Recensioni di _Belieber99_

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Smiley. - 03/08/15, ore 19:05
Capitolo 30: Thirty // Alex.
Mi accompagnò in aula di letteratura, mi porse i libri e sospirò.
“Adesso dobbiamo separarci.” Mi guardò.
“Ci vediamo direttamente a ora di pranzo.” Sorrisi.
“Ah, non al cambio delle ore?” Mi chiese.
“Mh, no. Dalla terza in poi devo andare in palestra.” Feci una piccola pausa. “Il professore ha detto che dobbiamo mettere su una coreografia.”
“A me hanno detto che non possiamo andare in palestra.” Strinse le sopracciglia in un cipiglio.
“Si perché dobbiamo provare, te l’ho detto.” Strinsi i miei libri al petto.
 
“Tu e lui da soli?” Mi lanciò un’occhiataccia.
“Solo la prima ora, dopo dovrebbe raggiungerci il resto della squadra, tranquillo.” Mi scappò da ridere.
“Senti, a me quello non me la conta giusta!” Disse con tono categorico.
“E’ solo il mio professore, allora dei ragazzi che dovresti pensare?” Chiesi stupidamente.
“Ragazzi?” Alzò un sopracciglio.
“Secondo te le acrobazie con chi le dovrei fare?”
 
Cambiò subito espressione. “Tu non ci vai!” Esclamò.
“Ma non ci pensare, mi solo fatta il culo per riprendere il ritmo la settimana scorsa.” Alzai poco la voce.
“Tu non vai a farti toccare da qualcun altro.” Rispose restando sullo stesso tono di voce che aveva usato precedentemente.
“Smettila Justin.” Sospirai spostando lo sguardo via da lui proprio quando suonò la campanella.
“Vai in classe.” Dissi subito dopo.
Sbuffò. “No.”
“Ok.” Lo fissai truce. “Allora vado io.”
 
Mi voltai per entrare nella mia aula quando mi prese da un fianco e mi baciò su una tempia.
“Ce l’hai con me?” Domandò.
“No.” Sorrisi socchiudendo gli occhi.
“Se mettono mani dove non devono corri subito da me.” Sussurrò. “Ci penserò io a metterli al loro posto.”
“Non lo faranno.” Lo guardai. “Adesso lasciami andare.”
“Va bene, piccola.” Mi rubò un bacio sulle labbra. “A dopo.” Disse prima di lasciarmi andare.


Vedo gelosia nell'ariaaa! Justin è troppo coccoloso, madonnina santa. Lo amo.

Piegai leggermente gli angoli della bocca quando una presa dai fianchi mi alzò dal pavimento.
“Sei più leggera!” Disse la voce maschile familiare alle mie spalle.
Mi poggiò a terra e mi voltai verso di lui.
“Alex!” Esclamai guardandolo.
“Ciao bimba.” Sorrise.

“La settimana scorsa sono tornato in città. Papà ha deciso di tornare nuovamente qui a lavorare e quando sono venuto a iscrivermi per l’ultimo anno ho incontrato il professore.” Fece una pausa. “E non ha perso tempo per riprendermi in squadra.”
“Ma questa è una bellissima notizia.” Lo abbracciai di colpo. “Quindi sei tornato qui?”
Mi strinse. “Si Smiley.” Mi lasciò per guardarmi negli occhi.

“E’ bello tornare ai vecchi tempi.” Aggiunse Alex prima di affiancarmi nel riscaldamento muscolare.

“Mi ero dimenticato com’era allenarci insieme.” Disse Alex asciugandosi il sudore.
“Anche io.” Lo guardai. “Mi sei mancato.” Aggiunsi qualche secondo dopo.
“Non immagini tu.” Si girò un momento verso di me. “Mi sei mancata da morire.”
Di colpo si buttò tra le mie braccia e mi strinse a lui.
“Ho capito Alex ma così mi soffochi.” Tentai di liberarmi dalla sua presa.
Rise sottovoce e mi lasciò un bacio su una gota.
“Alex veramente.” Tossii cercando di spingerlo via da me.
 
