhi scuri di Shaoran, la sua figura che
correva sulla neve, seguito da Sakura.
«Cosa ci fate voi due qui?! Perché siete venuti? Avevate promesso...-»
«Anche tu avevi
promesso di non fare idiozie» rispose quello, asciutto «E
perfino lui...eppure ci troviamo tutti qui...»
«Sì, hai
ragione ma...era pericoloso e poi...come avete fatto a trovarmi, in
ogni caso? Ero passato attraverso la porta e...»
«No... quando siamo
arrivati qui, dove in teoria doveva esserci la strega col suo
castello, abbiamo trovato solamente te e Fay-san...»
Kurogane pensò che
forse, avendo ucciso la strega, aveva anche annullato la sua magia,
quella stessa magia che aveva creato il castello. Tuttavia, nonostante
fosse una bella notizia, non riusciva a rallegrarsene. Non con lui ridotto in quello stato.
La voce di Shaoran non fece che peggiorare la situazione.
«A proposito...Che succede a Fay-san?!»
Non rispose nemmeno quando
Shaoran aveva afferrato il polso di Fay «Che gli prende?!
Perché è così?»
«Io...non lo so...»
Qualcosa nella sua
espressione doveva aver preoccupato ancora di più Shaoran che si
era alzato con i pugni chiusi e le labbra sottili «Portiamolo
subito in un ospedale prima che...beh, che peggiori.»
«No!»
Shaoran si voltò
senza capire incontrando gli occhi rossi di Kurogane che si
alzò, con il biondino in braccio «Ho detto di no. So io
dove portarlo...dove...dove possiamo salvarlo».
Da quella maledetta strega.
Sono
sicuro che è tutta colpa sua se ci troviamo in questa
situazione, e dal momento che avvera desideri potrò salvargli la
vita...
«Ma...»
«Non c'è tempo, richiama la principessa e seguimi...»
«Come, Sakura-hime
non è dietro di me?» Shaoran si voltò scandalizzato
scorgendo la ragazza, tra i ceppi, lo sguardo come imbambolato, le mani
protese verso...
«La piuma!» trattenne il respiro e si buttò in corsa per raggiungerla «Sakura-hime! Principessa!»
Kurogane iniziò a
correre, dal suo canto, senza pensare che a piedi era letteralmente
impossibile raggiungere il negozio della strega in poco tempo,
perché si trovava praticamente al centro della città e il
tempo di arrivarci forse...forse lui...
Sakura nel frattempo si era
accasciata sulla neve, dopo aver ricevuto indietro la sua piuma, ma
prima che potesse anche lei raffreddarsi, Shaoran la prese in spalla,
iniziando a correre dietro Kurogane.
«Che pensi di fare?!»
«Salvarlo!» si
limitò ad urlare Kurogane, mentre la bufera gli scuoteva i
vestiti e gli riempiva la faccia di neve.
Chiuse gli occhi, il battito del cuore accelerato.
Quella stupida strega gli aveva detto che il negozio appariva solo a coloro che avevano un desiderio.
Al momento di desideri ne aveva due: uno era salvare Fay, l'altro trovare il negozio.
Sapeva che era qualcosa di assurdo e stupido credere e...beh, sperare...che
quel negozio apparisse dal nulla nella neve o che adesso, aprendo gli
occhi si sarebbe ritrovato in quel giardino però...però
voleva provarci.
Era inutile, lo sapeva, e riaprendo gli occhi non avrebbe che rivisto neve, neve e neve.
Mai prima di allora aveva
desiderato di possedere anche solo un briciolo di magia, quando in un
momento come quello in cui si trovava adesso gli sarebbe risultata
utilissima.
Quando riaprì gli occhi, come immaginava, non trovò il negozio, eppure...nemmeno la neve.
Asfalto.
Asfalto nero, lucido, bagnato...solo asfalto.
Si voltò confuso fermando la sua corsa e fu accecato da due fari che brillavano nella nebbia.
Avrebbe volentieri urlato ma fortunatamente la macchina slittò sull'asfalto in un ricercato tentativo di fermarsi.
Il finestrino si
abbassò mostrando l'espressione contratta di un autista di mezza
età che indossava un berretto da baseball.
«Lei è un pazzo?!»
«Lei è un tassista?!»
«No, sai, allevo trichechi!»
Kurogane non rispose alla battuta preso com'era dalla nuova possibilità di salvezza che si era affacciata.
«Lei può
aiutarmi!» si fiondò letteralmente all'interno dell'auto,
e presto fu raggiunto da uno Shaoran ansante, con in spalla Sakura,
ormai priva di sensi.
«Ma cosa?! Hey, io non le ho detto di...»
«Si muova, in città, presto...subito!»
L'uomo aprì bocca per prendere aria ma fu subito ripreso dalla voce burbera di Kurogane.
«Non fiati! Non faccia niente se non guidare! Qui c'è qualcuno che sta male!»
«Lei ha un uomo morto
tra le braccia!» urlò, terrorizzato, prima di essere
afferrato per il colletto da Kurogane «Lui non è morto! Non lo ripeta neanche per scherzo! E metta in moto, accidenti!»
Shaoran entrò con un sospiro e richiuse lo sportello.
«Potevi andare più piano...» mormorò in direzione di Kurogane prima di zittirsi per prendere fiato.
L'autista mise in moto stizzito e premette l'acceleratore.
«Senta,
l'avvertimento non valeva per lei...» fece Kurogane, sarcastico,
prima di voltarsi di nuovo verso Shaoran «La principessa sta
bene?»
«Sì, è solo svenuta, ma si riprenderà come sempre...piuttosto, Fay-san?»
«Se la caverà...» rispose con tono piatto Kurogane, lo sguardo improvvisamente sfuggente.
Deve cavarsela...Pensò, più per convincersi che per altro.
Abbassò gli occhi sulla figura immobile che teneva tra le braccia.
Era ancora congelato,
seppur meno di prima, anche perché l'aveva avvolto nel suo
mantello. Aveva il viso esangue più pallido di quello dello
spirito, i capelli bagnati e pieni di neve, gli occhi chiusi e le
guance piene di lacrime congelate. Aveva il viso abbandonato sul suo
petto, con un'espressione così...debole.
Come quella volta che era scoppiato a piangere, dopo essersi ubriacato, e gli aveva detto...beh quelle cose.
In quel momento Kurogane
non l'aveva preso sul serio ma adesso...capiva che gli ubriachi non
dicevano sempre fesserie. Spesso dicevano semplicemente quello che
passava loro per la mente.
Quindi quelle parole erano vere...rimuginò, guardando fuori dal finestrino il panorama che gli sfrecciava sotto gli occhi.
Quel bacio doveva senza dubbio esserne la conferma.
Arrossì ancora al pensiero, allontanando istintivamente le mani dal corpo del mago.
Shaoran parve accorgersi di
quel gesto perché si voltò verso di lui
«Kurogane-san...» sussurrò, per evitare che il
tassista sentisse e facesse domande inopportune «Cosa è
successo, di preciso, a Fay-san?»
«Io...non lo so. Vorrei saperlo ma...sono arrivato tardi...»
Doveva avere proprio
un'espressione pietosa perché Shaoran aveva allungato la mano
per afferrargli il braccio «Non preoccuparti, l'importante
è che sei arrivato in tempo per salvarlo. Dopo aver attraversato
la...» abbassò lo sguardo, indeciso, per poi scuotere la
testa e pensare che fosse meglio non pronunciare parole che avrebbero
insospettito il conducente «...la tu-sai-cosa che deve aver
visto, secondo te?»
Kurogane si morse il labbro, voltandosi di nuovo verso il finestrino «Te l'ho detto, non ne ho idea...»
«Infatti ho detto
secondo te...in ogni caso quando sei arrivato lui era già...beh
già in questo stato?»
«No»
Non voleva parlarne. Non voleva parlare di niente.
Non voleva ricordare...
«Era...era cosciente?»
«Sì»
«Da-davvero?»
smise di guardarlo per voltarsi verso il suo finestrino. Poi si volse
di nuovo verso di lui «E ha detto qualcosa?»
«Sì»
Shaoran rimase in attesa
che quello continuasse, ma a quanto pare non erano questi i suoi
progetti così si schiarì la voce e sussurrando chiese
«E che ha detto?»
«Mi ha chiesto se ero
una visione» rispose tutto d'un fiato Kurogane, chiudendo gli
occhi dall'esasperazione. Era impossibile zittire quel ragazzino
curioso, quanto valeva dirgli tutto «Mi ha chiesto se fossi
veramente io e quando l'ho rassicurato sembrava esserne sollevato, mi
ha detto di sentire freddo -e ci credo- e poi...poi...» strinse i
pugni: beh magari non gli avrebbe detto proprio tutto. No, certe cose erano e dovevano rimanere private «E niente. Poi niente»
«Ah...» Shaoran
abbassò lo sguardo su Sakura e l'espressione gli si
addolcì «Sai? Sono contento che Sakura non sia sveglia in
un momento come questo...sì, lo so che è sbagliato essere
felice del fatto che è svenuta ma...»
«No, hai perfettamente ragione...» rispose Kurogane, zittendolo.
Il silenzio calò
nell'abitacolo dell'auto, fatta eccezione per l'autista che lanciava
maledizioni e imprecazioni contro le altre macchine e la neve, che
aveva reso l'asfalto scivoloso.
«Kurogane-san...»
«Mmmh?»
«Grazie»
Il moro si voltò,
senza capire e Shaoran gli sorrise «Ti ringrazio sia a nome mio,
sia di Sakura e, soprattutto, di Fay-san...per averlo salvato. Se non
fosse stato per te...»
«Non ringraziarmi» ribatté irritato, prima di sospirare «Se quel...quel...quel mago
non si fosse messo in pericolo, cercando di ammazzarsi, tutto questo
non sarebbe successo...Io ho solo fatto la mia parte...»
Perché non riusciva più a chiamarlo idiota?!
«Beh, grazie lo stesso!»
Il ninja alzò gli
occhi al cielo: quel ragazzino era senza speranze, pensò,
proprio per questo gli si era affezionato?!
Quando finalmente,
rivoltandosi verso il finestrino, scorse delle case illuminate, si
puntello sui talloni come a voler fermare la macchina con la sua sola
forza e si sporse verso il sedile anteriore.
«Si fermi!»
«Eh? Ma non siamo ancora arrivati alla fermata del taxi...»
«Al diavolo!»
rispose di nuovo Kurogane, prima di aprire lo sportello e lanciarsi
fuori con un salto, sotto lo sguardo scandalizzato di Shaoran e del
tassista.
«Ma è pazzo?!» ripeté quello, accostando verso la strada.
«No» rispose
Shaoran, aprendo lo sportello, una volta che la macchina si fu fermata
«E' solo terribilmente preoccupato. E lo sono anch'io. In ogni
caso, grazie per il passaggio...»
«Ma...e i soldi?!»
«Tenga
questo...» Shaoran gli mise in mano un grosso pezzo di ghiaccio,
preso la mattina precedente, dal castello di ghiaccio.
Il tassista ritrasse la mano congelato, mentre la sfera gelata rotolava sul sedile anteriore, bagnandolo.
«Ma cosa...?»
«Mi spiace, ma non ho
altro da darle, sul serio...ringrazi solo la mia amica per aver salvato
la tua città dalla catastrofe...sa? La prossima estate potrà tornare ad andare a mare...arrivederci!» con
quelle parole enigmatiche il ragazzo uscì correndo, e quando si
richiuse lo sportello, il tassista rimase imbambolato a guardare
l'asfalto, le sopracciglia aggrottate, cercando di spiegarsi il
significato di quelle parole.
TO BE CONTINUED
Next-> "Solo un desiderio"
«Salvalo!» pregò Kurogane, gli occhi lucidi,
inginocchiandosi davanti alla strega «Solo
questo...salvalo...»
«Perché dovrei farlo?» chiese, incrociando le braccia, sotto lo sguardo scandalizzato di Watanuki e Kurogane.
«Eh?! Ma che...? E' il mio desiderio!»
«Tu non vuoi che muoia?»
«No!»
«Non vuoi che sparisca?»
«Certo che no!»
«Il prezzo da pagare sarà molto alto...»
«Non ha importanza!»
s s s
Allora, vi
anticipo che il prossimo sarà l'ultimo capitolo della prima
parte, quindi state buoni che non vi farò aspettare troppo per
l'aggiornamento!
Mi rendo conto che questo capitolo è corto, inutile, e forse
anche stupido, se lo pensate beh chiedo perdono. Il prossimo spero che
sarà meglio...
Che dire??? Eeeeh vi era mancata questa frase?? ^^ (No n.d.sappiamo chi) tu sempre gentilissimo!
Comunque dicevo...volevo fare pubblicità a quattro ff, non me ne vogliate! ^^"
- La prima si chiama Elements di Your guardian Angel, qui il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=569362&i=1
- La seconda è Cose spericolate di KuroFai fan, breve e divertente! Qui il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=547033&i=1
- La terza è Twilight-Tsubasa Version di Sisters4ever, qui il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=547741&i=1
- La quarta non c'entra niente con Tsubasa ma la consiglio comunque agli amanti dello yaoi e dello yuri. Il titolo è Dracula- The real story di epic_win. Qui il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=564878
Consiglio in generale di leggere le storie di Your guardian Angel, di valerio93, di Sakura Nakamura (in questo caso soprattutto per i fan di Twilight o di Hetalia e specialmente le UsxUk).
Beeeene scusate dopo tutto questo spam e questa pubblicità occulta passiamo ai ringraziamenti:
Se hai aggiunto questa storia ai preferiti sei un folle ma ti stimo.
Stessa cosa se l'hai aggiunta alle ricordate o alle seguite.
Se hai commentato ti amo direttamente.
Se non hai fatto nessuna di queste cose ma comunque stai leggendo
questo messaggio beh...sbrigati a fare uno dei punti sopraccitati. xD
Beeene passiamo ai recensitori:
@Ne_chan: ho aggiornato senza
aspettare tutti e ti ho pure fatto pubblicità occulta, ora non
puoi lamentarti. Ribadisco: voglio una recensione chilometrica!!
ç__ç Beh mi andava che la facesse fuori Kuro, anche
perché i protagonisti di questa ff non sono Shaoran e Sakura ma
Fay e Kurogane. Come ha fatto ad ucciderla? Ti rispondo subito: l'ha
uccisa con la spada di ghiaccio dell'armatura, e l'armatura è
stata creata con la magia dallo spirito, quindi è come se il
ninja l'avesse uccisa con la sua stessa magia! Spero di essere stata
esauriente! ;)
@harinezumi: Il peggio non
è ancora venuto, verrà nel prossimo capitolo! Bwahahahah
*risata malvagia* Ok la smetto e rispondo intelligentemente! XD
Grazie per tutti i complimenti e sì, ribadisco, quel ninja
è proprio da sposare!! °° Sappi comunque che nella
seconda parte della storia ci saranno molti riferimenti a questa prima
parte. Spero che ti piaccia anche questo capitolo! ^^
@valerio93: eee
pubblicità anche per te! XD Ahahah lo so che probabilmente ti
aspettavi una qualche scena hot tra loro due ma come ti ho spiegato non
ce li vedo in quel modo! Peccato che dovrete aspettare tutti molti
capitoli prima di... Ok STOOOOP, o spoiler in vista >__>
@SakuraX16: Eccoti
accontentata, voglio aggiornare presto così da pubblicare
l'ultimo capitolo della seconda parte giusto il 31 Dicembre!!! */////*
Secondo te è un'idea folle?? XD Al prossimo capitolooo =3
@Tomoyo93: eeeeh
sìì il fazzoletto ti sarà utile nel prossimo,
anche perché stavo piangendo io stessa che sono
l'autri--l'autri... *scoppia in lacrime, incapace di continuare* ma non
temere, la speranza è l'ultima a morire! Alla prossima, un bacio!
@Roby Bonny: Quel "per ora" mi
mette i brividi... =S Hai in mente di soffocarmi nel sonno?!?!?
>o< Ti chiedo perdono per i prossimi capitoli! Gomenazai!
Gomenazaaaaaai!!
@Your guardian Angel: il mio
sugooooooooooo °° Non ho ucciso Fay, bakaaa e comunque NON eri
proprio per niente convincente, eh!! Yuuuh ho fatto una rima! *o* Ooook
basta sto sclerando, ma ti ripeto, ho fame. Non vedo l'ora di leggere
di Shaoron comunque! ;) P.s: è ufficiale, sai dire solo "povero
X, povero Y" ahahha noo scherzo, my gravy!
@MokoChan95: Ma non si
può capire quanto ami i commenti colorati!!! °O° Ok
spero di non averti distrutto...perché devi resistere per lo
meno fino al prossimo...ma a pensarci non ti distruggere anche dopo
perché se non non saprai mai come finisce questa storia e ti
deprimerai ancora di più!!! D:
@mago666: Emh, non faccio
spoiler... (E preferisci avere sulla coscienza la depressione della
lettrice?!? Egoista!! n.d.Kurogane che estrae la katana) Ma nooo
semplicemente non voglio far deprimere nessuno in anticipo! Beeh ti
posso dire solo questo: la storia NON è finita, c'è una
seconda parte, che inizia col capitolo 19, quindi qualsiasi cosa
succeda non temere, non tutto è finito!!! ç___ç
E dopo queste risposte eccessivamente intelligenti -scusate ma in
confronto alle vostre recensioni le mie parole sono stupide, inutili e
sature!!!- (Ma che c'entra sature, quelli sono i grassi! n.d.Kurogane
che per confermare le sue parole sfoglia un libro di Biologia) E' lo
stesso!!! x'(
Comunque ho molta fame quindi vi saluto qui.
E mi raccomando, se avete tempo leggete e commentate quelle storie che
vi ho consigliato, agli autori queste cose fanno piacere °°
Kiss kiss a presto! Sayonara e...
Pastaaaaaaaaaa! =D
Z
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Capitolo 18 *** Solo un desiderio ***
FF tsubasa 19 FINE
Ed eccovi la tanto attesa fine della Prima Parte! Buona lettura! =D
Capitolo 18
Solo un desiderio
Quando Kurogane svoltò l'angolo, il cuore gli
mancò di un battito nel riconoscere quel tanto odiato negozio,
che adesso al contrario era la sua ancora di salvezza.
«Strega!» prese a urlare, correndo «STREGA DEL CAVOLO!»
Raggiunse il giardino e in
quello stesso istante la porta si aprì mostrando un assonnato
Watanuki con le palpebre pesanti.
«Ma cosa...Kurogane-san?»
«Fammi entrare!»
«Eh?»
«Spostati...»
«C'è anche Fay-san...»
Kurogane raggiunse le scale e gli lanciò un'occhiata di fuoco «Dov'è quell'accidenti di stre-...»
«Eccomi»
Kurogane e Watanuki trasalirono, mentre alle spalle dell'occhialuto appariva la donna tanto cercata dal primo.
«Yuuko-san» fece il ragazzo, indicando Kurogane «Ma che significa?! E perché Fay-san...»
«Hai un desiderio,
Kurogane?» lo interruppe la strega, e Watanuki cominciò a
muoversi a quel suo modo strano, irritato di non essere neanche preso
in considerazione.
«Salvalo!»
pregò Kurogane, gli occhi lucidi, inginocchiandosi davanti alla
strega «Solo questo...salvalo...»
«Perché dovrei farlo?» chiese, incrociando le braccia, sotto lo sguardo scandalizzato di Watanuki e Kurogane.
«Eh?! Ma che...? E' il mio desiderio!»
«Tu non vuoi che muoia?»
«No!»
«Non vuoi che sparisca?»
«Certo che no!»
«Il prezzo da pagare sarà molto alto...»
«Non ha importanza!»
A dispetto delle sue
aspettative la donna sorrise compiaciuta «E' proprio quello che
volevo sentirti dire, Kurogane...»
«Beh qual è il prezzo?»
Il sorriso scomparve dal viso della strega, che si trasformò in una maschera compunta «E' molto alto...»
«Allora?»
«La tua relazione con lui.»
Lo disse tutto d'un fiato come per sminuirla, ma quella frase colpì Kurogane come un pugnale al petto.
Quando riprese l'uso della parola si azzardò ad aprire bocca «Eh...L-la mia...cosa?»
«La tua relazione con lui...»
Kurogane spalancò
gli occhi confuso ed arrossì leggermente «In che senso?
Sta succedendo la stessa cosa della principessa ed il ragazzo?!»
«Nel senso...»
rispose Yuuko come se stesse spiegando le tabbelline ad un bambino
delle elementari «che Fay perderà tutti i ricordi che ha
di te e quindi...tu per lui sarai un estraneo. Solo un estraneo...»
Kurogane trasalì scandalizzato, prima di accorgersi di aver stretto le braccia intorno al corpo immobile del biondino.
«Cioè lui...non ricorderà...più niente?»
«No, non ricorderà niente limitatamente a te.
In questo è diverso dalla storia di Shaoran e Sakura: lei
infatti non ricordava niente di nessuno...però è simile,
in parte, anche se non dovrai viaggiare per le dimensioni alla ricerca
delle piume dei suoi ricordi. Fay continuerà a provare affetto
per loro due, ma tutto ciò che ti riguarda sparirà dalla
sua memoria...è questo il prezzo equo da pagare,
perché...non c'è altro modo di salvargli la vita. Anche
se doveste andare in un ospedale, non ce la farebbe...»
Kurogane sentì un groppo in gola e pensò di non essere più capace di respirare...
Era quello il giusto prezzo da pagare?!
Con un sospiro di
esasperazione il moro abbassò lo sguardo -cosa che non avrebbe
mai fatto fino a qualche giorno prima- e guardò il biondino
svenuto.
I lineamenti dolci
rilassati per quella specie di stato di svenimento-morte apparente, le
mani abbandonate contro il suo petto, così...tenero.
Così...debole. Troppo debole.
«Va bene...»
rispose, deciso, rialzando lo sguardo e stringendo le palpebre
«Tutto purché non muoia!»
La donna sorrise questa volta di dolcezza e allungò una mano, mentre il corpo di Fay si illuminava sollevandosi.
Kurogane lo lasciò andare a malincuore, guardandolo mentre fluttuava verso la strega.
«E' terribile quello che vi è successo...»
«E scommetto che era
inevitabile, eh?» esplose il moro, rosso di rabbia
«Scommetto che lei sapeva già cosa sarebbe successo!»
«Se lo avessi saputo
sarei stata una veggente...quindi no, non l'avevo previsto. Ma tutto
rimane comunque incondizionatamente inevitabile. Il destino vi sta
giocando un brutto scherzo, a tutti e due...però bisogna andare
avanti...»
Kurogane sbuffò infastidito spostando lo sguardo «Come se avessi altra scelta...»
«Questa è la
vera forza, Kurogane...spero che tu l'abbia compreso, adesso. Ah, e
Watanuki! Fa qualcosa di utile invece di stare qui a fissare come un
ebete la scena...porta Fay nel letto degli ospiti...»
«Non stavo guardando
la scena con espressione ebete!» urlò il ragazzo,
iniziando a muovere le gambe e le braccia in maniera improbabile, al
suo solito modo, e fare facce seccate «Sei tu quella impassibile
con sempre lo stesso sguardo!»
«Muoviti»
«Sì, Accidenti!» e, ancora borbottando, si allontanò seccato, seguito dal fluttuante corpo del mago.
«Mi dispiace tanto» concluse, con gli occhi lucidi.
Kurogane sospirò
rialzandosi e sedendosi accanto a lei sulle gradinate, le mani sul
viso, l'espressione stanca ed esasperata.
«Sii forte...» fece lei, accarezzandogli i capelli.
Quello trasalì
ritraendosi «La prego non...non mi tocchi...non...» la voce
gli si incrinò nel ricordare quella stessa frase pronunciata dal
biondino.
«Non mi toccare!»
Non preoccuparti, non accadrà più... pensò, stringendo i pugni sulle ginocchia.
«Ma ho voglia di
credere che il destino, in futuro, abbia in serbo per entrambi un
qualcosa di eccezionale...» Kurogane si limitò ad alzare
lo sguardo su di lei, per poi sospirare «Ne dubito...»
«Kurogane-san! Yuuko-san!» I due si voltarono sorprendendosi nel vedere Shaoran con in braccio Sakura.
La strega si alzò,
dei due la più preoccupata. Il suo sguardo si soffermò
sul corpo immobile di Sakura e la sua bocca formò una grossa O.
«Oh...no, non mi dire che anche tu...»
«Sakura sta
bene!» si affrettò a spiegare Shaoran, comprendendo
l'errore «In ogni caso...Fay-san?»
«Starà
bene...» la strega sorrise dolcemente e si voltò verso
Kurogane, il quale aveva ancora lo sguardo perso nel vuoto.
«Ho avverato il suo desiderio...»
Shaoran annuì mentre
lei mosse un dito ed anche il corpo di Sakura si illuminò
sollevandosi e fluttuando all'interno del negozio.
«Waaatanuki! Occupati anche di lei...»
«Agli
ordini...» mormorò sarcastico quello, facendo il segno di
saluto dei soldati, ma quando i suoi occhi incontrarono quelli di
Shaoran ammutolì fermandosi «Shaoran-kun! Anche tu qui! Ah
ma questa è Sakura-chan?»
Shaoran annuì con un sospiro e lo salutò con la mano.
«Watanuki non perdere
tempo...» lo rimbeccò Yuuko, muovendo meccanicamente una
mano «Sbrigati e fa quello che ti ho detto o invito
Doumeki...»
«Cos-? EEEEH?!?! Non dirà sul serio?! Che c'entra quello?!»
«Ti avverto che lo faccio!»
«Ma...E VA BENE! Accidenti a lei e quel cretino ingordo scroccone mangiatore di bento!»
Una volta che fu scomparso dietro la porta, Yuuko sghignazzò.
«Inviterà davvero qui questo ragazzo?» si sorprese Shaoran inarcando un sopracciglio.
«Oh no, certo che no...è solo un modo per manipolare Watanuki!»
«Ah...quella era la mia seconda ipotesi.» concluse il bruno, sarcastico.
Fay aprì gli occhi e le macchie incolori che vide lo convinsero a richiuderli.
Vide un soffitto di legno...
Facendosi forza si
alzò a sedere, ma dal momento che la testa gli girò
incredibilmente si portò una mano sulla fronte, con una smorfia
di dolore.
«Buongiorno e bensvegliato, Fay!»
Il biondino sussultò voltandosi verso la voce.
Lì c'erano una strega, la strega Yuuko, poi Shaoran, Sakura e...
«Ma cosa...?
Dove...dove sono? Che è successo? Il castello di ghiaccio e
poi...c'era lo spirito e...sono entrato nella porta, ma non...non
ricordo, io...»
«Sta tranquillo, ora
è tutto a posto...» fece la strega con un sorriso, mentre
Shaoran e Sakura correvano incontro al biondino.
«Anche voi due qui!» li abbracciò con un sorriso e gli occhi lucidi «Che è successo?»
«Sei stato male...» rispose Shaoran «Ma ora va tutto bene...»
Fay sorrise loro e accarezzò i capelli di Sakura.
«Sono contento che anche voi stiate bene e...»
«Sicuro di stare bene?!»
Fay, sentitasi afferrare la maglia, si voltò in direzione della voce...
Gli si era quasi bloccato il respiro quando aveva visto quei bellissimi occhi azzurri aprirsi...finalmente!
Era vivo!
E lui...era felice, per questo.
Non aveva nemmeno ascoltato le parole della strega in direzione del biondino, preso com'era a guardarlo come incantato.
I due ragazzi gli erano subito corsi incontro e si erano abbracciati.
Kurogane sentì un qualcosa simile ad un pugnale caldo nel petto.
Non sapeva se fosse una sensazione positiva o negativa...
Positiva perché quei tre formavano un bel quadretto, negativa perché...in parte, si sentiva escluso.
Poi, vedendo quelle guance prendere un minimo di colore, si sentì meglio, anche se...quella voce stanca...
«Sicuro di stare bene?!» gli aveva chiesto, raggiungendolo e afferrandolo per la maglia.
Lui si era voltato confuso, aveva battuto le palpebre un paio di volte ed era sbiancato.
«S-sì...» rispose, timidamente, abbassando lo sguardo, sorpreso evidentemente da quella stretta.
«Ma tu...» fece, rialzando lo sguardo.
Quegli occhioni azzurri,
così lucidi...erano così belli. Credette di potersi
perdere in quello sguardo...per sempre...
«Tu chi sei?»
Sussultò.
Fu come se qualcuno lo avesse pugnalato da dietro, ed estratto il pugnale, lasciandolo annaspare alla ricerca di ossigeno.
Allontanò con uno
scatto le mani, mollando la presa sulla sua maglia, ed
indietreggiò fino ad alzarsi e continuare a guardarlo con gli
occhi spalancati e la bocca socchiusa.
Shaoran e Sakura
indietreggiarono inorriditi, dal momento che la strega non aveva detto
loro che prezzo avesse pagato il più grande.
Shaoran, tuttavia, confuso
e turbato, stava per aprire bocca per intervenire che la mano della
strega afferrò la spalla sua e quella di Sakura, spingendoli
indietro «Lasciamoli soli...» si aprì la porta alle
spalle, ed uscì seguita silenziosamente dai due.
Kurogane, dal suo canto,
non si era nemmeno accorto che la porta si era richiusa dietro la
strega, né tanto meno che i tre erano usciti. Era incredibile.
Si era aspettato quella reazione dal biondino, era stato avvertito
eppure...era incredibile. Assurda. Terribile.
Deglutì, a vuoto.
«Kurogane» rispose, incolore.
«Ku-ro-ga-ne?»
ripeté Fay, come a volerne saggiare la pronuncia «Ci
conosciamo?» insistette poi, confuso, e sorpreso dalla reazione
del moro.
Kurogane lo osservò ancora, in una vana speranza di vederlo scoppiare a ridere assicurandolo di averlo preso in giro.
«No» rispose semplicemente, incapace di dire altro «Non ci conosciamo...»
«Ah...» non del
tutto convinto il biondino finse una specie di sorriso «Allora
come mai ti sei preoccupato per me?»
Kurogane trasalì, abbassando lo sguardo «Conosco quei due ragazzi...»
«Ah, ti riferisci a Sakura-chan e Shaoran-kun?»
Kurogane annuì prima di alzare uno sguardo pietoso verso di lui.
Fay batté le
palpebre colpito da quello sguardo e ridacchiò dall'imbarazzo
«Bene...» fece, imbarazzato, allungando una mano «Io
sono Fay. Allora piacere...Kurogane»
Fu un colpo, anche quello.
«E' un nome
lungo...» disse, con una smorfia, mentre qualcosa gli pungeva gli
occhi. Sicuramente doveva essergli entrato nell'occhio un qualcosa di
fastidioso.
Ora si aspettava che quello ridesse decidendo di chiamarlo con qualche nomignolo idiota.
«Ah...già...»
Deluso, ancora.
Si voltò, deciso a chiudere là quella faccenda «Beh scusa per prima...»
«Vai via?»
«Raggiungo gli altri due...»
Gli tornarono in mente le urla del biondino, quella serata che si era ubriacato.
«Non lasciarmi!»
Si diresse verso la porta e la spalancò, girandosi un'ultima volta.
«Allora, cerca di stare meglio...»
Chiamami in qualche modo stupido, ti prego!
Fay gli sorrise «Grazie...emh...Kurogane...»
Deluso, di nuovo, definitivamente.
Quando si richiuse la porta alle spalle fu come se avesse chiuso anche una parte della sua vita.
Per sempre...
«Sei un
idiota!» fu l'ultima cosa che disse, alzando lo sguardo alla
luna, che riluceva pallida nel buio della notte.
«Per questo credo di amarti...»
x.X.x FINE PRIMA PARTE x.X.x
s s s
Vi aspettavate un'anticipazione vero??? E invece no, perché, non volevo annunciarvi niente del prossimo capitolo!
Sì perché questa ff NON è finita, o meglio, è finita la PRIMA parte.
Che dire, eh?? (Guarda non parlo neanche più, sai tanto cosa ne
pensi a riguardo... n.d.Kurogane che scuote la testa lentamente) non
credo di essere dell'umore giusto per contestarti!
Comunque dicevo: che capitolo deprimente, eh? Ogni volta che lo leggo mi viene da piangere...sarò solo io??
Avverto che non è altro che un preludio per quello che
verrà dopo, dove l'angst è all'ordine del giorno...ma non
temete, per chi mi conosce sa bene che non riesco a scrivere SOLO
angst, troverete anche scene esilaranti, alcune più "sdolcinate"
e qualcuno "paradossale" per il resto...non vi dico nient'altro, non me
ne vogliate!! ^^"
Quindi, inizio col ringraziare le 16 [fantastiche] persone che hanno aggiunto questa storia alle seguite, e quindi:
1 - angel92YH
2 - areon
3 - giumadness
4 - Karua
5 - LetyJR
6 - mago666
7 - MokoChan95
8 - Ne_chan
9 - ooOHime_sanOoo
10 - Rosina87
11 - SakuraX16
12 - sayoko17
13 - strawberrygirl
14 - valerio93
15 - Yuma_29
16 - _Chibi_chan_
Le 10 che l'hanno aggiunta alle preferite:
1 - harinezumi
2 - KuroFai fan
3 - Layshaly
4 - piccola_pulce
5 - Roby Bonny
6 - Sakura Nakamura
7 - shiya_euphie
8 - Shyray
9 - Tomoyo93
10 - valerio93
e valerio93 che l'ha aggiunta alle ricordate...ma volevo chiedere
un po' a tutti...perché non commentate?!? ^^" anche una
parolina, una...LETTERA...insomma almeno per farmi sapere se vi piace
la storia -e se la state leggendo penso di sì- quindi beh...i
motivi per cui vi piace, ecco, mi farebbe sul serio tanto piacere! ^^
E ringrazio, come sempre, le 9 persone che hanno commentato lo scorso capitolo! :D
@valerio93: ahah prego,
l'importante è che aggiorni tu, ora. V.v p.s: Io AMO questi
tassisti!!! Fossero tutti come questi!!! =D (ma io col lavoro ci
dovrò pure campare? n.d.un tassista) ooook effettivamente...
@Your guardian Angel: aggiorna
aggiorna aggiooorna! Ma perché ti sottovaluti, tu sei stata la
mia sensei!!! >__< se non fosse per te che alle medie hai
convinto me e Rosy a iniziare a scrivere qualcosa io starei ancora con
le mani in mano!!! >-<
Il mio sugoooo <3
@Roby Bonny: eccoti accontentata, dimmi che ne pensi!!! E...grazie per avermi perdonata! ^^
@MokoChan95: Noooo, i rubinetti
noooo D: *fugge via inseguita da un ghignante Ivan che tra i capelli ha
un girasole* Ultimamente ho terrore dei girasoli...immagino che
potrebbe apparirmi Ivan da un momento all'altro e di darmi una
rubinettata in faccia à_à
@Ne_chan: Ti ispira ancora??
Sicura?? E' di un deprimente assurdo ma almeno Kuro ha capito quello
che prova per quel maghetto svampito. Comunque ho rispettato la tua
richiesta del video: ho aggiornato! v.v Meeeeeeeew p.s: se non scrivi
una recensione kilometrica mi offendo, sul serio!!! XDXDXD
@Shyray: spero di non averti
fatto deprimere troppo, allora!!!ç__ç P.s: ma che scena
avevi in mente, quando Shao scende dal taxi??? =D Mi piace sentire le
opinioni di tutti! ^^
@SakuraX16: e fai bene a starci male...ooook chiedo umilmente perdono NON uccidermi!!! Kudasaaaaaaaaaai!!! >o<
@Tomoyo93: hai ragioneee, sei
quella che ha indovinato più cose su questo capitolo...e poi hai
ragione, è quello che mi sono sempre chiesta leggendo e vedendo
tsubasa! Ma se Yuuko ormai li conosce non potrebbe fare loro degli
"sconticini"?? Insomma d'accordo la cosa del giusto prezzo, però
voglio dire....T___T
@Layshaly: beeeh devo dire che
allora mi dispiace di aver aggiornato così presto!!! XD In caso
l'importante è che la storia ti piaccia, e quindi mi rende
felice sapere che è così. Sperando che non mi
abbandonerai dopo questo ultimo-ma-non-ultimo capitolo deprimente.
Sayonaraaaa!
Come concludere?? Ci sentiamo prestoooo, al prossimo capitolo!!! =)
Sayonara e...
Pastaaaaaaaaaa! =D
Z
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Capitolo 19 *** 2. L'alba del tramonto ***
FF tsubasa 2- 19
Seconda Parte
Capitolo 19
L'alba del tramonto
«Avete
recuperato la piuma giusto?»
Era da poco sorta l'alba, dopo una nottata -alquanto movimentata- i
quattro avevano dormito all'interno del negozio, mentre Mokona
teletrasportava il micino attraverso il banju nero, per poi
raggiungerli volando. Adesso tutti indossavano i loro vestiti soliti,
di quando stavano per abbandonare una dimensione alla volta di una
nuova ed ancora sconosciuta.
Fay si stava ancora cambiando in camera, e da almeno dieci minuti gli
altri lo stavano aspettando, compresi Yuuko e Watanuki, che nel
frattempo stava preparando un bento che avrebbe consegnato ai viandanti
prima che partissero, dal momento che non avevano più un
soldo.
Shaoran e Sakura annuirono in direzione della strega che li scrutava
con le mani incrociate al petto.
Kurogane, dal canto suo, continuava a guardare il vuoto con il capo
abbandonato sui palmi, l'espressione sconsolata.
«Sì, alla fine ce l'abbiamo fatta...»
Yuuko annuì poggiando lo sguardo sul moro che continuava a
non guardarla.
«Scusate...» disse poi rivolta verso Shaoran che
annuì allontanandosi con Sakura.
Raggiunto il ninja, la strega si schiarì la voce,
meritandosi una sua occhiataccia.
«Non puoi stare lì seduto per sempre...»
Kurogane si limitò a guardarla con rabbia, anche quando lei
si piegò per sederglisi accanto.
«Vedi il lato positivo di tutta la faccenda!»
«Perché, c'è un lato
positivo?» fece con sarcasmo, voltandosi dall'altra parte.
«Sì: siete riusciti nel vostro scopo,
cioè recuperare la piuma della principessa Sakura.»
«A che prezzo però...»
La donna tramontò gli occhi al cielo e gli poggiò
delicatamente una mano sul polso «Ti stai forse pentendo di
averlo salvato? Preferiresti che ti ricordasse sepolto sotto cumuli di
neve in un tetro cimitero?»
Kurogane trasalì voltandosi di scatto verso di lei e
afferrandole il bavero della veste «Sta scherzando?! Non lo
ripeta mai più! Non dica più una cosa
simile!»
«Kurogane, so che le buone maniere non sono il tuo forte, ma
potresti anche essere più delicato...»
Più che la frase nel suo complesso furono le ultime parole a
far ammutolire e ritrarre il moro.
Aveva ricordato il discorso del biondino, quella volta al negozio...
«Aiha...Sei
sempre così violento...»
«Tu sta zitto!
Idiota! E poi è quello che volevi, che ti lasciassi andare,
no?»
«Sì
ma potevi essere anche più delicato...»
Sforzandosi con tutto se stesso di non ricordare i dettagli di quella
giornata e i comportamenti equivoci del mago, strinse i pugni e si
alzò, sistemandosi meglio il mantello in spalla.
«Senti, Kurogane, che hai in mente di fare col
gattino?»
Kurogane la guardò perplesso, come se si fosse ricordato la
cosa solo in quel momento «Accidenti!»
«Tanto, da come ho capito, Shaoran, Sakura e Mokona sanno
della
sua esistenza e il caro Fay è talmente dolce che
sarà
contento di avere un secondo
animaletto...»
«Secondo?» Kurogane la guardò senza
capire mentre quella sorrideva maliziosa.
«Oltre te intendo...»
«MA CHE STA DICENDO?!»
Era scoppiato, di nuovo, rosso come un peperone.
Quella maledetta strega
del cavolo che adora vedermi arrabbiato! Mi ricorda qualcuno...
«Sta a te decidere se continuare ad occupartene oppure
lasciarlo qui...»
Kurogane si morse il labbro -gesto alquanto inusuale per lui- e
guardò il micino che gli si strofinava tra le gambe, facendo
le
fusa.
Lo prese in braccio, si risedette e se lo poggiò sulle
ginocchia, guardandolo.
Il micetto lo guardò coi suoi occhi dalla pupilla verticale
e
aprì la bocca mostrando due canini appuntiti ed una fila di
piccoli dentini bianchi.
Quegli occhi azzurri...
Così simili a quelli del mago...troppo simili...se non fosse
per la pupilla...
Quanti ricordi...
«Lo porterò con me» decise, rizzandosi
sulla schiena
e guardando con decisione la strega che sorrise alzandosi.
«Perfetto, in parte me lo aspettavo...comunque dovresti
dargli un nome, no?»
Il moro fece una smorfia, annoiato «E perché
dovrei?»
«Ah sempre il solito burbero! Tanto so cosa ti
farà cambiare idea, o meglio...chi...»
Kurogane spalancò gli occhi ed arrossì di nuovo
all'allusione della strega voltandosi per fronteggiarla con uno sguardo
di fuoco.
«Senta, adesso...!»
«Ohayo!»
«Eccolo che arriva!» sorrise la strega guardando
con aria
di sfida un Kurogane così rosso di rabbia -o forse
imbarazzo-
che tra un po' avrebbe iniziato a fumare dalle orecchie.
«Non credere che la conversazione sia finita qui, maledetta
strega! E' solo rimandata!»
«Certo, certo! Anche se ne dubito, con tutti i pensieri che
avrai...»
«LA SMETTA!»
Sull'uscio apparve una sorridente figura slanciata, che indossava un
lungo abito bianco orlato di disegni azzurri, coperto da una tunica dai
bordi di pelliccia...
«Buongiorno a tutti!» cinguettò un
sorridente Fay saltellando verso i due seduti.
Kurogane, senza volerlo, divenne dello stesso colore della melanzana,
forse anche più scuro, mentre la strega si liberava dalla
sua
presa e si alzava per poi poggiare una mano sulla spalla di Fay,
superandolo.
«Pronto per partire verso il prossimo mondo?» gli
sussurrò, quando lo raggiunse.
Fay si voltò a guardarla con un sorriso che andava da
orecchio a
orecchio e si mise una mano sulla fronte come il saluto di un soldato
«Prontissimo!»
E quella risata...
Quella risata che non era più tanto insopportabile, in
fondo...
Quando la strega scomparve, Fay smise di ridere e, sentendosi
osservato, si voltò verso Kurogane.
Non riusciva proprio a capire quella persona, pensò Fay.
Sembrava sempre così triste, come se avesse qualcosa che non
andava, e lui non riusciva a capirne il motivo.
Nonostante tutto, anche Shaoran e Sakura sembravano essere infelici per
lui, e quindi si sentiva come escluso.
Come se...gli stessero nascondendo qualcosa. Ma non voleva e non doveva pensarci, se
non aveva intenzione di addossarsi altri problemi, oltre agli infiniti
che già aveva.
Nonostante tutto, decise di sederglisi accanto e di sorridergli in quel
modo gentile.
Seppur non lo conoscesse che da poche ore, era come se avessero passato
insieme anni.
Era una sensazione strana...che come molte altre non si sapeva
spiegare...
Quando lo vide guardarlo con un'espressione da cane abbandonato si
sentì improvvisamente inutile così smise di
sorridere ed
abbassò lo sguardo, concentrandosi sulle mani che teneva
incrociate.
D'altronde doveva solo aspettare che Watanuki tornasse col bento...
E si sentì ancora osservato, ma questa volta in maniera
diversa...era come se l'altro lo stesse studiando.
Kurogane era rimasto letteralmente spiazzato quando il mago idiota gli
aveva sorriso con quel...quel dolcissimo sorriso.
Mai gli aveva sorriso così, con quella
sincerità...
O forse sì, la serata prima sulla neve quando...quando...
Non doveva pensarci.
Quando però quello si era voltato improvvisamente
preoccupato comprese che era per colpa sua.
Doveva smetterla di rimuginare sul passato, quello che era stato era
stato ora era iniziata una nuova vita, sia per lui che per quel
biondino, con la sola differenza che lui non era presente in quella
dell'altro, cosa che non si poteva dire per il contrario.
Guardandolo meglio si accorse di una cosa...una cosa che prima non
aveva notato...
Il biondino indossava sì il solito vestito, ma anche...
«Hey com'è possibile che hai di nuovo quel
mantello?!»
Alla fine, quella mattina la strega gli aveva detto che Fay le aveva
donato quel mantello come pagamento, sebbene non avesse voluto
rivelargli quale fosse stato il desiderio del biondino.
Adesso, però, ce lo aveva di nuovo lui.
«Oh questo?» rispose guardandolo ingenuamente e
scuotendo
una parte di stoffa «L'ho barattato in cambio di tutti i
vestiti
che abbiamo comprato in questo mondo.»
«Che cosa?! Stai scherzando?! Ma se avevi speso tutti i soldi
per comprarli!»
Non era questo il problema più grande...erano dei
ricordi...quei
vestiti li aveva comprati quando ancora era normale, o per lo
meno...con la memoria.
Fay sbiancò, stringendo i pugni «Tu come fai a
saperlo?»
Preso dall'imbarazzo Kurogane prese a cincischiare con i lacci del suo
mantello «Come faccio a saperlo? Ecco....beh...me l'ha detto
il
ragazzo...»
«Shaoran-kun?»
«Già...ma ciò non cambia quello che hai
fatto!»
Il biondino guardò il proprio mantello e poi ripose lo
sguardo
sul moro «La cosa ti disturba in qualche modo?»
«Co-...? No, no...scusami, va tutto bene...lascia stare.
Infondo ti sarà utile quel vestito.»
«Sì, e poi è un ricordo...»
«Mmmh un ricordo...» Kurogane rivolse di nuovo gli
occhi al
vuoto mentre una ruga gli increspava il centro delle sopracciglia.
Quel silenzio imbarazzato fu interrotto dalla comparsa di uno
spensierato Watanuki che faceva ondeggiare una busta contenente il
bento.
«Molto bene!» esordì Yuuko congiungendo
le mani felice e richiamando tutti a raccolta.
Fay saltò in piedi come punto da uno spillo e Kurogane
svogliatamente lo seguì alla volta della strega.
«Adesso tutti i preparativi sono pronti... e così
potrete
viaggiare per il prossimo mondo, alla ricerca della piuma della
principessa...Mokona!»
Il pupazzetto bianco si sollevò in volo ed aprì
le proprie ali.
Mentre venivano fustigati dal vento e accecati dalla forte luce,
Shaoran prese la mano di Sakura che lo ringraziò con un
sorriso,
mentre Kurogane strinse al petto il povero micio che non stava capendo
niente ed era terrorizzato -infatti aveva preso a graffiarlo- e Fay
teneva tra le mani la busta col bento.
«Buon viaggio! Ci rivedremo presto!» Furono le
ultime parole che sentirono, prima di sparire nel nulla.
«Speriamo...» commentò Yuuko una volta
che di loro sparirono perfino le tracce.
Watanuki la affiancò con un sospiro e le lanciò
uno
sguardo significativo «Neanche questa volta hai voluto dir
loro
tutta la verità...»
«Che sono la stessa strega che hanno già
conosciuto penso
che l'avranno capito da soli, ma in caso contrario non ha
granché importanza.»
«Non mi riferivo a quello...»
Yuuko si limitò a socchiudere gli occhi alla vista dei raggi
solari che filtravano oltre le fronde del ciliegio che c'era nel suo
giardino.
D'altronde, aveva sempre saputo che Watanuki era un tipo intelligente,
anche se non lo dava a vedere.
«Mi riferivo al fatto che Fay-san non ha venduto esattamente
tutti i loro vestiti.»
«No, vero, ma è stato lo stesso Fay a dirglielo,
quindi non era un mio compito chiarire...»
«Certo, però hai taciuto a Fay-san il motivo per
cui ha
deciso di tenere quella giacca nera, sebbene non sapesse neppure che
fosse di Kurogane-san!»
«Ascoltami, Watanuki» Yuuko si sedette ed
invitò il ragazzo a fare altrettanto.
L'occhialuto alzò gli occhi al cielo, irritato, per poi
cedere e
sederglisi accanto, e una volta che si fu accomodato Yuuko riprese a
parlare, dall'alto delle sue lunghe dita affusolate.
«Come sicuramente saprai ogni persona ha le memorie
dell'anima e
quelle del corpo. Fay ha sicuramente scordato tutto ciò che
riguardava Kurogane solo a livello di ricordi dell'anima. I ricordi del
corpo rimangono, sebbene lui, ovviamente, non riesca a comprenderli.
Per esempio, appena ha visto quella giacca dentro di sé
sapeva
che ci era affezionato eppure non ne capiva il motivo,
perché
non lo ricordava. Come hai detto tu stesso, non sapeva che fosse di
Kurogane, o meglio, la sua anima non lo ricordava, ma il corpo
sì. Quindi il povero Fay si ritroverà diciamo...legato...a cose
senza capirne il motivo. Dovrà conviverci
purtroppo...»
«Ma tu tutta questa storia non gliel'hai spiegata,
no?»
osservò, incredulo e arrabbiato «Era suo dovere
saperlo!»
«Non posso avvicinarmi a lui e dirgli di punto in bianco "Sai
tu
conosci già quella persona ma siccome stavi per morire lui
per
salvarti ha pagato come prezzo la vostra relazione e quindi ora non
ricordi niente"!»
Watanuki abbassò lo sguardo, imbarazzato
«Scusami...»
Effettivamente, il discorso di Yuuko non faceva una piega, eppure...
«Capisco che a Fay-san è meglio non dire niente
ma...a Kurogane-san potevi dirlo!»
«No, è stato meglio così, per
lui...» lo
guardò, con quei suoi occhi rossi profondi e improvvisamente
espressivi «Ascolta, Watanuki... non voglio che Kurogane si
illuda o cose simili. E' meglio se affronta la realtà,
quello
che è stato non tornerà e deve farsene una
ragione. Mi
spiace per loro, davvero, ma per il momento è meglio se si
dimentica del signor Flourite...»
«Cosa?! Come fai a dire una cosa del genere?! Prima crei le
coppie e poi le distruggi! Sei...sei...»
«Cosa sono, avanti, sentiamo?»
«Sei...crudele! Ecco cosa sei! Crudele sopra ogni
limite!»
«Non ho decretato io il corso degli eventi,
Watanuki...»
«Non sei tu quella dei "tutto è inevitabile" e
blablabla?»
Yuuko sospirò poggiandogli una mano sulla spalla
«Watanuki
per adesso non posso dirti nient'altro, mi spiace...forse un giorno
arriverà il momento in cui ti spiegherò tutto, ma
non
è ancora giunto. Abbi pazienza, presto capirai tutto...non
perdere la speranza, mai...neanche quando tutto ti sembra
più
nero. Solo quando abbandoni la speranza sei veramente spacciato! Mi
prometti, Watanuki, che mai, per nessuna ragione, tu abbandonerai la
speranza?»
Watanuki rimase come incatenato a quello sguardo, sorpreso: sapeva che
Yuuko era un tipo misterioso che difficilmente diceva quello che le
passava per la mente come ora, ma quel discorso lo aveva
spiazzato...non l'aveva mai sentita parlare così saggiamente.
«Lo prometto» disse semplicemente, sorridendo.
Yuuko gli sorrise di rimando e poi entrambi si voltarono verso il sole
da poco sorto.
La speranza...pensò
Watanuki, chiudendo gli occhi e assaporando quell'aria fresca.
Sì, avrebbe avuto speranza, per quei due...speranza che
qualcosa
potesse cambiare. Erano stati presi di mira dalla sfortuna, un po' di
gioia toccava anche a loro, no?
La luce scomparve e i cinque -sei compreso il micio- si ritrovarono
spiattellati a terra.
Quando Kurogane aprì gli occhi credette di essere diventato
ceco: era accecato da un forte bianco che...si muoveva?
«TU!» urlò, afferrando la povera Mokona
che prese a
scuotersi per fuggire dalla sua presa ferrea «Che ci facevi
sulla
mia faccia?!»
«Aiha! Aiutooooooo! Shaoran, Sakura, Faaay, Kuro-rin mi vuole
uccidere!»
Fu quella parola a far mollare la presa di Kurogane sul piccolo
animaletto che si andò a riparare tra le braccia di Fay.
Il biondino serio e sorpreso alzò lentamente lo sguardo su
Kurogane «Kuro...rin?»
Il moro trasalì guardandolo...
Gli sembrava essere passata un'eternità da quando non lo
chiamava più in quei modi idioti.
Invece di arrabbiarsi, si sentiva soddisfatto.
Forse adesso avrebbe ripreso a prenderlo in giro e tutto- o quasi-
sarebbe ritornato come prima.
Ma il biondino non accennò una risata, e nemmeno un sorriso.
Guardò invece con un espressione mista tra il divertito e
l'arrabbiato Mokona che nel frattempo gli saltellava tra le braccia.
«Moko-chan, lo sai che non è bene prendere in giro
gli altri!»
Il mondo gli era crollato addosso, letteralmente...
Abbassò lo sguardo e sospirò mentre la povera
Sakura gli
poggiava una mano sulla spalla e Shaoran si accostava a Fay per
aiutarlo ad alzarsi e afferrare Mokona.
