Recensioni di Mary Black

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Tirami via dall’abisso - 19/04/24, ore 09:55
Capitolo 1: Tirami via dall’abisso
Ciao, tesoro!
Eccomi a recensire questa storia meravigliosa (che per altro avevo già letto!), per l'iniziativa "Tre recensioni e un dado"!
Che cosa dire se non che l'ho amata e che mi ha anche fatto molto male? Male perché io finisco sempre inesorabilmente attratta da uomini come Blaise, e mi ha davvero impressionata la precisione e l'abilità con cui hai descritto un modo di essere così solitario e cinico e chiuso in se stesso, così lontano da quella che potremmo definire normalità. Ne hai delineato un quadro chirurgico e spietato, in cui ho potuto ritrovare esperienze e sensazioni che ho sperimentato sulla mia pelle - e qualche volta sono stata Theo e ho tirato qualcuno fuori dall'abisso, ma qualche volta sono stata Daphne o Pansy, e il ricordo è ancora amaro come veleno.
Il tuo stile poi è qualcosa di unico. Mi è piaciuto il taglio quasi filosofico che ha in certi punti il racconto, il registro linguistico più elevato del solito e le frasi taglienti, lapidarie, che scavano fino all'osso.
I personaggi sono tutti unici e delineati alla perfezione. Theodore così misterioso, imperscrutabile, ma capace di esporsi con veramente solo una manciata di parole - salvifiche o di condanna è tutto da vedere. Pansy una ragazzina, ma che sa che cosa vuole molto più di Blaise. Daphne splendida, la mia preferita - che non si accontenta di un compromesso neanche se implica il matrimonio, che vuole di più, di più, vuole tutto, anche e soprattutto quelle illusioni che Blaise disprezza tanto.
E Blaise. Ah, Blaise non può che ferirti col suo modo di fare, colpa di una madre che l'ha cresciuto per essere infrangibile e che l'ha (quasi) condannato all'infelicità. Che però cede davanti a quel "ti mancherei".
Sono impazzita. Voglio altre storie con questi personaggi. Le esigo.
A presto!

Un bacio,
Mary
Recensione alla storia Anima Nuda - 19/04/24, ore 09:13
Capitolo 1: Cuore e mente insieme
Ciao, cara!
Era un po' che volevo iniziare a leggere questa storia e ho deciso di approfittare dell'iniziativa "Tre recensioni e un dado" per trovare un po' di tempo per farlo (cosa che ultimamente scarseggia!).
Parto col dirti che di questa storia mi ha incuriosito prima di tutto il titolo: lo trovo davvero molto bello ed evocativo, e mi ha intrigato fin da subito. Non sono una grande fan della coppia Scorpius/Albus, però ero comunque curiosa e devo dire che dopo aver letto questo primo capitolo ne voglio decisamente sapere di più!
Il mio preferito tra i due è - prevedibilmente - Scorpius: mi sembra sensibile e dolce, sveglio e intelligente. Gli perdonerò persino di aver lasciato Rose se Rose andrà a finire con James... visto che sto fantasticando sul fatto che magari il cattivo sangue che scorre tra di loro sia avvelenato dalla gelosia di James che in realtà vorrebbe la cugina! Ma sto divagando.
Mi piace tantissimo anche il taglio del rapporto che hai dato ai due fratelli: James che sottovaluta e un po' snobba Albus mi fa impazzire, è uno di quegli aspetti che leggo proprio volentieri nelle ff sulla NG. Anche che Scorpius sia così protettivo in tal senso verso Albus mi piace particolarmente.
Su Albus, invece, non so bene cosa dire, un capitolo è troppo poco per farmene un'idea chiara. Mi sembra già cervellotico, però, ho idea che il suo problema futuro sarà il pensare troppo. 
Un altro aspetto che ho apprezzato tanto è il fatto che al momento l'attrazione tra i due sia insospettabile. Oddio, stanno sempre insieme e si sfiorano quando parlano, il che la dice lunga, ma per ora sembrano solo due amici molto affiatati... non vedo l'ora di sapere come si evolverà in senso romantico!
Continuerò sicuramente con la lettura. A presto!

