Recensioni di mystery_koopa Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.
Recensione alla storia Il metodo dei penitenti - 02/07/25, ore 22:58 | Capitolo 1: 1933 - Which side are you on? | Carissima Star, eccomi al termine della mia lettura inversa.
Ho trovato davvero reale questo spaccato delle miniere degli Appalachi, perfetto parallelo per l'aria di sogno americano che si respirava nella New York dei ruggenti anni '20. Qui ci sono solo le lotte dei lavoratori costretti al dolore e alla fame, sottoposti ai soprusi della polizia e delle milizie private degli industriali del carbone che si arricchiscono sulle loro spalle.
In questo primo capitolo già si può intuire il doppio gioco di Charlie: chi altro avrebbe potuto conoscere le intenzioni di Jack, se non lui...
Mary, ancor prima della morte del fratello, era stata pesantemente temprata dalla vita. L'uccisione del fidanzato la lascia completamente vuota, animata soltanto dal desiderio di rivalsa. E già da ora capiamo che ne ha tutte le capacità, a partire dalla determinazione.
Ancora complimenti, sono certo che il racconto sarà molto apprezzato.
Alla prossima!
Mys.
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| Recensione alla storia Il metodo dei penitenti - 02/07/25, ore 22:36 | Capitolo 2: 1938 - Auf Wiedersehen, My Dear | Ciao cara Star!
Finalmente riesco a passare da te. Ti devo però confessare una cosa: sto leggendo da cellulare, e ho sbagliato a cliccare il link, per cui ho iniziato la lettura dal secondo capitolo invece che dal primo. Ho pensato che fosse strano un inizio di questo tipo, vista la richiesta del contest, ma mi sono detto "quando Mary arriverà al paese partirà il flashback"
E invece mi sono reso conto di aver sbagliato, ma ho deciso di perseverare nell'errore fino in fondo 😂
Posso dire, questo secondo capitolo funzionerebbe perfettamente anche come oneshot: ogni riferimento al passato è calibrato al modo giusto per permettere di capire cosa stia succedendo e quali siano le ragioni che muovono la protagonista. Mary è una personalità complessa, mossa da profonda umanità ma al tempo stesso in grado di desensitizzarsi di fronte alla morte di chi ha smesso di ritenere umano, in un certo senso, a causa delle terribili azioni da loro commesse. Ha sofferto, la povertà e la perdita delle persone a cui teneva di più, e sicuramente ha anche sofferto di ptsd.
L'esplosione della villa liberty ha ricordato alla perfezione la scena di game of thrones, nel suo essere molto cinematografica. Mi è piaciuto molto il suo volerla vedere, ma senza soffermarvicisi, lasciandola nel passato e dedicandosi finalmente a vivere.
Davvero complimenti, è stato un racconto molto emotivo!
E ora vado a leggermi il primo capitolo come approfondimento, sono stupido, perdonami XD
A presto!
Mys.
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| Recensione alla storia Come neve sui polpastrelli - 13/06/25, ore 15:16 | Capitolo 1: Come neve sui polpastrelli | Ciao Scintilla!
Forse ti ricorderai di me per gli scorsi Oscar della Penna, per cui avevo già letto (e votato) questo tuo racconto tempo fa. Tuttavia, non ero mai riuscito a recensirlo, per un preciso motivo: mi aveva fatto troppo male a livello emotivo e non ero riuscito a trovare le parole giuste. E onestamente penso di non averle nemmeno ora, perché anche rileggendolo dopo un po' di mesi le sensazioni che mi ha provocato la lettura sono rimaste le stesse. Quantomeno, stavolta sapevo a cosa sarei andato incontro e mi sono preparato.
Mi sono rivisto tanto nel protagonista. Elia è una di quelle persone che la componente logica automaticamente disprezza, e sono sicuro che se solo Gianluca lo avesse conosciuto lì sul posto di lavoro l'avrebbe considerato un mezzo idiota come tutti gli altri colleghi, anche se per motivi diversi. Magari ammirandone comunque bellezza e carisma, ma niente più.
E invece l'ha conosciuto da adolescente, quando persone di questo tipo, che magari già allora oggettivamente disprezzeresti, ti fanno tutt'altro effetto. E anche dopo essersele "lasciate indietro" (in questo caso non solo in modo figurativo, visto l'avanzamento di carriera e di vita di Gianluca, che si intuisce sia anche sposato e con figli) periodicamente ritornano, portando con sé una valanga infinita di "e se...?"
Talvolta anche sentirne parlare da altri genera queste reazioni, altre volte genera indifferenza, altre volte ancora sembra che questi Elia lo facciano apposta, come se destabilizzare gli altri fosse l'unica cosa a renderli veramente soddisfatti di sé.
