Recensioni di _aivy_demi_

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Do you regret what happened last night? - 19/12/19, ore 18:47
Capitolo 1: Do you regret what happened last night?
Buongiorno patata! Mannaggia a te finalmente che ti decidi a pubblicare, sono giorni che aspettavo di poter vedere online le tue storie e appena ho visto che hai pubblicato, beh, eccomi… come avrei potuto non leggerla? Sto titolo sappi che mi da tante taaante aspettative, e chissà se sono esattamente quelle che mi immagino. Da come sta reagendo Eddie alle domande e alla preoccupazione degli altri, potrebbe proprio essere mi sa. E io adesso mi leggo il flashback perché ho davvero bisogno di sapere. Occhiolino occhiolino.
Sarò cattiva ma adoro quando i protagonisti litigano di cattiveria, perché solitamente vengono fuori le cose che di norma non si dovrebbero dire, tipo i problemi dei due, tipo il risveglio di certe reazioni – leeeeeggerissime, mi raccomando eh. Dal tirarsi addosso parole sotto alla pioggia ad altro comunque il passo è davvero, davvero breve: c’è una carica che dalle prime parole scorre fino al momento in cui si incontrano fisicamente e non solo.
IL BACIO! Ma lo aspetto tipo da sempre questo bacio porca miseria, e così, così bagnato sotto la pioggia, così affamato, così mezzo ubriaco che è perfetto nel suo essere quasi casuale ma assolutamente necessario.
E se ne vergogna pure, perché vorrebbe parlarne ma non può… però trova in Bobby – questa figura che ancora non conoscevo e che qui per la prima volta si mostra come uno dei protagonisti, che oltretutto oltre a conoscere Buck molto meglio di tutti gli altri, ha l’occhio lungo e il pensiero rapido. Mi piace come lo tratti, sa, capisce, ma non parla nel rispetto di questo sentimento che ancora è nascosto.
Dai, quando si tratta di flashback i tuoi sono brevi ed efficacissimi, tanto da concentrarti sulle cose fondamentali: non ti perdi in spiegoni chilometrici, in situazioni intricate, ma dici le cose come stanno. La tizia vuole trombare con lui e all’altro da fastidio? Si ingozza di birra e se ne va incazzato. Punto. Chiaro, coinciso, ma sufficiente a far capire il concetto.
Bobby non sembra l’unico ad averla capita eh, ehhh la sorella, anche lei legge tra le righe e anche lei interpreta dunque, che poi, chi non lo farebbe? Io sicuro subito sì, lei shippatrice ufficiale ahahaha!
Ok, dopo tutta l’introspezione, i pensieri del protagonista, dopo tutto quello che non è in grado di dire ma solo di tenere nella testa, l’immagine di Buck in quello stato è pura goliardia: un momento scemotto in tutta questa malinconia psicologica di tensione, gradito.
L’ultima parte è gradita se possibile più di tutto il resto, perché alla fine si capisce che i due non si pentono affatto di ciò che è accaduto ma che vogliono ancora, di più, vogliono scoprirsi e proseguire, capire se potranno andare avanti e cosa accadrà in futuro coi loro sentimenti.
Rabbia, fluff, malinconia e preoccupazione, tensione che sfociano nel momento più dolce con una punta di H/C che sempre ci sta bene in tutto; noto una dedizione amorevole a questa coppia, non so… rispetto alle precedenti c’è un miglioramento sia nella stesura che nella gestione dei contenuti e delle sensazioni. È come se questo pairing fosse il TUO pairing, è come se fossero la tua ispirazione, come se ti permettessero di toccare punti più alti. È stato un vero piacere leggere questo tuo nuovo aggiornamento, alla prossima cara, buon lavoro e buona serata! :D :3
Recensione alla storia Why Not? - 27/11/19, ore 14:17
Capitolo 1: Why Not?
Buongiorno tesoro! Ero indecisa se continuare la lettura del Writober o leggere il tuo ultimo aggiornamento: sono dell’idea che visto che hai cominciato a pubblicare su un nuovo fandom, possano essere utili letture e recensioni in questi tuoi ultimi progetti così da permetterti di caricarti ed entusiasmarti ancora di più. Tanto le tue coppie sul fandom Avengers non scappano, avrò tempo di leggere anche quelle. Un inizio decisamente teso direi, una bella scazzottata senza alcuna remora, bene proprio! Oddio, mi fai salire l’ansia con Eddie che chiama Buck con la voce rotta… si sente che c’è davvero qualcosa che non va, e naturalmente figuriamoci se mi dici subito cosa ci sia di mezzo, no? La tensione aumenta fino a che non si ritrovano a casa di lui e sento come una quiete che riesce a tranquillizzare il mondo intero in quel momento, un nuovo equilibrio ritrovato. Come se Eddie riesca a stare sereno prima di tutto con la sola presenza di Buck, indipendentemente da ciò che è successo. Riesci pure a darci un tocco di nostalgia dolcissima in tutto questo, eh brava!
