Recensioni di Mahlerlucia

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Allontanarsi e poi ritrovarsi - 09/12/20, ore 21:58
Capitolo 1: Allontanarsi e poi ritrovarsi
Ciao carissima! **
La sindrome dissociativa non fa esattamente parte del campo in cui mi sono specializzata in ambito psicologico ma credo che non ci sia niente di fuorviante in quello che hai scritto, soprattutto se hai deciso di attriburila ad un personaggio "delicato" e controverso come Ash. Perché sappiamo bene che Ash non nasce così come lo abbiamo conosciuto nell'anime e nel manga, purtroppo; per arrivare fino al termine della sua breve (sigh) vita ne ha viste e subite di ogni per cui... una sindrome dissociativa momentanea o selettiva potrebbe sembrare anche una cosa minima per uno con un vissuto e una tempra come la sua. Povera stella...
Bello deciso il tuo Eiji! Mi piace! Forse sarebbe stato meglio andarci con i piedi di piombo... ma a quanto pare la sua "rudezza" ha portato in poco tempo ai risultati sperati. Ed è giusto così.
Mi piace molto il modo in cui usi la seconda persona associata ad Eiji, lo rende ancor più tangibile ed introspettivo. 
Il testo è ben scrivo e privo di errori, salvo qualche distrazione di battitura. Complimenti! 
Spero i poterti rileggere presto da queste parti! ^^
Un abbraccio,
Mahlerlucia
Recensione alla storia Freedom - 06/12/20, ore 23:30
Capitolo 1: Freedom
Ciao carissima! **

Prima di tutto scusami per il ritardo con cui sono passata a recensire questa meraviglia, ma la real life non perdona (quasi) mai. 
Ricordo che mi avevi parlato di questo tuo desiderio di scrivere una ff dettata dal pov di Sing (gran bel personaggio e spesso sottovalutato, sono completamente d'accordo con te). A mio avviso ci sei riuscita alla grande, compreso l'uso della seconda persona (che personalmente adoro, anche se ultimamente sto usando meno).
Sing si è spesso sentito in colpa per la morte di suo fratello Lao e di Ash, lo sappiamo bene. Ma dato che abbiamo imparato a consocere piuttosto bene anche Eiji, è indubbio il fatto che quest'ultimo non gli attribuirà mai alcuna responsabilità. Sing è una vittima quanto gli altri, pensa solamente al fatto che nessuno gli ridarà più indietro la sua infanzia e la sua adolescenza. Questo aspetto viene sottolineato più volte nella tua storia, specie quando Sing dice che non aveva mai considerato determinati dettagli di quel quartiere di New York come invece ora può liberamente fare. I suoi precedenti "contesti" non glielo avevano mai permesso.
Il finale è struggente quanto bello, senza risultare troppo melenso. Un po' come Eiji che finalmente decide di aprirsi, di lasciarsi andare a quel pianto con cui vuole salutare Ash, ma poi ricorda il vero motivo per cui si trova in quel luogo assieme al suo carissimo amico Sing: l'accensione dell'albero. **
Dal punto di vista della scrittura nulla da dire sull'uso della seconda persona, praticamente impeccabile. Occhio a qualche espressione un po' troppo colloquiale del tipo "la giornata ti passa velocemente" (meglio togliere il ti) o "e ti vedi che il tempo passa..." (meglio mettere "ti accorgi dello scorrere del tempo" o qualosa del genere). Ho notato anche un paio di ripetizioni tramite pronomi che non erano necessarie, ma nulla che non si possa risolvere con una seconda rilettura. :)
Aaahhh sono tentata anch'io da un ritorno da queste parti per il Calendario dell'Avvento di fanwriter! Chissà...
Intanto appena riesco recupero anche la tua precedente storia dedicata a Yoi! 
A presto,
Mahlerlucia
Recensione alla storia When You Say Nothing At All - 20/10/20, ore 22:44
Capitolo 5: Talk to me...
Ciao carissima! **
Scusami se passo solo stasera a recensire, ma ti assicuro che avevo già letto questo quinto capitolo poco dopo la sua pubblicazione. Purtroppo in questo periodo la mia real life è un casino, ma in senso buono! ;) 
Mi piace sempre un sacco il modo in cui tratteggi la naturalezza di quel fiore di Eiji. Lo vedo in cucina, tutto intento a preparare prelibatezze nippo-americane per allietare i suoi amici ancora "imprigionati" tra le braccia di Morfeo. L'odorino è invitante, tanto che a turno arriverà a svegliare prima Shorter e poi il nostro mitico Ash. Mi è piaciuto parecchio questo continuo ingarbugliarsi di termini giapponesi, cinesi e inglesi (sulla loro assoluta precisione alzo le mani perché non conosco nessuna lingua extra-europea, purtroppo).
Sembrava tutto allegro e spensierato quando... quel "Sayounara" mi ha riportato alla mente tutto. TUTTO. E dal finale canon di questo manga (e anime) non se ne esce più... è un loop senza fine nel quale siamo caduti tutti insieme a Eiji, ahimè!
Complimenti ancora per questa tua raccolta sempre più coinvolgente! :)
A presto,
Mahlerlucia
Recensione alla storia When You Say Nothing At All - 10/10/20, ore 00:37
Capitolo 4: If I Lay Here...
Ed eccomi qui, again! :)
Se il precedente capitolo mi era piaciuto, questo l'ho letteralmente amato! Come potrebbe essere altrimenti? 
Apprezzo in maniera particolare il fatto che pur partendo sempre dal meraviglioso rapporto che si è evoluto nel tempo tra Ash ed Eiji, sei riuscita a dare spazio anche ad altri personaggi: da Jim a Shorter, da Jessica a Max... non hai lasciato davvero nessuno indietro (spero in un cameo anche sul nostro "piccolo" Sing perché merita tanto).
I meravigliosi momenti "AshEiji" qui si sprecano proprio e io, tanto per cambiare, mi sono letteralmente sciolta. Sono davvero una cosa sola e assolutamente inarrivabili! *si commuove*
Facciamo anche solo un esempio, giusto per intenderci:

