Recensioni di BlueBell9

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Recensione alla storia Affrontare la tempesta - 03/10/23, ore 20:46
Capitolo 1: Affrontare la tempesta
Ciao Chiara, 
Eccomi qui. Ho preferito passare subito perché poi, se aspetto, l'imprevisto mi frega. E già ho un sacco di storie da leggere, non voglio che ci sia anche la tua (perché già una mi guarda male).
Partiamo dal presupposto che, quando ho visto la gif di Aemond su Facebook, il cuore mi è balzato in gola.
Perché una gioia, ogni tanto, ci vuole. Poi, vabbè, il tema ci ha fatto sprofondare nell'angst ma io voglio continuare a guardare il lato positivo della faccenda.
Allora, mi è piaciuto molto come tu abbia cercato di mostrarci la luce nell'anima? Di Aemond. Sai bene che non lo reputo cattivo - solo sfigato, ma tantooo - quindi questa drabble è stato un immenso regalo per me.
Ci credi che, mentre leggevo, mi è salito il magone? Perché ho visto un Aemond diverso. Quello della 1x10 era deliziato dall'idea di terrorizzare Luke, lo vedeva come un gioco, il giusto riscatto per quello che aveva subito 
Quello della tua drabble è più maturo, consapevole che la morte del nipote ha cambiato per sempre le carte in tavola. Non solo Aemond dovà affrontare una guerra - "quali armi avrebbe usato Rhaenyra?" - ma dovrà convivere con la consapevolezza di essere diventato quello che tutti credevano: un mostro.
Un abbraccio e grazie per questo tuo splendido scritto.
Un abbraccio 💚
Eli 
Recensione alla storia Verde di morte, Nero di speranza - 23/08/23, ore 10:59
Capitolo 6: Capitolo 5
Ciao ciccia 💚
Arrivo in ritardo e con una paura pazzesca. Ma tu sai bene che nonostante la fifa, Eli, da vera Grifondoro sprezzante, affronta sempre quello che la terrorizza.
(Quando non può darsi alla macchia, ovvio)
Il capitolo l’ho letto ieri sera ma ero troppo cotta per riuscire a scriverti una recensione. Ho preso degli appunti e, approfittando della lucidità della mattina, spero di farti capire la mia visione di quello che ho visto.
Tanto per cominciare, mi sono soffermata sul rapporto tra Alicent e Rhaenyra. Ora, le due saranno pure su schieramenti opposti ma quando ho letto la prima riga della lettera, mi è tornata in mente con prepotenza la frase della serie tv (“siamo entrambe madri e amiamo i nostri figli”). Quindi io sono totalmente d’accordo con Rhaenyra e non dubito della sincerità di quella che un tempo era la sua migliore amica.
(Anche perché non ho potuto fare a meno di leggere del vero rammarico in quelle parole. Ho avuto un flash di Alicent che vede chiaramente l’altra andare in pezzi quando Aemma era venuta a mancare e non credo che abbia mai voluto infliggerle un dolore simile)
D’altra parte, il continuo della lettera, le farebbe girare come eliche pure alla donna più tollerante di Westeros. Perché sembrano una serie di ragioni volte a convincere più Alicent stessa che l’interlocutore. E parlare di Viserys, altro lutto, in quel momento, non mi è sembrato affatto delicato.
C’è anche da dire che, con il rischio di una guerra, la delicatezza probabilmente non era la priorità di Alicent.
“Aemond lo ha accompagnato qui dopo averlo incontrato a Capo Tempesta”
Alicent, amica mia, sai bene quanto ami quel guercio da strapazzo ma, no, dire una cosa simile non è affatto rassicurante, credimi xD
Sul finale ci ho visto un po’ di manipolazione. Alicent da una parte rassicura sulla salute di Jace ma dall’altra fa leva sull’amore di Rhaenyra per il suo primogenito per costringerla a fare ciò che vuole. Il ricatto c’è, solo che non è esposto in modo brutale.