Ecco, adesso mi hai chiarito le idee: la parte iniziale era il combattimento al fight club – adoro queste cose, negarlo sarebbe da ipocrita! Vedere Eddie spaventato per tutta la rabbia che ha scoperto di possedere è davvero dolorosa, perché essa passa attraverso le tue parole nella mia testa, creando quella sensazione di malinconia data dalla sofferenza dei personaggi di cui leggo. Malinconia che sparisce nella fase finale dove tutto si alleggerisce dopo quelle lacrime dolorose condivise, dove il male sembra trovare sollievo e le colpe spariscono.
Tutto ok.
Certo, tutto ok, finché la sexual tension – adoro sto termine, sappilo! – si sente nitidamente fino qui. E tu, crudelissima autrice che non sei altro, chiudi il capitolo con quella fatidica domanda: ti prego, dimmi che avrà un seguito così capirò il perché no attraverso le tue parole! Come sempre sono coinvoltissima dal modo semplice ed efficace con cui fai interagire i tuoi personaggi: non ci sono filtri, giri di parole, nulla di arzigogolato o aulico, e per questo le tue storie mostrano persone verosimili con dialoghi azzeccati e realistici, azioni quotidiane, reazioni reali nel bene e nel male. Insomma, riesci a farmi immaginare davvero davanti agli occhi coloro che descrivi senza avere alcuna difficoltà a capire le dinamiche che li coinvolgono e li circondano: per me è davvero una gran bella cosa! Alla prossima cara, buon lavoro e buona giornata! :3
Recensione alla storia I'll be good. - 12/11/19, ore 15:00
Capitolo 1: I'll be good.
Buongiorno patata, lo so lo so il Writober, lo so, ma mannaggia mi sta parlando così tanto di questa ship, di questa serie, che adesso devo assolutamente vedere che mi stai combinando sai?Il fatto che tu abbia lasciato un piccolo spezzone per ambientare la ff a chi non conosce il fandom, ben venga. Io so perché ho sclerato terribilmente con te, però alla fine è sempre bene aiutare a capire il contesto così da evitare inutili spiegoni durante la stesura stessa della storia.
E via di angst, di sensi di colpa, di sentirsi impotenti e depressi: dopo il writober, dopo le risate ironiche ed il p0rn ovunque, si torna a ciò che più ci piace, vedere i personaggi che si struggono d’amore, di dolore e tutto ciò che gli renderà difficile la giornata. Per due persone come loro, che vivono tutti i giorni a contatto con la morte ed i feriti, deve essere stato davvero un colpo terribile quello dello tsunami.
E nonostante il bimbo si sia salvato il protagonista non riesce ancora a capacitarsi di ciò che sia successo e del fatto di incolparsi ancora anche se ha fatto di tutto. Ma quanto è teneramente doloroso tutto questo? E poi quella rassicurazione data dal collega, quei loro sguardi e gesti che parlano più di tutto e tutti, le occhiate, gli sfioramenti che sono evidenti e vorrebbero dire tanto – a me stanno già chiacchierando all’orecchio quelle azioni silenziose, sappilo, e stanno dicendo coseh! Il cuore di Buck sta letteralmente implodendo in tutto questo, e come dargli torto che nonostante quello che è accaduto, Eddie gli lascia il figlio dimostrandogli quanto e come si fidi di lui? il rapporto unico che hanno gli permette pure di poter gestire situazioni simili dove c’è bisogno di affidabilità e fiducia assoluta, e tutto questo fluff si accompagna alla situazione di disagio che l’uomo vive perché non può ancora tornare al lavoro.
E non per il senso del dovere, non solo.
Perché non può stare accanto all’altro, perché non può fiancheggiarlo e proteggerlo come vorrebbe.
Ed è tutto così tremendamente fluff da fare male, perché li sto shippando tipo tantissimo e la tua gioia nei miei confronti è fargli versare due lacrime beccate all’ultimo, per poi condividere una birra assieme. Crudele! Fai salire l’hype, e il risultato è una birra! :D Donnah, hai portato avanti questa dolciosaggine fatta di paure, tensioni e fiducia reciproca in maniera esemplare, sul serio, si nota come tu sia presa bene da questo nuovo pairing e di come tu abbia ricominciato alla grande post Writober! Va che se non scrivi ancora su di loro, mi offendo eh. A parte gli scherzi, si è aperta una nuova era nel tuo profilo, e loro ne sono i protagonisti mi sa.
Come sempre si legge scorrevolmente, i dialoghi sono il punto forte accompagnato dall’introspezione dei personaggi che non manca mai; mi sembra di poter entrare nelle loro teste e comprendere cosa vorrebbero dire e fare, senza però che trovino il coraggio di muoversi davvero. Ogni loro gesto può essere interpretato in due filoni diversi, ma entrambi validi: quello dell’amicizia e quello della ship, tu sai già quello che ho scelto io, ma sta a te ora confermarmi le teorie. Come sempre è un piacere leggerti, alla prossima cara, continua a scrivere su di loro che vai alla grande! :3