Recensioni di Stria93

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Recensione alla storia Coming back as we are - 03/03/15, ore 11:31
Capitolo 4: III - Innuendo
~~Ma guarda un po' chi è tornato dall'aldilà! La cara vecchia Stria, che ha trovato il suo account di EFP pieno di ragnatele e polvere, come si conviene ad una vera strega. ;)
Ok, tralasciando gli scherzi, mia carissima Euridice, credo che sarebbe inutile perdere altro tempo in scuse o in giustificazioni dato che te le propino già ogni volta che ci sentiamo su facebook, quindi passiamo subito alle cose serie e a questa recensione che ha ritardato troppo a lungo.
Alloooooora... Avevamo lasciato il nostro Gold nel pieno di una rivelazione del tutto inaspettata e lo ritroviamo qui ancora sotto shock e intento ad elaborare la notizia della sua paternità, non senza quelle reticenze che lo caratterizzano ogni volta che si trova ad affrontare la realtà e che lo porterebbero a credere di star sognando oppure che qualcuno gli stia mentendo e purtroppo sappiamo bene quanto questa sua tendenza abbia giocato un ruolo fondamentale negli eventi che hanno portato alla situazione attuale.
Ma ormai l'illusione che sia tutto un sogno è sfumata e Gold deve rendersi conto che non c'è alcun modo di scappare dalla realtà dei fatti e dunque partono tutte le – passami il termine – pippe mentali che potrebbero rendergli più accettabile la verità.
Non mi aspettavo, devo essere sincera, una reazione così violenta nei confronti di Belle e il suo risentimento per il fatto che ella gli abbia tenuto nascosta la figlia, ma ho esultato quando lei gli ha risposto per le rime, rinfacciandogli ogni sofferenza che le ha provocato e tutti gli errori che ha commesso quel maledetto giorno in cui ha deciso di credere a Cora e non alla sua amata.
Ben gli sta! Si era lasciato alle spalle una ragazza, certamente forte e fiera, ma pur sempre una ragazza; ora invece si ritrova di fronte ad una donna che si è trovata a fronteggiare situazioni di immensa sofferenza e che pure è andata avanti con le proprie forze, ha rimesso insieme i pezzi della sua vita ed è cresciuta e cambiata.
Si evince molto bene come questo cambiamento spiazzi Gold che, all'opposto, sembra non aver affatto mutato il suo modo di fare, specialmente davanti a ciò che lo spaventa.
Mi è piaciuto molto il loro confronto e ancora di più il modo in cui Belle lo lascia solo senza neanche una parola per andare al capezzale della bimba.
Come sempre però, Gold non ha la forza e il coraggio necessari per prendere una decisione importante. Credo che se Ruby non fosse intervenuta, l'uomo se ne sarebbe andato e avrebbe continuato a rimuginare per chissà quanto tempo su quella giornata, senza tuttavia arrivare a fare qualcosa di concreto. Sarebbe proprio da lui.
Invece l'intrepida ragazza lo ha affrontato e non solo... si è perfino concessa di schernirlo e ho adorato come tu sia riuscita a rendere alla perfezione la sua personalità coraggiosa e anche un po' irriverente. *.*
Alla fine è Ruby stessa che deve trascinare letteralmente Gold dalla figlia.
Mi sono piaciuti moltissimo gli stralci di memorie legate a Neal che affiorano nella mente di lui. Credo che tu li abbia gestiti molto bene, perché una simile rivelazione non poteva che riportare a galla la sua precedente esperienza paterna, per quanto dolorosa.
Credo che la sua reazione (o non reazione) di fronte ad una notizia tanto sconvolgente sia legata anche ai suoi trascorsi con il figlio che ha perduto, nei confronti del quale credo ritenga di essere stato un pessimo padre.
Ma devo ammettere di aver apprezzato questo capitolo soprattutto per la storyline di Regina.
Come sai, ho sempre amato il suo personaggio e ti avevo già anticipato che, ora che l'abbiamo ritrovata adolescente e cresciuta, mi piace ancora di più.