“Baela era tra le più agguerrite: voleva andare a liberare Jace all’istante e giustiziare i Verdi per il loro tradimento”
Ma perché Baela ci sta sui maroni in ogni storia? xD
No, scherzi a parte, più facile a dirsi che a farsi. L’impulsività e l’incoscienza che dimostra la rende legittima figlia di Daemon. Posso capire che sia preoccupata per il suo promesso sposo – vai tra, che quello sta benone. Soprattutto perché è con qualcuno – ma il suo piano è pura follia.
Passando a un altro tipo di follia, parliamo di Daemon. È credibile che non si fidi affatto di Alicent, non dopo il loro ultimo soggiorno nella capitale. MA – e non è un caso che lo abbia scritto in maiuscolo – lui non conosceva affatto Alicent, non sa del rapporto che c’era tra le due. Per lui, lei e la sua famiglia, sono l’ennesimo ostacolo a un trono che doveva essere suo da tempo.
Ti dico che anche Rhaenyra mi è sembrata molto IC. Cauta, paziente, desiderosa di adottare la strategia migliore per evitare meno spargimenti di sangue e per riavere Jace con sé. Con lei hai fatto davvero un ottimo lavoro perché mi è sembrata esattamente quella della serie tv.
«Le attività notturne di Aegon, essendo quanto di più torbido e immorale possa esistere, richiedevano di essere trattate con discrezione.»
Eh la miseria! Descritto così sembra che abbia fatto chissà cosa mentre si limitava a far prendere aria ai gingilli reali.
«Ennesima conferma che hanno messo un verme sul Trono di Spade»
Eh certo, perché tu non ti sei mai dedicato a questi passatempi. Ma tu guarda come mi hai fatto: ora mi tocca difendere Aegon pure da Daemon!
Non mi è sfuggito l’accenno a Maegor ed è stato un particolare che mi ha confermato ancora una volta quanto tu ti sia documentata per scrivere questa storia e che non hai lasciato nulla al caso.
“Avrò la mia guerra”
È quello che brama da sempre e sta facendo di tutto per soffiare sulle fiamme dell’odio. Gli altri lo stanno seguendo con una cecità che rasenta la stupidità – perché non si può buttarsi in questo modo in un conflitto, è avventato, incosciente, del tutto privo di buon senso –, solo Rhaenyra dimostra calma e fermezza. E adoro come lo abbia rimesso in riga, facendogli capire che non accetterà nulla di simile se non sarà lei stessa a consentirlo.
«Questo lo escludo, mio lord: nemmeno il principe Aemond sarebbe adatto a un simile compito.»
Aemond, visto che il livello di tolleranza che si ritrova, è la persona MENO adatta a questo compito. All’idea di non poter prendere a spadate Cole o di non poter fare quello che vuole, sopportando pure la presenza di uno che gli ha mollato un pungo – che non gli ha fatto nulla ma, vabbè, lui è sempre un fiore –, svalvolerebbe e non oso pensare al casino che potrebbe combinare.
Sono d’accordo che il piano sia rischioso ma penso che sia anche l’unico modo per riavere Jace. E sono contenta che Rhaenyra abbia proibito a Luke di partecipare, perché sarebbe stato un autogol pazzesco e avrebbe reso ancora più complicata la sua situazione.
Capisco perché lo abbia spedito al Nord. Spera di tenerlo al sicuro e lontano da qualsiasi pericolo, anche quello rappresentato da chi gli sta a fianco.
E ADESSO ARRIVIAMO ALLA PARTE CHE ASPETTAVO CON ANSIA!
«Quella roba la legge Aemond»
Aemond, patatino del mio cuore, sei sempre troppo bistrattato. Perché nessuno ti ama come meriti? 💚 Perché quello stronzo di tuo fratello ti deve sempre maltrattare?
E dopo aver dimostrato ancora una volta la mia fedeltà incondizionata a quel guercio – NON RIDERE CHIARA, NON FARLO! – andiamo avanti.
Per un attimo ho avuto il terrore che Jace, in colpo di follia, volesse andare in camera di Aemond per recuperare quelle letture. Lì, avrebbe segnato la sua fine, perché non ci sarebbe più uscito da quella stanza.
