Recensioni di SandFrost

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Recensione alla storia Raccontami una storia - 23/02/18, ore 21:43
Capitolo 15: Capitolo quattordici.
Ti sono mancata? Sta diventando un’abitudine (per niente voluta) quella di far passare quasi un mese dalla lettura del capitolo prima di mettermi a scrivere la mia recensione. Essendo la cosa capitata più di una volta, posso però dire che non è del tutto un male, perché ho il tempo di processare quello che ho letto e, durante la recensione, rileggere il capitolo con più attenzione e meno scleri del momento. Quindi direi di iniziare, anche perché ho bisogno di rileggere la meraviglia di questo capitolo, più di quanto tu abbia bisogno di sentirmi parlare di quanto meraviglioso sia.

“Come va?” questa domanda l’ho apprezzata più di una volta e in diversi contesti. Ho già avuto l’occasione di parlarne in merito ma devo dire che non ha ancora smesso di sorprendermi. E, onestamente, mi ha fatto sentire di nuovo a casa ed è bello essere tornata. Citando Harry: “nella nostra bolla personale dove nessuno avrebbe potuto disturbarci.”

Questo capitolo arriva dopo Roma e devo subito dire che ho amato il come hai scelto di aprire questo capitolo. Roma gli ha visti legarsi sotto ogni forma. I loro giorni spessi in quella città sono stati puri ed intimi e sono riusciti ad essere loro stessi, senza più dubbi o pesatezze, perché tutto il resto era rimasto nelle strade di New York. Ed è bellissimo vederli per strada, scambiarsi effusioni ed è essere loro a New York, portandosi dietro quello che Roma è riuscita a dare loro.

Quando ho letto questo capitolo la prima volta, ho percepito qualcosa di diverso. Non ho capito se era dovuto alla scrittura, alle parole usate ma alla fine ho capito. Ed è una realizzazione che si è evoluta per tutto il capitolo. Infatti, solo una volta finito il capitolo ho avuto la risposta completa. Adesso tu sai già di cosa io sto parlando. Oltre a più di 100 commenti e un audio lunghissimo, ho avuto anche l’opportunità di parlartene di persona ma voglio comunque condividerlo anche qui.

Perché quello che ho realizzato, a un certo punto del capitolo e di cui ho avuto conferma una volta finito, è che adesso sono liberi. Nei capitoli precedenti Roma, erano come bloccati da qualcosa: il loro passato, paure, quel conoscersi da sempre ma non conoscersi in quell’epoca. Dopo Roma, tutto questo è cambiato. Perché le loro anime si sono unite come i loro corpi e le parole come i piccoli tocchi, adesso sono naturali e senza presentazioni. Adesso possono semplicemente essere ed è questo che fa la differenza in questo capitolo ed è bellissimo.

“mi hai fatto sentire desiderato e soprattutto mi hai fatto capire che da solo sono diventato forte ma con te sarei potuto essere felice”

Andando avanti, Louis che bacia quel punto tutto suo tra il collo e la spalla di Harry, è già bellissimo di per sé. Onestamente, nella mia testa si è creata un’abitudine legata a questo gesto ma Louis che spiega e racconta perché bacia quel punto tutto suo…il mio cuore con questo ragazzo non può davvero reggere. Ogni volta che lo bacerà in quel punto tutto suo, penso che piangerò giusto un po’, tutte le singole volte.

“Bentornato a casa amico” ribatte Niall sorridente dandomi una pacca al centro della schiena e Louis mi guarda pieno di sentimenti e colori che gli danzano dentro gli occhi, facendomi credere che lui non si sia mai allontanato da casa sua, perché casa sua sono io “Casa” continua a guardarmi facendomi sentire con nitidezza l’amore scorrere fra i nostri corpi, ed io non riesco a fidarmi del mio corpo ma solo del suo, il mio corpo che scricchiola sotto la sicurezza del suo sguardo, sotto la pressione del suo sorriso “che strano concetto per un nomade come me.” <<---- (metto qui, giusto per renderti partecipe della bellezza di queste parole)


Una volta finito il capitolo (la prima volta, intendo) volevo subito rileggere tutto di nuovo, soprattutto per il secondo pezzo. Ovvero Harry che spiega il paradosso che ha voluto mostrare attraverso uno scatto a una modella che se ne stava da sola in un bar e il concetto di amicizia che sempre Harry dà. Quel: “ma alla fine ciò che conta davvero è avere qualcuno con cui condividere qualcosa di semplice come un caffe" che è ronzato nella mia testa per tutto questo mese.

“tutti tranne Liam, Liam che si è impegnato giorno dopo giorno, Liam che ha superato un oceano pur di stargli fino alla fine vicino, Liam che lo ha tolto da quella vita che lo stava distruggendo per fargli seguire il suo sogno, Liam che potrebbe essere la definizione dell’impegno che c’è dietro un’amicizia.” <<---- Quei momenti in cui ti rendi conto di vivere le amicizie, aspirando a voler essere una Liam
“Io in tutto questo ho un ruolo? no perché sennò lascio a te e ad il tuo destino la giusta privacy” ed è subito “oh, non mi dia del Lei, mi dia del Sua Maestà”


È sempre difficile per me scegliere una singola frase quando mi trovo di fronte un intero passaggio meraviglioso. E potrei citarlo per intero, metterlo sotto una serie di luci e dare quel pezzo la giusta attenzione ma invece scelgo ogni volta in singolo istante, consigliandoti di leggerlo: ad alta voce, con la convezione e la consapevolezza che mi ha tolto letteralmente il respiro. Mi riferisco a tutto il passaggio finale del secondo pezzo, quando Louis dice a chiare lettere la motivazione per cui è lì e scelgo questo pezzo: “mi sorride, e mi innamoro, e mi perdo, e andrà sempre così, non credo che possa mai spegnersi questa fiamma che sento nel petto, questa gioia che mi riscalda pelle e cuore” perché parla da se’ e per se’


Ricordo benissimo di averti fatto un audio dicendoti che il secondo pezzo era già la mia parte preferita del capitolo, poi ho letto il pezzo successivo e sono semplicemente andata in estasi. Perché, come ti dico sempre, tratti dei temi che molto spesso non vengono associati alle fanfiction e, uno, adoro sapere che una ragazzina o un ragazzino si ritrovino a leggere questa storia imbattendosi in questi temi e, due, mi rende così fiera vedere questi temi in questa storia perché Raccontami Una Storia non è mai stata una fanfiction ma appunto, una Storia, che un giorno mi piacerebbe molto avere sul mio comodino sotto forma di libro pubblicato.

Dopo essere stata incantata, insieme a loro, da questa bellissima istallazione, arriva questa domanda “Ci pensi mai a quante visioni di noi esistono nell’universo?” e tutto si ferma. Perché dopo un primo pezzo che me li ha fatti percepire liberi e il secondo pezzo che mi ha incantato gli occhi e la vita, credevo di aver già considerato questo un capitolo meraviglioso e poi ecco Louis, che ne esce con questo argomento dal niente e vorrei essere con loro, a dire la mia opinione in merito e ad ascoltare i loro pensieri. Anche, se va detto, al “Voglio un frappuccino” ho avuto quella sensazione di cadere dalla sedia o quando appoggi il viso su una mano, incantata e attenta, e il gomito scivola sul tavolo.

