Recensioni di Lisa_Pan

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia By the sword - 17/02/15, ore 17:17
Capitolo 1: By the sword
Quasi non credo di essere qui a scriverti una recensione. Mi sa che non mi ricordo nemmeno come si fa a scriverne una. Non lo faccio da una vita, anzi mi sa che in generale non mi faccio un giro su efp da quasi un secolo.
Bah..comunque ci sono e l'importante è questo.
La premessa è, io non so i trascorsi, vivo questa storia con gli occhi di una persona che non sa quello di cui sta parlando e che quello che sa lo sa grazie a te e grazie alle poche persone davvero a conoscenza di ogni sfumatura della vita delle persone che rispetta e ammira. Poi ho un mal di testa atroce, solo la parte sinistra, non so per quale motivo e mi fa male anche l'occhio e forse anche un pò il dente, e devo passare il pomeriggio al pc su tre foto identiche, la cosa mi demoralizza e mi esalta allo stesso tempo e non so se sia possibile. Però te lo devo, insomma, ieri ho sentito che avevi scritto qualcosa di diverso, anzi no, mentre leggevo non mi sono chiesta di chi parlasse, non mi sono chiesta da cosa venisse fuori e di quale situazione trattasse. Ho solo deciso di leggere senza contestualizzare, estraniarla ed estraniarmi, basandomi solo sul fatto che ti conosco un pò e che le cose importanti da sapere fossero quelle che riguardassero il tuo modo di vedere e di pensare.
E il risultato è che quando sono arrivata ai capelli rossi di Perla ho sostituito il suo nome con il tuo, verso la fine l'immagine che avevo non era quella di una moglie, o quella di una madre; l'immagine che nella testa si era impressa era quella di una donna, d'indefinita età, che ad un certo punto della sua vita comincia a chiedersi cosa realmente si è ritrovata a provare nel corso degli anni passati insieme a qualcuno, qualcuno che è un mondo a parte, qualcuno che è sempre un pò fuori, è sempre un pò lontano dal resto, qualcuno che è...totalmente un'altra cosa rispetto all'amore a cui tutti sono abituati. Ovviamente sto dando per scontata l'impossibile situazione in cui all'amore ci si possa abituare come ad una qualsiasi cosa normale.
E questa donna d'indefinita età ha un pò il viso di chiunque tu voglia immaginare, sai che non sei tu, sai che non è nessuno che tu conosci, ma in un modo alquanto strano la senti più vicina di chiunque altro, forse anche più di te stessa. Perchè lei è quello che vorresti essere..e non parlo del carattere, non parlo delle tette o della possibilità di vivere con una celebrità che ami. Parlo del modo in cui si ritrova ad amare platonicamente un'immagine stampata su un giornale non esattamente di così certa affidabilità purtroppo. Parlo del modo in cui i capelli rossi potrebbero essere i tuoi o i miei o di qualsiasi altra persona e di come si adattino perfettamente a quel marchio di cui scrivi.
Parlo della facilità con cui dimentichi di chi stai parlando e diventa tutto così probabile e vicino, nonostante ci siano enormi distanze incolmabili da superare, anche solo parlando di chilometri effettivi.
Il bello di leggerti è esattamente questo, sai esattamente quanto sia difficile per me leggere delle fanfiction, non riesco ad entrare bene nel personaggio, non riesco ad immaginare una realtà diversa in cui quello specifico personaggio fa qualcosa di reale con qualcuno di reale in un modo assolutamente irreale. Per me creare un mondo attorno a quello che già esiste e che adoro in maniera anche abbastanza ossessiva non è così facile come può esserlo per altri.
Sono troppo innamorata di tutto quello che sono e nel modo in cui lo sono che non riesco a farli allontanare più di tanto da questa concezione che ho di loro, e sai meglio di me quanto le persone possano toppare alla grande scrivendo roba che non potrebbe esistere ne adesso ne mai. Perchè davvero certe volte le persone di cui leggi non sembrano nemmeno lontanamente quelle che vagamente conosci.