Fortunatamente Aegon evita qualsiasi evento nefasto e decide di prendere in mano la situazione. E io stavo già ridendo perché mi aspettavo un romanzo rosso che avrebbe fatto sorridere deliziato Daemon.
«Lungi da me voler difendere Aemond…»
«Allora non farlo.»
Lo faccio io! Ma povero cristiano, viene maltrattato per ogni cosa, anche la più innocente. Tra l’altro vorrei ricordare ad Aegon che è merito di suo fratello se può avere Jace come compagno di giochi. Veramente, che ingrato! Manco questo glielo riconosce!
«Un giorno mi servirà sapere come fare sesso contemporaneamente con altre quattro persone? Ma come cavolo sono messi?»
Ehhh! Andiamo avanti, ché è meglio.
Comunque noto una certa abilità. In una biblioteca piena di volumi su diversi argomenti, Aegon pesca a colpo sicuro l’unico tomo osé del castello. C’è del talento in questo ragazzo.
E speriamo che Aemond non venga mai a conoscenza di questa scoperta, perché sarebbe capace di dar fuoco personalmente al libro.
Pure io sarei curiosa di scoprire chi ha strappato quella pagina, non solo per punire il responsabile come merita – ovvero con lunghi tormenti – ma anche perché non posso fare a meno di chiedermi cosa ci fosse scritto. E se contenesse delle informazioni importanti.
«Poteva essere l’occasione giusta per rivalutare Aemond
«Ne dubito»
MA ALLORA QUESTO È UN ACCANIMENTO! DILLO CHE HAI SCRITTO QUESTE COSE SOLO PER FARMI SALIRE IL NERVOSO!
Ma quanto è carino Aegon? Cioè rimane uno stronzo ma mi fa sciogliere il fatto che si senta a disagio a nominare il padre dell’altro (sentimento che suo fratello non ha provato manco di striscio).
«Allora perché cazzo hai fatto apparecchiare per due?»
Occhio, Aegon, ché se ti sente Alicent, non esiterebbe ad afferrare la saponetta per pulirti la bocca da quei modi grezzi.
Va bene tutto, Aegon, però non ti ricordi nemmeno il nome delle guardie che hai al tuo servizio. Ma lol xD
Ora, speravo ardentemente che la cena si svolgesse nel migliore dei modi. Mi rendo conto di essere stata ingenua, perché è impossibile rimpinzarsi in tutta tranquillità e dimenticarsi della situazione attuale.
Comprendo il fastidio di Aegon nell’intuire le intenzioni del nipote e capisco anche che Jace non stava affatto tentando di manipolarlo. Probabilmente con Aegon abbassa le difese e dà voce a tutto quello che gli passa per la testa.
“Basta guardarli.”
Credo che queste due parole abbiano fatto molto più male rispetto al “bastardi” e “lord Strong” di Aemond. Perché Aemond era una figura lontana, non è mai stato un amico, qualcuno di cui lui si è fidato. E, nonostante il tempo passato, ci credo che, quanto detto durante quel penoso confronto a Drifmark, Jace non lo abbia mai dimenticato.
Ho apprezzato l’accento sul rapporto tra Aegon e il fratello più piccolo. Penso che Aegon si sia affezionato tanto a Jace non solo perché entrambi erano i primi ma anche perché lui non è mai riuscito a instaurare un rapporto profondo con i suoi fratelli minori.
Tra l’altro, spero che Jace non abbia modo di pentirsi della sua buona azione perché non vorrei che Daeron si riveli l’ennesimo nemico.
Ti mando un bacio e scusa per questo papiro infinito,
Eli

Ps: "poi dal capitolo 7 iniziano i casini" ti sto guardando male, sappilo!
Recensione alla storia Verde di morte, Nero di speranza - 01/08/23, ore 11:51
Capitolo 5: Capitolo 4
Arrivo a chiedere perdono inginocchiata sui ceci, perché penso che non esista scusa per un simile ritardo.
Ero ansiosa di scoprire che cosa sarebbe successo – anche perché mi avevi lasciata appesa con la conclusione del capitolo precedente, maledetta! – ma il lavoro si è messo in mezzo.
