Recensioni di Abby_da_Edoras

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Recensione alla storia Hardest Of Hearts - 01/06/20, ore 12:41
Capitolo 1: Hardest Of Hearts
Ciao! Come ti avevo scritto nella risposta precedente, eccomi a leggere questa storia dove, finalmente, Thorin e Thranduil si incontrano!
Thranduil, apparentemente così glaciale e calmo, rivela un insolito nervosismo già mentre aspetta il "signor Thunder" e poi lo riconosce ancor prima di vederlo, dal suono della sua voce. Basta la sua voce per togliergli il respiro e accelerargli il cuore in petto, ed è con fatica che riesce a salvare le apparenze, a rimproverarlo per la sua imprudenza, senza mostrare quanto lo abbia devastato il semplice trovarselo davanti (a proposito di passione e di OTP appassionate... xD).
Thorin, invece, non ha bisogno di fingere di essere calmo, la sua gelosia, la sua rabbia per quel legame misterioso tra Thranduil e i suoi Elfi che lui non riesce a comprendere. E' Thranduil quello che riesce a riportare un po' di calma, che dice quello che era venuto a dire (che non accetterà offerte per Greenlawn e lo lascerà agli artisti che lo abitano) e sottolinea che non tornerà ad Aman, che ha delle sensazioni che lo inducono a restare. Che, sempre ostentando un'eleganza e una tranquillità da vero nobile, si congeda lasciando Thorin furioso.
Una storia breve, ma molto intensa, pervasa dalle personalità fortissime dei due protagonisti e dalle loro emozioni, espresse o meno che siano. Mi incuriosisce la storia di Greenlawn e la premonizione negativa avuta da Thranduil, ma ancora di più in questa storia mi è venuto da riflettere sulla malinconia che grava su questa coppia. Appartengono a due mondi diversi e, nonostante l'amore e la passione, stare insieme per loro è difficilissimo. Thorin non può capire il rapporto che lega gli Elfi, che è una forma di amore elevata, totale, che non si ferma al desiderio, lui è un Nano e per natura, dunque, possessivo e assolutista, Thranduil deve essere suo. Ma questo non può pretenderlo da un sovrano elfico, abituato da secoli a vivere la vita come vuole e certo non a farsi comandare. E, allo stesso tempo, c'è quella differenza sostanziale tra loro che mi stringe il cuore e che Thranduil mette in evidenza in questa storia: Thorin non è eterno, Thranduil sì. Comunque sia, per quanto lunga possa essere la vita di un Nano, un giorno finirà, mentre gli Elfi sono eterni. Come può Thranduil abbandonarsi al vero amore, alla passione, al desiderio, sapendo che un giorno dovrà rinunciarvi? In un certo senso ho avuto la sensazione che la sua sia quasi una "fuga", un rifugiarsi tra i suoi Elfi che, comunque, non lo lasceranno mai, piuttosto che vivere accanto a Thorin e pensare continuamente che un giorno dovrà perderlo.
Questa storia mi ha emozionata veramente tanto e mi ha suscitato riflessioni un po' malinconiche a cui non ero più abituata, forse perché Elijah e Tristan sono entrambi immortali e il loro è davvero un sempre e per sempre. Per Thorin e Thranduil non può essere così, a meno che tu non inventi qualche magia...
Complimenti, la storia è meravigliosa e coinvolgente e mi ha immersa in un'atmosfera di sogno e incanto che è sempre stata tipica delle tue ff elfiche.
Spero che continuerai presto e che avrai ancora tanti appassionati sogni per la tua OTP!
Un abbraccio e alla prossima!
Abby
Recensione alla storia A Sky Full Of Song - 25/05/20, ore 17:07
Capitolo 1: A Sky Full Of Song
Ed eccomi di nuovo a immergermi nella tua incantata atmosfera elfica, mi piace già il fatto che tu abbia tradotto in elfico il titolo della canzone, è una caratteristica di queste tue storie che ho sempre amato perché già dall'inizio proietta in un mondo diverso... e non ha importanza se gli Elfi di cui parli (ovviamente li ricordo tutti benissimo!) vivono nel mondo moderno e fanno lavori normali, per me non è una contraddizione, forse perché sono stata "educata" dal mondo di The Originals, in cui personaggi con modi di fare e eleganza tipici di altri secoli vivono comunque in una realtà moderna.
Moderna, poi, fino ad un certo punto, visto che la Londra che descrivi sembra davvero un luogo in cui il tempo non è mai passato, o meglio in cui coesistono tutti i tempi, passato e presente, in una magica connessione che fa sì che le tecnologie più avanzate convivano con le credenze nei folletti e nelle fate. Bellissimo il colloquio tra Thranduil e i suoi Elfi preferiti, Cabranel e Caleloth, e ti devo proprio dire che me li sono immaginati benissimo a parlare nello studio del Re degli Elfi, con quel modo di fare... di Elijah e Tristan! E' più forte di me, io ci vedo tantissimo loro e i personaggi di The Originals in questa tua storia "urban fantasy" e forse anche per questo mi affascina tanto!
