Recensioni di melianar

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia La corsa del cacciatore - 10/01/23, ore 12:30
Capitolo 1: L'imprevisto
Arrivoooooo!
Perdonami, Los, la fine dell'anno mi ha trovata lontana da casa e in generale temo di aver perso smalto con le recensioni, così sono in ritardo mostruoso per iniziare a commentare una storia che ho atteso tantissimo e su cui credo di averti rotto infinitamente le scatole perché la pubblicassi. Di nuovo ti chiedo scusa, entro venerdì vedrò di mettermi in pari con questi primi 3 capitoli che, ti avviso, ho già letto e riletto.
Venendo a noi... tu riesci a trasportarmi di prepotenza a Valinor quando nella mia mente ci sono tutt'altre persone e luoghi e mondi, e solo per questo meriti un applauso. Sei pure riuscita a farmi salire una certa nostalgia per periodi della mia vita per cui non credevo di poterne provare, ma questi sono dettagli che non interessano a nessuno.
Cooooomunque, passiamo al fulcro di questa storia: il nostro Moryo, l'unico e solo. Quando mi dicevi di voler scrivere una long su di lui e i suoi anni a Valinor la mia curiosità cresceva, soprattutto perché pensavo: ma cosa ci sarà mai da dire su Carnistir? E tu mi hai aperto un mondo. Un mondo che a ogni riga mi fa dire: sì, sì, certo, non può che essere andata così.
Andando più nello specifico, ho adorato ritrovarmi in biblioteca assieme ai Feanarioni, Kano che poverino fa di tutto per non perdere la pazienza e quando la perde si fa splendidamente sentire, Tyelko così dispettosamente selvaggio mentre si dondola sulla sedia e rischia di fare danni incalcolabili e... un mini Curvo! Quanto è adorabile con la sua treccia impeccabile, le gambine corte e i modi saccenti! Posso adottarlo? No vero?
Insomma, mi erano tutti mancati da morire e mi erano mancate da matti le atmosfere domestiche Amanyar che tu sai creare così bene.
Ah, ovviamente in tutto questo ho tralasciato Moryo di proposito, perché lui merita attenzioni tutte sue.
Punto primo, la sclerata da voglio il mio maestro (che nasconde tanto altro, ma ci arriviamo) è infinitamente IC, ma che te lo dico a fare? Già quasi me lo vedevo a urlare contro Angarato in Terra di Mezzo. Ma a parte questo, fa davvero una tenerezza infinita il modo in cui si sente fuori posto tra i fratelli, non rientrando tra le dinamiche dispettose e complici di Tyelko e Curvo (comprensibilissimo che si domandi ma perché Tyelko ha scelto quel piccolino e non me???) né, ovviamente, nel legame indescrivibile che unisce Nelyo e Kano. Immagino, a questo proposito, che a una certa nasceranno gli Ambarussa e lui finalmente troverà quei fratelli con i quali instaurare il suo legame speciale...
Ma poi, la maniera con cui si sofferma sui capelli di ciascun fratello decisamente non è casuale: questa storia che a lui i capelli non crescono (onta per un Elda, piccino) lo mette in seria difficoltà, assieme a tutta una serie di altre faccende non da poco, a cominciare dal carattere diciamo difficile fino ad arrivare alla partenza del maestro... Comprensibilissimo che, come nel caso dei fratelli che sembrano avere tutti intessuto legami particolari tagliandolo fuori, anche in questo caso Moryo si chieda. ma perché proprio con me il maestro ha deciso di abbandonare il palazzo? Che cos'ho io che non va?
E così dietro a un capriccio apparente si cela un disagio mica da poco.
Disagio che sarà Nelyo a cogliere e ad affrontare con la pacatezza e l'empatia che gli sono consuete (Nelyo santo subito :P).
E quanta tenerezza Moryo che ha paura ad andare nella Piana Dorata perché comporterà uscire dalla sua confort zone, conoscere gente nuova ecc... tesoro, in maniera e misura diversa, ammetto che un pochino ti capisco.
E quanto è dolce, di nuovo, nel farsi coraggio e prendere la grande decisione, decisione di cui vedremo gli esiti nei prossimi capitoli e che, ho il sospetto, porterà a grandi svolte nella vita del nostro principe.
Non so se di questa recensione si riesca a capire qualcosa, spero di sì, ma intanto spero si colga il mio entusiasmo, che è tanto assai, e la mia curiosità di conoscere il seguito di quella che si preannuncia una storia di grande crescita e evoluzione.
Inutile dire che se già apprezzavo il venerdì ora per un bel po' lo amerò ancora di più.
Un abbraccio e a presto con i miei arretrati :P

