Recensioni di Ellie_x3

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Recensione alla storia Insetti - 20/04/19, ore 01:20
Capitolo 1: Insetti
Darling!
Per questa recensione ho deciso di tornare su "Anne With an E" perchè, dopo aver letto la tua shot precedente su Anna e Gilbert, ho di nuovo binge-watchato la seconda Stagione e non potevo non passare a leggere la tua seconda shot dedicata a una coppia che, mio malgrado, mi trovo a shippare tantissimo. Li voglio insieme, che ci dobbiamo fare?


La cosa che più mi ha colpita di questa shot è sicuramente la maestria con cui sei riuscita a prendere il mood della serie, con tutti i riferimenti al canon come i folletti, l’autunno, Jane Eyre e l’amore romantico e tragico e il fatto che la bambina del racconto di Anna abbia i capelli neri (che se non erro erano il desiderio di Anna, prima di tingerseli e fare un macello). In questo caso, pare che tu abbia preso tutto il "succo" della serie, le emozioni che dà, e l’abbia letteralmente infuso sulla pagina: è una scena naturalmente diversa e successiva rispetto a quelle che vediamo, ma potrebbe tranquillamente rientrare nello script per emozioni e per com’è descritta. I pensieri di Gilbert sono forse un po’ più poetici del solito, nel pieno del tuo stile aulico e delicato che trasforma anche delle semplici lacrime in “perle sfuggite ad una collana”, ma i sentimenti che esprime arrivano dritti al cuore: si percepisce la sua devozione, la paura di perdere Anna e ad un certo punto anche una punta di gelosia quando si chiede se lei non voglia qualcun altro, però quello che è chiaro è che Gilbert darebbe davvero tutto per lei.
Anche Anna è incredibilmente IC, con le storie che racconta e che non l’abbandonano mai, e riesce sempre a trovare la morale (per quanto sia un po’ inquietante, all’apparenza) anche nelle narrazioni che appaiono tragicamente estreme. Anche la questione dei colori dei sentimenti, e come si spaventa/emoziona per le farfalle nello stomaco…queste reazioni over the top sono decisamente “da Anna”, e credo che tu ci aggiunga un tuo tocco personale che la rende assolutamente credibile, ma in generale è un personaggio che a mio parere si sposa benissimo al tuo stile di scrittura, sognante e ricco di bellissime figure retoriche.
Insomma, Anna ha un modo tutto suo di vedere e raccontare i sentimenti, che hanno un descrizione e una sfumatura sempre eccessiva con lei, ma è anche per quello che è riuscita a catturare (e a tenersi stretto) l’interesse di Gilbert.

A livello di scena, ho amato tantissimo l’atmosfera non solo autunnale — l’autunno infatti viene menzionato spesso, poi ho letto che era per una challenge LOL — ma anche naturale, ricca di riferimenti ai boschi, ai folletti, agli elementi più tangibili come l’erba su cui sono distesi e al sole che cercano di guardare. É tutto molto romantico e artistico nel senso estetico del termine, e credo che la scena e tutti i vari riferimenti siano stati costruiti molto bene, seguendo un filo logico che crea un’atmosfera magica e che fa da cornice perfetta per questa coppia <3

Stilisticamente, ci sono troppe frasi che mi sono piaciute tantissimo per segnalartele tutte. Come Shot mi è sembrata particolarmente incentrata sull’introspezione e sulla creazione di un momento “magico” tra i due, più che sull’azione (anche se ho avuto un mancamento quando Gilbert le ha proposto di sposarlo…cioè! Blythe! Lo chiedi così?) ma va bene così, perchè riesci davvero a immergere il lettore nel mondo fatato e senza tempo che stanno vivendo Anna e Gilbert, un mondo fatto di cuori regalati e di farfalle nello stomaco, lontano dalla realtà di Avonlea. In particolare ho adorato come ti sei soffermata sui piccoli dettagli, dal colore dei capelli di Anna e il suo sorriso alle lentiggini “da mordicchiare” (è una figura meravigliosa, non so come ti vengano in mente ma hai davvero un dono per la voce narrante poetica, è qualcosa che mi lascia estasiata ogni volta). Persino le macchie che rimangono sulla vista dopo aver guardato direttamente il sole…c’è un’armonia nei dialoghi, nelle descrizioni, nei colori, che è davvero pazzesca. La scena è così vivida da risultare cinematografica, e l’occhio di Gilbert è un occhio innamorato che coglie anche il più piccolo dettaglio e a volte volge al passato, ma sempre rapito da ciò che fa e dice Anna: la cosa fantastica è che Anna, e la tua descrizione di questo personaggio, rapisce anche il lettore in maniera assoluta, e leggendo ci si rende partecipi di questa scena bellissima e pacifica. Inoltre, è bellisimo perchè lo dici all’inizio: “tu anche lo osservi, anche tu ti ci perdi, e lo fai grazie ai suoi occhi” ed è proprio vero, tutto il resto della shot è un “perdersi” in quell’atto di osservare, di ascoltare, di cogliere ogni dettaglio come se fosse sotto una lente d’ingrandimento.

Ho a-d-o-r-a-t-o.
É una bellissima shot, con una cura estetica che secondo me non è affatto scontata nè comune, e mi è piaciuta davvero, davvero tanto! Che credo rispetti assolutamente il mood e il carattere dei personaggi.