TU NO! tu queste cose non le fai, tu non toppi e nemmeno tenti di rattoppare pezzi di storia inventando roba improbabile. Perchè sono riuscita sempre a leggerti con una semplicità e spontaneità imbarazzanti? Perchè quello che leggo è reale, potrei scambiarlo per un'originale introspettiva, potrebbe parlare di qualsiasi cosa. Potresti essere tu, ma anche la mia vicina di casa o il tipo gay che gestisce il negozio sotto casa, potrebbe parlare anche di una qualunque adolescente presa con la solita prima cotta che ti sembra il grande amore della tua vita.
E qui è ancora diversa la cosa, ancora più intima. Qui non parliamo di una qualsiasi persona, io qui rivedo te e non in piccola parte. Ti ci vedo nei colori, nelle sensazioni e anche nel modo di parlare di quell'uomo che magari non è nemmeno l'uomo di cui parla Perla; quando ho finito di leggerla ti ho chiesto di chi stessi parlando perchè nonostante fosse scritto a caratteri cubitali dovevo essere sicura che non parlasse direttamente di te.
L'amore platonico che proviamo verso gli altri a volte supera la soglia del platonico e diventa una sensazione più viva di quanto ci si possa aspettare e qui hai superato quella soglia giuns!
Sei riuscita a metterti nei panni della donna che non sei mai riuscita a sopportare o ad accettare, quella che hai sempre pensato lontana a farsi i propri comodi annegando nel lusso di una vita di cui non ha i meriti minimamente.
Sei riuscita a renderla umana anche per me.
Sei riuscita a renderla te.
Questa cosa è infinitamente sorprendente e io non potevo non scriverti nulla, stare zitta lasciando passare anche questa volta.
No.
Sei stata grande e dovevo dirtelo.

Tante coccole giuns!
Torno a devastarmi la testa e gli occhi!
Lis
Recensione alla storia It takes a fool to remain sane - 24/01/14, ore 20:03
Capitolo 1: It takes a fool to remain sane
Ciao Giuns, non passo di qui da un casino e mi dispiace. Non ti sto ad elencare le motivazioni per cui non sono più riuscita a leggere qualcosa di tuo o perchè in generale vanno in giro cartelli con la mia faccia da ricercata, ti dirò solamente che mi dispiace, veramente.
Però in un certo senso non ho smesso di seguirti, vedevo che pubblicavi e mi facevo salire la febbre ogni volta che leggevo di un tuo aggiornamento, semplicemente perchè so che nemmeno in un'altra vita riuscirò a recuperare tutto; ma, probabilmente, se mi ci metto prima o poi a qualcosa riuscirò ad arrivare.
Comunque, avevo letto che avevi pubblicato una roba di questo tipo e avevo anche letto i commenti in generale riguardo alla parola "slash". Non mi ha sorpresa tantissimo, forse perché ti conosco almeno un pò e sapevo di potermi aspettare qualcosa che fosse completamente diverso da quello che la gente immaginava di trovare in una storia con un avvertimento del genere e in questa sezione. Credevo che avresti affrontato il tema in maniera totalmente diversa, parlando di quelle sensazioni più distruttive, di quel tipo di abbandono che non ha niente di romantico ma che è più disperazione che altro. Sapevo che avrei trovato un confronto di pensieri e non di parole, più silenzi carichi che frasi vuote e ridondanti. In un certo senso avevo già letto senza realmente leggere perchè immaginavo te davanti al computer, con le lacrime fino al collo, a scrivere di un senso di vuoto e appartenenza che hai sempre capito benissimo.
E ora che ho letto tutto mi rendo conto che ho immaginato solo una piccola parte di quello che avresti potuto tirare fuori.
Non è poi tanto diverso da quello che scrivi in generale e quell'etichetta non la rende meno intensa, meno sopportabile, meno in generale. Probabilmente nemmeno c'era bisogno di scriverlo che fosse slash, probabilmente se l'avessi lasciata lì senza definizione questa roba sarebbe finita anche nella testa di chi si tiene lontano da questo tipo di cose.
Alla fine hai solo analizzato più in profondità un rapporto che sa di indefinito già in partenza, nessuno può immaginare quanto le radici di un'amicizia si spingano in fondo, nessuno può immaginare quanto ci sia di non detto, quanto le dimostrazioni di forza e prepotenza possano essere altrettanto forti ed importanti quanto qualsiasi altro genere di sentimento melenso.