«Piuttosto...» continuò Fay, una volta
in piedi,
cominciando a guardarsi intorno «Dove ci troviamo?»
«E' un nuovo mondo!» gioì Mokona
saltellando.
«Sì, ma quale?»
Una volta messosi in piedi Kurogane lasciò vagare il suo
sguardo
attraverso il panorama: si trovavano in una specie di collinetta
rialzata di erba morbida e verde, con un albero proprio al limitare di
essa.
E poi praterie, immense praterie, e giardini verdi, fiori, montagne
viola lontane all'orizzonte, dai picchi innevati, e molti alberi, oltre
che fiumi dal corso breve e più in lontananza...l'oceano.
«Questa sembra...» osservò Kurogane,
scandalizzato.
Nel luogo c'erano molte casette piccole, come una città e
all'orizzonte...
«Ma quello è il mio
palazzo!»
Tutti parvero trasalire a quell'esclamazione e la prima a parlare fu
Sakura.
«Kurogane-san! Vuoi dire che...»
«Siamo nel mio mondo» concluse il moro, incapace
quasi di respirare «Suwa...»
TO
BE CONTINUED
Next-> "Dove voleva andare"
«Hyuu! Cosa sentono le mie orecchie?»
saltò su Fay «Avete detto vacanze?!
Vacanzeeeeeeeeeeeeeeee!»
Rise contento lanciando il micio in aria e riafferrandolo prima che
cadesse «Hey micetto hai sentito?! Siamo in vacanza! Adesso
la mammina ti farà girare il posto e mangiare tante cose
buone...e...il padrone...» e si voltò verso
Kurogane che continuava ad osservarlo senza battere ciglio.
«Il paparino!» suggerì Mokona divertita
e il viso di Fay si illuminò «Hyuuuuuuuuu! E'
vero! Micetto, il tuo paparino ti farà fare un giro e...ti
darà un nome, prima di tutto.»
s s s
Eihlàààààà
rieccomi a rompervi le scatole!!! Contenti?? (coro di: ma stattene a
casaaaa) ma io sono a casa o.o (-.- ma a nessuno interessa) T___T
Scusate oggi sono in vena di sclero, a causa della conversazione
multipla su msn di quei pazzi di Your guardian Angel, Ne_chan e
valerio93, sul fatto se io e giu siamo morte o meno, e in quel caso non
potremmo aggiornare!!! ahahahah XD
Basta ringrazio chiunque abbia letto, chi aggiunge alle "amate" e chi
commenta -oooh loro soprattutto- Che ne pensate della seconda parte???
O meglio, dell'inizio!
Mi sbrigo che ho fretta, e passo subito ai ringraziamenti:
@Ne_chan: ho
aggiornato, vedi?? Comunque complimenti per la settimana moolto
movimentata! XD *se inizi a cantare il ballo del qua qua come nonno
Roma devi essere sclerata di brutto! XD* comuuunque non faccio spoiler!
v.v
@Shyray:
uuuuh effettimante ci sarebbe stato benissimo!!! °°
Però sì, hai indovinato, Shaoran è
così stupido che se anche li dovesse vedere a baciarsi non
lo capirebbe che si amano!!! XD
@SakuraX16:
Emh....peggio di così le cose non possono andare, dici?
*tossisce, fingendosi distratta* emh sì certo, se si esclude
la scena quand- coff coff- ok la smetto, nessuno spoiler! ^^
@angel92YH:
una nuova lettriceee! Non preoccuparti, quando vuoi, ma soprattutto,
quando puoi, commenta, nessuno ti costringe, la mia era solo una
supplica!!! XDXD (Idiota -.- n.d.Kurogane) cattivooo, non si insulta
l'autrice!!! T__T E io ti faccio litigare con neko-Fay!!! (al diavolo,
tanto l'hai fatto comunque! -.-""")
@valerio93:
ma nooo tu sempre a pensare male!!! E poi ripeto, voglio una morte
eroica!! v.v E sempre su questo, dal momento che sembri attratto dalle
cose tragiche-eroiche che prevedono morti, sappi solo che in questa ff
non muore nessuno .___. tipo una persona normale ne gioirebbe e te
invece ti deprimi -.-
@MokoChan95:
non so chi sia jigoku shojo insieme, ma jigoku è un sito x
vedere anime e shojo si intendono i manga per ragazze! XD C'entra
qualcosa?!? (tipo: ma certamente....no) comunque mi spiace di averti
resa lunatica!!! ç___ç
@mago666:
oooh lo so nemmeno io potevo immaginarlo! Si vede che le CLAMP mi hanno
influenzato?!?! ç__ç E' assurdo come non riesca
quasi più a creare un lieto fine!!!! *scoppia in pianto*
@Your guardian Angel:
davvero ti ho fatto deprimere così?? Il mio sugo non
può diventare troppo diluito se no.... (T__T)....se no le
lasagne vengono male, ovvio!!!! *scoppia di nuovo in pianto* (.___.
*prende il telefono e digita "118"* sì, pronto, il
manicomio?? n.d.Kuro)
@Roby Bonny:
e gli ultimi saranno i primiiiiii!!! (e che c'entra???) niente
però mi andava di scriverlo .-. Comunque aspettati altri 19
capitoli d'inferno!!! XDXD
@harinezumi:
ooooh figurati, capita!!! Allora io, che non potendo prima commento la
tua storia a singhiozzo??? T___T Ti dirò, ho pensato la tua
stessa cosa! Di sakura e shaoran non me ne è mai importato
più di tanto, sarà per il fatto che succede nel
primo capitolo quando ancora non conosciamo bene i personaggi ma,
soprattutto, non abbiamo seguito ed assistito al loro legame, o meglio,
alla nascita del loro legame, per questo non abbiamo sofferto!
Sì, mi sento in colpa per aver depresso una generazione di
lettori! Gomèèè T___T
@Tomoyo93:
noooo non potevo far morire Kuro, non credo possa esistere un prezzo
così alto, qualsiasi cosa sia!! XD A meno che non fosse far
rivivere un morto, ma sappiamo dal manga che non è possibile
v.v (ma qualeee, non cercarti scuse!! Piuttosto ammettilo, che non mi
hai fatto morire solo perché così potevi
prolungare l'angst fino allo sfinimento! Sei una mente perversa e
crudele, non celarti dietro quella maschera di bontà che NON
ti appartiene!!!!) O__O ma cosa dici? Io sono tanto buona e tenera v.v
*l'autrice prende Kurogane a sprangate*
Beeeeeeene!!!
- Come va gente??
Siccome tra un po', se non mi sbrigo, quella ad essere presa a
sprangate
da Ne_chan sarò io, vi saluto! ^^
Sayonara
e sappiate che...
Questa
è
FOLLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
R
|
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Capitolo 20 *** 2. Dove voleva andare ***
FF tsubasa 20
Emh
ok dovrei scusarmi per il ritardo, ma comunque accontentatevi del fatto
che ho creato il trailer di questa ff! ^^ Lo potete trovare seguendo
questo link: http://www.youtube.com/watch?v=h7u22jy4JLM
Spero che piaccia! Per ora vi lascio al capitolo:
Capitolo 20
Dove voleva andare
«Questo è...il regno del
Giappone?» Shaoran si sporse dalla rupe guardandosi intorno
«Incredibile, il tuo desiderio si è avverato!»
Sakura sorrise, non sapendo se gioire o rattristarsi di quella notizia.
L'unico che sembrava avere
reazioni differenti era Fay che aveva corrugato la fronte «Il suo
desiderio era tornare al suo mondo?»
«Sì» gli
rispose direttamente Kurogane, senza prestargli troppa attenzione,
preso com'era ad ammirare il castello che tanto aveva desiderato
rivedere.
«Tomoyo-hime...»
«Vuoi vederla,
vero?» Sakura gli rivolse uno sguardo profondo e poi si volse
verso Mokona, ancora tra le braccia di Fay.
«Percepisci l'aura della piuma?»
Il manju bianco
corrugò le sopracciglia come sforzandosi a percepirne la
presenza, sotto lo sguardo ansioso degli altri, ma alla fine
lasciò ricadere le orecchie con espressione afflitta.
Sakura sospirò delusa mentre Shaoran le afferrava un polso, ma prima che potesse parlare si rivolse verso Kurogane.
Il moro infatti aveva stretto i pugni.
«So cosa state per
chiedermi» li precedette stringendo le palpebre «Mi volete
chiedere se continuerò a viaggiare con voi o mi fermerò
qui, ma...»
«No, invece, ti sbagli, perché è già deciso»
«Eh?!»
Shaoran, Fay, Mokona, il
micio e specialmente Kurogane, si voltarono scandalizzati in direzione
della principessa che sorrideva loro con calore.
«So benissimo cosa
sia la nostalgia, e per questo non posso obbligarti a venire con noi
attraverso le dimensioni dal momento che finalmente il tuo desiderio si
è avverato e puoi rivedere il tuo castello e la tua principessa.»
«Ma io...»
«Aspetta, non ho
finito. A quanto pare la piuma non c'è ma non importa,
anzi...forse è meglio così.»
Shaoran e Fay la guardarono
con tanto d'occhi mentre Kurogane istintivamente stringeva il braccio
contro il micio che lo graffiò saltando via.
«Penso che potremo prenderci delle...come le chiamano in Giappone? Ferie?»
Fay sorpreso lasciò andare Mokona che si appese al braccio di Shaoran, mentre il micio gli finiva in spalla.
Lo prese in tempo per impedirgli di cadere e gli sorrise per poi voltarsi di nuovo verso la principessa.
«Staremo qui un paio
di giorni, tranquilli, senza pensare a niente, così da
permettere a Kurogane-san di rivedere tutte le persone a lui care e
poi... poi alla fine deciderà se restare o venire con noi.»
Kurogane la guardò
sorpreso: non si aspettava tanta risolutezza dalla principessa che
solitamente preferiva rimanersene sulle sue.
Shaoran guardò lui e Fay -ancora intento a giocare col micino- per poi voltarsi verso la principessa, annuendo.
«Così è deciso allora...siamo in vacanza!»
«Hyuu! Cosa sentono
le mie orecchie?» saltò su Fay «Avete detto
vacanze?! Vacanzeeeeeeeeeeeeeeee!»
Rise contento lanciando il
micio in aria e riafferrandolo prima che cadesse «Hey micetto hai
sentito?! Siamo in vacanza! Adesso la mammina ti farà girare il
posto e mangiare tante cose buone...e...il padrone...» e si
voltò verso Kurogane che continuava ad osservarlo senza battere
ciglio.
«Il paparino!»
suggerì Mokona divertita e il viso di Fay si illuminò
«Hyuuuuuuuuu! E' vero! Micetto, il tuo paparino ti farà
fare un giro e...ti darà un nome, prima di tutto.»
Al suono di "mammina"
Kurogane pensò di essere tornato non nel suo mondo, ma proprio
indietro nel tempo. Voltandosi aveva scorto il biondino lanciare in
aria quell'ammasso di peli e scherzare con lui così come prima
faceva nei suoi confronti.
Aveva provato una strana sensazione, quasi di...rabbia?
Geloso... gli sussurrò una vocina nella sua testa.
Il moro scattò nervoso, prima di stringere i pugni.
«NON SONO GELOSO!» urlò, per zittirla.
Calò il silenzio.
Boccheggiò
imbarazzato prima di voltarsi dall'altra parte schiarendosi la gola
«E' meglio se andiamo!» senza aspettare risposta si era
incamminato alla volta del castello.
Basta, si era detto una volta arrivato in quel nuovo -ma non tanto- mondo.
Era un segno del destino.
Tutto era tornato come quando ancora non era partito col ragazzo e la
principessa e non aveva conosciuto quel mago da strapazzo.
Dunque, dal momento che ora era come se non lo conoscesse, non era cambiato poi molto.
Al contrario, quel viaggio nel mondo precedente aveva cambiato lui, come persona.
Ma tutto era iniziato e
finito in quel mondo e adesso doveva metterci una pietra sopra,
scrivere la parola fine su tutta quella stupida faccenda.
Lui d'altronde era il solito burbero e freddo Kurogane, no?
Acciaio nero...pensò con una smorfia di esaltazione.
Proprio come l'acciaio, doveva essere duro, inflessibile e freddo.
Pensò che quello
stato...confusionale?...che lo aveva accompagnato quella mattina fosse
stato causato dal comportamento del mago la sera prima.
Quel bacio... pensò con un brivido, mentre le guance gli si tingevano di rosso.
No...no! NO!
Non doveva pensarci, non più.
Aveva capito di essersi
affezionato a tutti, dal ragazzo alla principessa e perfino alla
polpetta bianca, ma col mago...beh sì, si preoccupava per lui,
ma molte cose ancora gli sfuggivano.
Non sapeva cosa avesse
visto il biondino quando aveva attraversato la porta di ghiaccio per le
anime pure, né perché quando lo aveva visto era convinto
di avere avuto una visione.
Ma d'altro canto, era inutile chiederselo, tanto non avrebbe mai avuto una risposta.
Quello era solo uno stupido mago idiota...
Idiota sopra ogni limite...
«Stavo dicendo...» riprese una voce piuttosto conosciuta, mentre il biondino correva per raggiungerlo.
Gli rivolse uno sguardo
infastidito da sotto le sopracciglia inarcate mentre quello sorrideva
leggermente reggendo il micio che miagolava.
«Questo piccoletto non ha ancora un nome!»
«E quindi?» fu la risposta, semplice e piccata.
Fay riprese fiato per la corsa e gli mise letteralmente davanti alla faccia l'animaletto.
Kurogane si interruppe a
metà strada iniziando a tossire e con un movimento fulmineo
della mano afferrò l'animaletto che ancora tentava di sfuggirgli
dalla presa.
Vide il biondino guardarlo
scandalizzato per un momento per poi assumere l'espressione di uno che
capisce qualcosa solo in quel momento e infine sorridergli.
«Il tuo micino non ha un nome, non hai in mente di dargliene uno?»
«Assolutamente
no» gli rispose con ovvietà rimettendogli l'animale tra le
braccia «Non ho intenzione di scervellarmi per un ammasso di
peli. Oltretutto non mi serve un nome con cui chiamarlo...»
«E' un maschio no?» fu invece la risposta-domanda di Fay che non smetteva di ridacchiare.
«E con questo?»
«Qual è il nome maschile che preferisci?»
Kurogane sbuffò cercando di superarlo con un ampio passo ma quello con una corsettina lo raggiunse di nuovo.
«Che importa? Non ne ho uno particolare in mente e non voglio perdere tempo con queste sciocchezze!»
«Dico sul serio,
Kurogane, dovresti dargli un nome. Hai deciso di tenerlo con te,
giusto? E' inutile che fingi, si vede che gli ci sei affezionato!»
Kurogane si voltò verso di lui fermandosi.
In realtà il fatto che quello lo avesse chiamato di nuovo col nome completo lo aveva destabilizzato.
Doveva ammettere di non essersi ancora pienamente abituato a quel modo di essere chiamato.
Quell'attimo di distrazione
permise a Shaoran, Sakura e Mokona di raggiungerli, il primo che
portava in mano il bento preparato da Watanuki.
«Che succede qui?»
Mokona saltò sulla
spalla di Kurogane che alzò gli occhi al cielo
«Mister-sorriso si è impuntato sulla questione del nome
dell'ammasso di peli...»
Mokona saltò sulla spalla di Fay ed avvicinò il muso al gattino che le leccò una guancia, facendola ridere.
«Che nome consigli,
Sakura?» iniziò Mokona guardando la principessa che si
mise una mano sulla guancia, perplessa.
«Il mio nome maschile
preferito? Emh...Shaora-...» si bloccò, rossa in volto,
mentre si voltava deglutendo verso il ragazzo «Sì è
un bel nome...tu hai un bel nome, è molto bello Shaoran...il
nome intendo, cioè non solo quello ma...»
Fortunatamente ad interrompere il discorso imbarazzato di Sakura ci pensò Mokona «Shaoran per te?»
Il ragazzo, ancora perso negli occhi verdi della principessa, rispose senza guardarli.
«Sakura...»
«Abbiamo detto
maschile...» gli sussurrò Fay imbarazzato mentre Shaoran
arrossiva vistosamente «Ah...ecco io...»
«Lasciamo perdere
va...» borbottò Kurogane con una smorfia ironica per le
scenette dei due "piccioncini", e riprese a camminare seguito da un
saltellante Fay.
«E il tuo, Fay?»
Fay si volse verso Mokona ed alzò lo sguardo mordendosi il labbro come se stesse pensando ad un calcolo matematico.
«Fay» disse con fare serio.
«Alla faccia della
modestia» commentò Kurogane, lanciandogli un'occhiataccia,
mentre quello trasaliva arrossendo.
«Eh?! No, cioè, scusa...volevo dire...Yuui»
«Yuui?» Mokona
gli si avvicinò fino a sfiorargli il naso col muso mentre lui la
guardava con gli occhi spalancati, ma poi si allontanò
incrociando le braccia.
«Che nome strano!»
«Già...» mormorò Fay con una strana risatina strofinandosi la nuca.
Kurogane stava per
ribattere con qualche frase sarcastica ma lo fermarono l'aver
incontrato, seppur il sorriso, gli occhi tristi di quel... di
quel...quel...
«Idiota» si limitò a dire riprendendo la camminata, sotto lo sguardo confuso e sorpreso del biondino.
Ecco, di quell'idiota. Non aveva trovato parola migliore per descriverlo.
E sì, era un gran passo avanti, riuscire di nuovo a chiamarlo così.
Riusciva a scaricare tutta la tensione con quella sola parola, e in quelle ultime 12 ore era più che semplicemente teso.
Era ridotto peggio di una corda di violino, ma con quella sola parola parve essersi tranquillizzato.
Come se con quell'idiota fosse tornato anche il vero Kurogane, colui che non si faceva scalfire da niente e da nessuno.
O meglio, era tornato tutto come prima, d'altronde...
Meglio così... pensò con un sospiro di sollievo, mentre si dirigeva verso il castello.
Tutto è tornato esattamente come prima...
Peccato che si stesse sbagliando...
Quando si furono avvicinati
al castello da una torre merlata sbucò il volto preoccupato di
una delle guardie, che aveva preso ad urlare a gran voce.
Col cuore che batteva a
mille il moro alzò una mano in segno di saluto «Sono
Kurogane! Chiamate la principessa Tomoyo!»
Shaoran e Sakura, nel
frattempo, erano intenti ad osservare con la bocca e gli occhi
spalancati la maestosità del castello.
Naturalmente, non poteva mancare il fischio di Fay.
«Hyuuu Kurogane vivi proprio in una reggia! Complimenti...»
«I complimenti dovresti farli alla legittima proprietaria, ovvero la principessa Tomoyo...»
Come si dice, parli del
diavolo e spuntano le corna, l'enorme portone di quercia si
spalancò mostrando all'ingresso due donne. La prima, la
più bassa, aveva lunghi capelli neri ondulati e due grandi occhi
blu, e indossava un sontuoso abito a strascico che si spandeva sul
terreno come un ventaglio, la seconda invece era in tutto e per tutto
simile alla prima ma con l'aspetto leggermente più maturo e
indossava una corona dorata.
«Kurogane!» salutò la prima scuotendo una mano.
Il ninja credette di morire d'infarto da un momento all'altro.
«Principessa Tomoyo!»
TO
BE CONTINUED
Next-> "Tomoyo-hime"
«Tu sei un'anima impura...e morirai!»
La sua mano scese dal mento al collo e prese a stringerglielo.
Fay boccheggiò cercando di portarsi le mani al collo ma non
appena le sollevò e le appoggiò a quella della strega si
congelarono, immobilizzandosi.
«A-aiuto!» urlò con la voce ridotta ad un sussurro rauco.
s s s
Ooook scusate per l'immenso ritatardo ma non ho avuto proprio il tempo! Oggi per la vostra gioia ho aggiornato.
Mi farebbe molto piacere se vedeste e commentaste il trailer della prima parte di questa ff! ^^"
Prima dei ringraziamenti avrei un annuncio da fare.
IMPORTANTE
--> Il mondo in questione è quello di Tomoyo, quindi il
regno del Giappone. Nello scorso mi sono confusa perché
effettivamente Suwa è dove è nato Kuro. Gomenazaaai!
Ringrazio tutti, quelli che stanno leggendo questa follia, quelli che
la amano o la odiano a seconda dei punti di vista, e quelli che
commentano, a cui cerco di rispondere velocemente perché ho
fretta:
@MokoChan95: spero che questo sia stato più divertente! Alla prossima kiss!
@valerio93: NO! Non deve morire
nessuno, specialmente quei due! Cioè all'inizio volevo far
morire Fay nel capitolo 16 della prima parte! XD
@Shyray: ahahhah povero Shao!!
Adesso arriva il clone e ci uccide tutti °A° XD no sul
serio...diciamo che Mokona non lo fa di proposito, anche perché
comunque non può riacquistare la memoria ascoltando delle
parole...
@Tomoyo93: eeemh per chiarire è il mondo di Tomoyo, mi sono confusa, Suwa è il mondo di Kuro!!! >__<
@mago666: spiacente, chiedi troppo! XD io non dico niente, ma sappi solo che le Clamp mi hanno influenzato davvero tanto! XD
@SakuraX16: uuuh nemmeno a me piace tanto questo Fay serio!!! Quando tornerà lo stupidotto svampito che conosciamo??? T__T
@Roby Bonny: le uova, le uova,
LE UOOOOOVAAAAAAAA!!! XDXD Ok ho aggiornato contenta?? Nemmeno questo
intervento è molto intelligente! XD MALE! AIHA! ahahahah XD
@Your guardian Angel: mon sughè ti piace il tuo trailer?? °° in caso per qualsiasi cosa chiedi pure!^^ THIS IS PASTAAAA
@Ne_chan: VOGLIO UN COMMENTO
CHILOMETRICO!! Oppure chiamo Kurogane e ti faccio decapitare seduta
stante!!! *è davvero offesa* no dai sto scherzando...capisco che
il dovere chiama, ogni tanto *ma anche no* però sai casomai la
scrivi a pezzi, prendi "appunti" come consiglia il sito stesso *ghigno
alla Gilbert*
@harinezumi: scuuusa allora se
ti ho fatto aspettare tanto, ma ho avuto dei problemi e avevo perso il
ritmo!! Tranquilla che dalla prossima volta aggiornerò
più velocemente!^^ Grazie per i complimenti, Yuuko la adoro, e
apparirà ancora in qualche scena! °°
Ooook ho finito ma mi chiamano a mangiare.
Oh un'altra cosa... ho notato che molti di voi mi hanno chiesto
perché non ho scritto "Pasta" alla fine. XD Beh siccome inizia
la seconda parte della storia ho pensato di cambiare qualcosa ma dato
che ha suscitato questa tristezza vi dico solo che oggi forse
mangerò...
Pastaaaaaaaaaa! =D
R
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Capitolo 21 *** 2. Tomoyo-hime ***
FF tsubasa 21
Capitolo 21
Tomoyo-hime
Due secondi dopo già correva incontro alla donna, e quella a sua volta correva verso di lui.
Shaoran guardava sorpreso la scena ma qualcos'altro attirò la
sua attenzione: Sakura gli aveva afferrato il polso, facendolo
arrossire leggermente.
Fay, invece, osservava muto i due che si correvano incontro e la donna buttarsi al collo dell'altro.
A quel gesto fu attraversato da un brivido, senza saperne il motivo.
Si osservò confuso e si mise una mano sulla fronte, come per
fermare il mal di testa: che gli prendeva? Perché quella
reazione di...Deja vue?.
Improvvisamente, sebbene il sole caldo battesse sulle pietre, sentì freddo, senza motivo.
E gli sembrò come se stesse soffocando...gli venne in mente un serpente senza saperne il perché.
«Fay-san stai bene?!»
Il tono era piuttosto allarmato e quando il biondino aprì gli
occhi si accorse di ritrovarsi a terra, sotto lo sguardo esterrefatto
di Shaoran, Sakura e la prima donna.
Si rialzò mentre il gattino gli faceva le fusa e sorrise.
«Scusate deve essere stato...un colpo di calore!»
In realtà il calore era l'ultima cosa che sentiva.
Nel frattempo vide Kurogane inchinarsi di fronte alla ragazza che l'aveva abbracciato e baciarle la mano.
Un altro brivido.
Perché?!
Si decise a guardare altro, mentre l'altra donna si avvicinava a loro.
«Kurogane sei tornato con degli ospiti vedo...» guardò i ragazzi e poi porse loro la mano.
«Io sono Amaterasu, la regina di questo regno...»
Shaoran e Sakura si presentarono e Fay pensò giustamente di sorridere.
«Una regina?» chiese, gentile, mentre quella lo squadrava con un mezzo sorrisetto.
«E tu cosa? Un principe?»
Fay ammutolì per poi ridacchiare al suo solito modo.
«L'ho detto perché a prima vista sembri un principe azzurro...»
Fay rimase sorpreso a contemplarla, imbarazzato.
«Emh...davvero? Gra-...»
«Idiota!»
Voltandosi scorse l'espressione infastidita di Kurogane «Smettila di metterti in mostra!»
Fay aprì la bocca per rispondere, confuso «Ma io veramente...»
«Io sono Tomoyo, la principessa di questo regno!»
intervenne la ragazza per interrompere la litigata dei due, forse
risultando troppo entusiasta, ma che importava?
«Oh Kurogane ha parlato tanto di lei!» esclamò Sakura giuliva mentre Shaoran annuiva come conferma.
Scorsero gli splendidi occhi di Tomoyo sgranarsi leggermente mentre le sue guance si coloravano graziosamente di rosso.
«Davvero?»
Si volse verso il moro che spostò lo sguardo massaggiandosi la nuca «Tzé! Figuriamoci...»
«Il solito Kurogane!» esclamò Tomoyo sorridendo felice, per poi finire di presentarsi.
Fay le afferrò la mano ma non appena le loro dita si incontrarono si ritrovò a sussultare.
«Ti senti bene?» fece la ragazza, leggermente offesa, mentre Kurogane si rigirava attento verso di loro.
Fay rimase lì boccheggiante con la mano ancora allungata verso la donna.
Il mondo attorno a lui parve scuotersi mentre tutto diventava nero se non la sua mano traslucida.
Poi davanti alla sua mano apparve una lastra di ghiaccio...
Sentì la voce di una donna...sembrava crudele...gli diceva...di attraversare la porta...
«FAY-SAN!»
La lastra di ghiaccio scricchiolò e si infranse in mille schegge che gli mozzarono il respiro...poi tutto divenne nero...
Quando lo vide traballare ed indietreggiare con lo sguardo perso nel vuoto Kurogane trasalì, come lui.
«Idiota!» urlò preoccupato sopra ogni limite, lasciando di sasso perfino Tomoyo.
Lo raggiunse subito, in tempo per reggerlo prima che gli svenisse tra le braccia.
«Ma che succede?!»
Le altre due donne chiamarono i medici che portarono una branda.
«Non ce n'è bisogno!» urlò Kurogane per sovrastare il rumore prendendo il corpo inerte in braccio.
Il biondino gli ricadde di nuovo contro il petto, ma questa volta non aveva l'espressione triste, bensì scandalizzata.
Ma che ti prende?! Pensò, terrorizzato all'idea che potesse rischiare di nuovo di...
«Ti metti sempre in pericolo!» lo rimproverò, sapendo che comunque non gli avrebbe risposto.
Entrarono velocemente dentro il castello ma Kurogane non si curò
dei saluti sorpresi della gente che lo rivedeva dopo tanto tempo.
Non gli importava di fermarsi a guardare la sua vecchia casa, né
altro, voleva solo salvare colui che teneva tra le braccia.
«Quella strega del cavolo!» Sbraitò col fiato corto mentre girava un angolo seguendo Amaterasu e Tomoyo.
Ma aveva promesso che lo avrebbe salvato.
Fay riaprì gli occhi ma attorno a lui non scorse che un colore, il nero...
Rabbrividì di nuovo con quella sensazione di deja vue.
Girandosi si accorse di essere sdraiato sul nulla, sempre nero...
Rialzando lo sguardo scorse una giacca nera che fluttuava verso di lui, lentamente, come una piuma.
Allungò una mano che in quell'oscurità riluceva pallida e
tentò di afferrare la stoffa che all'ultimo gli sfuggì di
mano, cambiando direzione.
Si alzò per inseguirla ma ogni passo che faceva affondava in qualcosa di freddo e mollo fino alle caviglie...
Sembrava...neve. Ma era nera...
Tutto, lì, era nero...
Continuò a seguire quella fluttuante giacca nera, la stessa che aveva deciso di non consegnare alla strega.
Vide un serpente strisciargli vicino e guardandolo nei piccoli occhi
con la pupilla verticale gli parve per un attimo, come in un lampo, di
scorgervi il volto di Kurogane.
Perché lui?!
Trasalì indietreggiando istintivamente e nel girarsi scorse Tomoyo...
Perché Tomoyo?!
La ragazza lo guardava con fare materno e gli sorrideva con gentilezza.
Improvvisamente i tratti si modificarono, la pelle divenne totalmente
bianca, le labbra più carnose e più pallide e gli
occhi...gli occhi spenti.
Sul viso si aprì un crudele e tagliente sorriso.
Fay indietreggiò di nuovo e decise di correre e scappare, ma la
donna, più veloce, gli si era avvicinata e gli aveva afferrato
il mento tra l'indice ed il pollice affusolati, guardandolo con
un'espressione malvagia.
«Tu sei un'anima impura...e morirai!»
La sua mano scese dal mento al collo e prese a stringerglielo.
Fay boccheggiò cercando di portarsi le mani al collo ma non
appena le sollevò e le appoggiò a quella della strega si
congelarono, immobilizzandosi.
«A-aiuto!» urlò con la voce ridotta ad un sussurro rauco.
«A-aiuto!»
Kurogane trasalì abbassando lo sguardo, mentre il biondino gli stringeva la maglia e corrucciava le sopracciglia.
«Forse si sta svegliando!» strillò Amaterasu ponendoglisi davanti, e fermando la sua corsa.
Kurogane si inginocchiò e tentò di depositarlo a terra ma quello gli strinse ancora di più la maglietta.
«A-a-iu-to...a...»
«Resisti!»
I tratti del mago parvero rilassarsi un attimo mentre i medici tornavano e si avvicinavano a lui.
Kurogane li scansò con un ringhio, intimando loro di non
avvicinarsi al poverino, e gli scosse leggermente la spalla, come per
svegliarlo.
«Svegliati...»
Fay credette di morire soffocato quando dal buio la giacca nera riapparve e calò tra lui e la donna.
Le sue mani si scongelarono e così riuscì a scansarsi dalla presa della morte-alias quella donna infernale.
Ricadde a terra col respiro affannoso e una mano sul collo, che doleva come se avesse ingoiato veleno.
La giacca nera, non si sa come, si poggiò sulla donna e dal
petto di quella -che aveva spalancato gli occhi e la bocca dal terrore-
si aprì uno squarcio, dal quale prese a colare sangue
freddo...sangue che appariva pioggia.
Fay ora era di nuovo a terra, e pioveva, pioveva ovunque, il sangue di quella donna.
La giacca fluttuò fino a lui e rimase sospesa proprio sopra il suo viso, riparandolo.
«Svegliati...»
La visione si fece offuscata.
«Svegliati!»
Allungò una mano rilucente verso la giacca, ancora col respiro corto.
C'era quasi...
«Svegliati, dannazione!»
Riuscì ad afferrarla ma in quello stesso momento il mondo nero
tremolò come prima la lastra di ghiaccio e si ruppe in mille
pezzi.
Fay tornò al presente alzandosi subito a sedere, ancora
boccheggiante, con gli occhi spalancati, come qualcuno che stava quasi
per affogare sott'acqua e poi torna a galla in cerca di ossigeno.
«FAY-SAN!»
I visi di Shaoran...Sakura...Amaterasu...Tomoyo...
Riusciva di nuovo a sentire le dita, non più congelate e si accorse di stare stringendo un qualcosa.
Quando voltò lo sguardo si accorse di stringere con una mano pallida la maglia nera di...Kurogane?
Alzò sorpreso lo sguardo ma in quello stesso momento si
sentì avvolgere da un calore simile -se non migliore- a quello
della giacca stessa.
«Stai bene!» si sentì sussurrare all'orecchio, mentre spalancava gli occhi confuso.
Kurogane lo stava...abbracciando.
Non lasciò la presa sulla sua maglietta ma rimase in quella
stessa posizione in cui si trovava, praticamente seduto a terra, mentre
l'altro, in ginocchio, lo stava...
Perché continuava ad abbracciarlo?
Guardò Sakura e Shaoran, entrambi stravolti, con la sola differenza che Sakura aveva perfino le lacrime agli occhi.
Doveva averli fatti preoccupare tanto.
«Devi smetterla di svenire di colpo!» insistette Kurogane
staccandosi dall'abbraccio quel tanto che bastava per guardarlo negli
occhi, mentre gli scuoteva le spalle.
Fay gli lasciò andare istintivamente la maglia e si voltò.
«Cosa è successo...?»
Si decise infine a dire, mentre il calore lo abbandonava di nuovo e Kurogane si rialzava in piedi.
«Non ricordi niente?» fece una preoccupata Tomoyo.
Voltandosi a guardala Fay sentì di nuovo quella sensazione di gelo...
La donna del sogno...era così simile a lei...
«Non lo so» rispose con la mente ancora alle visioni precedenti.
Vide Sakura guardare allarmata Shaoran e Amaterasu lanciare un'occhiata confusa ad uno dei medici.
Fay si portò una mano sulla fronte e chiuse gli occhi «Credo che mi sono addormentato...»
«Addormentato?» scattò Kurogane, inchinandosi di
nuovo su di lui. Il moro lo fissò con gli occhi ardenti e gli
afferrò il colletto della maglia.
Fay si ritrovò di nuovo il viso del moro a pochi centimetri dal suo e rimase ancora una volta sorpreso.
«Tu non ti eri semplicemente addormentato, razza di idiota! Eri
svenuto! E...potevi...» lo lasciò andare indietreggiando
come se si fosse ustionato.
Fay si portò una mano sul collo e lo massaggiò.
Gli faceva ancora male.
«Kurogane!» sentì urlare una
scandalizzata Amaterasu, prima di percepire le sue braccia attorno al
suo petto, in un abbraccio preoccupato «Ma sei pazzo per caso?!
Un po' di delicatezza! Gli hai fatto male al collo!»
Kurogane trasalì stringendo i pugni, gli occhi sgranati.
«Io...»
«No, stavo sognando...» cercò di rimediare Fay guardando prima l'uno e poi l'altra.
«Kurogane! Amaterasu! Lasciatelo stare! Non vedete che non si
sente bene! Su, ora ti porto alle stanze dei curatori e...»
«Non c'è bisogno!» rispose prontamente Fay mentre la regina lo lasciava andare.
Tomoyo afferrò il gomito della sorella maggiore e la fece indietreggiare mentre Shaoran aiutava Sakura ad alzarsi.
Fay, ancora seduto e dolorante, alzò lo sguardo su Kurogane che continuava a guardarlo come...preoccupato.
Poi mosse i piedi per alzarsi ma quando rialzò lo sguardo scorse
la mano che Kurogane gli porgeva, per aiutarlo a rimettersi in piedi.
Allungò la sua mano che riluceva ancora una millesima volta
incredibilmente pallida, ma ciò gli fece venire in mente quella
parte del sogno in cui tentava di afferrare la giacca.
Ammutolì arrestando il movimento della sua mano...
Kurogane parve non reagire bene al gesto perché con un sospiro esasperato aveva abbassato la mano.
Fay non voleva che si preoccupasse tanto, né che ci rimasse male per qualcosa...non lo conosceva nemmeno, d'altronde.
Così prima che potesse ritrarla troppo allungò la sua mano e la afferrò.
Non l'avesse mai fatto...
Quel gesto lo fece rabbrividire senza accorgersene mentre le guance gli
si imporporavano senza che riuscisse a capirne il motivo.
Tuttavia non mollò la presa, e per fortuna nemmeno l'altro
pareva avere l'intenzione di farlo e così, rimessosi in piedi,
si trovò di nuovo di fronte a lui, la mano ancora nella sua.
«Grazie...» mormorò stringendogliela come ringraziamento.
Vide l'altro irrigidirsi e ritrarre la mano con un rauco «Prego».
Rimase a guardarlo mentre gli voltava le spalle e si allontanava quando
fu richiamato dalle voci acute della regina e la principessa.
Il castello si trovava molto vicino, poco oltre le mura...
TO
BE CONTINUED
Next-> "Distrazione"
«Emh...Kurogane?»
Sempre a provarci con tutte le donne che incontra!
Sempre che si vuole mettere in mostra e fare il Don Giovanni!
Ah, che idiota!
«Kurogane!»
Il moro trasalì voltandosi e scorgendo il viso pallido di Tomoyo che lo guardava con espressione preoccupata.
«Stai bene?»
s s s
Scusate davvero
per l'immenso ritardo ma ho avuto dei problemi e solo oggi ho la
possibilità di aggiornare. C'è da dire che comunque ho
poco tempo per ringraziare tutti uno ad uno, sappiate solo che mi rende
felicissima leggere le vostre recensioni di volta in volta, e anche il
fatto che leggete...beh fa sentir bene un autore. Se sono arrivata fin
qui è anche grazie a questo. Quindi, sì, doumo arigatou!
Vorrei solo chiedervi venia nel caso questo capitolo faccia schifo,
è che l'ho scritto due o più mesi fa e sinceramente
l'ho riletto molto tempo fa, anche se non mi ispirava granché.
In caso vi ho avvertito, lettori avvisati, mezzi salvati! XD
Comunque vi saluto, spero che il capitolo sia interessante.
Ringrazio per le recensioni SakuraX16, Shyray, valerio93, Roby Bonny, Ne_chan, harinezumi, Tomoyo93, Your guardian Angel, MokoChan95.
Sayonara e...
Pastaaaaaaaaaa! =D
R
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Capitolo 22 *** 2. Distrazione ***
FF tsubasa 22
Volevo avvertirvi, nel caso poi non lo leggiate XD, che alla fine di
questo capitolo, prima, durante e dopo i ringraziamenti è
successo un bel pò di casino...vi dico solo che i ringraziamenti
sono fatti da uno dei personaggi di questa storia, che ha combinato un
bel pò di casini! ;)
Quello che in breve voglio dire è: non fermatevi a leggere solo
il VOSTRO ringraziamento, ma leggete tutto, perché solo
così capirete da che mente folle è nata questa storia
altrettanto folle che voi leggete!!! ç___ç
Buona folli---emh, buona lettura!!! >__<
Capitolo 22
Distrazione
Kurogane, finalmente, si sedette al tavolo riccamente decorato, accanto a Tomoyo da un lato e a Shaoran dall'altro.
Quello stupido
mago-idiota-che-non-sembra-essere-contento-se-non-tenta-almeno-una-volta-al-giorno-di-rischiare-la-vita
aveva insistito ad assicurare gli altri che stesse bene e che non
avesse bisogno di coricarsi o riposare ma che anzi aveva fame.
Per quanto invece
riguardava il gattino per fortuna ora si trovava in una stanza degli
ospiti, accudito da delle serve molto gentili ed affabili.
Come dono offrirono il
bento che mangiarono come antipasto, per il resto, la tavolata della
principessa era famosa per le deliziose pietanze che venivano servite.
Da tanto non mangiava in quel tavolo, e doveva ammettere che quella stessa stanza gli mancava.
E la principessa Tomoyo...
Ora nel guardarla si rese veramente conto di quanto fosse realmente bella, e dolce...
Fin da piccolo l'aveva pensato ma ora più che mai.
Anche sua sorella non era male, anche perché le assomigliava, ma se paragonata a Tomoyo non reggeva il confronto.
Per l'occasione aveva indossato un vestito ancora più bello di quello precedente, di un blu notte molto affascinante.
Anche lui si era cambiato,
per l'occasione, e a dir la verità aveva cercato la giacca nera
-che la principessa aveva detto di averla trasferita dai loro bagagli
alla sua camera- ma senza trovarla, e così seguendo il consiglio
della principessa aveva indossato un vestito tradizionale del suo
regno, il Regno Antico del Giappone, Suwa...
Anche Shaoran e Sakura naturalmente si erano cambiati indossando due kimoni, il primo verde e la seconda rosa.
Poi posò lo sguardo sulla tovaglia: vi erano raffigurati dei fiori di ciliegio.
«Alle donne...» gli aveva spiegato Tomoyo schioccando le labbra «Piacciono molto i fiori...»
«Già, ogni
uomo dovrebbe regalarli alla persona che ama...» aveva aggiunto
la sorella maggiore, lanciandogli un'occhiata di fuoco.
Kurogane era parso impallidire sotto quello sguardo e aveva finto di non aver capito l'allusione.
E adesso era ancora intento
ad osservare i ghingori di quella stoffa quando la porta si aprì
per rivelare la voce giuliva di Fay.
Quando rialzò lo sguardo si pietrificò letteralmente.
Il biondino indossava un
kimono blu chiaro cosparso di quarti di luna sul grigio-azzurro, ma la
cosa più sorprendente era che indossava una fascia dello stesso
colore che gli portava indietro i ciuffi di capelli sulla fronte.
«Eccomi!» aveva
sorriso prima di inchinarsi sotto le voci gioiose delle due donne e dei
"Fay-san" di Sakura, Shaoran e Mokona.
L'unico a non rispondere al
saluto fu proprio lui ma la cosa non parve scuotere o offendere in
alcun modo il mago che sempre con una cera perfetta stava per prendere
posto accanto a lui -oltre Shaoran- ma proprio quando stava per sedersi
la regina lo richiamò costringendolo a prendere posto accanto a
lei.
Kurogane si rese conto
più tardi che in tutta quella scena lui non era riuscito a
distogliere lo sguardo dal mago, nemmeno per un secondo...
Quando se ne accorse, una
volta che quello si fu seduto accanto alla regina e che-mentre parlava
con la donna- ebbe posato per un momento gli occhi nella sua direzione,
sorprendendosi di scorgerlo a fissarlo, Kurogane arrossì e finse
di guardare il bicchiere che aveva di fronte, per poi berne il
contenuto e prendere a tamburellare nervoso sulla tavola.
Fay corrugò le
sopracciglia confuso fin quando la voce infastidita della donna non lo
riportò al presente, e si scusò per la disattenzione.
Non si accorse, per il resto della serata, di due occhi rossicci che non lo mollavano un attimo.
Tomoyo gli rivolgeva spesso lo sguardo, sorridente, mentre o beveva qualcosa o metteva giù qualche boccone.
Tuttavia il ninja non la
stava nemmeno ascoltando, o meglio sì, qualcosina, ma la sua
attenzione al dire il vero era rivolta all'altra parte del tavolo.
In realtà non
riusciva nemmeno ad accorgersene e quando accadeva si rimproverava
dandosi dello stupido per poi rivoltarsi verso la principessa e
adottare la tecnica del "sorridi e annuisci" fatta eccezione per i
sorrisi...
In realtà gli era mancata tanto Tomoyo, davvero, dal profondo del suo cuore...
Ma da quando era così sdolcinato?
La verità era che
sì, aveva una voglia matta di parlare con lei, chiederle come
aveva passato quei giorni in sua assenza, e raccontargli a sua volta
cosa aveva fatto lui eppure...era meglio da soli, no?
Cioè senza quella cara sorellina che non faceva che ridere alle battute di quello più idiota di lei.
Che avevano poi, da ridere tanto?
Neanche fossero un duo comico!
«...abbiamo attraversato il fiume come ti dicevo e...Kurogane?»
Guardatela! Guardatela come se la ride!
E lui?
Tzè!
«Emh...Kurogane?»
Sempre a provarci con tutte le donne che incontra!
Sempre che si vuole mettere in mostra e fare il Don Giovanni!
Ah, che idiota!
«Kurogane!»
Il moro trasalì voltandosi e scorgendo il viso pallido di Tomoyo che lo guardava con espressione preoccupata.
«Stai bene?»
«Ah? Sì, benissimo...davvero» si sistemò meglio nella sedia e la guardò stringendo i pugni.
«Scusami, mi dispiace, davvero...»
La vide spalancare gli occhi e lui di rimando si chiuse come al suo solito nel suo guscio.
«Beh, ecco...mi dicevi del fiume...»
«Kurogane che si
scusa?» Tomoyo era scoppiata a ridere graziosamente coprendosi la
bocca con la mano per poi guardarlo con gli occhi lucidi, mordendosi il
labbro.
Kurogane strinse le labbra e si voltò dall'altra parte, facendo il finto offeso.
«Dai scherzo...»
Si rivoltò sorridendo e lei gli poggiò una mano sul braccio.
«Sei cambiato molto, lo sai?»
«Così
pare...» commentò seguendo i movimenti del contenuto del
suo bicchiere per poi portarlo alle labbra.
Quando lo posò ed alzò lo sguardo scorse i due cretini -che ancora ridevano- che si erano presi per mano.
Per mano...
Mano nella mano...
Un qualcosa lo scosse da dentro e si trovò a stringere così forte il bicchiere che...
«Kurogane!»
Il moro si voltò verso di lei, che aveva assunto un'espressione scandalizzata.
Accanto alla mano di lei c'erano dei vetri rotti e la sua...sì, la sua stessa mano, era insanguinata.
Si alzò di scatto, incredulo.
Shaoran e Sakura avevano
interrotto la loro conversazione e si erano voltati senza capire,
mentre anche Fay e Amaterasu gli avevano lanciato occhiate allarmate
-specialmente il primo-.
«Kurogane-san!»
Shaoran si era alzato per intervenire ma Tomoyo lo bloccò
prendendo l'altra mano di Kurogane e tirandoselo dietro.
«Andiamo a disinfettarla...»
«No, davvero, faccio
da solo...» aveva tentato inutilmente il moro mentre la donna
l'aveva fatto uscire dalla stanza.
«Ma che è successo?»
«Niente, Fay, sta tranquillo!» gli aveva risposto l'altra, afferrandogli una spalla per farlo risedere.
«Ma si è ferito!» spiegò Fay come se non potesse credere che la donna reagisse così.
Lei invece fece un sorriso malizioso ed indicò con un cenno del capo la porta.
«E' in buone mani...almeno avranno un momento per stare assieme, non ti pare?»
L'espressione di Fay mutò da preoccupata a sorpresa.
«Lui è...fidanzato?»
Una luce brillò
negli occhi della donna «Già...» rispose sotto lo
sguardo schokato di uno dei servi lì presenti.
«Sono davvero una bella coppia, no?»
Fay aveva stretto, senza
accorgersene, i pugni «Eh? Io non lo so...non li
conosco...» rispose franco, abbassando lo sguardo.
Non immaginava che Kurogane fosse fidanzato, però...
Cioè sì lo conosceva da appena un giorno eppure...eppure era come se lo conoscesse da sempre.
Non sapeva spiegarsi però quella situazione...né tanto meno quella sensazione.
La donna aveva ripreso a parlargli delle sue faccende ma Fay la guardava senza realmente vederla. Pensava ancora a quella scena.
Quando aveva scorto la mano
di Kurogane piena di tagli si era sentito come trafiggere da quegli
stessi pezzi di vetro...Non ricordava di essere un tipo che si
scandalizzava del sangue, e non avrebbe dunque reagito così.
Forse era preoccupato, però perché così tanto? Era solo un taglietto, no?
Tomoyo lo aveva portato in
una specie di bagno-infermeria, per poi farlo sedete su una specie di
sgabello e disinfettargli la ferita.
Quando arrivò ad un
punto in cui il vetro aveva scalfito la carne in profondità
quello trasalì chiudendo gli occhi.
«Va tutto bene...sta
fermo...» Tomoyo aveva continuato a tamponare la ferita con del
cotone, per lavarla dal sangue «Ma si può sapere che
è successo?»
Il moro riaprì gli occhi e le lanciò uno sguardo vuoto «Non ne ho idea...»
«Sai cosa? Mi sembri strano questa sera, Kurogane, molto strano o peggio...distratto...»
Arrossì improvvisamente all'allusione e strinse i pugni con la conseguente reazione che le ferite si riaprirono.
«Oh, andiamo, sta fermo!»
«Scusami...» mormorò di nuovo.
Lei gli avvolse il palmo
con delle garze bianche e le fissò come fossero un gesso, per
poi massaggiargli la mano ferita, sempre lo sguardo basso.
«Anche ora che ti scusi...ricordo che non lo facevi mai...»
Lui alzò le spalle «Le persone cambiano...»
«Mi sei mancato
tanto...» sussurrò lei trascinando la propria mano fino al
polso di lui che si irrigidì leggermente.
«Kurogane...»
sussurrò rialzando lo sguardo, le guance leggermente arrossate
«Io volevo dirti che...»
In quello stesso momento la porta si aprì.
Kurogane alzò lo
sguardo speranzoso ma quando scorse Shaoran lo riabbassò deluso.
Sperava di scorgere una chioma bionda e invece...
Quando si rese conto dei suoi pensieri scosse la testa scandalizzato.
«State bene?»
Tomoyo gli aveva lasciato il braccio per poi rialzarsi in piedi e portarsi un pugno chiuso alle labbra, schiarendosi la voce.
«Sì va tutto bene, adesso...»
«Gli altri sono
preoccupati...» mormorò Shaoran lanciando un'occhiata in
direzione di Kurogane che si limitò a rassicurarlo con un
burbero cenno del capo.
«Stiamo tornando in sala, non temere...»
Dette queste parole la
principessa raggiunse la porta dove c'era Shaoran e si voltò
un'ultima volta verso Kurogane, come ad aspettarlo.
«Vi raggiungo, solo un attimo!»
Shaoran e Tomoyo si scambiarono un'occhiata confusa ma poi entrambi uscirono fuori, richiudendosi la porta alle spalle.
Next-> "Attrazione"
«Adesso, grazie a te, sto meglio...»
Colpito da quelle parole il biondino si voltò ancora una volta verso di lui.
Kurogane continuò a guardarlo, profondamente.
Si sarebbe potuto perdere in quegli occhi color oceano per sempre...
«Prego...» mormorò Fay con voce piatta, incantato com'era da quello sguardo.
s s s
Ed eccomi ancora
qui a rompervi le balle! Come avete passato questa settimana?? Io
piuttosto bene perché ho quasi finito di vedere Kobato (mi
mancano le ultime due puntate, e spero di vederle oggi stesso
°w°) e proprio per questo mi è venuta in mente una nuova
ff, in stile "Kobato" appunto...
Ovviamente il protagonista è Fay, un ragazzo che ha perso la
memoria e che si ritrova sulla terra senza ricordar niente del
proprio passato, solo in compagnia di un cane nero di peluche, con due
grandi occhi rossi che non promettono nulla di buono. (del resto Yorogi
non ha la stessa voce del nostro Kurogane? La similitudine mi è
venuta spontanea!! XD) ma...Fay riuscirà a ricordare il suo
passato raccogliendo piccole "kompeito" a forma di Mokona e così
avverando il suo desiderio e quello di Kurogane?? Come andrà a
finire?? XD Non ho idea di come finisca Kobato - E NON VOGLIO AVERNE,
PROVATE A FARMI SPOILER E INTERROMPO QUESTA STORIA!!! (Bwahahahahhahaha
>:D) ecco spero di aver frenato i vostri crudeli e subdoli propositi
v.v (ma quale subdoli? Magari si stanno semplicemente osservando le
doppie punte... -.- n.d.Kurogane annoiato) Ma sta zitto tu, che devo
parlare io!
Yuuuuh!
Che vuoi anche tu? (O no è arrivato pure l'idiota! n.d.Kuro)
Kuro-bauuuu ci sei anche tu, neh?
(Non per molto...)
Ragazzi...
Neeeeh Kuro-bau prendi l'osso!
(Sì, il tuo! *prende una mazza da baseball e inizia a inseguire Fay*)
Nooo fermo Kuro-bau, mi fai male!
Aih, non troppo forte! Non starmi dietro così,
da-aaah-...aaahhh-...sei violento, ferma-aaah-fermati!
O______O (=omg) FAY SMETTILA DI DIRE COSE CONTROMETTENTI!!! (Asciuga il
sangue dal naso e la bava) scusate...dovremo passare ai ringraziamenti
no???
(No .___. *Kuro si asciuga di nascosto il sangue dal naso*)
*Fay ride come un idiota*
Allooora continuiamo!
STOP!
E chi parla adesso?
Siamo quelli della regia, spiacente, non è possibile mandarla in onda...
Ma perche??!!??! O___O
Ha sporcato lo studio di sangue, e per questo motivo potrebbe essere licenziata!
MAH!
Offriamo la linea al nostro inviato dal regno di Clow. Che ci dici Shaoran?
*parte un video dove si vede Shaoran vestito invernale fustigato da una
bufera di neve, e dietro di lui il big ban... un momento ma non eravamo
nel regno di Clow?!?!? O___O*
-Benvenuti tutti al TG Clamp, oggi ci troviamo in Africa per assistere
alla caccia di una mamma leopardo, che deve sfamare i suoi pic-*Si
interrompe, portandosi una mano sull'audicolare. Sbianca totalmente*
emh scusate quello era un altro servizio, emh.... passiamo ai
ringraziamenti sì. Watanuki sakè!
*Viene inquadrato un ragazzo occhialuto *COSA???? Ma siamo in onda!!!