Si staccò e mi guardò. “Vorrei uscire con te una sera di queste e fare un tuffo nel passato.”
“Te l’ho detto, vieni a casa.” Sorrisi.
“No, io intendevo uscire insieme, io e te.” Fermò il suo sguardo sui miei occhi.
“Non credo sia una buona idea.” Sussurrai.
“E perché?” Rimase sbalordito dalla mia risposta.
“Perché adesso sono impegnata.” Lo guardai. “Con un altro ragazzo.”
Annuì sconfortato. “Capisco.. Sei bellissima, dovevo immaginarmelo.”
“Non fare così ora.” Gli diedi una pacca sulla spalla. “Anche tu sei bellissimo, non ci metterai molto a trovare una ragazza.”
Sospirò e subito dopo improvvisò un sorriso.


Alex ci hai provato, caro mio, ma sei arrivato un pò troppo tardi.
Magari anche a lui piaceva veramente Smiley, però deve capir che ormai sono passati due anni. E sinceramente non mi stupirei che Miley si sia fidanzata.


Una presa sul mio braccio mi fece tornare nei corridoi di scuola e i miei occhi ricollegarono la realtà, una bellissima realtà.
Gli occhi di Justin erano fissi sui miei. “Piccola!”
Sorrisi e lo abbracciai di colpo.
“Pensavo fosse successo qualcosa.” Il suo viso si rilassò. “Ti stavo chiamando ma non ti giravi.” Continuò lui.
“Scusami, ero sovrappensiero.” Lo guardai.
“Capisco.”


Credo che Justin abbia già paura di perderla, perc come si sia spaventato intendo.

#Justin.

 
Non c’era niente da fare, mi piaceva da far paura.
 
La presi per mano e la trascinai in mensa dove ci sedemmo ad un tavolo prima di prendere il nostro pranzo.
Si sedette di fronte a me e sorrise. Fece sorridere anche me. Il suo sorriso era contagioso.
“A cosa stai pensando?” Mi chiese curiosa.
“Smiley ti si addice.” Sussurrai.
Le sue gote si colorarono di un rosso lieve che mi fece andare il cuore in tilt.


Justin, ci sei sempre più sotto.

“Posso sedermi?” Riconobbi subito la voce di mio fratello.
Alzai la testa e lo guardai.
Era come se avesse sentito il mio grido di aiuto e mi fosse venuto a salvare.
“Si.” Risposi.
Guardò Justin come per chiedere il suo consenso e lui annuii.
Si sedette a capo tavolo, tra me e Justin. “Volevo parlarvi.”
Lo guardammo entrambi aspettando che lui dicesse qualcosa.
 
“Mi dispiace per il mio comportamento, dico davvero.” Sospirò. “E se dopo tutto quello che è successo avete ancora il coraggio di stare insieme vuol dire che qualcosa tra voi c’è sul serio.”
“Jason, io e tua sorella stiamo insieme.” Disse subito dopo Justin.
“Quindi fate sul serio?” Chiese.
“Si.” Lo guardò. “Non ci hai lasciato tempo di spiegare. Insomma io sono Justin Bieber, con quale coraggio venivo a dirti che volevo stare con una sola ragazza e che per giunta fosse tua sorella?”
“Semplicemente spiegandomelo.”
“Andiamo Jay, non potevo dirti nemmeno che mi piaceva Justin che andavi in escandescenze.” Lo guardai.
“Sai che sono protettivo.” Disse. “Ma sai che quello che voglio è solo che tu sia felice.”
“Io sono felice con lui.” Guardai il mio fidanzato e sorrisi.
Lui poggiò una mano sulla mia e la strinse. “Per me è lo stesso Jason, io voglio che lei sia felice.”
 
