Recensioni di LadyPalma

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Niente di personale - 27/04/22, ore 11:57
Capitolo 1: Niente di personale
Valutazione per il contest "Platonic relationship contest" indetto sul forum "Writing games – Ferisce più la penna"

Grammatica: 4.5/5 + 4/5

quello che segretamente temeva di più, si era avverato. -> “quello” è il soggetto della frase, non può essere scisso dal verbo tramite la virgola. -0.5
Lo stile di scrittura è davvero molto piacevole: il registro è medio ma con un lessico ricco, vario, che ben si sposa con una gestione dei periodi che – pur non essendo tutti corti – sono ben articolati all’interno. Ottime le scelte di corsivi, trattini indipendenti e soprattutto parentesi, in quanto si comprende quali sono gli aspetti da evidenziare e la scelta viene mantenuta coerente in tutto il testo.
Ti appunto un’eccedenza di avverbi in –mente anche ravvicinati, che potrebbe rendere la frase un pochino meno agevole (es. Qualcuno di cui fidarsi ciecamente e che sicuramente….).
Un’altra cosa che secondo me non funziona è la distribuzione del testo nei suoi paragrafi: ho trovato difficoltà a comprendere come mai hai voluto lasciare così tanti righi vuoti tra un paragrafo e l’altro, quando invece – trattandosi di una introspezione di SangWoo – sarebbe risultato molto più convincente tenere tutto unito, in modo da rendere più scorrevole e unitaria la lettura.

Titolo: 2/2
Il titolo è, come si dice, catchy: suona bene nella sua semplicità, incuriosisce, e racchiude il senso della storia e dei sentimenti conflittuali di Sang-Woo, come si svela sul finale. Ottimo!

IC/Caratterizzazione: 10/10
L’introspezione di SangWoo è perfetta: tenendoti fedele al suo IC, ci mostri il suo modo di vedere il mondo, i sentimenti negati per Gi-Hun, rileggendo anche una parte fondamentale della serie TV dalla sua prospettiva. Questo è, forse, l’aspetto più interessante nella caratterizzazione, perché spiega i motivi della sua azione “scorretta” in una maniera plausibile e coerente. Gi-Hun è più sullo sfondo, ma in pochi dettagli e nel modo in cui lo vede Sang-Woo, è sicuramente lui.

Trama: 9/10
La trama è semplice: si tratta di una riflessione interiore di SangWoo sulla sua vita, sulla scoperta dei suoi sentimenti per Gi-Hun, fino ai Giochi e al momento in cui il loro rapporto inizia (in maniera consapevole solo per SangWoo) a incrinarsi. Pur essendo semplice funziona, anche se ho trovato una piccola mancanza. Mi è piaciuto il punto finale, che si ferma dove poi parlerà in modo chiaro la serie, spiegando di fatto il motivo di quell’atteggiamento ambivalente di SangWoo verso il suo amico; ma credo che, proprio perché il focus è sul loro rapporto, avrei voluto vedere qualche dettaglio in più del loro rapporto prima dell’inferno.

Gestione del rapporto amoroso: 6.5/10
Questo è, purtroppo, il punto che non mi ha convinta. SangWoo è innamorato di GiHun nonostante non voglia ammetterlo, GiHun si muove sullo sfondo ma, dai pensieri del protagonista della storia, si intuisce che anche lui provi la stessa cosa. Tuttavia, a ben vedere, non è affatto una relazione platonica: se i due personaggi si amano, questo amore non è però chiaramente ed esplicitamente manifesto nella narrazione, ma soprattutto – e questa è la mancanza più significativa – reciprocamente non se lo dicono; se SangWoo può intuirlo, lo stesso non è certamente per GiHun. Più che relazione platonica (in cui i due si amano e sanno reciprocamente di essere anche ricambiati), la storia resta a una dimensione che si muove tra la broship manifesta e la segreta, potenziale, unrequited love. Per centrare il tema, i due avrebbero dovuto sapere reciprocamente di amarsi, anche senza una dichiarazione esplicita.
Per quanto riguarda l’impedimento, esso è presente nell’introspezione di SangWoo, coinvolgendo di fatto l’aspetto economico, la visione sociale rispetto alla loro possibile relazione, oltre che la sua prospettiva di vedere l’amore come debolezza.