E c'è una sorta di "storia nella storia", perché gli Elfi non sono a Londra soltanto per accompagnare il loro Re, bensì hanno una missione: Lethuin (mi scuserai se continuerò a chiamarli con il loro vero nome, mi confondo un po' con tutti gli altri!) vuole proteggere il villaggio di Greenlawn e, come Caleloth, sente la natura e la vita semplice come un ritorno alle proprie origini. Al contrario, Cabranel e Thranduil amano la città e la sua vita vivace e frenetica, rivedendo in essa la vera gloria del popolo elfico. E ancora una volta c'è motivo di sofferenza per Caleloth (ecco un'altra cosa che ricordo delle tue storie, io shippavo Cabranel con Caleloth e mi dispiaceva che lo facesse soffrire!), perché Cabranel cerca un'affinità con Thranduil, vuole stare al suo fianco "contro" gli umani e contro quello che invece vorrebbero Lethuin e la maggioranza degli Elfi, la protezione per Greenlawn. A volte mi sono chiesta se il modo di fare di Cabranel, la sua ostentazione davanti a Caleloth dei suoi legami con il Re elfico, fosse dovuta davvero interamente all'amore per Thranduil o se, invece, non fosse proprio per ferirlo, per fargli sentire che lui poteva avere di meglio di un timido Elfo dei fiori...
Comunque il vero avversario di Thranduil in questa disputa si scopre essere l'editore, Auden Thunder, che abbiamo già conosciuto nella scorsa storia come Thorin... e quindi ci attende un incontro/scontro al vertice quando i due si riconosceranno!
Davvero tanti complimenti per questa storia che mi riporta sia nell'atmosfera del regno elfico che nel mondo particolarissimo di Elijah e Tristan, così antico e moderno insieme. E gli intrighi amorosi degli Elfi, soprattutto la gelosia di Caleloth e l'arroganza di Cabranel... beh, è come ritrovare dei vecchi amici.
Ed è davvero curioso che proprio nel tempo in cui tu sei ritornata a loro anch'io mi sia ritrovata a sognare e a innamorarmi alla follia di un fandom che seguivo nel 2016... ancora una volta procediamo in parallelo!
Ma di questo parlerò meglio nella mail.
Una storia bellissima e un progetto davvero interessante, sono molto contenta che anche tu stia vivendo questo momento di grande produzione e sogni che ritornano a farti compagnia!
A presto, un abbraccio!
Abby
Recensione alla storia The Crystal Ship - 02/05/20, ore 15:42
Capitolo 1: The Crystal Ship
Chissà se era un caso, ma ero su EFP proprio adesso e all'improvviso ho visto comparire la tua storia tra i nuovi aggiornamenti, sono così felice che tu abbia pubblicato così presto, è stata una bellissima sorpresa! E sono contenta che tu abbia trovato l'ispirazione e la voglia di riprendere questa tua ship proprio come ho fatto io con le mie OTP degli Avengers, proprio come hai scritto nella tua mail siamo sempre in "connessione" anche in questo!
Originale e suggestiva l'idea di creare una serie di storie su Thorin e Thranduil ma ambientata nel mondo di oggi e mi piace pensare che Thranduil possa viaggiare nel tempo e nello spazio, tra il suo mondo e il nostro mondo odierno! L'immagine della nave di Thranduil che cambia aspetto mentre attraversa il passaggio tra le due dimensioni è fortemente evocativa e sembra veramente di vederla e di vedere Thorin che, partito da Aman, scende dalla nave con l'aspetto di un uomo dei giorni nostri (me lo immagino come l'attore, ovviamente!) in cerca del suo amante. E il nome che i Valar scelgono per lui... Auden Thunder, mi piace moltissimo, è vero che può sembrare un nome attuale, ma io ci sento un sapore antico e un significato nascosto, un po' come accade oggi per i nomi dei nativi americani. Visto che, in questo caso, sei tu "i Valar" che gli hanno dato questo nome, sarei curiosissima di sapere come lo hai pensato e che cosa significa per te.
L'inizio è molto promettente e mi mette una gran voglia di leggere le prossime storie, ti faccio tantissimi complimenti per tutto, per la voglia di risolvere nuovamente e forse diversamente la storia di Thorin e Thranduil, per l'originalità e il coraggio di inserirli in un mondo moderno, per le immagini sempre così eleganti e suggestive dei personaggi di cui scrivi. Mi viene in mente che in un mondo attuale Thorin e Thranduil potrebbero essere un po' come Elijah e Tristan, per certi versi me li ricordano molto, il barbaro appassionato e il nobile altezzoso e amante dei piaceri!
Sono veramente felice di questa storia e che tu abbia trovato un mondo appassionante in cui perderti nuovamente, un grande abbraccio e a presto!
Abby