“Pensavo anche a questo lì dentro, siamo reali, siamo convinti di poter sempre farci perdonare per ogni nostra azione, ma non è così, non è sempre così, ci imponiamo dei limiti che altri hanno già superato o faranno a breve, siamo così deboli, così umani convinti che qualcuno possa decidere per noi, che possa perdonarci, che possa capire”

Parlare di quello che leggo, raccontare cosa provo è un qualcosa che ancora non ho capito come fare. Ma quando Louis inizia il discorso “non vincenti, non perdenti”, ho pianto. è un pezzo molto emozionate da leggere. Quando Harry pensa: “l’ombra dei suoi occhi mi lascia la bocca secca perché improvvisamente si è leggermente spento, come un blackout in una casa dove per fortuna ci sono le luci di emergenza, non del tutto, ma una velo è calato” è il come mi sono sentita anche io. È stato come fluttuare nel niente, essere addormentata ma con gli occhi aperti. “siamo nati in quanto esseri senzienti, in grado di prendere le scelte che ci portano dove siamo e quelle scelte, quelle ponderate alla stregua di quelle prese in una frazione di secondo proiettano versioni di noi che non potrai mai più cambiare” cito ancora, perché chiaramente, ho pianto anche qui

Ps: quando Harry esclama: “Fermati, siedi, mi fai girare la testa” mi è partito un applauso istintivo perché, ragazzo mio, la penso nello stesso modo. Adoro le riflessioni di Louis ma fermati, siediti, mi fai girare la testa. Dammi almeno il tempo di riprendermi e processare quello che è appena successo, voglio dire, sto ancora cercando di asciugarmi le lacrime qui

Che poi, quando il tempo sembra tornato a scorrere nello stesso modo. BOOM, tutto si ferma di nuovo “E tu mi piaci perché hai l’odore di una lettera in un mondo asettico di email” che quasi sicuramente, oltre ad essere la descrizione più accurata che si possa fare parlando di Harry, è anche la dichiarazione d’amore/complimento più bello

guarda i miei occhi e si perde ad accarezzare quell’anima che sta adulando, quell’anima che non ha cercato di cambiare, quell’anima con cui si perde a cantare canzoni degli anni novanta mentre il corpo si vorrebbe abbandonare al sonno, quell’anima che gli fa brillare gli occhi “sei una lettera perché tutto quello che fai, che dici, lo senti, ed è questo il segreto per esistere.” <<--- come prima, lascio qui perché merita di essere notato, di ricevere complimenti, occhi lucidi e battiti che suonano come applausi


E siamo all’ultimo pezzo e ho riso, tanto. È una cosa che dico spesso e che ti dico spesso ma far ridere è più difficile che far piangere. Perché per far piangere qualcuno, non esistono regole da rispettare, tutto va bene ma non funziona così con la comicità, perché una battuta è ritenuta tale quando non offende nessuno e tu ci riesci benissimo. Per questa ragione, quando mi trovo in pezzi divertenti, me li godo fino alla fine e rido. Perché ridere è la cosa più sana che si possa fare e ridere a una battuta o per una situazione esilarante che non ha offeso nessuno, è ancora meglio.
E, tra le altre cose, inserire il mio momento preferito aka le storie di Harry in questo quarto pezzo è stato un colpo di genio unico ma non per altro se la mia scrittrice preferita

“Io ti odio” ribatto sicuro senza nessun cedimento nella voce
“Ma ami me” la voce sottile di Louis mi costringe a scontrarmi con i suoi occhi lucidi e la sua faccia da maledetto figlio di puttana che vuole qualcosa “ed io voglio quella carbonara” […]ogni suo bacio mi spinge più vicino al burrone, nonostante ormai ce ne saremo scambiati a centinaia, ogni bacio ha la sua storia, i suoi pregi ed i suoi difetti, e questa è la storia di un ricatto “voglio quella pasta e la mia storia e del buon sesso, questo è l’unico compromesso che sono riuscito a trovare” <<---- posso dire che è stronzo e bello allo stesso tempo ma lo amo lo stesso?


Adesso, mi devi concedere dei pensieri random, tipo:

Ma quanto posso aver amato il pensiero di Harry sulla volontà? Ogni domanda e risposta che ci propone, ho letto l’intero pezzo forse senza mai sbattere le palpebre
“Louis non stacca gli occhi da me, ogni volta, come la prima volta più concentrato, parte integrante di questa storia” <<--- Me ogni volta che arriva il momento della storia
“ci può essere qualsiasi interferenza ma quello che deve succedere troverà sempre il modo per farlo”.
more like “alla fine sappiamo che torna sempre”

E ancora (questi sono per Nick perché amo il suo personaggio, also non dimentico che è stato paragonato a un meteorite ahahah):

“e allora hai sentito Cupido, puoi andare via il tuo dovere è stato fatto!”
“Cazzo se deve farlo, gli ha salvato la fottuta vita!” Esclama Nick con enfasi alzando la forchetta con gli occhi spalancati



In conclusione, cercando di riprendere il controllo su questa recensione (sperando abbia un minimo di senso e ti ricordi quanto ho amato tutto), ho amato tutto. Degno capitolo successivo a Roma. Mi hai emozionato, mi hai fatto ridere, mi hai fatto riflettere e mi hai segnato delle lezione, voglio dire, che cosa vuoi di più? Perché diciamolo, quello che mi dai in ogni capitolo, è Vita.


Contando i secondi per il prossimo capitolo,
una persona che ama le tue parole, i tuoi personaggi e le tue storie fino dentro le ossa e nella vita di ogni giorno,

(H)anna
Recensione alla storia Raccontami una storia - 18/11/17, ore 17:05
Capitolo 14: Capitolo tredici
Vorrei ringraziare Roma, la storia, l’italiano, i permessi e te (e con te Harry e Louis) per aver reso questo capitolo un piccolo capolavoro, dove ho riso, riflettuto e pianto (tanto di tutto). Sei riuscita a farmi sognare dalla prima parola fino all’ultima.

Questo capitolo è un concentrato di dolcezza e di emozioni, anche molto forti. In questi mesi Raccontami Una Storia mi ha abituato alle battute di Louis, alle descrizioni di Harry (soprattutto quando si parla degli occhi di Louis), ai soprannomi (bocca di rosa è decisamente il mio preferito), ai botta e risposta, alle reazioni di Louis, alle storie strappa lacrime di Harry eppure, nonostante questo, quando Louis dice “non sono tuo marito caro, dovresti dare il doppio cognome” e “Ci vediamo in camera, marito”, quando il ragazzo che lavora nell’hotel rincara la dose dicendo “la lascio godersi la prima notte a Roma con suo marito” e di nuovo Louis dice “la prima discussione del nostro matrimonio”, il mio cuore è esploso.

quello che si stende dinanzi solo ai miei occhi, nonostante essi debbano essere abituati un minimo alla bellezza, mi lascia del tutto destabilizzato <------ Ecco, questo è quello di cui ho appena parlato. È quello che mi succede ogni volta che mi trovo di fronte un tuo nuovo capitolo

Also, “facciamo la pace?”, è quello che dico a mio nipote Matteo, che ha quattro anni, quando mi dice che non siamo più amici. Quindi, sentire questa richiesta da Louis, mi ha trasmesso una dolcezza unica. Ah, se interessa, anche mio nipote mi risponde di no alla domanda ma poi lo faccio ridere e torniamo sempre amici.