Risulta molto evidente come ella non condivida le aspirazioni della madre, come non le interessi l'alta società londinese, con tutta l'ipocrisia che la pervade e la vuotezza delle sue regole non scritte e delle cosiddette “buone maniere”. Eppure la giovane sente di non possedere alcuno strumento per sfuggire al destino che Cora ha scelto per lei e così si ritrova a sentirsi almeno un po' libera e viva solo quando cavalca o quando è in compagnia di Daniel.
Mi è piaciuto molto come tu abbia reso l'idea di una Regina confusa circa lo stalliere e i suoi sentimenti nei confronti di quest'ultimo. A quest'età infatti è molto difficile districarsi tra le proprie sensazioni e dare un nome a ciò che si prova, a maggior ragione quando un'amicizia comincia a tramutarsi in qualcosa di diverso, che pure non si osa nominare per paura di fare un passo falso e rovinare tutto.
Ma arriva un momento in cui non ci si può più tenere dentro ogni cosa e così è stato per Daniel. Ho amato il suo discorso a Regina: chiaro, genuino, spontaneo e adorabilmente sincero, senza tutti i fronzoli che avrebbero adornato le parole di un qualsiasi damerino dell'alta società.
Mi è dispiaciuto per entrambi quando Regina non gli ha dato risposta, perché capisco che lei sia rimasta spiazzata da quella confessione e si sia trovata a fare i conti con quello che, nel suo mondo de giovane aristocratica, è ritenuto apprezzabile o deprecabile, ma mi è dispiaciuto tanto anche per il povero Daniel che è rimasto senza risposte e senza alcun segnale da parte della ragazza che potesse  fargli capire come ella abbia recepito quella rivelazione.
Ho infine adorato il loro litigio. Lui tiene tantissimo alla felicità di Regina e si arrabbia quando la vede sottomessa alla volontà della madre e agli eventi che pensa di non poter controllare; lei invece cerca di mostrarsi forte e orgogliosa ma le parole dello stalliere la feriscono e la mettono davanti alla verità di cui è ben consapevole ma che fa di tutto per nascondere, ovvero che Cora gestisce tutta la sua vita e lei non osa ribellarsi se non con qualche obiezione o frecciatina che rimarrà comunque inascoltata o addirittura repressa.
Il bacio finale!!! Scena splendida! Speravo davvero che andasse a finire così e infatti mi hai fatta contenta! *___*
Bellissimo capitolo, Euridice; come sempre. Sto davvero apprezzando come stai conducendo le varie storyline dei protagonisti, approfondendole e riuscendo sempre ad emozionare e coinvolgere come solo tu sai fare, proiettandomi davanti agli occhi ogni singola scena.
Il recupero è ufficialmente iniziato! Mi risentirai molto presto. ;)
Complimentoni immensi anche stavolta, tesorrrr! E scusami di nuovo per il ritardo. ^^
Bacioni! <3 :***
Stria93
Recensione alla storia As my memory rests - but never forgets what I lost - 14/01/15, ore 17:53
Capitolo 1: 029. Birth
Euridice, splendida! ^^
Tra una cosa e l'altra non sono ancora riuscita a recensire il nuovo capitolo della tua long, senza dimenticare poi la shot "Kiss me" che recupererò il prima possibile, magari anche domani visto che oggi ho dato l'unico esame che avevo a gennaio. :)
Ma stavo giusto controllando le mie recensioni quando mi sono accorta che mi mancava un capitolo di questa raccolta! Che dimenticanza imperdonabile da una tua grande fan come me! Rimedio subito! ;)
Innanzitutto mi è venuto spontaneo pensare a quanto questo breve capitolo di apertura sia collegato a ciò che sta accadendo anche nella tua serie, con la nostra protagonista ormai mamma di una splendida bimba avuta da un padre che, anche in questo caso, credeva perduto per sempre e ormai parte di un passato felice e pieno di speranza che non sarebbe più tornato.
Ho adorato quel piccolo accenno che fa capire come Belle sia diventata sindaco di Storybrooke in sostituzione di Regina. Ce l'avrei vista davvero bene nei panni della guida della città.
Nonostante Rumpel sia, ahimé, assente, hai ricreato perfettamente il suo personaggio attraverso i pensieri della sua amata e le sue riflessioni circa la sua predilezione per i nomi altisonanti, in contrapposizione con quella di lei per quelli semplici ma incredibilmente musicali e dal suono dolce e flautato.