*Shaoran è imbarazzatissimo* Non è colpa mia, era scritto così nel copione!!!
Ops... *sopraggiunge una donna dai lunghi capelli neri e gli occhi
rossi che ruba il copione a Shaoran e si tira dietro Watanuki lamentoso
come se nulla fosse*
*Cala il silenzio, interrotto solo dal tubare lontano di una civetta*
*Palla di fieno*
IDIOTA!! DEVI PARLARE!!!
*Shaoran sussulta* Emh sì scusate ancora, torniamo al servizio!
Qua ho la lista dei recensitori, che, come hanno attestato le nostre
avanzate indagini, per l'80% chiede come mai nello scorso
episod---CAPITOLO non sono stati ringraziati a dovere. La verità
è che all'autrice rompeva un bel pò...
MA CHE STAI DICENDO, RAZZA DI DECELEBRATO??!?!? *Dallo studio l'autrice
chiama Antonio, prende le sue scorte di pomodori e inizia a lanciarli
contro il grande schermo.*
*Misteriosamente Shaoran li riceve e impomodorato (WTF?? O__O) riprende
il servizio, o meglio ci tenta, perché viene raggiunto da
Staffelli*
«Ti senti attapirato???»
-No, sono impomodorato...
«Aaaah allora non
posso consegnarti il tapiro d'oro!!! :( » *Staffelli va a fare
cerchietti in un angolino, Shaoran si sente a disagio*
Dategli il pomodoro d'oro allora!!
Voi piuttosto non dategli questi consigli!!! ç___ç
*Giungono Era e Paride*
Era a Paride: Come hai osato, brutto bastardo, includere nella scelta della "più bella" anche costui?? *indica Shaoran*
*Shaoron è decisamente confuso* ma cosa???
Il pomo della discordia! n.d.Era con gli occhi di fuoco (A Eraclito piace questo elemento)
Ok... STOP STOP STOOOOOOOOOOP!!! Ci stiamo dilungando troppo, Shaoran, parti col servizio!
*Shaoran, nonostante il caos, apre il foglio coi nomi e inizia a leggere:*
@Your guardian Angel:
Il cavaliere delle praterie?? Cos'hai contro le praterie??? T___T
*scoppia in lacrime, subito interrotte dalle rubinettate di Ivan dallo
studio dell'autrice* Ok ok sumimasen!!! L'autrice mi dice di dirti che
ciò che scrivi non sono cavolate ma ca......pperonate! XD
@Tomoyo93:
eeeh effettivamente Amaterasu sta antipatica anche a me (Shaoran!!
O___O), eeeh non sta ascoltando vero? Comunque penso che dopo la
odierai ancora di più...e anche me >___> ti lascio con
questo dubbio!!
@Roby Bonny: e come direbbe la
prof di mate dell'autrice: "Ma cosa c'è da capire????! v.v Fay-san
ha sognato...e come tutti i sogni, anche il suo era privo di senso. Ti
ho tolto il dubbio??
@Ne_chan: beeeh arigatou da
parte mia e del mio
fratello-gemello-padre-figlio-mestesso-riflessonellospecchio-clone-ecc-ecc...
come hai fatto a spoilerarti la storia da sola??? °.°
@MokoChan95: eeeemh io non
spoilero, perchè sono leale! v.v *si vede l'espressione
dell'autrice soddisfatta, ma Shaoran non la vede e sussurra, come in
segreto...* In realtà credo che mi prenderà a sprangate
se parlo, quindi... *BAKA!* Aiha! *Shaoran si massaggia la parte della
testa ferita dal rubinetto*
@SakuraX16: No, Fay-san non
soffrirà tanto...credo...spero...vero? *lancia uno sguardo di
fuoco all'autrice che arrossisce battendo gli indici come una demente.*
Non so cosa dirti per "non soffrirà come un cane"...non
soffrirà come IL cane, ecco!! Spero di aver spoilerato senza
farmi scoprire dall'autrice!!! :D
@valerio93: Aiha! *in
realtà Shaoran è stato colpito (leggere i commenti
precedenti x comprendere)* emh valerio...quello dell'autrice non
è un rifacimento della storia mia e di Sakura dal punto di vista
di Fay-san e Kurogane-san...è qualcosa di simile sì, ma
non uguale...non farti di questi problemi...vivi tranquillo e mangia
tanto cioccolato kinder *compare la bambina col koala di peluches:
davvero?? °-°* Sì, ti svelo un segreto...l'ho sempre
mangiato! *Arriva Remus Lupin: bravo Shaoran, il cioccolato fa bene,
specialmente se devi sconfiggere un molliccio! v.v* Molli-che?
O.ò (Remus: no, non Molly...) *Arriva Molly: che succede qui,
Remus-caro?* *Interviene l'autrice, prendendo a rubinettate tutti i
presenti compreso l'inviato* BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
@harinezumi: *Shaoran esce dal
massacro, ancora pesto di sangue e ferito quasi a morte* sono l'unico
sopravvissuto! *entra un ragazzo occhialuto con una cicatrice a forma
di saetta: ti sbagli, IO sono colui che è sopravvissuto!* O__O
ma perché questi personaggi strani capitano tutti a me?!?
*l'autrice prende il megafono:* STOP STOP STOOOOOOOOP! Smettetela tutti
e due e continuiamo il servizio!! *l'autrice prende il cellulare e
compone un numero, parlando poi con qualcuno, dopo poco nel grande
schermo comprare un uomo con l'espressione da serpente che afferra
Harry per un orecchio e lo trascina via, sparendo dall'obiettivo delle
telecamere* *Shaoran si massaggia la nuca, imbarazzato, poi si
schiarisce la gola e riprende a parlare* emh...scusate per il disturbo,
gentili ascoltatori, ma adesso il tizio che...qui mi dicono chiamarsi
Voldy...*luce verde, Shaoran urla saltando in aria, col posteriore in
fiamme* GOMENAZAI!! Scusa scusa, volevo dire Voldemort! *La magia viene
annullata, Shaoran può lanciare un sospiro di sollievo* Ok scusa
harinezumi, passiamo al tuo commento...l'autrice si scusa al contrario
perché questo commento risulterà troppo lungo...ed
è felicissima per la tua frase finale, le fa piacere che possa
continuare a seguire questa storia...e chissà se Fay-san si
ricorderà di Kurogane-san!! Aaaah l'amour! *pensa a Sakura. Gli
diventano gli occhi a cuoricino*
Ok-Ok BASTAAAA FERMATEVI!! *Il servizio viene chiuso improvvisamente
sotto lo sguardo sconvolto di tutti. L'autrice si fa largo tra la folla
creatasi e riprende il possesso della tastiera.*
Allora scusate tutti per questa breve-ma-veramente-proprio-no
pazzia nata dalla mia mente altrettanto folle, ma è un
modo per scusarmi dell'altra volta che vi ho lasciato a bocca
asciutta!!! XD Comunque avete letto fin qui??
Secondo me no... *inizia a piangere copiosamente*
In ogni caso adesso si è fatto davvero tardi e mi tocca salutarvi.
Spero ancora che ci sarete anche nel prossimo capitolo, grazie di tutto!!
SAYONARAAAAAA!!!
P.s: ditemi che ne pensate della nuova idea per la ff Kobato-Tsubasa
P.p.s: emh, l'ho scordato... .-.
E come sempre...
e One
e Two
E one, two, threeeeeee goooooo
Pastaaaaaaaaaa! =D
R
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Capitolo 23 *** 2. Attrazione ***
FF tsubasa 23
Capitolo 23
Attrazione
Una volta che i loro passi si fecero piano piano più
deboli e soffusi Kurogane si abbandonò esasperato ai bordi del
lavandino, lavandosi la faccia.
No, non poteva continuare così.
Credeva di essere tornato il solito, di continuare per la sua strada e di considerare il biondino solo un idiota.
Due cose sole su tre coincidevano.
Sì, riteneva ancora
il biondino un emerito idiota, su questo non c'erano dubbi, ma era
anche vero che proprio quel fatto lo preoccupava.
Si era sentito come quella volta che la donna formosa, al ristorante, aveva filtrato apertamente col mago.
Fay era troppo ingenuo, troppo debole per capire certe cose...
Si stupì lui stesso
di quei pensieri: Amaterasu era la sua regina, era una brava donna, e
la conosceva da una vita, come Tomoyo, benché con lei non avesse
uno stretto rapporto come con la più piccola.
Allora perché...
Una vocina nella sua testa
gli rispose che non dipendeva dalla persona, ma semplicemente qualsiasi
essere umano che si fosse avvicinato troppo al mago gli dava ai nervi.
E poi quando ridevano...
Come ridevano! Odiosi...
Perché li odiava tanto?
Infondo che facevano di male?
Che faceva, lui, di male? Forse quel mago idiota semplicemente con lui non rideva in quella maniera...non più.
Si asciugò con una tovaglia e rialzò lo sguardo sullo specchio.
La persona che ricambiava il suo sguardo non era lui.
Aveva le sopracciglia
corrucciate, si mordeva il labbro ed era particolarmente pallido e
dall'aspetto stanco. Con un sospiro guardò la sua figura
spossata.
«Non ce la posso fare
così...» sussurrò riabbassando lo sguardo -cosa che
ultimamente faceva spesso e che invece prima non avrebbe mai fatto-.
E ripensare a quelle mani...
Quelle mani giunte...
Quella donna doveva portare quei suoi tentacoli altrove perché Fay non doveva appartenergli...
Fay...apparteneva già a qualcuno...
Apparteneva a...
Accorgendosi di quello che stava pensando arrossì rigirandosi.
Aveva praticamente il fiatone.
No! Ora basta!
«Kurogane! Ma che fine hai fatto?»
Scattò sull'attenti
e corse verso la porta, spalancandola -e per poco non ruppe il naso
alla povera Tomoyo che lo aspettava fuori-.
«Scusate il ritardo...» disse rientrando in sala, mentre Tomoyo lo affiancava.
Shaoran e Sakura si
alzarono subito per raggiungerlo e chiederli come stava e perfino Fay
-sebbene la regina avesse tentato in tutti i modi di trattenerlo- lo
raggiunse velocemente.
«Niente di rotto?» ansimò afferrandogli la mano ferita.
Kurogane si voltò
incredulo verso di lui, e il suo sguardo cadde sulle lunghe dite
affusolate del ragazzo, e poi sul suo viso, il labbro che si
mordicchiava, gli occhi di quel fantastico color cielo che
trasmettevano un'aura preoccupata, e le sopracciglia corrucciate.
Poi, doveva ammetterlo, quella fascia gli stava davvero bene.
«Kurogane...?» lo richiamò, alzando lo sguardo.
La voce, tuttavia, lo raggiunse come ovattata.
«Kurogane?!»
ripeté quello lasciandogli la mano e stringendo preoccupato le
palpebre...quelle ciglia lunghe...
Quegli occhi che adesso brillavano...
«Kurogane!»
I suoni improvvisamente del livello normale.
«Eh?!» scattò battendo un paio di volte le palpebre ed indietreggiando leggermente.
«Stai bene?»
Tomoyo gli aveva afferrato il braccio, confusa «Forse è meglio se la serata, per oggi, la finiamo qui...»
«No, davvero...»
«Forse è
meglio!» rispose una voce acuta, mentre Amaterasu poggiava una
mano sulla spalla di Fay facendolo indietreggiare di poco.
«Già è
meglio» rispose Tomoyo mentre Amaterasu rivolgeva un'occhiata
significativa a Fay -ancora intento a guardare dal basso, con
preoccupazione, il più grande- per poi afferrargli il braccio,
costringendolo a voltarsi e quindi distogliere lo sguardo.
«Andiamo, ti mostro la tua stanza...»
Poi anche Kurogane si sentì tirare, ma per la mano e voltandosi scorse una sorridente Tomoyo.
«Ti accompagno in camera tua...»
«So dove si trova!»
«Certo, ma oggi, a
differenza dei tuoi amici, non andrai nelle stanze degli ospiti,
perché sei speciale...non sei solo il mio samurai...»
Kurogane annuì non
sapendo che altro fare e lanciò una veloce occhiata dietro di
sé, scorgendo che Amaterasu stringeva un po' troppo il polso del
biondino.
Involontariamente, preso
dalla rabbia, strinse la prima cosa che aveva tra le mani, in quel
caso, accidentalmente, la mano della principessa.
Lei dovette aver interpretare male il suo gesto perché lo guardò arrossendo e gli sorrise con dolcezza.
Kurogane accorgendosi
dell'errore tentò di mollare la presa ma adesso era lei a
stringergli la mano, così si limitò a distogliere lo
sguardo.
Quando finalmente lo ebbe accompagnato fino alla stanza, e gliela ebbe indicata, aprendola con una chiave, Tomoyo sorrise.
«C'è tutto?» gli chiese Kurogane senza guardarla.
«Sì...» rispose lei divertita «Perfino il gattino...»
«Ah vuoi dire Yuui...»
«Yu-..?»
Kurogane arrossì
rendendosi conto di aver dato un nome al gatto, e per di più il
nome che aveva consigliato quell'idiota!
«No, intendevo l'ammasso di pelliccia...»
Tomoyo, ancora confusa, sorrise per nascondere l'imbarazzo e prese a dondolare la gonna con una mano.
«Senti...» iniziò, stringendogli sempre di più la mano.
Kurogane la guardò, senza capire, mentre lei sfuggiva in tutti modi al suo sguardo.
«Quello che ho cercato di dirti prima è che...»
«MIAO!»
L'ammasso di pelliccia
alias Yuui saltò tra loro due separando le loro mani, per poi
arrampicarsi tra le braccia di Kurogane che si ritrovò a ridere
mentre quello gli faceva il solletico nel collo.
Tomoyo, dapprima irritata
per la brusca interruzione, si ritrovò a sorridere nel vedere
quel tipo sempre burbero ridere in quella maniera spensierata.
«Ho capito, buonanotte...»
«Cosa?! Ahahhah
Sì, va be- ahahahhaha. Va bene. Buo-ahahahah-na not-ahahhaha dai
smettila!- Buona notte! Ahhahah! Levati di dosso bestiac-ahahah»
Scuotendo la testa
divertita Tomoyo si incamminò in direzione della porta opposta a
quella di Kurogane «Questa è la mia stanza»
spiegò, lanciandogli un'occhiata complice, che Kurogane tuttavia
non colse, preso com'era a tentare di levarsi il micio di dosso.
«Va ahahaha bene ahahahah»
Una volta entrato nella sua
stanza -una stanza molto ampia, in stile antico (d'altronde si
trovavano nell'antico regno del Giappone) ricca di quadri e finestre
che davano sulle praterie, e più oltre, l'oceano- Kurogane, che
finalmente era riuscito a levarsi Yuui di dosso, finendo così di
ridere come un idiota da solo, trovò nel comodino un cartellino
con su scritto che il micio aveva già mangiato.
Con un sospiro di sollievo
si buttò sul letto, ma poi subito si rialzò pensando che
doveva rassicurare Shaoran e Sakura che stesse bene, e oltretutto
spiegar loro dov'era la sua camera così, nel caso avessero avuto
bisogno di chiamarlo, sapevano dove trovarlo.
E anche per curiosità, perché si chiedeva dove potevano essere andati a finire.
Così si fece
consigliare da alcuni servi il piano in cui si trovavano le stanze
degli ospiti e scortato da uno di loro le raggiunse.
Erano tre stanze in tutto, e Kurogane si chiese con chi dei tre stesse dormendo Mokona.
Ringraziò e congedò il servo per poi incamminarsi in quel corridoio buio, presso le tre camere.
Stava per bussare alla
prima quando scorse che la terza era stata chiusa male e così si
avvicinò affacciandosi quel tanto che bastava per scorgere
l'interno.
Con sua somma sorpresa scorse una chioma bionda.
Le luci della stanza erano
spente e nella penombra il biondino era accucciato sul letto, in
ginocchio, con qualcosa tra le braccia.
Kurogane stava per
salutarlo tanto per richiamare la sua attenzione e avvertirlo della sua
presenza quando scorse ciò che teneva in mano il biondo: la sua giacca nera.
Ecco dov'era finita!
Sussultò ed
istintivamente poggiò la mano ferita sulla porta che, essendo
aperta, gli slittò fuori dalla portata della mano facendolo
cadere rovinosamente a terra.
Fay trasalì mentre la giacca gli ricadeva dalle braccia, e lui saltava letteralmente fuori dal letto.
Il moro tentò subito
di rialzarsi, facendo perno sulle mani, ma forse una ferita si
riaprì perché una fitta gli invase la mano, così
forte da farlo urlare.
«Kurogane!» Fay lo raggiunse e afferratolo da sotto le spalle, tento di sollevarlo.
«Appoggiati a me» fece, risoluto, mentre il moro lo guardava scandalizzato.
«Cosa?!»
«Appoggiati a me,
dai...» senza aspettare che l'altro rispondesse, lo
trascinò sul letto e lo fece sedere, per poi sparire in bagno,
«Aspetta che ti medico la ferita...»
Kurogane nel frattempo si
guardò la garza, ora di nuovo macchiata di sangue, e
srotolò la benda quel tanto che bastava per mostrargli il taglio
profondo che si era inferto.
«Maledizione!» imprecò tra i denti mentre Fay usciva dal bagno reggendo qualcosa in mano.
Raggiunse il letto, dove lasciò andare le garze, il cotone e il resto, e accese la candela del suo comodino.
Poi prese posto accanto a
lui e gli prese delicatamente la mano tra le dita bianche e fredde e
lui rabbrividì già solo per il contatto.
Illuminato dalla fioca luce il biondo era ancora più bello, pensò Kurogane, per poi arrossire subito dopo.
«Non
preoccuparti...» gli mormorò l'altro con voce rassicurante
e...dolce «Ho avuto modo di provare questo metodo, quindi non ti
ucciderò.» e gli rivolse un sorriso a cui non rispose,
preso com'era a contemplarlo.
Indossava ancora quel chimono blu, e quella fascia per capelli.
Lo scrutò attento
mentre lui gli rigirava la mano, abbandonandosi letteralmente ai suoi
movimenti, fin quando un qualcosa di pungente non gli gocciolò
sulla ferita.
Trasalì tentando di ritrarre la mano, e la presa dell'altro si fece più ferrea.
«Va tutto bene...» gli disse ancora, poggiando delicatamente del cotone sulla ferita.
Kurogane aprì lentamente gli occhi e lo guardò «Sì adesso sì...»
Aveva provato fastidio e
dolore alla ferita, quando era stata curata da Tomoyo, che tuttavia,
essendo una ragazza, era per indole delicata.
Ma lui...Fay era stato ancora più attento e premuroso...
Non aveva sentito che un leggero dolore, ma poi tutto era sparito.
Ancora alla luce tremolante
della candela lo guardò all'opera, mentre gli ricopriva la mano
con una garza pulita, per poi giragliela e legare la pezza in un nodo.
«Grazie...» mormorò sincero, continuando a guardarlo.
Fay alzò lo sguardo senza lasciargli andare la mano, con un sorriso. «Mi dispiace per la tua ferita...»
«Non fa niente...tu come stai?»
L'altro batté le palpebre perplesso, per poi guardare altrove «Io sto bene, ma tu...»
«Adesso, grazie a te, sto meglio...»
Colpito da quelle parole il biondino si voltò ancora una volta verso di lui.
Kurogane continuò a guardarlo, profondamente.
Si sarebbe potuto perdere in quegli occhi color oceano per sempre...
«Prego...» mormorò Fay con voce piatta, incantato com'era da quello sguardo.
Kurogane senza accorgersene
gli strinse la mano e l'altro non parve nemmeno avere reazioni brusche,
se si escludono le guance che gli si imporporarono.
Era così dolce, con quegli occhi, quei capelli, quelle guance rosse, quelle...
Quelle...labbra.
Senza accorgersene si avvicinò a lui e il biondo, come calamita, fece altrettanto...
Il battito del cuore
accelerato, Kurogane strinse ancora di più la mano di Fay e
avvicinò l'altra alla sua nuca, fino a sfiorargli i capelli.
Quando ormai i loro nasi
quasi si sfiorarono, Fay, senza neanche rendersene conto, chiuse gli
occhi e cercò di colmare quella poca distanza...
Fin quando qualcuno non bussò alla porta...
Saltarono letteralmente in
aria allontanandosi, uno più rosso dell'altro, per poi girarsi
scandalizzati verso uno Shaoran a dir poco confuso.
Next-> "Principe Azzurro"
«Ti ho già detto che sembri un principe azzurro?!»
«Emh...sì»
«Beh sei proprio così! L'uomo che ogni donna sognerebbe,
alto, affascinante, con due occhi celesti e dei capelli lunghi...»
Fay arrossì leggermente, scoppiando a ridere «Così mi imbarazza! Non sono tanto-...»
«Sei davvero un bel ragazzo, e...single?»
s s s
Emh scusatemi infinitamente per questo assurdo ritardo...10 giorni! E' stata una tortura anche per me! XD
Comunque sappiate che non succederà più, è solo
che aspettavo i tempi di certi recensitori -non faccio nomi v.v- che
NON hanno recensito, lasciandomi in lacrime!!! ç___ç
(Kurogane la prende a colpi di spranga) Ok Ok la smetto di piangere in
pubblico! Non siamo mica su C'è Posta per Te, d'altro canto...
*asciuga lacrime*
Beh non siate cattivi e recensite, o penso che la storia non vi piaccia
più!!! T__T -cosa anche piuttosto plausibile date le follie che
scrivo- e forse qualcuno si è stancato...
Poi aggiungerei che -sfortuna per voi che non vedete l'ora che la
suddetta faccia le valigie e parta per la Cambogia- questa storia
è già conclusa, quindi sarete costretti a trovare altri
capitoli! v.v
Ma devo dire fortuna per me perché ultimamente non riesco a
finire nessuna delle ff che inizio, tranne quella che sto scrivendo con
la mia amica, su Watanuki e Doumeki. Potete trovarla qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=600767&i=1
Piuttosto passiamo ai ringraziamenti dell'ultimo capitolo! ^-^
Questa volta sarà...Fay a ringraziarvi!!! :D
@SakuraX16: Yuuuuh abbiamo una
veggente!! °° In realtà l'autrice è molto crudele
e si diverte a farci soffrire come cani! ^^" (MA COSA STAI DICENDO?!??!
IO TI DENUNCIO!!!) Neeeeh che pauraaaa~! (O ti rimando indietro dalle
CLAMP!!) *Fay impallidisce, improvvisamente serio* No ti prego tutto ma
non questo!!! Siiiigh Kuro-bau, tasuketeeee!!
@Ne_chan: Oui siamo tornati,
sugoi des neh??? =D Grazie per tutti i complimenti, Yuui-chan ricambia!
^^ Invece Kurobau è geloso...ma non lo vuole ammettere!!! =3
(Chi sarebbe geloso?!?! n.d.Kuro apparso improvvisamente) *sorriso
falso* Chi ha mai detto geloso?? ^o^'
@Tomoyo93: E benvenuta nel club
"Uccidiamo Amaterasu!" A Kuro-koi non è mai piaciuta...
-chissà perché ^^- è tanto dolce è gentile!
(*Kuro circondato da un'aura malefica, ondeggiante e blu) Uooooa
Kuro-pii mi fai paura!!
|__/|
é.è/"
@valerio93: Shaoran-kun
è stato licenziato, non era proprio portato per quel lavoro
neh?? ^^ Farebbe bene a darsi all'ippica! =D (Fay-san! O.O n.d.Shaoran
sconvolto) Eheheh stavi ascoltando, Shaoran-kun °o°
@MokoChan95: Lo sooooo
Amate-chan è stata cattivissima!!! ç___ç Io ci
sono stato tanto male per Kuro-koi e lei lo faceva apposta!!!
Nyaaaaaaaaah ToT comunque l'autrice soffre di liscìa, è
difficile farla smettere!!!
@Your guardian Angel: Cavalieri
delle praterie? O.ò Yuuuuuuuuuuuh Kuro-pooon, perché non
ti travesti da cavaliere delle praterie neeeh?? (O__O M-ma...ma neanche
per sogno!!! ) E daaaai!! Io farò la pastorella indifesaaaa ^w^
(Ma te lo scordi, no, no e NO! -.-""") *Fay si deprime, Kuropon se ne
va* *Fay guarda lo schermo e arrossisce* d-davvero avresti qualche
trucchetto d-da darmi? M-mi sarebbero molto u-utili, grazie!
°////////°
E infine vi abbandono miei prodi, verso l'Infinito e Oltreeeeeeeeeeeee =D
Sayonara e...
Pastaaaaaaaaaa! =D
R
|
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Capitolo 24 *** 2. Principe Azzurro ***
FF tsubasa 24
Capitolo 24
Principe azzurro
Più o meno una settimana dopo, di buon ora, Kurogane
e gli altri furono svegliati da una allegra e cinguettante Tomoyo che
aveva promesso di portarli a mare, dato il caldo.
Così prestò loro quelli che dovevano essere dei costumi e
dopo aver divorato letteralmente la colazione -si stupì nel
constatare quanto cibo potesse contenere lo stomaco di quell'idiota,
dal momento che, praticamente ogni giorno, aveva letteralmente
spolverato una tavolata riccamente imbandita- si erano andati a
preparare, mentre la principessa riempiva dei cesti da picnik.
In quella settimana Kurogane era andato a visitare tutti i parenti e
gli amici del palazzo, per poi scendere anche al paese, cioè la
zona dei semplici civili, per salutare anche i suoi amici, e far
visitare il luogo agli altri tre.
Poi, una serata, tornati stanchi al palazzo, aveva dato delle lezioni
con la spada al ragazzo, il quale doveva aver apprezzato molto quel suo
gesto, perché poi era andato tutto pimpante a mostrare i propri
progressi alla principessa.
Tomoyo gli raccontava spesso quello che aveva passato, e gli chiedeva
ogni tanto di raccontargli la sua, di storia, che Kurogane, in un modo
o nell'altro, tentava di evitare, svincolando la donna dal fare domande
indiscrete.
Alla fine, dopo tanta insistenza, aveva ceduto, e così, ogni
volta, la principessa ridendo gli rivelava di voler ascoltare ancora e
ancora la sua storia, perché troppo interessante e complicata.
Per quanto riguardava quel biondino idiota, aveva allacciato un forte
rapporto di amicizia e di confidenza con la regina, che ogni volta, a
tavola, non faceva che decantarne le qualità, mentre quello o
rideva come al suo solito o smentiva con modestia.
Mokona si divertiva a parlare con la gente di palazzo e spesso l'avevano scoperta a bere sakè di nascosto.
Pensando che si trovavano, di fatto, in vacanza, fingevano di non averla vista e passavano oltre, come se nulla fosse.
Infine, per quanto riguardava Yuui, diventava sempre più grande
e gli occhi piano piano cambiavano dall'azzurro al verde acqua, e poi
al verde rame.
E lui stesso, quelle notti, doveva ammettere di non aver praticamente
chiuso occhio, preso com'era a ripensare a quello che era successo il
primo giorno...
O meglio, che stava per succede, se non fosse per l'arrivo di Shaoran.
Ma com'era possibile che si fosse avvicinato tanto? Davvero non riusciva a darsi un contegno o a frenarsi?
Perché era successo?
Era rimasto diversi minuti ad accarezzare Yuui con lo sguardo nel
vuoto: doveva smetterla di comportarsi in quel modo, quello non era lo
stesso mago di prima, aveva perso la memoria...
Lo aveva dimenticato.
Bene, lui doveva fare lo stesso...
Si era lasciato ricadere sul letto mentre il micino gli si accoccolava sulla pancia e sbadigliava mostrando i canini.
Ormai non ci faceva più caso, a quell'ammasso di pelliccia, e non gli dispiaceva la sua compagnia, a dirla tutta.
Comunque, l'unica cosa che gli tornava sempre in mente, come una vocina
che lo pregasse di non mollare, era l'espressione di Fay.
Non lo aveva rimproverato, era rimasto come...incantato? Ma perché? Aveva perfino chiuso gli occhi...
Si era ritrovato spesso ad arrossire a quei pensieri e a darsi dell'idiota.
Ma il comportamento che aveva avuto subito dopo quel...quel modo in cui
lo aveva chiamato. No, decisamente non era lo stesso Fay di prima.
Non più...
Ora, doveva semplicemente non far trapelare niente al ragazzo e alla principessa.
Ricordava perfettamente cosa era successo:
«Ku-kurogane-san?»
Era saltalo letteralmente in aria,
rosso come una melanzana e aveva dato le spalle al biondino, senza
guardarlo, sapendo che era rimasto lì, immobile, con le labbra
dischiuse, gli occhi spalancati ed un...delizioso...colorito rosa sulle
guance.
«Shaoran-kun...» aveva sussurrato il biondino, dandosi un contegno «Tutto bene?»
E quel sorriso, probabilmente per nascondere l'imbarazzo, in quel momento era davvero inopportuno.
Shaoran aveva guardato prima lui e poi Kurogane e poi lo aveva guardato di nuovo.
«Niente, avevo sentito delle voci e così...Kurogane-san il polso sta bene?»
A quel punto lui, stupito di essere chiamato in causa era scattato sull'attenti voltandosi e incrociando le braccia al petto.
«S-sì è a posto...»
«L'ho medicato infatti...» era intervenuto Fay mostrando con ampio gesto della mano il cotone e la garza macchiata.
Il ragazzo aveva commentato con un
lungo "Ah" che sembrava -o forse questo l'aveva pensato la mente malata
di Kurogane?- un sospiro di sollievo, aveva annuito, ancora nella
penombra e poi si era inchinato di fronte ai due.
«Ci vediamo domani, allora. Oyasumi-nasai!»
«Buona notte anche a te,
Shaoran-kun!» aveva esclamato Fay salutandolo con la mano fin
quando non fu sparito nel corridoio, accompagnato dal rumore di una
maniglia ed una porta che si chiudeva.
Non appena si sentì lo scatto
Kurogane si era abbandonato contro la parete, con un sospiro di
sollievo, mentre Fay aveva abbassato lo sguardo.
«Ci è mancato poco...» aveva mormorato Kurogane, in riferimento a Shaoran.
Qualcosa in quella frase, tuttavia,
pareva aver attirato l'attenzione di Fay che, arrossendo ancora di
più lo aveva guardato con la stessa espressione del vedere un
ornitorinco cantare la sigla delle Winx.
«Non in quel senso!» aveva urlato quasi Kurogane, ancora più rosso.
Aveva capito cosa passava per la testa al biondino: si riferiva a quello che stava per accadere prima dell'arrivo del ragazzo...
«Cioè, ecco...vado dormire!» aveva concluso, per evitare di mettersi in imbarazzo ulteriormente.
Era arrivato alla porta, ma nello stesso momento in cui aveva afferrato la maniglia, si era sentito richiamare.
«Cosa c'è?» aveva reagito, con fare scontroso, riportando l'attenzione su di lui.
Il biondino aveva sgranato gli occhi e poi lo aveva come squadrato.
Infine aveva abbassato lo sguardo, mordendosi il labbro «Niente. 'Notte, Kurogane-san...»
Kurogane...san?
Da quando lo chiamava signor Kurogane?!
Perché tutta quella distanza?
«Tzè!» aveva commentato senza rispondergli, richiudendosi la porta alle spalle.
Fiducioso che la giornata potesse proseguire più tranquilla, si
apprestò a salire su quella specie di carrozza della principessa.
Nella prima c'erano solo lui e Tomoyo, nella seconda sua sorella e gli altri tre.
«Oggi come va la mano?» aveva iniziato lei, posando su di lui i suoi dolci occhi blu.
«Meglio...» si limitò a commentare, spostando lo
sguardo fuori dal finestrino, dove il panorama si susseguiva frenetico.
Sapeva benissimo il motivo per cui non voleva marciare su
quell'argomento, e perché ogni volta che gli altri parevano
essere sul punto di affrontarlo, lui cambiava discorso.
Non voleva ricordare cosa era successo quella serata.
O meglio...cosa sarebbe successo.
Cosa...stava per succedere.
Bastava poco...pochissimo tempo, e quello spazio tra loro due sarebbe stato colma-...MA COSA ANDAVA PENSANDO?
«IDIOTA!» urlò, facendo saltare in aria Tomoyo che gli rivolse uno sguardo esterrefatto.
«Kurogane?» fece, con un filo di voce.
Il moro trasalì voltandosi, e diventando di mille colori
«Eh? No, io non dicevo a...scusami, non era per te...»
Lei parve imbronciarsi per un attimo, per poi sorridere.
«Scusami tu...oggi fa proprio caldo, non trovi?»
«Già...» effettivamente, se rizzava le orecchie,
poteva perfino sentire le cicale, chiaro simbolo dell'estate.
«Non vedo l'ora di farmi un bagno!» aggiunse poi lei guardando fuori dal finestrino.
Kurogane la guardò di sottecchi e poi riprese a guardare fuori.
Per il resto del tragitto, lei gli fece delle domande su quello che
aveva fatto e così aveva preso a raccontarle tutto, dal
principio...
Nel frattempo, nell'altra carrozza...
«Quindi tu sei realmente un principe!» esplose Amaterasu, prendendogli una mano e baciandola.
Fay spalancò gli occhi sorpreso e poi rise dall'imbarazzo.
«Beh, ecco...»
«Ti ho già detto che sembri un principe azzurro?!»
«Emh...sì»
«Beh sei proprio così! L'uomo che ogni donna sognerebbe,
alto, affascinante, con due occhi celesti e dei capelli lunghi...»
Fay arrossì leggermente, scoppiando a ridere «Così mi imbarazza! Non sono tanto-...»
«Sei davvero un bel ragazzo, e...single?»
A quel punto tutti, compresi Shaoran e Sakura intenti a fissarsi e parlare sottovoce, si volsero verso la regina, scandalizzati.
Fay, adesso, non sapeva se ridere o guardarla seriamente.
Si sentiva quasi a disagio, con tutti quei complimenti.
Lui non si riteneva veramente un principe, non...non avrebbe voluto esserlo.
E ora questo...
«Sì, direi che sono sing-...»
«Che forza!»
Fay ammutolì, mentre la donna arrossiva ridacchiando e
coprendosi con un ventaglio «Scherzavo! Però è
meglio che un bel giovane come te non sia occupato!»
Fay ridacchiò abbassando lo sguardo e prese a guardarsi le mani giunte.
In realtà non aveva mai pensato ad avere una ragazza, preso
com'era dai ricordi del fratello, e di tutto quel sangue che aveva
visto nel suo regno, e tutto il resto...
Però, ora che ci pensava, era giunto il momento che si desse da fare...
In fondo sarebbe stato bello avere una persona al suo fianco che lo
apprezzasse per quello che era e che non lo criticasse così come
lui faceva così pesantemente con sé stesso.
Un po' come Shaoran e Sakura, uno fatto apposta per l'altra.
Li guardò mentre un sorriso dolce gli increspava le labbra.
Anche io... pensò, guardando il sole da fuori l'abitacolo...riuscirò mai a trovare una persona così?
*
«Eccoci arrivati!» esclamò una
voce tonante, mentre Kurogane interrompeva la sua narrazione per uscire
fuori dalla carrozza ed aiutare la principessa a fare altrettanto.
Guardandosi intorno scorse, poco lontano, una spiaggia di sabbia e
grandi scogli, mentre l'acqua dell'oceano brillava di increspature al
sole.
Dall'altra carrozza uscirono anche gli altri, e Sakura afferrò la mano di Shaoran per trascinarlo fino a riva, ridendo.
Amaterasu artigliò il braccio di Fay, con un ampio sorriso.
«E' una bellissima giornata, vero?»
«Hyuuuuuuuuu! Sì, e l'acqua è invitante! Hey, Kurogane-muso-lungo te lo fai un bagnetto?!»
A quel nome la regina gli lasciò il braccio, infastidita, mentre
Fay le sfuggiva per correre incontro al moro che si limitò a
guardarlo male e a mormorare un "Idiota".
«Kurogane, io e la regina ci cambiamo in questa specie di cabina,
tu e gli altri potete cambiarvi in quelle laggiù!» e Tomoyo
indicò loro delle piccole cabine di legno poco distanti.
Non che avessero bisogno di cambiarsi, effettivamente, perché
entrambi erano in tenuta da mare: indossavano già il costume, ma
di sopra avevano una specie di kimono.
«Hyuuuu, Kurogane-san, scommetti che arrivo prima io alla
cabina?» fece il biondino ammiccando, dandogli una gomitata al
braccio.
Il moro si irrigidì guardandolo con un sorrisetto di sfida.
«Povero illuso...»
«Prova a superarmi se ci riesci!»
E con una pacca sulla spalla aveva preso a correre lungo la discesa di
sabbia, con un "Hyuuuuuu", mentre Kurogane, preso alla sprovvista, lo
tallonata urlandogli che era un idiota.
«Hai barato! Sei partito prima!»
«Non sai perdere! Gne gne!»
«Non perderò...»
Con uno scarto Kurogane lo raggiunse, gli afferrò la maglia e lo tirò indietro, per poi superarlo con un balzo.
«Hey! Ma sei scorretto!»
«Come te...»
«Occhio per occhio, dente per dente!» con un sorriso furbo
Fay si buttò in picchiata e finì letteralmente sulla
schiena dell'altro facendolo cadere.
Kurogane, a quel contatto inaspettato, aveva trasalito, per poi
imprecare tra i denti quando scorse i granelli di sabbia ingrandirsi a
vista d'occhio.
Il problema, che essendo in discesa, presero a rotolare nella sabbia, ancora avvinghiati.
Alla fine, quando il terreno divenne pianeggiante, e il mare sempre
più vicino, Fay saggiamente decise di lasciare la presa e
rotolare su un fianco mentre l'altro andava a finire dritto in...acqua.
Il mago si sollevò sulle braccia e scosse la chioma bionda per
allontanare la sabbia, mentre scoppiava a ridere guardando l'altro.
«MA TU...» urlò quello, furibondo, una volta uscita
la testa dall'acqua «SEI COMPLETAMENTE PAZZO!»
Fay non riusciva a resistere, non ce la faceva proprio, e così
scoppiò a ridere, piegandosi addirittura in due ed appoggiandosi
allo scoglio sotto il quale Kurogane era finito in acqua.
Il moro uscì da essa con uno sguardo omicida, il viso contratto
in una delle smorfie peggiori, i capelli fradici incollati alla fronte,
i pugni chiusi pronti a colpire e il kimono bagnato fradicio e
gocciolante.
«TU! Razza di...»
«Ma guardati!» ridacchiò Fay puntandogli un dito
contro e riprendendo fiato per le troppe risate «Sei tutto
bagnato! Ti prenderai un raffreddo---AAAAH! Ma cosa fai?! Mettimi
giù, Kuroganeee!»
Quando aveva capito cosa stava succedendo, Kurogane aveva tentato di
scrollarsi di dosso il corpo dell'altro, ma fortunatamente per lui il
biondino si era scansato da solo.
Peccato che avesse compreso troppo tardi il motivo.
Troppo tardi perché si ritrovò immerso in quella fresca acqua cristallina.
No, decisamente gliela avrebbe fatta pagare cara.
Molto cara... pensò, mentre stringeva i pugni ed usciva dall'acqua.
Non sapeva dove potessero essere finiti i suoi sandali tradizionali,
probabilmente li aveva persi durante la caduta, come quel mago idiota.
Così, vedendolo ridere, mentre lo indicava, pensò a ciò che era meglio fare in quel momento.
Così senza pensarci due volte, con fare minaccioso, lo aveva preso in spalla.
«Ma cosa fai?! Mettimi giù, Kuroganeeeee!»
Almeno aveva smesso di chiamarlo "signore" no? Un passo avanti.
Anche se quelle parole gli avevano messo in corpo una sensazione come di...deja vue.
Gli venne in mente quella serata di quando il biondino si era ubriacato e lui l'aveva trascinato a forza in camera.
L'urlo del biondo lo riportò al presente.
«Che vuoi fare?!»
Era allarmato, preoccupato...e faceva bene ad esserlo.
«Ora vedi!» con un sogghigno Kurogane lo aveva afferrato a forza e buttato...in acqua.
«No, Kurogane N-...» delle bolle si sollevarono dal punto
in cui l'ultimo ciuffo di capelli del biondo fu andato sott'acqua.
Con l'espressione soddisfatta Kurogane tornò in spiaggia e si
tolse quel fastidioso kimono fradicio, strizzandolo per asciugarlo, per
poi poggiarlo sulla sabbia.
Quando sentì un respiro profondo e dei brevi e annaspanti colpi di tosse si voltò.
Fay, sdraiato sott'acqua, con le spalle e le ginocchia fuori da essa lo guardava dal basso con sguardo omicida.
«Ben ti sta!» lo riprese Kurogane con un ghigno realizzato.
Vide il biondino sgranare gli occhi, arrossire -di rabbia
probabilmente- e abbassare lo sguardo, per poi guardarlo di nuovo e
sorridere con fare crudele.
Kurogane corrugò le sopracciglia confuso per poi rigirarsi e cercare con lo sguardo Tomoyo e...
Sentì un rumore di gocce e di stoffa bagnata che strisciava
sulla sabbia umida e si voltò di colpo per sorprendere il
biondino.
A sorprendersi fu lui, quando si voltò, nel constatare che
sì c'era sulla sabbia la stoffa bagnata del kimono di Fay ma non
il mago...
Stava per chiedersi dove fosse quando un peso improvviso sulla schiena e due braccia attorno al collo lo fecero barcollare.
Oltretutto, quell'idiota patentato, gli stava infradiciando la schiena!
«MA CHE ACCIDEN-»
«Hyuuuuuuuu! Vendetta!»
«LEVATI SUBITO DI DOSSO!»
Si portò le mani al collo tentando di togliersi di dosso le
braccia del biondino, ma quello strinse la presa e prese a ridere in
quel suo solito modo.
Kurogane traballò per il peso fino ad arrivare ai margini dell'acqua, quasi fino alla caviglia.
«Adesso tu, gentilmente, ti togli dalla mia schie-...oh no, no...NO!»
Con una risata Fay si era spostato dal lato del mare e il povero
Kurogane aveva perso l'equilibrio finendo di nuovo in acqua, tra mille
schizzi.
«IDIOTA!» urlò, quando riemerse e sputò l'acqua alla ricerca di ossigeno.
L'altro, già di nuovo a galla, lo guardava sorridendo.
«E' bella l'acqua, neh?»
«Dimmelo tu!» con un'imprecazione Kurogane gli saltò
addosso e tentò di affondarlo dalle spalle, ma quello
andò sott'acqua e, oltrepassandolo, gli era giunto alle spalle
facendogli un abbollone, con solo un avviso che consisteva nella parola
"Ariaaaa!".
Quando tornò di nuovo a galla Kurogane gli rivolse un ringhio,
mentre quello chiudeva gli occhi assaporando la propria risata
cristallina quasi...quasi quanto l'acqua di quell'oceano.
Guardandolo meglio, era adorabile.
I capelli bagnati gli ricadevano grondanti sulla fronte, e sebbene
fossero più scuri, pieni d'acqua, rilucevano al sole come
paiuzze dorate e il viso era più colorito dell'ultima volta.
E quel sorriso...quel perfetto sorriso bianco quasi quanto la luce del sole, se non di più.
Quel suo monologo interiore fu interrotto, come la risata di Fay, da
una voce squillante ed entrambi si voltarono verso quella direzione,
scorgendo una sorridente Tomoyo con un delizioso costume intero viola.
Dietro di lui, con l'espressione quasi corrucciata, stava la sorella
maggiore, che indossava un completo a due pezzi nero a pallini bianchi.
«Principessa!»
Sollevando mille spruzzi Kurogane nuotò verso la riva per poi uscire dall'acqua e raggiungere la principessa.
Fay, in quell'occasione, si ritrovò a guardare la schiena e le spalle muscolose di Kurogane.
Indossava solo un costume a pantaloncino rosso bordato di nero...
Come prima, quando lui l'aveva buttato a tradimento in acqua, si era
riscoperto ad arrossire, senza che riuscisse a saperne il motivo.
Certo, riteneva che Kurogane avesse...effettivamente...un bel fisico. Ma questo che c'entrava?
Sì, aveva delle braccia muscolose che l'avrebbero potuto far sentire prote---ma cosa stava pensando?!
Scosse la testa scandalizzato per poi decidersi a nuotare anche lui verso la riva.
Sì beh, non c'era niente di male quando un ragazzo commentava il fisico di un amico, no?
Perché erano amici, vero?
Amici...
Gli venne in mente la serata del primo giorno che era giunto in quel
mondo, quando, alla luce della candela del suo comodino, gli aveva
medicato la ferita al palmo...
Arrossendo gli venne in mente quando Kurogane gli si era avvicinato e aveva tentato di...di...di...
Beh, si era ripromesso di non pensarci.
Probabilmente entrambi avevano bevuto troppo perché anche lui, sì, lui stesso, non si era ritratto.
Ora, ripensandoci a mente lucida, arrossiva al solo pensiero, e si
rimproverava in tutte le lingue del suo mondo e di tutti i mondi che
aveva visitato.
Perché si era ritrovato come...attratto dall'altro?
Ma proprio letteralmente!
Si diede dello stupido idiota quando ricordò perfino di aver chiuso gli occhi.
Se quella serata fosse successo qualcosa sarebbe stato soprattutto per colpa sua!
Quando, uscito dall'acqua, per raggiungere la principessa e la regina
Fay passò accanto a Kurogane, lanciandogli una breve occhiata,
lo vide voltarsi verso di lui con uno sguardo indecifrabile, e
così girato gli permise di vedere i
suoi...pettorali...scolpiti... Fay arrossì vistosamente, per poi
abbassare imbarazzato lo sguardo ed affrettare il passo.
Una volta fuori pericolo rialzò gli occhi e sorrise per salutare le due donne.
La regina, come al solito, lo salutò calorosamente e lui, come era dovere, le fece i complimenti per il costume.
Nel frattempo sentì Kurogane intavolare una conversazione con
Tomoyo, e si chiese che fine avessero fatto Shaoran, Sakura e Mokona...
Next-> "Confessioni"
Arrossì decisamente scattando all'indietro «MA CHE ACCIDENTI FAI?!»
Lo vide sorridere e leccarsi le labbra «Buono!»
pigolò alla fine, avvicinandosi sempre di più verso di
lui.
Kurogane era seduto, mentre quello...gattonava...verso di lui?!
«Me ne fai assaggiare un altro pochino?»
s s s
Ok, ok, LO SO,
sono incorreggibile! Vi avevo promesso che non vi avrei fatto aspettare
troppo, e invece è passata una settimana, o forse di più!
Sigh!!! T__T
Comunque come regalo ho unito due capitoli in questo, mi sembrava
ingiusto e sì, anche leggermente sadico, avervi fatto aspettare
tanto per un capitolo nel quale non succedeva un tubo. Quindi li ho
mischiati e il risultato è decisamente migliore! ;)
Ho molta fretta, tra un po' vado a mangiare, passiamo subito ai ringraziamenti.
Come al solito un arigatou va per chi legge: d'altronde che ci stiamo a
fare qui noi autori se non per far leggere le nostre follie a
qualcuno??
Grazie in particolare invece a chi commenta. E di questi benvenuti a tutti i commentatori nuovi! °°
Questa volta a rispondere alle recensioni sarà... mmm.... boh.
Sorpresa, indovinate voi v.v No, ok sono io! Il mio cervello si rifiuta
di trovare un sostituto quindi accontentatevi! XD
@harinezumi: nooo tranquilla,
capita a tutti di saltare capitoli! XD Non sai quante volte mi convinco
di aver commentato e invece... O__O Eheh...Fay, Fay, Fay, cosa mi
combini! Comunque beh diciamo che di qualcosa si sta accorgendo, umh? ;)
@Layshaly: odierai Shaoran, ti
dico solo questo. XD L'ho odiato io, figurati. Ma alla fine si
riscatterà anche lui, uuuh! ^o^ Essì, quelle megere mi
hanno influenzato anche fin troppo! ç_ç Ok
invece...GOMENAZAI! Devo commentare Destino Inevitabile ma non vado su
questo sito da una settimana! Chissà quanti capitoli mi sono
persa, e pensare che è una delle mie ff preferite!! T__T Basta
vado a leggere che è meglio....
@Tomoyo93: No, mi spiace
deluderti, non è la seconda volta...o meglio, non lo sarà
per molto!! ç__ç *indica uno striscione con su scritto
"Uccidiamo Shaoran" *
@SakuraX16: ci tengo
così tanto? Chiedilo a Shaoran! T__T Ma tu, Shaoran, esimia
testa di...gatto...perché non te stai con la tua Ciliegio e
lasci in pace quei due poveretti, oh?!?! Ma dico io...
@Pluto90: Uuuuh un nuovo
lettore o...lettrice? Grazieee, spero che i prossimi capitoli siano
all'altezza! Non vorrei diventare troppo sadica, ma l'influenza delle
CLAMP c'è e si vede, a quanto dicono... XD
@Roby Bonny: Per guarire mangia
molto riso con sakè! °° (ma deficiente che non sei
altro, è guarita da una settimana!
n.d.Kuromatantoormailosappiamocheèluiquellocheparlatraparentesi)
oooops, gomenazai, ma devo fingere di aver letto solo ora le recensioni
v.v (-.- E io lavoro per un elemento del genere...ma chi me lo fa
fare...) Taci!
@Your guardian Angel: io HO
BISOGNO dei pasticcini di tua madre!!! T__T *va ad aggiungere nella
storia che la madre di Vanessa vende dei pasticcini deliziosi, i
più famosi del Regno Unito* vedi te che onore! v.v Comuuunque!
Amaterasu...sembra "Il materasso" detto nel nostro dialetto! XD
@Shyray:
Sììì, ho visto RG!! °°
però...sbaglio o Materasso è lesbica e sta con Soma?? XD
Ok scusa, sclero notturno. Comunque l'ho trovata perfetta per questa
parte, ovvero l'ostacolo allo yaoi! Perché è
insopportabile, litiga sempre con Kuro -quindi NON sembrano andare
d'accordo v.v- ed è single, o almeno così sembra... Al
prossimo capitolo!! ;)
@Ne_chan: Ok capito, lasciamo
stare! XD Ma ripeto -e caspita, ma da quanti capitoli lo ripeto?! -
voglio, Esigo, PRETENDO una recensione che superi DI MOLTO le 500
parole v.v O non aggiorno più! =P
Comuuunque gente devo andare a magnà, anzi sono già in ritardo, mia madre urla da un bel po'! XD
Alla prossima, Sayonara e ricordate...
QUESTA
E'
Pastaaaaaaaaaa! =D
R
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Capitolo 25 *** 2. Confessioni ***
FF tsubasa 26
Capitolo 25
Confessioni
I tre, d'altronde, non erano poi tanto distanti.
Shaoran e Sakura, infatti, erano sdraiati sulla spiaggia, entrambi
già in costume -lui dello stesso verde del suo solito mantello,
lei rosa e bianco- a qualche metro di distanza, precisamente su dei
teli prestati loro dalla principessa, e osservavano le onde raggiungere
i loro piedi per poi ritirarsi indietro.
Mokona invece sonnecchiava tranquilla nel cesto di vimini da pinknick che la principessa aveva portato per loro.
«Sakura-hime...» iniziò Shaoran, strofinandosi le mani dall'imbarazzo.
«Mmmh?»
«Io mi chiedevo se...ti andrebbe, ecco...di...»
Sakura lo guardò, come per spronarlo a continuare e Shaoran
deglutì indicando l'acqua, lanciandole un'occhiata speranzosa
«Di nuotare...insieme...»
«Oh...» le guance leggermente arrossate, la ragazza abbassò lo sguardo come delusa e strinse le labbra.
«Qualcosa non va?» chiese Shaoran, preoccupato, poggiandole la mano sul polso per scuoterlo leggermente.
Sakura si voltò e i suoi occhi brillavano, come quelli di Shaoran, ma non di aspettativa, piuttosto, di dispiacere.
«Io non so nuotare» disse tutto d'un fiato e, a dispetto
delle sue aspettative, scorse il bruno sospirare di sollievo.
«Perché questa reazione?»
«Pensavo peggio...tipo che non volessi farti il bagno con me o cose simili ma...»
«Non potrei mai!» trillò la principessa
stringendogli la mano con quella libera «E' sempre bello passare
dei momenti con Shaoran-kun...»
Il ragazzo la guardò e sorrise «Anche per me è
sempre piacevole passare bei momenti e creare ricordi, con te,
principessa...per questo ti insegnerò io stesso a nuotare,
così potremo stare insieme anche oggi, in acqua...»
«Shaoran-kun!» socchiuse gli occhi e arrossì mentre sorrideva di dolcezza.
Shaoran sorrise a sua volta, guardandola, e la principessa gli gettò le braccia al collo.
Sorpreso da quel gesto Shaoran perse l'equilibrio e cadde all'indietro, sormontato dalla principessa.
«Grazie!» disse semplicemente lei continuando a sorridergli.
Forse per la posizione strana, forse per la vicinanza con quel viso
dolcissimo, forse per le parole, o forse per tutte e tre cose assieme,
Shaoran arrossì.
«D-di...di niente, principessa...A-andiamo?»
«Oh» come accortasi solo in quel momento della posizione
imbarazzante in cui si trovavano, la principessa Sakura si ritrasse a
sedere mentre Shaoran si rimetteva in piedi e la aiutava a fare
altrettanto.