Ti dico che, dopo aver letto le prime righe, avevo già capito che fosse Helaena colei che era andata a svegliare Aegon. Sarà perché se fosse stata la madre, mi aspettavo di leggere una scena simile a quella della serie.
Non diciamo che cosa sarebbe potuto succedere se invece ci fosse stato Aemond!
Mi è quasi venuto un colpo quando ho letto che Jace era davvero nella stanza, credevo si trattasse di uno stratagemma di Helaena per svegliare il fratello.
“Sentì il suo stomaco attorcigliarsi, esattamente come era accaduto quando Jace aveva chiesto a Helaena di ballare”
Permettimi di notare che la gelosia è di famiglia.
Finalmente in questo punto cadono un po’ di maschere. Se nei capitoli precedenti avevo la sensazione che i ragazzi fossero schiacciati dai ruoli che erano costretti a ricoprire – chi di malavoglia, chi con più convinzione – qui ho visto Aegon e Jace che, in un certo senso, cercano di venirsi incontro.
Aegon non ne può più di governare, è palese, e Jace si sente “costretto” – per il dovere – a rimanere fedele a sua madre e regina.
«Parliamo di qualcos’altro. Draghi, donne, la passione di Aemond per i maiali…»
Questo è un colpo basso, sappilo! Questo accanimento contro questo povero ragazzo non lo capisco!
Il tuo Aegon mi suscita tanta tenerezza, forse ancora più di Jace. Come ti dicevo sopra, entrambi i ragazzi sono costretti – per lealtà nei confronti della loro famiglia – a essere nemici, eppure ho trovato incredibilmente tenero quella voglia di Aegon di riportare indietro il tempo – “voleva che si comportassero da amici, quando amici non lo erano più.
Vabbè, poi si torna alla realtà e all’abitudine di Aegon di girare biotto per le sue stanze.
Come tu oscilli tra serietà e leggerezza, nessuno. Questa è un’abilità innata.
“Fu tentato di proporgli una dimostrazione sul corretto utilizzo del pene, ma si fermò”
AHAHAHAHAHAHAHAHAH mi immagino Jace collassare per l’imbarazzo xD
L’arrivo di Larys spezza l’incantesimo. Non solo perché ci riporta nel clima teso e ostile della guerra ma perché è il classico personaggio che, quando compare, mi fa venire il magone. Mi aspetto che faccia qualcosa, e non sarà qualcosa di buono.
Non mi aspettavo l’arrivo di Baela e Rhaena. Tra l’altro, aggiunto pure che posso capire che lei voglia che il cugino – definiamolo così, dai – diventi un duellante sempre più abile ma mi è permesso dire che mi sta un po’ sulle balle? Lo so, parto molto prevenuta.
Baela ha il tatto di Daemon. Un po’ di delicatezza, per la miseria. Lo vedi già preoccupato, non serve aggiungere il carico da novanta e mettergli ancora più tensione addosso.
Durante la riunione di famiglia, non ho potuto fare a meno di soffermarmi a notare i diversi atteggiamenti. Sebbene Rhaenyra sia in apprensione per le sorti del figlio, desidera credere che stia bene – e in quell’ostinazione vedo anche la voglia di credere che, per quanto diverse, Alicent non farebbe mai del male al sangue di quella che una volta era la sua migliore amica – mentre Daemon sembra cercare in tutti modi un pretesto per scendere finalmente in campo e dichiarare guerra.
Helaena è sicuramente il personaggio che ho apprezzato di più in questo capitolo. Non solo mi piace per la sua delicatezza e dolcezza ma anche per la testardaggine con cui insiste nel voler riunire quella che considera la sua famiglia. È l’unica, oltre ad Aegon, che tratta Jace come una persona e non un prigioniero – e non è poco – e che cerca di fargli notare che si può ancora trovare una soluzione pacifica.
Concludo dicendo che mi è piaciuto molto lo stratagemma di utilizzare Jaehaerys per mostrarci l’immagine di una famiglia felice – è da illuse credere che questo disegno possa concretizzarsi?