E se a Marito il mio cuore è esploso, quando Louis esclama “Mi dispiace, ho già un fidanzato”, e qui voglio ringraziare Harry perché davvero “ed il mio cuore vorrebbe uscire dalla mia cassa toracica solo per correre fra le sue mani” same Harry, same. Poi l’immagine mi ricorda molto In a heartbeat.

apre finalmente i suoi occhi e trovo loro lucidi di eccitazione e di felicità e quando li posa su di me sento quasi la brezza del mare, spingendomi a credere che sfiorando le pieghe intorno ai suoi occhi possa sentire la sensazione liberatoria della sabbia sotto le dita <---- io ci provo seriamente a non citare, a usare solo parole mie e tutto il resto MA COME POSSO NON FARLO QUI. Una cosa che davvero adoro di questa storia e del tuo modo di scrivere è il come le tue parole creino delle immagini, tipo questa

Un’altra cosa che adoro di Raccontami Una Storia è il fatto che, non solo mi faccia sentire innamorata (del loro modo di amarsi) ma che mi faccia venir voglia di essere e di amare a mia volta, ed è bellissimo. Ed è bellissimo perché nell’amore di cui parla di Louis (l’amore tra amici, tra genitori e figli, tra un gruppo di persone che diventa famiglia, tra zii e nipoti) ci credo anch’io ma mai cosi tanto ho desiderato avere questo tipo di amore, il loro tipo di amore, nella mia vita.

“spero di farlo sentire così tanto amato da fargli dimenticare il masso in una delle città che ci aspetta lì fuori, contro una panchina o su un sedile della metro, spero che un giorno si svegli al mio fianco e mi possa solo dire mi sento finalmente libero, mi sento finalmente amato.” <----- personalmente parlando, questa parte è cosi tanto per me, per una serie di motivi, che sarebbe impossibile descrivere quanto ma ti sono grata per aver espresso un concetto così bello

mi rendo conto di non poter far più nessun passo indietro, nemmeno un respiro indietro, sono totalmente avvolto come da una coperta calda dalla quale non ho nessuna intenzione di uscire ------ TOTALEMTENTE, 1000%, ME QUANDO DI MEZZO CI SONO LE TUE STORIE

Non ho mai visitato Roma ma Piazza Cavalieri di Malta è diventato il mio posto preferito. Anche perché questa piazza mi ha già trasmesso un sacco di emozioni. E, qui lo prometto, un giorno ci andrò e rileggerò l’interno passaggio dedicato in questo capitolo. E piangerò ancora al ricordo dell’Imperatore Adriano e del suo amato Antinoo.

"Tu sei più che bello, lo sai?"
“emergi nel silenzio capisci?”
“No che non capisci non ti sei mai visto da fuori”

Queste frasi non le spiego, tu sai già perché sono qui ma le lascio comunque qui, in bella mostra, sotto i tuoi occhi. Un po’ come Antonino ha fatto con il suo amato (“Adriano ne fece riprodurre le sembianze infinite volte, infiniti sono gli Antinoo sparsi nei musei di tutto il mondo”, trascrivo questa frase perché è riuscita ad incidersi nel mio cuore.)

Poi, la parte finale di questo terzo segmento, Louis che infila la mano nella bocca della verità dicendo che non sa niente dell’amore ma conosce Harry e se Harry è l’amore, allora vuole ed è innamorato di lui con tanto di: “sono innamorato di te e che io possa perdere entrambe le mani se sto mentendo” me in lacrime. Per tutto il tempo che hanno trascorso in questa piazza, Harry non ha fatto altro che paragonare Louis a un bambino. E, personalmente, ho letto queste sue frasi con la purezza che solo un bambino può donare.

E ci siamo, San Valentino. Di questo loro primo San Valentino ricorderò la messa in scena di Harry che ci prova con Louis, lo scambio di battute sul treno perso, sul farsela a piedi e sulla voglia di bruciarsi e ovviamente il: “Oh non mi dia del lei mi dia del sua maestà”

È difficile riuscire a lasciare un commento su questi due segmento finali ma non perché non ci sia niente da dire, anzi, ma perché mi sono goduta il momento. Un po’ come quando si guarda l’alba o il tramonto o qualsiasi altra cosa bella in questo mondo: si resta in silenzio, contemplando la bellezza di ogni singolo momento, senza parole ma con il cuore pieno. Così mi sento e vorrei donarti queste mie emozioni per fartele capire senza dover parlare ma come mi è già capitato di dire in queste recensioni, alcune emozioni resteranno solo al lettore ma fidati, questo capitolo è stato tantissimo e c’è un audio di nove minuti come prova (oltre a cento messaggi di scelto in diretta)

Però vorrei far notare una reazione di Louis, ogni volta che Harry ha detto qualcosa che lo ha reso importante, ovvero il gettarsi sulle labbra di Harry. Ed è una cosa che si ripete tre volte in questo capitolo: la prima quando Harry gli dice “solo una bambina sarebbe bastata per il momento, forse un cane”, la seconda quando Harry dice “quando tu smetterai di fumare” e infine la terza, sempre quando Harry dice che Louis è il suo diamante grezzo. Ho notato questa cosa nella rilettura e mi ha molto colpito. Perché si capisce quanto Louis non sia abituato a quel tipo di attenzione e allo stesso tempo, quanto Harry lo capisca, voglio dire, il cane eh


Detto questo,
alla prossima,
dalla tua fan innamorata
(H)anna
Recensione alla storia Raccontami una storia - 17/11/17, ore 12:38
Capitolo 13: Capitolo dodici.
Sono passati due mesi dalla pubblicazione e dalla mia lettura di questo capitolo. Dire che sono stati dei mesi complicati e impegnativi, non serve a niente, anche perché già lo sai. Me ne scuso lo stesso anche se no, non mi sono dimenticata e sono qui per rimediare. Perché le recensioni sono il mio momento, per dire grazie, per rimandare un po’ delle energie positive che riesce a mandarmi e alla fine torno sempre qui.
Raccontami Una Storia è importante per me, così come tutto il mondo che racchiude polveredigente. Per questo mi scuso e rimedio.

Quando passa troppo tempo dalla mia ultima recensione scritta, ho la sensazione di dimenticare come si fa ed ho quasi paura di non esserne più in grado. Quindi mi scuso già in partenza per la recensione piccola ma ho deciso di lasciare un commento sui quattro pezzi, segmenti, in maniera più generale. Anche per aiutarmi a restare più concentrata e anche perché, ti basta scorrere verso l’alto la nostra chat per ritrovare tutti i miei pensieri e commenti su questo capitolo (i vantaggi dello sclero in diretta)

Questo capitolo apre le danze con un mix di emozioni, soprattutto per chi legge. Però, in questa prima parte, vediamo un permesso da parte di Louis, soprattutto quando vede l’incertezza in Harry. Se prima Harry soppesava le tue azioni con Louis, adesso sa che vanno tutte bene (avendo già letto il capitolo successivo, adesso capisco cosa è cambiato tra di loro quando sono a Roma ma ne parliamo nella prossima recensione).