“Bene, quindi se tu sei la sua felicità per me è ok.” Disse non trovando altra via d’uscita.
“E bravo il mio migliore amico.” Disse Justin tirandolo sotto il suo braccio e strofinando forte le sue nocche sulla sua testa.
Scoppiai a ridere.
“Okok, ora fermo che mi fai male.” Soffocò una risata Jay da sotto il braccio di Justin.
Mio fratello si liberò dalla sua presa e si risistemò i capelli prima di abbracciarmi forte a lui.
“Basta litigare ora.” Mi sussurrò in un orecchio.
“Basta.” Ripetei. “Voglio essere solo circondata da persone a cui voglio bene.”
“Ovvero?” Chiese staccandosi da me.
“Te, Justin, Sam, Chaz.. Devo continuare?” Risi.
“No, può bastare.”


Ed ecco Jason! Sono felice che si siano chiariti e che lui si sia 'arreso' al loro amore. Sono una famiglia fantastica.
Sono davvero molto legati tra di loro.


Al prossimo capitolo,
Bea.💖
 
Recensione alla storia Smiley. - 03/08/15, ore 18:45
Capitolo 29: Twenty-nine // I wish.
La sua risata echeggiò nella mia testa. “Ancora arrossisci.”
“Non posso farci nulla.” Mi presi le mani e le poggiai sulle mie gambe.
“Sei pronta per la serata più importante della tua vita?” Mi chiese con tono speranzoso.
“Più importante della mia vita?” Ripetei le sue parole confusa.
“Ho una sorpresa per te, se riuscirò a fartela.” Borbottò l’ultima parte.
“Sorpresa?” Mi entusiasmai. “Quale? Cosa? ..ti prego dimmelo.”
Rise. “Quando imparerai?”
Sbuffai. “Ok, non me lo dici.”
“Esatto.” Mise in moto l’auto.


Qui Justin comicia un pò a far intendere che in questa serata succederà qualcosa di davvero importante nella storia della su vita.
Nella storia del loro amore.


Terminammo con l’insalata e una volta finito anche il vino Justin si alzò dal tavolo.
“Vieni con me.” Mi fece cenno di alzarmi.
“Dove?” Chiesi tirandomi su.
“Voglio farti vedere una cosa in giardino.” Disse. “Ci si può andare, ho già chiesto.”
“Va bene” Sorrisi seguendolo.
 
Oltrepassammo quella tenda in fondo alla sala e uscimmo sul balcone sul retro. Una terrazza in pietra apparve ai miei occhi, che pian piano si abituarono alla luce soffusa dalle candele sparse qua e là per illuminare il posto.
Mi prese per mano e mi accompagnò davanti delle scale che ci fecero scendere fin nel giardino del ristorante.
Grazie ad un vialetto arrivammo ad una bellissima fontana tonda posta al centro del giardino di fiori.
Poggiai le mani sul bordo della vasca e guardai l’acqua cambiare colore grazie alle luci pose all’interno. Justin mi abbracciò da dietro e le sue mani scivolarono sulla mia pancia. Mi strinse a lui e mi lasciò un bacio sulla mandibola.
 
“Mi ha detto il proprietario di questo posto che tutte le persone vengono qui ad esprimere un desiderio.” Disse sul mio orecchio.
“Lo esprimono qui?” Girai leggermente il capo verso di lui.
Fece un passo indietro sciogliendo la nostra vicinanza e mi guardò.
“Si, davanti questa fontana.” Sussurrò. “Forza, prima tu.” Mi incitò.
Sorrisi e mi voltai verso la fontana. E prima di chiudere gli occhi mi accorsi che l’acqua era color lilla. ‘Desidero che tra noi due vada sempre per il verso giusto.’ Pensai riaprendo gli occhi, notando il colore dell’acqua cambiato: blu.
“Fatto.” Lo guardai. “Ora tocca a te.”
Annuì serrando le palpebre. Rimase fermo a riflettere per qualche secondo e poi riaprì gli occhi puntandoli nei miei.
 