Anzi forse è proprio questo tipo di cose che rende la situazione ancora più greve e d'impatto.
Quindi nulla giuns..mi mancavi e mi è piaciuta un casino.
Lis
Ps: devo rifarci l'abitudine
Recensione alla storia Would you save my soul? - 16/05/13, ore 20:01
Capitolo 10: Giorno 8 (parte prima)
Zanzanzan! E ora? ho un attimino la schiena a pezzi e una sete assurda e anche il culo piatto ora che ci penso. Sono al decimo capitolo e il limite che mi ero concessa è stato mantenuto saldamente. Ora se riesco ad andare ancora un pò avanti lo faccio altrimenti mi prendo una bella pausa e ricomincio più tardi quando avrò la schiena meno tesa e una testa più riposata. Magari anche degli occhi nuovi. I tizi si sono calmati, ora ci sono solo dei bambini che giocano per strada e dei cani che abbaiano come matti. Stavo pensando che domani è venerdì e che potrò dormire bellamente fino a tardi, anche se con la schiena in queste condizioni non riesco più a fare molto e quindi spero che sia bel tempo almeno me ne vado allo stadio dei marmi a leggere qualcosa e a muovermi un pochino, anche a far finta di muovermi un pochino. Ne ho bisogno, mi sento una reclusa altrimenti. Alla faccia di tutti quelli che mi hanno detto che dovevo stare a riposo eh? Eh va beh..
Poi ogni occasione è buona per fare due foto, quindi..quindi nulla parliamo del tuo capitolo che è meglio.
E poi un giorno Laverne divenne collaborativa, o meglio un giorno l'evidenza prese il posto della paura e del tentativo di frenare gli istinti e tutto assunse un nuovo senso. Anche il rischio ha il suo perchè.
La domanda è: cosa spinge Laverne a cedere?
Io di risposte ne ho molte ma in realtà ne è solo una, la disperazione di vedere due che si cercano in un modo così evidente, evidente solo per i pochi eletti, e soprattutto che hanno bisogno dell'altro nemmeno fossero ossigeno. Anzi in realtà non sono affatto ossigeno, sono più una specie di tossina che se li mangia e se li passa tra i denti fino a quando di loro rimane davvero poco, fino a quando non si ritrovano senza energie.
E Allora capisci che darli per persi da soli è più rischioso di che darli persi insieme, e allora li unisci per forza di cause e lasci che la miccia faccia esplodere tutto il marchingegno che hai costruito inconsapevolmente.
Provo ad andare avanti, altrimenti tante coccole e a prestissimo..
Lis
Recensione alla storia Would you save my soul? - 16/05/13, ore 19:46
Capitolo 9: Giorno 7 (parte seconda)
E io qui volevo le note d'autore, semplicemente per dimostrare a tutti quanto ti fai male scrivendo certe cose.
PErò..devo interrompermi un attimo perchè devo renderti partecipe di quello che sta accadendo a pochi metri dalla mia finestra. Si sentono voci, dietro alla finestra della vicina guardona, non si capiscono benissimo per ora. Poi apre la finestra e... ti giuro che quando quella finestra si apre il vicinato corre tutto sotto il balcone solo per ascoltarli. Vedo già la metà dei vicini affacciati che tentano di nascondere la curiosità facendo finta di stendere i panni o di richiamare il figlio che sta giocando a pallone sotto. Mi fanno morire dal ridere, lui è tipo il tipico romanaccio doc con tanto di panza e capello roscio e urla da fare schifo, ha tipo un vocione che non ha bisogno nemmeno del megafono. Ti giuro che lo si sente anche dalle scalette in fondo alla via. E lei invece ha una voce così stridula che quasi corri in cucina a salvare i bicchieri per paura che si rompono. L'altra sera c'era la partita della roma e dovevi sentirli, lui che dava della scimmia alla moglie perchè l'arbitro aveva dato un fallo e poi espulso totti. Anche se il meglio lo ha dato quando quelli della Roma hanno fischiato a Balotelli, in un certo senso ho visto la partita grazie a lui..potevo morire in quell'istante. Ero piegata in due dal ridere e non so come ho fatto a reprimere l'istinto di affacciarmi alla finestra e mettermi a guardare anch'io. I bambini sotto casa non si sono contenuti, ridevano a crepapelle e si sentivano solo loro e lui qualche piano più su.
