Recensioni di _Polx_

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Nerádium-Loyalty - 07/01/18, ore 15:15
Capitolo 1: Prologo
Non c'è che dire: l'inizio trolla alla grande ahahah.
È un primo capitolo piuttosto avvincente, che ha atmosfere vagamente thriller, oltre alle prevedibili sfumature fiabesche.
La prosa è promettente: diretta, non troppo ricercata, ma abbastanza scorrevole. A volte si incappa in periodi un po' troppo lunghi o macchinosi -soprattutto quando si ha a che fare con alcune delle descrizioni o
alcuni dialoghi-, in piccole imprecisioni di punteggiatura, o in qualche ripetizione, ma nel complesso è valida.
Da questo primo capitolo, si ha l'impressione che vi siano due dimensioni a contatto, eppure autonome e ignare l'una dell'altra. Se così è, prima o poi si congiungeranno. Ovviamente è troppo presto per azzardare qualsiasi ipotesi.
Spero che la storia non venga abbandonata e che le pubblicazioni proseguano.
PS: se ti impegni, ma solo se ti impegni molto, mia cara Nimueh, forse potrai ambire a rassomigliare alla fighissima Malefica ahahah.
Recensione alla storia Crema e nocciola - 05/12/17, ore 21:32
Capitolo 5: Divisi ma uniti

“Chiunque ci sarebbe cascato”: ti piace pensarlo, eh, Adam?
“Quando la strega tornava egli mostrava un osso di pollo striminzito, aveva cominciato non per sua volontà era stato il suo io più nascosto a farlo, voleva ritardare l’inevitabile”: questa frase ha qualcosa che non va lol.
Non nego a Deva la mia comprensione, anche se sospetto ardentissimamente che un giorno Adam riuscirà a riconquistare, se non la sua fiducia, il suo affetto. Dopotutto il titolo è “Divisi ma uniti” non “Uniti ma divisi”: sembra poca cosa, ma la differenza c'è eccome.
In questo capitolo assistiamo a una grande svolta. Potremmo persino dire che in certi punti la trama corre fin troppo. Finora la vicenda ha gravitato attorno a un'ambientazione di profumo fiabesco, eppure ben ancorato alla realtà. Ora, finalmente, incappiamo nell'elemento “magico” ed è ciò che ci aspettavamo. Il finale è volutamente aperto e il tocco d'amarezza non guasta.
Vedo che sei molto, ma davvero molto attiva su questa piattaforma. Quindi non tornerai mai indietro a controllare questa storia e non noterai cinque nuove recensioni randomiche dopo due anni di silenzio. Poco importa. Ho comunque lasciato la mia impronta ahahah.
Adios.
Recensione alla storia Crema e nocciola - 05/12/17, ore 16:36
Capitolo 4: La casa in fondo al bosco
"Molte spinte dopo davanti alla porta del collegio": c'è qualcosa che manca in questa frase :P
Certo non si può dire che in quei due scarseggi la caparbietà: chiunque vorrebbe sottrarsi a una situazione tanto odiosa, ma molti si perderebbero d'animo, crogiolandosi nella propria disperazione. E a volte loro stessi rischiano di cedere allo smarrimento, ma alla fine si rialzano e tornano ad insistere. Ovviamente, sempre insieme.
Finalmente ci troviamo di fronte a uno degli elementi chiave della storia da cui è tratto il tuo racconto: la casa nel bosco. Manca un solo capitolo e non ho idea del modo in cui tu abbia deciso di procedere nella narrazione, né che tipo di conclusione tu possa verle dato. Suppongo che lo scoprirò presto :P
Recensione alla storia Crema e nocciola - 05/12/17, ore 11:28
Capitolo 3: La fuga
Purtroppo questo capitolo ha parecchi errori di battitura, ma come ho già accennato, piccolezze che facilmente si possono sistemare con una rilettura.
Detto sinceramente, ragazzi, quando è la propria stessa famiglia a cacciarvi di casa, la mossa più sciocca e sconclusionata che si possa fare è tornare da tale famiglia come se nulla fosse. Evidentemente non vi è più posto per voi nella vostra casa, per quanto la amiate. E' ora di trovare un nuovo posto. Non una prigione, ma una propria libertà, per quanto non vi possa essere libertà sorta da una forzatura.
Recensione alla storia Crema e nocciola - 05/12/17, ore 09:00
Capitolo 2: E così tutto finì
Ecco, la matrigna che spedisce i figliastri in collegio. Un classico. Un classico che dà sempre sui nervi e non fallisce mai nel proprio intento.
Al contempo, il retroscena di questi personaggi si fa più chiaro. Sappiamo di più su di loro e comprendiamo meglio le motivazioni alla base dello sconforto e della demoralizzazione che li abbattono.
Ancora una volta, la prosa è buona. Magari c'è qualche ripetizione, come in "...all’ordine del giorno finché, un giorno..." e ancora un po' di confusione con la punteggiatura, ma ritengo sciocco pubblicare su questa piattaforma completamente gratuita un lavoro livellato al cento per cento, quindi non posso che dichiararmi soddisfatta e pronta a procedere nella lettura.