Mel
Recensione alla storia Il fiume - 19/11/22, ore 11:14
Capitolo 1: Il fiume
Tutte le volte che rileggo questa storia (e sono tante, devi saperlo) mi viene l'improvvisa quanto insensata voglia di andare a prendere la me di... diciamo quattro anni fa e andarle a dire: "un giorno tu empatizzerai con Celeborn tanto da sentire le sue parole come se le avessi pronunciate tu" per poi godermi una reazione sdegnata della serie: "io non sono una mummia!" :P seriamente, per quanto oggi io abbia imparato ad amare la vongolina nostra, mai mi sarei aspettata una storia su di lui in grado di toccarmi tanto in profondità da faticare a esprimere a parole quanto.
Riesci a stupirmi anche dopo tanti anni, Kan, e io adoro follemente questo aspetto della tua scrittura. Perché se non fosse stato per te probabilmmente oggi sarei una feanoriana integralista (passami il termine infelice) che odia Thingol per il semplice fatto di esistere senza sforzarsi minimamente di comprenderne le ragioni e molte altre cose ancora che tu sai e che non c'è bisogno di esternare in questa sede, fosse solo perché poi diventerebbe un panegirico commovente, e lo sanno tutti che io sono dura come la roccia e non piango mai :P
E detto questo, veniamo alle cose serie.
Ho adorato questa storia, anzitutto per com'è scritta.
Abbiamo un dialogo profondissimo e assolutamente introspettivo, ma quei pochissimi dettagli fisici che hai inserito sono più d'impatto di mille descrizioni.
Basta un accenno al fiume per riportarmi a Lorien, alle atmosfere d'addio che mi fanno sempre versare grandi lacrime nel libro (l'avevo detto, no, che io non piango mai :P) e basta vedere Galadriel attraverso gli occhi ancora innamoratissimi di Celeborn per immaginare i due sposi uno accanto all'altra, la loro intimità che resiste e anzi si rafforza, mi verrebbe da dire, nel corso delle ere.
E quell'accenno all'altezza credo sia davvero l'essenza di quello che voglio dire, il riuscire a evocare scene e immagini davvero con una pennellata rapidissima. Una cosa che adoro, davvero, l'ho già detto ma posso ripeterlo all'infinito, se serve :P
Per il resto, era da tanto che una storia non mi toccava corde così intime, e il perché tu lo sai bene... insomma, vogliamo parlare di Celeborn e del suo non concedersi di guardare con la giusta cura alle singole gocce del fiume?
Celeborn, vongolina mia bella, io ti capisco bene assai.
Così come capisco Galadriel che si sarebbe pure risparmiata volentieri il suo bel carico di dolore e sofferenza, ma non può non riconoscere che la persona che è oggi la è anche grazie a quel dolore.
E il fiume scorre e scorre, bagnarcisi due volte non si può, si può solo fare tesoro di ogni singola goccia passata. E perché no, anche accettare che, a volte, ci si vorrebbe bagnare proprio in quell'acqua che non tornerà più.
Oh, quanti feels al ricordo di Celeborn per il Doriath! Mi hai fatto venire nostalgia di Menegroth, rendiamoci conto :P
E che tenerezza gli accenni al primo incontro tra lui e Galadriel... Caro Babbo Natale, quest'anno io vorrei qualcosa in proposito, per favore... no ok, la pianto con le mie orrende letterine, giuro, che questa recensione è già un delirio così.
Prima di chiudere, però, il finale... come straziarmi il cuore in poche semplici mosse, con i versi del canto più straziante di tutto LotR. E in quel contesto, poi... Niente, piango.
E credo di non aver detto un quarto di quel che volevo dire, ma sarà perché da dire c'è davvero tanto, sarà perché mi tocca tanto da vicino, al momento non credo di saper fare meglio di così.
Spero ti arrivi quanto questa storia mi sia piaciuta e quanto mi abbia profondamente toccata.
Un abbraccione

