Recensioni di _aivy_demi_

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Recensione alla storia Sotto quali cieli ci ritroveremo - 24/01/19, ore 01:21
Capitolo 1: Sotto quali cieli ci ritroveremo
Buonasera gentil donzella, con l'augurio di pronta guarigione nel cuore, sperando tu ti senta meglio. Visto che le tue ultime minilong le ho concluse, prima di decidere tra quali storie riprendere la lettura lasciata a parte per i nuovi progetti, sono capitata in questa che m'era sfuggita per colpa dell'ignoranza di fandom. Però quando ho letto malinconia e la presentazione, mi sono sentita un hype tale addosso che non ho potuto fare a meno di fermarmi qui. Prometto che dal prossimo scambio riprenderò una delle tue long, ma adesso voglio dedicarmi a questa tua OS.
Una protagonista scrittrice, che bello! Devo ammettere che le sue affermazioni crude su ciò che ha pubblicato e su come funziona davvero il concetto di mettere per iscritto ciò che vuoi che gli altri credano... è la verità. Quando ammette che solo perché la prima persona è affiancata al nome dell'autrice come protagonista, tutti credono che siano fatti veri, beh non c'è da stupirsi che sia così: trucchi letterari? Questa presentazione così schietta, fin troppo, mi piace. :)
Dunque dunque dunque, sto cercando di delinearmi in testa ciò che sta accadendo: c'è tanto rancore, sento parecchia malinconia e una punta di tristezza che pervade ogni singola riga del racconto. Senza contare Thomas e Lucille, e ciò che lei scrive su di loro e Crimson Peak nel libro, è così romantico e triste, sembra davvero reale anche se immagino non dovrebbe esserlo. L'amore vero che prova per l'uomo è struggente e ancora di più sapere che non c'è più; immagino Lucille non sia stata affatto contenta di sapere di questo, e vedere quanto la protagonista sia ancora amareggiata per tutto è deliziosamente rinfrancante per il mio spirito angst.
Il confine tra reale o meno qui è davvero labile, nella presenza continua dei fratelli che ci sono e non ci sono e nella realtà dei fatti della protagonista che nasconde la sua ricerca continua nel concetto di "i legami mi stanno stretti, vago di città in città e non posso stare con te".
Ho apprezzato il tuffo nel passato dell'incontro con Thomas e del ballo, di come spiega quando si è realmente innamorata di lui, e poi torna un passo avanti ricordando Alan appiccare il fuoco alla loro casa. É tutto un rincorrersi di passato e presente, alternati così da spiegare. I personaggi dei fratelli mi stanno appassionando e continuo a chiedermi cosa abbiano fatto, e infatti adesso mi ritrovo davanti alla realtà: meri truffatori, così come ce ne sono tanti, di cui si è invaghita la protagonista. Lui è vivo? È morto? Sembra morto ma insiti il dubbio ad ogni capoverso, in ogni pensiero di lei che cerca disperatamente di trovarlo ovunque, ed è convinta di averlo visto e di stare con lui.
Io ritengo la donna sia pazza: pazza d'amore, distrutta dal desiderio di incontrare ancora chi non c'è più, nella speranza di incontrarlo prima o poi. Crede di averlo visto, di vederlo ancora, qui o lì o in giro per il mondo; lei crede esiste ancora, io credo proprio di no. Ma sono punti di vista, e soffre ogni volta che pensa di vederselo sfuggire dalle mani. Magari sono poco poetica, o troppo realista.

Donnah, sei riuscita a stupirmi, sul serio: sono arrivata quasi alla fine convinta che fosse tutta un'illusione, e poi scopro che orca miseria lui è vero, vivo e vegeto, e l'ha trovato finalmente. Si amano, e il loro amore ha sorpassato la distanza e l'incertezza. Una conclusione tanto di cappello davvero: una storia contorta, al limite del credibile e dell'incredibile, per concludersi con un lieto fine dove il sentimento trionfa meravigliosamente. Lo ammetto, questa al momento è la più bella che ho letto nel tuo profilo, ed è un bel po' che ci conosciamo. Tutta meritata la posizione per il contest, e pure per la malinconia. Ahhhhh per una volta sono stracontenta per l'happy ending! :D
Qui hai raggiunto qualcosa di più, riuscendo a gestire il pensiero di chi legge e direzionarlo verso infinite vie, per fargli raggiungere concezioni che ritiene reali per poi rendersi conto che non è così, e stupirsi di come invece la soluzione sia un'altra. Non ho riscontrato errori, il tutto è magico e onirico come sempre, un mondo di favola moderna. Apprezzati i vari riferimenti, e Freud presente con la sua interpretazione e il suo concetto di coscienza umana. Alla prossima cara, e buon lavoro! :3