Un vantaggio dei miei scleri in diretta è che ti ho già mandato e commentato pezzi e frasi, però vorrei comunque evidenziare e mettere sotto i riflettori due particolari momenti anche qui:

Primo tra tutti:
“perché la violenza verbale esiste e non è solo una parolaccia, è un limite imposto, è un non lo puoi fare, è un non ci riuscirai mai, è un devi farlo per forza.”

Credo che questo passaggio, questa frase, questo istante sia, non solo bellissimo ma anche importante. Come mi è capitato di dirti altre volte, mi immagino sempre la ragazzina che legge questa storia perché “uh, guarda una nuova ff Larry” e poi si trova di fronte questi concetti. Mi piace l’idea che nello sclero nel vedere Harry fotografare Louis, ci sia una riflessione così forte. Perché si parla di violenza ma mai troppo di questa verbale e per questo ti vorrei ringraziare.

E secondo:
“e questo per dirti che nulla mi rende più felice e più triste al tempo stesso di te […] e se la metà del tempo ti manderò a fanculo vuol dire che lo stai facendo bene!”

Non ho trascritto tutto quello che Louis ha detto ma ci tengo a precisare che ho amato tutto e che, durante la lettura, mi è sembrato seriamente che il tempo si fermasse o comunque rallentasse. Ho scelto di trascrivere questi due frasi perché, in qualche modo, rappresenta Raccontami Una Storia.


La seconda parte/segmento (non so come chiamarli) urla proprio di quotidianità. Un po’ tutta la storia ti fa provare questa sensazione, un po’ come essere tra i tuoi amici e cose cosi, ma questo pezzo in particolare ancora di più. Dalla scena sulle scale con Nick e Rita e dopo in casa, quando prendono in giro Harry in modo dolce a quando dopo parlano di Versailles (also, io sono Ella nella storia). E questa loro quotidianità diventa anche la mia.

Quando poi Louis dice “è arrivato l’ora della favola?”, qui ridiamo e scherziamo ma in questa frase ci sono io, che ogni volta cerco nel capitolo il momento della storia di Harry. Sarò onesta, se nel capitolo c’è una storia raccontata da Harry, il capitolo si può già considerare bello e di valore. Perché è un momento che aspetto, che mi godo e di poterci contare sempre. E sì, anch’io adoro che Harry continui la promessa di raccontare mille storie d’amore.

Nella terza parte ritroviamo la casualità e il destino che spinge i due ragazzi a trovarsi sempre. Il modo in cui si incontrano, in questo caso, lo amato davvero tanto. È qualcosa che vorresti vedere con i tuoi occhi ed inizi ad essere gelosa dei passi o della tipa al telefono. Un’altra cosa che ho amato è quando Louis chiede a Harry di accompagnarlo, cercando di elencare cose che potrebbero interessarlo ma Harry gli dice che gli interessa lui. Ed è una scena dolcissima ma che colpisce molto. Perché Louis parla di condividere un qualcosa con Liam e questo qualcosa lo vuole condividere con Harry, aggiungendo però qualcosa solo per loro, proponendo di vedere i graffiti. La condivisione, di momenti, pensieri, emozioni è un concetto che ronza molto nella mia vita ultimamente e rivederla qui, mi ha ancora di più colpito.

Infine, come conclusione, abbiamo un momento alla Harry di Feel, ovvero solo Harry e i suoi pensieri che adoro. Come ti ho fatto sapere in privato, mentre rileggevo questo pezzo, mi passavano d’avanti una serie di flashback di loro a Roma ed è stato bellissimo. Per non parlare dell’enorme sorriso che è rinato sul mio viso quando Harry racconta la reazione di Louis quando non gli ha detto che era il suo compleanno, quel:
“credo proprio che l’amore sia Louis che nonostante non volesse stare con me il giorno del mio compleanno si accucciò contro il mio petto sussurrandomi che voleva stare da solo, adorava stare da solo, ma in quel momento voleva stare da solo con me.”

Anche se piccola, questa è la mia recensione e il mio grazie. Potranno passare anche 8 mesi (ti prometto di no) ma alla fine ci saranno le mie parole ad adorare ogni singolo capitolo. Questa è una certezza e voglio concludere questa mia recensione nel modo in cui si è concluso il capitolo. Perché se il girasole gira alla ricerca del sole e Harry continuerà a respirare alla ricerca di Louis, è anche vero che io continuerò ad essere qui, come tua fan, a passare ore tra lettura e recensione,a raccontarti quanto tutto questo è importante e significa per me.

“e mi ritrovai a pensare di essere il Girasole che lo avrebbe seguito in capo al mondo, legati per sempre da un rapporto così sottile come il filamento che si trova sullo stelo del fiore e allo stesso tempo impossibile da mutilare, da fermare, da capire, il girasole gira alla ricerca di sole, io continuerò a respirare alla ricerca di Louis.”

(H)anna, ancora qui, anche se costantemente in ritardo
Recensione alla storia Raccontami una storia - 18/09/17, ore 20:08
Capitolo 12: Capitolo undici.
Wow! Ne è passato di tempo, eh? Ma alla fine, come sempre, torno al mio momento con le tue parole. Non so cosa uscirà fuori da questa recensione ma mi consola sapere che sai già cosa è stato per me questo capitolo. Come l’ho vissuto e quanto l’ho apprezzato. Quindi iniziamo subito..

Lo ripeto in continuazione, capitolo dopo capitolo, sin dall’inizio di questo nuovo viaggio, questi Harry e Louis sanno di quotidianità, di naturalezza, di qualcosa che c’è, dell’odore del caffè appena svegli. E questo capitolo è stato proprio questo per me. Sono il mio quotidiano, una bellissima giornata di sole, il buongiorno da parte di un amico. Rileggendo le prime righe di questo capitolo, ho riprovato tutto questo, di nuovo e ancora. Sono la tazzina di caffè mentre guardo la città svegliarsi dalla finestra.

Ed è “strano” perché loro rappresentano la stessa cosa per loro stessi. Sono una costante nella vita dell’altro. Leggere e vivere di loro così presenti e quasi destinati a stare insieme, mi emoziona. Perché appunto proprio la stessa cosa io nei loro confronti. Non so davvero come spiegarlo ma quando Harry o Louis si raccontano di quanto di quotidiano sanno, sorrido perché è quello che sento anch’io quando penso a loro. Ho reso l’idea?