Ti mando un grosso bacio e scusa ancora per il ritardo,
Eli
Recensione alla storia Verde di morte, Nero di speranza - 17/06/23, ore 13:32
Capitolo 4: Capitolo 3
Ciao Chiara,
eccomi finalmente arrivata. Devo confessarti che l’unico difetto di questa iniziativa è che bisogna attendere un mese per scoprire che cosa succederà nel capitolo successivo (anche se, da autrice, benedico di avere così tanti giorni a disposizioni).
Sappi che inizio questa lettura con la faccia di Aemond – del tuo collage – in testa. Ahia.
Dunque, vediamo che cosa succede.
Direi che è emblematico il fatto che Aegon consideri il suo vero regno il cielo, perché lì non esistono costrizioni e non è costretto a fingere di essere qualcuno che non è. Mi ha lasciata un pochino perplessa e inquieta le immagini delle navi in fiamme con tanto di draghi. Non so se sia una premonizione riguardante i Velaryon o un’imminente battaglia, sta di fatto che sono già sul chi vive.
L’arrivo di Alicent, che interrompe bruscamente il sogno riportandolo alla realtà, sottolinea ancora una volta quanto sia complesso il rapporto tra i due. Di fatto non si capiscono. Perché non si può pretendere che qualcuno diventi quello che si vorrebbe. A meno che non sia estremamente bravo a fingere, sia chiaro.
In più ritorna anche il fantasma di Viserys e qui ci ho visto tutto il senso di inadeguatezza che Aegon provava nei confronti del padre. Perché lui è il primo a non crederci – non dopo quello a cui ha assistito per anni, ovvero all’amore incondizionato che dimostrava per la sua primogenita e la dolora indifferenza verso gli altri tre – che lo voleva sul trono.
Infatti quando lo dice ad Alicent, la risposta di lei è molto raffazzonata. Si vede che lei desidera disperatamente credere a quello che ha voluto capire.
«Tre giorni chiuso in quella stanza forse l’hanno ammorbidito.»
Ci credo poco, soprattutto dopo quello che è successo nello scorso capitolo. Credo che Jace preferirebbe darsi al digiuno piuttosto che tradire se stesso e sua madre.
Beh, il lato positivo è che pure Alicent non è d’accordo con i metodi di Otto, sebbene le consideri il candidato più adatto per guidare il figlio. Il che mi fa supporre che, visto i caratteri e i modi di fare differenti, presto vedremo uno scontro tra nonno e nipote (o, almeno, io ci spero!).
Passando a Jace, posso capire che abbia i nervi a fior di pelle. È un carattere esplosivo, poco incline al controllo, ma non è stupido: ha capito che i Verdi vogliono sfruttarlo per i suoi scopi, anche se non riesce a prevedere le sue azioni.
Ammetto di aver atteso con ansia questo incontro ma ora, che sto per leggerlo, ho un po’ paura. Perché temo che, con Jace in questo stato, si concluda nel modo peggiore.
«Come te la passi?»
Qua sono scoppiata a ridere. Ho capito che cercava di alleggerire la tensione ma Aegon ha un modo di fare assurdo. Invece, bello come il sole, se esce così.
E ci credo che l’altro si indispettisca, sembra una palese presa per i fondelli.
Quando Aegon ha rivelato a Jace che le Alicent ha inviato un corvo a Rhaenyra, mi sono venuti i brividi. Perché solo in quel istante ho ragionato e mi è venuto il dubbio che Rhaenyra, preoccupata a morte e furente, stesse per salire in groppa a Syrax e precipitarsi verso la capitale.
(Il che mi ha fatto tornare in mente il sogno di Aegon)
«Puoi andartene oggi stesso, Jace. Basta che ti inginocchi al mio cospetto.»
E daje, allora sei proprio di coccio! Questo non si inginocchierà manco se lo preghi in ginocchio, vuoi mettertelo in testa?
