Recensioni di Life before his eyes

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Recensione alla storia Home - 11/04/15, ore 20:44
Capitolo 1: Home
E, come il peggiore dei tuoi incubi, sono arrivata anche qui.
Sono arrivata e mi sono messa a leggere questa OS su Poldark, che, lasciatelo dire, è molto bella ed esprime perfettamente i sentimenti di Demelza.
Non so come, ma sia qui che in Safe and sound sei riuscita a cogliere l'essenza della ragazza in due momenti molto diversi, ad imprimere su carta la sua evoluzione e tutto l'amore provato verso Ross.
Particolarmente, ho apprezzato il fatto che abbia cercato di aiutare suo marito - quanto mi piace chiamarlo così - e che non si sia scoraggiata, nonostante sapesse che probabilmente avrebbe reagito male.
In più, alla fine, il nostro caro signor Poldark è riuscito ad aprirsi con lei e raccontarle qualcosa, seppure non fosse tanto, su quanto gli è accaduto in guerra.
L'ultima parte, in ogni caso, è la più bella:
“Sono tornato a Nampara come un eroe di guerra, ma non mi sento affatto tale: non sono meglio di quei ragazzi morti, e benchè io sia tornato sano e salvo a casa la guerra ha presentato anche a me un conto salato, dei sacrifici e delle perdite.”
“State parlando di Elizabeth, del vostro fidanzamento?”
“Tra le altre cose. – risponde lui con sincerità – Parlo di mio padre, della sua morte avvenuta in solitudine; parlo della miniera, della tenuta, di un posto che un tempo è stato casa mia ma che per mesi dopo il mio ritorno mi è sembrato solo un cumulo di macerie, un ricordo lontano di ciò che è stato, un posto a cui non appartenevo più.”
“E poi cosa è cambiato, cosa vi ha fatto cambiare idea?”
“Mi sono ricordato di non essere solo, di avere amici fidati al mio fianco, e poi… - si avvicina a lei e accarezza una sua guancia – Poi ho conosciuto voi, mia dolce Demelza, voi che con la vostra forza d’animo mi avete fatto capire d’aver perso di vista qualcosa, qualcosa d’importante: ma poi l’ho ritrovato e insieme a questa consapevolezza ho ritrovato la speranza, la mia casa.”
La bacia dolcemente, la stringe tra le sue braccia forti: “Voi siete la mia casa, Demelza, e quest’oggi ho capito di essere un uomo fortunato. Sono stato fortunato a trovarvi, a trovare la mia lady dai capelli color del rame, e ora che ho ritrovato il mio posto nel mondo, la mia casa, non permetterò a niente o a nessuno di portarmela via.”​

Adesso vado, anche perché non saprei cos'altro dire sulla tua perfetta fanfction.
Spero che tu ne scriva altre presto.
Ci sentiamo il prima possibile,
Alice.

Recensione alla storia Safe and Sound - 10/04/15, ore 22:47
Capitolo 1: Safe and Sound
Non so come, ma ho finalmente trovato il tempo di passare anche da qui e non me ne sono affatto pentita.
Infatti, sebbene questa storia non sia una delle più lunghe che tu abbia mai scritto, ho apprezzato il modo semplice ed efficace che hai usato per rendere i sentimenti di Demelza, per esprimere la sua gratutidine nei confronti di Ross e l'amore verso Garrick.
Sei riuscita a cogliere la sua essenza, o almeno quella che era la sua essenza nei primissimi episodi, e l'hai riportata su carta, permettendo così a tutti noi di avere questo bel lavoro da apprezzare.
In più, hai prodotto come sempre una bellissima immagine, l'impaginazione è perfetta e non ho riscontrato nessun errore.
Cosa potrei chiedere di più?
Giusto altri passaggi simili a questo:
Ross Poldark, questo è il suo nome, sembra un brav’uomo, un uomo molto migliore di tuo padre, un uomo che permette ad una sconosciuta qualsiasi di dividere la sella del suo cavallo, e quando ti propone di diventare la sua domestica per un istante rimani interdetta.
Accettare quella proposta, cogliere al volo quell’occasione, è qualcosa che non ti sei mai aspettata e senza indugio accetti – non importa quanto il lavoro sarà duro, la paga misera – perché sai che accettare significa abbandonare la tua vecchia vita fatta di miseria, infelicità; accetti perché sai che avrai Garrick con te, e questo è tutto ciò che desideri, perché sai che puoi fidarti di Ross Poldark, che lui non ti tratterà mai come tuo padre ti ha trattato in tutti questi anni.

Ah, inoltre, ci tengo anche a complimentarmi con te, perché sei riuscita a farmi piacere una fanfiction scritta in seconda persona, cosa che è più che difficile.
Detto questo, corro a leggere Home.
Ci sentiamo presto,
Alice.