Recensioni di Lizzie_Siddal

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Hunger Hurts - 08/09/14, ore 14:33
Capitolo 1: Hunger Hurts
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Leggo questa fanfic in ritardo (di quasi...woah, 7 anni?), e mi pento di non averla scoperta prima. Questa è la voce della Cassie Ainsworth del telefilm, dipinta nei suoi monologhi profondi, complessi, taglienti e scanditi dai suoi tipici 'wow'. In genere non amo la scrittura in prima persona, ma sono assolutamente felice quando trovo brani in cui l'autore riesce a usarlo bene, come in questo caso caso. Le riflessioni di Cassie ad una lettura superficiale potrebbero sembrare caotiche e nonsense a tratti, ma non è così: sono appropriate, IC, e in ogni passaggio l'autrice ha dato prova di aver interpretato in modo assolutamente perfetto il male interiore del personaggio, il problema con l'anoressia, che dopotutto, non è altro che l'ennesima forma di autolesionismo a cui Cassie si abbandona (in aggiunta alle droghe, all'alcol, al "mindless sex"). In particolare, sono rimasta colpita dal modo in cui l'autrice ha reso chiari i meccanismi psicologici che stanno dietro l'anoressia stessa: i pensieri ricorrenti e ossessivi sul cibo, le paranoie delle calorie ("Continuo a chiedermi se posso mangiare una mela, ma non sono ancora sicura di aver digerito quell’hamburger di quattro giorni fa, perché chi mi assicura che se n’è andato?"), ma soprattutto il fatto che in questo modo Cassie possa esercitare una sorta di controllo sul suo corpo, sulla realtà, su ciò che concretamente, materialmente può cambiare.
"ma se è il mio corpo allora sì che posso fare qualcosa… posso non mangiare, e se non mangio il corpo è costretto a fare quello che voglio io, e almeno questo lo posso decidere io; almeno su questo ho un qualche potere" > il linguaggio usato è terribilmente schietto e semplice, in queste spiegazioni. Mostra come quelli che sono sciocchezze o scelte incomprensibili per le persone che 'stanno bene' e non si prendono la briga di vedere oltre, sono invece problemi reali per chi, come Cassie, ne è affetta, li vive giorno per giorno e ne viene consumata - letteralmente.
Un altro particolare della shot che mi ha colpita in positivo è stata l'immagine di quei pezzettini di carta con su scritte le parole - stralci di frasi che Cassie cerca di mettere in ordine per capire se stessa e per farsi capire dagli altri. Trovo che sia una metafora estremente d'effetto, anche perché viene utilizzata sia all'inizio che sul finale.
"Wow… forse l’amore è quando qualcuno arriva e sai che riesce a leggere quegli spezzoni di frasi e a capire cosa ti succede dentro"
In conclusione, ci tengo particolarmente a segnalare la storia tra le Scelte della sezione Skins, perché è uno dei migliori lavori dedicati a questa serie che io abbia letto.
Recensione alla storia Nothing. - 06/11/13, ore 18:18
Capitolo 1: Nothing.
Sto piangendo male, ti odio and "nothing everything hurts".
Ma parlando di 'niente', di questo titolo che non poteva essere più azzeccato, vorrei riportare la parte che mi ha colpita di più, forse.
"Quel niente suona così strano, quando lascia le tue labbra. Suona così vero. Perché è niente, in quel momento. 
Perché hai Emily accanto, e chissene frega del cancro."

Lungo tutte le seasons, a Naomi è spesso capitato di dover essere bugiarda - brava o pessima, a seconda delle situazioni - ma il fatto che sia la presenza di Emily, il loro presente, a decidere cosa sia reale o no, è qualcosa di tragicamente splendido. Per quanto faccia male sapendo come poi andrà a finire. Sapendo che Emily le perdonerà anche questa bugia.