Forse questa cosa l’ho già detta in un’altra recensione ma sono una appassionata di interazioni umane, soprattutto quelle abituali, quelle che si fanno senza più pensare. Gesti come camminare o respirare. Harry e Louis sono tutto questo. Più li vedo muoversi uno verso l’altro, più il mio cuore si riscalda e sono reali. Sono di fronte a me, due vecchi amici che conosco da cosi tanti anni da essere parte della mia famiglia, della mia storia, della mia anima. E li guardo con occhi adoranti e ogni tanto sbatto le palpebre quando mi rendo conto che stanno parlando perché sono una pappina informe sul pavimento da quanto sono belli e devo ricordarmi di respirare e di assimilare le parole. Insomma, mi fanno spegnere il mio cervello da quanto bene mi fanno stare.


-->> "Tieni saldo il coltello" gli propongo, se mi dovesse ferire lo facesse bene, merito almeno di morire, lo faccia senza lasciarsi dietro segni vitali o possibilità di ripresa, lo faccia fino a lacerarmi tutti gli organi interni "non sbagliare mira."

<-- Me ma nei tuoi confronti. Le tue storie saranno la mia distruzione ma almeno finiscimi del tutto dopo. Perché non voglio sentire la loro mancanza.



-->> “perché siamo qualcosa in più rispetto ai numeri, alle medie, alle statistiche, siamo umani e nessuno sarà in grado di toglierci la nostra umanità senza il nostro permesso, perché delle volte è l’unica cosa che ci rimane ma troppo spesso ce ne scordiamo.”

<-- Su questo passaggio ti ho fatto un audio lunghissimo, perché l’importanza di questo passaggio va oltre questa storia, i suoi personaggi e tutto il mondo delle parole. Questo passaggio è qualcosa che tutti quanti dovremmo leggere di prima mattina, appena svegli, per essere umani migliori durante il corso della giornata. Per ricordarci chi siamo, della nostra unicità e che non siamo numeri o statistiche ma appunto persone. Con le proprie diversità ma pur sempre bellissimi.



-->> “Voglio fotografarti nudo” <<--

Se la memoria non mi inganna, è la seconda volta che Harry fa questa affermazione e ogni volta ho i brividi perché non intende “voglio fotografare i tuoi corpo nudo” ma “voglio mettere a nudo la tua intera essenza e bearmene”. Ed è solo una frase, solo parole ma niente funziona così con te, con loro. Sono emozioni, sensazioni, ricordi, pelli, anime, sapori e io sono disarmata.

Tra l’altro in questa scena viene citato il concorso cosa che, onestamente, avevo totalmente rimosso. E non perché non sto seguendo la storia o per problemi di memoria ma perché riesco solo a pensare a loro due, a quello che stanno costruendo. Ai gesti e le parole e tutto il resto è stato messo da parte. Ma sentire Harry parlare del come fare la foto, dagli effetti alle pose, mi ha messo voglia di vedere questi possibili scatti. Di vedere, effettivamente, lo scatto decisivo. Insomma, alle volte sono cosi reali che fatico a credere che siano solo parole scritte in una storia.


-->> “un essere umano smette di essere tale quando impone la sua presenza, un’idea, un sentimento, con la forza”

<-- alle volte leggo e mi dimentico di commentare con un mio pensiero, perché sono troppo presa da tutto ma poi incontro queste frasi e vorrei tappezzarci l’intera città. Tutte le città del mondo, in realtà.


-->> “a chi ha capito che l’amore abbatte i muri per costruire foreste dove solo i più coraggiosi avranno il coraggio di avventurarsi”

<-- Lo sai come la penso sul citare troppo. È anche vero che fallisco sempre miseramente perché le tue parole mi danno vita però ho capito che i compromessi sono la mia salvezza. Di questo lunghissimo pezzo scelgo solo questa frase ma davvero, tutto le volte, finisco di leggere e sono senza fiato. Perché lo sento, ovunque, nel mio cuore. E le parole vengono marchiate nella mia memoria e costruisce la mia forza ogni volta che non mi sento tale. Tutto questo intero passaggio è la motivazione reale per cui continuo a leggere. Le tue parole saranno sempre la mia ricompensa dopo una lunga giornata e la forza di ricominciare da me. E questo me l’hai insegnato in privato ma lo ricordo ogni volta che trovo questi passaggi nelle tue storie. Ti adoro.


-->> “se vi tocco, se vi sfioro mi sembra di poter percepire le vostre emozioni, riesco a capire chi è sincero con me”

<-- Dannazione ma quanto è bello Louis? La sua personalità sembra quella di un camaleonte, ogni volta che credo di aver capito il suo vero colore, me ne mostra un altro. E sono tutti suoi, tutti parte di qualcosa, di presente o passato. E vorrei averlo di fronte a me, studiarlo come può fare Harry, viverlo completamente, anche nelle sue piccolezze e amare tutti i suoi colori, anche quelli più scuri, più nascosti e tutti quelli che ancora deve mostrare, quelli più vicini alla sua essenza più totale. Sempre più innamorata di lui. Citando: “L’obiettivo della mia vita è essere quel filo.”


-->> Sotto i vestiti, le facciate, i rapporti sociali, siamo tutti animali guidati da un unico e potente desiderio: il nostro subconscio.

<-- Come prima, passaggio troppo lungo per citare interamente ma troppo meraviglioso per lasciarlo nascosto nel testo, senza dargli luce e attenzione. Per favore, rileggiti questo passaggio fino a “ma adesso tutto ritorna a girare secondo il giusto ordine”, fallo per me e anche per te.
Non ci sono parole altrettanto belle da dire ma questo passaggio è stato tutto. Le mie emozioni sono cambiate durante la lettura e ho percepito Harry leggere queste parole direttamente nelle mie orecchie, con una musica cangiante e la scena proiettata di fronte i miei occhi. La meraviglia.


Per tutta la recensione le mie mani hanno tremato per arrivare a questo momento. E mi sto riferendo a: "possono cambiare tante cose, il mondo può smettere di girare e il clima riproporci la glaciazione ma ci sono un paio di cose che non potrebbero mai cambiare" e le tre cose che il mio bellissimo e colorato Louis elenca davvero, potrà sembrare assurdo, ma non ho ancora superato la cosa.

Continuo a rileggere e mi chiedo come questa persona possa esistere perché sì, Louis esiste e questa è la prova.
Se per l’aviatore la prova che Il Piccolo Principe è esistito davvero stava nel fatto che gli avesse chiesto di disegnare una pecora, in Raccontami Una Storia, la prova che Louis esiste è proprio qui.
Perché:
Uno sarà sempre una principessa, secondo Sense8 è la miglior serie in circolazione e terzo, in un futuro più o meno lontano, se Dio o il Karma vorranno, avrà un cane con Harry
E QUESTO È TUTTO.

Ma comunque, già qui, dopo aver solo letto i tre punti che non potrebbero cambieranno mai, sapevo che era importante. Lo sentivo. Anche se non potevo sentire la sua voce, il tono era di qualcosa di importante. Ma sarò onesta, quando Louis spiega e racconta il perché del cane, croce sul cuore, tutto ha assunto il triplo dell’importanza. E un giorno, non molto lontano da oggi, quando ci beccheremo durante un tuo firma copie per un tuo libro, lo prometto qui perché luogo più sacro e vero non esiste, ti ripeterò queste tre cose perché me le porterò per sempre con me. Perché ci sono stata dall'inizio e perché, come dice Louis, non cambieranno mai. Così come il mio amore per le tue parole.