Mel
Recensione alla storia La cerca delle vesti - 09/10/22, ore 17:07
Capitolo 1: La maledizione
*Si cosparge il capo di cenere* ehm, sì, sono in ritardo. Vergognosamente, spaventosamente in ritardo. Ma come si dice, meglio tardi che mai, no? :P
Ho adorato e adoro questa storia, che mi fa sbellicare dalle risate ogni volta che la rileggo e di cui, credimi, c'era un bisogno assoluto.
Innanzitutto, poveri Thorin e Thranduil costretti a dire e fare cose assolutamente incomprensibili pure a loro stessi e, aggiungerei, assolutamente indegne di loro.
Oh insomma, Thranduil, le gemme bianche? Ma che davvero? :P
Fortuna che interviene l'Esecutrice Junior (come si fa a diventare membri del Corica, a proposito? :P)
con una maledizione decisamente... interessante. Le reazioni di quei due nudi uno di fronte all'altro sono impagabili, Thranduil con la sua superiorità tutta elfica e Thorin... be', lui è il solito nano puzzone, altro non si può proprio pretendere e noi apprezziamo che sia proprio come deve essere, nano, peloso e puzzone, oh yes.
Delle prove da superare ricordo ben poco, se non di essermi fatta grandi risate, ma ho intenzione di rileggermi come si deve tutta la storia e commentartela capitolo per capitolo, perché non esagero nel dirti che la trovo geniale, oltre che divertentissima. Quindi preparati, perché nei prossimi giorni ti inonderò selvaggiamente di commenti entusiastici e abbastanza poco sensati, più o meno come questo :P
Grazie per questa storia, a presto

Mel
Recensione alla storia Ora come allora - 05/10/22, ore 13:41
Capitolo 1: Ora come allora
Sorpresa! Ecco Mel che esce dalla latitanza :P
Lo so, lo so che c'è Khamul del mio cuor da commentare e in sha Allah un giorno ci arriverò, ma siccome sono una persona metodica (in quale universo???) ho preferito partire da qualche arretrato che non ti aspetti, muahahahahah!
Non lo so, Kan, sarà il ciclo, sarà che mi tocca corde sensibilissime e me ne accorgo solo ora dopo non so più quante letture fatte nel tempo che fu, ma ho riletto questa storia piangendo come una fontana dall'inizio alla fine. Un pianto positivo, catartico, assolutamente. Ma ecco, non mi aspettavo questo effetto così devastante.
Perché Haleth che teme di deludere Moryo, e forse anche sé stessa, con il suo corpo ormai invecchiato e i desideri che crede sopiti per sempre lacera il mio cuore in tanti microscopici pezzettini, e Moryo che all'inizio pare quasi non accorgersene per poi trattarla con tanta naturalezza, delicatezza e un rispetto così non da lui e pure così IC non è affatto da meno.
C'è un senso di urgenza in questa storia, nel loro amarsi, di ineluttabilità e insieme un'estrema tenerezza e un'intimità completa che... niente, ho il cuore pieno di feels e pochissime parole per esternarli.
Posso dire solo che adoro la tua Haleth fiera, dura e fragile al tempo stesso, e questo Moryo ironico,con il suo carico anche lui di doore da sopportare e al contempo dolcissimo, per la serie che non puoi non leggere e pensare: ma tu sei lo stesso Moryo che strippava contro... chi era, Angrod? La mia memoria ahahahahahah! E la risposta è assolutamente sì, ne hai semplicemente mostrato un diverso lato, com'è giusto che sia. E io lo adoro.
Niente, non so più recensire, temo, spero solo ti arrivi la potenza di questa tua storia, che a distanza di tempo colpisce dritta al cuore, ora come allora :P
Ci risentiamo presto per altre vie

Mel
P.S.: sorrido un po' a pensare alle tue paure del tempo che fu nel postare Sette anni, e anche a ricordare certe mie ostentate rigidità vere o presunte... beata ingenuità! O, per rimanere in tema con la storia, beata gioventù :P
Recensione alla storia Memorie della Casa di Finwë - 19/07/21, ore 10:05
Capitolo 10: Senza Corona
"Dei due, pensò o sperò, Nolofinwe avrebbe più facilmente capito".
Come spezzarmi il cuore in poche semplici mosse. E farmi venir voglia di abbracciare e picchiare Finwe allo stesso tempo. Perché davvero, il suo errore è sempre lì: gli altri capiranno. E se gli altri avessero bisogno del tuo affetto quanto Feanaro?
Allo stesso tempo, il legame tra Feanaro e Finwe è un'altra di quelle cose da stretta al cuore.
Finwe è perennemente diviso, e una scelta realmente giusta non è in grado di compierla mai, basti pensare a Miriel e Indis, ma quella è un'altra storia ancora.
Amarissima la constatazione di non conoscere più suo figlio, quel figlio che non ha nemmeno provato a difendersi... eh, chissà come mai? :P e molto d'effetto l'immagine del volto di Feanaro invecchiato, tendo anche io a immaginarlo così, a questo punto delle vicende.
Davvero, sono poche righe ma il dolore e i contrasti interiori di Finwe ci sono tutti.
Grazie per l'inaspettata incursione nel nostro piccolo fandom :D

Mel