«Pronta per sconfiggere l'acqua?»
«L'acqua è mia amica» rispose Sakura ricordando il
giorno in cui, quando era piccola, si era immersa nella sorgente sacra
delle rovine di Clow «Però sì, sono pronta!»
Con un ultimo sguardo d'intesa ed un sorriso dolce i due si incamminarono, mano nella mano, in direzione dell'acqua profonda.
«E' proprio bella l'acqua, oggi, vero? Tu ti eri già fatto un bagno o sbaglio?»
«Sì, poco fa, ma a tradimento...»
In realtà, Kurogane, come spesso succedeva ultimamente, non prestava veramente attenzione alle parole di Tomoyo.
O meglio, questa volta non lanciava occhiate al biondino, che sapeva
stesse parlando poco distante con la regina, e anzi continuava a
guardare la principessa e ad annuire a quello che diceva, ma la sua
mente vagava altrove e gli riproponeva, quasi con insistenza, la stessa
immagine.
Fay che usciva dall'acqua, grondante di essa e gocciolante, mentre si
passava una mano tra i capelli bagnati -che luccicavano al sole- per
cacciarli indietro con quella mano perfetta dalle dita affusolate e
pallide, le gocce che gli scivolavano sulla fronte, sugli occhi
più azzurri e limpidi dell'oceano, il fisico alto e asciutto e
anche robusto -certo non quanto il suo- da mozzare il fiato comunque, e
poi quel costume bianco con ai lati due strisce azzurre.
Il biondino gli era passato accanto, lanciandogli una fugace occhiata
-tutta questa azione la rivedeva come al rallentatore- e lui
aveva ricambiato l'occhiata, preso com'era a contemplarlo.
Lo vide arrossire e così pensò di essere stato troppo sfacciato.
Probabilmente quello aveva notato la sua occhiata e si era imbarazzato.
Dannazione!
Oltretutto, perché continuava a pensarci? Sì, beh aveva
un bel fisico, un bel viso, insomma...sì, era bello. E allora?
Anche il ragazzo era carino, in fondo.
Però era diverso...
Fay era...
«Kurogane, mi stai ascoltando?»
Sussultò preso alla sprovvista e si voltò verso Tomoyo
che lo guardava con un sopracciglio ormai arrivato all'attaccatura dei
capelli.
«Eh? Sì, sì, certo...»
«E allora che stavo dicendo?»
«Stavi dicendo che...era una bella giornata e...»
La vide tramontare gli occhi e poi guardarlo accennando un sorriso
materno «Come non detto, lasciamo perdere. Piuttosto,
accompagneresti la tua principessa e sistemare le tovaglie?»
«Eh? Certo, ci mancherebbe!»
«Kurogane...» iniziò Tomoyo ad un certo punto,
mentre lei stendeva la parte della tovaglia opposta a quella del ninja.
«Sì?» fece lui scuotendo la tovaglia per posizionarla meglio.
La principessa abbassò lo sguardo sulle pieghe del telo e
arrossì «Senti, noi ci conosciamo da molto tempo...»
«Beh sì...»
«E quindi, ecco io, mi chiedevo se...»
«Kurogane-san!»
La mora sussultò voltandosi verso il ragazzo bruno che correva
scuotendo un braccio, seguito da una divertita Sakura e da sua sorella
arpionata al braccio del biondino.
Quel ragazzo è un rompiballe cronico! Ma io...io lo uccido!
«Scusate il ritardo» esclamò Shaoran col fiatone e un sorrisino imbarazzato.
Kurogane si limitò a sollevare un sopracciglio «Figurati»
Peccato che Shaoran non si fosse accorto dello sguardo infuocato della
principessa Tomoyo -immaginatevi Tomoyo che mostra i denti circondata
dal buio con gli occhi di fuoco che lanciano scintille, un tic alle
mani, il respiro affannoso e un ringhio come sfondo- fortuna che
Amaterasu, accortasi della cosa, avesse lasciato il braccio di Fay per
afferrare quello della sorella e trascinarla via.
«Che gusto vuoi?»
Una volta che ebbero finito di mangiare come in un picnic attorno ad
una tovaglia a quadri rossa e bianca, Tomoyo e Amaterasu consigliarono
di prendere dei gelati in una bancarella lì vicino, mentre loro
andavano a fare una passeggiata assieme.
E avevano scoperto, sorpresi, che il gelataio era niente di meno che
Touya, il fratello di Sakura, che lavorava al chiosco insieme a Yukito.
Quando la principessa aveva salutato confusa il fratello quello aveva
reagito sollevando un sopracciglio con cipiglio, probabilmente senza
capire.
Possibile che suo fratello lavorasse praticamente ovunque?
Avevano poi appreso che quei due strani tipi avevano scoperto l'arte
del gelato, girando il mondo, e a quanto pareva erano i primi a
produrne.
E ora quella domanda, di nuovo.
Con uno sbuffo impaziente Kurogane vide Shaoran lanciare uno sguardo
divertito al mago e alla principessa «Nocciola!» concluse
con un sorriso.
«L'hai scelto perché Fay-san diceva che se fossi stato un
gelato...» aveva iniziato Sakura divertita, ma fu interrotta
dalla risata del bruno.
«Più o meno. Ma anche perché è il mio gusto preferito...»
«Lei cosa desidera, signorina?»
«Allora, io prenderò il caramello!»
Shaoran e Fay scoppiarono a ridere mentre Kurogane alzava gli occhi ai cielo con un sospiro.
«Kurogane-sama tu non prendi niente?»
Riabbassando lo sguardo incontrò il sorriso del biondino e si ritrasse arrossendo.
«No!» urlò forse con troppa enfasi, perché quello l'aveva guardato con fare confuso.
Ripensando al passato, il ninja sospirò.
«Cioè...se proprio devo, del...emh...cioccolato...»
sussurrò con un filo di voce per evitare che il biondino
sentisse, ma a quanto pare, dai cinguettii di quello, la cosa non era
andata a buon fine.
«Cioccolato?! Lo voglio assaggiareeee!»
«Lei cosa vuole, signore?»
«Eh?» Fay si voltò come allucinato verso Touya
e rendendosi conto che parlava con lui smise di sorridere con un "Oh"
imbarazzato.
Si avvicinò alla bancarella e guardò tutti i gusti, un dito sulla guancia con fare pensieroso.
«Io? Emh...»
«Che gusto vuole prendere?»
«Che gusto? Beh, tutti!»
Tutti si voltarono verso di lui scandalizzati, mentre Kurogane si
picchiettò la fronte con un palmo «Oh santa
pazienza...»
«Tutti?» Ripeté Toy pensando che lo stessero prendendo apertamente in giro.
Il mago sorrise annuendo «Certo!»
«Prenda stracciatella, per lui!» sbottò Kurogane,
poggiando una mano sulla spalla dell'altro che trasalì
guardandolo.
«Ma come fai a...»
«Lascia stare» concluse, senza guardarlo, per poi afferrare
il cono gelato e porgerlo al biondino che lo afferrò sempre
guardandolo.
«Andiamo, va, se non vogliamo far impazzire qualcun altro...»
Shaoran e Sakura si guardarono, divertiti, mentre presero a mangiare i loro gelati.
«Ci sediamo vicino alla spiaggia?» propose ad un certo punto Sakura, indicando una zona comoda.
«Perché no?» cinguettò Fay correndo verso quella direzione.
Si sedettero tranquilli riprendendo a mangiare ognuno il proprio gelato...o almeno, non proprio tutti.
Kurogane aveva lo sguardo diretto all'orizzonte, dove le onde continuavano ad inseguirsi veloci.
«Kuroganeeeeee!» trillò una vocina e due secondi
dopo scorse l'idiota buttarsi pesantemente al suo fianco per poi
guardarlo divertito.
«Tu che mangi un gelato?! E' da segnare!»
«Ah, stai zitto!» ed avvicinò gelato alle labbra.
«Che gusto è?»
Kurogane si bloccò, per poi rispondere senza guardarlo «Cioccolato...fondente...»
«Umh, sembra buono...»
Con un'alzata di spalle Kurogane poggiò le labbra sul gelato ma...
Dall'altra parte, il biondino ne aveva assaggiato una parte del suo,
perché quando aveva riabbassato il cono si era ritrovato il suo
viso ad una vicinanza sorprendente.
Arrossì decisamente scattando all'indietro «MA CHE ACCIDENTI FAI?!»
Lo vide sorridere e leccarsi le labbra «Buono!»
pigolò alla fine, avvicinandosi sempre di più verso di
lui.
Kurogane era seduto, mentre quello...gattonava...verso di lui?!
«Me ne fai assaggiare un altro pochino?»
«NO!» ringhiò Kurogane cercando di alzarsi ma quello
avanzò ancora fino a raggiungere l'altezza della sua faccia e
gli si indicò la guancia.
«Sei sporco qui...»
«Cosa...?»
«Qui...» sussurrò quello incredibilmente vicino mentre gli poggiava le labbra sulla guancia...
Si irrigidì diventando più scuro di un peperone e fremette dall'imbarazzo.
«Ma che diavolo...»
«Fatto! Pulito!» concluse Fay scostandosi da lui e sorridendogli pacificamente.
Preso da una nuova rabbia Kurogane gli afferrò i polsi e lo scosse.
«Che diavolo hai in mente...idio-...idiot-...»
Perché, ora che lo fissava in quegli occhioni azzurri più
splendenti del mare stesso, non riusciva più a insultarlo?!
Lo vide arrossire e poi cercare di scansare i polsi dalla sua presa.
«Lasciami!»
«Perché...»
«Perché mi fai male!»
«No, intendo...perché continui a...comportarti...così?»
Lo vide sgranare gli occhi, confuso.
Kurogane strinse le palpebre e avvicinò ancora di più il
viso a quello dell'altro che per riflesso indietreggiò.
«Voglio provare a fare una cosa...» mormorò Kurogane
senza smettere di guardarlo e adesso il sorriso del mago si era
completamente incrinato sostituito da un'espressione quasi spaventata.
Il moro sospirò.
Voleva provare a fare una cosa...
Tanto, ormai non aveva niente da perdere e quel ragazzo era così...ambiguo. Sembrava essere tornati indietro nel tempo...
Quando si rese conto della situazione imbarazzante in cui si trovava
Fay indietreggiò sulle ginocchia fin quando, non reggendo
più l'equilibrio cadde all'indietro, sormontato
dal...corpo...dell'altro.
Rosso come un peperone cercò di muoversi ma Kurogane gli
stringeva sempre di più uno dei polsi, mentre liberava l'altra
mano.
Fay continuò a divincolarsi fin quando non percepì il
calore della mano dell'altro sulla sua guancia e si bloccò,
attraversato da un brivido ed una sensazione di deja vue.
Alzò di nuovo lo sguardo, e incontrò le iride rosse del moro.
Quello sguardo era così magnetico che si accorse di non riuscire
a guardare altro se non quegli occhi, e quel viso, quella mano calda
sulla sua guancia...
Un calore nuovo gli invase il petto e le guance mentre deglutiva,
consapevole di quello che stava per fare e...sì, di quello che
sarebbe successo...
Chiuse gli occhi, invaso da quella nuova sensazione e si sporse per eliminare la distanza tra loro due...
Ma proprio quando le loro labbra erano a pochi centimetri di
distanza, giunse la voce di quel maledetto scocciator-...emh,
cioè volevo dire Shaoran.
«Kurogane-san, Fay-san, dove erava-...»
«EH!??!??!?»
I due scattarono all'impiedi separandosi e girandosi verso il bruno che li guardava perplesso.
«Sì, Shaoran-kun?!» pigolò Fay ostentando un sorrisino falsissimo.
Il ragazzo aprì la bocca per rispondere ma la richiuse subito dopo.
«Io...niente, dopo che abbiamo preso il gelato avevamo deciso di
sederci qui tutti insieme invece poi io e la principessa ci siamo
allontanati, quindi...»
«Oh, ma non devi preoccuparti, non è successo niente!»
«Ah...» abbassò lo sguardo, imbarazzato e poi si strofinò la nuca
«Emh, va bene...comunque potete venire di là, dove ci
siamo io e Sakura-hime, anche perché c'è più ombra
e...»
«Oh certo! Vi raggiungo subito!» esclamò forse troppo convinto Fay mettendosi in piedi in un lampo.
Kurogane si alzò guardandolo male e quando Shaoran annuì
allontanandosi gli afferrò il polso facendolo trasalire.
«Non credere che la discussione sia finita qui...»
Il mago lo guardò stralunato e poi sorrise «Ma quale discussione?! Cominciavi a spaventarmi...»
A quella frase il moro aveva lasciato la presa guardandolo scandalizzato.
Poi contrasse i muscoli del viso e Fay vide la vena del collo gonfiarsi per la rabbia.
«Appunto!» ribatté, dandogli le spalle con un secco
"Tzè" «Era quello lo scopo, spaventarti. Così la
smetti di comportarti in...in quel modo.»
«Oh che paura, sto treman-...»
«Dovresti!» lo anticipò Kurogane con un sorrisino di scherno.
Lo lasciò lì, confuso, mentre raggiungeva Sakura e Shaoran.
«Amaterasu!» cantilenò Tomoyo per la millesima
volta, seguendo con uno sguardo divertito i passi frenetici e nervosi
dell'altra.
La sorella maggiore da almeno dieci minuti camminava avanti ed indietro
per la spiaggia, mordendosi un labbro e strofinandosi le mani.
«Su, andiamo, sputa il rospo!»
«Ma di che parli?!» ridacchiò lei scoppiando in una
risatina isterica, passandosi una mano tra i capelli ricci.
«Oh, andiamo, mi hai chiesto di allontanarmi dal
mio....cioè, volevo dire...» arrossì accorgendosi
dell'errore ed abbassò lo sguardo.
«Il tuo?» trillò la sorella raggiungendola con un saltello «Il tuo chi?!»
«Nessuno» rispose Tomoyo incrociando le braccia al petto.
«Oh andiamo, dovevamo parlare di te!»
«E' quel ninja vero?»
Tomoyo sussultò alzando lo sguardo su di lei, le guance sempre più rosse «Ma come...»
«Come ho fatto a capirlo?! Oh tesoruccio, ti si legge in faccia...» e la guardò con espressione affettuosa.
La principessa abbassò lo sguardo e si ritrovò a
sorridere, osservando le onde del mare infrangersi contro lo scoglio.
«Allora è proprio evidente...»
«Già. Oltretutto l'ho sempre pensato!»
«O vorresti dire sperato» la rimbeccò Tomoyo con scherno.
La sorella si morse il labbro e fece spallucce, sorridendo «La mia sorellina innamorata!»
«E dai, smettila!»
«In fondo non è male...» continuò
imperterrita, alzando lo sguardo «Anzi hai proprio buon
gusto...»
«Già...ma parliamo di...»
«No, voglio sapere i dettagli!»
La principessa la guardò perplessa «Quali dettagli?»
«Non gli hai ancora detto niente?»
«Emh, ho tentato ma...»
«Ma...?»
«Ma sono stata interrotta da...»
«No, non parlare! Niente ma! Devi agire!» e le
pizzicò una guancia -gesto che personalmente la principessa
aveva sempre odiato - «sai prevedo che oggi ci sarà
un bel tramonto, e quindi...»
«Sei pazza?!» adesso aveva assunto un color melanzana
«Io non...Kurogane non è un tipo da passeggiate romantiche
al tramonto!»
«Oh...» la regina abbassò lo sguardo e sorrise
arrossendo deliziosamente, fissando la mano che teneva immersa nella
sabbia.
«Perché ridi? Non è una cosa divertente! E' una
tragedia!» rincarò Tomoyo lasciandosi ricadere sdraiata
sulla sabbia.
«Stavo sorridendo perché ho pensato che, fortunatamente, non tutti gli uomini sono come il tuo caro ninja.»
«Che vorresti dire?»
«Ad una certa persona di mia conoscenza piacerebbe, credo, una passeggiata romantica...»
«Finalmente si parla di te!» osservò Tomoyo
guardandola di sottecchi «Ma la tua è nuova...chi
è?»
La regina ridacchiò e si voltò verso di lei con gli occhi
lucidi «Sorellina, non so come dirtelo ma...cioè lo
conosco da poco ma già mi piace così tanto!»
Come se avesse capito la cosa solo in quel momento Tomoyo
spalancò gli occhi «Ti stai riferendo a quel biondino
amico di Kurogane?»
«Non è "quel biondino"!» ribatté cocciuta,
incrociando le braccia al petto per poi sospirare alzando la mano dalla
sabbia «Ha un nome stupendo...Fay...»
«Ok tu sei completamente andata!» rise Tomoyo dandole una pacca sulla spalla.
«Ma non puoi capire! E' così dolce e gentile con
me!» rispose la donna socchiudendo gli occhi ed avvicinando la
mano piena di sabbia al petto «E presto sarà mio!»
Chiuse la mano a pugno e si voltò con un ghigno soddisfatto verso la sorella che aveva inarcato un sopracciglio, confusa.
«Credo che prima d'ora non mi sia mai piaciuta tanto una persona e...sì, ho in mente di sposarlo!»
«COSA?!»
Amaterasu riaprì gli occhi e inclinò la testa «Che c'è?!»
«Stai scherzando, spero!» rispose Tomoyo, a dimostrare i suoi dubbi «Vuoi rendere re uno sconosciuto!»
«Guarda che è un principe!» rispose quella come se ciò giustificasse tutto.
«Lo conosci da appena una settimana!»
«Ma che ci posso fare se mi piace così tanto e poi...so
che il tuo ninja è un viaggiatore e che viaggiano insieme
quindi...Beh insomma tra un po' andrà via e probabilmente non lo
rivedrò più. Così, se sapesse quello che provo per
lui...forse, forse anche lui si accorgerebbe di quello che prova per me
e...»
«Ho capito» rispose semplicemente Tomoyo, riabbassando lo
sguardo «E' quest'idea che mi ha spinto ad agire. Ho pensato che
se non fermo ora Kurogane, lo perderò per sempre...»
Amaterasu la guardò dolcemente e la abbracciò con un sorriso materno «Oh piccola mia...»
Quando si separarono si guardarono negli occhi e sorrisero.
«Ora spero solo che...» disse poco dopo la regina, la voce
debole quasi quanto un sussurro, l'espressione improvvisamente seria
«Che qualcuno non me lo porti via...» ed aprì la
mano, permettendo al vento di far volare via la sabbia dalla sua mano.
In mente aveva ancora quell'immagine che aveva visto quella mattina.
Un'immagine che, in uno strano qual modo, l'aveva irritata tanto da
costringerla ad intervenire per evitarne e inevitabilmente frenarne i
possibli sviluppi.
Fay e Kurogane che ridevano, uno sulle spalle dell'altro, e finivano in acqua continuando a ridere e guardarsi...
Next-> "Complicazioni"
Quando si furono allontanati dietro un gruppo di scogli, Kurogane
ringhiò voltandosi verso il biondino che continuava a giocare
con i legacci del suo cappello hawaiano.
«Come ti permetti di decidere per me?!»
«Sei stupido, Kurogane-sama!»
s s s
Oggi aggiornamento speciale dedicato a Ne_chan! ^^ Ancora auguri, anche se in ritardo! XD
-->AVVERTIMENTO A TUTTI I FAN<--: Non illudetevi, ancora non c'è stato l'angst! ^^
E dopo questo commento altamente stronzo passiamo avanti! :D
Scusate sto morendo di sonno quindi non sono in vena di allungare discorsi e passo subito ai ringraziamenti! x)
A parte tutti coloro che leggono, ringrazio in particolar modo:
@Your guardian Angel:
"Perchè Aramatasu sembra un materasso? Problemi esistenziali.
Cioè. Dopo la fame del mondo ci sono stì problemi. Okay.
La smetto di dire scemenze. Sì, decisamente! XD Ma ti adoro x questo! :D
@Pluto90: G-R-A-Z-I-E! °//////° Ed in questo capitolo si scoprono nuovi segreti...eheh che ne pensi??
@Ne_chan: Otanjobi Omedetoo,
Otanjobi Omedetoo, Otanjobi Nekochaaan, Otanjobi Omedetoo! =D Questo
capitolo è pubblicato apposta per te, e siccome non potrai
commentare x un po', almeno lascia una lunga recensione!
ç__ç
@Tomoyo93: Davvero?? Beh
eccotene una nuova allour!! :D Kuro e Fay hanno capito che...c'è
qualcosa di più tra loro due...o meglio, Kuropon l'ha capito!
Chissà se anche Fay...forza Kuroriiin, fatti valere! °°
@SakuraX16: Bene...Shaoran
scappaaaaaaaaaa *Il ragazzo fugge a gambe levate, nascondendosi dietro
il fratello-gemello-cheinfondoèsestesso-* Ma dico io Nero-sama
riuscirà mai a completare il suo intento?? XD Lo scopriremo solo
vivendo... *viene presa a colpi di padella* ok scusate, lo scopriremo
solo "leggendo" v.v
@ MokoChan95: Traduzione
dell'ultima frase, please?? XDXDXD Watashi wa pizza to pasta suki desu!
°___° Comuuunque spiacente ma l'angs preme x farsi rispettare e
per apparire!! ^^"
@Layshaly: Sperando che lo
capirà al più presto, ma conoscendo la mia mente malata
-e la storia, già scritta- credo proprio che... *ferma la frase
a metà in perfetto stile CLAMP, per far disperare la gente*
Beneee gente che dire ancora?
Waaaaaaaaaaa ho ridetto "che dire!" °° Mi sento così
emozionata, che, che, ch-*Kurogane la prende a colpi di padella*
AIHA! Maledetto!
*L'autrice si massaggia il bernoccolo sulla testa* accidenti a quel
cagnaccio...mi ha fatto capire che dobbiamo chiudere e lasciare la
linea a "Che Tempo Che Fa Ma Anche No Perché Non Interessa
Minimamente A Nessuno"
Alla prossimaaaa, Sayonaraaa e...ricordate...
Se ti dicono di alzarti tu siedi,
E se si siedono tu alzati in piedi,
Non prestar fede solo a quello che vedi,
Insegui i sogni fino a quando li credi veeeeri,
Se urlano troppo tu urla che basta
E se ti danno verdura tu ordina...
Pastaaaaaaaaaa! =D
R
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Capitolo 26 *** 2. Complicazioni ***
FF tsubasa 27
Capitolo 26
Complicazioni
«Volete farvi un bagno, Kurogane-san e
Fay-san?» chiese Shaoran, qualche ora dopo, quando finalmente
potevano farsi il bagno, mentre il sole iniziava a calare verso
l'orizzonte e l'aria si faceva più fresca.
«Mmmh, tanto non abbiamo altro da fa-» stava iniziando
Kurogane, già in procinto di alzarsi, ma la mano del biondino
gli aveva stretto il polso, costringendolo a sedersi di nuovo.
Gli lanciò un'occhiataccia ma quello continuava a guardare sorridendo il ragazzo.
«Penso di no, voi iniziate ad andare, presto vi raggiungiamo, non preoccupatevi!»
Shaoran guardò prima uno e poi l'altro, circospetto, poi
annuì ancora titubante e si voltò verso l'acqua, dove una
sorridente Sakura lo salutava scuotendo una mano.
Agli altri due non sfuggì il brillio degli occhi del ragazzo nello scorgerla.
«Allora a dopo!» concluse il ragazzo raggiungendo la ragazza che gli sfuggì tuffandosi sott'acqua.
Quando si furono allontanati dietro un gruppo di scogli, Kurogane
ringhiò voltandosi verso il biondino che continuava a giocare
con i legacci del suo cappello hawaiano.
«Come ti permetti di decidere per me?!»
«Sei stupido, Kurogane-sama!»
«Io sarei cosa?!» esplose il moro allungando una mano per strozzarlo.
Il biondino scattò all'impiedi sfuggendo dalla sua presa e
saltellò verso uno scoglio che si sporgeva verso il mare.
«Abbiamo fatto un'opera di bene!» rispose come se fosse la
cosa più ovvia del mondo, arrampicandosi sullo scoglio e
fermandosi in cima, alzato, con le mani incrociate sul petto, scosso
dal vento.
«Opera di bene?» ripeté Kurogane, accigliato.
«Ma sì! Adesso i due potranno finalmente fare i
piccioncini!» con un sospiro si sedette lasciando pendere le
gambe ed iniziò a fischiettare guardando il cielo ed il mare.
«Tzè!» commentò Kurogane riabbassando lo
sguardo sul levigato sasso che aveva tra le mani, e che se lo rigirava
attento.
«Che bello questo mare, te lo vuoi fare un tuffo?»
«Intendi a tradimento?»
«No!» rise Fay girandosi, per poi riprendere la sua
postazione e continuare ad ondeggiare le gambe nel vuoto «Sai?
Shaoran-kun e Sakura-chan sono davvero due ragazzi fortunati...avere
una persona accanto...» sospirò, gli occhi persi in
quell'infinito orizzonte cosparso di rosso.
Kurogane alzò improvvisamente lo sguardo su di lui, gli occhi ridotti a due fessure.
Quel discorso...credeva di averlo già sentito...
Ma certo! Quella...quella serata quando poi il mago si era ubriacato e gli aveva urlato contro...
«Yuuuh che cosa romantica! Due persone che si vogliono taaanto bene!
«Sarebbe bello...avere accanto una persona così...
«Ma temo che non la troverò...purtroppo...»
«Non è detto che non la troverai!» ribattè Kurogane stringendo i pugni, come a risposta.
Il biondino sussultò voltandosi verso di lui, l'espressione
quasi spaventata «Io non ho mai detto che non la
troverò...»
«Oh» Kurogane si irrigidì impallidendo «Lo dicevo così...»
«Anche perché non so forse...» continuò
quello, guardando l'orizzonte «Forse l'ho trovata...»
Il moro alzò di scatto la testa, in un mix di tensione e desiderio insieme «Chi?» disse semplicemente.
In realtà, non era sicuro di voler conoscere realmente la risposta.
Il biondino sospirò voltandosi verso di lui «La regina»
Kurogane trasalì sgranando gli occhi.
No, non avrebbe voluto sapere la risposta.
Decisamente no...
«Kurogane-san?»
«Eh?» il moro alzò gli occhi su di lui, ritrovandosi
improvvisamente arrabbiato «E smettila di chiamarmi
"signor!"»
Quello aprì la bocca per rispondere ma la richiuse subito dopo.
«Scusa...»
«Io non ti chiamo mica signor Fay!» ribatté quello ostinato.
«Se è per questo tu proprio non mi chiami!»
Il moro alzò improvvisamente gli occhi su di lui, il battito accellerato.
Quella discussione era molto simile, troppo simile, ad una già avuta col vecchio Fay.
«Sì ma non ti chiamo comunque "signore"»
«Forse pensi che idiota sia più adatto a me...» rispose semplicemente, alzando le spalle.
Kurogane sbiancò ancora di più, riabbassando gli occhi sulla pietra levigata che stringeva anche troppo.
«Non è questo...»
«Figurati, per me non fa differenza. Però se a te da'
fastidio che ti chiamo signore, allora la smetterò...»
Kurogane sospirò senza rialzare lo sguardo.
«Perfetto...»
Fay lo guardò per un attimo e silenziosamente scese dallo scoglio, sedendoglisi accanto.
«Comunque, non sono sicuro di quello che provo per la regina...»
«Ah no?» commentò semplicemente il moro, accorgendosi di aver diminuito la presa sulla pietra che teneva.
Non era ancora quello che si definirebbe calmo.
«Non so come dirlo...lei è sempre gentile con me, mi
sorride, e...mi fa i complimenti dalla mattina alla sera...»
«Tzè!»
«Kurogane-sama?»
Il moro strinse ancora di più il sasso e si voltò verso di lui «Che c'è?»
«Niente...sei seccato del fatto che, per una volta, hai ragione?»
«Ragione?» ripeté Kurogane, perplesso, alzando un sopracciglio.
«Sì, perché sono veramente un idiota! La
verità è che...non sono mai stato innamorato,
ecco...»
Fu un colpo al cuore.
Come se un pugnale lo avesse trafitto da dietro e lo lasciasse boccheggiante in un freddo pavimento.
«M-mai?» si ritrovò a boccheggiare e l'altro gli rivolse un'occhiata confusa.
«Sì...» sussurrò poi, alzando le spalle
«Non so nemmeno cosa voglia dire...Cioè vedendo Shaoran e
Sakura mi sono fatto un'idea ma...tu sai cosa vuol dire?» chiese
poi, senza guardarlo, trovando particolarmente interessante osservare i
granelli da sabbia.
«Io?» saltò su il moro, particolarmente nervoso,
tanto che spezzò in due la pietra «E che vuoi che ne
sappia io?!»
«Beh, ti sei mai inna-...»
«Io?! Tzè! Non è successo e non succederà mai...»
«Oh...» Fay abbassò lo sguardo improvvisamente deluso.
Kurogane si sentì fremere.
Beh ma perché? Infondo quell'idiota aveva appena detto di amare un'altra, quindi...
Kurogane trasalì rendendosi conto di una cosa che aveva pensato
quando il biondino si era dimenticato di lui ma che tuttavia aveva
smentito...
Adesso tutto era chiaro.
Era quello...veramente...l'amore?
Strinse i pugni arrossendo e si schiarì la gola.
«Pensavo che tra te e la principessa Tomoyo...»
«COSA?!» il moro lo aveva guardato sconvolto mentre il
biondino accennava un sorrisino triste «Scusa, pensavo
che...»
«Sei un grandissimo idiota...»
«Tu ci pensi mai a lei?»
«No...» Kurogane abbassò lo sguardo e prese a
fissare la sabbia «Cioè sì ma non sempre...»
«Ma allora forse, in fondo, tu la a-...»
«No, ti dico...»
«Ma forse...»
«Non è così!» ribatté guardandolo,
furioso «A lei non la penso tanto come a...»
ammutolì rendendosi conto di quello che stava per dire.
Dannazione a te, Kurogane! Imprecò dandosi dello stupido.
Stava davvero per dire "A lei non la penso tanto come a... te?"
Lo stava veramente dicendo?
Ma allora...
«Ho capito» riprese Fay, guardandolo come con nuovi occhi «A te piace una persona...»
Lo vide trasalire e pensò di continuare «Vero?»
«No! Cosa dici! Io non...»
«La conosco?»
Kurogane gli rivolse un'occhiata quasi frustrata «Non...ma comunque non è vero che...»
«La conosco o no?»
Il moro sospirò «Non...non credo, no...»
«Ah...»
«Tanto non ha importanza, non tornerà più...»
Il biondino si voltò verso di lui con gli occhi sgranati «Cosa?! E' morta?! E'...»
«Più o meno sì...» rispose Kurogane chiudendo gli occhi.
Non voleva più ricordare niente, niente!
«Oddio» mormorò Fay poggiandogli una mano sulla spalla.
Dannazione, non farlo!
«Come più o meno?!»
«Lascia stare...»
«Sì, scusami, volevo solo provare a capirti meglio. Ma a quanto pare non sono la persona opportuna e...»
«Non è colpa tua!» urlò Kurogane, riaprendo gli occhi, il respiro corto.
Fay trasalì voltandosi a guardarlo.
«Co-cosa?»
«E' tutta colpa mia...»
«Perché?»
«Se non fosse stato per il mio egoismo adesso sarebbe ancora qui...»
«Le volevi bene?» chiese Fay continuandolo a guardare con affetto.
Il moro strinse le labbra.
«Sì»
Sussurrò dopo un minuto che parve per entrambi un secolo.
«L'amavi, quindi?»
Kurogane sussultò, alzando lo sguardo al mare, e si ritrovò a lasciar andare la braccia sulla sabbia.
Allora era proprio così...
«Pensare sempre a quella persona...» iniziò Fay, lo
sguardo perso nel vuoto «Volerle stare sempre
accanto...desiderare sempre che sorrida...infastidirsi se qualcuno si
avvicina troppo...mancarti sebbene vi siete visti due secondi
prima...questo me l'ha detto Shaoran-kun a proposito della principessa
Sakura...»
Kurogane non aveva risposto, era ancora intendo ad osservare il cielo
farsi sempre più rosso, all'orizzonte, e le chiome dei due
ragazzini apparire e sparire sott'acqua in lontananza...
Pensare sempre a quella persona...
Vero. Se n'era reso conto spesso e ogni volta si rimproverava per questo.
Volerle stare sempre accanto...
In un modo o nell'altro, inconsapevolmente, riusciva sempre a trovare un modo per stargli vicino.
Anche se non lo faceva di proposito come quando, fermandosi davanti alla sua camera, era inciampato.
Desiderare sempre che sorrida...
Sì, specialmente al suo indirizzo.
Infastidirsi se qualcuno si avvicina troppo...
Ora quella sensazione di fastidio provato per Amaterasu, cominciava ad aver senso.
Mancarti sebbene vi siete visti due secondi prima...
Come quando, in infermeria, aveva sperato che fosse stato lui ad entrare e non Shaoran...
Adesso tutte le tessere del puzzle avevano finalmente un senso.
Era quello, dunque, l'amore?
Next-> "Kiss"
«Fay D. Flourite...vuoi sposarmi?»
Sussultò, mentre il mondo parve fermarsi.
«Cosa?!» fece, incapace di continuare.
s s s
La mia stronzaggine aumenta di capitolo in capitolo e con questa anticipazione vi lascio a bocca asciutta! ^^
Curiosi? :D
Eh?
Eh?
...
Su, non guardatemi in quel modo, è solo dell'insano autoconvincimento, per la barba di Fei Wang!! ç___ç
Comuuunque, che dite, Fay accetterà o si renderà conto di
amare qualche altra personcina di nostra conoscenza? :D Beh...lo
scoprirete nel prossimo episodioooo v.v
-->AVVERTIMENTO A TUTTI I FAN<--: Della serie "non illudetevi". L'avvertimento di oggi è:
Non illudetevi quel bell'impiastro di Shaoran è solo all'INIZIO della sua operazione *rompere le balle a tutti*.
Lettore avvisato, mezzo salvato... ù_ù
in questo caso penso che l'unico a non salvarsi dalla vostra furia
omicida sia proprio lo sventurato-ma-in-fondo-se-lo-merita Shaoran!
>__>
Ringrazio
tutti, chi legge, chi commenta -ma voi che leggete e basta,
perché non lasciate un commentino-ino-ino? Insomma...non chiedo
tanto! ç___ç Capisco che non avete tempo però...
(Non importunare la gente, razza di idiota! n.d.Kurogane che prende a
sprangate l'autrice)
O-ok bastaaaa! La smetto!!! T__T *l'autrice chiede pietà e Kurogane ritira la spranga ora sporca di sangue*
Stronzo! T__T
(Cosa sarei io? *sguardo minaccioso*)
E-EEEH?? Noo niente, niente ^^"
Passiamo ai ringraziamenti...non finirò mai di dirvi grazie x
aver continuato a commentare! Sono commossa!!! °/////////°
P.s: mica ho capito la cosa delle risposte alle recensioni, io! O.ò mah...io rispondo alla solita maniera va XD
@Pluto90: ehehe già,
chissà! v.v Cosa pensi, Fay accetterà secondo te?? ;)
*sguardo sbriluccicante* *Kurogane le lancia un'occhiataccia*
(Può essere un'autrice tanto sadica?) Già sai la risposta
n.d.Autrice con un sorriso che va da orecchio a orecchio... (Io non
sarei così arrogante, fossi in te...n.d.l'abbiamo capito. Hey!
Io non mi chiamo "l'abbiamo capito!" Sono Kurogane! -.-) E basta,
sporca bietola, devo continuare... v.v
@valerio93: mmmmh....no, ancora
non ti ho esattamente perdonato u_ù se anche in questo chap
sarai tra i primi a recensire però ti concedo il perdono! XD
"Tomoyo SICURAMENTE CAPIRà CHE NON LO AMa"
...*COFFCOFF*no*COFFCOFF* Notte notte, anche se è giorno! .___.
xD
@SakuraX16:
spaghettiiiiiiiiiii! Ooooh mi è venuta un'idea folle! Quel
materasso potrebbe mettersi con Shaoran, così nessuno dei due
rompe più le balle! °° *ci pensa su...* no, vero, poi
quella a rompere sarà Sakura! .__. Aaaah sai? Shaoran non mi
è mai stato antipatico, nonostante sia perfettamente
inutile...però qui l'ho odiato io stessa, e sono l'autrice!
>__<
@harinezumi: eheh ma è
più ambiguo il fatto che a lavorare con Touya ci sia SEMPRE
yukito...il che fa presupporre che durante le pause quei due...
*CENSURED* "lo sviluppo della storia mi fa.. mh.. paura >.<" e
fai bene ad averne! .__. *si nasconde* "propongo anche agli altri fan
della fic di firmare una petizione per UCCIDERE Shaoran"
...*COFFCOFF*sistagiàfacendo*COFFCOFF* Arigatouuu x i
complimenti, mi fa piacere che continui a seguire, e non preoccuparti
delle recensioni! ^^
@MokoChan95: ti offri come
sicario per decapitare Shaoran? Te ne prego... e ora che lì hai
la neve (perché noi a CT non l'abbiamo, why?!?!? T___T) puoi
convincerlo a venire là e soffocarlo sotto cumuli di ghiaccio!
°° Così anche lui passerà un "bianco" Natale! x)
W la pizza al pomodorooo :D
@Sakura Nakamura: ahahah non ti
ho riconosciuta subito, camuffata da quest'altro account!! XDXD Se mi
va di iscrivermi al gruppo anti-materassi e tomoi? Sono la fondatVice,
caVa v.v Doitsuuuu tasketeeee da questo Shaoran rompiballe!!! T___T
@Ne_chan: gomenazai, ma l'altra
volta ti ho dedicato un intero capitolo, che vuoi di più dalla
vita?? ç__ç *un lucano .-.* ... -______- Ooook basta,
andiamo avanti...se vuoi una risposta decente (aspetta e spera, la
suddetta non è in grado di prendere seriamente il proprio
compito) mmm...stiamo iniziando male. Ma almeno sto allungando il
brodo, eh?? XD Non hai specificato cosa avrei dovuto scrivere, ergo
questo è il risultato! :D Una recensione lunga un chilometro ma
con meno senso di un ortottista in riva al Danubio in compagnia di un
Dalmata alato! .__. Comunque TUTTI odiamo shaoran, e quella
scena...eheh la sadicità non è mai troppa. Shaoran non
vuole licensiarsi dal suo lavoro di "rompiballismo" perché la
paga d'altronde è buona e...e basta XD e appunto, l'angst NON E'
ANCORA INIZIATO. Avrai tempo per vederlo, più tardi! :P E'
abbastanza lunga come risposta?? XD Ma ho sonno e devo rispondere
ancora ad altre recensioni quindi per oggi può bastare
così U_ù -ecco, accontentati! >_>- quindi ci
risentiamo nel prossimo capitolo! ^^ - o in alternativa, tra poche ore
.__. - Beeeh hohayooo ;)
@Tomoyo93: come banda di
assassini pensi che tutti voi recensitori e io possiamo bastare?
°° No perché il mio fido compagno d'armi -Nerogane per
intenderci XD- ha una katana bella pronta qui, che non vede l'ora di
staccare qualche testa e spargere sangue di materassi :D bwahahahaha
*risata satanica* *Il resto della recensione viene censurata per
espressioni troppo cruente*
@Your guardian Angel: ECCO! Hai
imparato come fare infuriare una dolce e tenera ragazzina innocente
come la qui presente! -.- (ma dolce, tenera ed innocente di dove e di
quando? O.ò n.d.MetalloNero) (Ma porc...non mi chiamo
MetalloNero, sono KUROGANE!) Stessa cosa .-. (NO! Giuro che adesso ti
ammaz*CENSURED* *Avvisiamo la gentile clientela che anche la seguente
risposta alla recensione è stata censurata per un linguaggio
troppo cruento.*
Ergo, che dire adesso? (Amo questa frase!!! °°) (Idiota! -.- *colpo di spranga*) (T___T)
Mi scuso per il ritardo, è passata più di una settimana
eh? Gomèèè, non succederà più!
Spero... sì ma non fidatevi troppo, ormai mi conoscete penso,
più dico che non vi farò aspettare più passa il
tempo! T__T Comunque NON TEMETE che questa storia sia finita è
un dato di fatto, quindi non avrò problemi come mancanza di
ispirazione e simili.
Quindi questa storia ha già un finale e lo pubblicherò,
non preoccupatevi...ora che ci sono le vacanze spero che sarete
più liberi anche voi, così che possiate leggere e
commentare senza stress di compiti, interrogazioni imminenti e cose
simili! ^^
Che dire di altro se non che vi auguro delle buone vacanze?? Chissà se aggiornerò il giorno di Natale? ^^
E che dire ancora? Spero che continuerete a seguirmi! :) Sayooonara!
Verso l'infinito e oltreeeeeeeeeeeeee
Pastaaaaaaaaaa! =D
R
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Capitolo 27 *** 2. Kiss ***
FF tsubasa 28
Capitolo 27
Kiss
«Faaaaaay!»
Kurogane si riscosse dai suoi pensieri voltandosi verso la nuova arrivata.
Non lei. Pensò con rabbia.
Fay, accanto a lui, non appena riconobbe la regina saltò su e le
andò incontro con un grande sorriso «Amate-chan!»
Il moro si accorse di aver trasalito, dato che gli mancava il respiro.
E così quella era diventata addirittura una... -chan?!
«Ti andrebbe di fare una passeggiata? Il tramonto è
così bello, ho voglia di sgranchirmi un po' le gambe, ti
va?»
Il biondino sorrise e annuì deciso, sotto lo sguardo di fuoco che gli lanciò Kurogane.
«Emh, allora muso-lungo io vado, a do-» fu letteralmente
tirato da un braccio dalla regina «Sì, sì, non vi
state mica dicendo addio, su...»
«-poooooo» concluse Fay, per poi sparire insieme alla regina chissà dove.
«Tzè!» commentò Kurogane, irritato.
Quella donna...non credeva di poter aver in odio tanto una persona come ora.
Eppure il mago ci si era affezionato...
Le voleva molto bene, forse...forse l'amava, addirittura.
Era così, adesso, e lui doveva farsene una ragione.
Ecco un'altra dimostrazione del destino: doveva lasciar perdere tutta
quella storia, dimenticarsi di tutto, anche lui...come il biondo.
Sospirò stringendo istintivamente un pugno attorno alla sabbia.
Ci sarebbe mai riuscito? Se non ci avesse provato, come poteva dirlo?
Bastava tentare e...non era lui il ninja che uccideva senza curarsi
delle conseguenze, seppure disastrose?
Non era lui l'impavido?
Come poteva tirarsi indietro in un momento come quello, in una situazione come quella?
Bastava solo tentare...
Qualcosa gli sfiorò la spalla.
Sussultò voltandosi di scatto e stringendo la presa su...un polso.
Alzò lo sguardo per scoprire a chi appartenesse e ammutolì nel riconoscere la principessa Tomoyo.
«Tomoyo-hime!» fece, ritirando la mano «Non ti avevo riconosciuta...»
«Sì» rise lei, ancora con un leggero cipiglio, sedendosi accanto a lui.
Solitamente Kurogane la riconosceva sempre.
Proprio perché eri tu...gli aveva detto una volta.
A quanto pare qualcosa stava cambiando «Comunque...»
cantilenò poi per sferzare la tensione «Che ci fai qui
tutto soletto?»
«Niente» fu il secco commento, asciutto.
Tomoyo reagì con una smorfia: Kurogane non era mai stato un tipo
molto loquace ma solitamente con lei riusciva a comunicare, a mostrare
se stesso, ma ora...qualcosa era cambiato.
E lui era più chiuso di prima.
Sentì nel cuore una morsa, che le intimava di agire subito, altrimenti sarebbe stato troppo tardi.
Se non ora, quando?
Se non qui, dove?
Se non così, come?
Stava per aprire bocca, le guance arrossate, e per un momento le venne
in mente il ragazzino che ogni volta riusciva ad interromperla.
Con le sopracciglia contratte si guardò intorno furtivamente, attirando lo sguardo perplesso del ninja.
«Cerchi qualcuno?»
Assicurata che la piattola non fosse presente, la donna si volse con un
sorrisetto malizioso in direzione del moro «E perché
dovrei? Ho già qui la persona di cui ho bisogno...»
Calò il silenzio, mentre, sempre muto, Kurogane batteva le palpebre e stringeva leggermente le labbra
Tomoyo continuò a guardarlo speranzosa fin quando gli stessi
occhi rossi di Kurogane non si spalancarono e il moro inclinò
leggermente la testa.
«Hai bisogno del mio aiuto per...?»
«No, non intendevo...» ormai rossa come un pomodoro Tomoyo
lasciò andare la testa all'indietro e sospirò guardando
il cielo.
Ma il suo Kurogane lo faceva apposta o era proprio tanto stupido?
Sorrise raddolcita, si voltò, gli prese la mano tra le sue e la frappose tra i loro visi.
«Kurogane, prima che, come al solito, quel ragazzo mi interrompa...io volevo dirti che, beh, ecco...»
Sentì la sua mano irrigidirsi e la strinse con più forza, avvicinando il suo viso a quello dell'altro.
Kurogane non comprese subito quello che stava succedendo fin quando non sentì sulle labbra uno strano sapore di ciliegie.
Quelle labbra...le labbra di Tomoyo.
COSA?!
«Yuuh oggi c'è proprio un bel tramonto!»
sospirò Fay guardando ammirato la palla infuocata del sole che
si immergeva timida nelle fredde acque dell'oceano azzurro, il riflesso
sulle onde increspate.
«Mai come te...» gli rispose una voce, mentre la regina gli afferrava la mano e la stringeva.
Fay si voltò confuso ma il sorriso della giovane lo contagiò.
Era bella...
«Sei felice di fare una passeggiata con me?!»
cantilenò per la millesima volta la regina, le mani dietro la
schiena, un sorriso che andava da orecchio a orecchio.
Fay la guardò e sorrise «Certo, è sempre bello passare del tempo con te!»
Ed era vero. Come era bello stare con Shaoran, Sakura e...Kurogane.
Sì, come stare coi suoi amici.
Qualcosa nello sguardo di lei però lo preoccupò, sebbene non riuscisse a capirne il motivo.
Si limitò a conservare quella sua espressione imperscrutabile e continuare con la farsa.
«Davvero?»
C'era da dubitarne?
«Sì» rispose semplicemente, e vide nei suoi occhi brillare qualcosa.
Due secondi dopo gli si era avvicinata...troppo.
I loro nasi quasi si sfioravano...poteva sentire il suo profumo di fiori di loto e la morbidezza dei suoi capelli ricci.
Era molto bella, doveva ammetterlo...con quelle guance arrossate e i capelli raccolti in una treccia...
Lei si alzò sulle punte, adesso poteva sentire il suo respiro caldo sulle labbra...
Era...troppo.
«Bene!» esclamò quasi urlando, voltandosi ed
iniziando a saltellare nella direzione opposta, lasciandosi dietro una
Amaterasu interdetta.
«Yuuuh oggi c'è proprio un bel tramonto!»
esclamò infine, più per fuggire dal momento imbarazzante
che per vera convinzione.
Il sole era rosso quasi quanto un cuore pulsante, accecante al centro
di quel cielo privo di nuvole...Secondo gli antichi non era un buon
auspicio.
Non sentendo risposte ma anzi, avendo avuto la netta sensazione di aver
sentito un singhiozzo, Fay si voltò, la preoccupazione negli
occhi azzurri.
«Amate-chan!» esclamò con un tuffo al cuore, andandola a raggiungere.
Era inginocchiata a terra, il viso coperto dalle mani, e il corpo era scosso da continui singhiozzi.
La raggiunse e le si accucciò accanto, una mano appoggiata sulla sua spalla.
«Che succede? Cosa...?»
«Io non ti interesso, vero...?» urlò lei, rialzando il viso solcato da lacrime.
Fay si sentì morire.
Quella poverina si era ridotta così per colpa sua...
«Cosa? Di che par-...»
«Faccio così schifo?!» strillò spingendolo via, riprendendo a piangere.
Cosa?!
Fay sussultò.
Perché la regina si comportava così?
«Amate-chan!»
«No, io...» gli ricadde sul petto, singhiozzante, stringendo quasi con violenza i pugni, gli occhi arrossati.
Fay, per un momento confuso, strinse la donna per tranquillizzarla.
«Non capisco, Amate-chan...che ti ho fatto per farti stare così?»
Con un gesto di un secondo che parve passare lento come un decennio, la
regina alzò gli occhi lucidi di lacrime su di lui e
allungò una mano per prendergli la guancia.
«Mi hai rubato il cuore, ecco cosa mi hai fatto!»
Il biondino trasalì, forse per il gesto o forse per le parole,
ma non ebbe il tempo di proferire parola che la regina poggiò le
proprie labbra sulle sue, in un bacio liberatorio.
Si staccò subito dopo lasciando un Fay scandalizzato.
«Ma cosa...Amate-chan, tu...?»
«Ti amo, Fay!»
Ti amo...
Quelle semplici due parole...
Arrossì chiudendo gli occhi, mentre l'altra gli circondava il
collo con le braccia e si sporgeva ancora per approfondire il bacio.
Non sapeva come si fosse trovato in quella situazione.
Ma capì che forse quella non era semplice amicizia...e...
Sì, quelle parole l'avevano letteralmente paralizzato.
Come se qualcuno di superiore avesse premuto il tasto off del suo cervello.
Sakura teneva la mano di Shaoran, in acqua, mentre lui avanzava nuotando, trascinandola.
«Vai più piano...» sussurrò tentando inutilmente di correre in acqua.
In realtà muoveva frenetica i piedi, come se quel movimento da solo bastasse a mantenerla a galla.
Ne era anzi convinta.
«Anzi, lascia direttamente la mia mano...»
Shaoran fermò la sua nuotata per voltarsi e guardare shockato la principessa.
«Ma cosa...? Principessa, ne sei sicura?»
Lei annuì decisa e Shaoran, riluttante, lasciò la sua mano.
Sakura mosse la mani in quel modo che gli aveva detto Shaoran e sorrise per rassicurare l'altro.
«Va tutto bene, adesso puoi allontanarti, per esempio verso
quello scoglio, così poi ti raggiungo e ti mostro che so
nuotare!» nel voltarsi Shaoran scorse uno scoglio a qualche
metro, che si ergeva soddisfatto, circondato da alcuni gabbiani in volo
in alto e dalle onde schiumose più in basso.
«Ne sei sicura?» chiese ancora titubante, in un vano
tentativo di farle cambiare idea «Qui il mare è agitato e
così...»
«Non preoccuparti, Shaoran-kun, andrà tutto bene!»
Non ancora del tutto convinto Shaoran annuì, solo per fare contenta la principessa.
Le diede le spalle e nuotò veloce verso lo scoglio, fino ad
arrampicarsi fin su in cima per poi voltarsi a scortare per lo meno con
lo sguardo la ragazza che abbastanza distante scuoteva in aria una
mano, per salutarlo.
Il bruno rispose con un cenno del capo e un timido sorriso, guardandola...
Seppur il rapporto tra loro due fosse migliorato nelle ultime
settimane, lei si ostinava ancora a chiamarlo "Shaoran-kun", dunque non
lo riteneva degno di troppa confidenza.
Si ritrovò ad abbassare lo sguardo sullo scoglio, lucido e
ruvido, sul quale brillavano i gusci di alcuni paguri o molluschi.
Poi ricordò le parole di Kurogane.
Mai abbassare lo sguardo.
E così, con un secco movimento fulmineo alzò lo sguardo...e sussultò.
«Sakura-hime!»
Sakura, a distanza, stava rischiando di affogare, immersa da una grande onda apparsa proprio in quel momento.
«AIUTO! Shao-...»
La ragazza andò un momento sott'acqua, e di lei risalì
solo la mano, che prese a sventolare in aria in cerca di un appiglio,
invano.
Col cuore in gola Shaoran si tuffò a pesce dallo scoglio e
nuotò il più veloce possibile verso la principessa.
Il rumore delle onde contro lo scoglio era assordante, la
quantità di acqua che gli entrò in bocca esagerata e gli
schizzi salati che gli passarono davanti agli occhi, bruciandoglieli,
innumerevoli.
Ma niente aveva importanza, se non la principessa e la sua salute.
«SAKURA-HIME, RESISTI!» prendendo una lunga boccata
d'ossigeno si immerse cercando di spingersi il più profondo
possibile.
Dovette abituare gli occhi all'oscurità del fondale, e alla
vista offuscata essendo sott'acqua, ma fortunatamente trovò
presto ciò che cercava.
La principessa, con la schiena e il capo incrinati all'indietro, fluttuava sott'acqua immobile e pallida...gli occhi chiusi.
Se non fosse per le bollicine che si sollevavano celeri dalle sue
labbra dischiuse, ondeggiando fin in superficie, sarebbe sembrata morta.
Con un colpo al cuore Shaoran si spinse un'ultima volta coi piedi per raggiungere la ragazza e tese le braccia per afferrarla.
La prese dalla vita e quella, come un corpo senza forze, si
afflosciò sul suo petto, i capelli che ondeggiavano verso l'alto.
Resisti, Principessa!
Pensò intensamente Shaoran mentre i polmoni prendevano a bruciargli.
Perfino l'adrenalina non era riuscita a far dimenticare ai polmoni la loro insaziabile fame d'ossigeno.