Un po' mi è dispiaciuto che nel finale Gianluca sia stato contento di questo invito buttato lì, di un'uscita a due per una birra (che probabilmente alla fine neanche faranno), ma lo capisco. Effettivamente lavorare ancora insieme nella stessa azienda, anche se in uffici diversi, è normale che contribuisca temporaneamente a riaccendere quest'attrazione irrazionale, da cancellare.
Mi sembra incredibile che questo sia il tuo primo racconto originale, per come hai tratteggiato i personaggi. Sembra di conoscerli da una vita, e invece si tratta soltanto di 2000 parole che descrivono una noiosissima cena aziendale. O una vita intera, da un diverso punto di vista.
Complimenti, davvero.
Alla fine qualche parola sono riuscito a tirarla fuori, anche perché se ho inserito questo racconto nei preferiti un motivo c'è, e mi sarebbe davvero dispiaciuto non riuscire a farti sapere quanto mi ha colpito questo racconto.
Alla prossima occasione!
mys.
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| Recensione alla storia ACKNOWLEDGE ME - 17/11/24, ore 21:58 | Capitolo 4: Capitolo IV - Ben - | Recensione premio per il contest "Continenti" - 4/4
Purtroppo, come mi aspettavo, è finita male. Tanto che pensavo che Ben fosse morto sul colpo: e invece uno spiraglio di felicità con Maria sembrava essere arrivato, per lui, ma l'aver compromesso i propri valori accettando la sconfitta combinata gli ha impedito di vivere il proprio sogno, portandolo a un rapido declino fino alla morte. Fin dalle prime righe una frase mi ha colpito moltissimo, e ora che so a che fine ha condotto il povero Ben... "lottare. Sentirsi potente, artefice del proprio destino. Se vinceva era merito suo, se perdeva altrettanto. Nessuno con cui prendersela, neppure con il destino". Parole che lo descrivono completamente, che si sposano alla perfezione con una storia di formazione e di riscatto e che di certo non saranno mai compatibili con lo scendere a compromessi, nemmeno in cambio della vita sempre desiderata. Perché certo, ognuno di noi ha degli obiettivi, ma non per tutti il fine giustifica i mezzi, affatto.
Eric si è salvato (non pensavo sarebbe successo) e ha ripagato i propri debiti, ma stavolta davvero, penso che per lui la boxe sia completamente finita. Con Ben aveva un rapporto personale vero, oltre i debiti da ripagare, alla fine: per lui sì che il fine ha giustificato i mezzi, il mentire al suo protetto. Doveva salvare la propria vita, ma ci è stato male, eccome.
La storia mi è piaciuta davvero molto. Questo finale è stato letteralmente un pugno allo stomaco, si è proprio sentita l'atmosfera scintillante del Madison Square Garden gelarsi mentre Ben si lasciava andare volutamente, in senso letterale sul ring, ma anche in senso figurato nella vita, ormai priva dei valori che l'avevano guidato e motivato fino a quel motivo.
Complimenti Nina, con te le emozioni non mancano mai! Sono stato davvero contento di aver seguito questo tuo consiglio di lettura :)
In bocca al lupo per tutto e alla prossima occasione!
mystery_koopa
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| Recensione alla storia ACKNOWLEDGE ME - 17/11/24, ore 21:25 | Capitolo 3: Capitolo III - Franco - | Recensione premio per il contest "Continenti" - 3/4
Rieccomi qui :)
Questo, finora, è stato il mio capitolo preferito, soprattutto per la prima parte che ti ha permesso di indagare più a fondo le emozioni dei personaggi. Si sono percepite la rabbia di Ben, la determinazione di Eric, il coraggio di Maria, disposta a tutto pur di garantire un futuro migliore a suo figlio. L'incontro tra lei e l'agente ci ha finalmente permesso di conoscerla direttamente, dandoci un ritratto di lei sì coerente con quanto riportato in precedenza da Ben, ma più sfaccettato, in grado di darle vita come donna e non solo come oggetto di contesta tra due uomini.
E l'incontro poi, bellissimo! Eric ha talento, l'aveva capito subito che Ben avesse una combattività innata, una motivazione fuori dal comune, che il dolore non scalfisce ma anzi aumenta esponenzialmente al procedere della lotta. Il ragazzo è intelligente, è veloce e, una volta superato l'ostacolo psicologico, la sua determinazione e la sua velocità hanno messo velocemente al tappeto l'ingenuo avversario.
50 dollari non saranno tanti, ma rappresentano l'accendersi di una speranza, ed è giusto festeggiarli come tale.
So che ci sarà un finale aperto, ma non per questo non vedo l'ora di correre a leggerlo, sperando in una nota positiva per almeno uno dei due protagonisti!
Con lo stile e le caratterizzazioni sei sempre una maestra, Nina, non mi stancherò mai di ripetertelo :)
A prestissimo!!
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