“Cos’hai desiderato?” Chiesi subito dopo puntando il mio sguardo sul rosso dell’acqua.
“Che mi dicessi di si.” Rispose lui affiancandomi.
Lo guardai confusa e lui sospirò prima di riprendere a parlare. “Non ti ho portato qui solo per una cena o un desiderio.” Scosse la testa. “Ma perché volevo sapere se ti avesse fatto piacere, mh, essere la mia ragazza..” Si grattò il capo intimidito da quella domanda indiretta che mi aveva appena posto.

Rimasi senza parole, sorpresa da quello che le sue labbra avevano appena detto. Rimasi paralizzata a fissarlo con il cuore che pompava a mille.
Sorrise in imbarazzo. “Dai non dovrei essere così terribile come fidanzato.” Ci scherzò su.
“Ma stai dicendo sul serio?” Chiesi riprendendo la parola.
Annuì senza aggiungere altro.
“Io..” Presi una pausa. “Si Justin, si.”
Tornò subito con gli occhi sui miei ed esplose un bellissimo sorriso.
Mi prese il viso tra le mani e premette contro la mia bocca un lungo bacio. Allentò la pressione sulle mie labbra iniziando ad intrecciarle con le sue. Accarezzò più volte la mia lingua con la sua prima di lasciare la mia bocca.
 
Poggiò la sua fronte contro la mia e portò le mani dietro la sua testa. Si sfilò la sua catenina d’argento e la agganciò dietro il mio collo.
Rimasi sorpresa da quel gesto, visto che quella collana non se l’era mai tolta, e lui l’aveva regalata proprio a me.
“Sei sicuro?” Chiesi riferendomi a quella collana che stavo sfiorando tra le dita.
“Certo.” Annuì. “Voglio che l’abbia tu.”
Poggiò le mani sul mio viso e mi guardò negli occhi.
“Ma è tua.” Sussurrai.
“E tu sei mia, quindi non cambia nulla.” Mi lasciò un bacio sulle labbra.

 
“Questa sera sei arrivato al limite del romanticismo mr. Bieber.” Accennai un sorriso.
“Credevo fosse ancora presto per una cosa del genere ma voglio che tutti sappiano che sei mia, e che faccio sul serio con te.” Disse lasciandomi il viso. “O almeno voglio provarci..”
Gli presi la mano e gliela baciai. “Non sai quanto lo apprezzo.”
Sorrise. “Adesso sei la mia ragazza.”
“E tu il mio.” Lo abbracciai felicemente.

Mi accarezzò i capelli e mi baciò a stampo. “Vieni a dormire da me questa notte?”
Annuii. “Si, sono troppo contenta per andare a sorbirmi Jason.”


Ma quanto possono essere carini? Justin le ha fatto la proposta, ed è stato davvero molto dolce e romantico. Naturalmente Smiley non poteva fare altro se non accettare, ovviamente essendo pazza di lui.
Non vedo l'ora di leggere quando lo diranno a Jason, anche se penso che lui accetti la loro storia senza lamentele o prediche.
Insomma anche Justin Bieber dovrà essere serio una volta nella sua vita.


Qualche minuto dopo arrivammo a casa e salii al piano di sopra, nella sua camera.
“Sei stanca?” Mi chiese seguendomi.
“Abbastanza.” Lo guardai e sorrisi.
“Vuoi dormire?” Mi domandò.
“Non voglio rovinare questa serata.” Arrossii leggermente.
Mi accarezzò una guancia e accennò un sorriso. “Non deve essere per forza questa sera.”
“Pensavo volessi..” Abbassai lo sguardo in imbarazzo.
“Non sai quanto voglio.” Mi avvicinò a lui e mi alzò il viso. “Ma non voglio farti credere di averti chiesto di diventare mia solo per portarti al letto.”
“Ma io non lo stavo pensando.” Lo guardai.
“Voi ragazze avete una mente contorta, lo avresti pensato.” Accennò una risatina.
Gli diedi una spintarella. “Che scemo!”
 
Rise. “Voglio solo dormire stringendoti.”
“Sei molto dolce.” Sorrisi.
“Questa sera mi sento in dovere.” Si sfilò la camicia.
“Infatti.”
 