Spingendosi coi muscoli delle gambe risalì fin quando la sua
mano non rilucette per la luce del sole riflessa tra le onde.
Sembrava quasi che delle onde dorate gli passassero sul palmo danzando.
Finalmente riemerse in superficie spalancando la bocca per prendere ossigeno.
Sollevò anche la principessa, ma il peso era pesante e presto
sarebbe sopraggiunta qualche altra infida onda, se lo sentiva.
Doveva agire, subito.
Poteva tornare in spiaggia, ma la principessa non aveva ancora respirato...
Così optò per lo scoglio.
Si voltò veloce e con lo stesso ritmo lo raggiunse facendo
affiorare la principessa dalla stretta mortale di quelle acque
cristalline.
«Resisti!»
La depositò sulla superficie meno ruvida del grande scoglio che
riuscì a trovare e tentò col massaggio cardiaco di farle
sputare l'acqua, ma senza successo.
«Dai...dai!» alla fine, esausto, le lacrime agli occhi, lasciò perdere e guardò la sua principessa...
La persona che amava...
E gli venne in mente che non le aveva tentate ancora tutte.
Si abbassò fino al suo livello e le fece la respirazione bocca a bocca.
«Dai!» fece la prima volta, le lacrime che scendevano veloci.
«Ti prego, Sakura-hime! Ti prego...»
Tentò ancora, e ancora...
«TI PREGO!» urlò, prima di tentare un'altra volta.
Ma si fermò perché la ragazza aveva sussultato.
«Sakura!» esclamò sollevato e felice, mentre le
labbra si distendevano in un sorriso e le lacrime si trasformavano in
lacrime di gioia.
La ragazza tossì buttando fuori una gran quantità
d'acqua, e finalmente, dopo aver preso diverse boccate d'ossigeno,
aprì le palpebre tremanti.
«Shaoran...» sussurrò con voce rauca a causa del quasi affogamento.
Aveva sentito bene...Shaoran? Niente...niente -kun?
Quella parola da sola parve infondere nuove forze nel ragazzo che, una
volta pulitosi le lacrime dalle palpebre, la guardò con gli
occhi sgranati.
«Mi hai chiamato...»
«Shaoran...» rispose ancora la principessa, con un tenero sorriso.
«Sakura...»
«Grazie»
Asciugandosi l'ultima lacrima Shaoran, istintivamente, strinse la ragazza.
«Sei viva!» gli sussurrò tra i capelli, cullandola in un dolce abbraccio.
La ragazza abbandonò il viso sul suo petto e rispose all'abbraccio stringendolo «Se non ci fossi stato tu...»
«Non dirlo, principessa!»
«Sarei morta...»
Shaoran si irrigidì stringendola con ancora più decisione
«No! Non dirlo mai più! Io non resisterei, io
non...io...»
Sakura si separò dall'abbraccio quel tanto che bastava per guardarlo dritto negli occhi.
«Da-davvero?»
«Sì...» rispose Shaoran lentamente, e in quello
stesso momento la principessa era arrossita abbassando lo sguardo.
«Anche per me sarebbe stato così...non so cosa farei se tu
morissi, non so...non so come potrei vivere senza te, Shaoran...»
Non so come potrei vivere senza te, Shaoran...
Come potrei vivere senza te...
Il bruno arrossì afferrando il mento della principessa.
Sakura...la sua Sakura...
La sua principessa...
Non poteva crederci, anche lei...anche lei...
«Sakura...» sussurrò con una voce così
morbida e tenera che costrinse la ragazza ad alzare i suoi grandi occhi
su di lui...
Un attimo dopo, Shaoran gli aveva avvicinato delicatamente il mento alle sue labbra e l'aveva baciata.
Sakura spalancò gli occhi sorpresa per poi arrossire e stringere le mani di Shaoran, chiudendo gli occhi.
Vorrei che questo momento...non finisse mai...
Dove tutto è niente, senza di te...
Quando Amaterasu abbandonò le labbra del biondino, si
allontanò quel poco che le bastò per guardarlo negli
occhi «Sai qual è il mio sogno?»
«No...» rispose semplicemente Fay, l'espressione ancora confusa e sorpresa per il bacio.
La donna si volse verso di lui e gli prese le mani «Il mio sogno
è quello di sposarmi con un principe azzurro, sai?»
Fay deglutì guardandola.
Quella donna...
«Beh, il principe azzurro l'ho trovato...» rispose ancora
quella accarezzandogli una guancia -gesto che sciolse l'altro-
«Ora sta a te decidere di avverare il mio sogno e rendermi la
donna più felice del mondo oppure...»
Fay la guardò come incantato e deglutì di nuovo, senza dire niente.
Aprì un paio di volte la bocca per rispondere ma la richiuse subito dopo, incapace di continuare.
«I-io...» boccheggiò alla fine.
«Fay D. Flourite...vuoi sposarmi?»
Sussultò, mentre il mondo parve fermarsi.
«Cosa?!» fece, incapace di continuare.
«Vuoi o...» gli occhi della donna si riempirono di lacrime, mentre lei gli poggiava la guancia sul petto.
Fay si ritrovò a guardarla con un nodo in gola.
Non voleva che soffrisse...e non poteva aspettare di far chiarezza.
Provava affetto per quella ragazza, no? Non ricordava di essersi mai
innamorato, quindi probabilmente quell'affetto era un qualcosa del
genere...
«Sì...»
Amaterasu sussultò alzando gli occhi pieni di lacrime su di lui e poi...sorrise.
Fay, contento di averla fatta stare bene, sorrise a sua volta.
«Dici sul serio?» la donna gli saltò letteralmente
tra le braccia, costringendolo a prenderla per i fianchi per non farla
cadere.
E poi lo baciò di nuovo mentre Fay, suo malgrado, si ritrovò a ricambiare, con un solo pensiero per la testa.
Mi sposo!
Next-> "Mi sposo"
Kurogane sussultò come se gli avessero dato un pugno allo stomaco, e si ritrovò a stringere convulsamente i pugni.
Una voglia matta di picchiare....
Il mondo, poi, gli era completamente crollato addosso.
s s s
Allora stop,
stop, STOOOOP. Avvertimento per chi pensasse male: ho aspettato tanto
per aggiornare perché, dal momento che in queste vacanze mi sono
completamente distaccata dall'argomento Anime, concentrata come sono a
scrivere la mia storia originale, mi ero completamente scordata della ff. Quindi NON stavo aspettando nessuna recensione!
ç___ç
Volevo avvertire in generale che non sono il tipo che costringe la
gente a recensire, certo mi fa piacere sentire il vostro parere, ma non
vi obbligo, sia chiaro, e...sì se dico "dai ma che vi costa
recensire, non mi abbandonate ecc..." sappiate che SCHERZO eh? XD ci
mancherebbe che mi offendo! Faccio i salti di gioia anche solo se vedo
che leggete, non mi sognerei mai una cosa del genere! °°
Se "esorto" qualcuno quelli sono gli "elements", come ci facciamo
chiamare XD, che sarebbe amici che conosco realmente, e che spesso, a
scuola, via telefono, via messaggi mi chiedono di aggiornare.
Ovviamente spesso aspetto che recensiscano, ma proprio perché
siamo amici, quindi non pensate male! ^__^
Oggi non ho altri avvertimenti da farvi se non BUON ANNO NUOVO [in vergognoso ritardo]. Spero
che vada tutto per il meglio, io per prima spero in qualche cambiamento
nella mia vita, ma vabbé, passiamo ai ringraziamenti.
Mi fa piacere che continuate a leggere e seguire questa storia.
Quindi grazie anche solo a chi legge. E chi ha messo la storia ai preferiti.
@SakuraX16: emh emh a questo
punto chissà come si evolverà la situazione?? Speriamo
che Kurogane si renda utile e si riprenda Fay! çç
@Tomoyo93: anche io l'ho
pensato mentre lo scrivevo! T__T Ma l'angst mi ha preso, come ha preso
questa storia, quindi non so come... (NON SPOILERARE! n.d.Kurogane
uscito dal nulla) Kuropon fa qualcosa, porca paletta!
@Shyray: Otanjobi Omedetoo :D
(=auguri di buon compleanno, anche se in ritardo!] comunque non
preoccuparti! ^^ Ma...non so...se gli arriva il cervello per
dichiararsi, a quello stupido cagnaccio (Hey! Chi sarebbe stupido???
*è armato fino ai denti*) e-eeemh! ^^"
@MokoChan95: Non so come reagirai dopo questo capitolo allora, e specialmente dopo queste anticipazioni! XD Evita di trucidarmi, grazie! XD
@Pluto90: emh...un no...forse
solo nella mente di Kuro! Ora che Fay ha, emh...accettato, cosa
succederà? Se vuoi affiancare Kurogane nel piano "uccidiamo Fay
e l'autrice" puoi accodarti! ;)
@Sakura Nakamura: Ma se
l'alternativa è la VODKAAAAAAAAAAAAA allora vi faccio soffrire
ancora e ancora e ancora! °___° cioè...anzi,
ciUè! XD la vita è così, le CLAMP (sì siete
perfideeee) mi hanno contagiata e così anche io (sì sono
perfidaaa) il capitolo è consigliato alla gente masochista! ^^
@Yuri_e_Momoka: spero di aver
esternato i tuoi dubbi nel proposito delle recensioni! ^^ Grazie per i
complimenti, li apprezzo, e anche per avermi fatto notare quel
fatto...anche se, ripeto, io scherzo, non mi sognerei di costringere
nessuno! XD Grazie comunque! :)
@Your guardian Angel:
preferisco le recensioni insensate che mi lasci! <3 Come stai??
Spero bene, ieri mi è dispiaciuto troppo! :( Comunque è
vero, ma secondo me Kuropon è così idiota che nemmeno
dopo averlo ammesso lo capirebbe! =___=
@Ne_chan: Ciao! Ma non è
verooo, anzi questa volta altro che 10 giorni, mi era completamente
passata di mente! ò.ò XD ma che significa "E meno male
che questo è vietato ^_^ Ma tralasciamo questo particolare!
u.u"? O.ò cioè cosa è vietato? XD *si sta
preoccupando* è vietato uccidere l'autrice, certo....e to....
^^" comunque se vuoi te lo chiedo ora: come va?? XD p.s: stavo
scherzando. Comunque abbiamo gli ultimi giorni liberi di vacanza e
poi...aaaaaaaah, la scuola noooo
@valerio93: ahahah sì
PURTROPPO shaoran è ancora all'inizio! Ma gliel'ho detto io, di
darsi all'ippica! Ma lui non ne vuole sapere, perché rompere le
balle è troppo divertente -.-" ma secondo me ci vuole un modo
per convincerlo...tipo attirarlo con una qualche immagine di sakura! XD
Beh alla prossima!!! ^^
Ed eccomi qui, vi ringrazio ancora tutti, alla prossima!
Sayonara e... a capodanno ho mangiato la...
Pastaaaaaaaaaa! =D
R
|
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Capitolo 28 *** 2. Mi sposo... ***
FF tsubasa 28
Un
attimo di attenzione: prima di lasciarvi al capitolo volevo farmi un
po' di pubblicità ecco! ^^ D'altronde non c'è niente di
male no? Forse sapete -o forse no- che scrivo storie originali, dunque
ho creato su facciadilibro (sìsì so qual è la vera
traduzione ma questa è più figa :P) una pagina con alcune
frasi. Ancora sono poche perché l'ho creata da poco, però
ci sono le foto dei personaggi e mettendo "mi piace" potreste aiutarmi
a farla crescere! :) Per qualsiasi cose la trovate qui:
http://www.facebook.com/pages/Hsyaglazz/118871514848691
E questo è tutto. Buona lettura! =3
Capitolo 28
Mi sposo...
Quel
contatto a Kurogane fece venire in mente, come una visione nitida,
l'immagine del biondino nella neve e la sensazione delle sue labbra
fredde...
Il biondino...
Che gli stava facendo?! Non poteva tradire così la sua fiducia...
Non voleva baciare nessuno...
Nessuno tranne, tranne...
Fay...
Kurogane si riscosse e si allontanò in un lampo, le mani protese verso le spalle della principessa, per allontanarla.
«No!» urlò, guardandola scandalizzata.
Tomoyo trasalì allontanandosi di poco, le mani sulla bocca.
«Mi dispiace...» sussurrò rossa come un pomodoro, con gli occhi pieni di lacrime e le guance rosse.
Kurogane si ritrovò quasi senza fiato, quando rialzò lo sguardo su di lei.
Tutto era così assurdo!
Due secondi prima stavano parlando, e due secondi dopo...
«Che significa questo?» gli chiese quasi con un tono di
rimprovero, cercando tuttavia di essere il più pacato possibile.
«Kurogane...» sussurrò quella mentre delle lacrime presero a scendergli per le guance.
«Io...»
«Io sono il tuo ninja!» esclamò scandalizzato Kurogane, come giustificazione del suo gesto.
La donna sgranò per un attimo gli occhi e gli prese la mano con decisione.
«Non mi importa, io...»
«Principessa, cosa...»
«IO TI AMO!»
Il moro sussultò ritraendosi e scattando letteralmente in piedi.
«Co-cosa?! Stai scherzando...»
«No!» urlò quasi lei, rialzandosi «Lo so che sei il mio ninja...»
«Se lo sai!» rispose Kurogane allontanando la mano dalla sua presa «Non fare certe sciocchezze!»
«Sciocchezze?» ripetè Tomoyo stringendo le palpebre «COSI' SONO SCIOCCHEZZE?»
«Sì, tu sei la mia regina e io un tuo sottoposto...»
spiegò, continuando a guardarla con decisione «Niente di
più...»
Trasalendo lentamente la donna si voltò correndo, in lacrime.
«Tomoyo-hime!»
Kurogane si ritrovò a correre dietro ad una disperata
principessa, col respiro corto, attraverso l'interminabile spiaggia.
Forse aveva esagerato...ma voleva che fosse chiaro, una volta per tutte.
Con quell'ultimo avvenimento, aveva compreso di non amare Tomoyo, ma di ritenerla solo un'amica...
Mentre quel mago...
Beh, ora aveva il campo libero, poteva provare a farlo...innamorare...di nuovo. Come prima che perdesse la memoria...
«Tomoyo-hime!» quasi senza accorgersene l'aveva praticamente raggiunta.
Per un momento, un unico attimo, aveva creduto di aver corso tanto
velocemente da riuscire a raggiungerla, ma con sorpresa si accorse che
la donna era immobile, lo sguardo fisso su un punto della spiaggia poco
più avanti.
Kurogane, scettico, seguì il suo sguardo...
Non l'avesse mai fatto...
Fay, il suo Fay, rideva tenendo in braccio un'altra...
La regina.
La teneva tra le braccia e correva schizzando acqua, mentre quella, con le braccia attorno al suo collo lo guardava ridendo.
Poi il mago era inciampato ed entrambi erano rotolati.
A terra, scoppiarono entrambi a ridere, mentre Fay allungava una mano
per sfiorare la guancia della donna che si voltava verso di lui...
E a quel punto Fay, lo sguardo improvvisamente serio, si chinava quel tanto che bastava per baciarla...
Un bacio non esattamente casto...
Kurogane sussultò come se gli avessero dato un pugno allo stomaco, e si ritrovò a stringere convulsamente i pugni.
Una voglia matta di picchiare....
Il mondo, poi, gli era completamente crollato addosso.
«Amate-chan!» strillò Tomoyo.
Kurogane pensò che avrebbe potuto amarla solo perché aveva avuto la volontà di interrompere quei due...
Fay e Amaterasu -avvinghiati- si separarono guardandosi intorno fino a scorgere la provenienza delle voci.
Fay sussultò letteralmente quando incontrò lo sguardo di
Kurogane e tentò di alzarsi, ma Amaterasu, rivolgendo uno
sguardo distratto alla sorella, aveva preso a giocare con le ciocche
bagnate dei suoi capelli.
Kurogane aveva abbassato lo sguardo voltandosi «Scusate...» disse, allontanandosi veloce.
Voleva fuggire.
Fuggire via, lontano, da solo, e non tornare più...
Non voleva vedere oltre, gli bastava già la visione del bacio dei due.
Quell'immagine, gli turbinava nella testa, mentre si accorse di passare dalla semplice camminata alla corsa.
Voleva lasciarsi tutto alle spalle e...
Perché fuggiva? Non era mai fuggito in vita sua, lui, colui che
di fronte ai nemici non temeva niente e nessuno e mai dava le spalle ad
un avversario, perché era segno di resa e...
Kurogane non si arrendeva mai...
Ma adesso, era proprio finita, era la fine di tutto...
Il passato non sarebbe tornato...
E il destino, crudele, aveva sempre saputo che sarebbe successo...
Quello stesso destino che aveva voluto che la strada sua e di Fay, si incrociassero le aveva poi separate improvvisamente.
Perché era successo?
Perché tutte a me?! Pensò dando un pugno alla corteccia di un albero.
Come ci fosse finito in un bosco, non se lo chiese nemmeno.
Non gli importava...
Ora che aveva capito di non poter stare senza quell'idiota...
Ora che aveva, finalmente, capito di aver bisogno dell'idiota, lei glielo portava via.
La regina...
Era fortunata...con lei il destino era stato gentile e generoso.
Ma con lui... se avesse separato subito il cammino suo e quello di Fay, non sarebbe stato tanto doloroso...
Ma dargli prima un assaggio del paradiso e due secondi dopo
negarglielo, per poi buttarlo al centro esatto dell'inferno, era
più che doloroso.
Era terribile.
Era insopportabile.
E, peggio, era vero.
Nel passato avrebbe potuto essere al posto della regina, ma in quel
nuovo presente, con l'idiota che aveva perso i ricordi, era tutta
un'altra storia...
E ora lui baciava lei...
Si accorse di aver stretto la corteccia dell'albero, la fronte poggiata su di esso, gli occhi chiusi quasi con forza.
Cominciarono perfino a pizzicargli...
Da quando era tanto...debole?
Tanto...sensibile?
Da quando si comportava da ragazzino innamorato?
Era inutile farsi certe domande, sapeva benissimo la risposta.
La sua debolezza, lui...
Fay... sussurrò con un nodo in gola, gli occhi che bruciavano, il respiro che gli veniva meno...
Idiota...
E poi la sua voce...Quella voce che, seppur per un momento lo fece sciogliere, quello dopo lo aveva ferito di nuovo, e ancora...
Fay con uno scatto si rimise in piedi e corse in loro direzione, ma Amaterasu gli prese un braccio, portandolo verso Tomoyo.
«Che succede sorellina?» Amaterasu le prese il viso pieno di lacrime e lo scosse leggermente.
«Niente...» rispose lei con voce roca, tirando su col naso.
«Come niente?» quasi urlò Amaterasu, asciugandole le lacrime.
Fay si volse verso di lei confuso.
«Che succede, principessa?»
«E'...è Kurogane! Lui non mi...non mi vuole!» strillò Tomoyo riprendo a piangere.
Amaterasu trasalì stringendola e cullandola mentre lei gli piangeva sulla spalla.
Fay, guardandole, si sentì di troppo.
«Vado a parlargli...»
Non era una domanda, nemmeno una proposta.
Era una decisione.
«Noi torniamo al castello, ma tu...»
Senza aspettare i commenti delle altre due si volse di corsa per
cercare di raggiungere l'altro, che trovò con una mano poggiata
al tronco dell'albero del piccolo bosco al limitare della spiaggia.
Lo raggiunse ansimante e si fermò a pochi metri da lui, i pugni serrati «Hai fatto piangere Tomoyo!»
Kurogane sussultò alzando lo sguardo su di lui, gli occhi lucidi, probabilmente per la rabbia.
«Che vuoi tu?!» gli rispose quasi con odio, voltandosi a fronteggiarlo «Non ti è bastato?»
«Co-cosa?» chiese Fay facendosi piccolo piccolo.
«Stai tranquillo a goderti il sole con....con la regina...a
sbaciucchiarvi ridendo, e poi vieni a fare la predica a me?»
«Ma...» Fay indietreggiò ancora anche quando quello gli aveva afferrato un polso, strattonandolo.
«Sei un idiota!» gli urlò in faccia, sbattendolo contro un albero.
«Ma perché? Che c'entra...» stava dicendo Fay,
tentando di smuoversi dalla presa «Che hai? Mi fai male
mi...»
«Tu fai di peggio, fidati» gli rispose con voce incolore
lui, con una smorfia. Gli lasciò il polso e si voltò, con
un sospiro.
«Mi dispiace per la principessa, ma non provo per lei gli stessi
sentimenti che lei prova per me. Per me lei è la mia regina, la
mia signora, colei che può disporre della mia vita e della mia
stessa esistenza come vuole ma...ma niente di più...»
«Non la ami?» gli rispose Fay con voce più morbida, avvicinandoglisi.
Gli sfiorò il braccio e a quel contatto l'altro rabbrividì.
«No» rispose distratto Kurogane voltandosi improvvisamente di lato, per dargli le spalle.
Il biondino sospirò e fece il giro per raggiungerlo.
Il moro aveva lo sguardo basso, le sopracciglia corrugate e le braccia incrociate al petto.
Fay, con un sorriso raddolcito, si abbassò fino ad entrare nella
visuale dell'altro, in basso e quando incontrò il suo sguardo
sorrise.
Kurogane trasalì rialzando lo sguardo e trovandoselo di nuovo davanti.
«Non è colpa tua» gli rispose prendendogli le guance.
Kurogane sgranò gli occhi, confuso...
Arrossì a quel contatto e si perse in quegli occhi azzurri.
«Non sono cose che si decidono...» continuò Fay, sempre con quel suo tono serio.
Difficilmente lo aveva visto in quel modo, ma ciò non voleva dire che non gli si addiceva.
«Non si decide di chi innamorarsi, quindi non è colpa tua se non la ricambi...»
Non si decide di chi innamorarsi...
Kurogane strinse le palpebre.
Purtroppo, a quanto pareva, era così...
«Però...» continuò il biondino, con una
smorfia «Non dovresti buttarti giù...presto incontrerai
una persona che ti amerà e che tu amerai,
quindi...sorridi!» gli tirò le guance che gli aveva preso
e Kurogane, in uno di quei suoi scatti d'ira, gli aveva afferrato i
polsi.
Ma sul suo sguardo non c'era odio, o rabbia, e questo a quanto pareva
Fay lo aveva capito perché gli lasciò le guance,
sorridendo.
«Ecco così va meglio!»
«Cosa?» aveva chiesto Kurogane confuso, senza lasciargli i polsi.
«Hai sorriso» gli rispose Fay con una semplicità disarmante.
Kurogane si irrigidì, scoprendo che con quel gesto le sue labbra, aperte in un sorriso, tornarono a fare il broncio.
Quando aveva sorriso? Non lo ricordava...
Era successo...senza che se ne accorgesse?
Fay continuò a guardarlo in parte sorpreso e in parte contento.
Si era sorpreso e quasi divertito nel vedere il moro sorridere dopo che gli aveva preso le guance.
Gli aveva sorriso, senza motivo, eppure gli aveva stretto i polsi.
Sembrava quasi che nemmeno lui sapeva quello che faceva.
Ma era rimasto talmente incantato da quella espressione che aveva lasciato subito le sue guance.
Sebbene non lo comprendesse con certezza, qualcosa dentro di lui gli diceva che quell'espressione, da parte del ninja, era rara.
Era bello vederlo sorridere, voleva solo...che fosse felice, anche lui.
L'aveva pensato da quando, quel pomeriggio, gli aveva detto di amare una persona.
Per un tipo come il ninja sembrava strano, e oltretutto si era confidato con lui, e gli aveva fatto pena...
Ora che anche lui aveva trovato una persona che stesse al suo fianco, altrettanto voleva per l'amico.
Voleva che fosse felice...
Sorrise a sua volta, in sua direzione, senza aspettarsi niente.
Forse di nuovo quel fugace sorriso, o forse che gli lasciasse i polsi, che tuttavia non dolevano...
Le mani del ninja erano così calde...
«Kurogane-san! Fay-san!» urlò una voce preoccupata, improvvisamente.
Nel girarsi scorsero uno Shaoran gocciolante reggere una Sakura affannata.
«Cosa diavolo succede?» scattò Kurogane, raggiungendoli, mentre il biondino abbracciava Sakura.
«Ha rischiato di affogare!» spiegò Shaoran con gli occhi lucidi «Ma adesso sta be-...»
«Andiamo, presto, al castello!»
Next-> "Al peggio non c'è mai fine"
Si girò di nuovo, questa volta deciso a non voltarsi più
indietro e si incamminò, piano, lontano da quella folla.
Non correva, come l'ultima volta.
Voleva allontanarsi da quel luogo, ma adesso era frustrato, esasperato, e...rassegnato.
Già, rassegnato.
Voleva essere libero, adesso.
Libero da ogni pensiero.
s s s
E vi lascio con
questa anticipazione angosciante! XD So che mi odierete ancora di
più, perché capitolo dopo capitolo la storia diventa
sempre più angst, ma dovete accontentarvi perché questo
passa il convento ù.ù
Comunque potete anche abbassare le armi, se mi trucidate prima di finire la storia come farete a sapere la fine? D:
E non ho finito (tanto x fare il gioco di parole)! :D
Per dirla breve:
-->AVVISO A TUTTI I LETTORI<--: Questo capitolo e il prossimo sono proprio il culmine dell'angst. <3
Continuerete a seguirmi? ^^" *vede solo sguardi assassini e canne di fucile puntate addosso*
Cambiando argomento. So che dovevo aggiornare ieri -forse voi no XD- ma
poi non ho avuto tempo. Ma oggi ho avuto la buona volontà di
farlo e quindi ora eccomi qui a rompervi le balle! v_v
Ringrazio come al solito tutti quelli che leggono, quelli che
aggiungono questa storia alle lovvate, adorate, stimate e
ohguardac'èunafarfalla, e naturalmente chi commenta! =D
@SakuraX16: ahahah la notte di
nozze dei due?? Sei ancora convinta che ci saranno? :) *vede un mitra
puntata addosso* ^^' Emh... ti avrei fatta intervenire nella storia ma
poi avrei dovuto alzare il rating a rosso per abuso di scene cruente
[*immagina stragi, corpi squartati e decapitati, sangue dappertutto,
una ragazza con in mano un macete da cucina grondande di sangue, che
ride sadicamente con l'espressione assassina*] D:
@Tomoyo93: Russia di Hetalia ti
offre il rubinetto della sua cucina per colpire a sangue Kurogane XD E
sì, quei due sono ben poco svegli, però così mi
fai paura!!! =I
@Yuma_29: "mi sa tanto di
manipolatrice, nn so perchè" sei un genio °° Evvivaaaa,
tutti odiamo il Materasso! :D :D :D *CONGAAAA* Nooo dai come idea non
è male! v.v Però Kurochan deve prima far fronte al suo
orgoglio ed è ben difficile per uno come lui. Ha solo bisogno di
qualcuno che gli faccia capire come stanno le cose, che gli dia un bel
calcio nel *non vuole essere volgare* sedere, e lo convin-... costringa
a dichiararsi. Mah...come finirà? >___< See Ya! =P
@Shyray: O___O se non avessi
già finito la storia forse avrei aggiunto una scena del genere,
forse avrei convinto Kuro a sposarsi con Tomoyo! xD ma da come hai
visto all'inizio di questo capitolo così non è stato!
Volevo almeno chiarire uno dei punti fondamentali della storia - e del
carattere del cagnone oscuro- e poi i lettori mi avrebbero come minimo
decapitato, se avessi fatto in quel modo! XD
@Roby Bonny: Vodkaaaaaaaa 8)
Comunque, quella Tomoyo in fondo in fondo -ma mooolto in fondo-
non è una...emh...meretrice! XD vedrai dopo, sarà
fondamentale, ti dico v.v Invece quella Materasso è
perfettamente inutile! Anzi come epilogo potrei farla trucidare dai
lettori! °° Tu ti accoderesti, in caso?? XDXD
@Ne_chan: hai proprio ragione,
mi sa che un capitolo non-angst non l'abbia mai scritto, tranne forse
il primo D: E tu non hai letto le mie storie originali, se no come
minimo ti buttavi dal balcone urlando "Mondo crudeleeee" perché
ho la capacità di far deprimere tutti e far passare ai
personaggi tutto ciò che c'è di più crudele,
angosciante e triste al mondo T__T Non puoi modificare la storia se
prima non sai come finisce! :D O meglio, non ti conviene *sguardo
assassino, tiene in mano una pistola* (Ma che fai, minacci i
recensitori?? O__O n.d.Kurogane sconvolto) O-ooops o.o *l'autrice
rinfodera l'arma e fa finta di niente, anzi inizia a fischiettare ma
siccome non lo sa fare fa come Fay* (<--non sembra un gioco di
parole? :O) Ci stavi riuscendo a fare una recensione seria, ma anche io
preferisco quelle tue insensate! XD E comunque prima che pubblicassi
gli ultimi capitoli tu avevi già previsto quello che sarebbe
successo, ti invito a provare a immaginare un possibile finale e
scriverlo nella recensione, per vedere di quanto ti avvicini! :D
Contenta? Oggi ti ho scritto parecchio! ;)
@valerio93: ahahaha oddio
povera principessa! D'accordo che è una piattola insensata,
deficiente e svampita che sa dire solo "Shaoran-kun" però povera
piccola! T__T Piuttosto, potevi sperare che anche Shaoran, buttandosi
per salvarla, morisse affogato anche! Così ti saresti liberato
di loro due insieme in una sola volta! E di conseguenza Fay e Kurogane
potranno respirareeee :D Per quanto riguarda Tomoyo, giungerà
anche per lei il tempo del riscatto! ;) e scommetto che questo capitolo
-specialmente l'inizio- ti sia piaciuto particolarmente! XD
@Layshaly: Grazie milleee,
anche a teee °° Maaa, secondo me oltre ai ricordi ha perso
anche la testa! XD E chissà se lo capirà mai..comunque
anzi quello non era il momento peggiore. Il capitolo più sadico
e deprimente è senza dubbio questo, o il prossimo, o entrambi D:
Quindi anzi sei arrivata in anticipo! XD
@MokoChan95: E queste
anticipazioni allora? Sono peggio delle scorse! XD Comunque mi sa che i
personaggi sono fuggiti, appena hanno letto la tua recensione, e ora
saranno nascosti da qualche parte in preda al terrore sperando che non
li trovi. Oh, Kurogane ha addirittura indossato un'armatura o.ò
(Ma...ma...non è vero! n.d.Kurogane imbarazzato che nasconde un
elmo dietro la schiena) Per quanto riguarda Shaoran e Sakura... XD
Leggi la risposta che ho lasciato a Valerio! XD
E così miei prodi, un altro capitolo si conclude, ma prima di lasciarvi...
Ho notato una cosa che sinceramente mi fa ridere un casino...
Tutti, bene o male, odiate Shaoran e Sakura! Possibile che i due pulzelli siano tanto poco amati?
No, non vi biasimo, in parte condivido questo vostro "astio" nei loro
confronti, perché sono personaggi perfettamente inutili e tanto
sdolcinati da far venire le carie, e poi quando di mezzo ci sono Fay e
Kurogane tutto passa in secondo piano v.v
Però cavolo, mi sono divertita un sacco a leggere le vostre recensioni! Aahahahah XD
Ancora rido al pensiero "Ma chi se ne frega di Shaoran!" "Ma
perché non morivano affogati?" "Ma possono anche morire!" "Ma a
che servono?" questo è insomma, riassumendo, quello che ho
trovato! ahahahah XD
Vabbè vi abbandono che domani ho interrogazione di filosofia. v.v
Ultima cosa, se mi volete aggiungere su faccialibro qui trovate il link: http://www.facebook.com/profile.php?id=1604706918
Spero di sentirvi presto! ;)
Un bacio, e mi raccomando, non dimenticatevi di mangiare...
Pastaaaaaaaaaa! =D
R
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Capitolo 29 *** 2. Al peggio non c'è mai fine... ***
FF tsubasa 29
Capitolo 29
Al peggio non c'e' mai fine
Quando, dopo circa mezz'ora, raggiunsero correndo il ponte
principale che portava al cancello, si stupirono nel trovarlo intasato
dalla folla numerosa che si incamminava all'interno delle mura.
«Ma che succede?» urlò Shaoran per farsi sentire dagli altri nonostante il frastuono.
Kurogane, che teneva in
braccio una Sakura senza forze, si girò verso di lui scuotendo
la testa «Non ne ho la più pallida idea, forse
è un modo per festeggiare il nostro arrivo. O la nostra
partenza, che avverrà domani...»
Shaoran si bloccò a guardarlo, mentre tra loro quattro calò il silenzio.
«Do-domani?»
Kurogane percepì di essere sbiancato.
Riabbassò lo sguardo e riprese a camminare «Già...»
«Kurorin ha deciso
già cosa farà?» urlò una vocina lamentosa, e
dal cesto di vimini del picnic che Shaoran teneva in mano sbucò
la bianca faccia di Mokona.
«Sì...partirò, con voi...»
Sakura sorrise, mesta «Nei sei veramente sicuro, Kurogane-san?»
L'uomo guardò
attentamente la principessa e il ragazzo, ed infine posò lo
sguardo sul biondino «Sicurissimo. Tu non te lo scordare, domani
ti dovrai fare trovare...»
«Ma io, veramente...»
Il suono della campana interruppe le sue parole e la folla iniziò a correre verso il castello come a fare prima.
«Sbrighiamoci!» sentenziò il moro iniziando a correre, seguito dagli altri.
La campana indicava che la regina riuniva il popolo nel suo castello per annunciare qualcosa.
Quando raggiunsero le mura, furono presi al volo da una carrozza, e trasportati fin alle mura del castello.
«Ma che succede?!»
Urlò ad un tratto Kurogane, esasperato dal fatto che nessuno sembrava intenzionato a dargli delle spiegazioni.
«La regina Amaterasu
desidera farvi un annuncio» rispose il cocchiere, dando uno
strattone alle redini dei cavalli «E' richiesta la vostra
presenza presso la corte Reale»
Con uno sbuffo Kurogane
incrociò le braccia al petto e voltò lo sguardo verso il
portone di quercia che veniva piano piano aperto per lasciarli passare.
Non appena i portoni si furono spalancati, una grande folla si mostrò ai loro occhi.
Shaoran spalancò la bocca, scandalizzato «Ma quindi quella folla che c'era fuori...»
«Rappresenta solo i ritardatari» concluse Fay incredulo.
La carrozza si fermò a qualche distanza dalla folla, permettendo loro di uscire e di raggiungere la gente urlante.
Seguendo lo sguardo della folla Kurogane scorse la regina Amaterasu che sventolava un fazzoletto rosa sopra la testa.
Non appena una delle
guardie reali li scorse, picchiettò la spalla della regina che
si voltò verso di loro e sorrise di gioia.
«Cosa...» stava
iniziando scandalizzato Kurogane, ma nessuno seppe cosa stava per dire
perché lo sostituì un'altra voce, più acuta.
«Oggi, gente!» sentenziò con un ampio sorriso la regina.
Improvvisamente calò il silenzio, e tutti, nessuno escluso, portarono lo sguardo sul balcone.
Dietro la regina, sull'altro scranno, stava compostamente seduta la principessa Tomoyo, affiancata da un paio di guardie.
«Vi ho riuniti oggi
qui per farvi un annuncio. Un annuncio molto importante, che tutti
spero apprezzerete. E spero vivamente che gioirete, insieme a me, nel
sentirlo»
Kurogane strinse le palpebre mentre, alle sue spalle, Fay, si mordeva il labbro nervoso.
«Volevo annunciarvi...»
Il silenzio era assoluto,
la folla trepidante volgeva gli occhi curiosi e ansiosi in direzione
della regina, che sorrideva entusiasta di aver provocato tale reazione.
Kurogane si accorse di essere ansioso, molto ansioso, troppo ansioso.
E non era da lui.
Si costrinse a calmarsi, ma senza successo.
«Che io...»
Il battito accelerato, un sudore freddo sulla fronte, i muscoli delle braccia irrigiditi.
«Con mia -e spero vostra- grande gioia...»
Kurogane deglutì a vuoto, sicuro di non resistere ancora a quella ansia.
Aveva un brutto, presentimento.
Anzi, brutto era un eufenismo.
Era terribile.
«Mi sposo!»
Sussultò, diventando più bianco di un cencio.
Ecco, come aveva pensato...
Era assurdo, non era possibile, non...
Aveva sentito male.
Fay dal suo canto aveva spalancato gli occhi.
«E il mio futuro marito è qui presente!»
Si girò verso di loro con un sorriso e lanciò il fazzoletto.
La folla si girò
contemporaneamente nella loro direzione, mentre Fay, scandalizzato e
confuso, alzava leggermente le mani per contenere il fazzoletto che con
un ultimo fazzoletto si depositò calmo tra i suoi palmi.
Fay abbassò le braccia ed alzò lo sguardo sul balcone, senza capire.
«E siccome ci amiamo
tanto il matrimonio si svolgerà nel tempio della città
tra una settimana esatta. Ci rivedremo lì la prossima
settimana!»
La folla esplose in un
boato, un grido festante, e tutti presero a toccarlo, a stringergli la
mano, a dargli pacche sulle braccia e sulle spalle.
Shaoran e Sakura indietreggiarono confusi e Kurogane...
Era rimasto immobile, lo sguardo nel vuoto, i pugni così serrate che le nocche erano pressoché bianche.
Si inumidì inutilmente le labbra, perché si sentiva la gola secca.
Deglutì ancora, a vuoto, e riprese il suo respiro leggermente accelerato.
Si voltò, frustrato,
lì dove il biondino veniva circondato dalla folla e in quello
stesso momento, quando un uomo si frappose tra loro due comprese la
dura realtà.
Adesso veramente l'aveva perso, e per sempre.
Se prima aveva creduto solo
che Fay avesse perso il sentimento che provava per lui, adesso si rese
conto di averlo perso, in tutti sensi.
Si girò di nuovo,
questa volta deciso a non voltarsi più indietro e si
incamminò, piano, lontano da quella folla.
Non correva, come l'ultima volta.
Voleva allontanarsi da quel luogo, ma adesso era frustrato, esasperato, e...rassegnato.
Già, rassegnato.
Voleva essere libero, adesso.
Libero da ogni pensiero.
Non fece caso ai richiami del ragazzo e della principessa, e dello stesso Fay.
Non gli importava più di niente, se non allontanarsi.
E camminò, un passo dopo l'altro, e ancora, senza voltarsi.
Fay venne raggiunto, soffocato, da tutta quella massa di figure sorridenti che si accalcarono al suo capezzale.
Non poteva crederci.
O meglio, sapeva che sarebbe successo, ma ora che effettivamente era così non riusciva ancora a crederci.
Era...strano.
Non l'aveva pervaso una gioia, ma una strana inquetudine. Si chiese il perché.
Si guardò intorno
alla ricerca di Shaoran e Sakura, come per una risposta ai suoi dubbi,
e li trovò dall'altra parte di un muro di folla, che lo
guardavano con gli occhi lucidi.
Lasciando vagare lo sguardo
si accorse di un'altra figura, alta e scura che si faceva strada tra la
folla quasi a spintoni, per fuggire da lì.
Sapeva chi era quella figura.
«Kurog-»
«Congratulazioni, Fay...»
La gente si ammassava, lo spingeva, lo schiacciava...
Allungò una mano in un vano tentativo di fermare l'amico che si allontanava.
«Aspetta, ti prego!»
Perché non si voltava?!
«Posso chiamarti Principe?»
«Chiamami come accidenti ti pare!» esplose Fay, per poi stupirsi di sé stesso e chiedere scusa.
Chiese gentilmente alla
folla di lasciarlo stare e cercò di sgusciare fuori, ma quelli,
quasi come un guscio, lo chiudevano in una morsa...
«NO!»
Urlò alla fine, vedendo Kurogane sparire dietro un arco.
Spinse poco garbatamente un
uomo, chiedendogli scusa, e sgusciò fuori con furia, con tanta
furia che perfino il fazzoletto rosa della regina gli sfuggì
dalle mani.
Non se ne accorse.
O forse, più probabile, se ne accorse ma non se ne curò.
Si allontanò, fino a giungere nell'altro cortile, quello piccolo, immerso nel buio.
Lì c'era una fontana.
Ricordava che quando viveva lì adorava passarvi per riflettere, o stare un po' da solo.
Era uno spazio abbastanza solitario, a dirsi anche isolato, ideale quindi per calmarsi.
Si avvicinò alla fontana, dalle quali bocche dei delfini di pietra zampillava della fresca acqua trasparente.
Kurogane appoggiò le
mani al freddo marmo e si specchiò in quelle onde, che gli
restituirono l'immagine di un volto sciupato, tracciato da una smorfia
e gli occhi ridotti a due fessure.
Si sorprese, nello scoprirsi così.
Dov'era finita la sua vitalità? Da quando era tanto pallido?
«Kurogane-sama!»
Trasalì scorgendo la sua figura riflessa sgranare gli occhi.
Ancora lui...
Lui, lui e ancora lui.
Sempre lui!
Cosa voleva?
Tentava in tutti i modi di dimenticarlo, di non ricordare il dolce suono della sua voce e lui, di tutta risposta, cosa faceva?
Ma ovvio, lo raggiungeva -ma come diavolo faceva a trovarlo sempre?- e parlava, parlava, come se sapesse fare solo quello.
Maledetto.
Pensò, voltandosi.
Fay aveva il fiatone e lo guardava con gli occhi spalancati, come di uno che non capisce cosa ci fa lì.
«Finalmente ti ho trovato!»
«Beh, succede
qualcosa?» mormorò Kurogane, incrociando le braccia al
petto «Questo è pur sempre il mio castello.»
«Ma...»
«Ah, dimenticavo, probabilmente ora sarà il tuo.»
Fay ammutolì, impallidendo «Io...»
«Dunque ti sposi»
Lo disse di getto, senza guardarlo. Non era una domanda.
Fay si limitò a sospirare «Già...a quanto pare»
Calò un silenzio carico di tensione, fin quando Kurogane non pensò di spezzarlo.
«Beh, congratulazioni...» mormorò lanciandogli uno sguardo cupo.
Nella sua voce non c'era allegria, e questo il biondino parve averlo notato perché sospirò.
«Non diventerò il tuo re, se è questo che pensi...» rispose improvvisamente serio.
«Oh scusa tanto. Diventerai il re dell'intera città, da quando io rappresento un'eccezione?»
Lui parve trasalire a quella domanda, e Kurogane pensò di continuare.
«Sì, tu
diventerai un re. Ma forse hai ragione. Anzi, hai ragione. Io
rappresento un'eccezione, perché è vero, faccio parte di
questo popolo da quando sono nato -e come tale ho una regina e
adesso...un re- ma ora non più. Perché domani io, il
ragazzo e la principessa partiamo e probabilmente non tornerò
qui per molto tempo.»
L'altro si era irrigidito, il viso ancora più pallido «Stai dicendo che non ci rivedremo più?»
«E' possibile» mormorò con tono di sfida Kurogane. Sfida e quasi rabbia «Anzi molto probabile»
«Non puoi partire adesso!» insistette Fay stringendo i pugni.
«E perché non dovrei?»
«Perché io mi sposo e...»
«Non vedo come la cosa possa interessarmi.»
A quel punto gli occhi di Fay si erano inumiditi.
«Ma cosa...cosa stai dicendo?»
«Dico la
verità. E' più importante che la principessa riacquisti
la memoria no? E' quello che vuoi anche tu...o meglio che volevi»
A quella frecciatina Fay
rispose con decisione, sulla difensiva «A me importa ancora di
Sakura-chan, cosa credi? E' solo che...sono successe tante cose»
«Non hai idea di quanto tu abbia ragione»
«E ora...mi sposo. Lo
so, non ci credevo neanche io quando l'ho sentito, ma...ti prego. Non
ci vedremo più, io non posso, purtroppo, venire con voi, ora che
sono diventato...oddio, sul serio?...re. Quindi...ti prego, Kurogane,
aspetta almeno che mi sposo, la prossima settimana!»
«Ancora»
insistette Kurogane, avanzando verso di lui «non mi hai dato una
buona ragione per non partire domani...»
Gli passò accanto e lo superò senza degnarlo di uno sguardo.
Fay abbassò la testa sconfitto, e, anche lui senza guardarlo, rispose con voce incrinata.
«Non puoi andartene da un giorno all'altro. Mi...mi mancheresti. Tu, Shaoran-kun, e Sakura-chan. Tutti»
Kurogane si fermò, ma non si voltò.
«E vorrei almeno
prepararvi un addio, se è così che dobbiamo definirlo. E
vorrei che assistiate al mio matrimonio, almeno nel nome della nostra
amicizia...»
Kurogane sospirò e strinse i pugni, poi riprese la marcia, senza una parola.
«Kurogane!» lo richiamò Fay deluso, voltandosi verso di lui.
«Va bene...» rispose dall'ombra il ninja.
Senza aggiungere altro si
fece avvolgere completamente dalle tenebre, una volta superata
l'arcata, fin dentro un corridoio del castello.
Fay rimase a guardare lì dove era scomparso e una soffiata di vento gli scosse i capelli lunghi.
Aveva sperato che quella brezza fresca potesse farlo rinsavire e liberarlo dai timori, ma ora come ora pareva non fare effetto.
Aveva ritardato la partenza di Kurogane, vero.
Ma non l'aveva annullata...
Kurogane si lasciò
andare sul futon con un sospiro e strinse il cuscino, lanciandolo con
rabbia dall'altra parte della stanza, infine si lasciò cadere
all'indietro sul letto.
«Accidenti!»
ringhiò all'aria mentre il gattino gli si strofinava addosso
facendo le fusa, per poi acciambellarsi sul suo petto.
Gli afferrò la collottola con due dita e lo sollevò di qualche centimetro, mettendosi a sedere su un letto.
Il gattino, improvvisamente calmo, quasi come se fosse in coma, gli restituì uno sguardo vacuo.
Kurogane con una smorfia notò il colorito di quelle iridi.
Ormai erano praticamente tendenti al giallo, più che all'azzurro.
Sbuffò e lasciò andare il micio che fuggì via dal letto rintanandosi sotto un armadio.
«Anche tu sei contro
di me, vero?» fece con una smorfia sarcastica, poggiando lo
sguardo sulle travi di legno sulla sua testa.
Il micino miagolò come risposta e piegò la testina di lato.
«Ho capito, forse
è giusto così o...» scosse la testa con un'ironia
amara «...era inevitabile? Mi impedisci perfino di ricordarmi i
suoi occhi! Ma è meglio così, forse? Si sposa, ti rendi
conto?»
Il felino continuò a guardarlo confuso e Kurogane grugnì allungando una mano per spegnere la luce.
«Come non detto! Oltretutto sto parlando con un gatto, ti rendi conto?» esclamò infine quasi con rabbia, spegnendo la luce e facendosi ricadere sul futon senza cuscino.
«Miao»
«Dannazione!»
Next-> "Corse spericolate e fiori profumati"
In un gesto folle e allo stesso tempo avventato strinse il fiore e lo spinse con violenza davanti al suo naso, senza guardarlo.
«Tieni»
Con la coda dell'occhio lo vide sorprendersi e arrossire leggermente, mentre sorrideva afferrando il fiore tra le mani.
Il contatto con la sua mano gli provocò un brivido e così il ninja la allontanò subito, come scottato.
«Ti ringrazio!» rispose Fay odorando il fiore. Alla fine,
beato di quel profumo, sospirò con gli occhi chiusi e sorrise.
s s s
P.s: se trovate errori nel capitolo ditemelo, mi raccomando! E' che non l'ho riletto da quando l'ho scritto ad Agosto! XD
Oltretutto...
Mi sa che mi conviene fuggire! So cosa state per dire -o comunque cosa pensate- Sono in vergognoso RITARDO, i know!
Gomeeeen! ç__ç Ma ho scritto molti capitoli della mia storia originale e mi seccava aggiornare questa.
In compenso sappiate che mi è venuta l'ispirazione per una nuova
ff ambientata nel medioevo, con Kuropon nei panni di un annoiato
principe e Fay in quelli di un servo che nasconde grandi segreti :O
Fine spoiler, promesso XD
Ok, non interessa a nessuno...ma non guardatemi così male! T_T
Avviso a tutti i lettori -->
Uuuuh finalmente siamo giunti al capitolo con più angst in
assoluto! :D Non vi prometto niente, chissà come saranno i
prossimi? Vi lascio con l'ansia! ^-^
Ringrazio voi -sì, voi- che state leggendo.
Sì, specialmente te dietro questo schermo che stai
leggendo queste parole e ti chiedi se mi sto realmente riferendo a te.
Sì, parlo con te. Ti vedo perfino.
*Arriva Kurogane*
(E che sei, 'n Avatar?)
*Sguardo di sufficienza.*
Ringrazio in particolare chi ha commentato lo scorso capitolo ^^
@SakuraX16: Ooooh Doitsu offre
volentieri le sue armi di distruzione di massa per depredare Suwa e
fucilare con soddisfazione ed una risatina sadica il Materasso!
°-° E già, questo capitolo è il più
angstoso che abbia mai scritto! ^^" Forse...
@valerio93: Eeeeeh no! Neanche
questa volta ci sei riuscito! XD mi sa che il primato per "primo
recensitore" non lo guadagnerai neanche nel 2012! LoL Comunque...Tomoyo
si annoia tanto, ha bisogno di svago (e qualcos'altro) quindi datti da
fare che 'sta piagnona rompe gli attributi! .__.
@Shyray: ahahahah non sono
taaanto cattiva! (non nelle fanfiction per lo meno) certo non si
può dire delle storie originali...protagonisti trapassati da
spade impugnate dai loro migliori amici, protagonisti dannati che
probabilmente muoion-SPOILER- troppo tardi, ormai l'ho detto .__.
*scrolla le spalle* ma dimmi, davvero tu nn scrivi cose angst? Sono
l'unica malata mentale qui dentro?!?! ç___ç
@Tomoyo93: già, a Fay
serviverebbe una bella dose di Cicuta! XD (sta scherzando, non
guardarla così n.d.Kuro che osserva compiaciuto la propria
katana) *L'autrice deglutisce* ma il nostro maghetto da strapazzo non
può essere più stronzo dell'autrice, eh! ^^" quindi
chissà...hai ragione, bisogna eliminare il materasso. Yuui-neko,
pensaci tuuuuu! ^o^
@Your guardian Angel: hai
ragione, fanno venire le carie, non servono a niente, sono infantili e
si scusono per ogni minima cosa. Conclusione: Tsubasa avrebbe avuto
dieci volte il suo successo se come protagonisti avesse messo Fay e
Kuro e non quei due bambocci dagli occhi spropositati stile Bratz. .__.
@Ne_chan: sei riuscita a
leggere RG Veda alla fine?? XD Comunque beeeene, almeno là muore
il materasso? °° Io l'ho risparmiata perché se no avrei
dovuto alzare troppo il rating per eccesso di violenza e scene
violente! XD E se l'altra volta mi hai lasciato due righe oggi quante??
Perché, non per qualcosa, ma questo capitolo è ancora
più angst! :D P.s: come personaggio che ti
assomiglia...mmm...Rapulzel se avesse i capelli corti e ricci XD e
degli anime...mmm...non mi viene nessuno! Quasi tutte lisce sono!
>___<
@Pluto90: tutti vogliono
torturare Fay dopo questi capitoli, perfino io. Ooooh ultimamente ho
visto troppi yaoi e ho voglia di scrivere qualcosa di diverso! XD
(più sopra trovi una possibile trama v.v) Dimmi cosa ne pensi! :D
Eeeecco ladies and gentlemen, un altro capitolo è arrivato alla conclusione, ma non temete.
Ci rivedremo al prossimo capitolo! Non mancate! (=
Pastaaaaaaaaaa! =D
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Capitolo 30 *** 2. Corse spericolate e fiori profumati ***
FF tsubasa 30
Capitolo 30
Corse spericolate e fiori profumati
«Andiamo, sveglia!»
Kurogane mugugnò nel
sonno e si voltò dall'altra parte, mentre la misteriosa figura
continuava a scuoterlo per la spalla.
«E dai, Kurogane!»
«Ancora cinque
minuti...» biascicò con la voce impastata muovendo la mano
assonnata in un gesto che indicava di uscire.
«Non mi muovo da qui fin quando non scendi da quel letto, pigrone!»
«Eh?» mormorò ancora mezzo addormentato.
Si mise a sedere con gli occhi chiusi e sbadigliò sonoramente.
Quando aprì gli
occhi gli ci volle un attimo per mettere a fuoco ciò che lo
circondava o meglio, chi era quella persona accovacciata sul suo letto
che da un po' tentava di svegliarlo.
Non appena lo scoprì
sussultò ritirandosi così velocemente che sbatté
contro il muro dietro di lui e fu costretto a portarsi una mano al
collo dolorante, con una smorfia di dolore.
«Ma che acciden- Principessa Tomoyo!»
Quella sorrise guardandolo e scosse la testa divertita «Che stavi sognando?»
«Non ho sognato niente» rispose burbero riprendendo un po' di contegno.
Si alzò e strofinandosi un occhio si diresse verso il bagno, senza curarsi di chiudere la porta.
«Vado a farmi una doccia...» annunciò incolore aprendo l'acqua.
Poi si voltò come se
si fosse ricordato qualcosa solo in quel momento e batté diverse
volte le palpebre in direzione della donna.