Stupenda la conclusione, con la scelta definitiva del nome e le varie associazioni che Belle crea tra questo e gli elementi che più caratterizzano, o meglio, hanno caratterizzato la loro tormentata storia d'amore, conclusasi, in perfetto stile euridiciano, tragicamente. *.*
Questa meraviglia, tanto toccante e intesa nella sua brevità, mi era proprio sfuggita e sono felice di aver avuto modo di recuperarla. Riesci ad emozionare fino alle lacrime e a toccare il cuore del lettore sia che si tratti di poche righe, come in questo caso, che di interi capitoli. La lunghezza varia, ma ciò che riesci a suscitare in me no. <3
Ormai mi sembra ridicolo limitarmi a complimentarmi con te per la tua immensa bravura, ma non posso davvero fare altro, quindi... Complimentoni più che meritati anche stavolta, tesoro! Perdona questo ritardo storico che batte ufficialmente tutti i miei record.
Un bacione grandissimo! <3 :***
Stria93
Recensione alla storia Coming back as we are - 31/12/14, ore 11:04
Capitolo 3: II - Mad world
~~Capitolo stupendo, Euridice!!! <3
Fino ad ora è sicuramente il mio preferito di questa seconda parte della serie.
Affronterò prima il discorso legato a Cora e Regina. :)
Dunque, come sai, ho sempre avuto un debole per la dolce Contessina. L'avevamo lasciata all'età di dieci anni, in preda al rimorso e ai sensi di colpa per il furto dell'anello che ha poi decretato la fine del sogno dello zio e di Belle, intenta a rimediare, per quel poco che le era possibile, rivelando la verità a Gold quando, ormai, era troppo tardi; e la ritroviamo quindicenne, una giovane sicuramente bellissima che ha conservato quella gentilezza e quella dolcezza che, nonostante l'influenza materna non ha mai perso. Anzi, forse la lontananza da quella donna che ha tentato in ogni modo, per tutta la sua vita, di plagiarla e renderla quasi una copia più giovane di sé, le ha perfino giovato, facendole capire molte cose della madre che, fin tanto che viveva sotto il suo tetto, non riusciva a vedere.
Quando si cresce e ci si confronta con nuove persone e nuove realtà, come la scuola preparatoria nel caso della nostra Regina, si maturano anche nuovi punti di vista e nuove consapevolezze; spesso si finisce per togliere la maschera a ciò che, fino a poco tempo prima, ci sembrava tutt'altro. Credo che questo sia un po' ciò che la ragazza si sia trovata a sperimentare e affrontare in questi cinque anni. Ho notato anche come ella abbia maturato una forza che usa, anche se molto debolmente, per ribellarsi alla madre o, quantomeno, per esternare il suo disappunto rispetto alle pretese di Cora.
Cora che, lo ammetto, mancava anche a me, probabilmente anche per la breve parentesi riservata a Rebecca nel capitolo scorso che mi ha perfino fatto rimpiangere la Contessa.
Ammetterò anche un'altra cosa: ho QUASI provato compassione per la donna quando si ritrova a pensare al rapporto stretto e intenso che certe madri hanno con le proprie figlie, e che lei sa di non aver mai sperimentato con Regina e che il tempo per recuperare è ormai giunto al termine. La falda che divide le due è più profonda che mai anche se nascosta dietro quel velo di cortesia ipocrita e frasi di circostanza. Si è trattato comunque di un momento passeggero, perché l'atto di Cora di licenziare su due piedi quella povera servetta mi ha bruscamente riportata a vedere la donna spietata e velenosa che, grazie a sotterfugi e menzogne, ha contribuito non poco a separare Robert e Belle, anche se credo che quel gesto e quella rabbia fossero dettati dall'invidia e dalla frustrazione per il fatto che la figlia si sia mostrata tanto calorosa e affettuosa nei confronti della servitù e non nei suoi, come sempre del resto. Perché, per quanto Cora non si renda razionalmente conto dei suoi sentimenti, soffre del distacco e della freddezza che Regina le dimostra, così come non capisce di essere innamorata di Robert e di non provare per lui solo un'ossessiva possessività.