Un bacio,
Mary
Recensione alla storia Davanti allo specchio - 10/12/23, ore 15:30
Capitolo 1: Davanti allo specchio
Ciao, cara!
Eccomi qui per lasciarti la recensione che hai vinto classificandoti al primo posto nella All Together Challenge!
Sono stata molto contenta che tu mi abbia proposto questa storia. Normalmente Narcissa (e in generale tutta la Old Generation, ad eccezione di Sirius) non attira troppo la mia attenzione, ma, sapendo che a te piace molto come personaggio, ammetto che ero curiosa di leggere qualcosa di tuo su di lei. E sono rimasta molto, molto soddisfatta.
L'introspezione che hai fatto di Narcissa è, a mio parere, perfetta: figlia obbediente, moglie impeccabile, madre devota. Convinta che per essere perfetti sia necessario anche essere vuoti (questo concetto mi ha messo i brividi, l'ho trovato incredibilmente azzeccato!). E poi il crollo, la caduta, niente può scuotere di più una madre che un figlio in pericolo, ed è mentre mente guardando la morte (Voldemort) negli occhi che si sente di nuovo viva, e umana.
Mi è piaciuta particolarmente la parte centrale, con quelle parentesi che sembrano racchiudere, oltre che la verità, i pensieri con cui lei fa fatica a riconciliarsi ("Bellatrix no, Andromeda quasi. Lucius sì, Draco quasi. COme fenice sì, come donna quasi"). Sono impazzita per tutti questi parallelismi, li ho trovati davvero ispirati.
Un altro aspetto che mi ha sorpreso è che sei andata oltre. Normalmente nelle storie su Narcissa la si vede descritta o come algida, perfetta e convinta, o come insoddisfatta della propria vita ma anche troppo "debole" (o forse semplicemente abitudinaria) per cambiarla. Nella tua, invece, Narcissa pensa che è stata perfetta e non vuole esserlo più. Un bel colpo di scena! Ho adorato il modo in cui reagisce allo sbigottimento di Lucius (la cui prima preoccupazione non è perdere lei, ma "che cosa dirà adesso la gente"), scoppiando a ridere, una risata scomposta, poco elegante, non da lei, ma che proprio per questo le piace e non le sembra affatto sbagliata. Mi è piaciuto questo desiderio di reinventarsi, anche se ha perso quarantadue anni ("quarantadue anni di sfortuna", che bella immagine!), e il finale, così aperto e carico di significati, con lei che conta e si mette a gridare. Una valvola di sfogo, un nuovo inizio, ma anche un urlo di rabbia che sa un po' di disperazione per ciò che ha perso e non può più tornare. 
Questa storia mi è davvero piaciuta un sacco. Anche lo stile che hai scelto l'ho trovato perfetto, semplice ma piuttosto tagliente. Diretto, senza fronzoli, arriva al lettore senza filtri e senza sconti. Non vedo l'ora di leggere altro di tuo su di lei e, perché no, anche sulle altre sorelle Black!
A presto!

Un bacio,
Mary
 
Recensione alla storia L'ultima fiala di Amortentia - 29/11/23, ore 18:06
Capitolo 1: L'ultima fiala di Amortentia
Ciao, cara!
Ti lascio qua il commento che ho scritto per la All Together Challenge!
​Questa storia è decisamente la mia preferita. L’ho trovata splendida, in ogni parola ben studiata, nella struttura circolare, nel titolo (che ho trovato perfetto e molto, molto incisivo, quasi fatalista!), persino nella forma e nell’impaginazione.
L’aspetto che ho apprezzato di più è come l’autrice ha scelto di rendere gli effetti dell’Amortentia, che rende Tom letteralmente un arrendevole burattino nelle mani di Merope, disponibile a fare l’amore con lei, a bere il suo vino incantato, a chiamarla “mia cara”, ma non a guardarla, non a pronunciare il suo nome. Mi è piaciuto come all’inizio Merope sia soddisfatta, ma smetta di esserlo in fretta – il fatto che lui non la guardi se non con quegli occhi vuoti che non la vedono davvero inizia a essere snervante, a tormentarla, a torturarla, fino a non lasciare niente del compiacimento e della felicità iniziale. Non è forse nella natura di tutte le donne innamorate volere sempre di più? Lo è, ma quel di più Merope non lo può avere, anche se si convince del contrario, anche se pensa che Tom non possa non aver sentito la sua stessa passione, che tutti quei “giorni stesi sudati sul letto, abbracciati, incastrati, mentre esistevate l’uno per l’altra e tutti gli altri – nessun altro – fuori” (una delle mie frasi preferite in assoluto dell’intero testo!) non possano non contare niente.
Ovviamente Tom – come molto spesso fanno gli uomini – la delude, prova solo orrore per essere stato ingannato (diciamolo, in questo caso a ragione), orrore e raccapriccio, e Merope si trova a rimpiangere che lui ora la guardi davvero.
Un altro spunto che ho trovato estremamente interessante è il pensiero conclusivo di Merope che considera che non sa che cos’ha amato in Tom e che forse avrebbe dovuto bere lei l’Amortentia, così forse avrebbe potuto amarsi. È davvero amarissima come conclusione, anche se in linea col personaggio e con lo stato di cruda disillusione che raggiunge. In tal senso, ho adorato quando Merope decide di annusare il filtro (in contrapposizione all’inizio, in cui se ne teneva ben lontana, al punto da tapparsi il naso – chissà poi di cos’aveva paura!), anche se forse mi sarebbe piaciuto ancora di più se non avessi specificato cosa sente, ma avessi lasciato la questione “aperta” alla fantasia del lettore.
Comunque, una storia davvero stupenda che ho letto con estremo piacere.
A presto!

