Recensioni di Maggie 2004

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Recensione alla storia Favolaccia - 26/04/24, ore 10:22
Capitolo 1: Favolaccia
Una cosa che trovo veramente incredibile di quello che fai è come nonostante in qualche modo tendi a fluire sempre nello stesso prompt - quasi facesse davvero parte di te e il tuo sentire ti ricongiungesse sempre a questo - riesci comunque ad attribuirgli una chiave simbolica sempre nuova che non lo renda mai banale e che sempre lo valorizzi, creando situazioni e atmosfere provenienti da mondi diversi.

Mi ha preso molto il fatto che stavolta l'angolazione che hai assunto per inquadrare il rapporto tra Rick e Morty abbia fatto luce su quanto effettivamente il moro sia stato succube dell'influenza di Rick, a tal punto da arrivare a rispecchiarlo in ogni aspetto: se Morty è il ragazzo che è, se è diventato quel che è diventato, il merito (la colpa) non è altro che sua. Anche quando il nipote ce l'ha con lui, anche nei suoi difetti, Rick non riesce a biasimarlo o colpevolizzarlo perché in qualche maniera riconduce sempre la colpa di quanto accade solo a sé stesso, perché lui è stato la ragione e l'inizio di tutto.

Lui gli ha impedito di spiccare il volo (seguendo la tua metafora), ponendosi ai suoi occhi come l'unico da cui avrebbe sempre dovuto dipendere e su cui avrebbe sempre potuto contare, per poi aspettarsi che una volta lasciato andare non fosse da lui che sarebbe tornato, filando come un piccolo anatroccolo, che tanto piccolo non è più.

Un'imprinting mutiversale destinato ad esistere; una Sindrome di Stoccolma i cui carnefici sono due, perché ognuno gioca sulle fragilità dell'altro; un rapporto simbiotico, una psicosi condivisa che li riporterà sempre insieme. Morty non vuole essere salvato, Rick invece si lascerà distruggere.

Quel "Ti amo" non se lo diranno mai ma è evidente come il sole. Come hai descritto l'esitazione di Rick nel re-immaginarsi Morty in quel piccolo pargolo che a malapena sapeva dire il suo nome l'hai resa benissimo.
Rende ancora di più il suo ribrezzo per sé stesso.

Mi è piaciuto anche il parallelismo che si è andato a creare, ricollegando una scena dell'inizio con una della fine, e che riassume anche il cambiamento avvenuto nell'animo di Rick: quella di come dapprima trattiene e anzi scaccia la mano di Morty, impedendogli il contatto (lo detesta, detesta che lo voglia e si maledice perché anche lui lo vuole), per poi accoglierla invece nella scena finale, invitandola a toccarlo, guidandola (come se avesse accettato quello che li unisce e lasciasse che scorra). Magari non era voluto, ma io ci ho rivisto questo🤧

Poi nulla il fatto che l'Altro abbia assistito è top notch🤭 Una scena veramente estatica. E mi ha intrigato anche l'evoluzione che ha avuto il comportamento di Morty man mano che cresceva.

Si è vero, le favole dovrebbero avere una morale, ma la nostra è una favolaccia e immorali lo sono pure i nostri protagonisti ù.ú quindi ce ne freghiamo. Non ho veramente altro da dire, peraltro perché non riesco mai a spiegare quello che le tue storie mi lasciano, ma sappi che infondi e lasci davvero tanto. Se non fosse per te su questo sito rotolerebbero tumbleweed a destra e a manca. Felice di aver recensito nuovamente qui e spero di poterlo fare ancora al più presto. Ciao! <3
Recensione alla storia Niente canzoni d'amore - 03/04/24, ore 10:31
Capitolo 3: CAPITOLO 2
Adoro quando le storie vanno a ripercorrere il passato dei personaggi, motivandone le scelte e i comportamenti, e la backstory di Morty non lo smentisce. Questo capitolo introspettivo è proprio servito a sviscerare la sua natura e a comporne il carattere, che devo dire con la conoscenza di adesso mi piace veramente tanto (sempre che sia riuscita a capirlo davvero).

È uno che ha sempre vissuto di superficialità e impressioni, al contrario di Rick che di autentico amore ne ha avuto un assaggio, anche se per poco. Non crederà in queste cose smielate (o forse non riesce ad immaginarle sue) e l'idea che cova della propria persona è di uno che ha fallito sia sé stesso che gli altri. Qualcuno che non merita niente. Mi ha intrigato anche vedere affrontato il lato più esplosivo del suo personaggio, anche se per qualche frangente, un aspetto che ho visto tralasciare molte volte, questa sua rabbia intrinseca che cerca di reprimere a tutti i costi, ma che inevitabilmente ogni tanto sguscia fuori. La scena con la ragazza sbronza in mezzo alla folla ha dato ugual spazio al suo carisma. E al suo essere un po' stronzo hahah ma ci piace così.