"ed io vorrei avere un cane con te."


(H)anna
Recensione alla storia Raccontami una storia - 06/06/17, ore 12:31
Capitolo 11: Capitolo dieci.
Ho rimandato questa recensione per una serie di ragione, che in realtà conosci già. Quando questo succede e dopo riesco finalmente a trovare il tempo e il mood adatto per recensire, ho sempre quella sensazione addosso di non sapere più cosa si fa. Cosa bisogna dire? Come bisogna iniziare? Ovviamente, sto sentendo quella sensazione anche adesso, forse per questo ogni volta inizio con me che parlo random e dopo parte la vera recensione. Non so cosa dirò in questa recensione, se sarà decente o meno, se sarà lungo o piccolissima. Ma come sempre, eccomi qui a provarci, a prendermi il mio tempo con il capitolo e a dire la mia opinione in merito. Onestamente non vedo l’ora di rileggere il capitolo perché mi mancano dannatamente tanto. Ma bando alle ciance, iniziamo…

Quando ho iniziato a leggere il primo pezzo, ero un po’ spaesata. Nessuna emozione era definita e non sapevo come sentirmi. E la confusione aumenta ma allo stesso tempo si dissolve in quel “è qui”. Ci ho versato una lacrima, lo ammetto. Perché ero cosi persa nel cercare di capire come sentirmi, che mi sono lasciata scombussolare da quel “è qui”.

Non voglio citare perché il pezzo di cui voglio parlare è troppo lungo ma dall’instante in cui Harry fa aderire il suo petto contro la schiena di Louis fino al bacio, TUTTE le volte che leggo questa scena (e l’ho letta cosi tante volte da aver perso tutto, oltre il fiato e le capacità mentali), rimango sospesa nel tempo. Prima del capitolo ti lamentavi delle ripetizioni, in questo pezzo ce ne sono, è vero, ma hanno solo aiutato a creare questa sensazione di “la mia testa è leggera come un palloncino”, perché è in grado di drogarti ogni parte di ragione e istinto.
Ogni dannata volta mi riprometto di rileggere il momento con attenzione ma dopo che Louis si volta tra le sue braccia, è una corsa in discesa per una strada ripida. Il mio ritmo di lettura continua ad aumentare di velocità fino a quando le loro labbra non si separano. E mi ritrovo a cercare aria come la forza per rifare di nuovo la stessa discesa perché “dannazione, lo devo rileggere ancora”.
Durante questo lungo istante, ci sono delle frasi che proprio non posso lasciare nel testo, perse tra le parole. Le evidenzio già durante il mio sclero/recensione in diretta ma voglio farlo anche qui, per ricordare la loro bellezza anche ai tuoi occhi che hanno smesso di vedere.

-->> “Le lingue che si cercano, i suoni che si fanno più ovattati, il resto che sparisce mentre noi percepiamo solo l’altro, in maniera amplificata, con i gemiti che diventano parole ed i morsi che diventano promesse, e con la stessa velocità con cui è arrivato si allontana, lasciandomi con l’affanno ed una mano a sorreggergli una gamba intorno al mio bacino, con le dita a scavargli letteralmente le ossa, impudenti contro qualsiasi sguardo o rimprovero, impudente come l’amore che provo per lui.”

Quel: “i gemiti che diventano parole ed i morsi che diventano promesse” e la mia sanità mentale che chiede pietà per la troppa bellezza. La parte dove dice: “e con la stessa velocità con cui è arrivato si allontana, lasciandomi con l’affanno” sono schifosamente io, tutte le volte che leggo questo pezzo.
Okay, dato che mi dico di non citare troppo ma alla fine fallisco sempre miseramente perché questa storia mi urla di essere citata ovunque, creerò questo angolino per citare tutto quello che ha colpito il mio cuore e che mi ha fatto perdere la ragione. Alle volte lasciando un commento (sempre se la mia sanità mentale me lo permette o se non mi lascerò bloccare dalla perfezione abbagliante) e fermandomi ad ammirare i dettagli.

-->> “quello che provo per questo concentrato di ossa e colori può essere solo amore” <<--

-->> “perché la tranquillità che mi ha trasmesso nonostante i suoi occhi in chiaroscuro, la serenitá di sapere di aver trovato la mia strada grattandogli via dagli occhi la polvere, ed il mio cuore, il mio cuore che per la prima volta nonostante avesse davanti il soggetto perfetto ha continuato a battere tranquillo come a dirmi non preoccuparti avrai tanto tempo per ammirarlo”
Lasciami evidenziare quel: “grattandogli via dagli occhi la polvere” perché dannazione, ci sono morta

-->> “Hai cambiato faccia” ansima, sfiorandosi le labbra e guardando il mio viso con una tale intensità da farmi sentire per la prima volta la pelle aderire alle ossa, la bocca tirare sotto ogni respiro pesante, gli occhi pizzicare per ogni battito di ciglia negato

Allora, parliamo di questo per favore. Perché ne ho proprio bisogno. Quando ho letto il “Hai cambiato faccia” ho sentito riversarsi tutta la confusione percepita a inizio capitolo. Ho riletto la frase un paio di volte, strizzando anche gli occhi, credendo di aver letto male. Quando dopo (non commento la descrizione di Harry al modo in cui Louis lo studia perché ci muoio in questa recensione) Louis dice: “Ora che sei mio” giuro di aver pianto. Onestamente non ho bisogno di giurare perché sfido chiunque a restarsene con gli occhi asciutti dopo una esclamazione come quella, di quel livello e intensità.

“ti bacerei per ore solo per vederti sorridere” […]“passerei la mia vita intera sulle tue labbra” << --- come uccidere in cuore in felicità

“fallo” e quella che esce dalle mie labbra ha il sapore di una preghiera e ci baciamo ancora più castamente, come due adolescenti davanti ai cereali al miele << --- MA TI RENDI CONTO DELLA MERAVIGLIA DI QUESTA FRASE O NO?

E per chiudere in bellezza questo primo frammento, la parte conclusiva, mi ha fatto troppo ridere buttando completamente via quella sensazione di confusione dalle spalle e dal volto. Mi ha fatto ridere con le lacrime agli occhi. Perché sono cosi puri e quando giocano in quel modo, sembrano anche semplici, rendono tutto semplice. E si amano, si amano tanto in quei momenti. Senza domande, dubbi o preghiere.

Il secondo frammento/pezzo non potrebbe iniziare nella maniera migliore. Ho amato l’immagine di Louis quando si fa piccolo al fianco di Harry e ancora di più quando solleva il capo con gli occhi lucidi quando sente “amore mio” e lo fa ripetere al ragazzo. E in questo secondo frammento di capitolo c’è anche uno dei miei pensieri preferiti di questo capitolo. Lo trascriverò e basta perché davvero non ha bisogno di parole aggiuntive e comunque non saprei che dire. In questo pensieri di Harry c’è la vita. È una realtà vera e propria. Ed è leggendo questi pezzi che mi verrebbe voglia di urlarti contro quando butti merda sui capitoli. Perché davvero, no. Ma questo è un altro discorso e ho già detto tutto in un audio.