«Hey, aspetta un momento, ma che ore sono?»
«E' mattina»
rispose come se niente fosse Tomoyo. Poi sorrise ammiccante e gli si
avvicinò alzando le spalle «Ero venuta per annunciarti che
il principe Flourite questa mattina si recherà in paese per
comprare l'anello del suo matrimonio»
«E a me che dovrebbe importare?» rispose tramontando gli occhi al cielo, con un sospiro.
«Il principe ci tiene che tu lo accompagni»
«Non se ne
parla!» esclamò ovvio allargando le braccia
«Può benissimo andarci da solo! E poi da quando lo chiami principe Flourite?»
«Ma saresti una
compagnia gradita» rispose altrettanto semplicemente la donna,
incrociando le braccia al petto «Tra una settimana partirai,
Kurogane. Che ti costa fare un favore solo per questi pochi
giorni?»
«Tutto ha un prezzo» rispose senza guardarla.
Quella spalancò gli occhi «Da quando sei un filosofo?»
«E tu da quando sembri mia madre?»
Tomoyo trasalì e Kurogane fece altrettanto, sbiancando.
«NO! Cioè...no, non volevo dirlo, io...scusa, principessa, ecco io...»
«Non
preoccuparti» si voltò, sempre con le braccia incrociate
al petto «Però pensaci...» concluse, dirigendosi
verso la porta.
«Lo sai che non è mai stata la mia specialità.»
«Sì, è vero, sei un tipo istintivo. Ma che dice, adesso, il tuo istinto?»
«Il mio istinto» rispose Kurogane con un sorrisetto aspro «Dice di starmene qui in santa pace...»
«E non ti dispiace
per lui?» scattò ad un tratto Tomoyo, per poi abbassare lo
sguardo arrossendo «Scusa»
«No...»
Kurogane scosse la testa e, le mani sui fianchi, alzò sconfitto
lo sguardo al cielo «Accidenti ma siete davvero tutti contro di
me! Sua maestà» riprese, acido «ha proprio bisogno della scorta di guardie?»
«Sua maestà»
ribatté Tomoyo altrettanto sgarbatamente «Ha bisogno di un
amico. E tu sei l'unico che ha, quindi muovi quelle gambe e vai fuori
di qui, ora, subito!»
Kurogane spalancò gli occhi sorpreso dal tono della principessa, ma non negativamente.
«E nel caso tu stia
pensando di ribattere» si affrettò ad aggiungere lei, con
un sorriso divertito e furbo «Sappi che è un ordine.»
«O-okay»
«Beh che aspetti?»
«Sua maestà»
rispose sottolineando la parola con sprezzo «Vorrà un
accompagnatore profumato e ben vestito. O è vietato farsi una
doccia e vestirsi in santa pace?»
«Oh santa
pazienza» sospirò Tomoyo divertita. Si voltò un
attimo verso di lui, scosse la testa come ripensando di non dire quello
che aveva in mente, e si avvicinò alla porta.
«Certo che no, ma le porte si chiudono. A dopo!»
«Au revoir» rispose Kurogane laconico.
Quando si rivoltò verso la doccia sbiancò rendendosi conto della strana conversazione avuta con la principessa.
Da quando era così...sarcastico?
Specialmente con lei.
Quella complicità era data da qualcosa di più di una semplice conoscenza.
Ma non era amore, no.
Amicizia.
Una profonda, forte amicizia.
Sorrise senza saperne il motivo e si decise saggiamente a chiudere la porta del bagno.
«Yuuuh, Kurogane!» cinguettò il biondo venendogli incontro con un grande sorriso.
Kurogane alzò uno sguardo accigliato su di lui e gli rivolse una smorfia, fingendo di inchinarsi «Salve, maestà!»
Fay sussultò e lo
guardò scandalizzato mentre si rialzava e lo superava senza
degnarlo di uno sguardo, proprio come la sera prima.
Aveva pensato di ribattere,
ma poi lo ritenne poco opportuno e così si voltò e fece
un passo come a volergli prendere il polso per fermarlo.
«Ah...emh, sono contento che tu sia venuto»
Kurogane si bloccò, come sperato, e si voltò a guardarlo con un'espressione indecifrabile.
Dopo diversi attimi,
rimasto intento a fissarlo, parve riscuotersi e tornare in sé
voltandosi di nuovo e limitandosi ad annuire, riprendendo la marcia.
Fay sospirò e guardò altrove, mentre una mano gli premeva la spalla.
Con la coda dell'occhio incontrò gli occhi scuri di Shaoran che, senza parlare, lo rassicurava.
Gli sorrise e, girandosi dall'altro lato, scorse Sakura.
«Andiamo Fay-san, o faremo tardi»
«Grazie...»
sempre con quel sorriso confortante diede una pacca affettuosa sulle
spalle dei ragazzi «A tutti e due»
«Di niente, sei un nostro amico, no?»
Il biondino, dapprima
stupito, aprì la bocca per rispondere, ma nessuno seppe cosa
aveva intenzione di dire perché venne interrotto dalla voce
tonante di Kurogane, voltatosi per capire perché non lo stessero
seguendo.
«Beh?»
«Sì scusa» sorrise ancora e saltellò fino a raggiungerlo.
«Le carrozze non aspettano all'infinito» rispose acido quello seguendo i suoi movimenti aggraziati.
«Ma dovrebbero farlo,
non credi?» scoppiò a ridere e gli pizzicò una
guancia, gesto che fece sbiancare l'altro, fremente di collera.
«No, non lo credo e non posso crederlo, perché io non ragiono come te, non sono un...re»
Il sorriso dal volto di Fay
tremò ma non scomparve «Chi lo sa cosa ti riserva il
futuro! Oggi ninja e domani re, chissà»
«La regina vuole te,
non me!» ribatté l'altro con fare eloquente, come se
stesse spiegando le tabbelline ad un bambino delle elementari.
«Ma magari nei
prossimi mondi incontrerai la tua regina!» insistette lui, mentre
si fermava di fronte ad una carrozza, e allungava una mano per aprirne
lo sportello.
«NON LO TOCCHI!»
Trasalì, bloccandosi «Eh?»
Due secondi dopo tre guardie si erano poste davanti allo sportello, e lo aprirono con le mani inguantate.
Fay pareva scandalizzato «Ma cosa...»
«Sua maestà non deve prendere germi»
«Oh al diavolo!» rispose Kurogane facendosi strada a spintoni fino alla carrozza, con un polso di Fay nella mano.
«Non lo tocc-» stava dicendo una guardia, indicando le loro mani.
«Al diavolo anche tu!» ribatté il moro, spingendo quasi con violenza il biondino dentro la carrozza.
Prima che quei tre potessero intervenire chiuse lo sportello e si volse verso il cocchiere.
«Sa dove andare, si sbrighi»
«Ma, le guardie...?»
«Al...» iniziò Kurogane, rosso di rabbia.
«...Diavolo» rise Fay, mentre il ninja si voltava verso di lui, con fare divertito.
Fay gli sorrise socchiudendo gli occhi e vide quello irrigidirsi e poi voltarsi dall'altra parte, con fare nervoso.
Perché reagiva così?
Che aveva detto, o fatto, di male?
Smise di sorridere e si
voltò a guardare fuori dal finestrino, senza dimenticarsi di
lanciare ogni tanto delle occhiate all'altro.
Ultimamente era strano. Non che non lo fosse mai stato, in quei pochi giorni che lo conosceva.
Ma semplicemente, più del solito.
«Yuuuh siamo
arrivati!» cinguettò il biondo uscendo fuori dalla
carrozza, provvisto di un ampio sorriso sincero.
Shaoran e Sakura, quest'ultima con in braccio Mokona, fecero altrettanto e si guardarono intorno, ammirando i palazzi.
Kurogane, per ultimo,
chiuse lo sportello, ringraziò il palafreniere e si volse con le
mani incrociate al petto verso la combriccola.
«Allora?» chiese incolore, l'espressione come seccata.
Fay si voltò verso
di lui con un sorriso e rimase a guardarlo, cosa che parve innervosire
il ninja che si era affrettato a spostare lo sguardo inumidendosi le
labbra.
Fay fece una smorfia e strinse le palpebre, poi sorrise incerto ed iniziò a correre.
Mokona saltò su e
Sakura e Shaoran si voltarono di colpo, i vestiti e i capelli scossi
dal vento, a seguire la corsa del biondo.
Kurogane si voltò senza capire e con un urlo per richiamare il biondo iniziò ad inseguirlo.
E così, il biondo in fila, inseguito dagli altri, corse fino ad arrivare ad un grande parco.
Qui con un salto superò la staccionata di metallo e con una risatina riprese la corsa.
Shaoran e Sakura entrarono di filato, ridendo, e infine Kurogane, urlando infuriato, li seguì.
Fay fece qualche giravolta,
fino ad incontrare i loro sguardi, e riprese a correre ridendo, tra
l'erba, circondato dalle farfalle e inondato dal sole.
Alla fine aprì le braccia e urlando iniziò a girare su se stesso, fino a lasciarsi ricadere in quel giardino.
Sakura e Shaoran, stanchi
per la corsa, si fermarono e si appoggiarono alla corteccia dell'albero
per riprendere fiato, con Mokona che si passava una zampetta sulla
fronte imperlata di sudore.
«Ma che cavolo avevi
in mente?!» scattò ad un tratto Kurogane, raggiungendoli,
con le bracca ricadenti sui fianchi, il viso contratto e rosso.
Fay, col fiatone ed una risatina divertita mosse una mano con fare teatrale e se la portò sulla fronte, sempre ridendo.
Shaoran e Sakura si
lanciarono un'occhiata divertita e scoppiarono a ridere, mentre Mokona
con un salto raggiungeva il biondo che aveva allungato una mano per
prenderla.
«Ti sembra
normale...» urlò Kurogane col fiatone, una mano protesa ad
indicare chissà cosa
«...Correre...per...la...città...in quel modo?»
«Oh andiamo,
Kurogane-sama» ridacchiò Fay, coccolando Mokona «Tra
un po' dovremo dirci addio, avevo voglia di godermi questa ultima
settimana...»
«Facendo brutta figura?» Kurogane fece una risatina ironica «Presto sarai re, te ne rendi conto?!»
«Sì!» rispose Fay, con una serietà che fece sbiancare l'altro come un lenzuolo.
Il biondo si mise a sedere con un sospiro, e, schioccando le labbra, lo guardò con un sospiro stanco.
«Lo so...»
«Fay sarà il
re più buono del mondo!» pigolò ad un tratto
Mokona, strofinandosi contro la sua mano.
Fay sussultò e sorrise in direzione del manju, prendendolo in mano.
«Lo pensi davvero?» le chiese con voce implorante.
Mokona, stupitasi e preoccupatasi per quel tono, lo abbracciò mentre Fay chiudeva gli occhi stringendola.
«Oh lo spero proprio tanto, Moko-chan, ma ho paura di non essere all'altezza e...»
Fu interrotto violentemente da una mano che gli stringeva il colletto della camicia.
«Sei un idiota!»
Kurogane lo stava scuotendo
e lo guardava con gli occhi di fuoco «Non ti sminuire sempre!
Forse sarà il popolo a non essere alla tua altezza!»
«Ma...»
«Tu sei una bella persona!» rispose con rabbia guardandolo fisso.
Fay sgranò gli occhi color oceano.
Kurogane lo pensava davvero?
La sua espressione si raddolcì, mentre sorrideva in direzione del moro, vedendolo irrigidirsi.
Stava sorridendo, e non per finta...
Kurogane se n'era accorto benissimo...
Poche volte aveva avuto l'occasione di vedere quel sorriso, così...sincero.
Si era ritrovato attratto da quello sguardo, letteralmente...incatenato.
Si irrigidì e lasciò la presa, lasciando ricadere la mano sul ginocchio, ripiegata.
Era arrossito, nel aver udito ciò che aveva detto.
Insomma...una bella persona?
Bella?
Ma era scemo a dirglielo, così?
Ah no, vero...era pazzo.
«Beh è così»
«Grazie...»
Nell'abbassare lo sguardo Kurogane notò il giardino su cui poggiava la sua mano.
I fili d'erba erano di un
verde intenso e tra essi, ogni tanto, spiccavano delle corolle
colorate, appartenenti a magnifiche specie di fiori.
Ce n'era uno bianco proprio sotto la sua mano.
Lo prese e lo staccò, avvicinandolo al viso per esaminarlo.
Era quello che Tomoyo chiamava margherita.
Tomoyo...
Come un flash gli giunsero gli eco di quella conversazione...
«Alle donne...Piacciono molto i fiori...»
Perché alle donne piacevano molto quei fiori?
Tomoyo gli aveva spiegato
che non era tanto il fiore di per sé ad affascinarle, quanto il
pensiero che un uomo offrisse loro quel dono, quasi come pegno del
proprio amore.
Fece una smorfia.
Le solite mielosità da ragazzine innamorate.
«Yuuuh a Kurogane piacciono i fiori?» canticchiò Mokona, saltellando.
«Vero?»
Kurogane sussultò ed alzò lo sguardo, scorgendo due occhi azzurri ridenti dietro i petali bianchi.
Senza che potesse controllarlo arrossì.
«Certo che no! Che credete?! Tzè!»
«A me piacciono»
L'aveva detto così, di botto, senza preavviso.
Kurogane lo scrutò
alla ricerca di un abbozzo di risa, ma scoprendo il tono serio del
compagno, si sentì invadere da una sensazione di calore.
In un gesto folle e allo stesso tempo avventato strinse il fiore e lo spinse con violenza davanti al suo naso, senza guardarlo.
«Tieni»
Con la coda dell'occhio lo vide sorprendersi e arrossire leggermente, mentre sorrideva afferrando il fiore tra le mani.
Il contatto con la sua mano gli provocò un brivido e così il ninja la allontanò subito, come scottato.
«Ti ringrazio!»
rispose Fay odorando il fiore. Alla fine, beato di quel profumo,
sospirò con gli occhi chiusi e sorrise.
Kurogane si ritrovò intento a fissarlo, con una nuova sensazione di pace e serenità.
Quel momento era perfetto...non sarebbe dovuto finire mai.
«Sakura-chan e Shaoran-kun dove sono andati?»
Kurogane scosse la testa
per riportarsi al presente e, dopo aver battuto un paio di volte le
palpebre, vide il biondino che si guardava intorno confuso.
«E che ne so io!» scattò quasi con rabbia, senza saperne il motivo.
Fay, infatti, gli lanciò uno sguardo incredulo e si passò una mano sul colletto, con una risatina scherzosa.
«Sei sempre così violento...»
«Sono fatto così» fu la risposta burbera, mentre alzava lo sguardo al cielo, dove il sole brillava.
«Mi mancherai...»
Quella voce delicata, quel tono triste, quella serietà...da lui.
Sussultò ed abbassò lo sguardo su di lui, scoprendolo a guardarlo.
«Davvero?» sussurrò semplicemente «Ma tu avrai la tua regina...»
«Non è...» rispose Fay sgranando gli occhi, come se si fosse accorto di aver fatto una brutta figura.
«Non
è...?» Kurogane lo guardò per un attimo e dato che
quello si mordeva il labbro guardando altrove, sospirò e si
alzò, dandogli le spalle.
«Ho capito, non è....paragonabile, vero?»
«NO!»
Quella foga lo sorprese ma allo stesso tempo accrebbe la sua rabbia, fino a fargli stringere le labbra.
«Non è...la stessa cosa...»
A Kurogane mancò il fiato ma nello stesso momento il suono -o meglio, il frastuono- delle campane scosse i loro timpani, facendoli rabbrividire.
«E' già così tardi!» osservò Fay infastidito, rimettendosi in piedi.
Lo superò di corsa e Kurogane ne seguì i movimenti con lo sguardo, fin quando non fu sparito dietro il cancello.
Lo faceva apposta a farlo stare in quel modo?
Doveva smetterla di essere dolce, quello stupido, o rischiava di cadere di nuovo nei suoi tranelli!
«Kurogane-san!»
Ah, lo scocciatore...
Ormai aveva imparato a
riconoscere la sua voce, e nonostante fosse un rompiballe, restava il
fatto che gli ci si era affezionato, o almeno, così dicevano gli
altri.
Lui non l'avrebbe mai ammesso.
«Ma si può sapere dove eravate finiti? Ogni volta sparite e ricomparite all'improvviso!»
«Eravamo andati a
fare una passeggiata» rispose al suo posto Sakura, imbarazzata
«Ci scusi, Kurogane-san...»
«Non preoccupatevi, andiamo...»
Con una pacca sulla spalla,
li spinse ad andare avanti, fino a raggiungere il biondino, che fuori
dal cancello, corrucciava la fronte davanti ad un biglietto spiegazzato.
«Cosa leggi?» chiese noncurante, alzando lo sguardo su di lui.
Quando abbassò il biglietto, Kurogane sbiancò nel riconoscere la margherita bianca sui capelli del biondo.
«Oh quella?» chiese Fay ridendo, accarezzandone i petali «Mi sta bene?»
Kurogane aprì la
bocca imbarazzato ma fu preceduta da Sakura che afferrò le mani
di Fay «Ti sta benissimo! Ne vorrei anche io uno
così!»
Il ninja, con la coda dell'occhio, scorse Shaoran arrossire massaggiandosi la nuca.
«Sarebbe davvero un
bellissimo dono!» continuò Sakura con gli occhi a
cuoricino «Ne vorrei davvero...»
«Questo è per te, Sakura-chan!»
Quando Sakura si
voltò, a pochi centimetri dal suo naso Shaoran le porgeva una
rosa rossa -appena strappata da un cespuglio del parco-.
La ragazza si mise una mano
sulla bocca sorpresa e poi, invece di afferrare il fiore, saltò
direttamente tra le braccia di Shaoran, stringendolo.
«Grazie, Shaoran-kun!»
«Chiamami Shaoran, Sakura-hime...»
Sakura si allontanò
di poco da lui e lo ringraziò con un breve e casto bacio
«Grazie, Shaoran...è bello soprattutto perché me lo
hai regalato tu!»
Kurogane distolse lo sguardo dalla scena mielosa, ma subito dopo avrebbe preferito non girarsi.
Il biondo, infatti,
guardava i due ragazzi con l'espressione corrucciata -come di uno ad un
funerale- e con una mano stringeva uno dei petali del fiore.
Comprendendo la situazione Kurogane, inumidendosi le labbra e senza guardarlo, rispose con voce asciutta.
«Puoi sempre regalarlo a tua...moglie»
Lo vide girarsi verso di lui, stupito «Eh?»
«Hai sentito benissimo.»
«Non...non
voglio» rispose poi lui alzando le spalle, e, preso il biglietto,
riprese di nuovo a correre e Kurogane, limitandosi a tramontare gli
occhi al cielo riprese ad inseguirlo, tallonato da Shaoran e Sakura.
Ma non sarebbe cresciuto mai quel biondino?!
Next-> "L'anello"
Kurogane che gli metteva l'anello nunziale...
Kurogane che teneva l'altro anello...
Se si fossero trovati in chiesa tutto sarebbe stato così surreale e...
Una chiesa, un altare, il prete.
"Vuoi tu, Fay D. Flourite..."
«Sì lo voglio» rispose con fare sognante.
s s s
So (di non sapere)... no ok seriamente so di essere in mostruoso
ritardo ma non me ne vogliate, ho passato un periodo un po' strano, non
esattamente felicissimo, e sicuramente mi ero distaccata parecchio da
anime e manga (sarà che non compravo fumetti da novembre D:) ma
finalmente ho ripreso alla grande, infatti ho anche ideato una
possibile nuova ff! v.v Poi che dire...(la mia solita frase °°)
(-.-"Non ti smentisci mai... n.d.Kuro) ho finito la mia storia
originale, 707 pagine, una faticaccia, e ne sto iniziando senza impegni
un'altra! XD Prometto di riprendere il ritmo con gli aggiornamenti
così da non lasciarvi a bocca asciutta per troppo tempo! Se
state leggendo vi ringrazio, vuol dire che non mi avete abbandonato e
vi apprezzo molto! ^^
Forse non ho mai avuto occasione di dirlo ma... vi adoro, sul serio! Se
non fosse per le vostre recensioni non sarebbe bello pubblicare storie!
^^ Quindi mi raccomando continuate a farlo, anche voi che leggete e
basta, altrimenti non avete la possibilità di darmi consigli e
quant'altro!
Quindi vi ringrazio dal fondo dell'anima! :O
In compenso il chap v è piaciuto? E' stato meno angst del solito quindi godetevelo v.v
@SakuraX16: Hai ragioneeee,
dovrebbe prendersi ogni mattina una buona dose di caffé
così si sveglia un poco! ò.ò Ma accorgiti
dannazione che ancora PUOI fare qualcosa!!! >__< (Chi? Io?
o.ò n.d.Kuro) No, sai, Barbra Streisand -.-
@Your guardian Angel: sugooo!
Dobbiamo riprende a pubblicare la ff di Watanuki e Doumeki! XD
Materasso non è neanche comoda, a dispetto del nome che porta,
quindi non serve ad una... beata minchia! (come si dice in
Qualunquemente v.v) Oooh sì ho bisogno di commenti
bimbominkiosi! °° (non è vero, preferisce quelli
normali... n.d.Kuro che osserva l'autrice con sufficienza)
@Tomoyo93: Ahahah d'altronde
tutto è inevitabile ed al mondo non esistono le coincidenze, no?
XD Quindi la lampadina è un chiaro segno del destino: anche
l'inevitabile è contro la loro unione, quindi bisogna fermarli!
E l'unico che può farlo è quel dormiente eraclitiano di
Kurogane!! Ma svegliati figlio mio! >__< (Primo: non sono tuo
figlio. Secondo: ancora con questa storia?! Io sono sveglio!!!
n.d.l'abbiamocapito)
@Shyray: E' abbastanza
leggibile questo?! Non è per niente angst, o quasi per niente,
quindi dovrebbe andare bene no? ç__ç non posso fare
spoiler sui prossimi capitoli ma ora gradualmente dovrebbe andare a
migliorare, o almeno il prossimo capitolo è privo di angst! v.v
@valerio93: se riuscirai a
commentare per primo non ti chiamerò più vecchio! v.v
comunque no, non assomiglia alla marchisello, a meno che non ti
riferisci a quella stupenda capacità di rompere le balle!
°ç° Per il resto penso che qualsiasi personaggio
negativo x te assomiglia alla mark! XDXD (p.s: ti consiglio di farti
mettere altri quattro 1 così raggiungi la sufficienza >__>
n.d.Kuro)
@Ne_chan: beh guarda il lato
positivo, questo capitolo e il primo sono decenti e privi di angst,
quindi puoi approfittarne finché ce n'è! XD Al momento
non sto passando un bellissimo momento quindi ho l'istinto di scrivere
cose angst o violente! °ç° Comuuuuuunque forza puoi
resistere, la fine non è dietro l'angolo ma nemmeno tanto
lontana v.v Al prossimo capitolo! :D
Gente! Ora avrei molto da studiare quindi vi abbandono, ma ci tengo a
sentirvi quindi non dimenticate di farmi sapere cosa ne pensate di
questa storia! ^^"
A presto miei cari lettori! :D
E per farvi tornare il buon umore mangiate...
Pastaaaaaaaaaa! =D
R
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Capitolo 31 *** 2. L'anello ***
FF tsubasa 31
Un attimo di attenzione, prego! Dedico questo capitolo a Ne_chan per chiederle scusa! ç__ç
Capitolo 31
L'anello
Quando la frenetica corsa del biondino terminò, Kurogane scorse il negozio davanti al quale si era fermato il mago.
"La perla d'oro".
Con un brutto presentimento abbassò lo sguardo sulla vetrina e qui si irrigidì.
Collane, anelli, bracciali, orologi, e simili.
Tutte cose da...donne.
O da ricchi raffinati.
«E' qui?»
Il biondino, intento a
fissare i gioielli con la fronte corrucciata, saltò su come
morso da una vespa e si voltò verso di lui, lo sguardo come
distratto «Eh? Ah...sì...credo...»
«Come credo?»
«No, anzi, è
questo...» sembrò decidere alla fine con la voce piatta,
senza guardarlo, e si affrettò ad avvicinarsi alla porta.
Voleva solo fuggire da quello sguardo inquisitore.
Prima, fermandosi davanti alla vetrina, aveva scorto il suo riflesso, scoprendo quel fiore sulla sua testa bionda.
Prontamente l'aveva tolto e nascosto nella tasca del kimono, prima che gli altri lo raggiungessero.
Aveva provato una sensazione strana.
Vedere quel fiore...era
stato come guardare con nostalgia un qualcosa del passato, che era
troppo doloroso da rivedere, e quindi era meglio andare avanti.
Perché tutto era così strano e confuso?
Il moro non riusciva a guardarlo così, non quando intuiva...sapeva...che qualcosa non andava.
Conosceva troppo bene quello stupido idiota, e si era aspettato che iniziasse a saltellare felice, ma così non era stato.
«Senti, tu!» gli afferrò il polso e lo strattonò, costringendolo a girarsi, senza capire.
«Che ti succede?»
Fay parve colpito dal gesto perché per qualche secondo non rispose.
Poi fece una risatina e scosse la testa.
«Niente, che mi deve prendere?»
«Sei strano!»
«Ho il fiatone, ho corso troppo...»
Kurogane sbuffò e lo lasciò andare, vedendolo alzare le spalle ed entrare nel negozio.
La porta avvertì
della loro presenza facendo trillare un campanello appeso all'infisso,
e una volta che tutti e quattro furono entrati -Mokona esclusa, essendo
dentro la tasca di Fay- si diressero verso il bancone.
«Io...cerco un anello per il mio matrimonio.»
«Ma lei...» iniziò la signora, spalancando gli occhi «E' il re?!»
«Emh...ecco...»
«Oddio non ci credo! Uno della stirpe reale qui! Nel mio negozio!»
«La smetta» mormorò Kurogane, annoiato.
La donna lo guardò e gli sorrise «E tu sei il suo servo?»
Cosa?!
Vide il biondino irrigidirsi ma non se ne curò.
«Ma certo che
no!» si infuriò Kurogane allargando le braccia «Io
sono un ninja, il ninja della principessa Tomoyo!»
«Ah...» aveva risposto la donnina, come delusa.
Poi aveva battuto una volta
le mani, con un sorriso, e si era girata verso il biondino, che pareva
essersi dileguato velocemente.
«Hey aspetti, mi segua al reparto matrimoni!»
Il diretto interessato si
fermò e si voltò preoccupato, per poi lanciare una fugace
occhiata al moro e seguire la donna.
Kurogane sospirò
esasperato e lo seguì attraverso gli scaffali, affiancato dai
due ragazzini, che nel frattempo si guardavano intorno ammirati,
specialmente la ragazza, che sussurrava estasiata esprimendo il suo
apprezzamento ad un sorridente Shaoran.
Passarono di fronte ad
abiti da sposa disegnati, torte nunziali disegnate, e tanti fiocchi
rosa e bianchi, questa volta veri, tra collane di perle e bracciali
d'oro.
Infine, la donnina indicò un ripiano blu sul quale erano disposte ordinatamente diverse file di anelli, tutti diversi.
Fay spalancò gli occhi e si fermò, pallido come un cencio, a fissare quei piccoli anellini dorati.
«Questo è molto bello...» iniziò la donna prendendo un anello con una grossa pietra rossa al centro.
Lo porse a Fay con un sorriso e gli prese le dita pallide ed affusolate, per metterglielo.
Fay alzò la mano e mostrò agli altri l'oggetto.
«Allora? Che ve ne pare?»
«Naaah!»
mormorarono Sakura e Shaoran contemporaneamente, mentre Kurogane faceva
una smorfia in direzione di quell'anello, schifato.
«Non vi piace?»
«Certo che no! E' troppo da donna, e non c'entra niente con un matrimonio!»
«Perché tu te ne intendi, di matrimoni?» gli rispose lui, come a giustificarsi.
Kurogane sospirò e
indicò un anello d'oro sottile, con un piccolo reattangolino
argentato, sul quale sarebbe stato inciso il nome.
Prese i due anelli e ne porse uno a Fay per farglielo provare, e guardare come gli stava.
Quel biondino non aveva proprio buon gusto, e toccava a lui consigliargli il meglio.
Fay seguì passivamente le mosse del moro, che gli prendeva con poca gentilezza l'anello, e glielo metteva al dito.
A quel gesto così
strano Fay sussultò ed alzò lo sguardo su di lui, sui
suoi occhi rossi, e vide che in mano teneva l'altro anello.
Era una scena così...così...
Arrossì.
Kurogane che gli metteva l'anello nunziale...
Kurogane che teneva l'altro anello...
Se si fossero trovati in chiesa tutto sarebbe stato così surreale e...
Una chiesa, un altare, il prete.
"Vuoi tu, Fay D. Flourite..."
«Sì lo voglio» rispose con fare sognante.
Kurogane si ritrovò,
inevitabilmente ad arrossire, quando il biondino, guardandolo negli
occhi, aveva detto quelle parole.
Aveva alzato un sopracciglio con aria scettica e poi preso l'anello in mano «Bene, signorina, prende questi!»
A quel punto aveva visto Fay sussultare e subito dopo arrossire vistosamente allontanandosi da lui.
«Ah? Sì,
sì certo, prendo questo, sì...» e ridacchiare
confuso mentre ancora si rigirava quella ciambellina tra le mani.
Quello, ad unire lui e...Amaterasu.
Continuò a fissarlo
rigirandoselo tra le mani, mentre la donnina preparava la fattura e
tutto il resto, e Shaoran e Sakura commentavano un paio di orecchini di
perle.
Al ninja, tuttavia, non sfuggì l'espressione del biondo.
«Beh, e adesso che c'è?»
«Eh? Niente, perché ti preoccupi...»
«Perché non ti
vedo felice» rispose Kurogane sincero. Si sarebbe rimproverato
più tardi, ma ormai voleva arrivare fino in fondo
«Insomma, stai per sposarti e dovresti fare i salti di gioia.
Invece sembri sempre così....così...»
«Confuso»
rispose Fay, al suo posto, riprendendo a guardare l'anello «Non
sono sicuro se...faccio la cosa giusta»
«La cosa giusta?»
«Insomma...è successo tutto così in fretta che io...io non so cosa...»
«Non sai se vuoi sposarti davvero?»
Quella domanda l'aveva colto sul fatto e Fay trasalì guardandolo.
No, no, no!
Amate-chan...la regina.
«No!» rispose
scoppiando a ridere «Cosa vai pensando, Kurogane?»
aggiunse, con tono quasi di sfida e rabbia.
«Hai detto che eri confuso!»
«Mi riferivo all'anello, non so quale potrebbe piacerle di più...»
Lo vide tramontare gli
occhi al cielo e così, facendo spalluce, si avvicinò alla
cassa per pagare, ma Kurogane fu più veloce e lo fermò
per la camicia, riportandolo indietro, per poi prenderlo per le spalle.
«Tu non mi
freghi!» sillabò con lentezza esasperante, irritato
«E smettila di fingere, che tanto non ci casco!»
«Non sto fingendo!»
«Tu eri confuso...forse...»
«Forse niente, io sto bene! Sto bene! Sono adulto, non un bambino e...so quello che faccio!»
A quelle parole Kurogane si allontanò di scatto, ma senza fiatare.
«E adesso mi permetti di pagare? Sono così stanco! Voglio andare a dormire!»
Next-> "La vigilia del matrimonio"
«Vorresti che si baciasse sempre con lei, sapendo che se avessi fatto qualcosa avresti potuto evitarlo?»
«Certo che no! Io...»
«Non puoi permettere che ti venga portato via, Kurogane!»
Concluse lanciandogli uno sguardo carico di dolcezza «Tu lo
ami!»
«Sì, Accidenti!»
L'aveva...veramente...ammesso?
Lui...lo amava?
s s s
Ragazzuoli! Rieccomi ancora una volta, in ritardo, ma ormai questo è scontato, in vostra compagnia! °°
Alloooora, aggiorno oggi perché dal giorno 1 al 5 sono in gita,
e vorrei postarvi il capitolo prima. Anzi, se ci riesco,
pubblicherò il prossimo il giorno prima di partire! Ben due
capitoli, non siete contenti? :D Voi siate bravi pure però, eh!
;)
E cosa dire? (Ma fai copia incolla?! ò.ò n.d.Kuro) Ho
avuto dei problemi con l'account di Youtube. Voglio dire... non riesco
ancora a destreggiarmi con l'account Google, e non ci capisco
più niente tra password e cose!! D: In poche parole non riesco
più ad accedervi, e dunque nemmeno a postare video e quant'altro
-.-
Mah...spero di risolvere questo casino intricato al più presto.
In ogni caso, mi sono totalmente innamorata di una musica!! °°
(La suddetta ama le colonne sonore, si è intuito?) E sapete qual
è?? Quella di Shrek!! XD Per quanto è inutile ripetere
quanto sia bello, fantastico, divertente questo film, ci ho fatto caso
da poco che ha anche dei suoni semplicemente straordinari. La mia
preferita è questa v.v: http://www.youtube.com/watch?v=_3ul2F5c3DE&feature=related
(Ma cosa c'entra questo?! =__=" n.d.Kuro)
Assolutamente niente! :D Volevo solo farvela ascoltare, tutto qui
>__> Insomma, dai, non ditemi che sono l'unica che scrive sempre
con la musica in sottofondo?! D:
...
Dai, su... T___T
...
Ok ho capito, ma non guardatemi in quel modo ç___ç
Passiamo avanti, piuttosto. Ovviamente ormai sapete che vi adoro,
è inutile ricordarlo ogni volta! °w° In fondo questo
sito è così straordinario proprio grazie a voi che
leggete!
E... no, dai, Kuro-rin, non guardarmi in quel modo... non è una captatio benevolentiae! T__T
Comunque un "muchas gracias" va ovviamente a chi commenta! :D
@Your guardian Angel: ahah io avrei direttamente spaccato la vetrina,
per poi trucidare quell'idiota ed urlargli che appunto era un idiota
non avendo capito una beata min....estra! v.v
Tanti baci a te e Alexandros ( a lui puoi immaginare dove °ç°)
@Tomoyo93: Eeeh quanto tempo ci vuole? Per quella testa calda del
cagnolone potrebbe non bastare nemmeno un millennio! XD comunque nel
prossimo capitolo si evolverà qualcosa anche se... non ti dico
cosa u.ù
@SakuraX16: ahahah sì ti capisco io per prima, quando una ff che
seguo aggiorna dopo mesi mi secco perché non ricordo cosa era
successo! XD solo che poi mi viene voglia di rileggerla tutta e la
adoro ancora di più! °ç° E... sì, diciamo
che vado a periodi, a volte ho l'istinto violento e scrivo cose iper
deprimenti! Altre volte invece mi vengono scene mielose v.v
@Ne_chan: beh a parte... il
mi dispiace, risponderò alla recensione come sempre, umh... mi
spiace di non aver aggiornato presto, ma nemmeno io ho passato un bel
periodo! ^^" Comunque le tue recensioni sono simpatiche proprio
perché non hanno nesso logico o.o XD
@MokoChan95: e posso immaginare
il perché, del resto tutti odiamo l'angst! XD ma quando ci sta,
ci sta... altrimenti sarebbe una semplice storiella romantica tutta
rosa e fiori e frasi melense e ipercariose... o.o no, decisamente
preferisco queste cose complicate! ;)
@Pluto90: Beeeh il nostro
Fayoso biondino immagina fin troppo, a differenza di qualcun altro
(Kuro-tan, per intenderci) che invece dovrebbe immaginare di
più! *si fa filmini strani in testa* non in quel senso,
Kurorin...^//////^"
@valerio93: non sei arrivato
primo, e credo nemmeno questa volta, dal momento che sei partito!
°A° Giuro, l'avevo dimenticato che partivate oggi, se no
aggiornavo prima! Comunque buona gita, divertiti e... non stuprare mio
fratello, di grazia u.ù. Anche se so che leggerai questo
messaggio quando ormai sarai tornato... XD Kaire! :D
@Katy93: Io... cioè...
ecco... °////////° sono commossa! Sul serio, quello che hai
scritto è... *prende un fazzolettino e piange a dirotto*
è troppo per me! Y.Y GrazieGrazieGrazie! °° La mia prof
di latino e greco ripete sempre che la cosa fondamentale di una storia
è quella di saper emozionare il lettore. Spero di esserci
riuscita, allora! :'3 (ma quando l'hai scritta ancora non avevi questa
professoressa... o.ò n.d.Kuro confuso)
E così un'altro capitolo è finito! :D
Vi aspetto al prossimo, sempre qui! Kaireeee *Q*
Valerio, dalla Grecia, e voi tutti, da casa, ricordatevi di mangiare...
Pastaaaaaaaaaa! =D
R
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Capitolo 32 *** 2. La vigilia del matrimonio ***
FF tsubasa 33
Capitolo 32
La vigilia del matrimonio
La
settimana successiva passò lenta, trascinata, mentre Kurogane
faceva di tutto per evitare il biondino che dal suo canto cercava
sempre di capire come mai lo trattasse in quel modo.
Ma che ne poteva sapere lui, era solo un idiota!
Poi, oltretutto, vederlo in compagnia della regina era insopportabile.
A tavola sedevano vicini e
si scambiavano sempre sguardi dolci e sorrisi ammiccanti, accompagnati
dalle risate cristalline della regina che gli prendeva le mani, radiosa.
Ogni volta il moro si accorgeva di distogliere lo sguardo quasi con rassegnazione.
Quelle sdolcinatezze erano praticamente all'ordine del giorno.
Ma non potevano farne a meno, specialmente davanti agli altri?
O meglio, a lui.
E poi ci mancavano solo i
due mocciosi che, da quando si erano messi insieme, non risparmiavano
romanticherie gratuite a qualsiasi ora del giorno.
E Kurogane odiava le romanticherie, anche se da quei due erano accettabili, per lo meno...passabili.
Infondo voleva bene a quei
due e ce li vedeva come coppia, anche perché aveva seguito
l'evolversi di quel rapporto praticamente dagli esordi e non trovava
possibile che il ragazzetto fosse riuscito a rendere realtà il
suo desiderio.
Seppur avesse dovuto
faticare -combattendo contro il suo orgoglio- per ammettere che era
contento per loro, alla fine aveva avuto la meglio il suo buonsenso.
Quindi, beh, sì, dai
due ragazzini erano accettabili certe scenette mielose, ma quando
invece c'erano di mezzo quella regina e il mago...
Avrebbe voluto trovarsi da un'altra parte, letteralmente.
Ma a quanto pareva non aveva ancora trovato una maniera di smaterializzarsi.
Non era mica il conte Dracula, lui, che poteva diventare nebbia a suo piacimento!
Oltretutto, la cosa
peggiore, era che scopriva i due promessi sposi in atteggiamenti
ambigui nei momenti più assurdi, proprio quando non se lo
aspettava.
Ed era la cosa che più gli dava di bestia.
Sempre a lui, poi.
E finiva per pentirsi di essersi trovato in quel posto.
Come in quel momento, dopo aver aperto la porta che conduceva al giardino.
Lì, sul dondolo,
placidamente seduti Fay e la sua cara reginetta delle favole la quale,
molto poco garbatamente, gli metteva a forza in bocca un cucchiaino di
torta, la stessa che teneva in un piattino.
Siccome non ne aveva
mangiata abbastanza la regina gli spinse con forza contro le labbra una
fetta bianca di torta cosparsa di panna, sporcandogli perfino parte
delle guance.
Con una risata cristallina, poi aveva allontanato la mano sporca e l'aveva guardato divertita.
A quel punto Fay aveva afferrato la sua mano e avvicinata alla labbra, per pulirla dalla panna.
Kurogane a quel punto si
era irrigidito sbiancando e aveva pensato di voltarsi, ma i suoi occhi
furono catturati da un veloce movimento del biondino che, con ancora le
labbra sporche, si sporgeva verso la regina baciandola.
Quel gesto lo
paralizzò e lo scosse, tanto che si voltò ma nel farlo
fece cadere un vaso che fece saltare a sedere i due, improvvisamente
separati.
«Kurogane-sama!» Fay si portò istintivamente una mano sulle labbra, come imbarazzato, per pulirsele.
«Ah Kurogane!» imprecò invece la regina, alzandosi fino ad accucciarsi a raccogliere i cocci sparsi del vaso.
«Sei sempre il solito maldestro!»
«Sì e anche
malsinistro!» gli rispose con sgarbo il moro, stringendo i pugni,
mentre Tomoyo, che l'accompagnava, gli poggiava una mano sulla spalla.
Ah già, si era completamente dimenticato di lei.
Era uscito in giardino per accompagnarla a fare una passeggiata quando erano incorsi nella scena.
In quella settimana aveva passato il tempo quasi esclusivamente con lei, dimenticandosi di quello che era successo.
Ma precisiamo, dimenticandosi volutamente di quello che era successo.
Non voleva provare rancore
per quella donna che, avendolo sorretto nell'infanzia e
nell'adolescenza, era una parte della sua vita e rappresentava un
rifugio sicuro.
Lui amava Tomoyo, davvero, ma non come lei amava lui.
Lui la vedeva come una
madre, una sorella, una migliore amica, una persona su cui contare, una
persona per la quale sarebbe stato disposto ad attraversare l'oceano,
una persona che rispettava e alla quale voleva bene, una persona che
sperò continuasse a far parte della sua esistenza, ma non nel
senso stretto del termine.
Nel senso che se gli
avessero proposto un bivio, e scegliere il biondino o lei, non avrebbe
pensato due volte alla strada da seguire.
Ma nonostante ciò
non voleva perdere il profondo legame affettivo che aveva stretto,
attraverso gli anni, con quella donna.
E quindi passavano le
serate a parlare, come i vecchi tempi, a raccontarsi forse per la
millesima volta le storie delle loro vite e a fare lunghe passeggiate
parlando del passato e dei momenti che avevano condiviso da bambini.
Quanti ricordi...alcuni anche così dolorosi...
E Tomoyo era sembrata comprensiva.
Lo era sempre stata ma in quegli ultimi sei giorni in modo particolare, e lui apprezzava quel gesto.
Poteva fidarsi di lei, ma non al punto da rivelarle il vero motivo per cui l'aveva rifiutata.
Non aveva fatto parola di quello che era successo col biondino, ma fortunatamente la donna non glielo aveva chiesto.
L'aveva sempre apprezzata per questo, non era invadente, ossessiva o troppo curiosa.
Si limitava a cercare di alleviare i suoi dolori e chiedere cosa poteva fare per farlo stare meglio.
Era, semplicemente, un'amica...
«Ma almeno guardi dove metti i piedi?»
Ecco, tutto il contrario della sorella.
«No, distruggere vasi è il mio hobby» gli rispose incolore mentre lei gli lanciava un'occhiataccia dal basso.
Il biondino decise di intervenire e si accucciò per recuperare i cocci, mentre Tomoyo osservava perplessa la scena.
«Non era uccidere la gente?»
Quella semplice constatazione, sarcastica, partita dalle labbra di Amaterasu, servì a sconvolgere la quiete formatasi.
Kurogane sussultò
diventando rosso di rabbia, mentre i muscoli delle sue braccia presero
a tremare convulsamente, sotto il suo sguardo di fuoco.
Anche Fay parve scosso dalla scena perché si voltò come incredulo verso il ninja.
«Che vuol dire...?»
«Niente! E Tu...»
«Amaterasu!» scattò Tomoyo, frapponendosi tra i due «Questo non dovevi dirlo!»
La regina parve essersi
resa conto solo in quel momento delle cattiverie che aveva detto
perché sbiancò prendendo un braccio di Fay, l'unico
veramente sconvolto.
«Scusa, Kurogane, non volevo dire...»
«Che significa che si
diverte ad uccidere la gente?!» quasi urlò Fay guardando
il moro col respiro affannoso e gli occhi spalancati
«Spiegalo!»
«E' una
fesseria!» urlò Tomoyo risoluta, verso Fay, per poi
voltarsi verso Kurogane, rivolgendogli uno sguardo molto profondo e
significativo «Quando si è arrabbiati si dicono cose che
non si pensano. Mia sorella ha fatto quella battuta di cattivo gusto
perché Kurogane-san è sempre un tipo così
silenzioso e burbero...ma non è cattivo»
Fay parve essersi
tranquillizzato perché sospirò di sollievo, chiudendo gli
occhi, per poi sorridere in direzione del moro che arrossì leggermente.
«Oh questo è certo! Kurogane-sama è un gigante buono! Non farebbe male ad una mosca!»
E gli rivolse uno sguardo
affettuoso, mentre il moro sgranava gli occhi sorpreso, per poi fare
una smorfia che assomigliava molto ad un sorriso, con gli occhi
luccicanti di tenerezza.
Amaterasu si schiarì
la voce facendo trasalire Fay che si voltò verso di lei come
uscito da una trance «Cos...? Oh, i cocci, sì...»
«Noi...noi
andiamo...» concluse Kurogane scuotendo la testa, per riportarsi
al presente, mentre nel frattempo, nel raccogliere i cocci le mani di
Fay e Amaterasu si incrociarono, facendo sussultare ed arrossire i due
che, alzando lo sguardo, si fissarono negli occhi.
«Fay...ti amo...»
«Amate-chan...»
rispose il biondino sorridendo leggermente mentre quella gli si
accostava per premere le proprie labbra contro le sue in un semplice
bacio che venne subito dopo approfondito dalla regina.
Kurogane si ritrovò
a fissare bianco come un cencio quella scena e poi, voltandosi un
attimo verso Tomoyo, disse in fretta, curandosi di non far trafelare
niente:
«Si è fatto tardi, è meglio che io vada nella mia stanza. Con permesso...»
Senza aspettare repliche si volse ed entrò all'interno del castello, il più veloce possibile.
Vide Tomoyo voltarsi verso di lui confusa e pallida, e poi provare a fermarlo chiedendo spiegazioni.
Ma il suo polso, fulmineo, era sgusciato via dalla stretta della sua mano.
E così, dopo qualche
minuto, giunse alla porta della sua camera e con gesti meccanici e
veloci, quasi furiosi, la spalancò, rischiando di inciampare
sull'ammasso di pelliccia arrotolato sulla soglia.
La porta si richiuse e
Kurogane precipitò a terra con un urlo di rabbia, mentre Yuui
saltava in aria con un miagolio infastidito -o forse di dolore, dato
che gli aveva schiacciato la coda-.
Con i peli tutti dritti
sulla schiena e la coda spessa, si era avvicinato a lui, che ora stava
imprecando massaggiandosi la caviglia dolorante.
«Stupido ammasso di peli!» ringhiò con rabbia cacciandolo via.
Il micio, deluso, soffiò e provò a graffiargli la mano, senza successo.
Poi, più calmo, gli si avvicinò ed iniziò automaticamente a fare le fusa.
Kurogane lo guardò
con tenerezza, e continuò a farlo anche mentre gli si strofinava
contro il palmo, tremando per le fusa.
Doveva ammettere che ormai si era abituato pure a quell'ultimo membro del gruppo, se non il più giovane.
Ormai non lo disturbavano più i suoi atteggiamenti coccolosi, anzi quasi se ne approfittava, per calmarsi.
Pet Terapy, avrebbe detto la strega, se fosse stata lì.
Già, la strega...cos'è che diceva sempre?
Di dare da mangiare al gatto almeno due volte al giorno.
Da mangiare...
Stava per alzarsi per
andare a prendergli una scatoletta di carne per gatti quando qualcuno
bussò dietro la porta, attirando immediatamente la sua
attenzione.
Si volse in quella direzione e, riconoscendo la voce di Tomoyo, acconsentì ad avanzare, ancora come intontito.
Certo non si aspettava una sua visita.
«Kurogane!»
«Succede qualcosa?» le aveva chiesto, curandosi di non stare troppo vicino al gatto.
D'accordo che Tomoyo era
sua amica, ma non voleva pensasse che si fosse rammollito tanto,
diventando un dipendente da dispensatori di coccole gratis (meglio
conosciuti dagli umani col nome di "gatti").
«E lo chiedi a
me?» aveva risposto lei con sarcasmo pungente, quasi offesa del
fatto che lui non si fosse confidato del tutto.
Kurogane le rivolse un'occhiata confusa «Sì, lo sto chiedendo a te. Vedi qualcun altro qui dentro?»
«Kurogane!» cantilenò ancora lei, incrociando le braccia al petto.
Lo sguardo deciso, serio «Sei sicuro di stare bene?»
«Con questa frase mi stai chiedendo della mia sanità mentale?»
«Non in quel senso!
Sei strano!» scattò ancora lei, guardandolo «Io so
che tu non provi per me quello che provo io per te, Kurogane,
ma...dimentichi appunto che io e te non siamo uguali. Tu puoi non
accorgerti dei miei cambiamenti, dei miei sentimenti, ma io...io
sì.»
Kurogane sbiancò, guardandola.
«Principessa, io...»
«Mi sono accorta che
qualcosa non va...da un po'.» Abbassò lo sguardo, le
sopracciglia corrucciate «Prima le mie erano solo delle ipotesi,
ma ora ne ho avuta la conferma. Ciò che ti turba adesso è
qui, ma allo stesso tempo non è sempre stato qui. So cosa ti inquieta...o meglio, chi.»
Il moro si irrigidì, spalancando gli occhi.
Era quasi sicuro che la principessa si stesse sbagliando, che non avesse intuito il vero problema, ma un altro.
«Il tuo problema è... Fay»
Non era una domanda.
Era una supposizione, era un dubbio, era...
Una certezza.
Il ninja trattenne il respiro «Cosa...?»
«Kurogane non cercare
di negarlo! L'ho capito e sto male a vederti così! Sei la
persona a cui tengo di più al mondo e, accidenti, l'unica cosa
che voglio è che tu sia felice!»
Quelle parole lo avrebbero commosso, se non fosse stato così intento ad essere ansioso per il resto.
«Tu non vuoi che quel biondino si sposi, vero?»
«Anche quando non
posso fare niente!» ribatté con rabbia Kurogane, aprendo
le braccia «Si sposa domani! Domani!»
«Domani! Non
oggi!» Tomoyo deglutì col fiatone ed indicò
qualcosa fuori dalla finestra «Guarda!»
«Ma cosa...?»
«E' un ordine! Osi disubbidirmi?»
Perplesso, Kurogane si voltò, senza scorgere niente di speciale, se non che il cielo era ormai completamente buio.
«E' ancora notte!»
Il ninja batté le palpebre circospetto, mentre si voltava verso la principessa «Non capisco, cosa...»
«Kurogane!»
urlò lei, adesso con le lacrime «Non puoi permettere che
la persona a cui più tieni se ne vada così!»
«E cosa dovrei fare?» scattò Kurogane, col respiro corto «L'ha voluto il destino!»
«No, Kurogane, l'hai voluto tu!»
strillò la principessa, mentre delle lacrime le scendevano sulle
guance «Nessuno ti ha insegnato che il destino siamo noi, e le
nostre scelte?! Devi combattere per quello che vuoi, stupido
Ninja!»
«Ma non posso
prenderlo con la forza» rispose lui, scettico, abbassando
leggermente il tono della voce «E questo me l'ha insegnato
l'esperienza...»
«Non puoi lasciare
che si sposi...» tentò ancora Tomoyo fulminandolo con uno
sguardo di fuoco, dietro il velo delle lacrime «A quel punto
potresti non vederlo mai più, e questo non lo vuoi di certo. Sai
quanto tieni a lui, non puoi aspettare che il tempo e lui, ti scivolino
via dalle mani come la sabbia che scorre inesorabile all'interno della
clessidra della nostra vita! Non puoi startene con le mani in mano,
mentre l'amore della tua vita si sposa con un'altra! Devi dirgli quello
che provi, devi...»
«Ma non posso fare
niente!» ribatté sempre con meno foga il moro, adesso
sopraffatto dalla delusione «E' troppo tardi, capisci? Ormai l'ho
perso...per sempre!»
«Ed è qui che
ti sbagli!» Tomoyo avanzò quasi con furia e in un gesto
folle gli afferrò il bavero dello yukata, scuotendolo.
Kurogane ammutolì
mentre la guardava ricacciare indietro le lacrime battendo le palpebre
«Non è ancora troppo tardi, non finché Fay
pronuncerà il fatidico "Sì, lo voglio..."»
Kurogane si scosse dalla
sua presa e si avvicinò alla finestra, poggiando le mani sullo
stipite «E' troppo tardi...lui ama un'altra, e quest'altra
è tua sorella...come fai a stare contro di lei?»
«Non c'entra
niente» rispose Tomoyo poggiandogli una mano sulla spalla
«Lei è solo...infatuata. Kurogane per te è diverso.
Tu sei diverso.»
Kurogane non si
voltò ma si limitò ad inumidirsi le labbra, con le
palpebre strette, a fissare la scura linea dell'orizzonte.
Tomoyo gli si
avvicinò ancora, accarezzandogli dolcemente i capelli, e lui,
come coccolato da quella sensazione, lasciò andare la testa
all'indietro, sorretta dalla spalla di lei, che continuava ad
accarezzarlo.
E chiuse gli occhi, anche per evitare ai pensieri relativi a lui di tornare prepotentemente a galla.
