Recensioni di ilbilbo

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Frutti marci - 24/04/24, ore 20:24
Capitolo 3: III
Si deve cercare di ritrovare la strada, scrivevo nella precedente recensione. È un’espressione infelice: perché la strada non è segnata. Non credo infatti nel destino che “fin nelle ossa sta inciso”. È pure quello una specie di alibi, per giustificare il disagio dei giorni presenti.
Si è fragili, ci siamo persi. Non è questo un modo elegante di piangersi addosso?

Forse… forse si dovrebbe pensare di più al presente e meno al futuro. Sarebbe più facile, in questo modo, dare più senso alla nostra vita.
"Quello che conta è il percorso del viaggio e non l'arrivo", scriveva Thomas Eliot. E Giuseppe Ungaretti: “La meta è partire”.
Recensione alla storia Frutti marci - 24/04/24, ore 20:23
Capitolo 2: II
Anche stavolta fai uso di immagini molto (o troppo?) forti: rantoli, contorsioni e viscere esposte.
Questa seconda poesia si potrebbe forse intitolare Disadattamento, una malattia molto diffusa “nelle tinte del mondo” contemporaneo.
Sintomo ne è il non poter (o non saper?) “trasparire”. Il sentirsi rinchiusi come in una bolla e limitare al massimo i movimenti, per evitare di toccarne le pareti e farla scoppiare.
Perdona i due incisi un po’ critici fra parentesi tonde, ma è un’esperienza che ho fatto e faccio anch’io continuamente.

Forse… forse il sentirsi disadattati è un po’ un alibi per giustificare la pigrizia nel ritrovare la strada, qualunque essa sia?
Recensione alla storia Frutti marci - 24/04/24, ore 20:21
Capitolo 1: I
Ho apprezzato molto il fatto che questa raccolta sia stata strutturata in 12 poesie: 12 è un numero magico, fortemente simbolico e ricorrente in molte culture.
Ma avrei preferito testi più differenziati, non come stile ma come contenuto. Invece mi sembrano tutti (spoiler) più o meno simili, a una lettura veloce.
Forse la presenza di un titolo, accanto al numero romano, avrebbe aiutato a comprendere meglio i testi, su un argomento estremamente stimolante.

Bello qui l’inizio, cantato, nostalgico, archeologico (l’archeologia per me che ho frequentato il classico è sempre stata come una chimera mai raggiunta, ho fatto tutt’altro nella vita).
Poi si avverte come una frattura insanabile fra passato e presente: primavera, musicalità e aspettative fuggono via.
Ma la capacità di accettazione, credo, dipende solo da noi.
Recensione alla storia Poesie tristi - 23/04/24, ore 07:55
Capitolo 2: Verso libero n° 1
Versi liberi, scrivi, ma sempre schiavi - detto in senso positivo - di fantasiose mutazioni di caratteri - corsivo e italico -, di gradevoli corte lunghezze. E naturalmente di parole. Le parole sono quelle che danno vita ai nostri pensieri. A volte li esasperano un po' - “il sapore metallico del mio sangue”. Si influenzano a vicenda, pensieri e parole, facendoci bene, regalandoci quel sollievo che non è più possibile trovare altrove. Ci aiutano persino a prendere sonno.
Una poesia scritta bene, preludio, dopo quattro anni, di primavere ancora negate.
(Recensione modificata il 23/04/2024 - 07:58 am)
Recensione alla storia Tu Sei - 23/04/24, ore 07:17
Capitolo 1: Tu Sei
E TANTISSIMO, invece, mi è piaciuta questa tua nuova poesia, scritta con animo puro e sincero, traboccante candore.
Fa sfoggio di versi in rapida successione, impreziositi da ossimori continui, e continue immagini, un equilibrio fra concretezza e trascendenza.
Scritta da un’anima innamorata, che si staglia come un faraglione in un deserto di sentimenti distorti. Complimenti.