Recensioni di shilyss

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Through the good times and through the bad (I'll be standing there by you) - 02/06/20, ore 13:52
Capitolo 1: Through the good time and through the bad (I'll be standing there by you)
Cara Dakota!
Potevo non passare su questa shot? Ovviamente no, anche perché hai ragione, Nic e Conrad sono bellissimi. Una cosa molto bella della storia è che si sente la tua impronta e il tuo stile, esplicato nella scelta di raccontare per tappe che si ripetono un rapporto e i suoi vari momenti. È una soluzione tipicamente tua che amo sempre ritrovare e che spalmandosi su temi sempre diversi non risulta mai ripetitiva, perché ha un tema che è originale ogni volta. L’altro elemento proprio del fandom Resident è che l’ospedale è quasi un personaggio a sé stante. È un luogo dove svaniscono le regole comuni, una sorta di trincea tra vita e morte, come dovrebbe essere un ospedale, certo, ma anche tra ragione e sentimento, tra etica e guadagno.

I personaggi che lavorano al Chastain non sono immuni dalla sua aura, quasi fosse stato costruito su un cimitero indiano, come il ben noto hotel di Shining. L’amore tra Nic e Conrad è fatto di dolcezza, di passione (verso se stessi e verso il lavoro svolto), di una perdita dolorosissima che sconvolge entrambi e, soprattutto, di un progetto di vita comune che alla fine viene coronato. Ed è dolcissimo come scegli i momenti; il caffè iniziale, la stanza dei medicinali dopo una rottura, la televisione accesa per raccontare una gravidanza che viene accolta con gioia nonostante la sua imprevedibilità, la stessa che porterà via il sogno di una famiglia e poi quel diventare marito e moglie sintetizzato dalla proposta. E io adoro quando gli uomini si tengono in tasca un anello in attesa del momento giusto per chiedere alla propria donna di sposarli, lo trovo romanticissimo. Le tue introspezioni sono sempre interessanti da leggere e ben fatte e qui non ti sei smentita: penso a Conrad quando riflette sugli errori che i suoi colleghi nascondono, al pensiero sempre fisso dei pazienti e come in tutto questo si inserisca Nic, ragazza che lui frequenta eticamente di nascosto. Ogni parte della shot ha un ritmo che si sposa perfettamente con quanto raccontato, coinvolgendo chi legge nella lettura. Come sempre, bravissima. **
Shilyss
Recensione alla storia Non per un dio ma nemmeno per gioco - 03/04/20, ore 11:30
Capitolo 1: Non per un dio ma nemmeno per gioco
Cara Dakota!
Mi ero messa in pari con le tue storie recenti e adesso ho di nuovo una piccola scorta da leggere! Anzitutto, ho amato che tu abbia scelto per questa shot la canzone di De André perché “Non al denaro, non all’amore né al cielo” è il mio album preferito insieme a “storia di un impiegato.” Anche per quanto concerne il tema trovo sia d’attualità; Bell si è adattato al sistema smarrendo quella passione “da trincea” che caratterizza ancora Conrad.

A farlo a mio parere è stata sia la maggiore età che ha spento l’entusiasmo, stritolando Randolph nelle maglie della burocrazia soprattutto in un sistema controverso come quello statunitense, dove la medicina è un business, sia il carattere più mansueto rispetto al giovane medico. A questo proposito mi vengono in mente certe scene di un altro telefilm dove si evidenzia la necessità di pagare gli ospedali, Shameless, ma non divaghiamo. Uno dei punti che dal punto di vista introspettivo hai colto con più forza riguarda le critiche che vengono mosse a Bell: ci rimane male non per la critica in sé, ma perché toccano effettivamente un punto debole. La maldicenza sfiora la verità e, così facendo, Bell si sente smascherato e in colpa per qualcosa che lui sa essere vera, a dispetto di una passione giovanile che c’era.

Ho apprezzato che tu abbia ripreso i dialoghi con Kit e, più in generale, che abbia voluto affrontare il tema di una professione che è una vocazione, ma che è legata, come dice anche la canzone di Faber, alla necessità di un guadagno molto più nella nostra epoca contemporanea che in passato, dove ad avere accesso agli studi di medicina erano persone comunque in grado di permettersi costosi studi e quindi di fame non sarebbero morti mai. Allo stesso modo, ritrovare il tuo stile pulito, elegante e coinvolgente è stato un enorme piacere. Un abbraccio e a presto,
Shilyss
Recensione alla storia Doctors are the worst patients - 16/01/20, ore 16:09
Capitolo 1: Doctors are the worst patients
Ma ciao Dakota!