Ho apprezzato poi la disposizione delle dinamiche familiari in questa dimensione, Jerry che proprio impugna il ruolo di patriarca in un'unità familiare in cui Beth e Summer sono per lo più assenti e quindi non possono dargli un freno. D'altronde sì, bigotto com'è riesco a vedermelo pure omofobo. Uno dei pochi episodi che per Morty poteva essere motivo di gioia (il suo successo con Jessica) si è in breve trasformato forse nel giorno più brutto della sua vita. I feel for him,,

Veder citato il suo secondo nome, Jonah, e l'inserimento di personaggi come Beatrice e Jake (quest'ultimo è resuscitato tipo The Walking Dead, aiuto) mi ha riportato piacevole nostalgia delle fic di mortifero, complimenti, è bello vedere che hanno avuto la possibilità a una seconda vita, ecco hahah

Voglio il mio biscotto adesso

E la scelta della canzone😩👌
Figurarmi Morty che fumava immerso nelle sue riflessioni con questa di sottofondo ha davvero creato l'atmosfera. Softo per il suo rapporto con Jessica, I won't lie. Stupendo poi come vada a ricollegarsi con il primo capitolo nella scelta della sua prossima vittima🤭 Ma ora sono troppo curiosa di sapere come si rincontrerà col nostro vecchiaccio. Aspetterò con ansia! E non ringraziarmi di nulla, OmiS😊 recensisco con piacere 💕 Un abbraccio a tutte e due, e buon proseguimento con la fic e per la settimana!!
Recensione alla storia Niente canzoni d'amore - 21/03/24, ore 12:31
Capitolo 2: CAPITOLO 1
Oh I love when Rick is a mess aswell😩
Le parti che descrivono che razza di straccio è, con le borse sotto gli occhi e le rughe della vecchiaia sono da *chef kiss* also he's so clumsy, a bruciarsi con il caffè aaa

Così provato e prostrato e pieno di cordoglio, da non riuscire a pensare ad altro se non Diane e rivederla in ogni cosa, quasi a punirsi, come se il resto della sua vita dovesse impiegarlo a rimpiangere la morte della moglie, privandosi della felicità, perché lei ne era l'incarnazione. Un uomo così esasperato e tragico. Anch'io ho un debole per lui🤭 e già mi sta convincendo il modo in cui il suo carattere si sta "impiantando".. come il suo tulipano (si faccio ridere); anzi ho paura dell'accezione simbolica che questo potrebbe prendere all'interno della storia, oltre che a rappresentare Diane. Io che già comincio a fare supposizioni hahah anyway

Morty invece è proprio un farabutto! Un farabutto che sa interpretarlo bene, però! Il modo quasi impercettibile in cui riesce a rubare le cose dalle tasche e nasconderle mi piace un casino hahah
And he's taller than Rick😳 DAMN. Mi è piaciuto tuttavia il modo in cui ha giocato le sue carte, continuando a stuzzicarlo, facendo leva sulla sua capacità di seduzione e l'astuzia per riuscire a depistare Rick, piuttosto che spostarsi sul piano fisico. Anche se conoscendo la natura del moro in general lui sarebbe più che propenso a diventare violento. But that's a thing for later, non ho nulla da togliere alla tua interpretazione (I love it).
Scommetto che persino i tratti un po' femminei di Morty ricordino a Rick della moglie, ed è per questo che lo attrae tanto. Ancora deve riscoprirlo come una persona a sé.

L'idea di inserire i testi delle canzoni all'interno della scrittura è un concept che sconfinfera parecchio anche me, creano certamente la loro atmosfera e non vedo l'ora di sapere con quali canzoni caratterizzerai ogni capitolo. Tra l'altro il numero sulla sigaretta ispirato a lana del rey🤧 figata (Morty palese fan suo e ti mitski come dice mortifero, I can totally see that happening). E ci viene anche introdotta una rossa che presumo si tratti di Jessica xd come sono certa farà la sua comparsa anche in altre occasioni. Devo smetterla di fare supposizioni o qui finisce che mi do la zappa sui piedi da sola hahah

Che altro posso dire, per essere la tua prima ff su RaM offre già dei propositi fortemente interessanti😊 aspetterò entusiasta il prossimo capitolo. OmiS e Mortifero, continuate così perché siete veramente portentose! A presto e buon proseguimento della settimana!!
Recensione alla storia Niente canzoni d'amore - 08/03/24, ore 10:46
Capitolo 1: Prologo
Saluti! E i miei più sentiti complimenti a tutte e due!