E' stato fantastico. Ora hanno smesso, magari si sono stancati o forse hanno solo chiuso la finestra, anche se mi sembra impossibile data l'ora. Fa un caldo tremendo in quella casa perchè ci sbatte sempre il sole.
Va beh..dovevo renderti partecipe di questo delirio per forza.
ORa passiamo ad altro.
Quando guardavo Scrubs c'erano quelle due persone che sapevo che non avrei mai dimenticato. Una è quella stronza della ragazza di Turk, che poi porella non è stronza solo..boh non la sopportavo troppo, non mi piaceva molto il suo picco saccente. L'altra invece è Laverne, la tua Laverne. Cioè non tua tua, però si..lei. Era così vera, così spontanea. Una di quelle che t'ispira fiducia dal primo giorno e che nonostante vorresti prenderla a schiaffi ventiquattrore su ventiquattro è l'unica persona che vorresti di fianco nei momenti più strani. Quelli in cui sai che le persone che ti conoscono meglio non potrebbero capirti e in cui uno sconosciuto sa dirti sempre qualcosa di giusto in maniera fredda e dannatamente onesta.
E la verità è una buona doccia fredda, a volte. E questa è la prima doccia fredda per Slash e Mia e dato il tono che usano entrambi deve averli toccati indelebilmente.
Quanti avverbi.
Lis
Recensione alla storia Would you save my soul? - 16/05/13, ore 19:31
Capitolo 8: Giorno 7 (parte prima)
Eri da meeeeeeeeee..eri da me vero? Sembra ieri. Va beh non ho parole.
Cooooomunque. Quando si parla di chiodi fissi eh? Slash ne ha di costanti e devo dire che non si smentisce mai. E secondo me a forza di copulare prima o poi gli cade, e calcola che sarà anche e soprattutto per colpa tua che non gli dai tregua. Ti sembra normale che quel maschio si torturi il peperone ogni santo momento della giornata perchè una dottoressa non gliela dà? Che poi da quando dico queste cose? E perchè mi scandalizzo tanto?? Lo so io perchè..perchè mi sta enormemente sui gioielli Wilson. E mi sto sui fondelli anch'io perchè quello non ci sta con la testa, in tutto quel tempo di dipendenza e astinenza e reclusione forzata io non so nemmeno come abbia fatto a resistere a lungo in quella gabbia. So che non è poi tanto una gabbia, ma per una persona così scontrosa, così astiosa e così bisognosa di contatti tanto da rovinarli tutti per il carattere che la droga lo ha portato ad assumere. Quindi da un lato mi viene anche da dire, poverino. Ma poi mi ci picchio su perchè non devo dirle certe cose..la colpa è dell'inizio, del mezzo e della fine che gli ha fatto fare quella merda nel sangue e nel cervello, perchè poi chi lo sa di cosa era realmente dipendente? Solo tu. E allora Mi viene anche da pensare che per fortuna c'era Slash che ha il cervello annebbiato dal desiderio e non dalla violenza o dal bisogno vero e proprio. Wilson deve svuotarsi, slash invece deve riempirsi, ed è una cosa ben diversa. Sottile differenza ma c'è.
Non posso nemmeno giustificare Slash, cioè più o meno sono sulla stessa barca ma..poi lo vedi? Fa il paladino e la difende, se non fosse che non porta le mutande direi che ce lo vedrei bene con gli slip sui pantaloni di pelle e un mantello legato al collo. Ma poi ci ripenso perchè Slash versione Gay proprio non riesco a sopportarlo. Cioè è impossibile.
E quindi Mia che si getta fra le braccia di Slash fregandosene del fatto che quel porello si sente un pezzo di carta nel sentire il suo cervello paragonarlo a quell'altro imbecille di Wilson. E a me dispiace ma in un certo senso serve...a fargli capire un pò di più quanto sia importante averla vicina nel modo giusto.
E niente..vado avanti.
Lis