Grazie al cielo Jace resiste alla tentazione di prenderlo a testate e cerca di farlo ragionare (mordendosi la lingua e non facendosi sfuggire osservazioni – “il Trono ferisce gli indegni” – che avrebbero fatto svalvolare l’altro). Poi, vabbè, si tocca il tasto Viserys e ovvio che Aegon non la prenda bene. Mi preoccupa che stia perdendo la pazienza, perché Aegon è l’unico che si mette tra Jace e il desiderio di Otto di ridurlo a brandelli.
«Oh, niente di eccezionale. Ma c’è un drago di troppo adesso là dentro e, dal momento che Rhaenys Targaryen ha distrutto parte dell’edificio l’ultima volta che è stata qui, dobbiamo prendere provvedimenti. Tranquillo, Vermax non soffrirà.»
No, cazzo, no! Non può farlo!
Cioè, dai, questo è davvero un colpo da infami!
Allora, sono molto combattuta. Perché non ho digerito la mossa di Aegon – anche se voglio continuare a pensare bene. Quindi mi dico che magari gli ha detto così per forzarlo a cedere, perché altrimenti il concilio avrebbe deciso altri metodi. Spero che sia così, davvero – però, al contempo, è anche difficile continuare a essere arrabbiata vista tutta la tenerezza che dimostra verso Sunfyre.
Aegon non mi dà l’idea di essere un essere meschino.
AH, ECCO! MENO MALE!
Miii, quando ho letto che si era reso conto che aveva detto una cavolata, ho esultato! Meno male, almeno questa sciagura l’abbiamo scampata.
Arriviamo, infine, alla scena in cui Aemond rosica come un castoro (che non è esattamente una novità per il personaggio). Da una parte posso pure comprendere che gli girino come eliche perché, dal suo punto di vista, Aegon sta rovinando ancora una volta tutto.
«Attento al sangue che sgorga dal marmo. Se fosse troppo nero, potrebbe diventare verde.»
Oddio, Chiara, ma tu vuoi farmi prendere un infarto dopo l’altro.
Perché ho la netta sensazione che tirerai in basso l’Altofuoco?
Comunque tu la devi smettere di chiudere i capitoli così perché è illegale dover attendere un mese per sapere come continuerà. Io non ce la faccio.
Hai capito? NON CE LA FACCIO!
Un bacio, però, te lo mando perché questo capitolo mi presa tantissimo.
Con affetto,
Eli
Recensione alla storia Di rovina è ogni mia brama - 11/06/23, ore 13:55
Capitolo 1: Di rovina è ogni mia brama
Ciao Claudia,
arrivo come una leprotta ad avventarmi su questa storia perché consapevole di essere in ritardo (tanto per cambiare).
Allora, parto con il dire che tu sei da arrestare. Perché oltre ad essere brava, hai uno stile che muta a seconda del personaggio che decidi di trattare. E lo sai che io, con Daemon, sono molto ballerina, quindi so già che terminerò questa storia con l’amare quel platinato complicato.
(Potrei dire “complessato”, ma ritengo che, quello, lo sia un altro xD)
Tornando a noi… sei da prendere a randellate! Io non so come tu faccia, come tu riesca a penetrare nell’essenza di un personaggio. Quello di cui hai scritto, è il Daemon della serie: sprezzante di ogni regola e bramoso di avere tutto quello che ritiene sia un suo diritto.
La differenza con Viserys è palese e inclemente per il sovrano. Daemon sarà pure un casino, un rebus vivente, fatto di contraddizioni, però incarna tutto quello che ho sempre immaginato fosse lo spirito della sua Casa.
Però vedo una fragilità di fondo (che secondo me hai evidenziato con quel “A dargli pace, finalmente). Perché tutto quella sua irrequietezza nasce da una frustrazione, dalla consapevolezza di non aver trovato il suo posto nel mondo (“è nato secondo – che è come dire che è nato già sconfitto, primo fra i perdenti).
Nelle battute che hai preso dalla serie tv, quando Viserys lo disereda, io ci ho visto non solo rabbia ma anche amarezza. Perché mi è sembrato che i due non fossero più capaci – chissà se lo sono stati mai – capaci di comunicare (ha sempre voluto più di quanto il mondo gli abbia mai concesso di desiderare per sé, più delle briciole che negli anni Viserys ha provato a dispensargli nella speranza di addomesticarlo, fare di lui una furia cheta da scatenare all’occorrenza).