«Kurogane...se non
glielo dici lui non lo saprà mai. In futuro ti potresti pentire
di non averlo fatto, e sai che ti dico io? Fallo. Al massimo, se tutto
dovesse essere stato uno sforzo vano, tu non ti pentirai di averlo
fatto, perché comunque hai tentato. Potresti fallire, è
vero. Ma se non tenti, hai già perso. Allora, cosa hai
deciso?»
Kurogane riaprì gli
occhi rossi, perdendosi nel buio dell'orizzonte, e si allontanò
dalla spalla della donna, per poi voltarsi a guardarla.
«Non è la
stessa cosa di prima. Forse un tempo potevo pensarla così, ma
ora non più. Lui ama solo lei...»
«Magari è innamorato di te ma essendo che sei sempre sgorbutico non sa che tu provi lo stesso»
«SONO
SCIOCCHEZZE!» urlò Kurogane rosso, per poi prendersi la
testa tra le mani, con fare affranto «Smettila, ti prego,
basta!»
«Vorresti che lui
passasse tutto il tempo con lei, che non lo ama sul serio? Lo trova
affascinante quanto un giocattolo nuovo, e poi si stuferà e lo
sostituirà...»
«Ma...no, non voglio!»
«Vorresti che si baciasse sempre con lei, sapendo che se avessi fatto qualcosa avresti potuto evitarlo?»
«Certo che no! Io...»
«Non puoi permettere
che ti venga portato via, Kurogane!» Concluse lanciandogli uno
sguardo carico di dolcezza «Tu lo ami!»
«Sì, Accidenti!»
L'aveva...veramente...ammesso?
Lui...lo amava?
«Allora muoviti! Che aspetti?»
Kurogane la guardò per un attimo, lo sguardo spaesato, come un bambino spaurito che chiede conferma ai proprio genitori.
«Vai Kurogane, subito, prima che sia veramente troppo tardi...»
Kurogane la fissò ancora, col fiatone e poi corse via, senza guardarla, veloce come il vento, come una furia....
Tomoyo, rimasta sola nella
stanza, si asciugò una lacrima, mentre altre le scendevano sulle
guance ed alzò lo sguardo sul disco lunare, alto e splendente
nel cielo.
«Ti auguro tutta la felicità che meriti...Kurogane.»
Next-> "The last kiss"
Si sentì afferrare la maglia e si irrigidì, voltandosi, livido di rabbia.
«Che c'è? Che vuoi ancora?!»
Il biondo trasalì lasciandogli andare la stoffa ed indietreggiò scandalizzato, gli occhi sgranati.
«Ma...sei venuto tu da me» cercò di capire, invano.
«Beh è stato un errore!» rispose Kurogane con
rabbia, voltandosi di nuovo «E' solo che ho prestato ascolto
a...»
Tomoyo.
s s s
Emh nonostante il ritardo -come sempre- eccomi qui a -spero- allietarvi
il sabato! ^-^ So che avrei dovuto aggiornare il giorno prima di
partire ma effettivamente non ho avuto tempo, dimenticandomi quanto ci
vuole per preparare una valigia! XD
Che dire? °°
Ferrara è semplicemente stupenda, me ne sono innamorata!! Tutti
quei tipi in bicicletta -tutti ragazzi boni poi °ç°- e
quel verde, davvero fantastica! :)
Qualcuno di voi è Ferrarese? Emiliano?? :D
Ovviamente vi ringrazio, i vostri commenti mi hanno allietato la partenza! :3
Ringrazio dunque anche chi semplicemente legge! ^^
Ma sottolineamo i nostri fantastici 7! :D
@Katy93: sono d'accordissimo
con te, nemmeno io credo più alle favolette che si raccontano ai
bambini, il "e tutti vissero felici e contenti". Non è
pessimismo, è realismo, è tipico dell'uomo "rincorrere
l'infinito" :) Oh no, non preoccuparti se ti sei dilungata, amo le
recensioni lunghe! :D Comunque è vero, quella di Tsubasa
è anche molto bella, e non riesco a scrivere senza musica ormai!
E' come un'abitudine, anche se a volte mi distrae... però se
devo scrivere una scena triste mi cerco una musica triste, così
tendo a lasciarmi andare ed immergermi completamente nelle scene,
provando le stesse espressioni dei personaggi, e.. mi vengono anche le
lacrime agli occhi a volte quando scrivo scene molto deprimenti! E'
incredibile! XD La mia amica dice che riesco a coinvolgere emotivamente
il lettore... maaaah speriamo!! ^^"
@SakuraX16: Il prossimo
capitolo sarà succulento, te lo assicuro! °ç°
Prepara fazzoletti per ricacciare indietro il sangue dal naso, ed un
altro per asciugare la bava! v.v In ogni caaaaso, meglio se mi zittisco
adesso o dico troppo! :D
@Ne_chan: mi mancavano le tue
recensioni kilometriche ed apparentemente insensate! *w* Hai ancora
l'influenza? Spero ti sia passata, anche perché, come ho
già scritto alla scorsa recensitrice, devi prepararti i
fazzoletti per altro! XD Non ho il 18 di xxxholic ma ho letto le scans!
Sììì lo ricordo, quando arrivano al
negozio!°////° "voglio vivere nell'antica Grecia! +_+ Yaoi a
volontà! *Q* ndparte perversa di Ne_chan" giuro è il mio
pensiero fisso da quando ho scoperto cosa combinavano nelle palestre
gli alunni coi maestri! °ç° Spero di aver cacciato un
po' di noia e di averti reso un sabato migliore! *si inchina umilmente*
@Pluto90: Eeeeh diciamo che
ancora è presto! ;) Comunque grazie grazissime (neanche io so
che lingua sto usando) per i complimenti! Anche io riesco a immaginarmi
quel bel biondino alle prese con un matrimonio! Magari vestito di
bianco... *w* mentre lancia il bouquet! *noseblood* Che casualmente
finisce in mano a Shaoran, che si sposerà con Sakura e poi...
Kuro in giacca nera, che fa il casquè a Fay! °Q°
*muore*
@valerio93: Massì, mi
hai scoperto! u.ù però tornavi troppo tardi, non potevo
aspettare così tanto per aggiornare... >__> E comunque in
questo capitolo, oltre al fatto che dovrai commentare per primo (vale
ancora la scommessa! :P) voglio una recensione kilometrica, almeno per
compensare la deficienza del tuo computer che l'ultima volta l'ha
cancellata! v.v Buona fortuna quindi! :D
@MokoChan95: Eeeeh già,
forse un po' cortino, ma in quanto a qualità è decente
almeno??? XD E poi mancano ancora alcuni capitoli, quindi compenseremo
quella brevità! :P Spero ti sia piaciuto, tanti tanti saluti da
qui! P.s: prepara ghiaccio da mettere nel naso, per il prossimo
capitoloooo! :D P.p.s: ma anche da te fa così caldo?!? O.ò
@Your guardian Angel: Sai che
non mi ricordavo neanche di avergli dato quel nome?? o.o Alcune volte
mi succede -anzi, MOLTE volte -.-" - che scrivo un nome, magari perfino
di un personaggio, e dopo appena una pagina me lo sono scordato! XD E
poi che faticaccia andarlo a cercare, non ci voglio nemmeno pensare...
Altro che l'anello di tua zia, sembra l'anello di Aerith!!! O.O *inizia
a ridere come una deficiente cadendo dalla sedia e rotolando nel
parquet* Fay, Fay, che gusti hai?" Perché la rima fai, Fay? Che
ne sai? Dove vai? Chi sei?? Yuuuh" *canta tutta convinta* *si accorge
degli sguardi di sufficienza di tutti gli oggetti della scrivania e del
suo riflesso nei bordi del computer* *fa dito contro dito* *in
realtà non può farlo, perché sta scrivendo nella
tastiera* *e poi...* BASTAAAAAAAAAAAAA D:
Scusate tutti, sono un po' fuori di testa quest'oggi, sarà il sonno, l'interrogazione di Biologia!!! D:
Comunque vi aspetto tutti al prossimo capitolo, sempre qui, accompagnati da questo fantastico sole e caldo assurdo! :D
ESTATEEEEEEEEEEEE :D
Ricordate che anche d'estate si può mangiare...
Pastaaaaaaaaaa! =D
R
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Capitolo 33 *** 2. The Last Kiss ***
FF tsubasa 34
Innanzitutto
scusate il ritardo (nell'angolo autrice lo ripeterò meglio!
^^") ma volevo farvi una domanda! :3 Anche voi avete partecipato al
concorso "Sarete Scrittori" di EFP?? Io sì ma -ovviamente XD-
non sono passata. Per chi avesse voglia di leggerla, la mia trama
è la n. 459 dal titolo Shadow's Angel :) Bene bene, per adesso vi lascio al [succulentissimo sta volta :P] capitolo! :D
Capitolo 33
The last kiss
Kurogane correva, col fiatone, il cuore a mille,
attraverso gli scuri corridoi della reggia, che in quel momento gli
apparivano infiniti.
Tornò in giardino, spalancò la porta-finestra con un
gesto violento e uscì fuori quasi urlando il nome dell'altro.
Si ritrovò a fissare gli occhi sgranati, probabilmente sorpresi, di uno dei servi.
«Ma...»
«Il futuro re è nella sua stanza, ma può...»
il servo si zittì accorgendosi che l'altro non solo non lo stava
ascoltando -o per lo meno, si era fermato alla prima frase- ma era
anche corso via, dandogli le spalle.
Alzò le spalle ancora confuso e riprese il suo lavoro, che consisteva nel riparare il vaso danneggiato.
Dove sei?
Pensò intensamente Kurogane mentre risaliva la scalinata con la velocità di un fulmine.
Si ritrovò ad aprire tutte le porte che si trovava davanti, alla ricerca di lui.
Non aveva mai avuto difficoltà a trovarlo, eppure adesso che aveva fretta era tutto così difficile...
Si ritrovò ad aprire stanze di servi, sgabuzzini, bagni, senza trovare quello che cercava.
Poi la scorse, lì, bianca e liscia, invitante.
Sulla superficie della porta riluceva una scritta: Stanza regale.
Con un tuffo al cuore Kurogane si bloccò lì davanti e afferrò la maniglia, abbassandola.
Perfetto, non è chiusa a chiave...
Era il momento...
Chiuse gli occhi e con un sospiro spinse via la porta, che
probabilmente andò a finire contro il muro, con un tonfo sordo.
«Devo parlarti!»
Qualcuno sussultò evidentemente preso alla sprovvista e
spaventato da quell'entrata, e quando riaprì gli occhi Kurogane
incontrò un paio di iridi azzurre.
Quelle che tante volte aveva sognato, di notte. Quelle che così spesso aveva immaginato...
«Kurogane-san?» Fay si era voltato, confuso.
Era vestito con uno Yukata, e tra le mani reggeva ancora il fiore bianco che Kurogane gli aveva regalato la mattina.
«Io...» i suoi occhi furono catturati dai petali bianchi, e un calore di tenerezza gli invase il petto.
Quello...aveva conservato ancora quel fiore?
Ma allora, forse...
«E' successo qualcosa?»
«Eh? No, no, cosa...» si zittì, rialzando lo sguardo
su di lui «Sì, sì...è successo che...»
Ormai era pronto a tutto, a rivelargli tutta la verità, a fargli sapere cosa provava.
E poi i suoi occhi si posarono lì, su quelle dita pallide, dove riluceva un qualcosa di argentato.
Gli mancò il fiato, quando ebbe compreso cosa era...
L'anello.
Una fitta dolorosa lo prese in pieno, facendolo indietreggiare istintivamente.
«Perché diavolo ce l'hai già indosso?!» quasi urlò, il tono incredibilmente deluso e triste.
Fay non parve accorgersi di quell'intonazione sospetta e si limitò a battere le palpebre, senza capire.
Quando abbassò lo sguardo seguendo gli occhi di Kurogane sbiancò.
«Io...no, è che...» aprì la bocca per
rispondere e la richiuse subito dopo «Io volevo vedere
come...»
«Come ti sta?» chiese Kurogane con un sospiro esasperato.
Improvvisamente tutta l'adrenalina di prima l'aveva abbandonato.
«Ho capito» disse infine, incolore, dandogli le spalle «Scusa per il disturbo...»
«No, aspetta!»
Si sentì afferrare la maglia e si irrigidì, voltandosi, livido di rabbia.
«Che c'è? Che vuoi ancora?!»
Il biondo trasalì lasciandogli andare la stoffa ed indietreggiò scandalizzato, gli occhi sgranati.
«Ma...sei venuto tu da me» cercò di capire, invano.
«Beh è stato un errore!» rispose Kurogane con
rabbia, voltandosi di nuovo «E' solo che ho prestato ascolto
a...»
Tomoyo.
No, non doveva dirlo, ormai era inutile.
Strinse le palpebre ed i pugni, con un sospiro di rabbia mal celata «Ho solo sbagliato stanza...»
Il biondino parve riscuotersi e corse a chiudere la porta,
rivolgendogli uno sguardo di fuoco che ebbe l'effetto di sorprendere
perfino l'imperscrutabile ninja.
«Io non capisco!» quasi urlò, puntandogli un dito contro.
Kurogane indietreggiò incredulo da quella reazione ma il biondino non sembrava aver intenzione di fermarsi.
«Perché continui a seguirmi per poi urlarmi contro?!»
«Ma, cosa...»
«Fammi finire! Io non capisco, non...non ti capisco!»
Kurogane ridusse gli occhi a due fessure, guardandolo con rabbia.
«Lo so! Non capisci mai niente!»
«Ancora?! Continui?»
«Levati di mezzo» concluse Kurogane con tono monocorde, l'espressione piatta.
Forse fu quella fermezza a smuovere Fay da quella posizione, infatti
abbassò lo sguardo, gli occhi improvvisamente lucidi.
«Io non ci capisco più niente...» concluse, con un sospiro triste.
Rialzò lo sguardo su di lui e si tolse l'anello, mostrandoglielo con rabbia.
«Ecco, me lo sono tolto, contento?»
«No!» rispose il ninja, con un nuovo fremito di adrenalina.
Improvvisamente carico, decise di continuare.
«Non sono contento, no! Perché tu comunque domani ti
sposi!» gli soffiò quasi con rabbia, scostandolo quel poco
che gli permetteva di arrivare alla porta e afferrarne la maniglia.
Nello stesso momento in cui la mano sfiorò il metallo, gli giunsero le urla di Fay.
«Ma perché continui ad intrometterti nella mia vita se di me non te ne importa niente?!»
Era un urlo, disperato, incredulo, scandalizzato, deluso.
Kurogane trasalì, colto alla sprovvista, e si voltò
fulmineo, come se qualcuno gli avesse detto che lui non era un ninja.
«Che cosa?» sillabò incredulo, guardandolo con rabbia.
Quello continuò a respirare affannosamente, con gli occhi stretti e lucidi.
«Non te ne frega niente di me...»
«Non me ne...?» incapace di continuare con uno scatto si
avvicinò a quello, spingendolo contro il muro, una mano sulla
parete, l'altra stretta attorno al suo polso «Ti faccio vedere
come non me ne frega niente di te!»
Fay sgranò gli occhi pensando di ribattere, ma le parole gli
morirono in gola, mentre Kurogane premeva quasi con violenza e possesso
le labbra contro le sue.
Fay spalancò gli occhi, arrossendo vistosamente, confuso.
Ma cosa...cosa...?
Nello stesso momento in cui Kurogane inclinò la testa per
approfondire il bacio, sopraffatto, chiuse gli occhi, sempre più
rosso, e dischiuse le labbra rilassando il polso stretto dal moro.
E rispose a quel bacio...
Kurogane non ne poteva più, quello stupido mago non capiva proprio un accidente di niente!
E con rabbia, quasi con sfida, gli si era avvicinato, incontrando quelle labbra umide.
Da quanto tempo desiderava quel momento!
Tutte le sensazione che aveva provato, rabbia, frustrazione, tristezza, gelosia, si mescolarono a quel bacio casto.
Ma no, voleva più di quello...
Il ricordo di un bacio simile, quello che Fay gli aveva dato sulla
neve, un momento prima di svenirgli tra le braccia, gli portava a mente
troppi ricordi dolorosi.
Così decise di approfondire il bacio.
Almeno questo...
Voleva assaporare quel momento a lungo desiderato, quelle labbra così fresche...
E quando quello dischiuse le labbra per accoglierlo, si sentì
fremere da un desiderio crescente, spostando la mano che era sul muro
sulla nuca di quello, per approfondire ancora di più quel legame.
E quando le loro lingue si incontrarono percepì una nuova
scarica di desiderio, costringendolo però a separarsi un momento
da quelle labbra per riprendere fiato.
«Kurogane...sama» sussurrò quello, le guance graziosamente arrossate.
Come se quel sussurro lo avesse convinto a continuare, Kurogane si abbassò a baciargli il collo, con possesso.
Il biondino si sarebbe sposato il giorno dopo.
Ma questo non aveva importanza... voleva farlo suo, almeno per una volta.
La mano scivolò dalla nuca di quello al collo, e poi fino
all'inizio del petto, più o meno fino alla stoffa dello Yukata,
scostandola leggermente.
Fay non poteva crederci.
Tutto quello che stava succedendo...era incredibilmente assurdo, ma anche...familiare.
Non appena sentì il sapore di Kurogane nella sua bocca, un
qualcosa, come una visione improvvisa, gli aveva coperto gli occhi.
C'era freddo, e lui era disteso in un manto di neve...Kurogane era di
fronte a lui, con le lacrime agli occhi e un sorriso sulle labbra.
«Sei vivo...» gli sussurrava emozionato.
Anche lui si sentiva sopraffatto da una sensazione di sollievo: non
sapeva spiegarselo, ma in quel momento era felice di averlo visto, di
aver visto quello vero...
Velocemente come era arrivata, la visione sparì, lasciandolo boccheggiante, forse anche a causa del bacio.
Era di nuovo nella sua stanza, e Kurogane scivolava dal suo collo fino
al petto, scoperto dallo yukata, lasciando delle scie bollenti.
Così, preso da quella sensazione di deja vu, tremò percorso da un brivido.
«Kurogane...sama...» si ritrovò a sussurrare, lo sguardo nel vuoto.
Dopo che gli ebbe abbassato ancora di più lo yukata Kurogane,
come rendendosi conto dopo di quelle parole risalì fino al suo
mento, poi si staccò un attimo e lo guardò negli occhi.
Dopo un attimo gli si era accostato di nuovo, baciandolo questa volta con più dolcezza.
Fay, chiudendo gli occhi come l'altro, stava per rispondere al bacio quando quella visione tornò a manifestarsi...
Kurogane che lo teneva tra le braccia, come a sorreggerlo, e gli sorrideva con fare affettuoso.
Poi sgranava gli occhi e due secondi dopo...ecco, l'aveva baciato.
Cioè lui, Fay, nella visione, l'aveva baciato...
Come era possibile?!
Sembrava quasi fosse successo davvero, e non appena la visione
cessò, con un lampo di luce il mago sussultò, spalancando
gli occhi azzurri.
Fay aveva un buon sapore...dolce...tanto dolce.
Era incredibile come alla fine era arrivato a baciarlo, di nuovo, come...come non aveva potuto fare la prima volta.
Quando poi si era scostato per guardarlo negli occhi, il suo sguardo
azzurro era così profondo e desideroso che non aveva resistito
e, con una fitta piacevole al petto, si era abbassato per incontrare
ancora quelle labbra.
Poco dopo, tuttavia, percepì un cambiamento, come un brivido che
percorreva il corpo del ragazzo che aveva tra le braccia, fino a farlo
sussultare.
A quel punto Kurogane si era allontanato di colpo, indietreggiando di parecchio, guardandolo con gli occhi spalancati.
Preso com'era dal piacere di quel bacio non aveva fatto caso alle emozioni dell'altro.
Eppure era stato così convinto che anche lui fosse d'accorto, si era...si era sbagliato.
Il mondo gli crollò addosso e una fitta, questa volta più dolorosa delle altre, gli invase lo stomaco.
«Scusami!»
Fay continuò a guardarlo, stringendo leggermente le palpebre, e
in quello stesso momento, era come se l'avesse visto per la prima volta.
Era lì, boccheggiante, con le guance arrossate ma più
pallido rispetto a prima, gli occhi lucidi e spalancati, a guardarlo
come se avesse visto un alieno.
Ansimava, e aveva una spalla scoperta, lo yukata spostato.
Kurogane arrossì vistosamente rendendosi conto di quello che
aveva fatto e continuò ad indietreggiare, scuotendo la testa,
sempre gli occhi incatenati a quelli azzurri.
«Io...» balbetto, incespicando con le parole, che non gli
uscivano dalle labbra, seppur lui si sforzasse
«Io...ecco...tu...scusami! Dimentica tutto, io...! Ti prego,
scusami!»
Senza aspettare una replica, spaurito, si voltò e spalancando la porta corse fuori, come una furia.
«A...aspetta!» ansimò Fay allungando una mano nel
vano tentativo di frenarlo, ma era troppo tardi, lui ormai era sparito,
e probabilmente non l'aveva neanche sentito.
Confuso e scandalizzato, si lasciò scivolare sulla parete
alla quale era poggiato, fino a terra, per poi afferrarsi la testa con
le mani, con fare disperato ed esasperato.
Non ci capisco proprio più niente!
Kurogane corse con nel petto una sensazione strana, come se un
macigno gli fosse finito addosso, impedendogli di respirare
regolarmente.
Difatti quando percorse i corridoi spinse via i servi che gli ustruivano la strada, e perfino...Tomoyo.
La donna lo guardò confusa mentre correva con il respiro affannoso e lo sguardo infuriato e deluso.
«Che è successo?»
«Niente!» gli ringhiò letteralmente, superandola
sempre di corsa, tanto velocemente da impedirle di afferrargli la
maglia per farlo voltare.
«Kurogane, dai! E' successo qualcosa?»
«NO!» fu la risposta, piccata, mentre il moro,
irrigiditosi, si voltava a fronteggiarla, pallido e con gli occhi che
lanciavano lampi.
«E' questo il punto. Non è successo niente, niente!»
La voce gli si incrinò mentre si voltava e riprendeva la corsa.
Tomoyo rimase immobile, anzi si limitò a fare un passo ed
allungare una mano pallida per fermarlo, ma quello ormai era sparito
all'interno della sua camera.
«Kurogane...» sussurrò semplicemente, prima di
sospirare di rassegnazione e ritirare la mano, ora stretta a pugno.
Kurogane si richiuse con rabbia la porta alle spalle e sospirò con le spalle premute contro di essa.
«Maledizione!» imprecò con la voce rotta, mentre alzava lo sguardo al soffitto, il respiro corto.
Perché era successo tutto quello proprio...proprio a lui?
Cosa aveva fatto di male?
Qualcosa gli si strusciò sulle gambe e con un tuffo al cuore
Kurogane si inginocchiò per prendere in braccio il micino, e
sedersi con lui sulle ginocchia sul letto.
«Scommetto che starai morendo di fame...da quanto tempo non ti do da mangiare?»
Il micio si volse verso di lui, con quegli occhioni grandi come biglie ed espressivi quasi fossero umani.
Lo osservò per un momento per poi miagolare mostrando la linguetta rosa e i denti appuntiti e bianchi.
Perso a contemplare la pelliccia spelacchiata del felino, a Kurogane
rivenne in mente l'immagine di qualche sera prima, durante una cena.
Stavano tutti mangiando tranquillamente, il ragazzo e la principessa al
solito al limite del tavolo, discutevano guardandosi negli occhi e,
come al solito, la regina ridacchiava prendendo le mani di...di...ormai
era doloroso perfino ripetere il suo nome nei suoi pensieri.
Comunque, durante quella serata il micetto, preso da chissà
quale impeto di coraggio, si era fatto avanti riuscendo ad uscire
-chissà come- dalla stanza di Kurogane, fino ad arrivare nella
sala da pranzo.
Si era nascosto sotto il tavolo ed aveva iniziato a miagolare.
Kurogane gli aveva dato un calcio leggero per farlo allontanare,
cercando di smascherare i suoi versi alzando il tono della voce, gesto
che sorprese non poco Tomoyo.
Fay, d'altro canto, parve essersene accorto, perché inscenò una miagolata idiota.
Kurogane lo aveva guardato scandalizzato e lui aveva sorriso, con
dolcezza, dicendo che si divertiva a fare quei versi ed amava in
particolar modo i gatti.
Ma gli occhi del ninja erano attenti, e a non gli sfuggirono i
movimenti nascosti di Fay, che porgeva del cibo sotto al tavolo,
fingendo di doversi sistemare il kimono e mascherando tutto con il
solito sorrisino falso ed innocente.
Tuttavia, più tardi, probabilmente qualche servo era inciampato
sul suo corpicino, altrimenti non si spiegavano le urla e gli stramazzi
degli altri camerieri, oltre che a quelli di Tomoyo ma, specialmente,
Amaterasu, saltata sulla sedia terrorizzata.
Tra tutto quell'andirivieni confusionario e rumoroso, il biondino si
era chinato per prendere in braccio il micio e poi era sgattaiolato
via, senza che nessuno se ne accorgesse, dal momento che tutti erano
presi a calmarsi, avendo scambiato il gatto per un topo.
Tomoyo si era calmata quasi subito, Amaterasu, al contrario, aveva
continuato a strillare "bestiaccia", parola che aveva irritato non poco
Kurogane, quasi come se fosse stato un insulto rivolto a lui.
In ogni caso, il biondino poteva anche essere sfuggito agli sguardi
distratti ma al suo, che lo seguiva quasi 24 ore su 24, quella corsa
veloce fu come un colpo nell'occhio.
Senza pensarci due volte l'aveva seguito fino alla sua stanza, affacciandosi per poi sorridere alla scena che gli si presentava.
Fay che giocava lanciando in aria Yuui, per poi riprenderlo al volo e riempirlo di attenzioni e carezze.
E tutto questo, naturalmente, ridendo.
Non che non fosse abituato a quella risata, ma era così...sincera, questa volta.
Si ritrovò a sorridere automaticamente, e si fece da parte per lasciarlo solo col micio.
Ma Fay lo aveva richiamato indietro, avendo percepito qualche rumore
sospetto e quindi avendolo scoperto, e gli aveva proposto di venire a
giocare con Yuui.
Sarebbe stata una bella prospettiva se non fosse giunta Amaterasu ad
interrompere la scena, lanciando un gridolino spaventato nello scorgere
il suo fidanzato in effusioni affettive con quell'ammasso di germi,
almeno a sua detta.
E così, con gridolini e strilli acuti, gli aveva preso il polso, allontanandolo dall'animale come fosse stato un'ortica.
A quel punto era intervenuto Kurogane, afferrando uno Yuui terrorizzato e nervoso, pronto a scappare via.
Infine, lanciando uno sguardo reticente al biondino -che rispose
abbassando lo sguardo, come per scusarsi- si allontanò diretto
alla sua stanza.
Kurogane sospirò ancora una volta, tornando al presente.
Fay era sempre così dolce.
Quel giorno, quando l'aveva visto accarezzare il gatto, si era reso conto di desiderare che facesse lo stesso con lui.
Desiderava le sue attenzioni, il suo tocco, la sua pelle candida, le sue labbra fresche al sapore di ciliegio...
Le visioni del bacio gli tornarono prepotentemente in mente, facendolo avvampare.
Non devo pensarci!
Con un ringhio di rabbia si decise a farsi una doccia fredda, per non pensare a niente, ed infine coricarsi.
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La donna alzò le spalle, guardandolo con quel sorriso enigmatico
«Non l'ho fatto apposta, Watanuki Kimihiro scritto come primo
d'aprile...» non fece caso al tic al labbro che era venuto al
giovane al suono di quella insinuazione sul suo nome e continuò,
come se nulla fosse «Ti ho solo testato: volevo assicurarmi che i
tuoi indici di attenzione fossero elevati e mi sono sbagliata. Devi
stare più attento, spesso ciò che cerci è davanti
ai tuoi occhi, ma sei così convinto che non possa essere
così semplice che continui a guardare oltre, lasciandotelo
sfuggire. E' questo che fanno gli umani...»
s s s
Alloooora,
miei giovani lettori, mi scuso come sempre per l'assurdo...
esagerato... ritardo col quale vi presento questo capitolo. Ma a volte
la vita ci pone degli ostacoli, e questi ostacoli si chiamano pensieri
sconnessi, eo riflessioni. E il cielo sa quanto siano dannose quando
abbondano!
Ma comunque, tornando a noi. O meglio, alla storia...
Che dire?? (Vi mancava questa frase, neh?? :D) (. . . Direi di no -.-" n.d.Kuro con fare ovvio)
Siamo giunti finalmente al momento CLOU! (O come accidenti si scrive XD)
E bravo Kuro-bau, finalmente ha trovato il coraggio di concretizzare le sue fantasie! Un hip hip urrà per lui! ^^
(No, guarda, mi tappo le orecchie. n.d.l'abbiamocapitoormai)
Ordunque, come reagirà Fay? Che gli è successo di preciso mentre il nostro cagnolone l'ha baciato??
A queste e altre domande verrà data risposta nel prossimo capitolo, dunque non perdetelo e rimanete sintonizzati su efp!
Due piccole piccole premesse:
1. Ormai la storia è
agli sgoccioli ma per aumentare la suspance non vi dico quanti capitoli
mancano! :D Comunque, se tutto va bene dovrei riuscire a pubblicare
l'epilogo prima che questa storia compia un anno! (E pensare che invece
l'ho scritta in tre mesi e terminata a settembre dell'anno scorso XD)
E poi, poi, poi...
2. Il prossimo capitolo
è un extra, e ritroveremo i cari Watanuki e Yuuko,
che come al solito, senza saperlo, daranno risposta ai vostri dubbi.
Ma adesso miei cari passiamo a voi! :)
Vi ringrazio infinitamente per le recensioni stupende che mi lasciate
ogni volta! A volte la voglia di scrivere mi torna proprio leggendo
quelle belle parole!
Grazie di cuore! :)
Per quanto riguarda coloro che leggono, siete i miei lettori quindi vi
adoro solo per questo! <3 Ma uno sforzo, su su, perché vorrei
conoscere anche il vostro parere! ;)
E dunque tanti onori ai recensitori dello scorso cap:
@Your guardian Angel: Quella
frase è diventata un successone, ormai la ripetiamo di continuo
quando se ne presenta l'occasione! Devo dichiarare i diritti d'autore??
Ahah, ovviamente scherzo! Essì, quel materasso ispira proprio
violenza! :S
@valerio93: ormai la storia sta
finendo, mancano pochissimi capitoli, e tu ancora non hai recensito per
primo! v.v Inutile dire che sono seccata con te ma, ok, qui si parla di
ff e quindi non pubblicizzo gli affari personali ma, scusami non
resisto proprio: TRADITOREEE T__T ecco, l'ho detto. Beh al prossimo
capitolo, adesso hai due cose da farti perdonare, asd -.-
@Katy93: Beeh mi sembrava
ingiusto far apparire Tomoyo e Amaterasu alla stessa maniera! E poi
come spesso accade, che i personaggi siano stati creati da me o solo
utilizzati, sono loro alla fine ad impossessarsi della tastiera e
scrivere sul proprio conto. Forse ti sembrerà di averlo
già sentito ma... L'ha voluto lei, io non c'entro niente, sono
solo una portavoce!! D: XD
@SakuraX16: Ed eccolo qui, il
nuovo capitolo! ^^ Pensi che abbia soddisfatto a dovere le fantasie di voi
lettrici?? XD In ogni caso quella scena doveva essere per forza
disgustosa, per far soffrire ancora di più il nostro bel ninja!
Infatti non c'è paragone, i suoi baci sono INFINITE volte
meglio di quelli di quel caspita di materasso ammuffito! Tzk!
@_Sonomi_: Oh vorrai mai
perdonare un'autrice così ritardataria?? ç__ç Mi
dispiace davvero, ma purtroppo non ho frequentato tanto questo sito, se
non per la storia del concorso. Comunque spero che questo capitolo
abbia -anche solo in parte- alleggerito il pensiero del mostruoso
-sì, proprio mostruoso, lo so- ritardo! Ma i prossimi
arriveranno prima, promesso! E questa volta sul serio, dal momento che
la scuola sta finendo e non ho esami da dover svolgere! D: (Sono ancora
al terzo anno XD) quindi... sì avrò più tempo e
potrò dedicarmi alla pubblicazione dei prossimi capitoli! ^^ E
per quanto riguarda il resto, grazie mille, davvero, ho le lacrime agli
occhi! *w* Spero che continui a piacerti questa storia, grazie grazie
grazie! <3
@Layshaly: eheh Kuro-chan
è pur sempre un ninja, è riuscito a carpire il coraggio
che tiene nascosto dentro! E bravo lui, fossero tutti così!
*aria trasognata* Ma torno al presente! XD essì, ora il problema
è quel biondino confuso! Ma possibile che non capisca di aver
incontrato l'uomo perfetto?! Aih Aih Aih
@Orazio il Furetto: non avendo
aggiornato presto immagino che la recensione lunga non arriverà
ma... a me va bene così, anche in poche parole hai detto quello
che pensavi! XD e poi ti ho già detto che mi piace il fatto che
siano insensate! Di solito devo rileggerle per capirle e ogni volta
che le rileggo ci capisco sempre meno ma... beh grazie! XD Mi è
piaciuta tanto la frase "per me resta sempre una palla al piede e io le
palle al piede le calcio via u.u" *si immagina Noemi che calcia Tomoyo
con rabbia* O.O ahahahhaha XD al prossimo capitolo! Yuuuh!
@Tomoyo93: Eh eh ma Kuro-chan
ha impiegato un secolo per ammettere di essere innamorato di Fay, un
altro secolo per realizzare che sì, avrebbe dovuto dichiararlo
al diretto interessato, quindi figurati quanto gli ci vorrà per
allontanare Amaterasu e mettere in chiaro il rapporto che lo lega al
biondo principe! XD Comunque sia, in questo capitolo Kuro-koi ha dato
il meglio di sé! Speriamo bene!! Au Revoir! :D
E adesso, miei cari, penso che andrò ad aggiornare anche le
altre fic che ho lasciato in sospeso da non so quanto tempo! A presto,
anzi prestissimo! E buona fortuna con gli esami per tutti coloro che
quest'anno dovranno affrontarli!
Mi raccomando, la notte prima degli esami -e anche la notte prima di
qualcosa e basta XD- mangiate ciò che fa bene, ovvero la...
Pastaaaaaaaaaa! =D
R
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Capitolo 34 *** 2. Brindisi ***
FF tsubasa 35
Capitolo 34
Brindisi
s s s
«Yuko-san? Ma dove...Yuko-san, dove accidenti è?»
«Andiamo, da quanto tempo non cambi gli occhiali, Watanuki?»
Il ragazzo occhialuto ringhiò, fremente di rabbia, continuando a guardarsi intorno tra gli scaffali scuri e polverosi.
Un luccichio attirò la sua attenzione e lo convinse ad infilare
la testa tra due mensole di legno ed allungare una mano nel tentativo
di afferrare quell'oggetto.
Quando richiuse le dita non riconobbe la solita superficie liscia della bottiglia...
«Accidenti!» imprecò sbuffando e sollevando una
nuvoletta di polvere che lo fece starnutire scuotendolo tanto da
rischiare di cadere all'indietro.
«Ceco e senza senso dell'equilibrio. Le mie congratulazioni!»
Watanuki arrossì di rabbia e si voltò verso la strega,
puntandole un indice accusatore contro «Le persone normali non
nascondono le bottiglie di sakè in luoghi impossibili da
raggiungere!»
«Le persone normali» ribatté placidamente la strega
attorcigliandosi attorno al dito una ciocca di lisci capelli neri
«non ci mettono tanto ad arrampicarsi su una scala e prendere una
bottiglia. Ah, e non rischiano di cadere starnutendo.»
«Ma hai idea di quanta polvere c'è lì sopra? Ci si
potrebbe costruire un castello, ammucchiandola!» rispose per
difendersi, estraendo l'oggetto che luccicava «E questo
cos'è?»
Trasalì nel riconoscerlo: il retro di una cornice.
«Non mi dire che...»
«Le persone normali riconoscono la differenza tra una cornice ed una bottiglia, Watanuki!»
Ma il ragazzo non la stava neanche ascoltando, preso com'era a contemplare il retro polveroso.
«E allora? Non la guardi?»
Watanuki arrossì, lanciandole uno sguardo torvo «Temo di
scoprire cosa c'è dietro. Qualche altra coppia creata da
te?»
«Mmmh, è inevitabile, sì.»
«Ma che c'entra adesso? Ah, accidenti!» Watanuki
girò la cornice e rimase a guardarne l'interno, con la stessa
espressione incolore di prima.
«Perché questa reazione?» chiese ingenuamente Yuuko,
per poi aggiungere, con un tono sarcastico «O meglio:
perché questa mancanza di reazioni?»
«Ormai non mi stupisco più delle tue pazzie» rispose
con tono monocorde lui, alzando un sopracciglio con espressione
rassegnata.
«Seishiro e Subaru...risolto...»
«Beh diciamo che in un'altra dimensione non era andata,
emh...esattamente così» spiegò la strega con fare
ironico «Ma in questa sì, perché era
inevitabile.»
«Non mi dire» cantilenò l'altro, guardandola con
tono risaputo «Era inevitabile o è opera tua?»
«Era inevitabile che fosse opera mia» rispose filosoficamente lei, chiudendo gli occhi.
Watanuki sospirò poggiando la cornice allo scaffale più
basso, e riprese a guardarsi intorno e a sollevare oggetti ormai
dimenticati da tempo per ritrovare la bottiglia.
«Ma si può sapere dove diavolo l'hai messa?»
Yuuko rise e lo superò trascinando gli abiti a terra poi,
inchinatasi verso la scala, la spostò di poco afferrando
l'oggetto desiderato.
«Ma...» balbettò Watanuki iniziando a tremare «Non è possibile! L'hai fatto apposta!»
La donna alzò le spalle, guardandolo con quel sorriso enigmatico
«Non l'ho fatto apposta, Watanuki Kimihiro scritto come primo
d'aprile...» non fece caso al tic al labbro che era venuto al
giovane al suono di quella insinuazione sul suo nome e continuò,
come se nulla fosse «Ti ho solo testato: volevo assicurarmi che i
tuoi indici di attenzione fossero elevati e mi sono sbagliata. Devi
stare più attento, spesso ciò che cerci è davanti
ai tuoi occhi, ma sei così convinto che non possa essere
così semplice che continui a guardare oltre, lasciandotelo
sfuggire. E' questo che fanno gli umani...»
«Ne parli come se tu non fossi una di loro.»
«Oh, io non lo sono, infatti!» rispose semplicemente, guardandolo con fermezza.
Watanuki sbuffò per trattenere una risata «Certo e magari ora si scopre che sei pure un alieno, eh?»
«Hai troppa fantasia, Watanuki. Tu le cose non le vedi ma le
immagini, a differenza di qualcun altro di mia coscienza che le cose
reali le vede ma non credendovi, le ritiene frutto della propria
fantasia.»
Watanuki impallidì e sollevò improvvisamente la testa,
incontrando lo sguardo vago di quella, perso in qualcosa oltre la sua
spalla, che sapeva perfettamente fosse il vuoto.
«A chi ti riferisci?»
«Cosa?» la donna abbassò su di lui gli occhi di quel
rosso opaco come se non avesse capito e poi, senza scomporsi, riprese
«Nessuno»
«Andiamo!» si lamentò Watanuki, come al suo solito
«Non è giusto! Mi tieni sempre all'oscuro di tutto!»
«Se tu non te ne accorgi da so-...»
«Dimmelo, ti prego! Riguarda qualcuno che conosco, vero?»
Yuuko lo osservò per qualche attimo e senza batter ciglio rispose «Probabilmente lo conoscevi...»
«E' morto?!»
«No, stupido. Prima ho parlato al presente, come potrebbe ess-...»
«E' Fay-san vero?»
L'aveva detto così, di getto.
Non che gli indizi portassero a lui, per carità, ma ultimamente
la donna se parlava di qualcuno -azione ben rara, da una persona vaga,
ambigua e misteriosa come lei- i suoi discorsi vertevano sempre su un
argomento: Fay, Kurogane e quelli che Watanuki definiva "problemi di
coppia".
Ma dall'espressione della strega, leggermente mutata, dedusse che avesse indovinato.
«Complimenti, in fondo non sei così stupido...»
«COSA? Chi sarebbe stupido?»
Ma che faccia tosta! Dopo tutto quello che faceva per lei era questo il ringraziamento?
La mora rise divertita, scuotendo leggermente la testa.
«Il mio Watanuki sta crescendo...» poi si bloccò e
il suo sorriso tremò prima di scomparire, insieme alla luce
divertita dei suoi occhi «Quando quel giorno ti dissi di non
perdere la speranza, perché sarebbe giunto il momento in cui ti
avrei rivelato tutto, e tu avresti capito, beh...non mentivo. Quel
giorno è arrivato, ed è oggi.»
A quella rivelazione improvvisa il moro si irrigidì «Che
vuoi dire? C'è qualcosa che non so che...riguarda Fay-san?»
«Un qualcosa che riguarda la perdita di memoria nel caso di Fay,
per correttezza» rispose Yuuko, congiungendo le mani con fare
saggio «Quel giorno non ti dissi di preciso quello che sarebbe
successo, ma ti chiesi solo di sperare che le cose si sistemassero,
anche nei momenti più duri. Ciò che non ti dissi è
che è impossibile cancellare con un incantesimo i ricordi
della mente, ma si possono solo...celare.»
«Cosa? Che significa?»
Il cuore di Watanuki batteva rapido, ansioso di ascoltare il continuo,
che non si fece attendere, echeggiando dalle carnose labbra della donna.
«I ricordi del corpo persistono, ed è impossibile cancellarli con un incantesimo...»
«Sì, infatti mi avevi detto che spesso Fay avrebbe sofferto di sensazioni di deja vue, ma questo cosa...»
«Cosa c'entra? Te lo spiego subito: i ricordi del corpo e quelli
della mente sono collegati. E' impossibile cancellarne uno lasciando
l'altro, e dal momento che non è possibile cancellare i ricordi
del corpo, di conseguenza nemmeno quelli della mente lo possono essere.
In poche parole: i ricordi della mente di Fay, che riguardano Kurogane,
non sono definitivamente scomparsi, ma solo nascosti nei meandri della
sua mente più inaccessibili. E' come per la bottiglia. Era in
questa stanza e tu la stavi cercando perché non la vedevi. Ma
c'era.»
«Quindi Fay-san...non ha dimenticato realmente Kurogane-san?»
«Certo che no, ma non è questo il punto. Il punto è
che, quando si prova un forte senso di deja vu, quando si ripete
un'azione del passato, accade che la memoria del corpo si fa sentire e
rafforza il legame con quella della mente, che torna a galla.»
«Ma allora...» Watanuki spalancò gli occhi e la
bocca, incredulo e bisognoso di una nuova speranza a cui reggersi
«Questo vuol dire che Fay-san potrebbe riappropriarsi dei suoi
ricordi?!»
«Più che altro, ritrovarli.
Ma c'è dell'altro, purtroppo: quando questi ricordi tornano a
galla, sono come estranei alla persona che li ricorda, perché
è come se fosse stata un'altra a viverli. Per questo accade che
i ricordi riaffiorano principalmente durante la notte, in sogno.»
«Fay-san ha sognato i suoi...ricordi? Quindi...insomma...adesso ricorda tutto?»
«No, purtroppo» la donna sospirò, con un tono di
voce rattristato «Come ti ho detto, gli risulteranno estranei i
suoi stessi ricordi. L'unico modo per spezzare l'incantesimo è
che la persona a cui è stato lanciato si renda conto, e ci creda
fortemente, che quello che ha visto in sogno sia vero e non solo frutto
della propria fantasia. A quel punto, l'incantesimo verrà
spezzato e la persona tornerà quella di prima.»
«Ma è fantastico!» esclamò invece Watanuki
con un sorriso affettuoso «Allora non è tutto tanto
difficile e crudele come avevo capito! E ti ringrazio, Yuuko-san.»
«Ringraziarmi?» la donna si riscosse, guardandolo senza capire «E perché dovresti?»
«Perché mi hai fatto capire che la speranza è veramente l'ultima a morire.»
La donna sgranò gli occhi per un momento, colpita, poi li socchiuse e sorrise con fare materno in direzione del ragazzo.
«In fondo non sei crudele come ti facevo» riprese il
ragazzo ormai deciso a dire tutto «E nemmeno tanto male come
compagnia...»
«Mi fa piacere, Watanuki» aveva cinguettato lei,
improvvisamente solare e spensierata come era spesso -cambiamento che
lo sorprese per un attimo, lasciandolo interdetto- «Questo vuol
dire che stasera festeggeremo bevendo sakè, perché il mio
sesto senso mi dice che Fay questa notte sognerà i suoi
ricordi!»
«Se fosse stato un giorno come gli altri ti avrei detto di no,
ma...» Watanuki, con un sorriso divertito, strappò dalle
mani della donna la bottiglia verde e la scosse per seguirne il
movimento del contenuto «...ma oggi è una giornata
speciale, e accetto! Moko-chan, vieni pure tu!»
Da uno degli scaffali polverosi apparve un felice Mokona nero, che con
un balzo ricadde sulla spalla di una Yuuko tutta sorridente. La strega
afferrò da chissà dove tre bicchieri allungati, che
Watanuki riempì velocemente.
«Brindiamo, Watanuki!»
«A Fay-san e alla speranza!» disse tutto d'un fiato il giovane, sollevando il bicchiere in aria.
«A Fay e alla speranza!» risposero all'unisono Yuuko e Mokona, alzando anche loro i bicchieri colmi di liquido.
Ma si fermarono a mezz'aria, senza incontrare il bicchiere di Watanuki che rivolse loro uno sguardo confuso.
«Doumeki, puoi uscire fuori adesso.»
La strega si compiacque della vena pulsante apparsa sulla fronte di
Watanuki e della sua espressione mutata in rabbia mal celata.
Dal buio apparve la figura alta di Doumeki, il quale avanzò reggendo un bicchiere che Yuuko colmò col sakè.
Poi si voltò verso Watanuki, con la sua solita espressione emh...o meglio, con la sua solita mancanza di espressione, e ciò non fece che accrescere la frustrazione dell'altro che gli lanciò uno sguardo omicida.
«Per un giorno mi stavi quasi simpatica» rispose
imbronciato in direzione della donna che ghignava «Ma adesso mi
ricredo! Dovevi per forza invitare questo qua?!»
«Watanuki, Watanuki» cantilenò lei con una strana
luce maliziosa negli occhi che gli fece presagire il peggio
«Quando ti abituerai a chiamarlo col nome? Mica al matrimonio ti
chiederanno "vuoi tu Watanuki Kimihiro prendere in sposo il qui
presente questo qua?"»
Appunto, come prevedevo...
Watanuki divenne rosso come un pomodoro ed iniziò a muoversi a
scatti come faceva sempre quando era a disagio «Ma che diavolo
stai dicendo?! Matrimonio?! Con quest-...Doumeki?! Ma non ci penso
neanche!»
«Che importa se ci pensi o no, tanto succederà lo stesso...»
«AAAAAAARRRRRRRRRRRRGGGGGGGHHHH»
Doumeki si premette un dito sull'orecchio, lanciandogli uno sguardo
spento «Casinista» sentenziò quando quello smise di
urlare per poi riprendere ad inveirgli contro.
«Oh insomma Watanuki, dobbiamo finire il nostro brindisi!»
gli ricordò lei facendogli gli occhi dolci, ai quali tuttavia
l'infuriato Watanuki non cedette.
Alla fine sospirò, rialzando il bicchiere «E va bene! Ma
sappiate che lo faccio solo per Fay-san e Kurogane-san!»
«Che importa? Basta che lo fai» continuò la strega, sollevando i bicchieri «A Fay e Kurogane!»
«A Fay e Kurogane!» rispose urlando Mokona nero.
«A Fay-san e Kurogane-san!»
«Yo!»
I quattro bicchieri schioccarono all'unisono, echeggiando per la cantina buia e polverosa.
A Fay e Kurogane, che la fortuna possa accompagnarli!
s s s
Quella
notte, quando Fay andò a dormire -ancora stordito per gli ultimi
eventi- non passò quella che si definirebbe una nottata
tranquilla.
Sognò, a lungo, per tutta la durata del corso della luna, fino all'alba.
Sognò quella che, seppur non lo sapesse ancora, era stata la sua vita.
E c'era Kurogane...
E quella scena del bacio sotto la neve...
Fay chiedeva al moro se era una visione, e lui lo rassicurava asciugandosi le lacrime...
Piangeva...
«Sei vivo, allora...»
Si svegliò di soprassalto, col cuore in gola e gli occhi gonfi di lacrime.
Cosa era successo?
Perché aveva fatto quei sogni insensati?
E quel...quel bacio?
«Re Flourite,
è pronta la colazione! Oggi mangerà in compagnia della
principessa, in onore del matrimonio che avrà luogo presso il
tempio tra qualche ora!»
Fay si limitò a battere le palpebre ancora intontito.
Non stava nemmeno a sentire...
I suoi pensieri erano diretti ad un paio di occhi cremisi pieni di lacrime per...lui.
Nel sogno.
«Re Flourite, insomma!»
«Eh?!» Fay
sussultò, voltandosi verso la cameriera che lo osservava con
espressione esasperata, come se si fosse accorto della sua presenza
solo in quel momento.
«Sì, certo, vengo subito...»
Next-> "Realtà o fantasia?"
«Vuoi tu, oh futuro re Fay D. Flourite prendere in sposa la qui
presente Amaterasu Daidōji, assisterla nella buona e nella cattiva
sorte, amarla e rispettarla finché morte non vi separi?»
Sussultò quando, voltandosi un'ultima volta, vide Kurogane afferrare la maniglia della porta.
«NO!»
Il silenzio calò nella sala, mentre tutti si voltavano a guardarlo, più scandalizzati di prima.
«Cosa?!» sibilò Amaterasu sgranando gli occhi.
s s s
Bene bene bene, mi
scuso ancora una volta per il ritardo... sono passati ben due mesi! Mi
dispiace ma ho scritto tante di quelle cose che questa mi è
passata di mente! Ma siccome mancano solo tre capitoli finirò
sicuramente entro ques'estate! :)
Che posso dire se non ringraziarvi per le vostre recensioni?? O che
questo è solo un capitolo di passaggio e che Watanuki e Yuuko
servono per spiegare parte della trama? Spero sia stato abbastanza
chiaro... :D Ma passiamo ai ringraziamenti: per voi, cari lettori, un
grazie di cuore. Non mi dispiacerebbe ricevere un vostro commentuccio,
ogni tanto, eh, anche perché ormai siamo agli sgoccioli! ;) -e
con questo mi riferisco a tutti i lettori "silenziosi"-.
Ma passiamo ai recensitori dello scorso capitolo!
@Layshaly: Mi spiace di non
aver postato presto, ma spero che mi perdonerai! ^^" Eh già,
ormai conoscete abbastanza bene questa storia per capire che l'angst
è pane per i miei denti! Povero Watanuki però, è
colpa delle CLAMP se nel finale si è comportato da emerito
idiota, spero di fargli quanto meno un po' di giustizia qui!
@_Sonomi_: Sono dispiaciuta
davvero per averti fatto aspettare tanto, ma in compenso ora spero di
postare più in fretta! I tuoi due commenti mi hanno commossa!
ç__ç Non so davvero come ringraziarti, sei troppo
gentile!! °////////° Spero di non deluderti con questo nuovo
capitolo!
@Your guardian Angel: ma prima
o poi lo violenterà, che io lo scriva o no, preferisco lasciar
spazio all'immaginazione! XD -Sì, anche la tua, mia giovane
pervertita!- *con la voce di Haruka-san* E comunque Kurogane non corre
come un pazzo, Kurogane è pazzo! °-°
@San il Distruttore: Uuuuh non
merito tutti questi complimenti!!! °si nasconde rossa come un
pomodoro° troppo troppo troppo gentile *w* Ooooh mi auguro che tu
non mi voglia uccidere per il ritardo, ma eccoti finalmente il capitolo
34! Fiera di essere tanto apprezzata!! °////////°
@Tomoyo93: eeeeh mi sa che in
quella scena ho lasciato con l'amaro in bocca un bel po' di persone! Ma
sai come sono, se non c'è angst non può funzionare!
°^° Angst bell, Angst bell, Angst troppo bell! (Parla per te!
n.d.Kurochan che sfodera la katana) Emh... ma intendevo dire... Angst
troppo brutt! Eh eh *risatina isterica*
@Orazio il Furetto: Gatta,
finalmenteeeeeeeee =(°.°)= Sono commossa, mi mancavano le
tue recensioni chilometriche e completamente prive di senso! Ho
aggiornato prestissimo -insomma beh non letteralmente XD- quindi spero
che sarai contenta, anche se in questo capitolo non succede un
granché ma c'è Watanuuuuki! E le tue recensioni mi
piacciono perché mi perdo per leggerle e dimentico che mi trovo
in un sito di fan fiction! v.v Arriverà un giorno *e imita il
dito di Fra Cristoforo* in cui l'angs finirà!! *tono profetico,
vento che scuote i capelli e i vestiti*
@valerio93: Oooooh ma che caro
regalo collegarsi solo per leggerla!! Ti perdono il primo punto -beh a
parte che sono passati due mesi, poi LEI non è nemmeno venuta al
tuo compleanno! :D- ma non il secondo. Non mi arrendo all'idea, e
finché sta ff va avanti -e mancano solo tre capitoli- la
scommessa prosegue! Dai, facci vedere chi sei e commenta per primo! :D
E con questo ho finito, miei cari lettori! Spero che dopo tutto questo
tempo siate ancora qui, e che apprezziate il capitolo! Un brindisi anche a voi e stasera...