Ci sfilammo i vestiti e ci mettemmo sotto le coperte.
Mi strinse al suo corpo e mi baciò lungo il collo.
“Riposa piccola mia.” Enfatizzò l’ultima parola.
“Solo tua.” Sussurrai prima di chiudere gli occhi e perdermi nel suo abbraccio.


Sono decisamente la fine del mondo questi due insieme. Non ho più parole, amo questo capitolo, e se fosse stato per me l'avrei inserito interamente nella recensione, ma credo che non si possa fare.

Al prossimo capitolo,
Bea 💖
Recensione alla storia Smiley. - 03/08/15, ore 18:26
Capitolo 28: Twenty-eight // Mine again.
"Trovai 54 chiamate perse, trentadue di Justin, venti di mio fratello e due di Sam. Inoltre c’erano anche dei messaggi.

Controllai gli altri sms, tutti da parte di Justin.
 
Da: Justin.
‘Miley dove sei andata? Ho cercato di seguirti ma a quanto pare sei più veloce di me in auto.’ – ‘Ti prego rispondimi, puoi anche non volermi parlare ma voglio che tu sia al sicuro.’ – ‘Sono un idiota, lo so ma credimi è stato prima che ti confessassi che mi piacessi, è stato prima che tuo fratello partisse.’ – ‘Sono disperato senza di te.’ – ‘Piccola, ti prego perdonami.’
 
‘Oh Justin.’ Le lacrime mi riempirono di nuovo gli occhi. Gli risposi."


Si vede davvero che Justin sta troppo sotto per Smiley, come lei d'altronde. E come me jaja ahaha

Non mi ero nemmeno accorta che Chuck si era cambiato. Indossava dei jeans scuri larghi e una t-shirt bianca. Sembrava meno padrone del mondo e più un ragazzino pronto a rilassarsi.
Aprì la borsa che aveva con sé e stese un asciugamano sulla sabbia per poi sedercisi sopra.
“Vieni qua.” Tamponò con la mano accanto a sé.
Seguii la sua proposta e mi sedetti vicino a lui. “Mi piace il mare.”
“Per questo motivo quest’estate sei stata a Miami?” Mi chiese.
“Come fai a saperlo?” Domandai sconcertata.
“Vorrei ricordarti che Jason lavora per me.” Mi diede una piccola spallata amichevole.
“E’ vero.” Risi. “Beh si, quello è uno dei motivi per cui sono stata da mia cugina.”
Senza dargli tempo di rispondere ripresi a parlare. “Sai è una persona adorabile, mi piace passare del tempo con lei. Mi ha fatto quasi dimenticare della morte dei miei genitori.” Sospirai. “Però in momenti come questi mi mancano da morire.”
“Ti capisco.” Poggiò un braccio sulle mie spalle e mi strinse a lui. “Non ci pensare troppo, loro ci sono sempre con te.”
“Nel mio cuore?” Chiesi come una bambina in cerca di affetto.
“Si.” Rise dolcemente. “Proprio così.”
 
“Non sembri avere ventotto anni.” Alzai lo sguardo su di lui.
“Ah no?” Alzò un sopracciglio.
“Sembri più piccolo di me a volte.” Sorrisi teneramente.
“Ma io sono più piccolo, hey.” S’imbronciò.
“Certo, e io sono la regina Elisabetta.”
“Mi stai per caso prendendo in giro, signorina?” Assunse un’aria divertita.
“Io? Non mi permetterei mai.” Scoppiai a ridere.
“Ma sentitela questa bambina che tenta di tenere testa ad un ragazzo di dieci anni più grande.” Cominciò a farmi il solletico sui fianchi.
“No ti prego, è il mio punto debole.” Risi tremendamente stringendo gli occhi. “Non ti sto tenendo testa.”
 