Totale: 36/42
Recensione alla storia Le cose che posso sopportare - 13/12/21, ore 17:58
Capitolo 1: Le cose che posso sopportare
Ciao Greta, finalmente passo a recensire come si deve (beh, perlomeno ci provo) questo tuo pensiero per me che mi ha fatto piacere più di quanto riesca a esprimire. Volevo tantissimo leggere qualcosa su Frances e Tony, ma, pur avendolo chiesto nella letterina, non mi sarei mai aspettata che qualcuno ci avrebbe scritto per davvero. E invece, non solo qualcuno ci ha scritto, ma quel qualcuno sei tu, quindi è inevitabile un sorriso da Stregatto!
Queste due drabble sono perfette: credo tu sia riuscita a catturare proprio l'essenza di entrambi i personaggi e anche di come possano funzionare insieme, al di là delle loro opposizioni (e forse proprio per queste). Concepirsi come coppia significa confrontare degli opposti – esemplificati perfettamente dal liquore alla ciliegia di Frances e dalla birra di Tony – e soprattutto sopportare cose (cose che si sopportano perché, allo stesso tempo, si desiderano anche). I dialoghi hanno il timbro dei personaggi, giuro, e il trattenere la verità rivela proprio quella reticenza a confessare il reciproco interesse che abbiamo visto nella serie (ci sono voluti i funghetti allucinogeni, altrimenti non so se ci sarebbe stato l'endgame ahahah). 
Le hints Dolastor le ho colte tutte, anzi, il fatto che tu abbia fatto questo occhiolino qui ad Alastor e soprattutto a Dolores ha esemplificato proprio perché le vedo molto vicine come ships. Insomma, sono particolari che mi hanno fatto strillare un pochino di più!
E poi, dulcis in fundo, la struttura. Ormai sai che sono un pochino maniaca con la forma e lo sviluppo ideale di una storia: ecco, ho trovato le due drabble nel loro essere speculari perfette nei richiami per somiglianze ed opposizioni. Frances e Tony risultano in contenuto due specchi – e lo sono anche graficamente come drabble.
Insomma, ho amato ogni parola, ogni virgola. Altro che liquore alla ciliegia, queste due drabble sono proprio due mon cheri gustosissimi corretti con la vodka (è, sul serio, una edizione limitata che hanno messo in commercio da poco ahah).
Grazie, grazie, grazie! Mi ha fatto davvero tanto piacere questo pensiero.
Ti mando un abbraccio!
Recensione alla storia Il Piano Ineffabile - 08/11/21, ore 11:48
Capitolo 1: Il Piano Ineffabile
Ciao Chiara!
Innanzittuto ti ringrazio di cuore per la dedica – e ancor di più per aver scritto questa storia. Speravo proprio di leggere un crossover simile e tu mi hai presto accontentata, mostrando in pratica perché sarebbe stato perfetto.
Mi è piaciuto molto come hai calato SangWoo e Gi Hun nella dinamica di Good Omens: non soltanto nella scelta dei ruoli (ovviamente Gi Hun è l'angelo e SanWoo il demone), ma anche nei caratteri che hai descritto, nel loro rapporto (SanWoo più schivo, che non lascia intendere come davvero consideri Gi Hun) e, infine, nei confronti dell'umanità. Insomma, se hai mantenuto la trama di base di Good Omens, la sua ambientazione e i ruoli, hai però ben conservato l'impronta dei personaggi di Squid Game, per cui è uscito un crossover perfetto! Una chicca che mi è piaciuta, poi, è quella del biglietto per convocarsi con i simboli del gioco: è stato quel biglietto a iniziare ogni cosa e il modo in cui l'hai usato qui è geniale.
Anche se sono morta in questo punto:
Era composto, pacato e molto intelligente – aveva anche preso una laurea in una prestigiosa università a cui Gi-Hun lo aveva iscritto per gioco, quando ancora cercava di capire se c’era qualcosa che quel demone non era in grado di fare.
Il riferimento alla laurea NON poteva proprio mancare e come lo hai giustificato qui ci sta tantissimo.
Che dire? Sono indecisa se volere un missing moment su questo episodio della laurea o un seguito sull'avventura con l'Anticristo; nel dubbio ti chiedo solo di continuare a scrivfere su questi due in tutte le salse: mi piacciono tantissimo!
Grazie mille ancora per aver scritto la storia e per avermela dedicata, un abbraccio!
 