Inconsciamente allungò una mano, fino a trovare quella di Ash. Gli sfiorò un dito e l’americano trasalì a quel tocco. Non ebbe bisogno di voltarsi per capire chi fosse, avrebbe riconosciuto quel tocco tra miliardi di persone. Prese la sua mano e la strinse e si addormentarono così.

Sono semplicemente loro, uniti da un legame emotivo profondo e contemporaneamente da un piccolo tocco fisico rinfrancante. Ad Ash basta un lieve contatto con Eiji per tornare a respirare con regolarità, per ricominciare a sentire il terreno sotto ai suoi piedi e - soprattutto - per ridare un senso a quell'intera esistenza perennemente a pezzi.
L'atto successivo, dove i due condividono la camera ritrovandosi a chiecchierare del Giappone poco prima di addormentarsi, è molto canonico e rende i personaggi completamente IC. In fondo Ash sperava davvero di poter andare nel Paese del Sol Levante assieme ad Eiji, glielo aveva promesso. Un pluaso anche per la maniera innocente e poetica con cui Okumura parla della sua nazione, dimenticandosi del caos infernale di una Tokyo che in realtà non gli appartiene (I-zu-mo! XD).
Carissima, ancora complimenti per tutto e spero vivamente che questa long possa continuare ancora per un po'. Ti muovi bene in questo fandom e sarebbe un peccato chiuderla a breve! ^^
A presto,
Mahlerlucia
 
Recensione alla storia When You Say Nothing At All - 10/10/20, ore 00:06
Capitolo 3: We just need each other
Ciao cara! 
Scusa le latitanza dei giorni scorsi, ma mi sono un po' allontanata dal #Writober per una serie di motivi. Riprenderò nel weekend! :)
Ad ogni modo non potevo non continuare la lettura di questa tua meravigliosa mini-long dedicata al mondo di Banana Fish.
Mi è piaciuto molto questo breve capitolo dedicato alla figura di Shorter, quello che era il migliore amico di Ash e che purtroppo ci ha lasciati troppo presto. :(
Le interazioni simpatiche e scherzose tra i due sono perfettamente calzanti al contesto, alle età e alle vicende che hanno vissuto i due ragazzi in questioni. Eiji è stato un po' tagliato fuori dal tutto perché molto probabilmente Ash aveva anche bisogno di confontarsi con qualcuno che non fosse direttamente lui; qualcuno capace di dare consigli senza giudicare, proprio come ha saputo magistralmente fare il nostro Shorter. 
Onee-chan vorrebbe dire "sorellona"... era questo l'intento?! Perché se così è, questo tuo Shorter ha vinto tutto e io lo adoro! **
Vado subito a leggere il prossimo capitolo. ^^
A presto,
Mahlerlucia