Quando li riaprii mi trovai a fissare il cielo stesa sul suo asciugamano e d’un tratto la mia visuale fu coperta da lui.
Si stese a pancia in giù solo portando il busto su di me.
Mi poggiò una mano su un fianco. “Bene, altrimenti avrei potuto fartela pagare.”
“Come?” Chiesi.
“Mh, ci dovrei pensare.” Rispose dubbioso.
“Ma smettila.” Gli diedi una bottarella sul petto.
La sua mano lasciò il mio fianco e mi accarezzò la mandibola lentamente. “Non meriti di soffrire.”
Si avvicinò a me ed io non potevo indietreggiare visto che ero schiacciata sul telo da mare.
“C-cosa stai facendo?” Sentii le mie guance arrossarsi.
“Sei bellissima.” Sussurrò prima di poggiare le labbra sulle mie.
 
Incrociò le nostre labbra lentamente, per pochi secondi prima che io lo spostassi con una mano e mi rialzassi con il busto.
“No Chuck, a me piace Justin.” Evitai il suo sguardo. “E non mi sembra giusto nei suoi confronti.”
“Mi dispiace, mi sono fatto trasportare dagli eventi.” Notai davvero il disagio nel suo volto appena lo guardai.
“Devo fare una chiamata, scusami.” Mi tirai in piedi e avanzai sulla riva.


Chuck ha davvero esagerato, ma penso che sia lasciato troppo trasportare dal momento, anche se lui è attratto da Miley, si capisce.
Ma comunque a Smiley piace davvero troppo Justin, tanto che si allontana per chiamarlo.

Da: Justin.
‘Dove sei? Vengo a prenderti, ho bisogno di vederti.’
 
Senza pensarci due volte lo chiamai.
Dopo solo due squilli rispose. “Piccola.”
E subito le lacrime mi invasero gli occhi. “Justin.”
“Come stai?” Chiese debolmente.
“Male.” Mi scese una lacrima.
“Miley te lo giuro, con Olly ci sono stato prima che tuo fratello partisse..” Lo interruppi.
“Non voglio parlare di questo al telefono.” Mi lasciai scappare un singhiozzo.
“Stai piangendo?” Chiese. “Non farlo per me, sono uno stronzo.”
“Non dire questo di te.” Sussurrai.
“Possiamo vederci, ti va?” Mi domandò speranzoso.
“Quando?”
“Pensavo subito.” Gli tremò la voce.
“Non sono in città.” Sospirai.
 
Infilai i piedi nell’acqua gelida e misi una mano in una tasca dei jeans.
“Cos’è questo rumore? Sei al mare?” Si agitò. “Arrivo subito.”
“Justin, sono con Chuck.” Dissi con un filo di voce.
“Perché?” Diventò subito duro.
“Senti ci vediamo tra un’oretta e mezza a casa sua, ok?”
“Va bene.” Sospirò duramente.
“Ci vediamo lì.” Sussurrai.


Non possono stare lontani. Sono come due calamite opposte, fatte per stare insieme e non  permettere all'altro di allontanarsi da sé.

Guardai di nuovo in avanti e trovai il suo suv nero parcheggiato sulla ghiaia. Justin era comodamente appoggiato alla sua auto con le mani nelle tasche. Indossava dei jeans scoloriti e una maglietta celeste. I capelli erano disordinati e l’espressione era dura con la mascella serrata.
Chuck parcheggiò la sua auto d’epoca e io scesi subito dopo di lui.
“Volete dirmi cosa cazzo succede?” Sbottò Justin.
“Ieri sera mi sono ritrovata da queste parti a girare con la macchina e poi ho deciso di venire da lui perché sapevo di essere al sicuro qui.” Mi guardai i piedi.
“Ovviamente non mi riferisco a questo.” Ringhiò lui. “Perché siete andati al mare? Volevi farmela pagare?”
Avanzò verso di me, mi prese per un braccio e mi tirò contro la sua macchina. “Sai che questo comportamento non lo sopporto.” Gridò.
 