Recensione alla storia Homo homini lupus - 30/10/21, ore 15:25
Capitolo 1: Homo homini lupus
Ciao Chiara!
Come puoi immaginare, sono impazzita nel vedere che avevi deciso di scrivere qualcosa su questa serie – per non parlare poi di questi due personaggi. Hai utilizzato il prompt (lupo) in modo davvero intelligente, facendo riferimento alla nota frase, che diventa dunque tutto il fulcro di questa tua breve storia. L'uomo è un lupo per gli altri uomini: viene preso come motto da Sang-Woo, un motto che in qualche modo lui segue per tutte le vicende della serie, e che Gi-Hun invece tenta di negare con tutte le sue forze, salvo poi doverlo riconoscere alla fine a sua volta. Da frase da contestare diventa una verità impossibile da negare (soprattutto nel contesto dei Giochi), e mi è sembrato quindi proprio come se Gi Hun avesse finalmente raggiunto pian piano il livello di SangWoo. SangWoo ha capito da sempre il modo in cui funziona il mondo, Gi Hun lo ha scoperto molto più lentamente.
Hai ripreso benissimo il momento chiave del gioco delle biglie, per mostrare proprio l'inizio del punto di svolta di Gi Hun, ma mi è piaciuto anche come hai mostrato che quel motto (e la relativa riflessione morale in merito) fosse già stato oggetto di discussione tra i due, quando erano giovani, quindi in tempi decisamente ancora non sospetti.
Da un punto di vista stilistico, l'allineamento centrale con le parti di dialogo del gioco delle biglie, insieme al motto ad apertura e chiusura della flash, funziona tantissimo a rendere il percorso interiore di Gi Hun e questa progressiva presa di coscienza del cinismo umano a cui in determinati contesti non sfugge nessuno, neanche un uomo che crede nel bene e nella lealtà come lui. 
Infine, scorse una delle persone che sperava di rivedere – quella che più sperava di rivedere. -> Qui mi si è stretto il cuore, devo dirlo, come anche nella "vibrazione" successiva di SangWoo che pure non riesce a uscire fuori, ma che Gi Hun coglie lo stesso.
Spero che scriverai ancora su di loro, questa flash mi è piaciuta molto.
Un bacio!
 
Recensione alla storia Check Mate - 03/01/21, ore 12:53
Capitolo 1: Check Mate
Ciao! Premetto che non ho ancora visto la serie tv (anche se ora sono ancora più incuriosita) ma adoro le drabble a specchio, quindi sono passata a curiosare.
Trovo che l'idea di mettere in scena l'effetto specchio nelle mosse di una partita a scacchi – e nel momento decisivo del check mate – sia molto interessante: le stesse mosse, la stessa scena, ma vista da due punti di vista, due versanti (che sono, di fatto, vittoria e sconfitta). 
Mi è piaciuto l'accostamento e credo che l'effetto specchio sia reso abbastanza bene. Hai fatto un bel lavoro, ti faccio i complimenti (anche perché sei uscito dalla tua comfort zone e l'hai fatto in modo molto apprezzabile) e un in bocca al lupo per il contest! 
Alla prossima!