Spencer e James. Ottima idea farli figurare qui come Lord e giovane rampollo della famiglia. Ce li vedo perfettamente. ;)
Mi è piaciuto anche l'accenno a Daniel che, sicuramente, sarà diventato un giovane stalliere perfetto per sviluppare quel rapporto che già era nato con la Contessina, e magari farlo sbocciare in qualcosa che vada oltre la semplice complicità che già li univa da bambini.
Ma spostiamoci su Belle e Robert. Mi è piaciuto tantissimo come, anche stavolta, tu sia riuscita a calarti nell'interiorità sconvolta di Gold, che sta gradualmente realizzando ed elaborando la situazione, e a farci vivere quasi in prima persona ogni emozione, ogni pensiero, ogni sensazione provati dal personaggio stesso.
Questa è un altro elemento che amo del tuo modo di scrivere: fai vivere al lettore ciò che i tuoi personaggi vivono e crei un legame fortissimo con essi attraverso introspezioni curatissime e, ti tranquillizzo, mai OOC.
Diciamocelo, lo schiaffo di Belle era più che meritato e, anche per quanto riguarda la ragazza, non mi è parso per nulla che tu sia uscita dall'IC, anzi, credo che tutti sappiamo di cosa può essere capace una madre quando si vede minacciata la propria figlia. Il suo gesto è stato esemplare del grandissimo amore e dell'immenso coraggio che contraddistinguono una mamma.
Sarò sincera: per quanto io adori Gold, ho goduto quando ha assistito all'arrivo di Graham e a quella che pareva una scena composta da un padre e una madre che si preoccupano e si prendono cura della propria bambina che ha appena vissuto un momento spaventoso e traumatico proprio a causa sua. Una lezioncina che gli è stata proprio bene, a mio parere, specialmente dopo i suoi trascorsi con Rebecca a New York. Mi è dispiaciuto quando Graham gli ha spiegato che Helena non era sua figlia, perché credo che lui lo desiderasse davvero. :(
Ma ecco che la verità salta fuori, benché Gold avesse già iniziato ad intuirla pur senza osare soffermarsi su quell'idea. Ed ecco anche che il capitolo s'interrompe e io rimango lì con una voglia matta di scoprire cosa succederà. T_T
Non ti smentisci mai, tesoro. Ho gioito al ritorno della mia adorata Regina e credo che farai uno splendido lavoro con lei, ora che è cresciuta e maturata.
Onestamente spero anche di vedere presto lei e Robert insieme perché, come sai, adoro il loro rapporto quasi di padre e figlia.
Come ti ho detto all'inizio, ho divorato questo capitolo e, per il momento, è in cima alla lista delle mie preferenze ma, conoscendoti, sono sicura che verrà presto soppiantato da uno ancora più bello.
Sei sempre una garanzia, Euridice. Non ti stupire se molti ripongono tanta fiducia in te, perché questa non viene MAI delusa.
Un bacione, carissima e ti auguro un felicissimo 2015! <3 <3 <3
Stria93
 
Recensione alla storia Coming back as we are - 30/12/14, ore 13:25
Capitolo 2: I - E sarà il sole a chiederci un favore (per dare un’ombra nuova ai nostri visi)
~~Come promesso, eccomi qua, Euridice carissima! <3
Inizio subito la recensione a questo capitolo-flashback facendoti tanti complimenti per come, nonostante la difficoltà – non indifferente - degli scarti temporali e spaziali e del duplice filo narrativo che ha seguito le vite separate eppure parallele dei nostri protagonisti, tu sia riuscita a rendere il tutto chiaro e vivido, senza mai suscitare nel lettore alcun senso di confusione o smarrimento. Capita infatti che simili capitoli, creati appositamente per chiarire alcuni nodi del presente attraverso un ritorno al passato, possano risultare un po' difficili da seguire e, nei casi peggiori, creare in chi legge una strana sensazione, come di essersi persi una parte fondamentale della vicenda senza tuttavia riuscire a venirne a capo.