Pastaaaaaaaaaa! =D
R
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Capitolo 35 *** 2. Realtà o fantasia? ***
FF tsubasa 36
Capitolo 35
Realta' o fantasia?
Fay,
timoroso di osservare la propria espressione smarrita, fece un passo
titubante in direzione dello specchio, ma si bloccò quando
scorse il suo sguardo nervoso.
Indossava un abito tradizionale, prestatogli dalla principessa Tomoyo: a loro detta si usavano quei kimoni.
O meglio lui indossava uno
haori-hakama* scuro di sopra e chiaro di sotto, ma non aveva idea di
che abito indossasse la regina, la sua futura...moglie.
Rabbrividì ed alzò lo sguardo sulla sua espressione.
Era pallido, gli occhi
sgranati, i capelli legati in un codino e le labbra strette:
l'espressione di uno sprovveduto che si chiede che cosa ci faccia
lì.
Una delle sue mani pallide stringeva lo stelo del fiore che gli aveva regalato Kurogane...una margherita.
In un attimo rivennero a galla i ricordi della serata precedente, bacio annesso.
Fay arrossì
visibilmente e si portò la mano alle labbra, stesso gesto che
aveva fatto il giorno prima, dopo che il ninja era corso via...
Era sicuro di sentire ancora il suo sapore in bocca.
Strinse i pugni e con
decisione inserì il petalo nel taschino anteriore del proprio
kimono, poi rialzò lo sguardo sul suo riflesso e chiuse gli
occhi, con lunghi sospiri.
Ci mancava solo il sogno di quella notte.
Era solo un sogno, la sua
mente in seguito al bacio si era inventata...tutto. Dell'esistenza
stessa di Kurogane, della sua presenza dall'inizio del loro viaggio,
quando lui ricordava benissimo di averlo conosciuto solo da due
settimane...
Scosse la testa con frustrazione e riaprì gli occhi, a fissare la propria immagine.
Eppure...provava un nodo alla gola, una fitta allo stomaco, e si sentiva...strano.
Come se non si riconoscesse
più. Non era neanche sicuro di fare la cosa giusta, ora come
ora...Insomma, Kurogane lo aveva baciato, ciò poteva significare
solo che...
«Re Flourite! E' giunto il momento!**» cinguettò al settimo cielo una voce femminile dietro la porta a vetri.
Già, era da almeno
mezz'ora arrivato al tempio, che già brulicava di gente venuta
da tutto il regno, e da quella mezz'ora era nel suo camerino, per
prepararsi. Era giunto il momento...adesso...
Il mago sussultò
mentre, dalla foga dell'emozione, il fiore gli cadeva dalle mani
volteggiando come una piuma fino a toccare docilmente il pavimento di
parquet.
«S-sì, sto venendo...» risposte ostentando un tono allegro, quando era tutt'altro che spensierato.
In ogni caso, ormai era troppo tardi, per qualsiasi ripensamento, ormai si stava per sposare, avrebbe dovuto pensarci prima...
Se solo quell'idiota di Kurogane mi avesse baciato prima!
Pensò quasi con rabbia, mentre si chinava per prendere il fiore
che, spostato dall'aria prodotta dai suoi movimenti finì sotto
una poltrona, lì dove aveva lasciato la sua valigia aperta, coi
propri vestiti.
Amate-chan, in questo, era
stata gentile: gli aveva permesso di indossare il vestito elegante che
voleva, se proprio non sopportava l'idea di un matrimonio alla
orientale, ma Fay aveva altrettanto gentilmente rifiutato l'offerta,
non voleva causare dispiaceri alla sua futura compagna...
Ma intanto quella valigia era ancora lì, aperta, a prendere aria, forse per l'ultima volta.
Quando tuttavia Fay
allungò una mano per riprendere il fiore scorse una specie di
ombra che gli passava davanti sfrecciando e sussultò cadendo
all'indietro.
«Miao»
Fay con un sospiro di sollievo ed una risatina si rimise a sedere e accarezzò il micino appena entrato.
«Buongiorno, Yuui-chan, e tu da dove sbuchi fuori?»
«Miao»
«Ti ha portato il paparino?»
«Miao»
«Quindi anche
voi...tu...assisterai al mio...matrimonio» concluse perdendo
completamente il tono scherzoso, adesso sostituito da uno spento perso
a fissare il vuoto.
«Miaaao!» il
miagolio stridulo del micio lo riportò al presente e quando si
voltò a guardarlo, lo vide fare un agile salto fino alla
poltrona, con il fiore in bocca.
«No, ridammelo!» tentò Fay preoccupato «Quello me l'ha regalato...il tuo padrone!»
Il micio lo fissò
con un fare che avrebbe detto beffardo e poi si voltò come se
nulla fosse, riprendendo a correre inseguito dall'altro.
Due gatti che si inseguono...avrebbero detto Shaoran e Sakura.
Due idioti che si inseguono...avrebbe detto invece Kurogane.
«Vieni qui, dai! Quel
fiore è molto importante per...» Fay si bloccò
quando intravide il gattino fare lo stesso: era entrato nella valigia
aperta ed aveva iniziato ad intrufolarsi tra i vestiti.
«Ma no, cosa...cosa stai facendo?!» chiese più confuso che infastidito.
Preoccupato che la
"protuberanza" che si muoveva sotto il livello dei panni ripiegati, Fay
appigliò la maglietta bianca sotto quale si nascondeva la
"protuberanza miagolante" e scoprì il lucido pelo di Yuui.
Fay sussultò, e la maglia bianca che teneva in mano ricadde a terra silenziosamente.
«Non è
possibile!» ansimò con gli occhi sgranati mentre,
improvvisamente dimentico di tutto e di tutti, afferrava le spalline
della giacca nera sopra il quale il gatto aveva appoggiato il fiore.
«Questa giacca non
dovrebbe...essere reale! Kurogane diceva che fosse sua ma lui...lui non
c'era, a meno che...» trasalì, impallidendo come un cencio.
Improvvisamente tutto aveva un senso.
La luce era filtrata attraverso le tenebre dell'oceano, illuminando il fondale roccioso.
Tutte le tessere del puzzle si erano riunite, e tutto era chiaro...
«A meno che il sogno non sia la realtà!» urlò alla fine, capendo la cosa al volo.
Era euforico, terrorizzato, nervoso, preoccupato, ansioso e gli mancava il respiro.
Non era possibile!
Eppure...
La porta si spalancò di colpo, mostrando la stessa serva allegra che prima l'aveva chiamato...
Beh la stessa se si escludono le mani sui fianchi e l'espressione irritatissima.
«Ou-sama! Ma che sta facendo, ha visto l'orario?! Oooh!»
«Io...»
«Andiamo, lei
è sempre stupendo, non ha bisogno di guardarsi allo specchio,
su!» prima che Fay potesse ribattere, gli aveva afferrato un
polso, trascinandolo via così violentemente e così
improvvisamente che la giacca nera scivolò dalle mani pallide
del biondino prima che il medessimo se ne fosse accorto.
«Aspetti...»
«No, ho aspettato anche fin troppo, eh eh!»
«Un momento...» tentò ancora Fay, cercando di recuperare la giacca, ma invano.
Alla fine sospirò
esasperato e lasciò andare il braccio, inerme, sul fianco,
mentre si lasciava trascinare docilmente dalla serva infuriata.
Congratulazioni per il tuo matrimonio, Fay...pensò, amareggiato.
Ormai non poteva più tornare indietro, aveva preso questa decisione e non poteva ritirarsi, non ora...
Seppur il suo cuore non appartenesse a colei che stava per sposare...
Ma la vita con lui era
stata sempre crudele, questa era forse la sua terza maledizione?
Obbligato ad essere infelice per il resto della vita? Perché il
destino o meglio, l'hitzuzen, sembrava avercela tanto con lui?!
La sua entrata in sala fu
accompagnata da un boato, ma sembrò non averlo sentito,
perché incontrò un paio di occhi rossi dall'espressione
glaciale che lo fecero trasalire.
«Kurogane-san?» chiese forse per la millesima volta Sakura, scuotendogli lentamente il braccio.
Il moro con un sospiro, rispose senza guardarla, come le altre mille volte.
«Mmm?»
«Sicuro di stare bene?»
«Mmm»
E poi il sospiro di Sakura, scoraggiata, che allontanava il braccio da lui e guardava con fare sconsolato l'altare.
E aveva le sue buone ragioni. Rimuginò tra sé il ninja.
Il ragazzo, Shaoran, era
stato designato da Fay come suo testimone, mentre la maledet- carissima
regina Amaterasu aveva scelto Tomoyo, la quale lo stava guardando con
fare dispiaciuto già da un po'.
Kurogane si limitava a
guardarla senza dire una parola, ma i suoi sguardi sfuggenti e i
sospiri rattristati non sembravano averla tranquillizzata.
Comunque, tornando al
discorso, Sakura aveva i suoi buoni motivi per essere triste: Shaoran,
il suo amato Shaoran sarebbe stato il testimone del loro migliore
amico, mentre lei rimaneva a guardarlo impotente. Oltretutto, Kurogane
cercava di non pensare al fatto che in principio il testimone sarebbe
dovuto essere lui, ma stranamente la sera prima la regina aveva
capitolato a favore del moccioso.
Non che ce l'avesse con
Shaoran, che ormai considerava quasi come un fratello minore, ma
trovava assurdo che la regina prendesse decisioni tanto importanti
senza consultare Fay.
Ma a dire il vero, Kurogane
non avrebbe mai fatto da testimone, forse non avrebbe neanche
partecipato al matrimonio, a dirla tutta, e quindi forse, in fondo, era
meglio così...
E poi nutriva il sospetto che lo stesso biondo avesse accettato la decisione della regina senza opporsi.
Anzi, a detta della stessa Amaterasu, era stato lui stesso a proporlo.
Kurogane ne dubitava, ma adesso, per un folle attimo, aveva pensato che quella pazza isterica potesse avere ragione...
Ora che...
«Kurogane-san?»
«Sì, ti ho detto che sto bene, accidenti!» esplose voltandosi a guardare il viso spaurito di Sakura.
Vedendola impallidire e
sgranare gli occhi, ammutolendosi, Kurogane arrossì e
tentò un approccio emh...meno violento.
«Succede qualcosa?»
«Non volevo chiederti
come stavi, tanto so che non mi risponderesti» aggiunse
meditabonda, dopo un attimo. Si riscosse per continuare, sotto lo
sguardo perplesso del moro «Insomma questa volta volevo dirti
che...»
Il boato della folla rispose al posto suo.
Kurogane seguì lo
sguardo della folla e sussultò quando si rese conto di quello
che i suoi occhi rossi stavano osservando.
«...che Fay-san è arrivato» concluse in ritardo Sakura, con un accento ironico.
Fay si voltò verso
di lui e impallidì, per poi abbassare lo sguardo e riprendere la
camminata, diretto verso l'altare dove il sacerdote lo stava
aspettando, attento a non far scivolare il suo sguardo azzurro in sua
direzione.
Kurogane strinse le palpebre e si voltò da un'altra parte, le guance improvvisamente arrossate e il respiro corto.
Aveva creduto di resistere
eppure... quando, dopo pochi attimi, la porta dalla parte opposta del
tempio si spalancò per mostrare la regina Amaterasu indossare
uno Shiromuku*** il cui strascico strofinava sul lucente pavimento, il
suo cuore andò a pezzi, letteralmente.
Si sentiva perso, voleva andare via da lì, e anche presto...
Vide tutte le persone lì riunite applaudire, fatta eccezione per la ragazza accanto a lui.
Si girò verso di lei, confuso, e la vide guardarlo con gli occhi verdi pieni di lacrime.
Improvvisamente si sentì molto affezionato alla principessa Sakura.
Forse aveva intuito qualcosa?
Che importava, era l'unica che lo capiva lì dentro, insieme a Tomoyo e Shaoran.
Scorse la mora battere le
mani poco convinta -capiva che potesse gioire della felicità
della sorella, ma in parte ci stava male per lui, o almeno così
credeva- e Shaoran -accidenti, si sentì particolarmente
affezionato pure a lui quando lo vide battere le mani per fare
comparsa, per poi fingere di tossire per smettere subito di applaudire.
Almeno loro tre lo capivano...
Ma quando scorse lo sguardo
stupito del mago a guardare fissamente il viso coperto da un velo della
regina, si sentì mancare.
Il suo mondo era crollato, in mille pezzi.
Nulla aveva un senso, ormai...
Strinse gli occhi, nel vano
tentativo di perdersi tra i flutti dell'incoscienza, ma ciò non
impedì a quelle parole acute di penetrargli nei timpani come
carboni ardenti contro il cuore.
«Siamo qui riuniti
oggi per celebrare l'unione in matrimonio tra la regina Amaterasu
Daidōji**** e il futuro re Fay D. Flourite...»
Non poteva resistere a tutta la cerimonia, sentiva che non avrebbe retto a lungo...doveva andarsene, subito...
«Chi ha da ridire contro questa unione parli ora o taccia per sempre!»
Il silenziò calò nel tempio, mentre il vescovo calvo si guardava intorno annoiato.
I matrimoni erano sempre la solita solfa, e specialmente quella frase era la più insensata che potessero utilizzare.
Insomma non accadeva mai che qualcuno intervenisse dopo averla sentita e a sua detta era tutta una gran perdita di tempo.
Continuò a guardare la folla, osservando volti ansiosi e trepidanti, altri nervosi e altri ancora già in lacrime.
Tuttavia, nessun movimento sospetto.
Come volevasi dimostrare. Pensò, facendo una smorfia tra il divertito e lo scocciato.
Sospirò,
congiungendo le mani e stava per riaprire la bocca per concludere con
un "Bene, dunque..." quando un rumore di sedia spostata violentemente
catturò la sua attenzione, con la conseguenza che si
zittì, mentre tutti, perfino i due sposi, si volgevano verso la
stessa direzione.
Un uomo alto vestito di
scuro dava loro le spalle ma, probabilmente sentendosi tutti gli occhi
addosso si era irrigidito voltandosi con fare imbarazzato.
Il volto del vescovo si
illuminò, mentre perfino le sue mani intrecciate sembravano
vibrare dall'emozione come corde di violino.
«Lei ha da ridire, dunque?»
Scorse il futuro re
voltarsi incredulo in direzione dell'uomo scuro che era arrossito
improvvisamente, facendo guizzare lo sguardo con fare nervoso e una
smorfia irritata.
Forse, in fondo, quel matrimonio non sarebbe stato noioso come gli altri...
Non poteva resistere, ormai
ne aveva la conferma. Doveva fuggire da lì e doveva farlo
subito, o avrebbe rischiato di sfoderare la katana con un ringhio
feroce, incamminarsi a passo di marcia verso la regina e far roteare la
lama fino a trinciarle la testa di netto.*****
Che sarebbe stato mai, solo uno spargimento di sangue innocuo.
E blu, anche, che importava?
Percepì lo sguardo penetrante di Sakura, sulla sua spalla, ma non ci fece caso.
Non era importante, in quel momento.
Nulla era importante, in quel momento.
Perché nulla, adesso, aveva un senso.
I suoi pensieri, i suoi problemi, perfino la sua presenza lì.
E non valeva la pena
lordare il buon nome della famiglia regale Daidōji ed anche l'altare
del loro tempio col sangue della regina...
Non voleva commettere
omicidi, per il momento, dunque si alzò, di scatto, non facendo
caso alla frase che il vescovo aveva pronunciato.
L'aveva sentita, a dire il vero, ma non ci aveva fatto caso, come per tutte le cose.
Ma una volta che si era
alzato, diretto all'uscita, aveva sentito improvvisamente sulla sua
schiena decine e decine di sguardi furiosi, scandalizzati e confusi,
che attendevano una sua risposta o un suo gesto.
«Lei ha da ridire, dunque?»
Si irrigidì per poi arrossire rendendosi conto dell'errore.
«Eh?!»
Alzò lo sguardo
nervoso sul biondino e lo vide guardarlo con gli occhi spalancati ed
una strana espressione, indecifrabile, sul viso...Che fosse...
Corrugò le
sopracciglia, confuso, ma lo sguardo glaciale della regina lo trafisse
facendogli provare una fitta dolorosissima al petto, tanto da farlo
indietreggiare.
«N-no...sto solo andando via...»
Nei suoi sogni e pensieri,
nel giorno del matrimonio, avrebbe attraversato la sala nuziale
accompagnato solo dall'eco dei suoi passi e dal battito del proprio
cuore colmo di felicità.
Ma quello, a quanto pareva, sarebbe rimasto un sogno...per sempre.
Innanzitutto il boato, appena messo piede lì dentro.
Lui adorava le cose semplici, e sebbene fosse un nobile, aveva passato una brutale e triste infanzia che lo aveva segnato.
Nell'esserci scampato,
aveva creduto di poter vivere finalmente libero dai fardelli dei
ricordi, ma questi sembravano voler tornare a galla con la forza.
Se non quelli del passato remoto, quelli del suo passato...prossimo.
E tutti vertevano su un'unica persona: Kurogane.
E chi aveva scorto, tra la
folla, tra quell'infinito grappolo di gente sconosciuta?! Ma
naturalmente lui! Il destino era stato proprio stronzo nei suoi
confronti.
Perché doveva permettergli di riconoscere quegli occhi rossi in quella moltitudine di gente?
Perché proprio lui, tra tutti?!
Aveva deciso saggiamente di non guardarlo, trovando più confortante fissare le pieghe dei propri sandali tradizionali.
Poi, quando le ante della
porta di quercia si erano spalancate per mostrare una magnifica dama in
bianco che sì, era la regina Amate-chan, si sentì mancare.
La osservò spalancando gli occhi, incredulo.
Non perché fosse
eccezionalmente bella o stupidaggini simili ma semplicemente
perché...ora si rendeva conto che era andato troppo avanti e non
poteva più tornare indietro.
Che seppur tutto avesse un senso, ormai non aveva più importanza...mai più.
Rimase a fissarla per tutto
il tempo, mentre l'uomo recitava le solite frasi imparate a memoria per
quella particolare cerimonia, il matrimonio...
Ma poi, qualcosa era cambiato...
Qualcosa lo aveva sconvolto, confuso e turbato...
Qualcosa o meglio,
qualcuno, gli aveva ancora una volta fatto provare le farfalle nello
stomaco, ma questa volta per un altro motivo.
«Chi ha da ridire contro questa unione parli ora o taccia per sempre.»
Ed ecco, che improvvisamente e magicamente, come risposta a quelle parole un sedile, quel sedile, si spostava per permettere a lui di alzarsi con rabbia.
«Lei ha da ridire, dunque?»
Il suo cuore aveva iniziato
a battere all'impazzata, mentre i suoi occhi si spalancavano e la sua
bocca si socchiudeva dalla sorpresa.
Aveva da ridire?
Ovvio che aveva da ridire, insomma, l'aveva perfino baciato, era stato uno stupido a non capirlo prima.
Ma non pensava che avrebbe agito in quel modo...
Lo vide arrossire
d'imbarazzo incontrando il suo sguardo e iniziare a massaggiarsi
nervosamente la nuca, lo sguardo che correva da un lato all'altro per
incontrare i visi sconvolti delle altre persone.
In quello stesso momento, a
Fay sembrò che il tempo si fosse fermato, che i suoni si fossero
zittiti all'istante, che...che esistessero solo lui e Kurogane.
Improvvisamente tutti gli
altri divennero figure grigie, come fantasmi, che si muovevano e
aprivano la bocca senza produrre suoni, e c'erano solo loro due...occhi
azzurri in occhi rossi...
Quegli occhi rossi...
Tutto avrebbe avuto un senso, adesso.
Fay si ritrovò a
sorridere, ma era così confuso dalla sua felicità che gli
uscì una specie di smorfia.
Poteva già essere
sicuro di sentire le campane del tempio suonare il suo matrimonio col
ninja, di cui si era riscoperto innamorato perso, e il loro futuro
insieme, i loro figli adottivi -Shaoran e Sakura- il piccolo Yuui-chan,
e una bella casa, possibilmente vicino al mare, o in montagna, magari
con la piscina e con tanti ciliegi, ma anche...
«N-no...sto solo andando via...»
Ebbe un tuffo al cuore.
La visione si spezzò
in tanti cocci, come il suo cuore, mentre i suoni riprendevano a farsi
sentire, e i colori riapparvero sulle altre persone.
Riabbassò
leggermente le palpebre e chiuse la bocca, mentre quelle farfalle allo
stomaco si trasformavano in dolorose pietre infuocate che gli
bruciavano il petto, la gola, gli...gli occhi, che si riempirono di
lacrime mentre il moro, con un'ultima smorfia, si era voltato di nuovo
per uscire dal portone principale.
Credette di non riuscire a muoversi, irrigidito e pallido com'era, con gli occhi lucidi e le labbra strette.
«Bene, quindi...dove
eravamo rimasti? Vuoi tu, oh regina Amaterasu Daidōji prendere in sposo
il qui presente Fay D. Flourite, assisterlo nella buona e nella cattiva
sorte, amarlo e rispettarlo finché morte non vi separi?»
Fay trasalì,
riportandosi al presente, e voltandosi con gli occhi sbarrati,
un'espressione pietosa, verso il prete, che aveva alzato le
sopracciglia, probabilmente confuso di vederlo così allarmato.
Amaterasu aveva sorriso con sensualità, lanciandogli un'occhiata penetrante «Lo voglio».
La guardò per un
attimo e poi, accompagnato dal proprio respiro ormai affannoso,
voltò di scatto la testa per scorgere Kurogane, ormai vicino
alla porta.
No, no, no! Pensava col cuore in gola e l'espressione allarmata.
«Vuoi tu, oh futuro
re Fay D. Flourite prendere in sposa la qui presente Amaterasu Daidōji,
assisterla nella buona e nella cattiva sorte, amarla e rispettarla
finché morte non vi separi?»
Sussultò quando, voltandosi un'ultima volta, vide Kurogane afferrare la maniglia della porta.
«NO!»
Il silenzio calò nella sala, mentre tutti si voltavano a guardarlo, più scandalizzati di prima.
«Cosa?!» sibilò Amaterasu sgranando gli occhi.
Fay non la stava ad
ascoltare, la sua attenzione ormai era volta verso quella figura scura
nei pressi della porta che, notò con sollievo, si era
irrigidita, tuttavia senza voltarsi.
«Che succede?» aveva chiesto confuso il sacerdote, senza ricevere risposta.
«Fermo! Non
andare!» insistette Fay, scendendo dall'altare, i battiti
accelerati, gli occhi sgranati, poi abbassò la mano che aveva
allungato come eco delle sue parole «Ti prego...»
Kurogane aveva chiuso gli occhi, straziato da quelle parole.
No, non poteva chiedergli
questo, non poteva costringerlo a rimanere, ad assistere al suo
matrimonio, sebbene sapesse quello che provava per lui.
«Dammi una buona ragione per non farlo!» gli ringhiò mentre gli occhi, sotto le palpebre, si inumidivano.
Il silenziò calò di nuovo, e poi la risposta, semplice, concisa...incredibile.
«Perché ti amo, Kuro-koi.»
*Un elegante kimono da sposo Giapponese. E' utilizzato dagli uomini per i matrimoni tradizionali.
**Non sa tanto della frase di Rafiki ne "Il Re Leone"? Non so io ho avuto questa impressione, rileggendolo... O__ò
***Un elegante kimono bianco utilizzato dalle donne per i matrimoni tradizionali.
****Mi sono basata sul cognome di Tomoyo di Card Captor Sakura dal momento che in Tsubasa non mi pare ne abbia uno.
*****Non ci crederete mai ma questa è stata la minaccia della
mia migliore amica, che mi aveva assicurato
che sarebbe entrata dentro la ff, avrebbe decapitato la regina e se ne
sarebbe andata via come se nulla fosse! Giuliaaa, non sarà stata
la tua influenza malvagia a trasformare il dolce -eh ma ne siamo
sicuri? Se non ti chiami Fay D.Flourite dovresti iniziare a
preoccuparti- Kurogane in un pazzo sclerato con manie omicide?!
ò.ò
Next-> "Epilogo"
«Ma qualcuno vuole spiegarmi che diavolo succede?!»
urlò isterica Amaterasu, afferrando e scuotendo con violenza un
braccio di Fay che sussultò riportandosi al presente.
«Stai scherzando?!»
«No» rispose incolore Fay che con uno scossone
liberò il braccio dalla presa ferrea di quella
«Anzi...» aggiunse, voltandosi con un sorriso affettuoso in
direzione del moro «E' una delle poche volte che sono sincero e
che non scherzo...».
x X x
Ed ecco che la storia si appressa sempre di più alla sua conclusione... felici? Tristi? Indifferenti?
Se devo essere sincera da un lato sono contenta di poter finalmente
chiudere gli aggiornamenti di questa fic, così da potermi
dedicare completamente alle altre... dall'altro lato però mi
dispiace non dover più sentire i vostri pareri!
Proprio per questo volevo ringraziare tutti coloro che hanno aggiunto
la storia tra le preferite, seguite, inseguite, ricordate, dimenticate,
da recensire, da bruciare, da far morire l'autrice con atroci
sofferenze, ecc... e volevo fare un piccolo ed innocente appello a
tutti quei lettori silenziosi.
Ormai che manca un solo capitolo alla fine, potreste anche trovare il
tempo di far conoscere le vostre impressioni, sappiate che mi
potrà solo far piacere leggerle, perciò... non siate timidi/e ^^"
Note [per quanto riguarda la fic]:
gli asterischi alla fine mi divertono ogni volta, specialmente quelli
sul re Leone e sulle manie omicide di Kurogane! °°
Ora... cosa succederà nel prossimo capitolo? Fay ha veramente ricordato Kurogane oppure no?
Non potete far altro che aspettare l'ultimo -siiigh ç__ç- aggiornamento!! :)
Ora ringrazio tutti coloro che leggono -e di nuovo mi appello a quelli
più timidi di farsi sentire pure con una recensione! ^^- e
coloro che hanno recensito lo scorso cap! :D
@Your guardian Angel:
essì, gli occhi cremisi di Kurobau hanno catturato il cuore del
giovane mago... riuscirà il ninja ad ottenere, oltre all'amore
incompreso, qualcos'altro?? ;) [sguardo malizioso, con tanto di
sopracciglio che si muove seducente] Non lo sapremo... mai!! *fare
profetico alla Voyager*
@San il Distruttore: ebbene,
questa volta ho voluto graziare un po' tutti quanti... non aggiornare
faceva male anche a me! E almeno adesso non sono passati due mesi! :o
Comuuunque... sì, mi auguro che sia stato un capitolo
interessante, anche se vi ho lasciato in tredici nel momento clou!
Almeno così sono sicura che apprezzerete anche il prossimo!
Poi.. poi... Yuuuko è un genio, io mi sono solo presa delle
libertà sul suo personaggio, ma è tutto merito delle
CLAMP se è quella donna tutto pepe che tanto amiamo! P.s: grazie
mille per i complimenti, sempre gentilissima!!! *//*
@Sakura Nakamura: naaah ti ho
già perdonato! ;) Anche se mi dispiace deluderti, questa ff
è una KuroFay e Watachan e Doukun sono solo personaggi di
sfondo, quindi no, spiacente, non si baceranno! ^^ Ti dirò... in
realtà avevo in mente un sequel di questa ff, con protagonisti
proprio i due di Xxxholic, ma dopo essere venuta a conoscenza della
fine [tragica T__T] del manga, mi è passata la voglia! XD In
ogni caso... sayonaraaa :D
@Eileen_Shinigami: Eileen, mi
piace come nome!! ** Mi fa piacere che la storia ti piaccia, anche
perché le trame originali e i personaggi IC sono i miei
obbiettivi di scrittrice di fan fic!! Insomma... se c'è una cosa
che odio è trovare personaggi OOC... quindi, grazie grazie
grazie! ** Per quanto riguarda la conclusione, mi sa che dovrai
aspettare l'epilogo -cioè il prossimo cap- per conoscerla, ma
intanto spero di aver alimentato la tua curiosità! Alla
prossima! :D
@_Sonomi_: E' stato come
d'aspettativa questo capitolo? In realtà questo inizialmente era
legato al prossimo, entrambi sotto il titolo "Epilogo"... solo che poi
era venuto un mattone decisamente troppo lungo, e ho pensato
saggiamente di dividerlo in due, proprio nel momento cruciale! Spero di
aver fatto, bene, aspetto con ansia il tuo parere! Un bacio :*)
@valerio93: tu non riuscirai
maaai a recensire per primo! Eddaaaai [o meglio, Eddajeee] che ormai
mancano solo due capitoli e di conseguenza solo due possibilità
di dimenticare per sempre il soprannome "vecchio" :P Maaah sulla
questione della mia, emh, "cattiveria", ti posso solo dire che hai
ragione e torto insieme... XD perché, certo non sono al livello
di sadicità delle CLAMP, però so essere crudele coi miei
personaggi a modo mio... basti pensare al povero Aerith! XD
E con questo mi zittisco perché devo prepararmi per il mare!
Spero vivamente che il capitolo sia all'altezza delle vostre aspettative, nel frattempo ne approfitto per darvi una notizia!
Annuncio: se siete amanti del telefilm Merlin,
come la sottoscritta, aspettatevi presto una fanfiction! Ce l'ho
già in mente ed ho concluso il primo capitolo, anche se avevo
intenzione di pubblicarla dopo aver finito questa! ^^
Angolo pubblicità: A chi ama il film Sherlock Holmes e ha trovato ambigui i due protagonisti, propongo questa one-shot scritta qualche settimana fa:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=768328&i=1
Per chi invece è fan di Harry Potter consiglio quest'altra mia
storia ancora in corso, ispirata al bellissimo film degli anni 80, Ritorno al futuro! :)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=498768&i=1
Per chi invece vuole farsi semplicemente due risate con poche righe, vi ripropongo una cara vecchia fic su Harry Potter:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=382952&i=1
E a voi, miei cari lettori/lettrici, vi saluto e vi aspetto al prossimo aggiornamento!
Ricordatevi che se siete giù di corda non può che farvi bene mangiare un po' di...
Pastaaaaaaaaaa! =D
*
|
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Capitolo 36 *** Epilogo ***
FF tsubasa 37- EPILOGO
Non posso credere che oggi è iniziata la scuola...
Non posso credere di essere giunta a questo punto...
Non posso credere di aver cliccato sul quadratino del "sì" dopo il riquadro "Completa"...
Non posso credere di non aver scritto il consueto "Next-->" alla fine del capitolo...
Non posso credere che questo sia l'ultimo capitolo! ç__ç
In ogni caso, buona lettura! L'ultima di questa ff, per lo meno! T__T
Epilogo
La gente emise urletti confusi.
Kurogane sussultò spalancando gli occhi, il cuore che sembrava volergli uscire dal petto.
COSA?!
Portò l'attenzione sulla scura superficie ruvida della porta, ed in particolare sul luccichio della maniglia dorata.
Si sentiva stordito e credette di aver dimenticato come si faceva a respirare.
Aveva sentito bene...aveva detto...Ti amo?!
Lo aveva chiamato...in quel modo?!
Non lo chiamava con quei nomignoli idioti -che aveva imparato ad amare- da quando...
«Cosa...? Ma, come...?!» si voltò, scandalizzato,
incontrando gli occhi azzurri di quello, che aveva percorso i tre
scalini che lo separavano dal pavimento e lo guardava con gli occhi
lucidi.
Non poteva essere possibile...
«Tu...» mormorò incapace di continuare.
La regina, incredula, si era avvicinata a Fay, senza capire.
«Ma cosa...»
Nessuno le prestò ascolto, men che meno Fay che, allargando le
braccia verso Kurogane esordì, con un ampio sorriso.
«Non abbandonare mai la speranza, per qualsiasi cosa...è quello che mi hai detto tu, Kuro-rin!»
A quel punto il moro aveva sgranato gli occhi, almeno ora era certo di non essersi immaginato tutto.
Era conscio che quello...sapeva.
«Io...non ci posso credere!» esclamò, sorpreso, mentre gli occhi gli si inumidirono.
Tutto era tornato come prima!
Non poteva essere altrimenti, Fay aveva ripetuto una frase che lui stesso gli aveva detto prima del...fatto.
«Ma qualcuno vuole spiegarmi che diavolo succede?!»
urlò isterica Amaterasu, afferrando e scuotendo con violenza un
braccio di Fay che sussultò riportandosi al presente.
«Stai scherzando?!»
«No» rispose incolore Fay che con uno scossone
liberò il braccio dalla presa ferrea di quella
«Anzi...» aggiunse, voltandosi con un sorriso affettuoso in
direzione del moro «E' una delle poche volte che sono sincero e
che non scherzo...»
«Ma cosa...» la donna, ancora scandalizzata, lo
guardò negli occhi e poi, improvvisamente e velocemente gli fu
ad una spanna dal viso, la mano sollevata, pronta a dargli uno schiaffo.
«Tu! Maledetto!»
Il biondo chiuse gli occhi aspettandosi il colpo, che tuttavia, non venne.
La gente emise un gemito strozzato.
Riaprì gli occhi incredulo e scorse che Kurogane aveva afferrato il polso della donna che ora era in lacrime.
«Hai già fatto abbastanza» rispose Kurogane
allontanandosi da lei per mettersi davanti al biondino, come a
difenderlo.
«MA CHE VUOL DIRE TUTTO QUESTO?» strillò la donna tra i singhiozzi.
Kurogane si inumidì le labbra e si voltò verso l'altro, come per un aiuto.
Fay sospirò e gli afferrò il polso, affiancandolo
«La verità è che ho avuto un brutto incidente e ho
perso la memoria...»
Il pubblico emise un "oh" e Amaterasu sussultò sbiancando «Co-cosa?! Non dirai sul serio!»
«E' successo davvero!» rispose con foga Kurogane, puntando
un dito accusatore contro la regina che indietreggiò di rimando.
Accortosi del gesto il ninja ritrasse la mano con una smorfia.
«Mi ero completamente scordato di conoscerlo» spiegò Fay e a quel punto perfino Tomoyo sbiancò.
«Ma adesso tutto si è risolto...» riprese sorridendo, per poi voltarsi verso il "pubblico".
«E' stato tutto un brutto scherzo del destino, ma fortunatamente
si è risolto in meglio...mi vogliate scusare, ma ve lo chiedo
col cuore: perdonatemi! Amate-chan.»
La donna, col respiro affannoso per il pianto, si passò la manica sulle palpebre piene di lacrime «Cosa...?»
«Io vi voglio molto bene, oh mia regina!» e si
inchinò di fronte a lei, con fare dolce «Ma non vi
amo.»
Sarebbe scoppiata in lacrime se non fosse giunta Tomoyo a confortarla,
lanciando uno sguardo significato a Kurogane che abbassò lo
sguardo strofinandosi il collo con fare imbarazzato.
«Ma adesso ricordo tutto!» Fay si voltò verso Kurogane e sorrise.
«Come è successo?» gli chiese quello sottovoce, guardandolo incredulo.
«L'ho sognato» sussurrò il biondino, mordendosi il
labbro «Ma poi ho come avuto un flash e tutto improvvisamente era
chiaro. Ricordo perfettamente cosa è successo durante il nostro
soggiorno al tuo mondo ma...sono lo stesso di prima, adesso.»
Kurogane sorrise senza accorgersene, ma non sapeva che dire, era troppo felice.
«Io...»
«Ma adesso non voglio disturbarvi oltre!» disse alzando il
tono della voce il mago, voltandosi di nuovo verso la regina con un
inchino.
L'espressione di quella mutò in una maschera di dolore mal celato «Vai già via?»
«Sì» rispose Fay con un tono basso, sempre
guardandola «E' meglio così...Anticipiamo, per non farvi
problemi.» sospirò, per poi voltarsi verso i due ragazzi
vicino all'altare, che stavano guardando la scena, confusi
«Shaoran-kun, Sakura-chan e Moko-chan -in qualsiasi tasca tu ti
trovi adesso- prendete Yui-chan e preparate i bagagli perché si
parte per un nuovo mondo!»
Amaterasu si voltò in lacrime verso la sorella, che la strinse, sempre guardando il moro che restituì lo sguardo.
La mora sillabò qualcosa che stupì il moro tanto da farlo irrigidire.
«Ben fatto!»
Ben fatto?! Kurogane
corrugò le sopracciglia e poi, quando con la coda dell'occhio
vide il biondino tormentarsi i capelli si rivoltò verso Tomoyo e
le sorrise «Grazie» sillabò in risposta, prima di
girarsi e seguire il mago.
Tomoyo sospirò e continuò ad accarezzare i capelli di Amaterasu.
«Va tutto bene...»
«Sorellina...» ansimò quella, alzando lo sguardo quel poco che bastava per guardarla negli occhi.
«Mmmh?»
«Fammi un ultimo favore, ti prego...»
«Certo!» rispose Tomoyo confusa «Dimmi.»
La regina prese un respiro e si inumidì le labbra «Fai andare via tutta questa gente...»
Come ricordandosi del particolare solo in quel momento Tomoyo
sussultò ed alzò lo sguardo, incontrando una serie di
occhi che la scrutavano confusi e scandalizzati.
«Hey, lo spettacolo è finito! A nome della regina, potete tornare presso le vostre case!»
La gente, controvoglia e tra borbottii, voltò loro le spalle e
si incamminò verso il ponte, riservando occhiate torve al
biondino quando gli passava accanto.
Kurogane aveva quasi raggiunto il biondino, poggiato allo stipite della
porta, quando lo vide lanciare occhiate nervose ed imbarazzate alla
gente che lo fulminava con lo sguardo passandogli accanto, e quindi si
staccò dalla sua postazione per sparire dietro l'edificio.
Con un tuffo al cuore intraprese una corsa, scostando la gente per
raggiungerlo, e lo vide passare di corsa attraverso il corridoio
esterno, dove il giorno prima il moro aveva distrutto un vaso.
Sapeva dove stava andando: era il posto che lui stesso utilizzava per
stare solo riflettendo, e a quanto pareva, il biondino aveva seguito il
suo consiglio.
Lo vide appoggiato stancamente sulla fontana, il capo abbassato a fissare la superficie liquida della fontana.
«Fay» lo richiamò con un sorriso sollevato, raggiungendolo di corsa.
Quello si irrigidì sorpreso e si limitò a girarsi verso di lui con un pallido sorriso.
«Kuro-puu»
«Questi nomignoli stupidi mi mancavano!» ammise divertito
il moro ma quando scorse quello rabbuiarsi di nuovo gli avvicinò
goffamente una mano ai capelli, e già che c'era glieli sciolse.
«Ma che fai?!» gli domandò quello voltandosi completamente per poi scoppiare a ridere.
Tentò di scompigliargli i capelli, e Kurogane per fermarlo gli
afferrò i polsi, per poi avvicinare il viso a quello dell'altro.
«Battuto» gli soffiò sulle labbra «Sei il solito idiota.»
«Lo so» gli rispose lui con la stessa espressione, prima di
annullare la distanza che li separava, premendo le labbra sulle
sue.
Si scambiarono un bacio dolce e romantico, e quando si staccarono, Fay lasciò andare il viso sul suo petto.
Kurogane lasciò la presa e lo abbracciò, avvolgendolo con fare quasi protettivo.
«Che ti prende?» chiese confuso, sui suoi capelli
«Sei stato sincero, hai detto tutto quello che dovevi alla
regina...»
«Lo so...» fu la risposta, come esasperata «Ma mi
è dispiaciuto troppo averla vista in quel modo, con le lacrime
agli occhi e...»
«Non pensarci. E' stato meglio essere duri ora, piuttosto che soffrire e farla soffrire dopo, non ti pare?»
Fay rispose con una smorfia e poi si separò dall'abbraccio quel tanto che gli bastava per guardare l'altro negli occhi.
«Kuro-tan io non ti ho detto tutta la verità...» gli
rispose con un'espressione preoccupata e notando l'altro irrigidirsi
con un secco "Di che parli?" si morse il labbro appoggiando la fronte
sul suo petto e gli strinse la maglia con fare quasi possessivo.
«Quando mi hai trovato steso nel ghiaccio...»
«La donna ti aveva attaccato no?»
«No, Kuro-sama, non è così...» strinse gli occhi, impaurito.
Non sapeva come avrebbe reagito alla verità.
«Promettimi che non farai idiozie!»
«Ah non preoccuparti, quel compito lo lascio a te...»
«Dico sul serio!» rialzò lo sguardo su di lui,
perdendosi in quegli occhi vermigli «Kuro-chan, quella porta mi
permetteva di affrontare le mie paure. E la mia paura era perderti. Ti
ho visto baciare Tomoyo, ripetere che amavi solo lei e...»
«Cosa?! Vuoi dire che è colpa mia se tu sei quasi morto?!» si allontanò di colpo, col fiatone.
«NO! Ti prego! Tu sei stato...la mia salvezza! Era tutto uno
sporco trucco dello spirito! Ha fatto apparire un tuo fantasma che
amava Tomoyo e...»
«Ma io non amo lei, accidenti!» sbraitò ancora, afferrandogli il viso tra le mani.
«Ma...»
«Amo te, idiota che non sei altro!»
Fay sgranò gli occhi, stupito ed arrossì quando quello lo baciò di nuovo, per zittirlo.
Quando si fu separato lo vide arrossire.
Fay sorrise divertito.
«Kuro-chin ha fatto un grande passo, oggi: ha detto una cosa taaanto dolce alla mammina!»
«Oh smettila con questa storia! Non sei una donna!»
«E che c'entra? Un uomo non può essere una mammina?»
«Non biologicamente...»
Fay scoppiò a ridere, finalmente spensierato, e gli saltò tra le braccia, rischiando di farlo cadere all'indietro.
«Ma che fai?!» sbraitò lui incespicando sull'acciottolato.
Fay rise divertito e gli pizzicò una guancia, facendolo
arrossire, poi iniziò a fargli il solletico, fino a farlo cadere
a terra dal ridere, e continuò anche lì.
Alla fine, con un sospiro stanco e divertito si era lasciato cadere al suo fianco, ancora ridendo.
Quando le loro risate si spensero Fay si puntellò sui gomiti per guardarlo e gli sorrise dolcemente.
«Sono felice» gli disse semplicemente, con una
sincerità disarmante che stupì Kurogane, perso a
osservare quello sguardo e quel sorriso.
«Anche io...finalmente» gli rispose con un mezzo sorriso,
per poi chiudere gli occhi e assaporare l'aria della sera, mentre
scorgeva quello appoggiare la testa nell'incavo del suo collo.
«Sei comodo...»
«Mphf!» soffiò Kurogane, accarezzandogli i capelli «Siamo sdraiati a terra, devo ricordartelo?»
«Oh che importa, sono con te...» gli rispose con fare
romantico, per poi aggiungere, divertito «Tanto tu poggi
direttamente a terra, non io...»
«Brutto idiota!» gli ringhiò incavolato Kurogane, saltando su come punto da uno spillo.
Fay scoppiò a ridere e si rialzò, iniziando a correre inseguito dall'altro.
Tutto era finalmente tornato come prima...
Anzi.
Meglio di prima.
Yuuko sorrise soddisfatta, riponendo con delicatezza la cornice sullo scaffale.
«L'amore vero trionfa sempre» esclamò rivolta al
ragazzo occhialuto alle sue spalle, che di tutta risposta le si
accostò, poggiando gli occhi azzurri sul contenuto della cornice.
Tra l'immagine di Kurogane e quella di Fay, precisamente all'interno
del cuoricino, la scritta "In corso" si era mutata magicamente in
"Risolto".
Watanuki sorrise a quella constatazione «Non ci credo! Allora, in
fondo, quel nostro brindisi di ieri ha avuto effetto, no?»
«Forse» rispose come al solito vaga la donna, voltando lo
sguardo verso la luna nel cielo «Tutto è
inevitabile.»
Watanuki sospirò, seguendo il suo sguardo fuori dalla finestra, e sorrise sollevato «Già...»
Era incredibile, stava avendo una delle poche conversazioni serie con la donna!
«Bene! Passiamo ai prossimi!» fece ad un tratto Yuuko, con un sorrisino sadico e una luce malvagia negli occhi.
Ecco, appunto.
«P-prossimi?» balbettò Watanuki, iniziando a sudare freddo: conosceva già la risposta, purtroppo.
Con un gesto fluido la strega afferrò una seconda cornice e il
suo sorriso si allargò mentre la voltava a mostrare i volti.
Watanuki sbiancò allontanandosi dalla cornice come un vampiro dall'aglio.
«NOOOOOOOO!» urlò iniziando a muoversi in quel suo
solito modo strano, e a tirarsi i capelli «Io e Doumeki
noooooooooooo!»
x~X~xFINEx~X~x
x X x
Non ci credo, non ci credo, non ci credooooo... E' FINITA!!!! D:
(Grande spirito d'osservazione! n.d.noi.sappiamo.chi)
Sono sconvolta, senza parole, incredula...
(E dov'è finito il tuo "che dire?" ?*Kurogane si gratta la testa, sarcastico*)
Non lo sentirai piùùùù, sigh! *si soffia
numorosamente il naso su un fazzoletto di seta, come nei cartoni Disney*
*Kurotan solleva un sopracciglio*
Che hai da guardare, tu?! Razza di insensibile!
(Ma veramente...)
Sta' zitto! *l'autrice si asciuga le lacrime e si volta verso la
tastiera, riprendendo a scrivere ad intervalli regolari, altrimenti
occupati a tirare su col naso*
Bene, miei cari, questo è l'ultimo capitolo della ff più
lunga che abbia mai scritto... ben 300 pagine, pensate! Potrebbe
rappresentare un romanzo di per sè!
Che ne pensate? Certo non è la prima volta che posto la parola
"Fine" in fondo ad una fan fiction -o una storia in generale- ma
è ugualmente una grande emozione! *-*
Non avevo mai pubblicato tanti capitoli! *me commossa*
Comuuunque, ormai credo proprio di aver finito le parole, potrei
aggiungere qualche cosetta: non sono amante delle storie sdolcinate, ma
un finale così, dopo 3O e passa capitoli di angst ci stava no?
Penso che Kuro e Fay se la meritino, dopo tanta sofferenza.
E che dire dell'ultima scena? Quando la scrissi l'anno scorso la trovai
un'uscita geniale, anche perché avevo in mente di scrivere una
sorta di sequel con protagonisti Watanuki, Doumeki e la loro love
story. Ma la fine di xxxholic mi ha decisamente fatto cambiare idea,
quindi niente storia su xxxholic, mi spiace!
Anche se stamattina, dopo aver letto una ff troppo carina su Merlin
versione Rapunzel ho riscoperto nei meandri oscuri delle caselle
dimenticato del mio computer, una storia incompleta su Tsubasa, breve
-massimo quattro capitoli, inizialmente pensata addirittura come
oneshot- che era una specie di parodia di Shrek con protagonisti Kuro
(come Shrek), Fay (come Fiona) e Mokona (come Ciuchino) con la
partecipazione, naturalmente, di moltissimi altri personaggi CLAMP come
comparse o come personaggi secondari.
Rileggendola, è davvero carina, e sarebbe uno spreco non completarla e pubblicarla.
Perciò vi prometto che, appena avrò abbozzato una fine
presentabile, la pubblicherò qui su efp, curiosa di ricevere il
vostro preziosissimo parere.
Continuerete a seguirmi? Lo spero davvero! :')
Ormai che questo viaggio sta vertendo al termine, farei un ultimo
appello ai lettori silenziosi: la storia è finita, capisco che
commentare ogni capitolo può risultare seccante, ma ormai non
avete bisogno di affrettare i tempi. Però un commento, anche
breve, su tutta la storia mi sarebbe di gran conforto, perché
come si dice, prima di commentare un libro bisogna averlo letto tutto,
e se siete giunti fino a qui vorrei capire perché avete
continuato a seguirmi, e se il finale è come ve lo aspettavate!
Io dal mio canto posso solo essere felice, le vostre recensioni mi
arrivano dritte al cuore! <3 (ma quanto sei melensa n.d.Kuropon
schifato)
Taci, chiamasi captatio benevolentiae, 'gnurante!
Perciòò passiamo ai ringraziamenti, inizialmente a chi ha commentato lo scorso capitolo:
@_Sonomi_: ooh sì,
quella scena piace molto anche a me, è così... filmica,
ecco ** Adoro descrivere le scene come se stessi girando un film, con
tanto di musiche in sottofondo, effetti speciali e giochi di luce!! :D
Comunque sì, dispiace anche a me che sia l'ultimo! Che
tristezza! T__T
@Your guardian Angel: Grazie
mia cara sorellina! °/////° Yui-chan è il gattino che
tutti vorrebbero, con quel pizzico di furbizia ed ingegno tipico dei
gatti, che sembrano sapere benissimo il perché delle loro
azioni, e a volte capiscono cose prima di noi! ;) E sì, l'unico
materasso che dovrà partecipare all'amore di Fay e Kuro
sarà quello nunziale, toh! v.v
@valerio93: per una volta hai
scritto una recensione provvista di senso, sono commossa!! *-* Comunque
grazie a te che hai sopportato questo sclero, e che soprattutto ti
piace -come me lo chiedo sempre xD- e mi fa piacere che tu abbia
riassuntato i punti più salienti, anche se ti sarebbe convenuto
farlo adesso che la storia è finita. Spero di non averti deluso!
E... ok non lo dico? O sì... sto diventando sdolcinata! D:
Vabbè basta lo dico così sei contento: ti voglio bene
anche io v.v
@San il Distruttore: ricevere
un tuo commento per ogni capitolo sarebbe un sogno che si avvera *-*
ooooh, me ringrazia!! Comunque tranquilla, ho aggiornato oggi che era
il primo giorno di scuola -quarto anno, che stress! D:- così hai
avuto tempo di sistemare la connessione! ^^ E poi Kuro è Kuro,
non credo che avrebbe sopportato di vedere il suo amato sposarsi. Del
resto lui è così, se vuole una cosa se la prende, quindi
in quel momento voleva andarsene e l'ha fatto... o meglio, ci ha
provato! :P
@Sakura Nakamura:
sìsì, picchiala pure, anzi ti do un bel consiglio, se
proprio vuoi fare un lavoro accurato procurati direttamente un bazooca,
o in alternativa un mitra o, se ami gli spargimenti di sangue da
imbrattare le pareti una bella motosega! *-* °sguardo
maniacale° Ooook basta v.v Alla prossima, non so quando,
Pastaaaaaaaaaa Roby-chii :D
@Eileen_Shinigami: Spero di
aver fatto abbastanza presto ad aggiornare e sì... ecco come si
conclude la vicenda, mi mancano anche le parole! :') in certi momenti
si vorrebbero dire tante cose e non si riesce a mettere assieme frasi
di senso compiuto... ma posso solo dirti che finalmente Fay e Kuro
hanno avuto ciò che si meritavano, e il materasso ha capito che
non può farci nulla v.v Meglio così per tutti neh? A
presto! :D
E naturalmente ringrazio:
∞ le 17 persone che hanno inserito la storia tra le preferite:
(barbara78, blue tokage, cerridwenm,
helinor 95, KuroFai fan, Layshaly, Marianne_Raines, Mary_97,
piccola_pulce, Roby Bonny, Sakura Nakamura, San il Distruttore,
shiya_euphie, Shyray, Tomoyo93, valerio93, ValeXAnime)
∞ le 4 persone che hanno inserito la storia tra quelle da ricordare: (MysticAsters, rose princess, valerio93, winrry)
∞ le 39 persone che hanno inserito la storia tra le seguite:
1 - angel92YH
2 - areon
3 - barbara78
4 - Coward_Montblanc
5 - DanaYume
6 - darketta_1
7 - Eileen_Shinigami
8 - giumadness
9 - Herit
10 - Hi_no_Koshka
11 - junelrick
12 - Kagura92
13 - Karua
14 - KAZ 2Y5
15 - kiironeko
16 - LetyJR
17 - magicaemy
18 - MaikoxMilo
19 - MokoChan95
20 - MysticAsters
21 - Pikkola Rin
22 - Pluto90
23 - Purinsun
24 - retsu89
25 - Rosina87
26 - SabakuNoKatrine
27 - SakuraX16
28 - San il Distruttore
29 - sayoko17
30 - strawberrygirl
31 - terrycontyby90
32 - valerio93
33 - valkiria
34 - winrry
35 - yuki89
36 - Yuma_29
37 - Yuri_e_Momoka
38 - _Chibi_chan_
39 - _Sonomi_
(scusate mi seccavo a cancellare i numeri e a mettere i nomi di seguito! xD)
Beeeene, e anche questa storia si conclude qui.
Un ultimo annuncio, a titolo informativo: non riesco ad entrare nel mio
account youtube da almeno un anno, quindi se volete cercarmi lì
il mio nuovo account è Coalworld.
Un bacio e a prestissimo con la nuova storia di Tsubasa versione Shrek! :]
QUESTO NON E' UN ADDIO! T____T
Quindi.... arrivederci e ricordate nel frattempo di mangiare...
Pastaaaaaaaaaa! =D
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