Ancora una volta, ti faccio tantissimi tantissimi complimenti e spero di leggere qualcosa ancora su Anne With an E, perchè scrivere su questo fandom ti esce in maniera sublime. 
<3

Un abbraccio,


Ellie
(Recensione modificata il 20/04/2019 - 01:20 am)
Recensione alla storia Incanto - 04/04/19, ore 15:14
Capitolo 1: Incanto
Ciao cara, eccomi qui in suuuper ritardo per lo scambio del Giardino.

Ho scelto questa shot perché ho in mente di ricominciare molto presto "Anne with an E", che ho adorato e che, a mio parere, ogni tanto va riguardato.
 Devo dire che questa shot si sposa benissimo con lo stile della serie, sebbene sia più impetuosa (tendenzialmente, "Anne With an E" mi è sembrata molto delicata come narrativa, mentre qui i sentimenti di Gilbert sono espressi con bellissime metafore ed immagini, ma in maniera più diretta), ed ho amato i riferimenti alla serie, come la Principessa Cordelia.
Ci sono state espressioni che ho amato moltissimo ("C’è un infinito tempo dentro di lei, perché Anna ha le chiavi di ogni stagione." ad esempio, bellissima e molto evocativa) ma in generale tutta la shot mi è piaciuta davvero tanto, e credo che sia forse una delle cose più belle che ho letto sul tuo profilo.
Più che dei personaggi -che, permettimi di rassicurarti, sono IC ma non credo siano il punto focale di questa shot- mi ha colpita il linguaggio che hai utilizzato. É un brano ricco di figure complesse, con tantissima emozione ma che si percepisce più dalle figure retoriche che usi e dai termini che scegli piuttosto che dai dialoghi in sé, ed i gesti molto teatrali dei personaggi (Gilbert che urla il nome di Anna, ad esempio) aiutano a dare il senso di “magia” e di fantastico che la fantasia di Anna crea in continuazione: un modo invisibile del quale, suo malgrado, Gilbert si trova prigioniero volontario, disposto a farsi calpestare.

Una cosa che ho apprezzato moltissimo di questa shot è l’amore cieco che Gilbert non solo professa ad Anna in continuazione, nonostante lei si ostini a rifiutarlo ed allontanarsi, pregandolo di smetterla, ma che dimostra chiaramente. Ad esempio, ho apprezzato moltissimo l’idea di “riempire una casa di specchi” (tenero!!!), o il sangue che cola dalle sue mani: è tutto molto drammatico, teatrale, perché i due personaggi — ed Anna in particolare — si prestano estremamente bene a questo tipo di narrativa.

Ho apprezzato davvero tanto anche il dialogo indiretto, come Gilbert parli ad Anna attraverso il suo personaggio di fantasia, richiamando un forte IC di Anna ma anche facendo supporre che la ragazza abbia quasi paura (o disinteresse) nell’affrontare una discussione con Gilbert: lui non demorde, anzi, ho adorato come sta al gioco e come non può fare a meno di lasciarsi trasportare nella sua dichiarazione al punto da spaventarla.
Ecco, direi che tutta la sua dichiarazione, in quello stato adorante in cui si definisce felicemente suo schiavo, legato a lei, suo mentre Anna non è di nessuno, è impetuosa e molto, molto bella. Si vede che è uscita di getto e in maniera molto spontanea nella stesura, perché tutta la shot ha una sorta di (passami il termine che non esiste) “confusione controllata”. Nel senso, mi sembra che si sia data la precedenza ai sentimenti, in particolare quelli di Gilbert ma anche alla profonda insicurezza e alla creatività di Anna, piuttosto che alla parte più concreta e reale, e le azioni/setting/descrizioni puramente pratiche un po’ si perdono nel fiume in piena di questo stile estremamente ricercato, poetico, carico di sentimenti e di immagini bellissime. Questo non blocca la lettura (anzi, anche perché di tanto in tanto ci sono dei richiami, ad esempio i capelli rossi e la corporatura minuta di Anna, o il fatto che lei sia turbata, che riportano il lettore “alla realtà”) e per me è stato un valore aggiunto, perché ho avuto la sensazione che non ci fosse alcun tipo di filtro nei confronti dei sentimenti di Gilbert, che bucano la pagina e arrivano al lettore con una forza enorme.

Il finale mi ha stretto lo stomaco, perché ancora una volta Gilbert si riconferma il personaggio buono, giusto ed innamorato che ricordo: la lascia andare, se è il suo desiderio. Se essere suo non basta (“Anna non è di nessuno” — viene da domandarsi se non sia di nessuno perché ha paura del rifiuto, dopo tutto quello che ha passato) ed attenderla non è sufficiente, la lascia libera di essere Anna, senza alcuna catena, mentre lui la ama anche senza nessuna conferma.
Anche tutti i riferimenti alla morte, al soffocare, rendono molto bene la difficoltà di Anna di accettare quel sentimento e invece la violenza con cui esso si manifesta in Gilbert, completamente rapito da una ragazza che appartiene sono ad una realtà epica e fantastica, che parla con gli animali ed inventa le storie più tragiche, vivide e appassionate.


Mi è sembrato davvero un bellissimo esercizio a livello stilistico, ma anche molto potente a livello di sentimento, in pieno stile “Anne With an E” <3


Vola tra le preferite tipo ora, e noi ci rileggiamo presto :)

Ellie