Be', questo non succede assolutamente leggendo questo capitolo, tutt'altro! Hai calcolato i tempi in modo da far coincidere ogni cosa e mantenendo intatta la cronologia degli avvenimenti che descrivi, sia a Londra che a New York. I paragrafi sono ordinati e conferiscono al tutto un carattere di continuità e linearità, che rende la lettura più gradevole e la facilita, accrescendo anche l'interesse e la voglia di scoprire di più del passato di Belle e Gold e degli accadimenti che hanno portato alla situazione del prologo.
Tralasciando la logistica e concentrandoci sulla vicenda... Be', posso dirti che ho esultato all'entrata in scena di Ruby che, proprio come nella 2x04, salva la nostra protagonista da una situazione spinosa e le offre un riparo. Ormai credo che tu sia definitivamente al sicuro dal pericolo OOC. Anche con questo magnifico personaggio hai svolto un lavoro eccellente, rimarcandone caratteristiche, personalità e storia ma trasponendo il tutto in una cornice perfettamente plausibile all'interno del contesto storico che fa da sfondo a questa serie.
Ho adorato anche Granny, IC oltre ogni dire, e il rapporto che ella intrattiene con la nipote, dalla facciata conflittuale ed esasperato ma basato su un amore forte e solido che ha probabilmente permesso a queste due donne di superare le difficoltà della vita.
Passiamo al nostro Gold. Una scelta perfetta quella di farlo alloggiare in albergo, di non creare alcun legame con l'America o con New York. Il concetto di Casa implica automaticamente un legame affettivo verso qualcosa e qualcuno, che l'uomo non vuole avere, che sente di non meritare.
Si punisce, non vuole andare avanti con la propria vita in termini emotivi. Nella sua mente e nel suo cuore ogni cosa è nata e morta con Belle e niente e nessuno potrà mai prendere il suo posto.
La “nuova vita” che l'industriale si ricostruisce nella metropoli americana è solo fittizia; una maschera che semplicemente gli serve per fuggire ancora una volta da ciò che lo affligge. Di fatto, è come se la condizione dell'uomo fosse quella di un esule, qualcuno che non ha più una casa né ha alcuna intenzione di farsene una nuova e stabile ma che erra senza meta e senza un fine preciso, intrappolato da quel passato doloroso che, tuttavia, non riesce a lasciarsi alle spalle.
Ho avuto l'impressione che entrambi i protagonisti stiano vivendo la stessa situazione, l'uno in una camera di un qualche lussuosissimo albergo a New York, l'altra nella sua stanzetta alla locanda di Granny nei sobborghi di Londra. Eppure, nonostante la distanza, si trovano a vivere lo stesso dolore, a rimuginare sugli stessi pensieri e a ricordare gli stessi momenti condivisi, quelli belli e quelli brutti, chiedendosi come sarebbero potute andare le cose se, quel maledetto giorno, Gold avesse dato a Belle la possibilità di spiegarsi invece di aggredirla e dare ascolto alle parole ingannatrici e velenose di Cora.
Mi è piaciuto come sia emersa, nella giovane, quella fiammata di orgoglio che la porta a fare progetti per il futuro, a pensare ad una vita di imprese gloriose e avventure che l'attendono, ad un avvenire che possa coronare il suo sogno di diventare un'eroina. In questi momenti Belle pensa a Gold quasi con rabbia, con un atteggiamento di sfida. Intende mostrargli cosa avrebbe potuto avere e cosa invece si è lasciato sfuggire per sempre. Ma credo che, in fondo, Belle avrebbe rinunciato ad ogni cosa pur di averlo ancora accanto a sé.
Hai descritto con una intensità e una chiarezza sorprendenti anche la graduale presa di coscienza da parte di lei, di una verità che, in una situazione come la sua, risulta terribile e spaventosa e, automaticamente, le preclude ogni speranza di riscatto agli occhi di una società bigotta e ipocrita come quella della Londra di fine '800. Che futuro può avere una donna incinta, sola, proveniente da un quartieraccio come Whitechapel? Non dubito che Belle possa aver preso in considerazione l'idea di lasciare il bimbo a Tink. Sei passata attraverso tutti i pensieri, emozioni e sentimenti che una donna nelle sue condizioni immagino possa vivere, e ce li hai presentati con una naturalezza e una genuinità eccezionali, che arrivano davvero al cuore. In più, se dapprima poteva resistere ancora la flebile speranza – illusoria – di dimenticare Gold, un bambino costituisce la prova tangibile e vivente di ciò che c'è stato tra loro e, di conseguenza, l'impossibilità di relegarlo ad una parte della sua vita ormai terminata.