-->> “io non mi sono mai arreso su questo amore perché ci credo, ci credo nonostante tutti ci abbiano insegnato a non farlo, perché ci dicono che non è facile credere in un rapporto, che sia d’amicizia o d’amore, perché non si sará mai davvero felici, perché che tu sia ricco o povero, solo o pieno d’amici, dovrai sempre combattere, per emergere, per rimanere a galla, per continuare a respirare, ed invece con lui non combatto, con lui sono senza sforzi”
Nel dettaglio: perché che tu sia ricco o povero, solo o pieno d’amici, dovrai sempre combattere, per emergere, per rimanere a galla, per continuare a respirare

“Il mio unico desiderio al momento sarebbe di girare per casa tua ed urlarti contro quello che provo” << --- Me quando parliamo delle tue storie. Ma seriamente QUESTA FRASE

All’interno dei capitoli ci sono sempre questi mega lunghi pensieri di Harry che vorrei incorniciare e di cui vorrei parlarti. Ovviamente, essendo cosi lunghi, non mi va di trascriverli e allo stesso tempo non saprei neanche cosa dire in merito, perché sono la meraviglia e mi tolgono la parola. Però poi mi ricordo che tu non sei in grado di vederli e la voglia di trascriverli ovunque, ma soprattutto qui, torna di nuovo forte.
Quindi citerò una parte di questi pensieri e dopo tu andrai a rileggerti tutto il resto. Però usando colori diversi e occhi nuovi e non sporchi dalle tue critiche senza fondamenta. Perché non posso accettare che qualcosa di questo livello venga etichettato nel pacchetto “non abbastanza” o “fa schifo”. Non posso lasciarti credere una roba del genere, non posso davvero più. A costo di toglierti la polvere dagli occhi, proprio come Harry fa con Louis.

-->> ”perché potremmo pure avere il vento contro, il sole a bruciare i raccolti curati con tanto ardore o la neve ad aprile ma io credo, e ci credo solo come si può credere in un Dio”

Tra i vari pensieri di Harry, ci trovo sempre qualcosa che urla me, che parlano di me, che raccontano della mia vita o presente. In cui mi ritrovo e che mi spingono a fermarmi a ripensare. Durante la festa di compleanno di Louis, mentre Harry racconta di Louis che non ha conosciuto ma che immagina, ha descritto anche il mio passato. Perché sono cosi vita che non è per niente difficile ritrovarsi all’interno delle loro parole

-->> ”Perché è come se in passato avesse chiuso ogni porta con ogni mandata possibile, coperto le finestre con spesse tende di velluto nero e ignorato ogni persona che si affacciava speranzosa alla sua porta con un pugno pronto a battere contro il legno troppo spesso per far arrivare un rumore pulito, solo sussurri ovattati di vita che lui troppo impegnato ad usare i mattoni che gli avevano buttato contro per costruire un’altra fortezza non riusciva ad ascoltare”

Tra l’altro, a prova che non dico quello che dico perché siamo amiche (e sai che in questi casi, quando di parla di polveredigente è solo la fan che parla), in questo pezzo che amo e che mi ha troppo ricordato me, si sente la mancanza di virgole e forse un punto. Infatti la lettura è un po’ difficile ma il messaggio resta bellissimo.

Restando su questo pezzo e sempre con la mia nuova filosofia di non citare tutto il pezzo ma solo la parte che mi ha mandato fuori di testa (e con la speranza che tu abbia il buon senso di andarti a rileggere l’intero passaggio), ecco qualcosa che mi ha molto emozionata. Diciamo che ho un debole quando Harry parla dei colori di Louis e del suo sorriso/risata, quindi ogni volta il mio cervello diventa l’interno di un Dalek, per farti capire e quindi non posso non citare questo passaggio:

.perché vedo solo un turbinio di colori appena lui entra in una stanza, vedo i colori ed in automatico sorrido, perché il suo Louis ti fa sorridere con i suoi modi alterni prima da bambino e poi da regina

.Il mio ossimoro, il mio bellissimo ossimoro, che penso sempre di non poter conoscere meglio e poi mi sorprende ancora.

.ci guardiamo per un secondo infinito fino a quando muove il suo indice per farmi capire che mi vuole lì accanto e lo accontento subito, e finalmente riprendo a respirare

.non mi sembra così strano perché Louis ha il naso affondato nel mio collo e sorride contro la mia pelle “Occhi verdi stai passando una bella serata?” e quando lo guardo negli occhi, oggi antichi e preziosi come il primo giorno ma allo stesso tempo incredibilmente luminosi e vivi, spontaneo mi esce “ogni giorno in cui i nostri occhi si incontrano è un bel giorno”.

.“Non mi hai ancora baciato da quando ho compiuto ufficialmente 24 anni” puntella le braccia contro i fianchi ed arriccia le labbra socchiudendo gli occhi in maniera minacciosa “rimedia immediatamente” e lo faccio senza farmelo ripetere, me lo tiro contro dai passanti dei pantaloni neri e lo spingo il più vicino possibile, gli mozzo il fiato senza alcun rimorso, perché è dalle mie labbra che deve respirare.

.tutto sparisce tranne i nostri ansimi spezzati, le nostre promesse mute e i passi di due vite separate, opposte, apparentemente parallele, che ogni volta che ci baciamo sembrano portare direttamente in quel luogo, in quell’attimo, in queste bocche, in questa storia

(Non sai quanto mi sto trattenendo dal non citare tutta la parte finale di questo pezzo. Tu non ne hai la mia idea della sua bellezza e di quanto mi stia dando)
Per quanto mi sia difficile, basta citare. Di questa storia citerei sempre tutto il capitolo ma poi che senso avrebbe chiamarla “recensione”? Va detto che faccio una fatica enorme a trattenermi e cerco sempre di scendere a compromessi con me stessa, scegliendo solo alcune frasi. Quindi no, quelle citate non solo le mie uniche frasi preferite ma l’intero capitolo lo è. E vorrei davvero essere in grado di descrivere la loro bellezza o perché finiscono nella mia recensione ma come si descrive la bellezza, la vita, l’arte? Non si può, ecco come. Ci saranno sempre emozioni o pensieri che resteranno per sempre miei, di cui non riuscirò mai a parlarne qui perché non so davvero come. Ma credimi, mio fiorellino di campo, Raccontami Una Storia è nel mio cuore al sicuro e amata.

Il terzo frammetto di questo capitolo non ha bisogno di nient’altro che essere letto, quindi citerò due frasi che mi hanno colpito molto e andiamo avanti…
gli accarezzo i capelli e la stanchezza accarezza i miei
“Forse perché sentivo di dover trovare te”. 