Un bacio,
Mary
Recensione alla storia Gocce di ragnatela - 29/11/23, ore 18:05
Capitolo 1: Gocce di ragnatela
Ciao, cara!
Ti lascio qua il commento che ho scritto per la All Together Challenge!
Ho trovato questa storia molto interessante.
Sicuramente l’aspetto migliore è la caratterizzazione di Narcissa, a mio avviso resa in maniera magistrale. Descritta come una moglie esemplare, diligente, eppure che cova così tanto rancore, così tanto astio. L’impressione che mi ha dato per tutta la storia è quella di una persona che vorrebbe davvero tanto urlare, ma non può.
Mi è piaciuto molto come nemmeno alla fine, quando ottiene ciò che vuole, cioè di liberarsi di un matrimonio che non è altro che una catena, non sia comunque soddisfatta, anzi. Non c’è nessun sollievo. È un particolare che ho trovato decisamente realistico e verosimile.
La tresca di Lucius con Pansy è un altro dettaglio molto carino che arricchisce la storia e va oltre il pacchetto. Tresca abbastanza importante da far sì che Lucius decida di lasciare la moglie, cosa nient’affatto scontata nella società Purosangue.
Ci sono due aspetti che però non mi hanno convinta al 100% e che voglio evidenziare all’autrice, più come suggerimento stilistico per il futuro che come critica, perché di fatto non rovinano il suo scritto. Il primo aspetto che ammetto non avermi convinta è l’immagine delle “gocce di ragnatela”: per mio gusto personale, non è incisiva né perfettamente riuscita. È forse un po’ troppo metaforica, anche se ho amato molto tutti gli spunti che ne sono derivati, come gli incubi che da bambina spaventavano Narcissa – che però obbediva alla madre e non aveva paura, da brava bambina Purosangue diligente (un dettaglio squisito sulla sua caratterizzazione!) – o il fatto che nel suo matrimonio si senta imprigionata come nella tela di un ragno.
L’altro aspetto che secondo me poteva essere gestito diversamente è la formattazione. A mio parere, non è una scelta vincente dividere in piccoli paragrafi e tenere tutto allineato sulla sinistra. La flash è stra piena di frasi taglienti e d’impatto che avrebbero dovuto essere sottolineate meglio anche visivamente. Mi spiego meglio: “Se resti, è per fargli del male”, cavolo, è una pugnalata. Questa l’avrei messa in corsivo o a capo, se non direttamente allineata sulla destra o al centro, proprio per farla risaltare. O ancora: “Il fatto che ti guardi negli occhi è addirittura doloroso. La sua serenità è una pugnalata.” o il finale o quelle due righe di dialoghi, e tante altre – non sto a citarle tutte se no copio-incollo tutta la flash. L’autrice ha steso il racconto come fosse quasi un flusso di coscienza ed è una scelta che rispetto, ma penso che, se avesse giocato di più con i corsivi e gli allineamenti, la storia sarebbe risultata più d’impatto e ancora migliore. Spero che trovi utile i miei consigli!
A presto!

Un bacio,
Mary