Oh, cielo! Non mi aspettavo assolutamente l'arrivo di Zelena, pardon... di Rebecca. ;)
Come al solito, sei un genio quando si tratta di estrapolare un personaggio da OUAT e calarlo, nella maniera più verosimile, nel panorama da te descritto, pur mantenendo intatte la caratterizzazione, l'identità e perfino la storia di vita di quest'ultimo.
Anche con la cara Wicked Witch la tua bravura non avrebbe potuto produrre un risultato migliore! Perfino il suo legame con Gold risulta odioso e privo di ogni sentimento puro e fondante proprio come nella serie, se non la volontà di lei di essere amata e accettata e quella di lui di affogare il ricordo di Belle in un paio di occhi azzurri simili ai suoi e in un corpo estraneo che lo desidera e lo brama.
Sai che proprio l'altro giorno, leggendo il prologo, mi sono chiesta perché avessi scelto proprio il nome “Helena” per la figlia di Belle? Naturalmente sapevo che non si trattava di una scelta casuale, non sarebbe da te. Ero quasi tentata di andare a cercare il significato di questo nome, ma mi sono detta che, probabilmente, questo sarebbe stato chiarito proprio da te e infatti ecco che la nostra Belle inizia a sentir crescere dentro di sé un amore sconfinato per quella creaturina non ancora venuta al mondo e sceglie per questa un nome che non potrebbe essere più appropriato. Per quanto io adori il fatto che in moltissime storie la figlia di Belle e Gold/Rumpel si chiami Rose, non ho potuto non sorridere leggendo il significato di “Helena” che trovo altrettanto perfetto.
Mi è piaciuto tantissimo anche l'arrivo del caro Graham all'interno di questa storia meravigliosa. Anch'io avrei voluto che lui e Belle interagissero ma, purtroppo, nella serie sono mancate le occasioni. :( Per fortuna ci sei tu a rimediare! ^^
Lui è tenerissimo e ce l'avrei visto bene con Belle, se non fosse che il suo cuore appartiene ancora a Gold, nonostante tutto ciò che le ha fatto. Lei stessa, più che verosimilmente e in linea con la sua personalità fiera, si rimprovera di provare ancora sentimenti per quell'uomo che le ha causato tanto dolore.
Zelena che getta nel fuoco le preziosissime reliquie di Robert! Un gesto da isterica, nevrotica e invidiosa proprio degno di lei! L'ho odiata tantissimo in OUAT ma anche qui non è che scherziamo, eh! Mi aspettavo quasi che Gold la pugnalasse come è successo nella serie, ma, in effetti, qui non è certo lei a uccidere suo figlio.
Che altro posso dire, Euridice? Nulla che non ti abbia già detto e ridetto probabilmente, quindi mi limiterò alla solita sfilza di complimenti, che con te non sono mai abbastanza.
Mi scuso di nuovo per il ritardo ma sai quanto tenga a recensire come si deve queste perle di capitoli, e purtroppo il tempo per farlo non è sempre a disposizione.
Ad ogni modo, bravissima anche stavolta. Non deludi mai, tesoro!
Un bacione grandissimo! :*** <3
Stria93
Recensione alla storia Coming back as we are - 22/12/14, ore 10:32
Capitolo 1: Prologo - Castle on a cloud
~~
Eccomi qua, Euridice! :D
 Bello, bello, beeeellloooo! *.*
 Questo prologo promette non bene, di più!