Le dinamiche che avete presentato mi hanno già coinvolta hahah You sold me! I R&M di OmiS fanno certamente la loro bella figura. Rick quarantenne, perseguitato now more than ever dal ricordo della moglie, che non si permette di riporre la propria speranza/felicità in nessun altra persona dopo averla persa (tipico suo); Morty ventenne, che a quanto pare si diletta in delinquere (ALLERTA BORSEGGIATORI!), ma che inconfutabilmente nasconde anche lui più di uno scheletro nell'armadio.

Mi ritrovo d'accordo con Mortifero, il tuo Momo mi da veramente le vibe da Angel Dust e la voce di Riccardo Suarez nei suoi dialoghi non ci sta per nulla male xd
È così suadente e malizioso, un ingannatore carismatico, mi è piaciuto un sacco. Anche l'introduzione di Rick ha fatto la sua parte, sa il fatto suo (Also parla spagnolo😳 arte), possessivo e megalomane come solo lui sa essere; eppure si è lasciato infinocchiare dalla bellezza di questo sconosciuto, che oltretutto vede diverso dalle tante comparse in quel locale. Meglio per noi, sicuramente la sua disattenzione sarà ciò che li porterà a rincrociarsi di nuovo.

La scelta della canzone was On top😩 immaginarmeli mentre ballavano, con Morty che seduceva il nostro vecchio ubriacone mi ha lasciata ammaliata. Bellissima scena

Beh che altro aggiungere, so di non essere esaustiva con le recensioni, ci si abitua😬 I'm sorry
Ma sono entusiasta per questa collaborazione che si sta indubbiamente prestando notevole e avvincente e non vedo l'ora di scoprire il resto dei suoi frutti! A prestissimo!!
Recensione alla storia Dopotutto non è così male - 22/02/24, ore 10:20
Capitolo 1: Dopotutto non è così male
Leggere questa os è stato come scorgere due facce della stessa moneta, considerando i parallelismi con il suo "antefatto" Junebug. Morty lo fai proprio tuo come personaggio ed entrare nella sua testa è una spirale di emozioni. Penso anche che tu ti riveda molto in lui ed è carino come tu inserisca elementi della tua quotidianità nel suo contesto universitario (supposizioni mie xp).

All'inizio il concetto di daimon mi era completamente sconosciuto ma con la tua scrittura scorrevole me l'hai reso subito comprensibile. È come se Rick dettasse il pensiero metodico di Morty. Anzi la voce di Rick è letteralmente quella che il moro sente nella sua testa quando formula qualcosa senza dargli fiato. Onnipresente, come al solito. Neanche dentro di sé c'è scampo.

Mi sono piaciute le piccole allegorie che hai fatto, riferite alla serie (la vasca d'acido, le pesche aliene) ‐ saranno pure delle banalità se vogliamo metterla così ma non le considero affatto tali e mi sono piaciute molto hahah

L'amore che Morty prova per Rick è dolore, è masochismo, ma il moro non può privarsene. Rick l'ha plasmato e Morty non potrebbe liberarsene neppure se volesse, talmente gli è devoto. Talmente disperato per qualunque suo gesto che possa anche solo minimamente restituire quello che lui nutre nei suoi confronti. Una dipendenza reciproca che tuttavia il moro vive come fosse a senso unico. Non sa che il potere che Rick ha su di lui è misero in confronto all'influenza che LUI ha sul vecchio. E forse non se ne accorgerà mai.

Come nell'incubo creato dal Buco, crederà di vivere sempre nell'ombra di Diane, perché a lui spettano solo gli avanzi, mentre a lei tutto l'amore,,

Immaginare questa sorta di reunion è stato.. Wow. Rick che deducibilmente si è fatto più anziano qui. Morty che è rimasto così distante da lui da non riuscire a riabbracciare appieno la complicità che avevano prima - per lui il nonno un tempo era un libro aperto e ora gli riesce difficile discernerlo anche nelle minime sfaccettarure, la hypervigilance che gli dedicava non è più stata necessaria perché lui non c'era più. Morty non vuole e non crede di meritare la libertà perché è sempre appartenuto a Rick e sempre a lui sentirà di appartenere. Ma gli va bene così, d'altronde finché sarà guidato dal cuore rimarrà sempre prigioniero.

Certo sentire Rick chiamarlo Dottore è un'altra cosa hahah fa impressione (Però può fare come Bugs Bunny ora - "What's up, Doc?")

Nulla come al solito parto con buoni propositi e poi degenero lentamente nella parte demenziale di quello che voglio dire, ma quello che scrivi è veramente poetico e mi tocca profondamente. Mi sono sentita quasi "coccolata" da questo tuo nuovo scritto, mi era mancato poterne assaporare. E non giustificarti affatto, tutti affrontiamo un momento di debolezza o di sconforto e spero tu riesca a superare il tuo e ritornare più energica di prima, quando e come (e se vorrai) rispondermi it's a thing for later. Alla prossima fic e ti auguro un buon fine settimana🌹