Mi era sfuggita – me tapina – questa storia sul fandom, ero certa di avertele recensite tutte. Rimediamo. La febbre di Conrad è l’occasione per un viaggio introspettivo nel personaggio e per toccare molti temi che non avevi affrontato negli altri lavori su di lui (per ragioni di economia della trama), come il rapporto con Nic, che qui viene sviscerato anche alla luce della perdita del bambino e di una convivenza che proprio in quanto momento profondamente fondante nella vita di una coppia necessitava di pause, riflessioni e ragionamenti. Qui hai inserito anche la sindrome da stress post-traumatico che mi piace perché non è stata sviscerata, nel senso: Nic sa benissimo a cosa si riferisca Conrad quando lui crede che siano sotto la mira di un cecchino, ma non chiede e non indaga anche se, ovviamente, vorrebbe sapere, anche solo per lenire le sofferenze psicologiche del suo amato.

Concordo sul fatto che sia un paziente tremendo proprio perché è un dottore. Nic ha la giusta pazienza e decisione per costringerlo almeno per tre giorni a letto e al riposo, ma da ogni riga traspare quanto sia difficile sia perché Conrad è un dottore e sottovaluta proprio per questo i propri mali, sia per il naturale bisogno del personaggio di recarsi in ospedale a fare ciò che fa meglio. Il collegamento con l’ambito lavorativo non viene mai meno – del resto Nic stessa è un’infermiera – e viene ribadito dalla telefonata di Devon, ma forse la parte più profonda della shot è quell’ammissione faticosa e dolorosa di Conrad – lui è se stesso solo quando ricopre in ospedale la sua funzione di medico e salva vite: ecco ciò che lo definisce. Non manca, a proposito di Devon, l’aspetto brotp della coppia. Sappiamo bene che Conrad non lo ammetterà mai, ma è felice che Devon sia diventato un medico dotato di senso critico e assertivo proprio come lui. In una riga hai saputo spiegare benissimo il rapporto discente/insegnante, questa cosa l’ho adorata. Un’altra bellissima storia, mia cara Dakota. Mi stai viziando proprio bene ** e lascia che ti dica anche un’altra cosa: per ogni fandom stai sviluppando una voce coerente dai personaggi che non risulta mai simile all’altra. Un abbraccio e a presto,

Shilyss ^^
Recensione alla storia How to save a life. - 23/12/19, ore 20:41
Capitolo 1: How to save a life
Cara Dakota,
è una bellissima otp ed è bello vedere come a ogni storia tu la stia sviscerando e raccontando con delle introspezioni pazzesche. Partiamo da Devon, il cucciolo che diventa adulto se mi perdoni la metafora e che si trova a dover affrontare il primo giorno del suo percorso senza il suo mentore rivelatosi prima avversario e poi fratello, amico. Certo, come ben sappiamo Conrad non è un personaggio facile e anche la dignità con cui se ne va dall’ospedale lo racconta molto bene. A tal proposito ho apprezzato molto il paragone con figure classiche della res publica, perché rendono bene la dignità e soprattutto il senso dell’onore che nel Chastain mancano perché il benessere del paziente è messo costantemente in secondo piano dal profitto. Il bello della brotp è che ormai entrambi lo sanno, di questo legame che si è sviluppato col tempo, ma che non se lo dicono apertamente, continuando a utilizzare un codice tutto loro. Ecco perché, a mio parere, Conrad risponde sempre “alla Conrad” a Devon, intimandogli di non chiamarlo o mettendolo in guardia anche quando, come giustamente sottolinei, il più giovane vuole solamente consolarlo, o meglio, dargli il suo supporto.

Senso del dovere, morale, abnegazione e il non rispetto di regole considerate vessatorie sono gli elementi che maggiormente caratterizzano questa serie TV e tu li hai riportati tutti sfruttando una telefonata che dice più di quanto non sembri dire: per esempio, Conrad sa bene che aiutare gli altri facendo il medico è il suo destino e il suo scopo e Devon gli ricorda come i suoi pazienti lo cerchino. Ecco, è un dettaglio, questo, che ho proprio apprezzato e che si riferisce a quella connessione tra i due personaggi che hai saputo ricreare così bene, assieme ai frammenti del passato condiviso che spiegano e ricordano al lettore quelli che sono stati i momenti salienti di un rapporto che non è mai stato semplice, ma sicuramente è sempre stato intenso. Ti faccio tantissimi complimenti anche questa volta <3 e… Buon Natale!
Shilyss ^^