“Justin per carità fermati.” Chuck lo prese dalla maglietta dietro il collo e cercò di calmarlo. “Lei non c’entra niente. Prenditela con me se vuoi.”
“Perché dovrei prendermela con te?” Lo fulminò con uno sguardo
‘Oh no, non dirlo Chuck.’ Pensai.
“Mi dispiace, ma l’ho baciata.” Confessò.
Justin fece un passo indietro da Chuck. “Vi siete baciati?”
“E’ stato solo un errore.” Disse serio.
D’un tratto vidi solo Chuck a terra a causa di un pugno inaspettato da parte del biondo di fronte a me.
“Scusami, è stato un errore!” Gridò Justin infuriato.
Quel senso di terrore, di paura, di tristezza subito tornò a tormentarmi.


Okay, non so se Justin abbia esagerato o meno. Certo, un pò si, ma si sa quanto sia geloso di Smiley, e soprattutto Chuck dovrebbe saperlo, tanto da nemmeno permettersi di sfiorarla se non per aiutarla.

Lacrime meschine scesero dai miei occhi.
“Come ti permetti?” Urlai. “Lui è stato solo gentile con me, tu invece ieri davanti ai miei occhi flirtavi con quella puttana. Non hai il diritto!”
“Non volevo farmi sgamare da tuo fratello, Miley. A me non fotte niente di nessun altra ragazza, lo vuoi capire?” Mi guardò disperato. “Io senza di te sono un fottuto cazzone.”
Continuò a parlare. “Sai perché non dormo mai con nessuno? Perché io faccio continui incubi sul mio maledetto passato, ma da quando dormo con te non faccio altro che sognare i tuoi bellissimi occhi e il tuo dolcissimo carattere.” I suoi occhi erano velati di una sottile linea di dolore e tristezza. “Mi sento perso senza di te.”
Trovai la forza di avanzare verso di lui. Sollevai poco le sue braccia e mi ci infilai. Strusciai la fronte sotto il suo collo e lo annusai.
“Anche io lo sono senza di te.” Sussurrai con voce flebile.
Strinse forte le sue braccia dietro di me e annullò le distanze tra di noi.
“Mi dispiace Justin.” Piansi liberamente contro la sua maglietta.
“Sh.” Sussurrò. “Dispiace anche a me.”
 

Mi asciugò le lacrime con i pollici e mi baciò la fronte.
Sfregò il suo naso con il mio, e tenendomi il viso tra le mani portò le sue labbra sulle mie. Mi baciò dolcemente e di colpo mi sembrò che tutto tornò al posto giusto.
Era di nuovo mio, ed io di nuovo sua.


Ora provate a dirmi che Justin non è un tesoro. Lo è. Punto e basta!
Secondo me stanno già comiciando ad amarsi. E io amo lorooo.


Vado al prossimo capitolo,
Bea 💖
Recensione alla storia Smiley. - 02/08/15, ore 23:26
Capitolo 27: Twenty-seven // Miley, trust me.
Sono davvero molto dispiaciuta. Immagino che Smiley per un paio di giorni si chiamerà solamente Miley.

“Allora vuoi dirci chi sono questi due ospiti a sorpresa?” Chiesi a Jason.
Stavo diventando impaziente. Di solito se passavamo una cena insieme eravamo solo noi cinque, io, Sam, Chaz, Justin e Jason. Ma questa sera ha voluto invitare altri due ospiti, ed era tutto il pomeriggio che volevo sapere chi fossero.
“Tra poco arriveranno.” Si limitò a dire.


Dopo questo tratto ho subito pensato che fossero Olly e la sua amichetta cagna.
Sono davvero insopportabili entrambe, e davvero stupide.


Olivia stava seduta di fronte e me, e Justin accanto a lei. Prese il suo calice di vino e cominciò a giocarci fin quando accidentalmente non lo fece rovesciare sulle gambe di Justin.
“Cazzo!” Esclamò Justin.
“Oh scusami.” Fece la finta dispiaciuta poggiandogli subito le mani fra le gambe per aiutarlo ad asciugarsi.

