Recensioni di shilyss

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Can you build my house with pieces? - 22/05/19, ore 11:56
Capitolo 3: Venom on my tongue, dependent at times
Ma ciao fumomiele! ^^
Adoro questa piccola long e sono d’accordissimo sul ruolo marginale di Adam, ma soprattutto ho apprezzato tanto, ma davvero tanto, il modo con cui hai spiegato in una riga il senso di Saw e del piano di John. Amanda è spettacolare nella sua fragilità; è una che va a caccia di prede/vittime/persone dalla vita priva di senso e cosa fa? Cede, andando a letto con uno di loro, pensando di poter fare una vita normale. La scena di lei che se ne va nella fredda alba mattutina è bella e intensa, moltissimo, così come il momento in cui gli lascia il numero e il nome credendo di non essere ricordata – ci ho visto una grande fragilità in questo dettaglio, ma anche la volontà di far sì che tutto possa, in qualche modo, essere quasi normale e perfetto, come nelle commedie d’amore, quando lui chiama lei e, ovviamente, ricorda il suo nome.

Temevo e temo tutt’ora la reazione di John: Amanda è stata mandata via e sembra che le cose siano finite qui, ma davvero la vittima designata potrà avere vita libera? La scusa di Amanda reggerà abbastanza? Che poi non è tanto l’aver risparmiato Adam il problema, ma la menzogna che porta al tradimento della fiducia. Insomma, l’introspezione nelle tue storie si mescola sempre con l’horror e il risultato mi affascina sempre moltissimo **.

Inoltre, mi è piaciuta moltissimo l’analisi di Amanda che, nel risparmiare Adam per una leggera infatuazione o perché colpita dal suo voyeuristico hobby ha comunque valutato che il gioco e la trappola non sarebbero stati sbilanciati dalla sua assenza. Insomma, la sua presenza era una variabile che era possibile escludere, ma ora che lo scrivo mi chiedo se anche negli altri capitoli questa tesi verrà portata avanti. Questo per dirti che mi aspetto davvero di tutto dal proseguo della storia e che la long mi sta prendendo moltissimo! Lo stile, lo sai, lo adoro particolarmente. È tuo pur mantenendo la sua originalità nelle tematiche (ma quante volte te la sto dicendo ‘sta cosa?) Insomma, un bacio e tanti tanti COMPLIMENTI <3
Shilyss la meno Assonnata – ma va avanti a caffeina…
Recensione alla storia Can you build my house with pieces? - 14/05/19, ore 15:23
Capitolo 2: The moment is medical
Carissima fumomiele!
Mi è piaciuto proprio tanto questo capitolo. È stato un vortice introspettivo potente e hai descritto benissimo non solo Amanda, ma anche la filosofia dietro Saw e l’intento nascosto dietro le trappole. Lungi da me giustificare il dottore, ma la tua conoscenza del fandom passa anche per il modo immediato e semplice con cui hai svelato la ragione delle trappole e il loro fine educativo che su Amanda ha avuto il suo effetto, tanto da darle una seconda possibilità pagata a carissimo prezzo, ma pagata, questo è indubbio.

Nonostante Adam sia stato prescelto, Amanda sceglie di correre il rischio condannando al gioco un’altra persona e questo passaggio emotivo è reso benissimo, così come la scena centrale in cui Amanda decide di risparmiare Adam osservandolo, esaminando con cura prima il luogo dove vive e poi lui. Che bel parallelismo che si crea, col fotografo che viene spiato! Quest’ultimo personaggio non è privo di una nota inquietante. Che strano, questo voyeurista che fotografa sempre gli altri, ma in casa non ha nemmeno un suo ritratto. La scena della festa e quella d’amore sono intrise di una disperazione che sottolinea l’escalation introspettiva che hai concesso ai tuoi personaggi e trovo tu abbia fatto benissimo a stravolgere un po’ l’andamento del canone, perché in fondo scrivere fanfiction è proprio questo, chiederci “cosa sarebbe successo se.” E così questo cedimento ha in sé qualcosa di splendido, soprattutto perché Amanda si presenta per ciò che è in virtù di un ragionamento che denota il salto qualitativo fatto dalla sua percezione di sé.

Oltre a non avere più bisogno di droghe per apprezzare la vita, sa che se Adam l’ha notata è per lei stessa e non per come potrebbe apparire se sistemata per un appuntamento (che poi vanno in un locale underground rock, quindi non doveva neanche sembrare una modella). Insomma, questa storia mi sta catturando, tanto che nonostante tu abbia postato una serie di altre cose che, lo so, sono tutte meravigliose **, non ho potuto resistere all’impulso di tornare qui. Bello anche il presente e l’uso della seconda persona: è un espediente che sai usare benissimo senza far stancare il lettore. Il flusso di coscienza di Amanda, inoltre, risulta ancora più accattivante in virtù dello stile che utilizzi e del lessico: crei bellissime immagini in un mix di eleganza ed espressività, tale che è sempre un piacere leggerti! :*
Un caro saluto e alla prossima **
Shilyss
Recensione alla storia Can you build my house with pieces? - 05/05/19, ore 18:08
Capitolo 1: I'm just a chemical
Carissima fumomiele!
Qui piove, fa freddo ed è maggembre: come impiegare meglio il pomeriggio che leggendo una tua bella storia horrror? ^^

Sei sempre prolifica e bravissima e questa piccola long mi incuriosiva già da diverso tempo. Non faccio da tempo un rewatch di Saw, ma ricordo abbastanza bene la saga e ho trovato molto interessante il punto di vista di Amanda. Oltre che fluido e ben scritto – ma questa non è una novità – c’è una caratterizzazione di Amanda che è veramente ben fatta. Appare come un personaggio reale, fragile eppure forte, sebbene succube del carisma di John, torturatore e profeta, dato che le sue trappole hanno un presunto fine educativo. Amanda deve mentire alla sua prossima vittima, che è stata ritenuta indegna e bisognosa della prova, ma hai reso bene anche quest’ultima. Agli occhi della protagonista appare come una brava persona e questa normalità spiazzante è proprio l’elemento più terribile di tutti.

I film dell’orrore più spaventosi, dal mio punto di vista, sono proprio quelli in cui è il vicino di casa il pazzo furioso omicida, anziché il mostro terribile e sovrannaturale perché, semplicemente, è più facile credere all’esistenza dei primi che dei secondi. Perché il male si può nascondere non in fondo a una casetta nel bosco, su un libro scritto col sangue (citazione banale, ma obbligatoria ^^), bensì nella vita di tutti i giorni. Amanda è il vile esecutore della vendetta/punizione di John e sa già che proverà sensi di colpa laceranti, però agirà ugualmente e anche questo è un elemento importantissimo della sua caratterizzazione. A fronte di questi aspetti c’è anche la questione relativa alla scena della fotografia. Amanda accetta di essere fotografata dalla sua futura vittima voyeurista. Mi chiedo – non ho visto la scena tagliata – se sia stata una buona idea, quella di farsi immortalare e se proprio questo indizio non porti a una risoluzione. Insomma, mi hai fatto venire voglia di rivedere Saw e di recuperare anche il cortometraggio – quello sì, mi era sfuggito.

Seguirò con molto interesse anche questo tuo progetto e mi complimento anche per lo stile pulitissimo e chiaro, totalmente privo di qualsivoglia refuso! Bravissima ^^
Un caro saluto e a presto,
Shilyss