Recensioni di Stratovella

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Recensione alla storia Fame - 15/11/14, ore 03:07
Capitolo 1: Fame
Ehilà! Finalmente vengo anch'io a farti visita sulla tua pagina. Ho spulciato un po' fra le tue fan fiction e dato che Bleach è, fra quelle da te trattate, l'unica opera che conosco ho scelto di cominciare proprio da lì. E che dire se non che sono estremamente felice di essermi imbattuta in una storia davvero originale, come poche se ne vedono in giro?
La prima cosa che mi ha sorpreso è stata la scelta della coppia. Non avrei mai pensato a questi due insieme, e immagino che per te sia stata un'ardua sfida riuscire a creare una situazione adatta a conciliare questi due personaggi così distanti. Devo dire che sei riuscita alla perfezione nel tuo obiettivo, perché nel corso della lettura non ho mai sentito quell'amarezza di fondo che si prova quando sai che è tutto troppo assurdo per essere vero. Quindi, una prima nota positiva va alla capacità di aver reso naturale una coppia assolutamente crack come questa.
Ma le mie lodi più sentite vanno allo stile: amo la semplicità sempre efficace con cui descrivi le scene. Spero di non offenderti se ti dico che mi ha un po' ricordato il modo in cui scrivo io. Sicuramente tu hai più pazienza di me perché, almeno in questo racconto, non ti sei mai sbilanciata dando l'impressione che avessi fretta di giungere alla fine. A ogni scena viene dedicato il giusto spazio, così che chi legge giunga alla fine del periodo soddisfatto di come le azioni sono narrate.
Inoltre, mi piace come nulla non sia lasciato al caso ma, al contrario, venga spiegato in poche righe lunghe abbastanza da non farti perdere di vista la scena principale. Ad esempio, la digressione – se così si può chiamare – sull'apparato riproduttivo degli Arrancar che si limita ad essere nient'altro che una brutta copia di quello umano senza la sua funzione principale, quella di procreare. È una nota molto importante questa, indispensabile per giustificare l'ingenuità quasi imbarazzante di Grimmjow, che troppo influenzato dal peccato che lo rappresenta, l'ira, non ha mai avvertito il bisogno, né la curiosità di conoscere il proprio corpo, cosa che un pigro come Starrk è chiaramente più portato a fare. Entrambi sono perfettamente coerenti con le caratteristiche originali del manga, anche nella seconda parte della storia in cui si entra, diciamo, “nel vivo”. Quando si tratta questo genere di fan fiction è davvero difficile rimanere IC, e spesso anche idee molto carine sfociano nell'OOC per la pigrizia dell'autore nel non aver voglia di giustificare le mosse dei personaggi. Ma qui non è così; qui l'atteggiamento smaliziato di Starrk viene spiegato più volte nel corso della lettura, tanto che alla fine il ritorno a quell'istinto primordiale che il Primera credeva di aver rimosso per sempre diventa familiare anche al lettore stesso.
Il finale mi ha fatto ridere. Sembra un po' fuori contesto, e invece serve come a “purificare” quel sorriso malizioso che senza volere hai mantenuto per tutto il racconto. Ti ricorda che in fin dei conti non sei quella persona un po' perversa che credi di essere.
Be', non so che altro aggiungere se non complimenti!

Un bacio :*

Strato.
Recensione alla storia Quanto avrei desiderato - 20/09/12, ore 19:19
Capitolo 1: Quanto avrei desiderato
Ciao! Ho visto che hai messo nei preferiti parecchie delle mie fan fiction, così ho fatto un salto sul tuo profilo e ho notato con piacere questa storia su Bleach. Mi ha incuriosito subito; il rapporto fra Kira e il suo capitano è sempre stato uno dei più curiosi dell'intero manga. Personalmente, credo che, in passato, Izuru fosse un ragazzo molto insicuro, turbato e, sicuramente, succube di Gin Ichimaru tanto da averne un grande timore.
Tuttavia, io credo che proprio questa figura, quella di Gin, lo abbia aiutato ad uscire da quel "bozzolo" di cui era prigioniero. Avendo Ichimaru tradito la Soul Society per "seguire il piano di Aizen", Kira si è trovato improvvisamente solo, spaesato. Ma questo fatto non è riuscito ad abbatterlo, anzi: è diventato sempre più forte, sicuro di sé e combattivo. Penso che il legame che c'è fra questi due personaggi sia uno dei più belli, ed è un vero peccato che passi così inosservato per lasciare spazio ai soliti Ichigo, Rukia o chicchessia.
Per questo mi è piaciuta molto la tua fic: hai messo in evidenza tutte cose molto vere su questi personaggi (e parlo al plurale, perché c'è molto anche di Gin in questa storia!). Ho apprezzato moltissimo anche la risposta che Izuru dà ai colleghi: "Un sadico". e poi, la frase che mi è piaciuta di più viene subito dopo: "Non so se quell’aggettivo fosse appropriato per Ichimaru, ma credo che lui avrebbe apprezzato molto il fatto che, anche io, mi ero impegnato a far credere quello che lui voleva sembrare, per il bene di Matsumoto-san, della Soul Society…e mio." Ne sono convinta anch'io! Quando l'ho letta, ho potuto vedere il ghigno malefico e soddisfatto di Gin.
In conclusione: hai scritto un'ottima storia!
A presto,

Strato.