“Ed ora come faccio a pulirmi?” Domandò Justin con tono scherzoso.
“Potrei farlo io.” Rispose miss canotti-al-posto-delle-labbra.
“E come?” La provocò spudoratamente e io volevo solo spaccargli la faccia.
“Magari leccandoti.” Tentò di sussurrare ma sentimmo tutti quello che stava dicendo.


Un altro tratto per capire quanto può essere stronza Olly.

“Non litigate.” Jason si tirò in piedi e alzò il calice. “Vorrei fare un brindisi.”
“Cosa vorresti festeggiare?” Lo fulminai con lo sguardo.
“Te mia cara sorellina, al nostro bel rapporto. A Chaz che non mi terrebbe mai un segreto, e a Justin che ha promesso di non mentirmi mai.” Scosse il capo. “Grazie per la vostra sincerità, alla salute.” Sibilò l’ultima parola e mandò giù il vino nel calice.


“Ma tu.. tu come hai fatto a scoprirlo?” Lo guardai.
Scosse la testa ridendo e d’un tratto si alzò Olly. “Io vi ho visti in palestra e poi mi sono fatta sue calcoli quel giorno che siete arrivati in macchina insieme. Di conseguenza sono andata a dirlo a tuo fratello perché mi sembrava allo scuro di tutto ovviamente.”


“Io non perderei tempo a prendermela con lei.” Sentenziò mio fratello. “Piuttosto prenditela con lui, forse non è stato sincero con te come tu creda sorellina.”
“Che diavolo dici?” Guardai Jay sorpresa delle sue parole.
“Io e Justin abbiamo scopato circa due o tre settimane fa.” Disse Olly con tono orgoglioso.


Con questi periodi intendevo sotolineare quanto sia davvero stronza Olly e come Jason sia amaramente dispiaciuto di non essere stato avvisato. Ma credo che in un certo senso, comunque sia, Miley e Justin non sarebbero riusciti a informarlo per la sua gelosia e invadenza nella vita di sua sorella.

La persona che ci rimette sempre è quella povera Smiley. Mi dispiace troppo per lei.
Chissà se quando si sveglierà troverà Justin o Jason al suo fianco.


Vado a leggerlo direttamente,
Bea <3
Recensione alla storia Smiley. - 02/08/15, ore 23:01
Capitolo 26: Twenty-six // His hands.
Eccomi, ora sto elencando dei tratti del capitolo che più mi sono piaciuti e mi hanno emozionato.

Riuscì ad aprire gli occhi e mi guardò. “Sei bellissima quando ridi, Smiley.”
“Anche tu sei bello quando sei spensierato.” Gli accarezzai il viso.
“Sei tu che non mi fai pensare ad altro.” Sfregò il suo naso sul mio.
“Che ne dici se ci vestiamo e dopo continuiamo a coccolarci?” Suggerii io.
“Facciamo che ci spogliamo e scopiamo.” Mi baciò il collo a stento.


“Mi diverti un sacco.” Confessò guardandomi.
“Ti faccio ridere?” Spostai il peso su una gamba.
“No, nel senso che con te sono felice.” Evitò il mio sguardo. “Non credo di esserlo mai stato nella mia vita.”
“Awh.” Gli stampai un bacio su una guancia. “Oggi sono stata a mio agio con te.”
Mi strinse in abbraccio e mi baciò intensamente.


Mi prese per mano e scendemmo le scale uno accanto all’altro.
Finalmente lo sentivo mio, lo sentivo vicino. Sentivo che tutto stava andando per il verso giusto. Sarà che dopo la morte dei miei genitori qualcuno lassù aveva voluto premiarmi regalandomi il ragazzo più bello al mondo?


Sono così dannatamente carini questi due. Lei sempre molto dolce e abbastanza carina, lui molto volgare ma attratto lo stesso.
Si piacciono sempre più e questo mi rende felice.

Cosa succede a Jason? Mi devo preoccupare?
Spero che vada tutto bene e che non c'entri qualcosa di pericoloso.

Vado a leggere il prossimo capitolo,
Bea