Recensioni di Evander

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Recensione alla storia Vignette - 23/09/13, ore 20:38
Capitolo 2: Due
Non ammazzarmi, ti prego. Sappi che io faccio del mio meglio per le critiche costruttive.
Inoltre non ho mai visto quella roba - la chiamo così perché la solita roba giapponese con nomi che ti dimentichi almeno che non te lo ficchi in testa leggendolo - guardandolo trentatré ore su ventiquattro - quindi non posso dire di aver riconosciuto niente.
Se quindi la cosa è presa da la posso dirti che non mi ha fatto nemmeno più pallidamente ridere, e ti prego di non prenderla male.
Continuerò ad assillarti: non credo che Groucho sia Grouchoso, anche se so che mentre scrivo questa recensione non hai ricevuto l'altra, probabilmente, e questo e i capitoli successivi sono ovviamente stati scritti prima, finché non mi stanco continuerò a ripeterlo.
Ripeto non uccidermi.
Parli di una casa infestata ma non dici niente a proposito della casa in questione prima, ma bensì di una riccona che vuole rendere la sua "graziosa" e adorata nipotina in una signora elegante.
E di quella "graziosa" e "adorata" bambina si riceva una foto evidentemente paurosa. E poi... puff! Casa infestata. Con tanto di spirito sfruttato.
Saluti, River.
Recensione alla storia Vignette - 23/09/13, ore 20:27
Capitolo 1: Uno
Ja vengo a romperti.
Sì, non è esattamente un ottimo modo per iniziare la recensione, vero?
Comincio col dire una cosa:ho aperto questa fan-fiction perché adoro Groucho, adoro le sue battute, adoro i suoi giochi di parole idiote, e mi faceva piacere se magari qualcun'altro ne aveva fatte altre. Ma qua, almeno nel primo capitolo (non sono una di quelle persone che legge un capitolo e giudica dalla prima impressione) mi sembra decisamente che non sia nello stile del nostro attore comico per eccellenza.
"Mi spiace, capo, ma quella era la ventimilionesima e ne ho ancora dodici miliardi in programma" Questa ci sta, leggermente. Groucho a volte si mette davvero a dire tutte quelle robe sui numeri, ma non così tanto, dice cose come "battuta numero trecentonovantaquattro", et similia. Ma lasciamo passare, diciamo che non è molto nel suo stile.
"Vero, capo, ma un giorno ho fatto un patto scellerato con il demone Nyarlatothep per alterare la realtà. Adesso l'Universo ha spazio per tutti questi giochi di parole, e anche molti di più!" Questo, invece è l'esatto contrario di cosa direbbe Groucho. E' più da Dylan, e quell'ultima parte "asesso l'Universo ha spazio per questi giochi di parole, e anche molti di più" mi sembra decisamente tirata.
Insomma, tutti questi giri e rigiramenti per dire che Groucho non mi sembra "realistico", insomma, non mi sembra Grouchoso.
Non so se comprendi, parli mia lingua? No? Neanch'io, che coincidenza.
No, sto iniziando a sclerare, scusami.
Come immagino avrai notato la bandierina è bianca (o azzurra, non lo so), non arancione. L'oggetto della storia mi piace, ma questo fatto di Groucho non mi va molto giù, ecco.
Saluti, River.