Complimenti ;_;
Recensione alla storia Come una bolla di sapone - 04/12/12, ore 19:23
Capitolo 1: Come una bolla di sapone
Lasciami dire che ho le lacrime agli occhi. In pochi riescono a vedere quanta bellezza struggente c'è dentro questa coppia e tu sei una di quelle poche persone - che ho la fortuna di conoscere - che ha saputo interpretarla con il rispetto e la meraviglia che merita. Okay, forse sarò di parte perché non è un segreto che questi due siano il mio OTP tra gli OTP, ma mi si lasci la presunzione di saper giudicare quando vengano scritti tanto bene da farmi male. Ecco. Ho adorato l'utilizzo del prompt, che rimanda ad una delle scene che ritengo un capolavoro assoluto e mi uccide sempresempresempre, ma ho amato soprattutto l'introspezione di Freddie. L'infinita delicatezza dei suoi pensieri, la determinazione nel non volere che la storia si ripeta, l'attenzione che dimostra nel tenere in mano la bolla di sapone, la metafora di Effy e la stessa vita di lei. Ma forse la cosa che più mi ha fatto innamorare è stato vedere Effy ritratta perfettamente attraverso gli occhi di Freddie. Con le sue contraddizioni, con la sua complessità, la fragilità, il dolore e tutto. E il gesto che Effy fa sul finale, scostare la frangia di lui prima di guardarlo e dirgli che lo ama... niente, mi hai distrutta nei modi più positivi che ci possano essere. Ti ringrazio di cuore per averla scritta. Nessuno ne scrive mai abbastanza, né così tanto bene. Grazie ♥
Recensione alla storia Speranze di carta - 29/10/12, ore 00:09
Capitolo 1: Speranze di carta
Era ciò che speravo venisse scritto quando ho promptato. Anzi no, è molto di più perché hai inserito anche Karen - non me l'aspettavo. E ho amato tutto. La brevità, le cose essenziali dette e non dette - che si sentono tantissimo. Non ha senso questo commento, perdonami.
Credo che rimarrò qui a piangere per un po'.
Un bel po'.
Recensione alla storia Tre giorni - 04/09/12, ore 21:19
Capitolo 1: Tre giorni
Questa shot è stata una lettura piacevolissima. Non solo perché ha come protagonisti due dei miei personaggi preferiti di Skins, ma perché ne parla con garbo, con una calma e una delicatezza che raramente ho trovato nelle fanfic che ho letto su di loro. Bello questo momento che hai inventato e posto a cavallo tra le due stagioni: ci sono le classiche feste-devasto tipiche di Skins, il resto del gruppetto, che nella sua breve apparizione iniziale, dimostra i propri tratti caratteristici, e ci sono Freddie, Effy e un prato. L'erba, il vento, il fresco e la purezza dell'ambiente che li avvolge come un abbraccio. Mi sono piaciuti molto questi piccoli, semplici dettagli: in contrasto con le parole di Effy - ansiose e che spaventano, perché fanno pensare a ciò che sappiamo avverrà -  ma in armonia con la dolcezza con cui lei e Freddie si muovono, si baciano, si cercano. Mi ha colpita anche la metafora di Effy associata alle mega-cuffie di Freddie e questa frase, in particolare gli auricolari erano muti, non c’era nessuna musica che suonava, e lui sentiva tutto, tutto quello che lo circondava, tutta la confusione prodotta dagli altri e quella dentro il suo cuore e la sua testa -> Freddie secondo me è così. Ha un'empatia e una generosità che lo portano a riflettere e *sentire* tutto, a soffrirne, anche, ma che gli danno infine la giusta determinazione nelle scelte che fa. Ecco, ho apprezzato questo suo essere determinato, il suo sospiro di accettazione, sul finale, che non è sinonimo di arrendersi ad un destino già scritto, ma al contrario suona come una promessa a combattere - proprio come Effy gli ha chiesto, e come il suo cuore in fondo, lo spingerà sempre a fare.
Chiedo scusa per la recensione un po' caotica - non sono affatto brava purtroppo. Ti ringrazio per aver scritto e condiviso la storia: non so a che posto si sia classificata al contest, ma in ogni caso complimenti :3