 Durante la lettura ho cercato e ricercato di capire o ricordare dove avessi già sentito il nome di Helena in OUAT. Una bambina che vive con una madre misteriosa insieme a Granny e Ruby? No, non mi sembrava proprio di ricordarmela, allora ho iniziato a concentrarmi sulla sua personalità che sì, ho trovato molto simile a quella di Belle, ma mai e poi mai avrei immaginato quello che è risultato chiaro come il sole nelle ultime righe di questa introduzione! *.*
 Ma proseguiamo seguendo il filo della narrazione come se non sapessi ancora nulla di questo eccezionale colpo di scena. :)
 Dunque, una delle tante cose per cui non smetterò mai di elogiarti è la maestria con la quale conduci spesso la narrazione dal punto di vista infantile, qui ancora più evidente che nella prima parte di questa travagliata storia. Regina è infatti una bambina di dieci anni, quindi più grande di Helena, e l'aver avuto modo di conoscere la sua versione adulta in OUAT, può certamente aiutare a delineare un ritratto della sua infanzia e della sua personalità di bimba che si ritrova a crescere troppo in fretta, a dover diventare donna senza neanche aver vissuto i piaceri, le gioi e, perché no, anche i piccoli incovenienti di un'infanzia quantomeno serena. Ovviamente non sarebbe stata un'impresa da tutti e tu hai gestito meravigliosamente le sequenze narrative che vedevano protagonista la piccola Mills, ma con Helena hai deciso di cimentarti in un compito ancora più arduo. Ella infatti è un personaggio del tutto originale, che non compare in OUAT nè da adulto nè da bambino o adolescente. A te quindi va il 100% della responsabilità della sua caratterizzazione e del suo modo di interagire col mondo e con gli altri, sebbene la somiglianza con la madre possa aiutare molto per quanto riguarda certi aspetti della sua personalità che, già in questo prologo, sono venuti prepotentemente alla luce, come la sua spiccata intelligenza e voglia di imparare, l'intraprendenza, il coraggio forse un po' sfrontato, la volontà di dimostrare agli altri e a se stessa di essere in grado di cavarsela, anche in un quartiere malfamato e pericoloso come quello in cui è nata e vissuta per i suoi quattro anni di vita.
 Sei stata davvero brava ad esprimere la profonda sensibilità con la quale la piccola coglie lo stato d'animo della mamma e, come ogni bambino, non può che attrribuire a sé la colpa, spesso inesistente, del malessere di un genitore.
 Mi sono venuti gli occhi lucidi alla vista - sì, perché leggere le tue storie è come vedere un film, tanto le immagini che trasmetti sono vivide e chiare - della bimba che, fors eun po' timorosa, domanda alla madre se abbia fatto qualcosa di male, e della donna che l'attira a sé e la ricopre di baci ma sempre con quella vena maliconica che non l'abbandona mai. Ammetto di aver anche rivisto un po' di me e mia mamma in questa scena. :')
 Vedo che, per via materna, la piccola Helena ha anche ereditato l'attitudine a fare di testa propria e spesso a cacciarsi nei guai.
 Naturalmente avevo immaginato che la bimba fosse il motivo del contrattempo della carrozza su cui stava viaggiando il nostro industriale preferito, ma l'arrivo della madre della piccola e la successiva, graduale presa di coscienza della sua, anzi, della loro, vera identità ha colpito anche me con inaudita ntensità perché, per quanto forse potessi arrivarci anche prima, non mi aveva neppure lontanamente sfiorata l'idea che la realtà potesse essere questa.
 E sono felice di non aver sospettato nulla fino alla fine, perché, in questo modo, ho vissuto il momento insieme a Gold, resa partecipe del suo shock più che mai.
 Ero così curiosa di continuare la lettura ma... TACK! Ecco che cominciano le note dell'autrice.
 A questo proposito mi complimento anche per la tua immensa abilità nell'intrigare il lettore e saper tenere alta la sua attenzione e creare suspense attrraverso questi odiosi e tuttavia perfetti espedienti, che riescono, insieme alla tua maestria nello scrivere, a tenere viva la curiosità, se non ad aumentarla ulteriormente, e le aspettative per ciò che seguirà.
 Questo prologo è, già di per sè, un piccolo capolavoro, Euridice. Non posso che rinnovarti i miei complimenti e assicurarti che seguirò, capitolo per capitolo, anche questa seconda parte delle (dis)avventure dei RumBelle in questo AU che tanto mi è caro. Cercherò anche, per quanto mi sarà possibile, di evitare ritardi indecenti. xD
 Per ora ti lascio, Euridice, con la certezza che anche stavolta porterai avanti un progetto magnifico. *.*
 Bacioni! <3 <3 :***
 Stria93