L’ultimo pezzo è davvero tanta roba. In questa recensione non ho dato il meglio di me. Ci sono più citazioni che parole mie e vorrei dispiacermi della cosa ma non lo faccio perché, come ti sto ripetendo da tempo, questa storia merita di essere citata. Ci tengo però a precisare, ancora una volta, che mi vivo ogni cosa. Ogni passaggio, ogni parola, ogni emozione, ogni istanti. Certo, non commento più ogni cosa come facevo con Feel ma davvero, è tutto cosi meraviglioso che le mie parole sono superflue.
Tutto questo per dire che non so cosa andrò a scrivere ancora ma ho apprezzo questo capitolo dalla prima parola fino all’ultima. È un capitolo bello pieno, con delle frasi che mi rimarranno per sempre dentro e dei momenti davvero molo importanti per la storia e il loro rapporto. Questo voglio che tu lo sappia, perché io ne vedo la bellezza ma tu no e queste recensioni voglio che ti aiutino a vedere il tuo talento e per farlo devo usare le tue parole e non più le mie.
Detto questo, andiamo a citare un po’ questo ultimo frammento del capitolo. Anche perché, bisogna dirlo, mentre rileggo il capitolo semplicemente non riesco più a smettere di leggere, vivo il momento, mi godo la lettura e mi dimentico che cosa devo fare e resto incantata dalla bellezza.

-->> perché ha venduto il suo corpo per necessità, ora vorrei che lo donasse come gesto di puro amore

Senza citare (alle volte faccio la brava, vedi) la parte dove Harry strofina il naso contro la mascella leggermente ruvida di Louis, sorridendo e dicendo tutte quello che ha fatto ma il non aversi fatto la barba, mi fa sempre sorride. Adoro vedere Louis sempre più a suo agio con Harry, senza quelle falsa convinzioni nella testa. Credo che tu dovresti essere un po’ più come Louis e vivere quello che viene senza puntare a una perfezione che è solo un mito. No, questa recensione non è una ramanzina (anche se te la meriti) ma non puoi negare che Louis ti assomigli sotto molti punti di vista e fare il paragone diventa inevitabile sotto i miei occhi.

Louis che chiama Harry con ogni nome possibile tranne che con il suo è al pari di quando Harry parla dei colori e del sorriso e riso di Louis e credo di aver davvero detto tutto. Also, Louis che dice che anche i nomi sono etichette è tutto. Perché la gente continua a discriminare le etichette ma non si rendono conto che anche il loro stesso nome è un etichetta e, nella maggior parte dei casi, neanche scelta da loro.

E arriviamo allo “spogliati” che mi ha tolto il fiato e il tempo. Forse perché arriva dopo il commento di Louis sul caffè, forse perché è una specie di ordine da parte di Harry. Fatto sta che ho riletto questa parola un paio di volte prima di continuare la lettura. Il: “è nudo anche quando é completamente vestito, é nudo ricoperto solo dai suoi sbagli che finalmente mostra orgoglioso, è nudo ma letteralmente non abbastanza” è qualcosa di cosi incredibile che lo vorrei far leggere a tutti

La scena sul letto, davvero, non so come commentarla. Ci sono tutti i sensi in questa scena: dal gusto all’odore, dal tatto alla vista e poi suoni e ansimi bellissimi. Amo queste scene perché il tempo sembra scorrere con un’altra velocità e lo posso sentire. Che sia giorno o notte mentre leggo, l’orologio inizia a girare più velocemente e poi tutto si blocca di colpo e impazzisco perché quasi sempre ci sono frasi come: “Tutto si ferma. Le mani, il fiato, il cuore, New York” che mi fanno realizzare che non è stato solo una sensazione sulla pelle. Perché perfino New York si ferma in questo momenti e io inizio a respirare piano.

-->> mentre lui trattiene il respiro in attesa, finalmente creta malleabile e non diamante grezzo <<--

Quando Harry dice a Louis di trattenere il fiato e di non urlare troppo forte è dopo lo butta nella vasca idromassaggio… Sti due mi toglieranno ancora la vita. E sicuro perderò la vita dopo frasi come: “e lui mi sovrasta in un secondo, sedendosi a cavalcioni sul mio bacino e riprendendo a baciarmi con una foga mai avvertita prima” perché seriamente, è tutto cosi veloce, che il mio cervello non ce la fa proprio

“credo in quelli che hanno capito che alcune persone dopo che sbattono le porte in faccia rimangono in attesa che vadano a bussare di nuovo” << --- MI HAI DATO LA VITA E ME L’HAI TOLTA COSI TANTE VOLTE IN QUESTO CAPITOLO E QUESTA FRASE E’ COSI ME HELP. Oh, urlo perché sono in estasi

“credo nelle persone che ci credono anche per due” << --- MA DI COSA STIAMO PARLANDO QUI. Sì, sono entrata in modalità fan girl lol

E dannazione, tutto il pensiero che nasce dall’abbraccio, lacrime. Di nuovo, citerei tutto ma preferisco citare solo una parte ma per favore, per me, rileggiti tutta questa parte perché, bho, lo dirò spesso ma da davvero la vita

.voglio credere in qualcosa che l’uomo non è ancora in grado di capire, che la carne non può accettare ma con il quale si ritrova a fare i conti, voglio credere che lui mi sia stato sempre accanto e che tutti gli ostacoli superati in vita mia siano serviti per rendermi pronto ad affrontare lui in questo momento

.“Assolutamente sì” risponde guardandomi negli occhi e arricciando il naso, sta soppesando la sua risposta “sennò non saresti il mio ragazzo”
“Sono il tuo ragazzo?”

.le persone più forti sono quelle che non si vergognano a dimostrare quello che provano.

.mi rendo conto che ha stravolto tutto senza cambiare nulla

Tre cose da dire velocemente prima della conclusione:
Primo, il momento in cui Harry dice “vieni qui e godiamoci il tramonto” e dopo Louis fa aderire la sua schiena contro il suo petto e si bea dei baci del riccio sul collo è quello che io intendo per amore e amare.
Secondo, l’acqua che si colora di rosa e poi di tutti gli altri colori e il regalo di compleanno. Il regalo è bellissimo ma è l’idea di come abbia deciso di dargli quel regalo che mi ha fatto amare Harry
Terzo, Harry è passato da “Spogliati” a “Chiudi gli occhi” e io sono ancora qui senza parole

-->> “andiamo nella città eterna per rendere eterno il nostro amore” ed ha tutto il sapore di un giuramento divino. <<--

Che dire, anche questa recensione è andata. Non so se ho detto abbastanza ma sicuramente non tutto quello che ho provato, però spero di averti regalato almeno una prospettiva diversa su questo capitolo e di avertelo fatto amare tanto quando l’ho amato io. Ti prego di rileggere questo capitolo e di farlo pensando a quello che ho detto in questa recensione, perché questo capitolo è solo d’amore. Sono soddisfatta di aver passato il mio tempo in loro compagnia e non vedo l’ora che arrivi il prossimo capitolo. Se vuoi mandarmi dei frammetti in anteprima, chi sono io per lamentarmi della cosa. Davvero ottimo lavoro, ho apprezzato e amato tutto e se ti sento di nuovo insultare questa storia o i singoli capitoli, giuro che do di matto.

Also:
“Dedico il capitolo a quella ragazza che da fan è diventata amica ma continua a crederci più di me.”
Sempre e comunque, mio fiorellino di campo



(H)anna