Leggere tutto dal punto di vista di Daemon, ti fa sorgere il dubbio che lui sia stato “dato per scontato”. Forse è una questione di caratteri inconciliabili ma mi è sembrato che Viserys non ci avesse provato davvero ad aiutarlo, che tutte le cariche che gli ha offerto fossero solo un modo per controllarlo ed evitare che facesse casini (timore più che lecito)
Le parti con Rhaenyra sono sicuramente le mie preferite.
All’inizio piò far drizzare i capelli il fatto che lui abbia seriamente preso in considerazione l’idea di farla fuori ¬– di nuovo, i brividi perché quel “il Drago non conosce catene, non è così?”, mi ha riportato in mente l’espressione meditabonda di Daemon, nella serie, quella incertezza che era palese e che ha fatto trattenere il fiato al mondo – ma poi subentra la sua umanità. E chissà quanto Daemon abbia faticato per nasconderla, seppellirla, zittirla fino a farla sparire dentro di sé.
E ci sta che lui sia incazzato come una biscia sia con se stesso che con Rhaenyra. Forse ha reputato la sua pietà una debolezza – “ancora, fottuti primogeniti!” – un essere ancora una volta indietro, schiacciato da una legge che non comprende, accetta e condivide.
Allora, quando Daemon tenta di sedurre Rhaenyra, ho trovato credibile che lui pensi di averlo fatto per un desiderio di rivalsa nei confronti di Viserys. MA – sì, tutto in maiuscolo perché è grosso come Vhagar – se fosse davvero così, il pezzo precedente non avrebbe senso.
“Rhaenyra è ancora nubile e casta, quando arriva a porgli l’unica domanda che durante i festeggiamenti tutti hanno vigliaccamente evitato di rivolgergli […].”
Chissà perché Daemon lo fa.
Io credo – cioè, TU me lo hai fatto credere – che lo abbia fatto perché una parte di lui prova compassione per la nipote. L’avrà odiata, perché, ai suoi occhi di secondogenito, Rhaenyra ha tutto quello che gli è stato negato. Ma allora perché è compiaciuto che lei non abbia buttato via il suo dono, perché l’attenzione gli scivola proprio su quella collana?
La mia ipotesi: perché Daemon si sente simile a Rhaenyra. E questa somiglianza lo ha portato ad avvicinarsi alla nipote, a spingersi oltre un limite che non avrebbe voluto valicare. Perché lui sarà pure un secondogenito ma Rhaenyra è una donna. E non ci credo che Daemon, passata la furia per la sconfitta e l’amarezza per la consapevolezza che non avrà mai il trono del Conquistatore – non abbia riflettuto su questo aspetto.
E tu lo hai detto, lo hai scritto con una semplicità unica.
“Non pensa davvero, quando quella notte invita Rhaenyra a seguirlo fra i segreti della vita notturna della capitale, di poter essere lui, alla fine, quello sedotto, quello che freme, esita e per ultimo batte in ritirata con il membro ancora duro fra le gambe.”
Il finale non può che portarmi a patteggiare per Daemon.
Capisco Viserys, capisco la sua frustrazione nell’avere tra i piedi un simile elemento, ma lo trovo anche profondamente egoista. Perché lui sarà pure il re, quello che verrà ricordato dalla storia – chissà se come esempio positivo o meno – ma Daemon è quello che, a modo suo, gli è sempre stato vicino e che, molto spesso, ci ha visto molto lungo.
Tutto questo groviglio di parole è per dire che tu, Claudia, se un mostro assurdo. Hai la capacità di capire i personaggi, di scriverci e lo fai con una naturalezza assurda. Sembra facile letto da te ma mi rendo conto che questa storia deve essere aver richiesto parecchio lavoro, però mi permetto di dire che non è stato tempo sprecato.
Vola subito tra i preferiti. TU voli subito tra i preferiti.
Un abbraccio stritolante,
Eli