Recensioni di _Lightning_

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Recensione alla storia Does it almost feel like nothing changed at all? - 02/11/23, ore 16:21
Capitolo 1: Does it almost feel like nothing changed at all?
MA BUONGIORNISSIMO A QUESTO GIORNO CON QUESTA STORIA DELLA MIA GUASCOSA
Ok, lo so, dovrei essere un po' più pacata, un po' più sobria, perché il tono della shot lo richiederebbe (cosa cazzo ridi? *voce di Karim*), ma la verità è che io sono felice, felicissima, di tornare a leggere e commentare una tua storia su EFP ♥ Perché, come dicevamo l'altra volta, qui ho lo spazio per sproloquiare quanto mi pare, così come si conviene ai tuoi scritti (e sparare una marea di cagate, non sei contenta? **)

Sai, a dispetto di tutto l'angst e il dolore, che ovviamente ci sono e sono più che tangibili, la shot mi ha lasciato addosso un senso di calma. Non una calma positiva, s'intende, ma quella che si lega strettamente con la rassegnazione. La stessa che prova Dirk, nel rendersi conto che là fuori c'è un mondo che lui aspetta come promessa di libertà, sì, ma quel mondo non aspetta lui di rimando. Il modo in cui affronti questo tipo di dolore è molto sobrio e lo trovo azzeccatissimo e potente, molto più di uno scritto magari intriso di rabbia e frustrazione più esplosiva da parte di Dirk verso la  propria prigionia. È un'esplosione calma, se mi concedi l'ossimoro.
La seconda persona, in qualche modo, amplifica il senso di distacco, per un'impressione particolare che mi ha trasmesso e che non so se fosse intenzionale, ma posso dirti che funziona benissimo. Di solito, io mi immagino la seconda persona come una sorta di narratore esterno che parla direttamente con un personaggio, mettendo in luce una serie di aspetti rimasti in ombra ai suoi stessi occhi finora. Qui, invece, ho come avuto l'impressione che fosse una voce interna a Dirk. La sua coscienza, in un certo senso, o quella parte di sé già totalmente alienata dalla prospettiva di una vita normale.
Si percepisce proprio questo peso che sembra colare dalla pagina, questa palla al piede che tiene Dirk fermo là dentro ma che, se non ci fosse, non cambierebbe assolutamente nulla. Perché Dirk è bloccato, anzi, è stato bloccato, prima ancora di poter decidere che direzione dare alla propria vita. Sedici anni sono troppo pochi e allo stesso troppi, è un'età in cui già la confusione regna sovrana, ma viverli così, ingabbiato e conscio di non avere possibilità di inserirsi in un'esistenza normale... sì, chiunque sentirebbe quella rassegnazione, quel senso di annichilimento totale.

Il modo in cui hai esplorato Dirk è magistrale, davvero, e lo so che te lo dico per praticamente tutti i personaggi che affronti, ma è così. Riesci a incunearti nella loro testa, a restituirceli così come sono e ad aggiungere quel tuo tocco personale che li plasma in modo più completo, più sfaccettato. In questo caso, Dirk ci viene presentato (almeno nella prima stagione) come un raggio di sole fatto persona, per poi mostrare qualche aspetto più tetro nella seconda, e sei stata bravissima a sfruttare quei punti d'ombra per far emergere in modo più netto gli orrori che ha subito all'Ala Nera.
Su Riggins, poi, che dire? Lo sai che abbocco sempre come un pesciolino all'amo, coi rapporti padre-figlio... però qui c'è di più, è un rapporto assolutamente disfunzionale in cui non hai timore a evidenziare che Riggins, certo, vuole bene a Dirk, ma è un sentimento dettato anche dal senso di colpa personale per doverlo tenere prigioniero lì dentro. Non nega il dolore che gli ha inferto, perfettamente evitabile, né quello da cui l'ha protetto, nei suoi limiti, né il fatto che, almeno all'inizio, Dirk aveva creduto davvero di aver trovato una casa, dopo che Londra era crollata là fuori. Mi è piaciuta tantissimo quest'immagine di una città chiusa al di fuori di mura impenetrabili, che Dirk non è nemmeno certo che esista ancora, se magari non sia stata davvero cancellata... è un passaggio che mi ha stretto il cuore, perché fa trapelare tutto il senso di disperazione di qualcuno che non si sente né se stesso, né qualcun altro, al punto da cancellare anche tutto ciò che è al di fuori di lui. Ma quanto sei brava? ç_ç

Dopo questo sproloquio chilometrico, non posso che dirti nuovamente quanto sono contenta di rileggerti qui (anche se forse tu non lo sei di leggere i miei papiri infiniti, ops) ♥
Spero davvero che questa shot si trasformi in raccolta, e che deciderai di esplorare di nuovo la testa di Dirk (o di Todd, o di chiunque altro entro e fuori da questo fandom).
Ti mando un abbraccione spaccaossa illegale ** Tanto poi te lo becchi in the face dal vivo **

-Light- (Guascosa tua)